IL PROCESSO DEL LAVORO * * * Introduzione

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1 IL PROCESSO DEL LAVORO * * * Introduzione Prof. Maria Rosalia Megna Corso di Diritto del Lavoro A.A LUMSA Dipartimento di Giurisprudenza - Palermo

2 Le origini di una «giustizia del lavoro»: XIX sec. e inizi XX sec. Reazioni di rigetto dell autorità giudiziaria ordinaria e ricerca di alternative al processo. Nascita di organismi per la soluzione delle controversie di lavoro. caratteri: - Procedimento semplice, celere e informale; - Poteri decisionali e anche conciliativi; - Decisione secondo equità (giudizio equitativo). Cosa è l equità giudizio del caso concreto, giudicare ex bono et aequo inevitabile un rinvio alla coscienza dell interprete secondo il comune sentire etico sociale in un concreto contesto storico-sociale-geografico (implicazioni soggettive del giudizio di equità). Un esempio i Probiviri (L. 295/1893).

3 I principi «Chiovendiani» Detti «chiovendiani» perché teorizzati da Chiovenda; Informano il procedimento in materia di lavoro (ancora oggi); Oralità: informalità, pochi atti scritti (introduttivi), discussione orale; Concentrazione: non dilazionare le attività processuali; Immediatezza: celere conclusione del procedimento.

4 La «giustizia del lavoro» nel periodo corporativo L. 563/1926 istituisce una «Magistratura del lavoro», composta da 3 magistrati e 2 cittadini, quale organo di appello contro le decisioni di Probiviri e altri organismi. R.D. 471/1928 sopprime i collegi probivirali e devolve le controversie di lavoro alla competenza del Pretore o Giudici di Tribunale (A.G.O.). Caratteri: - Competenza per materia assoluta e inderogabile; - Domanda proposta con ricorso depositato nella cancelleria del Giudice; - Esiste una fase preliminare (per le questioni pregiudiziali); - Esiste una fase conciliativa (per il tentativo di conciliazione); - Poteri istruttori del Giudice esercitabili anche d ufficio; - Decisione con sentenza, appellabile innanzi alla Magistratura del lavoro e poi in Cassazione; - Procedimento snello, rapido, concentrato in 3 udienze (preliminare, istruttoria, decisione), ispirato ai principi «chiovendiani».

5 La «giustizia del lavoro» nel c.p.c. del La disciplina del processo del lavoro è inserita nel cpc (titolo IV, libro II, c.p.c.); Si prevede un «rito speciale» (di cognizione) per le controversie in materia di lavoro, di competenza dell A.G.O.; Titolo IV 4 capi relative a: - Controversie collettive di lavoro; - Controversie individuali di lavoro; - Controversie in materia di previdenza e assistenza obbligatoria; - Controversie individuali di lavoro in materie regolate da norme corporative. Caduta dell ordinamento corporativo (R.D.L. n. 721/1943): Libro II Titolo IV c.p.c.: 2 capi relativi a controversie: - Individuali di lavoro; - In materia di previdenza e assistenza. Anni 50 Esigenza di una riforma urgente del processo del lavoro per eliminare i difetti (tempi lunghi, giudici inidonei, scarsa specializzazione ).

6 La riforma del processo del lavoro del 1973 (legge 11 agosto 1973 n. 533) Novella del libro II, titolo IV c.p.c.. Il «processo del lavoro» Artt. 409 ss. c.p.c.

7 Il «processo del lavoro»: caratteristiche. È un processo ordinario in materia di lavoro; È un «procedimento» («rito») speciale (di cognizione); Processo «ordinario» perché: - cognizione piena ed esclusiva; - disposizioni generali libro I c.p.c., «in quanto applicabili»; Rito «Speciale» perché: - materia del lavoro (e previdenza); - celere (principi chiovendiani); - preclusioni; - poteri istruttori del Giudice; - esecutorietà sentenza favorevole al lavoratore; - divieto di novum in appello.

8 Il «processo del lavoro»: continua evoluzione Le riforme anni 90: riforma del processo di cognizione ordinario (l. n. 353/1990); istituzione del Giudice unico di I grado e soppressione Preture (D.lgs. 51/1998); «privatizzazione» del pubblico impiego (D.lgs. 29/1993; D.lgs. n. 387/98; D.Lgs. n. 165/01 e succ. modifiche); «giusto processo» (art. 111 Cost., L. cost. n. 2/99). Le riforme più recenti: Riforma dei processi (D.lgs n. 40/2006); Legge n n. 69; Legge n. 191 (in vigore dal 2012) sul giudizio in cassazione; Il cd. «Collegato lavoro» (Legge n. 183); D.L. n. 98/2011 convertito, con modificazioni, in Legge n. 111; Riforma della giustizia civile (L. n n. 162).