Piano della performance INVALSI

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1 Piano della performance INVALSI

2 INDICE Premessa Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni La nostra storia Chi siamo oggi Cosa facciamo Come operiamo L identità dell Invalsi L amministrazione in cifre Il personale Le risorse finanziarie Il mandato istituzionale L INVALSI interpreta il mandato istituzionale secondo quanto già illustrato nella sezione L albero della performance L analisi del contesto Il contesto esterno Il contesto interno Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi Obiettivi operativi dell area strategica Valutazione Nazionale Servizio Nazionale di Valutazione Prova Nazionale fine primo ciclo di istruzione Obiettivi operativi dell area strategica Indagini internazionali Indagine OCSE PISA Indagine IEA-TIMSS Indagine IEA-PIRLS Gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale...29 Allegati... Errore. Il segnalibro non è definito. 5.1 Scheda obiettivi Direttore Generale 5.2 Scheda obiettivi Dirigente Ufficio Servizi Amministrativi 2

3 Premessa Il Piano viene redatto ai sensi dell art. 10, comma 1, lettera a), del Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, nel quadro più generale del ciclo di gestione performance, a sua volta finalizzato all attuazione dei principi generali esposti all art. 3 del suddetto D.Lgs.: miglioramento della qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, crescita delle competenze professionali, valorizzazione del merito, trasparenza dei risultati e delle risorse impiegate per il loro perseguimento. La struttura del Piano tiene conto delle indicazioni formulate dalla CiVIT con Delibera n. 112/2010 Struttura e modalità di redazione del Piano della performance. Un primo aspetto da tenere in considerazione in relazione alla prospettiva temporale di applicazione e di sviluppo del Piano è quello dell assoluta novità per l Istituto di un sistema di gestione della performance mediante la definizione di obiettivi e la misurazione dei livelli di raggiungimento degli stessi ai fini della valutazione. Un secondo aspetto è quello del periodo temporale in relazione al quale è realisticamente possibile definire obiettivi effettivamente raggiungibili mediante processi controllati dall attuale dirigenza, dal momento che l incarico dell unico dirigente amministrativo in servizio presso l Istituto scade alla fine del mese di novembre 2011 e quello del Direttore Generale a metà del mese di marzo 2012, e sempre nel 2011 scade il mandato del Comitato di indirizzo, che costituisce il vertice politicoamministrativo. Inoltre, la direttiva triennale del Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca con la quale sono state individuate le priorità strategiche di cui l Invalsi deve tener conto per la programmazione delle proprie attività istituzionali copre l arco degli anni scolastici 2008/2009, 2009/2010, 2010/2011, ma soprattutto la continua decurtazione del finanziamento ordinario, che ormai basta a malapena a coprire le esigenze di funzionamento, non consente di prevedere e quindi di programmare le attività che potranno essere concretamente realizzate. Anche se il citato art.10 del D.Lgs. 150/2009 prevede un piano triennale, appare ragionevole, per i motivi sopra esposti, costruire questo primo piano della performance secondo una logica sperimentale e incrementale, 3

4 definendo obiettivi che si ritengono realisticamente raggiungibili, in base agli elementi di conoscenza disponibili e ai fattori direttamente controllabili dall Istituto, e procedere ad un sistematico adeguamento in itinere, in base ai nuovi elementi di conoscenza e al contesto complessivo che andrà delineandosi negli anni successivi, e secondo una logica di sviluppo in base all esperienza e alle consapevolezze progressivamente maturate. Infine, è da evidenziare l estrema scarsità delle risorse umane dell Invalsi, sia dal punto di vista quantitativo sia sotto il profilo delle competenze necessarie per la gestione amministrativa, per cui la predisposizione del presente piano viene giocoforza effettuata direttamente dalla dirigenza dell Istituto, già gravata dello svolgimento diretto di compiti amministrativi e organizzativi in mancanza di livelli intermedi e di competenze esperte, con la conseguenza di qualche sacrificio in ordine alla cura dell editing ma comunque con grande attenzione all efficacia sostanziale e quindi a focalizzare l essenza delle performance che l INVALSI si propone di realizzare per la piena ed efficace esplicazione delle proprie funzioni e il perseguimento dell interesse pubblico ad esse connesso. 4

5 1. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni 1.1 La nostra storia. Ripercorrere in sintesi le vicende che hanno portato all istituzione dell INVALSI serve a comprendere meglio l identità attuale dell Istituto, a capire ciò che si è oggi in base a ciò che si è stati ieri. All inizio degli anni novanta si è avvertita l esigenza di un vero e proprio servizio per la valutazione di sistema, mentre l emergere della singola istituzione scolastica come realtà autonoma ha determinato la diffusione della pratica dell autovalutazione. Nel 1990 si svolse, infatti, a Roma la Conferenza nazionale sulla scuola. In quella sede il Censis (Centro studi investimenti sociali) presentò il rapporto Per un Servizio nazionale di valutazione: esperienze straniere e proposte per l Italia. La proposta venne recepita dapprima nella legge delega 23 ottobre 1992, n. 421, il cui art. 8 si intitola Parametri di valutazione della produttività del sistema scolastico, e nel Decreto legislativo n.35 del 12 febbraio 1993, che dedica l art. 8 ai Parametri di valutazione. La Proposta organica sulla scuola, elaborata dal Ministro della Pubblica Istruzione e presentata nel luglio 1993 in ottemperanza al disposto del predetto art.8 del D.Lgs. n.35/1993, dedica il punto 6 alla valutazione del sistema formativo, ribadendo i concetti di efficacia, efficienza, responsabilità e trasparenza, e prospettando, accanto alla valutazione, la valorizzazione dell autoanalisi dei risultati del progetto d istituto. Le norme citate furono poi recepite dal Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione (D.Lgs. n.297/1994), che all art. 603 (ora abrogato dal Regolamento sull autonomia delle istituzioni scolastiche) attribuiva al Ministro della Pubblica Istruzione il compito di definire parametri di valutazione della produttività del sistema scolastico. 5

6 Nel 1997 la Direttiva n. 307 del 21 maggio istituì il Servizio Nazionale per la qualità dell istruzione e affidò al CEDE (Centro europeo dell educazione con sede a Frascati) la realizzazione dei relativi programmi e attività. Nel 1999, con Decreto legislativo n.258 del 20 luglio, il CEDE venne trasformato in Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell istruzione (INVALSI), con i seguenti compiti: valutare l efficienza e l efficacia del sistema di istruzione nel suo complesso e analiticamente, ove opportuno anche per singola istituzione scolastica, inquadrando la valutazione nazionale nel contesto internazionale; studiare le cause dell insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale e alle tipologie dell offerta formativa; condurre attività di valutazione sulla soddisfazione dell utenza; fornire supporto e assistenza tecnica all amministrazione per la realizzazione di autonome iniziative di valutazione e supporto alle singole istituzioni scolastiche anche mediante la predisposizione di archivi informatici liberamente consultabili; valutazione degli esiti applicativi delle iniziative legislative riguardanti la scuola; valutazione degli esiti dei progetti e delle iniziative di innovazione promossi in ambito nazionale; assicurazione della partecipazione italiana a progetti di ricerca internazionale in campo valutativo e nei settori connessi all innovazione organizzativa e didattica. L INVALSI è stato poi ulteriormente riordinato con Decreto legislativo n. 286 del 19 novembre 2004, in base a quanto previsto dagli artt. 1 e 3 della legge delega n. 53 del 2003, che ha istituito il Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione. Parziali riorganizzazioni sono intervenute, per quanto riguarda l organo di indirizzo politicoamministrativo con la Legge n. 296/2006 (Finanziaria art.1, comma 612) che ha sostituito il precedente Comitato Direttivo con un Comitato di indirizzo composto dal Presidente e da otto membri, con la Legge n.176/2007 che ha ridotto i membri del Comitato di indirizzo da otto a due e con il D.Lgs. n. 213/2009 (art.17) che ha ridefinito i compiti dell Istituto nell ambito della costruzione del Sistema nazionale di valutazione. 6

7 1.2 Chi siamo oggi INVALSI è l acronimo di Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione. L Istituto, che ha sede a Frascati nella storica Villa Falconieri, è un Ente pubblico di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico ed autonomia amministrativa, contabile, patrimoniale, regolamentare e finanziaria, sottoposto alla vigilanza del Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca. Organi dell Istituto sono: il Presidente, che ne ha la rappresentanza legale dell Istituto e ne sovraintende le attività; il Comitato di indirizzo, che determina gli indirizzi della gestione e definisce le linee strategiche dell ente da sviluppare in un arco temporale definito; il Collegio dei revisori dei conti, che effettua le verifiche di regolarità amministrativa e contabile e tutti gli altri adempimenti previsti dalla normativa. Al Direttore generale compete la cura del funzionamento dell'istituto, dell'attuazione del programma, dell'esecuzione delle deliberazioni del Comitato di indirizzo, dell'attuazione dei provvedimenti del Presidente e della gestione del personale. 7

8 L Organizzazione odierna dell Istituto si presenta nel modo seguente: 1.3 Cosa facciamo La mission dell INVALSI è quella di contribuire al progressivo miglioramento e all armonizzazione della qualità del sistema di istruzione e di formazione, mettendo a disposizione dei policy makers i risultati completi e attendibili di verifiche periodiche e sistematiche sugli apprendimenti e sulle loro determinanti, realizzando altresì analisi volte a fornire indicazioni utili alle scelte di governo e di indirizzo del sistema di istruzione e formazione. A tal fine, i due principali ambiti di intervento sono quelli della valutazione nazionale e delle indagini internazionali, oltre a quelle concernenti la diffusione e la documentazione e i progetti realizzati su specifici affidamenti L area della valutazione nazionale comprende i progetti 8

9 riguardanti le attività di misurazione degli apprendimenti previste dalla normativa vigente e programmate annualmente in base alle priorità stabilite dalle direttive ministeriali. L area delle indagini internazionali comprende i progetti: OCSE-PISA (competenze dei quindicenni), IEA- TIMSS (risultati in Matematica e Scienze degli studenti delle classi IV primaria e III secondaria di primo grado), IEA-PIRLS (competenza nella lettura degli studenti della classe IV primaria). 1.4 Come operiamo Le rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti vengono effettuate mediante la somministrazione, in genere nella seconda decade del mese di maggio, di prove oggettive standardizzate di Italiano e Matematica, create e validate dall Invalsi, a tutti gli studenti delle scuole statali e paritarie frequentanti le classi II e V della scuola primaria; I e III della scuola secondaria di primo grado (in quest ultima classe la valutazione coincide con la prova nazionale prevista dalla L.176/2007); II della scuola secondaria di secondo grado. Le indagini internazionali vengono invece svolte mediante la somministrazione ad un campione di studenti statisticamente definito, di prove predisposte dagli organismi internazionali che promuovono e coordinano le ricerche. Una grande importanza ha la elaborazione, l analisi e la diffusione dei risultati, sia sotto forma di Rapporti nazionali che segnalano anche indicatori ritenuti utili al miglioramento della qualità complessiva del Sistema sia direttamente alle singole istituzioni scolastiche per stimolare e sostenere processi di valutazione e autovalutazione idonei ad individuare gli aspetti positivi da mantenere e sviluppare e gli elementi di criticità da fare oggetto di interventi migliorativi. 9

10 2. L identità dell Invalsi 2.1 L amministrazione in cifre Il personale La pianta organica teorica dell Istituto, peraltro ormai ritenuta largamente insufficiente rispetto ai compiti assegnati all Istituto, prevede 45 unità di personale. Di fatto attualmente l INVALSI dispone, oltre al Direttore Generale con contratto triennale (16 marzo marzo 2012) e al Dirigente dei Servizi Amministrativi pure con contratto triennale (1 dicembre novembre 2011) del seguente personale: PROFILO TEMPO INDETERMINATO TEMPO DETERMINATO Ricercatore Tecnologo 3 - Collaboratore tecnico enti di ricerca 3 30 Collaboratore amministrativo comando 1 Operatore tecnico comando - Nella previsione di un riordino più volte annunciato dai vertici del Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca, l Istituto ha utilizzato le opportunità previste dall art.1, commi 187 e 188, della legge n.266/2005 e s.m.i., assumendo un certo numero di unità di personale a tempo determinato per lo svolgimento di attività di tipo temporaneo ed eccezionale: 34 di queste sono state utilizzate in progetti speciali finalizzati ad approfondire alcuni filoni di ricerca ritenuti di grande interesse e utilità per produrre conoscenze utili al miglioramento del sistema scolastico nazionale, e finanziati con fondi aggiuntivi non a carico del bilancio di funzionamento dell Ente; altri 11 sono stati invece assegnati alle attività di supporto, sia dei progetti istituzionali sia di quelli speciali. 10

11 2.1.2 Le risorse finanziarie Il Decreto legislativo n.286/2004 ha stabilito all epoca, per il funzionamento e per lo svolgimento dei compiti dell INVALSI, un finanziamento annuo di ,00. In realtà il finanziamento ordinario è stato progressivamente ridotto di anno in anno, fino ad arrivare a prevedere per l esercizio finanziario 2011 la cifra di ,00. L andamento dei finanziamenti all INVALSI Finanziamento ordinario Finanziamento ex L.440/1997 Finanziamento per realizzaz. direttiva75/ , , , , , , ,00 0,00 0, , ,00 0, , ,00 (fondi 2009) ,00 (fondi 2010) Oltre al finanziamento ordinario, per il 2011 l Istituto potrà contare, per lo svolgimento delle attività di valutazione, sul contributo assegnato dal Miur alla fine del 2010 in esecuzione della direttiva di cui alla legge n.440/1997, pari a ,00. In questi anni l Istituto ha comunque gestito al meglio le risorse disponibili, derivanti dal finanziamento ordinario e dall avanzo di amministrazione accumulato in precedenza, realizzando negli anni scolastici 2008/2009 e 2009/2010 performance tecnico-valutative unanimemente giudicate eccellenti. 11

12 2.2 Il mandato istituzionale Il mandato istituzionale dell INVALSI è stabilito dalle competenze elencate dall art. 17 del D.Lgs. 213/2009. Nell ambito di questo mandato istituzionale generale l INVALSI definisce i propri piani di attività in base alle direttive triennali e annuali del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con le quali vengono individuate rispettivamente le priorità strategiche e gli obiettivi generali delle politiche educative nazionali delle quali l'istituto deve tener conto per programmare la propria attività. La direttiva annuale per l anno scolastico 2010/2011 individua come obiettivi prioritari principali quelli di: provvedere, sulla base delle indicazioni di cui alla direttiva triennale n. 74 del 15 settembre 2008, alla valutazione degli apprendimenti tenendo conto anche delle soluzioni e degli strumenti già adottati per rilevare il valore aggiunto prodotto da ogni singola scuola in termini di accrescimento dei livelli di apprendimento degli alunni; le prove dovranno essere effettuate con soluzioni che ne garantiscano la corretta somministrazione e forniscano adeguate garanzie sull attendibilità dei dati; assicurare la partecipazione italiana ai progetti di ricerca internazionali e comunitari in campo valutativo dei ragazzi e degli adulti per favorire l analisi da parte delle stesse scuole sui punti di forza e di debolezza degli studenti evidenziati dalle indagini; assicurare, in particolare, la partecipazione ai seguenti progetti internazionali: OCSE- PISA, IEA-TIMSS e IEA-PIRLS; predisporre i testi da sottoporre alla scelta del Ministro per la prova scritta a carattere nazionale, prevista dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176, da somministrare nell anno scolastico 2010/2011 nell ambito dell esame di Stato a conclusione del terzo anno della 12

13 scuola secondaria di I grado provvedendo alla stampa e alla distribuzione del materiale alle scuole ed alla successiva analisi degli esiti. L INVALSI interpreta il mandato istituzionale secondo quanto già illustrato nella sezione 1. Dal punto di vita degli utenti gli outcome consistono in: offrire all Amministrazione Scolastica, nelle sue articolazioni centrali e periferiche, elementi di conoscenza sui risultati degli apprendimenti, aggregati a livello nazionale e regionale, utili a decidere interventi migliorativi e perequativi del funzionamento e dei risultati del sistema scolastico; mettere a disposizione delle Istituzioni Scolastiche Autonome elementi di conoscenza sui risultati degli apprendimenti, aggregati a livello di classe e disaggregati domanda per domanda, utili a stimolare la riflessione e il confronto con i livelli regionale e nazionale e a sviluppare azioni di miglioramento. Per quanto riguarda le attività istituzionali, gli output che l INVALSI produce sono perciò essenzialmente di due tipi: i rapporti nazionali per quanto riguarda sia le rilevazioni degli apprendimenti a livello nazionale sia le rilevazioni effettuate nell ambito delle indagini internazionali; la restituzione dei risultati delle rilevazioni alle singole istituzioni scolastiche. I rapporti costituiscono l output conclusivo di una serie di altri prodotti indispensabili per giungere al risultato finale: produzione delle prove; gestione della somministrazione delle prove: stampa, allestimento dei pacchi, spedizione, somministrazione con osservatori esterni, recupero dei dati concernenti i risultati delle prove; 13

14 elaborazione statistica dei risultati; analisi e commento per l approfondimento degli aspetti rilevanti; produzione di rappresentazioni grafiche per facilitare la lettura e la comprensione dei dati. 14

15 2.3 L albero della performance MANDATO ISTITUZIONALE STABILE Competenze elencate all art.17 del Decreto Legislativo 213/2009 MANDATO ISTITUZIONALE PER IL 2011, IN BASE AGLI OBIETTIVI PRIORITARI INDIVIDUATI DALLA DIRETTIVA MINISTERIALE 67/2010 Misurazione degli apprendimenti nelle classi I e V della scuola primaria, I e III della scuola secondaria di primo grado, II della scuola secondaria di secondo grado Predisporre i testi da sottoporre alla scelta del Ministro per la prova scritta a carattere nazionale da somministrare nell anno scolastico 2010/2011 nell ambito dell esame di Stato a conclusione del terzo anno della scuola secondaria di I grado Assicurare la partecipazione italiana ai progetti di ricerca internazionali OCSE- PISA, IEA-TIMSS e IEA-PIRLS INTERPRETAZIONE DEL MANDATO (OUTCOMES) Offrire all Amministrazione Scolastica, nelle sue articolazioni centrali e periferiche, e ai policy makers elementi di conoscenza sui risultati degli apprendimenti, aggregati a livello nazionale e regionale, utili a decidere interventi migliorativi e perequativi del funzionamento e dei risultati del sistema scolastico. Mettere a disposizione delle Istituzioni Scolastiche Autonome elementi di conoscenza sui risultati degli apprendimenti, aggregati a livello di classe e disaggregati domanda per domanda, utili a stimolare la riflessione e il confronto con i livelli regionale e nazionale e a sviluppare azioni di miglioramento. AREA STRATEGICA VALUTAZIONE NAZIONALE Rapporti nazionali sugli esiti delle misurazioni degli apprendimenti effettuate nell ambito delle rilevazioni nazionali Restituzione personalizzata dei risultati alle singole istituzioni scolastiche AREA STRATEGICA INDAGINI INTERNAZIONALI Rapporti nazionali sugli esiti delle misurazioni degli apprendimenti effettuate nell ambito delle indagini internazionali 15

16 3. L analisi del contesto 3.1 Il contesto esterno L INVALSI è vigilato dal Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca, che con direttiva triennale individua le priorità strategiche da perseguire in un determinato triennio e con direttiva annuale gli obiettivi generali delle politiche educative nazionali di cui l Istituto dovrà tener conto per lo svolgimento della propria attività istituzionale per l anno scolastico di riferimento. Il predetto Ministero, inoltre: determina e attribuisce il finanziamento ordinario annuale; assegna altri progetti straordinari aggiuntivi su commessa e i relativi finanziamenti; Il Ministro, in particolare: nomina con proprio decreto il Comitato di indirizzo, scegliendone i componenti tra esperti nei settori di competenza dell'istituto, sulla base di una indicazione di candidati effettuata da un'apposita commissione, previo avviso da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale finalizzato all'acquisizione dei curricula; designa, tra una tema di nominativi proposti dal Comitato di indirizzo dell'istituto fra i propri componenti, il Presidente, che viene poi nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri; nomina il Collegio dei revisori dei conti composto di tre membri, di cui uno designato dal Ministero dell'economia e delle finanze" Altri interlocutori importanti sono gli Uffici Scolastici regionali (U.S.R.), che collaborano con le loro strutture, e in particolare con i referenti per la valutazione, alla realizzazione delle rilevazioni, facilitando i rapporti con le istituzioni scolastiche, nonché alla sviluppo e diffusione della cultura della valutazione e dell utilizzazione dei risultati per intraprendere azioni di miglioramento. 16

17 Le istituzioni scolastiche, statali e paritarie, sono al tempo stesso destinatari e co-produttori del servizio, in quanto la loro collaborazione è essenziale per garantire il buon andamento e la qualità delle somministrazioni delle prove. Nel quadro della governance del sistema educativo di istruzione e di formazione le Regioni e le altre autonomie locali sono soggetti sempre più interessati a disporre di dati affidabili per la progettazione e la realizzazione degli interventi di loro competenza, e quindi costituiscono sia ulteriori collaboratori per la realizzazione delle rilevazioni (attualmente in particolare per l indagine OCSE-PISA e per la rilevazione degli apprendimenti degli studenti iscritti ai percorsi della formazione professionale) sia potenziali committenti di indagini ed elaborazioni specifiche. Dal punto di vista istituzionale l INVALSI è interessato a interloquire e collaborare con tutti i soggetti interessati alla produzione e all utilizzo di dati per la conoscenza del sistema educativo di istruzione e di formazione. Dal punto di vista scientifico l INVALSI collabora ed è interessato a collaborare con i soggetti di elevata qualificazione scientifica nel campo delle scienze dell educazione, con particolare riferimento agli ambiti della valutazione dei processi formativi e dei risultati dell apprendimento, e delle scienze statistiche. 3.2 Il contesto interno Si è evidenziato più volte, e si ribadisce in questa sezione del Piano, come le attuali condizioni strutturali siano altamente carenti per supportare le attività che l INVALSI deve realizzare per il perseguimento degli obiettivi connessi alle funzioni e ai compiti assegnati. In particolare si sottolineano i problemi relativi a: Sede: l INVALSI ha sede nella Villa Falconieri di Frascati, edificio di altissimo pregio sotto il profilo paesaggistico, architettonico e artistico ma distante chilometri dalle più vicine fermate dei mezzi pubblici, inadeguato dal punto di vista strutturale e degli impianti, 17

18 richiedente costosi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che l Istituto non è in grado di sostenere; Finanziamenti: l INVALSI, per svolgere efficacemente i propri compiti, necessita di finanziamenti adeguati dal punto di vista quantitativo e con carattere di certezza e stabilità, in modo da rendere prevedibile e programmabile l attività; Personale: occorre almeno completare, e auspicabilmente aumentare, la pianta organica, e in particolare dotare l Istituto delle risorse umane competenti nell area amministrativa in rapporto ai procedimenti da gestire; Normativa: le attività scientifiche di ricerca e i processi tecnici di produzione, somministrazione e analisi delle prove richiedono l apporto di consulenze scientifiche specializzate, di collaborazioni occasionali per ridotti periodi di tempo e per particolari attività in occasione della effettuazione delle indagini internazionali. E perciò necessario definire una apposita normativa che consenta all INVALSI di acquisire quando necessario le collaborazioni indispensabili per la realizzazione dei propri compiti. 18

19 4. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi Nella predisposizione del bilancio di previsione si è applicato il criterio della programmazione integrata tecnico-finanziaria: ogni progetto è collegato a un capitolo di spesa e nella relazione illustrativa ai programmi di attività vengono definiti gli obiettivi e le attività da realizzare per il loro perseguimento. 19

20 4.1 Obiettivi operativi dell area strategica Valutazione Nazionale Servizio Nazionale di Valutazione FASI AZIONI TEMPI Produrre le prove di valutazione necessarie per le rilevazioni degli apprendimenti validate con metodologie tali da garantirne la validità e l attendibilità Far pervenire le prove alle scuole partecipanti alle rilevazioni Recupero dei dati concernenti i risultati delle prove Elaborazione dei dati Realizzazione degli approfondimenti e dei relativi commenti Pubblicazione dei Rapporti contenenti i dati e i commenti - Individuazione delle domande coerenti con i quadri di riferimento - Preselezione delle domande e costruzione dei primi fascicoli provvisori - Pre-test dei fascicoli - Selezione delle domande e costruzione delle prove definitive - Assemblaggio dei fascicoli a) Registrazione delle scuole presso il sito dell INVALSI b) Stampa e consegna delle prove c) Integrazione e correzione errori di stampa/confezionamento a) Scuole campione: mediante maschere elettroniche compilate dagli osservatori esterni b) Scuole NON campione: mediante invio di schede risposta cartacee a) Costruzione e analisi delle basi di dati relativi alle scuole campione b) Costruzione e analisi delle basi di dati relativi alle scuole NON campione a) Analisi tecnica delle prove b) Valutazione del valore aggiunto c) Approfondimenti disciplinari e didattici a) Definizione dell indice del rapporto nazionale b) Elaborazione dei dati in funzione del punto a) c) Stesura del rapporto Febbraio 2010 Febbraio 2011 a) b) c) a) b) a) b) Entro il a) b) c) Segue 20

21 Comunicazione dei risultati alle singole Istituzioni Scolastiche a) Definizione dell indice delle elaborazione e delle analisi grafici da fornire alle scuole b) Elaborazione dei dati in funzione del punto a) c) Predisposizione delle matrici da trasmettere al servizio informatico a) b) c)

22 4.1.2 Prova Nazionale fine primo ciclo di istruzione FASI AZIONI TEMPI - Individuazione delle domande coerenti Produrre le prove di con i quadri di riferimento valutazione necessarie per le - Preselezione delle domande e costruzione rilevazioni degli dei primi fascicoli provvisori apprendimenti validate con Febbraio 2010 Marzo Pre-test dei fascicoli metodologie tali da - Selezione delle domande e costruzione garantirne la validità e delle prove definitive l attendibilità - Assemblaggio dei fascicoli Far pervenire le prove alle scuole partecipanti alle rilevazioni Recupero dei dati concernenti i risultati delle prove Elaborazione dei dati Realizzazione degli approfondimenti e dei relativi commenti Pubblicazione dei Rapporti contenenti i dati e i commenti Comunicazione dei risultati alle singole Istituzioni scolastiche a) Registrazione delle scuole presso il sito dell INVALSI b) Stampa e consegna delle prove a) Classi campione: mediante maschere elettroniche compilate a cura delle Commissione b) Classi NON campione: mediante invio per posta di schede risposta cartacee a) Costruzione e analisi delle basi di dati relativi alle scuole campione b) Costruzione e analisi delle basi di dati relativi alle scuole NON campione a) Analisi tecnica delle prove b) Approfondimenti disciplinari e didattici a) Definizione dell indice del rapporto nazionale b) Elaborazione dei dati in funzione del punto a) c) Stesura del rapporto a) Definizione dell indice delle elaborazione e delle analisi grafici da fornire alle scuole b) Elaborazione dei dati in funzione del punto a) c) Predisposizione delle matrici da trasmettere al servizio informatico a) b) a) b) a) b) Entro il a) b) c) a) b) c)

23 4.2 Obiettivi operativi dell area strategica Indagini internazionali Indagine OCSE PISA FASI AZIONI TEMPI a) Stesura capitoli a) Gen Stesura del rapporto b) Editing rapporto e pubblicazione su sito b) Feb nazionale PISA 2009 Web Traduzione Framework PISA 2009 a) Traduzione b) Revisione e pubblicazione su sito Web a) Giu b) Sett Contatti con le scuole Prova sul campo 2012 d) Allestimento sito web e) Preparazione modulistica f) Preparazione db interno per la gestione dei contatti delle scuole g) Contatti con le scuole h) Stipulazione delle convenzioni con le scuole campionate i) Gestione amministrativa dei docenti referenti e dei somministratori a) Nov Dic b) Dic c) Dic d) Dic Gen a. Da Mar Campionamento studenti Prova sul campo 2012 Incontro internazionale per la formazione dei codificatori (sede: Roma) Formazione dei docenti referenti e dei somministratori Prova sul campo 2012 a) Lavorazione delle liste studenti inviate dalle scuole b) Estrazione del campione studenti c) Invio degli elenchi degli studenti campionati alle scuole a) Supporto al Consorzio Internazionale per l organizzazione b) Partecipazione ai seminari e workshop previsti a) Scelta del numero e delle sedi dei seminari b) Preparazione dei materiali per lo svolgimento dei seminari c) Svolgimento dei seminari nelle sedi individuate Gen. Feb Feb Feb. 04 Mar Segue 23

24 Stampa e confezionamento dei materiali Prova sul campo 2012 Svolgimento della prova sul campo PISA 2012 nelle scuole selezionate Controlli di qualità Prova sul campo 2012 Organizzazione per le procedure di codifica delle prove cartacee, computerizzate e dei codici ISCO Svolgimento delle procedure di codifica delle prove cartacee, computerizzate e dei codici ISCO a) Predisposizione del capitolato di gara per la stampa e confezionamento dei materiali b) Predisposizione della gara per l acquisto delle pen-drive per la somministrazione informatizzata c) Attuazione della gara e assegnazione dell incarico alla ditta vincitrice d) Stampa, confezionamento, invio dei materiali alle scuole a) Individuazione delle scuole per il controllo di qualità b) Organizzazione delle procedure di controllo c) Visita in loco e Osservazione della somministrazione a) Individuazione della struttura e dei materiali necessari alle procedure di codifica e di conservazione dei materiali b) Eventuale predisposizione di un capitolato di gara per la fornitura della struttura c) Stipulazione di una eventuale convenzione d) Selezione dei codificatori per le prove cartacee, informatizzate e dei codici ISCO e) Formazione dei codificatori 01 Feb Mar Mar. 30 Apr Apr. 17 Apr Mar Mag Mag Segue 24

25 Inserimento dati Prova sul campo 2012 Invio dati Prova sul campo 2012 Analisi dati Prova sul campo 2012 Revisione strumenti Campionamento scuole per lo Studio principale Contatti con le scuole campionate per lo Studio principale a) Predisposizione del bando di gara per l assegnazione dell incarico relativo all inserimento dati delle prove cartacee e dei questionari b) Assegnazione dell incarico alla ditta vincitrice c) Formazione del personale incaricato per l inserimento dati d) Invio dei materiali e monitoraggio delle procedure a) Acquisizione dei dati inseriti nella fase precedente b) Svolgimento delle procedure di reportistica e controllo della codifica e inserimento dati c) Invio dei dati al consorzio internazionale d) Fase di revisione delle procedure di inserimento e pulizia dei dati a) Analisi dei risultati della prova sul campo per valutare il funzionamento degli strumenti a) Adattamento degli strumenti sulla base dei risultati della prova sul campo a) Predisposizione del database di tutte le scuole italiane nelle quali sono iscritti quindicenni b) Supporto agli esperti che selezionano il campione a) Allestimento sito web b) Preparazione modulistica c) Preparazione db interno per la gestione dei contatti delle scuole d) Contatti con le scuole Mag Giu Giu Ago Sett. Ott Ott. Dic a) Sett. Ott b) Ott. Nov a) Nov Dic b) Dic c) Dic d) Dic Gen Indagine IEA-TIMSS FASI AZIONI TEMPI Costruzione degli strumenti - Contributo a livello Febbraio 2010 Aprile 2011 di valutazione necessari per internazionale per la 25

26 la rilevazione degli apprendimenti validati con metodologie tali da garantirne la validità e l attendibilità. Far pervenire le prove alle scuole partecipanti alle rilevazioni Costruzione di un database concernente i risultati delle prove 26 costruzione delle domande coerenti con i quadri di riferimento. - Pre-test dei fascicoli. - Contributo a livello internazionale per la selezione delle domande e costruzione delle prove definitive. - Contributo a livello internazionale per la definizione delle linee guida per la codifica delle domande a risposta aperta. - Formazione dei codificatori delle domande a risposta aperta. a) Contatti e registrazione delle adesioni delle scuole campionate e delle relative classi campionate. b) Assemblaggio dei fascicoli; stampa e consegna delle prove. c) Rilevazioni nelle scuole e controllo nazionale e internazionale sulla qualità delle somministrazioni. a) Fascicoli cognitivi con domande a scelta multipla e questionari mediante maschere elettroniche. b) Fascicoli cognitivi con domande a risposta aperta: codifica da parte di esperti disciplinari, precedentemente formati e successivo inserimento mediante maschere elettroniche. c) Controllo dei dati inseriti attraverso uno specifico software fornito a livello internazionale dall'iea e invio dei materiali al gruppo internazionale DPC-IEA. d) Controllo e pulizia del database italiano e invio al gruppo internazionale DPC-IEA per la creazione del database di tutti i Paesi partecipanti. a) b) c) a) b) c) d)

27 Pubblicazione del quadro di riferimento dell'indagine Raccolta informazioni sui sistemi scolastici del Paesi partecipanti all'indagine Stesura del rapporto preliminare internazionale dei risultati Traduzione, adattamento e pubblicazione del quadro di riferimento internazionale. a) Adattamento e compilazione del "Curriculum Questionnaire" e del "Curriculum and Survey Operations Questionnaire" per l'italia. b) stesura voce dell'"encyclopedia TIMSS 2011" che raccolgie informazioni aggiuntive riguardo il contesto sociale e demografico del Paese, l'organizzazione e la struttura del sistema di istruzione e le risorse disponibili per l'istruzione. Contributo a livello internazionale alla revisione della prima bozza del rapporto internazionale. Entro settembre 2011 a) b) Entro dicembre Indagine IEA-PIRLS FASI AZIONI TEMPI - Contributo a livello internazionale per la costruzione delle domande coerenti con i quadri di riferimento - Pre-test dei fascicoli e dei Costruzione e adattamento questionari degli strumenti di valutazione - Contributo a livello necessari per le rilevazioni internazionale per la selezione delle competenze in lettura con delle domande, la costruzione Febbraio 2010 Aprile 2011 metodologie tali da garantirne delle prove e dei questionari la validità e l attendibilità a definitivi. livello internazionale. - Contributo a livello internazionale per la definizione delle linee guida per la codifica delle domande a risposta aperta - Formazione dei codificatori delle domande a risposta aperta 27

28 Far pervenire gli strumenti di rilevazione alle scuole partecipanti al progetto Recupero dei dati concernenti i risultati delle prove e dei questionari a) Contatti e registrazione delle adesioni delle scuole campionate e delle relative classi campionate b) Assemblaggio dei fascicoli Stampa, consegna delle prove e dei questionari c) Rilevazioni nelle scuole e controllo nazionale e internazionale sulla qualità delle somministrazioni a) Fascicoli cognitivi con domande a scelta multipla e questionari mediante maschere elettroniche b) Fascicoli cognitivi con domande a risposta aperta: codifica da parte di esperti disciplinari, precedentemente formati e successivo inserimento mediante maschere elettroniche c) Controllo dei dati inseriti attraverso uno specifico software fornito a livello internazionale dall'iea e invio dei materiali al gruppo internazionale DPC-IEA. d) Controllo e pulizia del database italiano e invio al gruppo internazionale DPC-IEA per la creazione del data-base di tutti i paesi partecipanti. a) b) c) a) b) c) d) Pubblicazione del quadro di riferimento dell'indagine Raccolta informazioni sui sistemi scolastici del Paesi partecipanti all'indagine Stesura del rapporto internazionale dei risultati Traduzione, adattamento e Entro settembre 2011 pubblicazione del quadro di riferimento internazionale a) Adattamento e compilazione del a) "Curriculum Questionnaire" e del b) "Curriculum and Survey Operations Questionnaire" per l'italia. b) stesura voce dell'"encyclopedia PIRLS 2011" relativamente al sistema scolastico italiano Contributo a livello internazionale Entro dicembre 2011 alla revisione della prima bozza del rapporto internazionale 28

29 5. Gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale In questa categoria i documenti della CiVIT comprendono i dirigenti e i responsabili di unità organizzative in posizione di autonomia e di responsabilità. Attualmente presso l INVALSI gli unici titolari di posizioni organizzative in questo senso sono il Direttore Generale e il Dirigente dei Servizi Amministrativi, che saranno valutati sulla scorta di schede obiettivo individuali (v. schede allegate). Tali schede al momento illustrano il peso assegnato a ciascun obiettivo in rapporto all insieme degli obiettivi e i relativi indicatori sintetici. Nel breve termine verranno definite schede più analitiche comprendenti le fasi di sviluppo dei progetti connessi agli obiettivi. Sono in corso di definizione anche criteri e sistemi di valutazione per il personale non dirigenziale al quale è stata attribuita la responsabilità di strutture complesse e di servizi con la previsione di uno specifico riconoscimento economico nell ambito del contratto integrativo di ente. 29

30 5.1 Scheda obiettivi Direttore Generale OBIETTIVI ORGANIZZATIVI ASSEGNATI AL DIRETTORE GENERALE PER IL 2011 OLTRE ALLO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI E DEI COMPITI CONNESSI AL RUOLO COSI COME PREVISTI DALLA NORMATIVA E DAI REGOLAMENTI INTERNI OBIETTIVI INDICATORI PESO % DI RAGGIUNGIMENTO Rispetto del budget di spesa Scostamento dal budget assegnato per il rispetto dell equilibrio economico 40 Realizzazione delle indagini e della analisi istituzionali nei tempi e nei modi previsti Migliorare il clima organizzativo a partire dalla realizzazione di un indagine sul clima organizzativo Favorire la crescita professionale delle risorse a partire dalla realizzazione di un indagine sui comportamenti organizzativi ritenuti di eccellenza Rispetto dei tempi e delle modalità previste nelle singole schede di progetto Rispetto dei tempi di realizzazione dell indagine Rispetto dei tempi di realizzazione dell indagine

31 5.2 Scheda obiettivi Dirigente Ufficio Servizi Amministrativi OBIETTIVI ORGANIZZATIVI ASSSEGNATI AL DIRIGENTE DELL UFFICIO SERVIZI AMMINISTRATIVI PER IL 2011 OLTRE ALLO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI E DEI COMPITI CONNESSI AL RUOLO COSI COME PREVISTI DALLA NORMATIVA E DAI REGOLAMENTI E ORDINI DI SERVIZIO INTERNI OBIETTIVI INDICATORI PESO % DI RAGGIUNGIMENTO Introdurre il sistema di Rispetto dei tempi di controllo di gestione realizzazione del mediante progetto 45 l implementazione di un sistema di controllo di gestione in grado a regime di alimentare il sistema di misurazione e gestione della performance e di essere importante strumento di acquisizione e gestione dati Migliorare il livello di Rispetto dei tempi di coinvolgimento delle realizzazione del 20 risorse mediante l implementazione di un sistema di comunicazione interno, finalizzato a evidenziare l'importanza del contributo individuale rispetto agli obiettivi dell'amministrazione nel suo insieme e della struttura organizzativa di appartenenza; progetto Migliorare l efficienza Rispetto dei tempi di del processo di gestione realizzazione del amministrativa mediante progetto l introduzione di un 35 sistema informatico integrato (paghe, presenze, contabilità, etc.) per favorire la gestione amministrativa 31

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f. Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio

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