I Sistemi di Gestione Ambientale
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1 I Sistemi di Gestione Ambientale Prof.Giulio De Leo Dipartimento di Scienze Ambientali Università degli Studi di Parma Le norme dei SGA due norme di riferimento per l implementazione di SGA riconosciute internazionalmente: Norma internazionale UNI EN ISO 14001:2004 Norma europea Regolamento CE 761/01 EMAS (ex 1836/93) + Regolamento CE 196/2006 1
2 Sistema di Gestione Ambientale Rapporto tra EMAS e ISO Analisi iniziale EMAS UNI EN ISO Politica ambientale 4.3 Pianificazione 4.4 Attuazione e funzionamento 4.5 Controlli e azioni correttive 4.6 Riesame della direzione Dichiarazione ambientale 5 Cos è un Sistema di Gestione Ambientale L insieme di: struttura organizzativa, responsabilità, pratiche, procedure e risorse messe in campo per attuare la Politica ambientale La Politica ambientale è: l insieme degli obiettivi di azione dell impresa riguardo all ambiente, ivi compresa la conformità alle pertinenti disposizioni regolamentari in materia di ambiente. 2
3 7 A cosa si applica un (1/2) Sistema di Gestione Ambientale organizzazione: società, azienda, impresa autorità o istituzione, o parte o combinazione di essi, con o senza personalità giuridica pubblica o privata, che ha amministrazione e funzioni proprie (EMAS). La più piccola entità da considerare corrisponde ad un sito. In circostanze eccezionali.può essere inferiore ad un sito, come ad esempio, una suddivisione con funzioni proprie. sito: tutto il terreno, in una zona geografica precisa, sotto il controllo gestionale di un organizzazione che comprende attività, prodotti e servizi. Esso include qualsiasi infrastruttura, impianto e materiali. 8 3
4 A cosa si applica un (2/2) Sistema di Gestione Ambientale Alle organizzazioni esistenti, ovvero: (EMAS I -1836/93 - originariamente solo ai siti industriali) Alle grandi imprese (anche quelle con diverse sedi e siti di produzione) Alle piccole e medie imprese (ma con difficoltà ) Alle società di servizio (incluse, ad esempio, gli istituti di credito) Agli enti pubblici ( ad esempio, parchi, comuni, prov., ecc.) ( ai distretti industriali?) 9 Con quali finalità Individuare le priorità ambientali conciliandole con risorse ed esigenze aziendali Coinvolgere l Azienda a tutti i livelli garantendo una gestione ed una organizzazione efficace ed efficiente non solo degli aspetti ambientali Conciliare risultati ambientali a quelli economici e commerciali Garantire la formazione del personale e Favorire la comunicazione all esterno dell azienda Garantire il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali (EMAS) 4
5 Il principio ispiratore: Il Ciclo di Deming 11 La logica del miglioramento continuo Il ciclo del TQM Politica Obiettivi Controlli ed azioni correttive Programmi Procedure Attuazione e funzionamento 12 5
6 Il sistema di gestione ambientale CONOSCERE PIANIFICARE ORGANIZZARE Analisi Ambientale Iniziale Obiettivi Programma Ambientale Politica Ambientale Organigramma Formazione Sistema Operativo Documentazione CONTROLLARE ADEGUARE Audit Riesame Sorveglianza e Controlli 13 In sintesi COSA FACCIAMO? (QUALI ATTIVITÀ - QUALE INQUINAMENTO) ANALISI COME LO FACCIAMO? (SPECIFICHE - LEGGI AMBIENTALI) QUALI SONO LE COSE DA CONTROLLARE? (ATTIVITA CRITICHE - INQUINAMENTI IMPORTANTI) IL SGA TENIAMO SOTTO CONTROLLO LE COSE PIÙ CRITICHE MIGLIORIAMO GRADUALMENTE IL LAVORO E I RISULTATI 14 6
7 La norma internazionale ISO Miglioramento continuo Politica ambientale Riesame della direzione Controlli e azioni correttive Pianificazione Attuazione e funzionamento 15 Principali contenuti di un SGA Introduzione, riesame e revisione del programma ambientale. Controllo dell assetto organizzativo aziendale e delle responsabilità specifiche dei dipendenti. Pianificazione della formazione e partecipazione del personale. Valutazione e registrazione degli effetti ambientali. Controllo operativo: definizione e adozione di procedure operative, di sorveglianza e di correzione. Documentazione delle attività di gestione ambientale. Audit e riesame del sistema. 7
8 Come migliorare le prestazioni ambientali Attraverso l implementazione di procedure per: Controllo sistematico dell inquinamento Controllo delle situazioni anomale Controllo del rispetto delle leggi e loro aggiornamento Prevedere azioni correttive e preventive per ogni emergenza Con quali strumenti Definizione di responsabilità, poteri, strumenti di comunicazione Formazione, informazione Registro disposizioni legislative Registro effetti ambientali Procedure di controllo operativo Controllo non conformità del sistema ed azioni correttive previste Aggiornamento periodico documentazione Identificazione costi e benefici derivanti dal SGA Investimenti in tecnologie 8
9 Un SGA non riguarda soltanto i miglioramenti tecnologici ma coinvolge anche: gestione degli aspetti ambientali in condizioni di normale funzionamento o anomale Politica degli acquisti e della scelta dei fornitori Formazione Comunicazione interna ed esterna Rapporti con Pubblica Amministrazione, Cittadini, Azionisti, Assicurazioni, ecc. Chi certifica la bontà di un SGA? Il riconoscimento esterno dei Sistemi di Gestione Ambientale Enti di normazione ISO-EN-UNI emanano Norme ISO EMAS da applicare a Enti di accreditamento Org.di accreditamento (EMAS) SINCERT (ISO14000) certificano accreditano Enti di Certificazione 20 9
10 Un po di storia sugli SGA... BS 7750 è la prima norma riconosciuta sui SGA più che di una linea guida, trattasi di un elenco di requisiti per l implementazione di un SGA, al fine di migliorare le prestazioni ambientali delle organizzazioni approccio gestionale sistematico integrato 21 Il Regolamento EMAS (1836/93) Environmental Management and Audit Scheme Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit Prima edizione EMAS: regolamento 1836/93 Revisione N. 761/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 marzo 2001 (EMASII) Prevede la registrazione delle aziende in un apposito albo della Unione Europea NB: Regolamento efficacia immediata in ogni Stato membro, senza bisogno di alcun atto nazionale di trasposizione (articolo 249 del Trattato CE) l adesione è volontaria
11 ISO: International Standard Organization Fondata nel 1946, sede a Ginevra compiti : stabilire, controllare, uniformare tutti gli standard internazionali di misura e di progettazione nel campo scientifico, industriale e commerciale. Tutti gli istituti nazionali degli standard sono membri di questa organizzazione La nascita delle ISO14000 Commissione per l Ambiente e lo Sviluppo ( 90) Business Council for Sustainable development ( 80s) ISO GATT ( 90) SAGE ( 91) TC 207 ( 92) Norme ISO14000 (1996) 24 11
12 Technical Committee 207 on Environmental Management (1993) Obiettivo standardization in the field of environmental management tools and systems Finalità aumentare la capacità delle imprese nell ottenere e misurare i miglioramenti nelle proprie performance ambientali al fine di favorire approccio comune nella gestione dell ambiente Indicare i requisiti operativi che un SGA deve avere per rispondere alle normative vigenti, per la riduzione dei livelli di inquinamento e il controllo dell impatto ambientale. rispondere alle pressanti esigenze di salvaguardia dell ecosistema mondiale. La serie ISO Environmental Management Systems (EMS) Environmental Auditing (EA) Environmental Performance Evaluation (Epe) Life Cycle Assessment (LCA) Environmental Labelling (EL) termini e definizioni varie 12
13 La famiglia delle ISO14000 Insieme di norme strutturate in due tipi: Linee guida: documenti descrittivi. illustrano i concetti fondamentali della Gest. Amb., definiscono i termini chiave forniscono una guida volontaria su come strutturare uno specifico sist. per un particolare processo o attività. Specificazioni: documenti prescrittivi. forniscono gli elementi necessari alle organizzazioni per ottenere la certificazione Lo standard ISO Nasce da una costola della norma inglese BS 7750 La norma UNI risale al maggio 1995; è la versione italiana della BS 7750 e ne costituisce, sostanzialmente, una traduzione semplificata. La norma ISO :2004 sono le norme di riferimento per la certificazione. Richiama il concetto di sviluppo sostenibile. La norma ISO 14004, linea guida, riporta in allegato, come esempio di principi guida ambientali internazionali, la Dichiarazione di Rio sull Ambiente e lo sviluppo. A livello internazionale, sono in corso di pubblicazione, in parte sono già state pubblicate, in parte già riviste, le norme della famiglia ISO
14 Norme ISO e Finalità: creazione e/o miglioramento di un Sistema di gestione ambientale (SGA), attraverso il quale migliorare le prestazioni ambientali; fornire i mezzi con cui sia chi sta all'esterno, sia chi opera internamente all'organizzazione, può valutare gli aspetti specifici di un SGA e verificarne la validità, ossia realizzare l'audit (verifica) del SGA; 30 ISO ISO contiene solo quei requisiti che possono essere oggettivamente controllati per la certificazione /registrazione degli obiettivi o per un auto dichiarazione degli obiettivi stessi. ISO contiene esempi, descrizioni che aiutano sia a realizzare un SGA (EMS) sia a rafforzare la sua relazione con tutto il management dell organizzazione. 14
15 ISO14001 l'unica norma prescrittiva (le altre sono delle semplici guide) Si applica ad organizzazioni che intendono: a) implementare, mantenere attivo, migliorare un SGA; b) assicurarsi di ottemperare alla propria stabilita politica ambientale; c) dimostrare tale conformità agli atti; d) richiedere la certificazione e/o la registrazione del proprio SGA presso un'organismo terzo; e) fare un'auto-valutazione o un'auto-dichiarazione di conformità alla stessa norma ISO L indice della ISO Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Requisiti del sistema di gestione ambientale 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica ambientale 4.3 Pianificazione 4.4 Attuazione e funzionamento 4.5 Controlli e azioni correttive 4.6 Riesame della direzione 33 15
16 Indice della ISO Pianificazione (+ Politica ambientale: PLAN) Aspetti ambientali Prescrizioni legali di carattere ambientale e altre prescrizioni ambientali Obiettivi, traguardi e programma/i 4.4 Attuazione e funzionamento (DO) Risorse, ruoli, responsabilità e autorità Competenza, formazione e consapevolezza Comunicazione Documentazione Controllo dei documenti Controllo operativo Preparazione e risposta alle emergenze 4.5 Controlli e azioni correttive (CHECK) Sorveglianza e misurazioni Valutazione della conformità Non-conformità, azioni correttive e preventive Registrazioni Audit interno 4.6 Riesame della direzione (ACT) 34 2 Appendici Appendice A (informativa) Guida all uso della norma A.1 Requisiti generali A.2 Politica ambientale A.3 Pianificazione A.3.1 Aspetti ambientali A.3.2 Prescrizioni legali di carattere ambientale e altre prescrizioni ambientali A.3.3 Obiettivi, traguardi e programmi A.4 Attuazione e funzionamento A.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità e autorità A.4.2 Competenza, formazione e consapevolezza A.4.3 Comunicazione A.4.4 Documentazione A.4.5 Controllo della documentazione A.4.6 Controllo operativo A.4.7 Preparazione e risposta alle emergenze A.5 Controlli e azioni correttive A.5.1 Sorveglianza e misurazioni A.5.2 Valutazione della conformità A.5.3 Non-conformità, azioni preventive e correttive A.5.4 Registrazioni A.5.5 Audit interno del sistema di gestione ambientale A.6 Riesame della direzione Appendice B (informativa) Collegamenti fra la ISO 14001:2004 e la ISO 9001:
17 UNI EN ISO 14001/14004/EMAS DEFINIZIONI (1) ambiente: contesto nel quale un organizzazione opera, comprendente l aria, l acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni (ISO 14001). analisi ambientale: esauriente analisi iniziale dei problemi, dell impatto e delle prestazioni ambientali connesse all attività di un organizzazione (EMAS, allegato VII). aspetto ambientale: elemento di un attività, prodotto, servizio di un organizzazione, che può interagire con l ambiente; un aspetto ambientale significativo è un aspetto ambientale che ha o può avere un impatto ambientale significativo (EMAS allegato VI). impatto ambientale: qualsiasi modifica dell ambiente, positiva o negativa, derivante in tutto o in parte delle attività, dai prodotti o dai servizi di un organizzazione (EMAS). 36 UNI EN ISO 14001/14004/EMAS DEFINIZIONI (2) dichiarazione ambientale: le informazioni di cui all allegato III, punto 3.2, lettere da a) a g) - EMAS). miglioramento continuo delle prestazioni ambientali: processo di miglioramento, di anno in anno, dei risultati misurabili del sistema di gestione ambientale relativi alla gestione da parte di un organizzazione dei suoi aspetti ambientali significativi in base alla sua politica,e ai suoi obiettivi e target ambientali; questo miglioramento dei risultati non deve necessariamente verificarsi simultaneamente in tutti i settori di attività (EMAS). prestazione ambientale: i risultati della gestione degli aspetti ambientali da parte dell organizzazione (EMAS) 37 17
18 Procedure e istruzioni operative Procedura (PRO) La descrizione dei compiti e delle responsabilità di un processo. Ha il compito di definire l area di competenza e le macro attività, lasciando alle Istruzioni Operative il compito di definire nel dettaglio le attività di competenza delle funzioni Istruzione Operativa (IO) La descrizione dei compiti e delle responsabilità di una attività specifica che richiede l uso di macchine o di particolari comportamenti ripetitivi. Modelli (MOD) I documenti che si usano per produrre le registrazioni di ciò che si fa quando vengono applicate Procedure e Istruzioni Operative 38 Sezione 4 norma IS14001:
19 Requisiti Generali (4.1) L organizzazione deve stabilire, attuare, mantenere in continuo un sistema di gestione ambientale in conformità ai requisiti della presente norma internazionale e determinare come esso soddisfi tali requisiti L organizzazione deve definire il campo di applicazione del proprio sistema di gestione ambientale 40 Politica Ambientale (4.2) L alta direzione deve definire la politica ambientale dell organizzazione e assicurare che, all interno del campo di applicazione definito per il proprio sistema di gestione ambientale, essa: a) sia appropriata alla natura, alla dimensione e agli impatti ambientali delle proprie attività, prodotti e servizi; b) includa un impegno al miglioramento continuo e alla prevenzione dell inquinamento; c) includa un impegno al rispetto delle prescrizioni legali applicabili e delle altre prescrizioni che l organizzazione sottoscrive, che riguardano i propri aspetti ambientali; d) fornisca il quadro di riferimento per stabilire e riesaminare gli obiettivi e i traguardi ambientali; e) sia documentata, attuata e mantenuta attiva; f) sia comunicata a tutte le persone che lavorano per l organizzazione o per conto di essa; g) sia disponibile al pubblico
20 Esempio di politica ambientale Italcementi è da sempre impegnata ad aumentare il valore del proprio gruppo, delle proprie aziende, dei propri prodotti e dei propri servizi nonché le capacità di tutto il personale, operando nel pieno rispetto degli standard ecologici. Convinta quindi che la tutela dell ambiente e la prevenzione dell inquinamento siano un impegno ed una componente fondamentale nella gestione d impresa, Italcementi S.p.A. si impegna a: impiegare tutti i mezzi necessari per assicurare la conformità alla legislazione ambientale applicabile; migliorare continuativamente le prestazioni ambientali definendo obiettivi mirati e mettendo a disposizione le risorse necessarie nell'ambito dei piani pluriennali; definire modalità operative che tengano conto degli aspetti ambientali di ogni attività lavorativa e continuare a sensibilizzare ed istruire il personale; 42 Esempio di politica ambientale utilizzare in particolare per gli investimenti di sostituzione e di miglioramento le migliori tecniche disponibili, nel quadro di una corretta politica di impiego delle risorse aziendali; perseguire una politica volta ad economizzare le risorse naturali non rinnovabili, con valorizzazione di sottoprodotti e senza inquinamento aggiuntivo; promuovere presso i fornitori l adozione di regole di comportamento rispettose dell'ambiente; gestire le attività di escavazione delle materie prime realizzando interventi di ripristino durante tutto il ciclo di vita del siti, in modoche l ambiente possa rapidamente ed efficacemente essere recuperato al momento della cessazione dell attività; informare le parti interessate sui risultati ambientali, in modo trasparente e volontario, in uno spirito attivo di dialogo
21 Esempio di politica ambientale Il Gruppo BASF, nella consapevolezza che le proprie attività possono causare interazioni con l ambiente, ha emesso da tempo le proprie linee guida in materia di sicurezza, igiene industriale e protezione ambientale, aderendo inoltre a livello internazionale al programma Responsible Care e sottoscrivendo la Carta delle Imprese per lo Sviluppo Sostenibile. La Direzione BASF Italia Spa, in pieno accordo e coerenza con le linee guida e con le adesioni del Gruppo, emette la propria Politica Ambientale per esprimere l impegno, proprio e di tutta l organizzazione, a: garantire il pieno rispetto, nei contenuti e nello spirito, delle leggi ambientali applicabili alle attività dell Azienda e, ove possibile, a far meglio; 44 Esempio di politica ambientale applicare in ogni fase o attività i regolamenti, le politiche societarie ed i codici di buona fabbricazione; attuare ogni ragionevole soluzione per eliminare direttamente alla fonte o ridurre le emissioni, gli scarichi ed i rifiuti delle nostre attività; introdurre tecnologie e tecniche per ridurre, ove fattibile in termini tecnici ed economici, l impatto ambientale; promuovere l uso razionale di risorse naturali, di energia e di materiali, riducendo, ove possibile, i relativi consumi; formare ed informare dipendenti e collaboratori di imprese esterne sul contenuto e sul rispetto della Politica Ambientale; informare fornitori e clienti sulla Politica Ambientale e coinvolgerli in possibili soluzioni per ridurre gli imballaggi a perdere ed assisterli nella verifica della possibile sostituzione delle sostanze pericolose da loro impiegate; promuovere un rapporto trasparente e collaborativo con le Autorità; mantenere un dialogo aperto ed attento alle istanze provenienti da soggetti pubblici, privati e dalle comunità locali; coinvolgere gli amministratori, ove possibile, nella pianificazione e realizzazione di infrastrutture locali volte a ridurre gli impatti ambientali del trasporto
22 Esempio di politica ambientale La Direzione BASF Italia Spa per attuare la Politica Ambientale si è dotata di un Sistema di Gestione Ambientale e pertanto tutte le azioni e gli impegni messi in atto sono volti ad ottenere un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali che sarà perseguito anche formulando annualmente, in accordo a piani di sviluppo e budget disponibili, alcuni obiettivi di miglioramento ambientale. Tali obiettivi saranno assegnati e comunicati ai collaboratori in accordo alle normali procedure della BASF Italia Spa, mentre la Politica Ambientale sarà resa nota al pubblico con mezzi idonei. 46 Aspetti Ambientali (3.1.1) L organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per: a) identificare gli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti e servizi che, all interno del campo di applicazione definito per il sistema di gestione ambientale, l organizzazione può tenere sotto controllo e quelli sui quali essa può esercitare un influenza, tenendo conto degli sviluppi nuovi o pianificati, o di attività, prodotti e servizi nuovi o modificati; b) determinare quegli aspetti che hanno o possono avere impatto/i significativo/i sull ambiente (ovvero gli aspetti ambientali significativi). L organizzazione deve documentare e mantenere aggiornate queste informazioni. L organizzazione deve assicurare che gli aspetti ambientali significativi siano tenuti in considerazione nello stabilire, attuare e mantenere attivo il proprio sistema di gestione ambientale
23 Aspetti ambientali 48 Esempio di aspetti ambientali Aspetti Ambientali Diretti (EMAS) aspetti sotto il controllo gestionale dell organizzazione Emissioni in atmosfera; Scarichi idrici; Rifiuti; Contaminazione del terreno; Utilizzo di risorse (acqua, energia elettrica); Rumore verso l ambiente circostante; Amianto, Campi elettromagnetici; Sostanze nocive alla fascia dell ozonoù Sicurezza e salute dei lavoratori dipendenti e terzi operanti all interno dello stabilimento; Distribuzione del prodotto imballaggio e immagazzinamento materie prime e materiali ausiliari; Rischi di incidenti ambientali in situazioni di emergenza
24 Esempio di aspetti ambientali Aspetti Ambientali Indiretti (EMAS) aspetti sui quali l organizzazione ha un controllo gestionale limitato o parziale trasporto del prodotto finito ai clienti finali e della materia prima allo stabilimento; comportamenti ambientali degli appaltatori, dei subappaltatori e dei fornitori che possono avere un influenza sull ambiente; gestione degli imballaggi acquistati da terzi; influenza sull ambiente antropico (effetti socioeconomici sulla popolazione locale); effetto sull ambiente dovuto alla tipologia di smaltimento dei rifiuti. 50 Prescrizioni legali e altre prescrizioni (4.3.2) L organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per: a) identificare e avere accesso alle prescrizioni legali applicabili e alle altre prescrizioni che l organizzazione sottoscrive che riguardano i propri aspetti ambientali; b) determinare come tali prescrizioni si applicano ai propri aspetti ambientali. L organizzazione deve assicurare che tali prescrizioni legali applicabili e altre prescrizioni che l organizzazione sottoscrive siano tenute in considerazione nello stabilire, attuare e mantenere attivo il proprio sistema di gestione ambientale
25 Esempio di prescrizioni necessarie prima della realizzazione di un impianto 1) Concessione Edilizia 2) Valutazione di impatto ambientale 3) Nulla-Osta prevenzione incendi 4) Autorizzazione emissioni atmosferiche 5) Denuncia impianti elettrici 6) Comunicazione inquinamento acustico negli ambienti di lavoro e nell ambiente esterno 7) Autorizzazione scarichi idrici 8) Concessione approvvigionamento acque superficiali/ sotterranee 9) Gas tossici - Aut. per custodia, conservazione e manipolazione 10) Rifiuti 11) Nulla-osta ascensori - montacarichi 12) Sorgenti ionizzanti (sorgenti radioattive) 13) Nulla-osta all esercizio di nuova produzione 52 Esempio di prescrizioni necessarie per la messa in esercizio di un impianto 1) Denuncia industrie insalubri 2) Attività industriale a rischio di incidenti rilevanti 3) Comunicazione per nuova produzione 4) Comunicazione per messa in esercizio impianti (inquinamento atmosferico) 5) Prevenzione incendi: certificato definitivo 6) Apparecchi a pressione 7) Comunicazione scarichi idrici 8) Licenza di esercizio ascensori e montacarichi 9) Denuncia impianti elettrici 10) Agibilità 53 25
26 Obiettivi, traguardi e programma/i (4.3.3) L organizzazione deve, per ogni funzione e livello pertinente, stabilire, attuare e mantenere attivi obiettivi e traguardi ambientali documentati. Gli obiettivi e i traguardi devono essere misurabili, ove possibile, e devono essere coerenti con la politica ambientale, compresi gli impegni alla prevenzione dell inquinamento, al rispetto delle prescrizioni legali applicabili e delle altre prescrizioni che l organizzazione sottoscrive, al miglioramento continuo. Quando stabilisce e riesamina i propri obiettivi e traguardi, un organizzazione deve tenere in considerazione le prescrizioni legali e le altre prescrizioni che l organizzazione stessa sottoscrive, e i propri aspetti ambientali significativi. 54 Obiettivi, traguardi e programma/i (4.3.3) Deve anche considerare le proprie opzioni tecnologiche, le proprie esigenze finanziarie, operative e commerciali, e i punti di vista delle parti interessate. Per raggiungere i propri obiettivi e traguardi, l organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attivi uno o più programmi. Il/I programma/i deve/devono contenere: a) l indicazione delle responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi per ogni funzione e livello pertinente dell organizzazione; b) i mezzi ed i tempi attraverso i quali essi devono essere raggiunti
27 Es. di obiettivi, target e finalità 56 Esempio di Obiettivi ambientali CA3D70DDA2C1/0/Politica_ambientale_Calusco_.pdf Il Direttore del complesso produttivo di Calusco d Adda, fatta propria la Politica Ambientale Aziendale ed analizzati gli aspetti ambientali significativi del sito COMUNICA a tutte le maestranze gli obiettivi che la Direzione si è impegnata a raggiungere: contenere i consumi di risorse idriche della cementeria attraverso una verifica della rete di distribuzione sia dell acqua potabile sia dell acqua industriale proseguire nell attività di ricerca e recupero di materiali alternativi in sostituzione delle materie prime naturali e dei combustibili non rinnovabili realizzare interventi tecnici e gestionali per ridurre e controllare l impatto generato dalle emissioni canalizzate in atmosfera, e per contenere la possibilità di formazione di emissioni diffuse di polvere derivanti dalla movimentazione e stoccaggio dei materiali 57 27
28 Esempio di Obiettivi ambientali CA3D70DDA2C1/0/Politica_ambientale_Calusco_.pdf contenere il rischio di contaminazione del suolo, di inquinamento della falda acquifera e degli scarichi idrici tramite la corretta gestione degli stoccaggi e della movimentazione dei materiali migliorare la gestione tecnica ed amministrativa dei rifiuti prodotti continuare nell attività di riduzione dell impatto acustico sia verso l interno che verso l esterno proseguire nell opera di bonifica dei manufatti contenenti amianto proseguire l attività di coltivazione delle cave nel rispetto dei piani di recupero ambientale previsti e mitigando l impatto visivo dei fronti dismessi migliorare l impatto visivo della cementeria completare la messa a regime del nastro di trasporto calcare del tunnel di collegamento tra la cava di Colle Pedrino e la cava di Monte Giglio per assicurare i benefici ambientali attesi 58 Risorse, Ruoli e Responsabilità (4.4.1) Risorse, ruoli, responsabilità e autorità La direzione deve assicurare la disponibilità delle risorse indispensabili per stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare il sistema di gestione ambientale. Esse comprendono le risorse umane e le competenze specialistiche, le infrastrutture organizzative, le tecnologie e le risorse finanziarie. Al fine di agevolare una gestione ambientale efficace, ruoli, responsabilità e autorità devono essere definiti, documentati e comunicati 59 28
29 Risorse, Ruoli e Responsabilità (4.4.1) L alta direzione dell organizzazione deve nominare un apposito rappresentante della direzione, o più di uno, il quale, indipendentemente da altre responsabilità, deve avere ruoli, responsabilità e autorità definiti per: a) assicurare che il sistema di gestione ambientale sia stabilito, attuato e mantenuto attivo in conformità ai requisiti della presente norma internazionale; b) riferire all alta direzione sulle prestazioni del sistema di gestione ambientale al fine del riesame, comprese le raccomandazioni per il miglioramento. 60 Struttura organizzativa Organigramma Rappresenta visivamente le responsabilità funzionali ed i compiti di coordinamento assegnati alle funzioni responsabili Mansionario Funzione A Funzione B La descrizione dei compiti e delle responsabilità della funzione. Ha il compito di definire l area di competenza e le macro attività, lasciando alle procedure gestionali il compito di definire nel dettaglio le attività di competenza delle funzioni Funzione C 1 Funzione C
30 Competenza, Formazione, Consapevolezza (4.4.2) L organizzazione deve assicurare che qualsiasi persona che esegua, per l organizzazione stessa o per conto di essa, compiti che possono causare uno o più impatti ambientali significativi identificati dall organizzazione, abbia acquisito la competenza necessaria mediante appropriata istruzione, formazione o esperienza, e deve conservarne le relative registrazioni. L organizzazione deve identificare le necessità formative in relazione ai propri aspetti ambientali ed al proprio sistema di gestione ambientale. Essa deve provvedere alla formazione o intraprendere altre azioni per soddisfare tali necessità, e deve conservarne le relative registrazioni. 62 Competenza, Formazione, Consapevolezza (4.4.2) L organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure affinché le persone che lavorano per l organizzazione, o per conto di essa, siano consapevoli: a) dell importanza della conformità alla politica ambientale, alle procedure e ai requisiti del sistema di gestione ambientale; b) degli aspetti ambientali significativi e dei relativi impatti ambientali, reali o potenziali, associati al proprio lavoro e dei benefici per l ambiente dovuti al miglioramento delle proprie prestazioni individuali; c) dei propri ruoli e delle proprie responsabilità nell ottenimento della conformità ai requisiti del sistema di gestione ambientale; d) delle conseguenze potenziali di scostamenti rispetto alle procedure specificate
31 Comunicazione (4.4.3) L organizzazione deve, in relazione ai propri aspetti ambientali ed al proprio sistema di gestione ambientale, stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per: a) assicurare la comunicazione interna tra i differenti livelli e le diverse funzioni dell organizzazione; b) ricevere, documentare e rispondere alle richieste pertinenti provenienti dalle parti esterne interessate. L organizzazione deve decidere se comunicare all esterno riguardo ai propri aspetti ambientali significativi e deve documentare la propria decisione. Se l organizzazione decide di comunicare all esterno, essa deve stabilire ed attuare uno o più metodi di comunicazione esterna. 64 Documentazione (4.4.4) La documentazione del sistema di gestione ambientale deve comprendere: a) la politica ambientale, gli obiettivi e i traguardi; b) la descrizione del campo di applicazione del sistema di gestione ambientale; c) la descrizione dei principali elementi del sistema di gestione ambientale e delle loro interazioni, nonché il riferimento ai documenti correlati; d) i documenti, comprese le registrazioni, richiesti dalla presente norma internazionale; e) i documenti, comprese le registrazioni, che l organizzazione ritiene necessari per assicurare una pianificazione, un funzionamento ed un controllo efficaci dei processi relativi ai propri aspetti ambientali significativi
32 Il ruolo della documentazione MANUALE PROCEDURE GESTIONALI ISTRUZIONI OPERATIVE MODELLI, LEGGI E PRESCRIZIONI DI CONTROLLO dà evidenza della conformità alle regole serve per addestrare le persone costituisce una base consolidata da cui partire per progetti di miglioramento dà garanzia al cliente di poter contare su un livello di qualità non ottenuto casualmente, ma ripetibile in qualunque momento 66 Controllo dei documenti (4.4.5) I documenti richiesti dal sistema di gestione ambientale e dalla presente norma internazionale devono essere tenuti sotto controllo. Le registrazioni sono documenti di tipo particolare e devono essere tenute sotto controllo in conformità ai requisiti indicati nel punto A.5.4. L organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per: a) approvare i documenti ai fini della loro adeguatezza prima dell emissione; b) riesaminare e, qualora necessario, aggiornare e riapprovare i documenti; c) assicurare che le modifiche e lo stato di revisione corrente dei documenti siano identificati; d) assicurare che le edizioni appropriate dei documenti applicabili siano disponibili in tutti i luoghi d uso; 67 32
33 Controllo dei documenti (4.4.5) e) assicurare che i documenti rimangano leggibili e facilmente identificabili; f) assicurare che i documenti di origine esterna, che l organizzazione ritiene necessari per la pianificazione e il funzionamento del sistema di gestione ambientale, siano identificati e che la loro distribuzione sia tenuta sotto controllo; g) impedire l uso involontario di documenti obsoleti e applicare ad essi un adeguata identificazione se per una qualsiasi ragione vengono conservati. 68 Controllo operativo (4.4.6) L organizzazione deve identificare e pianificare le operazioni che sono associate agli aspetti ambientali significativi identificati, in conformità alla propria politica ambientale, ai propri obiettivi e ai propri traguardi, al fine di assicurare che siano condotte nelle condizioni specificate: a) stabilendo, attuando e mantenendo attive una o più procedure documentate per tenere sotto controllo situazioni in cui l assenza di procedure documentate potrebbe portare a difformità rispetto alla politica ambientale, agli obiettivi e ai traguardi; b) elaborando, nella/e procedura/e, i criteri operativi; c) stabilendo, attuando e mantenendo attive le procedure concernenti gli aspetti ambientali significativi identificati dei beni e dei servizi utilizzati dall organizzazione e comunicando ai fornitori, compresi gli appaltatori, le procedure e i requisiti ad essi applicabili
34 Preparazione e risposta alle emergenze (4.4.7) L organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per individuare le potenziali situazioni di emergenza e i potenziali incidenti che possono avere un impatto sull ambiente e le modalità di risposta ad essi. L organizzazione deve rispondere alle situazioni di emergenza e agli incidenti reali e prevenire o mitigare gli impatti ambientali negativi ad essi associati. L organizzazione deve periodicamente riesaminare e, allorché necessario, revisionare le sue procedure di preparazione e risposta alle emergenze, in particolare dopo che si sono verificati incidenti o situazioni di emergenza. L organizzazione deve inoltre sottoporre periodicamente a prova queste procedure, ove possibile. 70 Sorveglianza e misurazione (4.5.1) L organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per sorvegliare e misurare, regolarmente, le principali caratteristiche delle proprie operazioni che possono avere un impatto ambientale significativo. La/e procedura/e deve/devono comprendere la documentazione delle informazioni che consentono di sorvegliare l andamento delle prestazioni, dei controlli operativi applicabili e della conformità agli obiettivi e ai traguardi ambientali dell organizzazione. L organizzazione deve assicurare che sia utilizzata, e sottoposta a manutenzione, attrezzatura di sorveglianza e misurazione tarata o verificata e deve conservarne le relative registrazioni
35 Valutazione e rispetto delle prescrizioni (4.5.2) Coerentemente con il proprio impegno al rispetto delle prescrizioni, l organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per la valutazione periodica del rispetto delle prescrizioni legali applicabili. L organizzazione deve conservare le registrazioni dei risultati delle valutazioni periodiche. L organizzazione deve valutare il rispetto delle altre prescrizioni che essa sottoscrive. L organizzazione, se lo desidera, può combinare tale valutazione con la valutazione del rispetto delle prescrizioni legali di cui al punto A o stabilire una o più procedure separate. L organizzazione deve conservare le registrazioni dei risultati delle valutazioni periodiche. 72 Non Conformità, azione correttive e preventive (4.5.3) L organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per trattare le non conformità reali o potenziali e per intraprendere azioni correttive e azioni preventive. La/e procedura/e deve/devono definire i requisiti per: a) identificare e correggere le non conformità e intraprendere azioni per mitigare i relativi impatti ambientali; b) esaminare le non conformità, determinarne la/e causa/e e intraprendere azioni al fine di impedirne il ripetersi; c) valutare la necessità di azioni tese a prevenire le non conformità ed attuare le azioni appropriate identificate per impedirne il verificarsi; d) registrare i risultati delle azioni correttive e delle azioni preventive intraprese; 73 35
36 Non Conformità, azione correttive e preventive (4.5.3) e) riesaminare l efficacia delle azioni correttive e delle azioni preventive intraprese. Le azioni intraprese devono essere adeguate all importanza dei problemi e agli impatti ambientali fronteggiati. L organizzazione deve assicurare che alla documentazione del sistema di gestione ambientale siano apportate tutte le modifiche necessarie. 74 Controllo delle Registrazioni (4.5.4) L organizzazione deve stabilire e mantenere attive le registrazioni necessarie a dimostrare la conformità ai requisiti del proprio sistema di gestione ambientale e della presente norma internazionale e i risultati ottenuti. L organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per l identificazione, l archiviazione, la protezione, la reperibilità, la conservazione e l eliminazione delle registrazioni. Le registrazioni devono essere leggibili, identificabili e rintracciabili e devono restare tali
37 Audit interno (4.5.5) L organizzazione deve assicurare che siano condotti audit interni del sistema di gestione ambientale a intervalli pianificati al fine di: a) determinare se il sistema di gestione ambientale: - è conforme a quanto è stato pianificato per la gestione ambientale, compresi i requisiti della presente norma internazionale, - è stato correttamente attuato ed è mantenuto attivo; b) fornire alla direzione informazioni sui risultati degli audit. Uno o più programmi di audit devono essere pianificati, stabiliti, attuati e mantenuti attivi dall organizzazione, tenendo in considerazione l importanza ambientale della/e operazione/i esaminata/e e i risultati degli audit precedenti. 76 Audit interno (4.5.5) Devono essere stabilite, attuate e mantenute attive una o più procedure di audit che indichino: - le responsabilità e i requisiti per pianificare e condurre gli audit, per riportarne i risultati e per conservarne le relative registrazioni, - la determinazione dei criteri, del campo di applicazione, della frequenza e della metodologia degli audit. La selezione degli auditor e la conduzione degli audit devono assicurare l obiettività e l imparzialità del processo di audit
38 Riesame della direzione (4.6) L alta direzione deve riesaminare il sistema di gestione ambientale dell organizzazione, ad intervalli pianificati, per assicurare che esso continui ad essere idoneo, adeguato ed efficace. I riesami devono comprendere la valutazione delle opportunità di miglioramento e la necessità di apportare modifiche al sistema di gestione ambientale, compresi politica, obiettivi e traguardi ambientali. Le registrazioni dei riesami della direzione devono essere conservate. Gli elementi in ingresso per i riesami della direzione devono comprendere: a) i risultati degli audit interni e delle valutazioni sul rispetto delle prescrizioni legali e delle altre prescrizioni che l organizzazione sottoscrive; b) le comunicazioni provenienti dalle parti esterne interessate, compresi i reclami; 78 Riesame della direzione (4.6)... c) la prestazione ambientale dell organizzazione; d) il grado di raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi; e) lo stato delle azioni correttive e preventive; f) lo stato di avanzamento delle azioni previste dai precedenti riesami della direzione; g) il cambiamento di situazioni circostanti, comprese le evoluzioni delle prescrizioni legali e delle altre prescrizioni relative ai propri aspetti ambientali; h) le raccomandazioni per il miglioramento. Gli elementi in uscita dal riesame della direzione devono comprendere tutte le decisioni e le azioni relative a possibili modifiche alla politica ambientale, agli obiettivi e ai traguardi e ad altri elementi del sistema di gestione ambientale, coerentemente con l impegno al miglioramento continuo
39 Integrazioni norma ISO14001: Definizioni: Sono aggiunte le definizioni di auditor, azione correttiva, documento, non conformità, azione preventiva, procedura, registrazione 4.1 Requisiti generali:"l organizzazione deve definire e documentare il campo di applicazione del proprio sistema di gestione ambientale" 4.2 Politica: La politica ambientale deve essere " comunicata a tutte le persone che lavorano per l organizzazione o per conto di essa" Aspetti ambientali: La identificazione degli aspetti ambientali deve estendersi anche a "quelli sui quali essa può esercitare un influenza, tenendo conto degli sviluppi nuovi o pianificati, o di attività, prodotti e servizi nuovi o modificati 80 Elementi aggiuntivi Prescrizioni legali e altre prescrizioni: L organizzazione deve anche "determinare come esse si applichino ai propri aspetti ambientali" Formazione: Le esigenze formative devono estendersi anche a chi "esegua per l organizzazione stessa, o per conto di essa, compiti che possono causare impatti ambientali significativi" Valutazione del rispetto delle prestazioni: L organizzazione deve attuare procedure "per la valutazione periodica del rispetto delle prescrizioni legali applicabili" e delle "altre prescrizioni che essa sottoscrive" Non conformità: azioni correttive e azioni preventive: La procedura per la gestione delle NC è allineata a quella della norma ISO 9001: Riesame della direzione: Sono richiamati analiticamente gli elementi in ingresso ed in uscita del riesame, in analogia a quanto indicato nella ISO 9001:
40 regolamento Europeo EMAS Principali RIFERIMENTI NORMATIVI REGOLAMENTO (CE) N. 761/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 marzo 2001 sull adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) 82 Il Regolamento EMAS Struttura Regolamento EMAS 18 articoli 8 allegati 83 40
41 Il Regolamento EMAS: struttura 1. Il sistema di ecogestione ed i suoi obiettivi 2. Definizioni 3. Partecipazione a EMAS 4. Sistema di accreditamento 5. Organismi competenti 6. Registrazione delle organizzazioni Regolamento EMAS 7. Elenco delle organizzazioni registrate e dei verificatori ambientali 8. Logo. 18 articoli 8 allegati 84 Il Logo EMAS 41
42 Il Regolamento EMAS: struttura I. A-Requisiti del SGA B-Questioni che le organizzazioni che applicano EMAS devono prendere in considerazione II. Requisiti concernenti l'audit ambientale interno III. Dichiarazione ambientale IV. Logo V. Accreditamento, sorveglianza e funzione dei verificatori ambientali Regolamento EMAS VI. Aspetti ambientali. VII. Analisi ambientale VIII. Informazioni per la registrazione 18 articoli 8 allegati 86 Il Regolamento EMAS: contenuti Il sistema di ecogestione ed i suoi obiettivi (art.1) 1. EMAS, al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni, è stato istituito per valutare e migliorare le prestazioni ambientali delle organizzazioni e fornire al pubblico informazioni pertinenti 2. L'obiettivo di EMAS è promuovere miglioramenti continui delle prestazioni ambientali delle organizzazioni mediante: a. introduzione e attuazione di SGA (all.i) b. valutazione sistematica, obiettiva e periodica dell'efficacia di tali sistemi (all.i) c. informazione sulle prestazioni ambientali e dialogo aperto col pubblico d. partecipazione attiva dei dipendenti all'organizzazione, formazione professionale di base e perfezionamento per la partecipazione attiva ai compiti in a) 87 42
43 RIFERIMENTI NORMATIVI Raccomandazione 2001/680/CE del 7 settembre 2001 relative agli orientamenti per l attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001 Allegati: 1. Orientamenti relativi alla Dichiarazione Ambientale 2. Orientamenti per la partecipazione dei dipendenti nel quadro di EMAS 3. Orientamenti per l individuazione degli aspetti ambientali e la valutazione della loro significatività 4. Orientamento per i verificatori relativamente alle verifiche da condurre nelle piccole e medie imprese (PMI) e in particolare nelle piccole imprese e nelle microimprese RIFERIMENTI NORMATIVI Decisione 2001/681/CE del 7 settembre 2001 relative agli orientamenti per l attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001 Allegati: 5. Orientamenti sulle entità che possono essere registrate a EMAS 6. Guida EMAS sulla periodicità delle verifiche, delle convalide e dell audit 7. Guida all impiego del logo EMAS 89 43
44 Differenze fra EMAS I ed EMAS II Estensione alle Organizzazioni (l entità da registrare è concordata con il verificatore accreditato) Particolare attenzione alle PMI SGA conforme alle Norme ISO Partecipazione attiva Dipendenti Adozione di un Logo visibile Convalida annuale della dichiarazione ambientale (con possibili deroghe per le PMI) Valutazione ed analisi degli aspetti ambientali indiretti Linee Guida Istituzione del Forum degli Organismi di Accreditamento 90 Sistema di Gestione Ambientale Rapporto tra EMAS e ISO Regolamento CE 196/2006 Analisi iniziale EMAS UNI EN ISO Politica ambientale 4.3 Pianificazione 4.4 Attuazione e funzionamento 4.5 Controlli e azioni correttive 4.6 Riesame della direzione Dichiarazione ambientale 91 44
45 Analisi ambientale iniziale Definizione (EMAS 2): esauriente analisi iniziale dei problemi, dell impatto e delle prestazioni ambientali connesse all attività di un organizzazione Cinque settori chiave: prescrizioni legislative o di altro tipo identificazione aspetti ambientali significativi criteri di valutazione degli aspetti ambientali pratiche e procedure gestionali esistenti esperienza da incidenti precedenti 92 Analisi ambientale (1) 93 45
46 Analisi ambientale (2) 94 Analisi ambientale (3) 95 46
47 Analisi ambientale (4) 96 Esempi di possibili rischi per l ambiente Serbatoi e stoccaggi senza vasche di contenimento Deposito di sostanze pericolose e/o rifiuti sul terreno Materie prime stoccate in modo inadeguato Trasformatori e condensatori con PCB Scarico diretto di acque meteoriche Rifiuti non adeguatamente separati Centraline di raffreddamento macchinari Compressori Utilizzo di sostanze tossiche 97 47
48 Aspetti ambientali (1) Definizione di Aspetto ambientale : elemento di un attività, prodotto o servizio di un organizzazione che può interagire con l ambiente Requisito (Aspetti ambientali): L organizzazione deve stabilire e mantenere attiva una procedura per individuare gli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti o servizi che può tenere sotto controllo e su cui ci si può attendere che abbia una influenza, al fine di determinare quelli che hanno o possono avere impatti significativi sull ambiente. 98 Aspetti ambientali (2) Fattori da considerare nella valutazione (EMAS 2): potenziale di danno ambientale fragilità dell ambiente dimensione e frequenza degli impatti importanza per le parti interessate e per i dipendenti dell organizzazione esistenza e requisiti di una legislazione ambientale pertinente 99 48
49 Criteri di valutazione Componente ARIA ACQUA Punteggi Emissione di sostanze Emissione di sostanze inquinanti in inquinanti ampiamente al concentrazioni di sotto dei limiti di legge confrontabili con i limiti di legge Nessuna emissione atmosferica ad eccezione di ricambi d'aria Nessuno scarico idrico Scarichi idrici limitati ai servizi igienici o a quantità trascurabili di acque di processo Scarichi idrici entro i limiti per gli scarichi in acque superficiali e in quantità ridotte Emissione di sostanze inquinanti in concentrazioni che sporadicamente superano i limiti di legge Scarichi idrici qualitativamente e/o quantitativamente considerevoli PRESCRIZIONI LEGALI Nessuna prescrizione legale applicabile Adempimenti formali richiesti dalle prescrizioni vigenti Presenti limiti ampiamente rispettati Presenti limiti sporadicamente superati o spesso avvicinati PROBABILITÀ NON POSSIBILE (0) BASSA (1) MEDIA (2) ALTA (3) 100 Valutazione degli aspetti (1) N DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ BLU=MACROATTIVITÀ IN blu = Macroattività in condizioni Normali (N) CONDIZIONI NORMALI; VERDE=ATTIVITÀ O SITUAZIONI IN verde= CONDIZIONI Attività NORMALI; o situazioni FUCSIA=ATTIVITÀ in condizioni Normali O SITUAZIONI (N) IN fucsia= CONDIZIONI Attività ANOMALE; o situazioni ROSSO=ATTIVITÀ in condizioni Anomale O SITUAZIONI (A) IN CONDIZIONI DI EMERGENZA rosso = Attività o situazioni in condizioni di Emergenza (E) STATO ARIA ACQUA SUOLO RIFIUTI RUMORE ODORE PAESAGGIO ECOSISTEMI RISORSE IDRICHE RISORSE ENERGETICHE RISORSE NATURALI PRESCRIZIONI LEGALI PROBABILITÀ SOMMA 1 Impianto di depurazione N , ,727 4,727 2 Lubrificazione A , ,273 0,182 3 Mancanza energia elettrica E , ,182 0,061 4 Avaria o mancanza gasolio gruppi elettrogeni in assenza di corrente E , ,818 0,273 5 Vasca acque di patinatura N , ,818 0,818 6 Tracimazione vasca acque di patinatura (troppo pieno) E , ,727 0,485 7 Dosaggio PAC N , ,182 0,182 8 Sgrigliatura N , ,364 0,364 9 Intasamento sgrigliatore E , ,273 0, Lavaggio corona A , ,273 0, Manutenzione corona A , ,364 0, Alta portata in ingresso A , ,727 0, Rottura raschia E , ,909 0, Tracimazione E , ,818 0, Sgrigliatura biologico N , ,455 0, Dosaggio nutrienti N , ,545 0, Serbatoi prodotti chimici N , ,091 0, Rottura serbatoio prodotti chimici E , ,545 0, Perdita prodotti chimici durante lo scarico E , ,455 0, Rottura serbatoio gasolio E , ,273 0, Scarico gasolio N , ,091 0, Mancanza PAC E , ,455 1, Mancanza Ac Solforico E , ,273 1, ,64 33 MEDIA MASSIMO MEDIA + PRESCRIZIONI 101 RISCHIO 49
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