FIUME NOCE Zona 1 Scheda 662 Scheda 658 Scheda 76

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1 FIUME NOCE Il limite imposto dalla vegetazione, fitta in questo periodo dell anno, non ha permesso di poter protrarre le indagini immediatamente a monte e a valle dei punti critici fin dove si potessero accertare situazioni interessanti, impedendo in taluni punti (schede 536, 535, 756, 533, 531, 526, 549) l attività di rilievo anche delle situazioni critiche. I punti da controllare sono raggruppati in tre zone numerate, da valle verso monte, da uno a tre. Di seguito si descrive dettagliatamente quanto accertato. Zona 1 Prima di svolgere l attività vera e propria di rilievo e la valutazione dello stato di fatto delle opere sia longitudinali che trasversali presenti lungo il fiume Noce, è stata effettuata una analisi delle caratteristiche morfologiche del bacino per meglio interpretare le varie situazioni di rischio, anche relativamente ai sistemi insediativi e produttivi esistenti nelle aree interessate. Prioritariamente l indagine è stata effettuata per quelle opere classificate ad alta e media criticità dall Autorità Interregionale di Bacino di Basilicata per poi estendersi anche in un tratto di valle, partendo dalla foce, in cui, dall attività di Polizia Idraulica del 2003, non risulta alcun caso di alto e medio rischio. Tale zona, che sarà descritta in seguito, è stata identificata con il nome Zona 0. La zona 1, Figura 1, si estende dalla confluenza con il Torrente Pizzinno fino all attraversamento della S.S. 585 in località Parrutta, per una lunghezza di circa tre chilometri. In tale zona sono stati indicate tre sezioni da rilevare di cui una a media e due ad alta criticità: Scheda 662 Briglia e difesa di sponda; Scheda 658 Difesa di sponda; Scheda 76 Attraversamento della S.S

2 In tale tratto l alveo è alluvionato stretto in prossimità dell attraversamento S.S. 585 per poi diventare largo in prossimità dei punti 658 e 662. Figura 1: Localizzazione della Zona 1 su carta I.G.M 1:

3 La difesa di sponda 662, un muro in cemento armato, è ubicata in sinistra idraulica e si sviluppa per una lunghezza di circa: m a valle della briglia; m a monte della briglia, lungo il Noce, fino alla confluenza con il Torrente Pizzinno, lungo il quale continua come argine sinistro (Figura 4). A monte della confluenza con il torrente Pizzinno, tale muro, dopo aver accompagnato la sponda destra dell affluente, si sviluppa per altri 300 m circa lungo il Noce. Dalla confluenza con il torrente Pizzinno fino alla briglia sembrerebbe esserci una specie di area golenale nella quale vi è una gabbionata, messa a protezione del muro (Foto 1). A valle della briglia, invece, la golena, via via diminuisce, procedendo verso valle, fino ad annullarsi. Da questo punto in poi il muro, privo della protezione al piede realizzata con la gabbionata, sembrerebbe avere quasi una funzione di difesa di sponda (Figura 3). Proprio in corrispondenza di tale tratto, un ramo della corrente non scorre parallelamente al muro ma, lo investe con un certo angolo, esercitando un intensa azione erosiva al piede, indebolendolo e provocandone la rottura. Infatti in alveo, sia in tale punto che più a valle, sono presenti grossi blocchi di cemento. Figura 2: Ubicazione su ortofoto del 2003 delle opere descritte nella scheda 662. Naturalmente in corrispondenza del muro crollato e immediatamente a valle dello stesso, l acqua, scorrendo lungo la sponda, la erode. Osservando l area a tergo dell opera longitudinale non sembrerebbero essere presenti, oltre la centrale idroelettrica dell ENEL, che comunque è ubicata ad una quota superiore rispetto alla sponde del Noce, colture, abitazioni ed industrie da sottoporre a protezione. 39

4 T. Pizzinno briglia scheda 662 argine scheda 662 Figura 3: Fiume Noce e opere descritte nella scheda 662. Foto 1: Difesa di sponda in sinistra idraulica descritta nella scheda 662 con gabbionata protettiva al piede (vista da monte). Da quanto osservato in loco non si può che confermare il livello di alta criticità della difesa di sponda in sinistra già espresso nei precedenti rilievi del Corpo Forestale dello Stato. La rottura dell opera interessa attualmente il tratto terminale di valle come può facilmente essere verificato guardando la Foto 2. La rottura parziale dell opera sembrerebbe imputabile alla concomitanza di diversi fattori. Innanzitutto bisogna sottolineare che la rottura ha interessato quello che normalmente rappresenta un punto critico di una difesa di sponda: l estremità di monte e quella di valle (come in questo caso) del muro sono, infatti, più esposte a fenomeni di erosione e di aggiramento da parte della corrente se non ammorsati in maniera adeguata nel terreno. 40

5 Probabilmente il processo di rottura è stato accelerato o enfatizzato dalla presenza della curva: l opera, infatti, si trova nella zona concava di una curva dove la corrente abitualmente tende ad erodere. Infine, l accumulo di materiale solido a tergo della briglia di valle ancora integra, concentrato prevalentemente in destra idraulica, sembra aver contribuito a mantenere il flusso della corrente sulla sponda sinistra sottoponendo l opera longitudinale qui ubicata alla continua azione erosiva della corrente. Figura 4: Schematizzazione dei processi erosivi al piede della difesa di sponda descritta nella scheda 662. Naturalmente la sponda sinistra, in corrispondenza della rottura del muro, è direttamente esposta all azione erosiva della corrente (Foto 2). Foto 2: Difesa di sponda in sinistra descritta nella scheda 662 (vista da monte). La Figura 4 fornisce una schematizzazione della contemporanea azione dei diversi fenomeni descritti sopra. 41

6 Foto 3: Sponda sinistra esposta all azione erosiva della corrente in seguito alla rottura della difesa di sponda descritta nella scheda 662 (vista da monte). 42

7 In riferimento alla briglia descritta nella scheda 662, il sopralluogo effettuato ha evidenziato che essa, ormai sifonata e aggirata dalla corrente, rappresenta la briglia di monte di una batteria composta da 4 elementi. briglia scheda 662 T. Pizzinno briglia Affluente Figura 6: Stralcio dell ortofotocarta realizzata nel 2003 lungo il F. Noce in corrispondenza dell immissione del T. Pizzino nel F. Noce. Figura 5: Schematizzazione della batteria di briglie realizzata a valle della confluenza del T. Pizzinno col F. Noce. Sembra opportuno consigliare un monitoraggio delle tre briglie ubicate più a valle dal momento che si ritiene possibile l innescarsi di un effetto domino che, propagandosi verso valle, le sottoponga allo stesso processo di sifonamento che ha interessato la prima briglia di monte. Alle spalle della seconda briglia della batteria in esame, procedendo da monte verso valle, si è notato un consistente accumulo di materiale solido concentrato principalmente nella zona centrale e destra. Tale materiale proviene dal bacino di monte, dai due affluenti (tra cui il T. Pizzinno) che si immettono nel Noce poco più a monte in sinistra idraulica e dal dilavamento del materiale solido che originariamente si era depositato a tergo della prima briglia di monte oggi appare distrutta. 43

8 L accumulo di materiale solido in corrispondenza della seconda briglia, costringendo la corrente a defluire in sinistra idraulica, potrebbe mettere in pericolo la stabilità dell ala sinistra di tale opera. Quanto appena scritto può essere verificato osservando la Figura 6. Foto 4: Briglia descritta nella scheda 662 (vista da valle). 44

9 La difesa di sponda in sinistra idraulica descritta nella scheda 658, della lunghezza di circa 150 m probabilmente è stata realizzata per proteggere la strada di accesso alla centrale idroelettrica ENEL. Infatti tale difesa è ubicata lungo la sponda concava di un tratto in curva sulla quale la corrente erode. la corrente potrebbe dare origine a erosioni localizzate pericolose per la stabilità del manufatto. monte Difesa spondale scheda 658 centrale ENEL Foto 5: Difesa spondale descritta nella scheda 658 (vista da valle). valle Figura 7: Stralcio dell ortofotocarta realizzata nel 2003 lungo il F. Noce in corrispondenza della difesa di sponda descritta nella scheda 658. Anche questo muro è spezzato, a monte, ed in alveo sono presenti ancora i blocchi di cemento (Foto 5). In generale l estremità di monte di una difesa di sponda rappresenta, come quello di valle, un punto critico dell opera dal momento che qui Nel caso specifico sembra lecito supporre che sia stato il cattivo ammorsamento nella sponda sinistra a condurre alla rottura parziale dell opera longitudinale, al crollo in acqua di alcuni pezzi di calcestruzzo armato e alla progressiva infiltrazione della corrente a tergo del muro. Tale infiltrazione, naturalmente, potrebbe progredire verso valle e interessare via via la porzione di difesa che attualmente sembra integra mettendo in serio pericolo la strada di accesso alla centrale idroelettrica dell ENEL. 45

10 Figura 8: Schematizzazione dei fenomeni erosivi riscontrati in corrispondenza della difesa di sponda descritta nella scheda 658. Foto 6: Particolare dell attacco di monte della difesa spondale descritta nella scheda 662 (vista da valle). 46

11 L attraversamento della S.S. 585 descritto nella scheda 76, non è ortogonale al corso dell acqua ed è interessato da processi erosivi. A valle dell attraversamento vi è una briglia di nuova realizzazione, non menzionata nei rilievi del 2003; poco più a monte e in sinistra idraulica si notano resti di una vecchia briglia (Figura 9). La briglia di monte è sicuramente l opera trasversale menzionata nella scheda 76 compilata nel 2003 dal Corpo Forestale dello Stato; si ritiene che, nell intervallo temporale che separa il primo sopralluogo del 2003 da quello attuale del 2005, sia stata costruita la nuova briglia di valle con lo scopo di sostituire quella di monte ormai rovinata. La recente realizzazione della briglia di valle può essere verificata analizzando l ortofotocarta del 2003 (Figura 10) nella quale si evince la presenza di una sola opera di difesa trasversale cioè quella oggi sostituita. monte S.S: 585 briglia valle Figura 10: Stralcio dell ortofotocarta realizzata nel 2003 lungo il F. Noce in cui si nota la presenza dell unica briglia a valle dell attraversamento della S.S Figura 9: Schematizzazione delle opere di difesa trasversale realizzate sul F. Noce a valle dell attraversamento della S.S Per quel che riguarda l attraversamento della S.S. 585, i plinti di fondazione delle pile, ubicati rispettivamente al centro e sulla sponda destra dell alveo, sono parzialmente venuti a giorno. Sembra interessante mostrare assieme alle foto scattate nel 2005, quelle relative al sopralluogo del 2003 perché dal confronto è evidente 47

12 l effetto provocato dalla presenza della nuova briglia sulle pile del ponte. Infatti, sebbene l erosione in corrispondenza dei plinti appaia evidente sia nel 2003 che nel 2005, sicuramente quella verificata nel 2003 risulta maggiore di quella attuale. Pila centrale id l i Foto 8: Erosione verificata nel 2003 in corrispondenza dei plinti di fondazione dell attraversamento della S.S: 585 (vista da valle). Foto 7: Attraversamento della S.S: 585 (vista da valle). Le Foto 8 e 9 mostrano, infatti, la situazione in corrispondenza della pila centrale del ponte accertata rispettivamente durante i sopralluoghi del 2003 e del

13 Pila centrale Pila sinistra predisposizione di materiale solido grossolano alla loro base e, in un secondo momento, realizzando una nuova briglia immediatamente a valle di quella esistente. Si ritiene, inoltre, che la realizzazione di tale nuova briglia, favorendo l accumulo di materiale solido a monte, non può che avere determinato un effetto benefico per le pile del ponte. Per quel che riguarda la briglia di nuova realizzazione appare evidente che la presenza del bacino di dissipazione posto a valle possa scongiurare il rischio di scalzamento e sifonamento dell opera. Foto 9: Erosione verificata nel 2005 in corrispondenza dei plinti di fondazione dell attraversamento della S.S: 585 (vista da valle). Sempre analizzando la Foto 9 è possibile notare che: il plinto centrale presenta segni di abrasione e venuta a giorno dei ferri probabilmente causati da fenomeni di trasporto solido; alla base del plinto in sinistra idraulica è presente materiale solido grossolano che, si ritiene, sia stato posizionato a protezione del plinto prima della realizzazione della nuova briglia. Da quanto è stato osservato sembra lecito supporre che con la rottura della briglia di più vecchia realizzazione si siano verificati dei fenomeni di erosione in corrispondenza dei plinti di fondazione del ponte che si è tentato di contrastare, in un primo momento, con la Foto 10: Bacino di dissipazione della briglia di nuova realizzazione realizzata a valle dell attraversamento della S.S: 585 (vista da valle). 49

14 In aggiunta alle opere appena descritte (briglia e difesa di sponda della scheda 662, difesa di sponda della scheda 658 e attraversamento della scheda 76), si è ispezionato in parte anche l opera di difesa longitudinale presente in destra idraulica che si estende per circa 600 m verso valle, a partire dalla briglia, descritta nella scheda 662 (Figura 11). In realtà il tratto osservato, a causa dei limiti imposti dalla vegetazione, è di circa 280 m, a partire da circa 25 m a valle della briglia descritta nella scheda 665, della quale sono allegate due foto, e procedendo verso valle. In tale tratto l argine, percorso solamente dal lato esterno, è in buone condizioni e non sembra avere delle interruzioni. Per tale difesa spondale è stata compilata la scheda 665 bis. Foto 11: Briglia descritta nella scheda 665 (vista da destra idraulica). Figura 11: Schematizzazione dell opera di difesa longitudinale descritta nella scheda 665 bis. Foto 12: Difesa di sponda descritta nella scheda 665 bis (vista da tergo). 50

15 Zona 2 La zona 2, Figura 12, inizia in corrispondenza del comune di Trecchina per svilupparsi verso monte di circa sei chilometri, in corrispondenza del comune di Nemoli. Le opere da rilevare, tutte classificate a media criticità tranne l attraversamento 759, che risulta ad alta, sono le seguenti: Scheda 759 Attraversamento; Schede 536, 535, 533, 531, 530, 526 Pennelli; Scheda 756 Briglia; Scheda 695 Difesa di sponda. Figura 12: Localizzazione della Zona 1 su carta I.G.M 1:

16 L attraversamento descritto nella scheda 759 è ubicato in un tratto alluvionato stretto. Tale ponte sembrerebbe essere stato ricostruito dal momento che, in corrispondenza della spalla destra, si notano due muri in pietra antichi, uno in alveo più basso, l altro invece più alto, posto sulla sponda a monte della spalla del ponte. Anche al centro dell alveo, altri blocchi di pietra, farebbero pensare alla pila di un vecchio ponte (Foto 14). Foto 13: Attraversamento descritto nella scheda 759 (vista da valle). Figura 13: Stralcio dell otofotocarta realizzata nel 2003 in corrispondenza dell attraversamento descritto nella scheda 759. La corrente, che in questo tratto possiede una modesta velocità, lambisce il muro in alveo in destra idraulica, già rovinato e spezzato, scalzandolo al piede e trasportando a valle i blocchi di pietra di cui è costituito. La soglia, ubicata immediatamente a valle merita attenzione, infatti è completamente rovinata. Essa è rotta in più punti: a destra, dove non essendo più ammorsata viene continuamente raggirata dalla corrente e al centro in due punti (Foto 15, 16 e 17). 52

17 Foto 14: Attraversamento scheda 759 con muro in sponda destra e blocco centrale di più antica costruzione (vista da valle). valle Foto 16: Particolare della rottura in destra idraulica della soglia a valle dell attraversamento descritto nella scheda 759 (vista da valle). monte Foto 15: Particolare della rottura al centro della soglia a valle dell attraversamento descritto nella scheda 759 e (vista dall alto). 53

18 Foto 17: Particolare della rottura al centro della soglia a valle dell attraversamento descritto nella scheda 759 e (vista da valle). Da ciò che si è visto durante il sopralluogo si conferma lo stato di completa rovina della soglia a valle del ponte. Per quel che riguarda l attraversamento, invece, esso non ha pile in alveo e risulta interessato dall azione erosiva della corrente solo in sponda destra al piede del vecchio muro di cui si è scritto prima. Foto 18: Erosione al piede del muro antico in sinistra idraulica in corrispondenza dell attraversamento descritto nella scheda 759 e (vista da valle). Più a valle in corrispondenza della sponda sinistra vi è un blocco in calcestruzzo, classificato come pennello nei rilievi precedenti. Tuttavia non si può essere sicuri che sia proprio un pennello visto che potrebbe essere semplicemente un blocco trasportato dalla corrente. 54

19 Foto 19: Blocco in cls lungo la sponda sinistra a valle dell attraversamento descritto nella scheda 759 (vista dalla sponda sinistra). Non è stato possibile rilevare la presenza del pennello a monte del ponte citato nel precedente sopralluogo del 2003 a causa della folta vegetazione. 55

20 Anche la difesa di sponda, descritta nella scheda 695, è ubicata in un tratto alluvionato stretto. Si tratta di un muro in calcestruzzo lungo la sponda destra, realizzato quasi sicuramente per proteggere la tubazione che passa alla sue spalle. Figura 15: Stralcio dell otofotocarta realizzata nel 2003 in corrispondenza dell opera longitudinale descritta nella scheda 695. Figura 14: Ubicazione su ortofotocarte del 2003 dell opera descritte nella scheda 695. Nella parte centrale, per una lunghezza di circa 40 m, esso è completamente crollato in alveo, dove sono tuttora presenti quattro grossi blocchi. Tale difesa di sponda è in serio pericolo infatti già un altro blocco si è staccato ed allontanato dal resto del muro (Foto 20 e 21). 56

21 Figura 16: Schematizzazione dell opera di difesa longitudinale descritta nella scheda 695. Tubazione a tergo del muro Foto 21: Blocchi crollati in alveo del muro in sponda destra descritto nella scheda 795 (vista da monte). Si ritiene che il processo di erosione al piede dell opera longitudinale con conseguente crollo in alveo possa interessare anche la restante parte del muro oggi ancora integra. Questa considerazione nasce dalla verificata presenza di escavazioni al piede dell opera esercitate dal fiume Noce in un tratto in cui la sua velocità appare significativa: la Foto 22 mostra, per esempio, l erosione al piede del muro in un tratto immediatamente a monte dei blocchi di cls caduti in alveo di cui si è scritto. Foto 20: Blocchi crollati in alveo del muro in sponda destra descritto nella scheda 795 (vista dalla sponda sinistra). 57

22 Foto 22: Fenomeni di escavazione al piede del muro in sponda destra descritto nella scheda 795 (vista dalla sponda sinistra). 58

23 Come già accennato nella premessa la folta e fitta vegetazione non ha permesso di poter raggiungere i pennelli indicati con le seguenti schede: 536, 535, 533, 531, 526 e la briglia descritta nella 756. I pennelli si trovano lungo il tratto di F. Noce compreso tra i comuni di Lauria e Trecchina, come si evince dalla Figura 17. Figura 18: Ubicazione su ortofotocarta del 2003 dei pennelli descritti nelle schede 536, , 531 e 526 e della briglia della scheda 756. Figura 17: Localizzazione su carta I.G.M in scala 1: dei pennelli descritti nelle schede 536, , 531 e 526 e della briglia della scheda 756. L unico pennello rilevato è stato quello identificato con la scheda 530, che è ubicato in un tratto alluvionato stretto. Esso risulta spezzato ed in alveo è presente il blocco rotto. Probabilmente, al passeggio di una piena, a causa della scarsa adattabilità del corpo a resistere alle sollecitazioni a cui è sottoposto quando è investito dalla corrente, si è rotto. Confrontando lo stato attuale con quello dei rilievi precedenti la situazione è rimasta pressoché invariata. Per tale motivo si ritiene che anche per gli altri pennelli, non rilevati nel 2005 e per i quali nel 2003 era stata già rilevata la rottura, il livello di rischio non sia cambiato. 59

24 Foto 23: Pennello in sponda destra descritto nella scheda 530 (vista da monte). 60

25 Zona 3 La zona 3, Figura 19, rappresenta il tratto più a monte tra quelli analizzati e si sviluppa a cavallo dell autostrada A3 SA-RC: nello specifico, si estende dalla località Calda fino al Ponte della Pietra, attraversamento della strada provinciale che collega il comune di Lagonegro con il quello di Moliterno. Ponte della Pietra In tale tratto, dove il fiume Noce è un alveo inciso di montagna, sono stati indicati tre punti durante il precedente rilievo del 2003, tutti classificati ad alta criticità: Scheda 563: Attraversamento Ponte della Calda Scheda 549: Attraversamento Scheda 541: Attraversamento Ponte della Pietra. L attraversamento decritto nella scheda 563 è un vecchio ponte a tre campate. Immediatamente a monte, in sinistra idraulica, vi è una difesa di sponda realizzata con un muro in cemento, forse costruita per proteggere la cava lì ubicata (Figure 20 e 21). Ponte della Calda Lagonegro Figura 19: Localizzazione su carta I.G.M in scala 1: degli attraversamenti descritti nelle schede 563, 549 e

26 Figura 20: Stralcio dell ortofotocarta del 2003 con attraversamento e difesa di sponda descritti nella scheda 563. Figura 21: Schematizzazione delle opere descritte nella scheda 563. Foto 24: Attraversamento Ponte della Calda descritte nella scheda 563 (vista da valle). Parte di tale muro, circa 15 m, è completamente crollato in alveo. Il materiale di risulta dello stesso, ancora presente in alveo, ostruisce il libero deflusso dell acqua, deviandola per la maggior parte sotto la campata centrale, impedendole così di scorrere liberamente sotto quella di sinistra, dove attualmente defluisce solo una minima parte della portata. Sulla sponda destra, sempre a monte del ponte, si osservano dei blocchi in cls (Foto 26): prelevati probabilmente dal muro rotto in sinistra, sono attualmente posti lungo la sponda per proteggere un orto coltivato proprio a ridosso della campata di destra del ponte. Nella 62

27 Foto 24, si nota addirittura un cancello in corrispondenza della campata di destra del ponte che delimita l accesso al suddetto orto. A valle, in destra, vi è un breve tratto di gabbionata rovinata, in parte ricostruita per una lunghezza di circa 1.5 m. A determinare l alto livello di rischio vi è senza dubbio anche la riduzione della sezione utile in corrispondenza dell attraversamento determinata sia dai blocchi di cls del muro rotto che dalla occupazione della sponda destra dell alveo per usi agricoli. Foto 26: Sponda destra a monte del Ponte della Calda con blocchi di cls posti a protezione dell orto (vista da valle). Foto 25: Difesa di sponda rotta a monte del Ponte della Calda in sinistra idraulica (vista da valle). Confermando il livello alto di criticità di tale attraversamento si vuole sottolineare che la rottura con conseguente crollo del tratto di valle della difesa spondale potrebbe interessare anche la porzione di monte ancora integra. Per quanto riguarda l attraversamento relativo alla scheda 549 si conferma quanto osservato nei precedenti rilievi poiché non è stato possibile raggiungerlo: infatti, tutte le possibili strade che sembravano condurre al ponte erano sbarrate da un intricata vegetazione. 63

28 L ultimo attraversamento rilevato nella zona 3 è quello descritto nella scheda 541. Osservando l alveo dall alto ciò che colpisce maggiormente è la totale assenza di manutenzione, e non solo in questo tratto, dove oltre alla spazzatura vi sono tronchi di alberi che ostruiscono la sezione utile e naturalmente la riducono. Figura 22: Ubicazione del Ponte della Pietra di scheda541 su ortofotocarte AIMA. Foto 27: Cattivo stato di manutenzione del Ponte della Pietra (vista dall alto). Sebbene costituito da una sola campata e senza pile in alveo, il ponte ha la spalla sinistra proprio in alveo: questa continuamente esposta alla azione erosiva della corrente ha la fondazione venuta a giorno. La spalla destra, anche se coperta da una fitta vegetazione, sembrerebbe trovarsi ad una quota superiore rispetto all alveo e, pertanto, lontana dal pericolo di essere erosa al piede dalla corrente. 64

29 Foto 28: Spalla sinistra del Ponte della Pietra (vista da monte). 65

30 Zona 0 Tale zona, Figura 23, si estende dalla foce verso monte per una lunghezza di circa due chilometri. Le opere osservate, e già codificate durante i vecchi rilievi, sono state le seguenti : Scheda 746: Attraversamento ferroviario; Scheda 745: Attraversamento stradale (S.S. 18); Scheda 742: Attraversamento stradale. Figura 23: Localizzazione della Zona 3 su carta I.G.M. 1: In quest ultimo tratto non risultano, dai rilievi eseguiti nel 2003, situazioni critiche ma, si è ritenuto opportuno effettuare ugualmente un sopralluogo. 66

31 L attraversamento descritto nella scheda 746 è ubicato in un tratto in cui il Noce si presenta alluvionato largo. Foto 29:Ponte ferroviario e briglia centrale (vista da valle). Come può rilevarsi dall ortofotocarta del 2003 di Figura 24, a valle del ponte ferroviario sono state realizzate tre briglie che, per facilità di comprensione, identificheremo come briglia monte, briglia centrale e briglia valle procedendo da monte verso valle. Durante il sopralluogo del 2005, a valle del ponte è stata rilevata la presenza delle due briglie (centrale e valle) e dell ala sinistra della briglia monte. Secondo quanto letto nella Relazione relativa al Progetto Interventi di protezione e salvaguardia del litorale di Tortora con ripristino e stabilizzazione del tratto terminale del fiume Noce commissionato dal Comune di Tortora e datato giugno 2002, nell ottobre-novembre 2001 la briglia immediatamente a valle del ponte ferroviario (qui indicata come briglia monte) è stata interessata da un abbassamento della gaveta pari a 1 m. Tale abbassamento rientra in una serie di interventi volti a ridurre l eccessivo sovralluvionamento del tratto terminale del fiume. La briglia monte mostra, oggi, semplicemente la sua ala sinistra (come può verificarsi nella Foto 30) e si ritiene che il pennello menzionato nella scheda 746 durante il precedente sopralluogo fosse in realtà tale elemento strutturale erroneamente scambiato per un una difesa di sponda di tipo radente. Figura 24: Stralci dell ortofotocarta del 2003 in corrispondenza della foce del F. Noce. 67

32 Foto 30: Ala destra della briglia monte (vista da monte). Per quanto riguarda l attraversamento ferroviario, vi sono una serie di fattori la cui evoluzione si ritiene debba essere tenuta sotto controllo e monitorata nel tempo: - sulla sponda sinistra si osserva un restringimento dell alveo dovuto all occlusione con massi della campata di sinistra. Naturalmente ciò provoca il formarsi di correnti secondarie che tendono ad erodere la sponda. (Foto 32); - l abbassamento generale del fondo alveo causato dalla rimozione a valle della briglia. Inoltre, con la venuta a giorno dei plinti di fondazione, la corrente, piuttosto che investire pali di forma circolare, investe direttamente i plinti rettangolari a spigoli vivi (Foto33); - le tracce di erosione locale soprattutto lateralmente e a valle dei plinti, esposti al flusso della corrente (Foto34); - la diversa larghezza delle platee di fondazione delle pile, minore a monte e maggiore a valle (Foto 34), potrebbe determinare fenomeni localizzati di escavazione. Per tutti questi motivi tale attraversamento deve essere considerato a rischio 3. Foto 31: Briglia valle (vista da monte). 68

33 Foto 32: Particolare dell occlusione con massi della 2 a campata del ponte numerata a partire dalla sponda sinistra (vista da monte). Foto 33:Plinto investito dalla corrente (vista da monte). 69

34 valle monte Foto 34: Particolare della diversa larghezza della platea di fondazione delle pile dell attraversamento ferroviario ed erosione laterale dei plinti (vista da monte). 70

35 L attraversamento 745 non sembra, attualmente, avere particolari problemi; tuttavia, analizzando in maniera approfondita una serie di fattori, potrebbe essere interessato da situazioni ad alto rischio. tale motivo il ponte si ritiene opportuno associare al ponte un livello di rischio pari a 2. Figura 26: Schematizzazione degli attraversamenti descritti nelle schede 745 e 742. Figura 25: Ubicazione degli attraversamenti descritti nelle schede 745 e 742 e dei pennelli descritti nella scheda 745bis. Infatti si è notata, in prossimità di alcune pile, un erosione localizzata di circa 50 cm, che attualmente non crea preoccupazioni: tuttavia, se questa escavazione dovesse approfondirsi ulteriormente, potrebbero manifestarsi situazioni di pericolo per le pile a fondazione diretta. Per Inoltre, immediatamente a valle, vi è la presenza di una briglia messa a protezione delle pile del ponte (Figura 26): di tale opera, a causa del materiale presente in alveo, non è stato possibile verificarne l integrità. Pertanto se la briglia presentasse problemi di stabilità si potrebbe creare una situazione di serio pericolo anche per il ponte di monte. In tale situazione il livello di rischio aumenterebbe a 3. 71

36 Foto 35: Vecchio ponte S.S. Tirrena n. 18 descritto nelle schede 745 (vista da monte). Foto 37: Particolare dell interrimento in sinistra della briglia a valle del vecchio ponte S.S. Tirrena n. 18 (vista da monte). Foto 36: Briglia a valle del vecchio ponte S.S. Tirrena n. 18 (vista da monte). 72

37 L attraversamento 742 non è ortogonale all asse della corrente (Figura 28). Esso è ubicato in un tratto alluvionato largo e quindi non tutte le campate sono interessate dal flusso della corrente. Oltre a questi attraversamenti è stato ispezionato solamente l argine presente in destra idraulica, ubicato lungo il tratto terminale, a ridosso del quale vi è la presenza di un campeggio. Foto 38: Nuovo ponte S.S. Tirrena n. 18 (vista da valle). Per quanto riguarda le pile durante il sopralluogo, si è osservato che le platee di fondazione sono venute a giorno. Figura 27: Schematizzazione dell argine descritto nella scheda 745 bis. Tale argine si sviluppa per una lunghezza di circa 500 m e, in corrispondenza della foce del fiume Noce, è stato prolungato con dei grossi massi. Immediatamente a monte di tali massi, praticamente quasi sulla spiaggia, vi è la presenza di un pennello in calcestruzzo. Esso, anche se attualmente è lontano dalla corrente, risulta spezzato. 73

38 L argine, ispezionato, dal lato interno, in tutta la sua lunghezza, ha un tratto coperto dalla folta vegetazione, ha un altezza di circa 2m e è in parte realizzato in cls e in parte in gabbioni. Non sembra avere delle interruzioni: si osserva solo la presenza di uno scivolo sul lato interno che funge da strada di accesso ad un orto, coltivato nell area golenale, e al fiume. L argine e il pennello sono stati descritti nella scheda 746 bis. Foto 40: Argine destro alla foce con particolare del passaggio dal tratto di cls a quello in gabbioni (vista dall interno dell opera). Foto 39: Argine destro alla foce con particolare della strada di accesso al fiume (vista dall interno dell opera). Foto 41: Sommità dell argine destro (vista da valle). 74

39 Il tratto di fiume Noce alla foce è parso, come nei tratti di monte, sporco ed in cattivo stato: qui, in particolare, sono state viste addirittura carcasse di autoveicoli e pneumatici. Foto 42: Particolare dei massi posizionati nel tratto di valle dell argine destro (vista dall interno dell opera). Foto 44: Scarsa manutenzione nel tratto di F. Noce prossimo alla foce (vista dalla sponda destra). Foto 43: Particolare del pennello spezzato in destra idraulica (vista dall interno dell alveo). 75

40 Foto 45: Scarsa manutenzione nel tratto di F. Noce prossimo alla foce (vista dalla sponda destra). 76

41 A circa 260 m più a valle dell attraversamento 745 è stata rilevata la presenza di due pennelli spezzati sulla sponda destra, in prossimità della quale attualmente la corrente scorre, erodendola. Un agente del Corpo forestale, incontrato sul posto, ha affermato di aver segnalato al suo comando, nell inverno 2005, la situazione di pericolo della strada che si sviluppa lungo la sponda destra causata dai processi erosivi in atto. Anche in tale tratto dell alveo vi è la presenza di tronchi di albero e vegetazione di ogni tipo. Per questa opere è stata descritta la scheda 745 bis. Foto 46: Pennello rotto di valle (vista dalla sponda sinistra). Figura 28: Schematizzazione dei pennelli descritti nella scheda 745 bis. Foto 47: Pennello rotto di monte (vista dalla sponda sinistra). 77

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