2. Fabula e intreccio

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1 2. Fabula e intreccio

2 Abbiamo detto che un testo narrativo racconta una storia. Ora dobbiamo però precisare, all interno della storia, ciò che viene narrato e il modo in cui viene narrato. Bisogna infatti distinguere, all interno di una narrazione, la FABULA e l INTRECCIO. FABULA: insieme degli avvenimenti disposti secondo l ordine logico e cronologico. INTRECCIO: insieme degli avvenimenti nell ordine in cui ci vengono presentati nel corso della narrazione.

3 Chiariamo subito con un esempio: Un ladro, fingendosi esperto di arte, ruba un quadro in un museo; i custodi scoprono il furto e chiamano la polizia, vengono svolte delle indagini e alla fine si scopre il colpevole. Questi sono i fatti nel loro ordine logico e cronologico, cioè la fabula. Questi stessi fatti in un testo narrativo possono essere raccontati presentando all inizio il custode che entra in una sala del museo, scopre il furto di un quadro e chiama la polizia; poi si passa a raccontare delle indagini e della scoperta e solo alla fine si racconta com è avvenuto il furto: questo è l intreccio del racconto. Quando noi leggiamo un testo narrativo leggiamo sempre l intreccio. La fabula deve essere ricostruita dal lettore, e può essere ricostruita con certezza solo alla fine della lettura, quando il lettore è in possesso di tutti gli elementi. In teoria, la fabula e l intreccio possono anche coincidere. In realtà vi sono sempre delle differenze, a volte minime, a volte molto rilevanti: nessuna narrazione, infatti, può essere semplicemente la riproduzione esatta degli avvenimenti così come si sono svolti.

4 La struttura della fabula Alcuni elementi della fabula sono ricorrenti e si possono facilmente schematizzare:

5 ç ANTEFATTO O PROLOGO: è ciò che è accaduto prima dell inizio della storia; spesso resta sottinteso, o vi si allude indirettamente nel corso del racconto. SITUAZIONE INIZIALE: è la situazione esistente nel momento in cui la storia ha inizio; di solito, nella narrativa classica, si tratta di una situazione di equilibrio, di quiete, che viene bruscamente interrotta dall avvenimento che dà inizio alla vicenda. è ç CRISI: è l avvenimento che rompe l equilibrio iniziale e dà avvio alla storia; è detta anche rottura dell equilibrio.

6 ê SCIOGLIMENTO: è il momento in cui la vicenda si avvia alla conclusione, in cui cioè avviene qualcosa che permette di tornare a una nuova situazione di equilibrio. ç PERIPEZIE: sono i casi, le avventure, le vicissitudini che costituiscono l argomento della storia. In genere, la maggior parte del testo narrativo è occupata dalle peripezie, la cui varietà o il cui carattere straordinario suscitano é CLIMAX O MOMENTO CULMINANTE l interesse del (SPANNUNG): è il momento in cui la lettore vicenda raggiunge il massimo di complessità o di tensione. In una fabula vi possono essere più momenti culminanti. EPILOGO: è ciò che avviene dopo la conclusione della vicenda vera e propria, il nuovo equilibrio che si viene a creare; come l antefatto, può essere sottinteso o appena accennato. è

7 Lo schema proposto, com è ovvio, non si applica meccanicamente a tutte le storie. In molti casi, per esempio, vi sono più momenti di crisi, le peripezie possono essere molto complesse, etc. Uno schema applicabile a tutte le storie non esiste. Possiamo però indicare almeno i 3 elementi che dovrebbero essere sempre riconoscibili: ROTTURA DELL EQUILIBRIO, PERIPEZIE, SCIOGLIMENTO.

8 L ordine degli avvenimenti: flash back, flash forward e montaggio incrociato. Abbiamo detto che fabula e intreccio possono differire perché gli avvenimenti della storia sono presentati in un ordine diverso da quello logico cronologico. In alcuni generi (il giallo in primis) l ordine deve essere alterato. Tre sono le tecniche principali mediante le quali lo scrittore modifica l ordine dei fatti:

9 IL FLASH BACK (o retrospezione) Giunto ad un certo punto, chi racconta sente il bisogno di spiegare qualcosa che è accaduto in precedenza e quindi compie un salto all indietro. È quanto avviene, per esempio, quando si presenta in scena un nuovo personaggio e la narrazione si interrompe per spiegare chi è, cos ha fatto, com è arrivato lì, etc. Il genere che più fa ricorso al flash-back è senz altro il giallo. IL FLASH FORWARD ( o anticipazione) È la tecnica opposta a quella del flashback e consiste nell interrompere l ordine degli avvenimenti per anticiparne alcuni. È un caso meno frequente, perché rischia di togliere interesse alla storia, rivelandone la conclusione; è una tecnica però molto usata nell epica, proprio perché il pubblico dell epica conosceva già la storia e quindi l autore non toglieva interesse alla vicenda anticipandone alcuni elementi.

10 IL MONTAGGIO INCROCIATO consiste nel passare da una scena a un altra e viceversa, facendo capire che le due o più scene si svolgono contemporaneamente. Di fronte a due avvenimenti contemporanei, il testo narrativo è costretto a raccontare prima l uno e poi l altro, segnalando la loro contemporaneità con espressioni come intanto, nel frattempo, mentre accadeva ciò e simili.

11 Il ritmo narrativo: scene, analisi, sommari, ellissi

12 Le differenze tra fabula e intreccio non riguardano soltanto l ordine degli avvenimenti narrati, anche se questo è il caso più frequente e facilmente riconoscibile. L intreccio, rispetto alla fabula, modifica anche la durata reale degli avvenimenti (il tempo che occupano nella realtà) e la durata narrativa (lo spazio/tempo che occupano sulla pagina). Anche in questo caso, analizziamo schematicamente i casi più importanti:

13 SCENA: è il caso in cui tempo reale e tempo narrativo coincidono. Le sequenze in cui prevalgono i dialoghi, ad esempio, sono di solito delle scene, e così pure le sequenze in cui si descrivono passo passo i gesti dei protagonisti, i loro spostamenti, etc. TR = TN

14 ANALISI: è il caso in cui il tempo reale è più breve del tempo narrativo, perché l autore si sofferma ad analizzare tutti gli avvenimenti, dilatando la loro durata. Un caso tipico di analisi è quello in cui l autore segue i pensieri di un personaggio: una riflessione che nella realtà può richiedere un istante, o pochi secondi, può così dilatarsi fino a riempire molte righe o addirittura pagine intere. TR < TN

15 RIASSUNTO O SOMMARIO: è il caso contrario al precedente, in cui cioè il tempo reale viene abbreviato nella narrazione. È un caso frequentissimo, dato che spesso i testi narrativi riassumono interi periodi di tempo in poche righe, o in poche parole (con espressioni come passarono alcune settimane senza che accedesse nulla di importante, o trascorse gli ultimi anni di vita in campagna, e simili). TR > TN

16 ELLISSI: è un vero e proprio salto temporale, che si ha quando un periodo di tempo non viene raccontato. Si riconosce facilmente da espressioni come due giorni dopo e simili. È una delle tecniche più comuni,perché è molto raro che un racconto segua passo passo tutta la vicenda, fin nei dettagli; in alcuni casi, l ellissi serve a creare una specie di mistero, spingendo il lettore a chiedersi cosa sia successo in quel lasso di tempo.

17 Le tecniche che abbiamo elencato riguardano la durata degli avvenimenti. Si tratta di tecniche molto importanti per il ritmo del racconto: come è facile intuire, un testo con molte analisi - ad esempio un racconto psicologico tenderà ad avere un ritmo lento; un testo con molte scene un racconto d azione o d avventura tenderà, invece, ad avere un ritmo più rapido ed incalzante.

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