OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO E LIMITAZIONI UTILIZZO DENARO CONTANTE: I RECENTI CHIARIMENTI DEL MEF, GDF E UIF

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO E LIMITAZIONI UTILIZZO DENARO CONTANTE: I RECENTI CHIARIMENTI DEL MEF, GDF E UIF"

Transcript

1 INFORMATIVA N NOVEMBRE 2013 ANTIRICICLAGGIO OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO E LIMITAZIONI UTILIZZO DENARO CONTANTE: I RECENTI CHIARIMENTI DEL MEF, GDF E UIF D.Lgs. n. 231/2007 In risposta ad alcuni quesiti circa l applicazione degli obblighi in materia di antiriciclaggio e di trasferimento del denaro contante, nonché delle relative modalità operative con riferimento a specifiche tipologie di operazioni riscontrabili nel settore contabile - tributario, sono stati recentemente forniti alla stampa specializzata (Italia Oggi) una serie di chiarimenti da parte del MEF, GdF e UIF. In particolare i chiarimenti riguardano: l identificazione del titolare effettivo nell ambito dell adeguata verifica della clientela; gli obblighi / esoneri di registrazione nell archivio unico delle informazioni raccolte; i principi da applicare nella rilevazione delle infrazioni in materia di limitazioni al trasferimento del denaro contante (prelevamento utili società di persone, finanziamento soci società di persone, pagamento stipendi a rate, ecc.).

2 IF n pagina 2 di 9 OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO Come noto, gli obblighi applicabili ai soggetti destinatari nella normativa antiriciclaggio contenuta nel D.Lgs. n. 231/2007, come modificato dal D.Lgs. n. 151/2009, possono essere così sintetizzati: 1. adeguata verifica della clientela. In sintesi con riferimento ai professionisti ex art. 12, D.Lgs. n. 231/2007 (dottori commercialisti, altri soggetti che svolgono attività in materia di contabilità e tributi, CAF, ecc.), l obbligo di adeguata verifica della clientela si estrinseca nell identificazione del cliente e del titolare effettivo, con un approccio dinamico basato su un controllo costante del rapporto; 2. tenuta dell archivio unico (informatico / cartaceo); 3. segnalazione delle operazioni sospette, da inoltrare in via telematica, all Unità di Informazione Finanziaria (UIF). Recentemente il MEF, GdF e UIF hanno fornito alla stampa specializzata (Italia Oggi) una serie di interessanti chiarimenti, di seguito riportati. I RECENTI CHIARIMENTI DEL MEF ATTIVITÀ DI ASSISTENZA PREDISPOSIZIONE CONTRATTI DI LOCAZIONE IMMOBILIARE CONTRATTI DI LOCAZIONE IMMOBILIARE E LIMITE DI APPLICAZIONE DELLA CONTINUAZIONE IN CASO DI IRREGOLARITÀ RIPETUTE OBBLIGHI RAFFORZATI DI ADEGUATA VERIFICA Con riferimento ai contratti di locazione è stato chiesto se l obbligo di registrazione della prestazione si realizza solo nel caso di redazione del contratto da parte del professionista o anche nell ipotesi di mera consulenza su specifiche clausole dello stesso. Il MEF ha chiarito che l assistenza fornita dal professionista al cliente proprietario dell immobile nella predisposizione e successiva stipulazione di un contratto di locazione immobiliare configura un attività di gestione di denaro, strumenti finanziari o altri beni ex art. 12, comma 1, lett. c), n. 2, D.Lgs. n. 231/2007. Conseguentemente, il professionista è tenuto ad osservare gli obblighi antiriciclaggio contenuti nel D.Lgs. n. 231/2007. Ai fini dell obbligo o meno della registrazione nell archivio dei contratti di locazione è stato chiesto se il limite di debba essere riferito all intera durata del contratto, in base alla tipologia contrattuale (4, 6 o 9 anni), all importo annuale o della singola rata. Il MEF ha evidenziato che il limite di a partire dal quale è necessario provvedere alla registrazione del contratto di locazione va riferito al canone mensile, ovvero periodico nel caso in cui sia concordata una diversa periodicità, così come risultante dal contratto di locazione. L art. 55, comma 4, D.Lgs. n. 231/2007 prevede in caso di omessa, tardiva o incompleta registrazione nell archivio l applicazione di una multa da a In caso di continuazione delle irregolarità, per le fattispecie penali, l art. 81, C.p. prevede la possibilità di applicare la violazione più grave aumentata fino al triplo. Sul punto il MEF ha precisato che tale beneficio non è automatico in quanto spetta al Giudice ravvisare o meno l esistenza del vincolo di continuazione. Qualora un cliente dichiari che il titolare effettivo sia una persona politicamente esposta (PEP), le misure rafforzate di adeguata verifica vanno adottate sia nei confronti di quest ultimo, che nei confronti del cliente stesso, poiché trattasi comunque di operazioni ad alto rischio.

3 IF n pagina 3 di 9 DOCUMENTI UTILIZZABILI PER L IDENTIFICAZIONE DEL CLIENTE COLLEGIO SINDACALE INCARICATO DELLA REVISIONE LEGALE In merito all identificazione del cliente è stata chiesta: 1. l indicazione dei documenti di riconoscimento validi per tale attività; 2. la sussistenza o meno dell obbligo di fotocopiare e conservare il documento utilizzato per l identificazione. Con riguardo al primo punto l art. 19, comma 1, lett. a), D.Lgs. n. 231/2007 prevede che l identificazione e la verifica dell identità del cliente e del titolare effettivo sia svolta sulla base di un documento d identità non scaduto rinviando all art. 3 dell allegato tecnico per l individuazione dei documenti validi (carta d identità, patente di guida, patente nautica, passaporto, porto d armi, tessere di riconoscimento, munite di fotografia, rilasciate da un Amministrazione dello Stato). Con riferimento al secondo punto l art. 36, comma 1, lett. a), D.Lgs. n. 231/2007 prevede che ai fini dell adeguata verifica della clientela è necessario conservare la copia o i riferimenti dei documenti richiesti. Sul punto il MEF sottolinea che nel caso in cui non sia possibile acquisire la (foto)copia del documento, la disposizione consente di acquisire gli estremi dello stesso ottemperando così all obbligo di conservazione. Ciò vale anche per tutti gli altri documenti comunque acquisiti per adempiere all obbligo in esame. È stato chiesto se nell ipotesi di un collegio sindacale incaricato della revisione legale, gli adempimenti relativi all adeguata verifica della clientela, alla registrazione dei dati nonché alla comunicazione delle violazioni al trasferimento in contante, gravano sul collegio sindacale, inteso quale organo, o su ciascuno dei relativi componenti. Ai sensi dell art. 12, comma 3-bis, D.Lgs. n. 231/2007, fermo restando l applicazione dei compiti di vigilanza e di comunicazione ex art. 52, D.Lgs. n. 231/2007, i componenti degli organi di controllo sono esonerati dai seguenti obblighi: adeguata verifica della clientela; registrazione nell archivio unico delle informazioni; segnalazione delle operazioni sospette. Con riferimento agli organi di controllo di soggetti destinatari della normativa antiriciclaggio, il MEF precisa che l applicazione dei compiti di vigilanza e di comunicazione ex art. 52, D.Lgs. n. 231/2007 riguarda ciascun componente (effettivo) dell organo di controllo, e non il collegio sindacale. Ciò trova conferma anche nell art. 55, comma 5, D.Lgs. n. 231/2007, in base al quale in caso di violazione di tale obbligo è prevista una sanzione di tipo penale (e quindi personale ). Il MEF evidenzia che tale disposto è confermato e ne risulta addirittura rafforzato per i sindaci di soggetti non destinatari della normativa antiriciclaggio, per i quali non opera la deroga contenuta nel citato comma 3-bis, tenuti singolarmente ad applicare gli obblighi di legge. Quanto sopra trova applicazione anche per le comunicazioni delle violazioni alle limitazioni all uso del contante ex art. 51, D.Lgs. n. 231/2007. Di conseguenza la comunicazione grava su ciascun componente (effettivo) del collegio sindacale (non è possibile un adempimento collegiale a mezzo del presidente). Anche in caso di verbalizzazione del dissenso di un componente, non è possibile escludere automaticamente la responsabilità dello stesso, da valutare caso per caso.

4 IF n pagina 4 di 9 TENUTA REGISTRO UNICO INFORMATICO E COMUNICAZIONE DEI RELATIVI DATI PASSAGGIO DALL ARCHIVIO CARTACEO A QUELLO INFORMATICO O VICEVERSA ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO EX PRATICANTI DELLO STUDIO REGISTRAZIONE DEI DATI RELATIVI AL TITOLARE EFFETTIVO È stato chiesto se la possibilità di comunicare entro 3 giorni i dati registrati nel registro unico sia riferibile solo al caso di tenuta dell archivio in forma cartacea o anche al caso dell archivio informatico. Come previsto dall art. 37, D.Lgs. n. 231/2007, i destinatari della disciplina antiriciclaggio per rispettare gli obblighi di registrazione e conservazione delle informazioni acquisite devono tenere un archivio unico informatico (AUI) o, in alternativa, un Registro della clientela cartaceo. In quest ultimo caso, l art. 38, comma 4, D.Lgs. n. 231/2007 prevede che le informazioni registrate devono essere rese disponibili entro 3 giorni dalla richiesta. Il MEF conferma che tale termine è applicabile soltanto in caso di tenuta del registro cartaceo. Diversamente, l adozione dell archivio informatico garantisce l immediatezza delle informazioni. In caso di passaggio dall archivio cartaceo ad un archivio informatico o viceversa, oltre a conservare per un periodo di 10 anni l archivio già adottato (a decorrere dalla data dell ultima registrazione), il MEF precisa, con riferimento alle operazioni in corso (ad esempio, tenuta della contabilità, consulenza periodica in materia di bilancio), che è necessario inserire nel nuovo archivio tutti i dati necessari all adempimento dell obbligo di adeguata verifica, compresi i dati identificativi del cliente, nonché quelli relativi all operazione e alla prestazione professionale. In tal modo sarà possibile gestire eventuali aggiornamenti e/o modifiche. Per le operazioni che hanno già avuto esecuzione (ad esempio, gestione di un trasferimento di azienda) non sussiste il predetto obbligo di trascrizione. È stato chiarito che in caso di delega da parte di un professionista (tutor) all ex praticante, che rimane a lavorare per qualche mese/anno nello studio professionale (munito di partita IVA e remunerato dallo studio stesso), di alcune funzioni prevalentemente ricognitive (ad esempio, ricerca bibliografica su aspetti della questione, predisposizione di un parere su una fattispecie astratta prospettata) e la mera esecuzione di incarichi (ad esempio, tenuta di qualche contabilità), è il tutor stesso che deve porre in essere gli adempimenti antiriciclaggio, in quanto è lui che gestisce il rapporto con il cliente. È stata chiesta conferma della risposta data in occasione dell incontro tenuto il in base al quale in assenza delle disposizioni applicative dell art. 38, comma 7, D.Lgs. n. 231/2007 è sufficiente che il titolare effettivo sia individuato e identificato con conservazione dei dati nel fascicolo del cliente senza obbligo di registrazione nell archivio unico. Il MEF, confermando il chiarimento fornito il (Informativa SEAC , n. 126), sottolinea che in merito alle modalità di registrazione, trovano ancora applicazione le disposizioni contenute nel DM n. 141/2006. Di conseguenza, per le informazioni raccolte relativamente all identificazione del titolare effettivo, non sussiste ancora l obbligo di registrazione nell archivio unico. Tali informazioni vanno conservate nel fascicolo del cliente. Nel caso in cui il software utilizzato per la gestione dell archivio unico sia già aggiornato alle nuove disposizioni, è possibile comunque provvedere alla registrazione di tali informazioni.

5 IF n pagina 5 di 9 INDIVIDUAZIONE DEI TITOLARI EFFETTIVI DI UNA SOCIETÀ CON PIÙ SOCI CHE DETENGONO UNA PERCENTUALE SUPERIORE AL 25% INDIVIDUAZIONE DEL TITOLARE EFFETTIVO CONSULENZA A FAVORE DI PROVINCE, REGIONI O ALTRI ENTI PUBBLICI I RECENTI CHIARIMENTI DELLA GDF È stato chiesto di chiarire le modalità di individuazione del titolare effettivo di una società nel caso in cui più soci detengano una percentuale superiore al 25%. In particolare è stata proposta la seguente situazione: socio A: 51%; socio B: 30%; socio C: 19%. Il MEF evidenzia che, in caso di persona giuridica, il titolare effettivo è colui che che possiede direttamente o indirettamente una percentuale superiore al 25% del capitale sociale ex art. 2, dell allegato tecnico al D.Lgs. n. 231/2007. Conseguentemente nel caso di specie i titolari effettivi sono il socio A e B. Infatti, in base al citato art. 2, per titolare effettivo, nel caso di società, si intende la persona fisica o le persone fisiche che, in ultima istanza, possiedano o controllino un entità giuridica, attraverso il possesso o il controllo diretto o indiretto di una percentuale sufficiente delle partecipazioni al capitale sociale o dei diritti di voto in seno a tale entità giuridica, ; tale criterio si ritiene soddisfatto ove la percentuale corrisponda al 25 per cento più uno di partecipazione al capitale sociale. Nel caso in cui il controllo non sia attribuibile ad una persona fisica, il MEF sottolinea che è necessario risalire nella catena partecipativa nella società / socio al fine di individuare la persona fisica che esercita il controllo. È stato chiesto se nel caso in cui il titolare effettivo di una società sia facilmente identificabile lo stesso possa essere direttamente individuato dal professionista. Sul punto il MEF ha precisato che il titolare effettivo non può essere individuato autonomamente dal professionista, in quanto, l art. 21, D.Lgs. n. 231/2007 prevede in capo al cliente l obbligo di fornire tutte le informazioni necessarie per l individuazione del titolare effettivo. Ai sensi dell art. 25, comma 3, D.Lgs. n. 231/2007 non è prevista l identificazione e la verifica se il cliente è un Ufficio della pubblica amministrazione ovvero una istituzione o un organismo che svolge funzioni pubbliche conformemente al trattato sull Unione europea, ai trattati sulle Comunità europee o al diritto comunitario derivato. ATTIVITÀ DI CONTROLLO PER IL 2014 La GdF sottolinea che sarà mantenuto alto il livello di attenzione in materia di antiriciclaggio al fine di diversificare la platea degli operatori da sottoporre a interventi ispettivi, garantendo contestualmente un adeguata presenza ispettiva nei confronti di tutti i soggetti vigilati ex art. 53, commi 1, 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2007. La GdF evidenzia il particolare interesse investigativo che possono rivestire i professionisti in quanto molti fenomeni illeciti potrebbero essere più compiutamente «esplorati» con la «collaborazione attiva» di tali categorie (ad esempio, infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico realizzate tramite operazioni immobiliari e societarie, episodi di riciclaggio internazionale effettuato con proventi derivanti dall evasione fiscale, fondi neri creati utilizzando fatture false, ecc.).

6 IF n pagina 6 di 9 CRITERI DI SELEZIONE DEI SOGGETTI DA CONTROLLARE NUMERO PROFESSIONISTI ISPEZIONATI PROFESSIONISTI IN REGOLA E IRREGOLARITÀ PIÙ FREQUENTI APPLICAZIONE DELLA CONTINUAZIONE IN CASO DI IRREGOLARITÀ RIPETUTE È stato evidenziato che le fonti che attivano l attività di controllo sono basate su diversi indici di anomalia e di pericolosità, tra cui: elementi conoscitivi in possesso del reparto, in base ai precedenti fiscali, penali e di polizia o di pregresse attività di polizia economica e finanziaria; richieste, attivazioni e segnalazioni provenienti da altri reparti del Corpo, Enti / organismi istituzionali; lavori a progetto dei reparti speciali che prendono spunto dalle esperienze di servizio dei reparti territoriali; irregolarità specifiche (anche segnalate dai singoli Ordini professionali). Nel periodo dal 2010 al mese di agosto 2013 sono stati effettuati complessivamente n. 283 ispezioni / controlli antiriciclaggio ex art. 53, D.Lgs. n. 231/2007, nei confronti dei professionisti. Per il 2012 sono stati effettuati n. 103 interventi in base ai quali sono stati accertati: n. 71 violazioni penali, di cui: - n. 40 violazione degli obblighi di registrazione dati; - n. 28 violazione agli obblighi di identificazione dei clienti; - n. 1 violazione per ipotesi di riciclaggio; - n. 1 trasferimento fraudolento di valori; - n. 1 falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico; n. 64 violazioni amministrative, tra le quali, in particolare: - n. 14 ipotesi di omesse segnalazioni di operazioni sospette; - n. 24 omessa istituzione registro della clientela; - n. 10 omessa comunicazione violazioni trasferimento denaro contante. Come sopra accennato l art. 55, comma 4, D.Lgs. n. 231/2007 prevede in caso di omessa, tardiva o incompleta registrazione nell archivio l applicazione di una multa da a In caso di continuazione delle irregolarità, per le fattispecie penali, l art. 81, C.p. prevede la possibilità di applicare la violazione più grave aumentata fino al triplo. Anche la GdF ha precisato che tale beneficio non è automatico in quanto spetta al Giudice ravvisare o meno l esistenza del vincolo di continuazione. I RECENTI CHIARIMENTI DELL UIF COLLEGIO SINDACALE INCARICATO DELLA REVISIONE LEGALE È stato chiesto di chiarire se in presenza di un collegio sindacale con funzione di revisione legale, l obbligo di segnalare l operazione sospetta grava sul collegio tramite il presidente o su ciascuno dei componenti. Innanzitutto l UIF evidenzia che il collegio sindacale, considerato quale organo, è esonerato dall obbligo di segnalazione delle operazioni sospette ex art. 41, D.Lgs. n. 231/2007, però, ai sensi dell art. 52, comma 2, lett. b), D.Lgs. n. 231/2007, il collegio sindacale di soggetti destinatari della normativa antiriciclaggio devono comunicare, senza ritardo, al titolare dell attività o al legale rappresentante o a un suo delegato, le infrazioni alle disposizioni di cui al citato art. 41 di cui hanno notizia. Diversamente, qualora il collegio sindacale sia incaricato della revisione legale i singoli componenti del collegio sono obbligati alla segnalazione all UIF delle operazioni sospette, poiché essendo revisori legali sono destinatari degli obblighi antiriciclaggio ex art. 13, D.Lgs. n. 231/2007.

7 IF n pagina 7 di 9 SEGNALAZIONE TELEMATICA VALIDITÀ DELLE INFORMAZIONI TRASMESSE DALL ORGANO NON INCARICATO DEL CONTROLLO CONTABILE INDICATORI DI ANOMALIA PER SINDACI/REVISORI O REVISORI UNICI DI SOCIETÀ NON QUOTATE INDICATORI DI ANOMALIA PER SOGGETTI ESERCENTI ATTIVTÀ DI MEDIAZIONE TERMINE DI PRESCRIZIONE DELL OBBLIGO DI SEGNALAZIONE DELLE OPERAZIONI SOSPETTE È stato evidenziato che, nell ambito della procedura telematica, l eventuale segnalazione all UIF di un operazione sospetta è inviata dal singolo revisore legale dei conti. Ai sensi dell art. 12, comma 3-bis, D.Lgs. n. 231/2007, gli organi di controllo della società non incaricati del controllo contabile, sono esonerati dagli obblighi di segnalazione delle operazioni sospette. È stato chiesto se in tal caso, eventuali segnalazioni sono rigettate dall UIF oppure costituiscono oggetto di analisi. L UIF ha precisato che le eventuali comunicazioni inviate dal collegio sindacale, ancorché non incaricato della revisione legale, sono tenute in considerazione nell ambito della propria attività. L art. 13, D.Lgs. n. 231/2007, così come modificato dal D.Lgs. n. 39/2010, distingue tra: a) revisori legali e società di revisione con incarichi di revisione su Enti di interesse pubblico; b) revisori legali e società di revisione senza incarichi sui medesimi. L UIF evidenzia che nei confronti dei primi vanno applicati gli indicatori di anomalia emanati dalla Banca d Italia con il Provvedimento , mentre nei confronti dei secondi vanno applicati gli indicatori individuati dal Ministero della Giustizia con il DM Ai sensi dell art. 10, D.Lgs. n. 231/2007, sono obbligati a segnalare le operazioni sospette anche i soggetti che svolgono attività di mediazione ex art. 60, Legge n. 69/2009. L UIF, dopo aver precisato che a causa della recente definizione del quadro normativo in materia di mediazione per tale categoria non sono stati ancora emanati appositi indicatori di anomalia utilizzabili per individuare le operazioni sospette, ha evidenziato che i mediatori possono trarre utili spunti : dal Decreto del Ministero dell Interno (aggiornato al ), emanato al fine di agevolare l'individuazione delle operazioni sospette per talune categorie di operatori non finanziari; dal Decreto del Ministero della Giustizia , emanato per i professionisti e i revisori legali. Dopo aver evidenziato che ai sensi dell art. 41, D.Lgs. n. 231/2007: le segnalazioni devono essere effettuate senza ritardo, ove possibile prima di eseguire l operazione, appena il soggetto tenuto alla segnalazione viene a conoscenza degli elementi di sospetto (comma 4); i soggetti tenuti all obbligo di segnalazione si astengono dal compiere l operazione finché non hanno effettuato la segnalazione, tranne che detta astensione non sia possibile tenuto conto della normale operatività, o possa ostacolare le indagini (comma 5); l UIF ha precisato che la previsione di un termine di prescrizione sarebbe fuorviante attesa la natura stessa di tale obbligo. Dal punto di vista sanzionatorio, in base alla Legge n. 689/81, il diritto alla riscossione della sanzione per omessa segnalazione di un operazione sospetta si prescrive in 5 anni dal giorno della violazione. La prescrizione è suscettibile di interruzione in base alle disposizioni contenute nel Codice civile.

8 IF n pagina 8 di 9 SEGNALAZIONI RELATIVE A CESSIONI DI QUOTE Come previsto dall art. 36, DL n. 112/2008, oltre ai notai anche altri intermediari abilitati (dottori commercialisti, ragionieri e periti commerciali) possono depositare presso il Registro delle Imprese il documento informatico rappresentativo del trasferimento di quote di srl. È stato evidenziato che, in tale ambito, tutti i soggetti destinatari degli obblighi antiriciclaggio, che maturano un sospetto relativo al trasferimento di quote di srl, sono obbligati alla segnalazione all UIF. LIMITAZIONI ALL UTILIZZO DEL DENARO CONTANTE Come noto, a seguito della riduzione del limite per i trasferimenti di denaro contante, a decorrere dal , non è possibile effettuare pagamenti tra soggetti diversi in un unica soluzione in contante di importo pari o superiore a I trasferimenti eccedenti tale limite vanno eseguiti tramite intermediari abilitati (banche, Poste, ecc.). La limitazione, così come previsto dall art. 49, D.Lgs. n. 231/2007, riguarda complessivamente il valore oggetto di trasferimento e si applica anche alle c.d. operazioni frazionate, ossia a quei pagamenti inferiori al limite che appaiono artificiosamente frazionati. Il frazionamento in più importi inferiori al limite è ammesso qualora sia previsto dalla prassi commerciale o da accordi contrattuali. I citati soggetti interessati al rispetto degli obblighi antiriciclaggio devono comunicare, entro 30 giorni, alla competente Ragioneria territoriale dello Stato le infrazioni circa l uso del contante delle quali hanno avuto cognizione. Relativamente al divieto in esame e ai relativi obblighi in capo ai destinatari della disciplina antiriciclaggio, il MEF ha fornito i seguenti chiarimenti. PRELEVAMENTI UTILI SOCIETÀ DI PERSONE PAGAMENTI DIVIDENDI SOCIETÀ DI CAPITALI FINANZIAMENTI SOCI SOCIETÀ DI PERSONE Sono stati chiesti chiarimenti circa la correttezza dei seguenti 3 comportamenti: 1. soci di società di persone che prelevano in contanti acconti di utili in rate mensili di importo inferiore ad (ad esempio, 12 rate da 800 per complessivi ); 2. corresponsione da parte di una società di capitali di dividendi in contanti in più rate (ad esempio, società con 4 soci che ha conseguito un utile pari ad che eroga a ciascun socio, a partire da maggio, l importo di suddiviso in 3 rate mensili di 900 cadauna); 3. soci di società di persone che erogano ogni 10/15 giorni finanziamenti in contanti alla società (ad esempio, ciascuno dei 2 soci eroga alla società, ogni 2 mesi, 6 finanziamenti in contanti di 800 cadauno per un importo complessivo pari ad 9.600). Il MEF, fornendo una risposta unitaria alle predette fattispecie, precisa che il divieto di effettuare operazioni frazionate è finalizzato a monitorare e circoscrivere quei fenomeni di aggiramento della normativa che limita la circolazione del denaro contante. Pertanto, l intento elusivo va escluso e quindi il frazionamento in più importi inferiori al limite è ammesso nel caso in cui lo stesso sia previsto dalla prassi commerciale (ad esempio, contratto di somministrazione) o da accordi contrattuali (scritti) stipulati prima dell effettuazione dei pagamenti. L Amministrazione pur in presenza di uno specifico accordo tra le parti, si riserva comunque la valutazione discrezionale, in base alla concreta sussistenza di un frazionamento artificioso.

9 IF n pagina 9 di 9 PAGAMENTO STIPENDI A RATE OPERAZIONI FRAZIONATE COLLEGIO SINDACALE NON INCARICATO DELLA REVISIONE LEGALE E COMUNICAZIONE VIOLAZIONI TRASFERIMENTO DENARO CONTANTE È stato chiesto se il datore di lavoro può pagare in contanti uno stipendio pari ad in 3 rate a distanza di 10 giorni l una dall altra. Al fine di prevenire fattispecie di illecito il MEF ha precisato che tale comportamento non è ammissibile, ancorché le rate siano inferiori al limite fissato dalla legge, fatta salva l ipotesi in cui dall accordo scritto dalle parti, se conforme alla contrattazione collettiva, nazionale e integrativa di categoria, risulti che il pagamento dello stipendio in più rate rappresenti una modalità tipica di adempimento. Con riguardo alle operazioni frazionate, l art. 1, comma 2, lett. m), D.Lgs. n. 231/2007 prevede un arco temporale certo (7 giorni) entro il quale un operazione può ritenersi unica. È stato chiesto se la predetta disposizione trovi applicazione anche per le operazioni in contanti (per il pagamento di una fattura in 5 rate è necessario, al fine di non configurare un indebito frazionamento, che fra una rata e l altra decorrano almeno 7 giorni?). Il MEF ha precisato che, come l accordo espresso tra le parti non è automaticamente idoneo ad escludere l artificiosità del frazionamento, anche l effettuazione delle transazioni finanziarie in un periodo pari o inferiore a 7 giorni non implica l artificiosità del frazionamento. Ciò che rileva è l emersione di un intento elusivo, rinvenibile dal complesso della documentazione e delle informazioni rilevanti nel caso specifico. Spetta ai soggetti destinatari della disciplina antiriciclaggio l onere di individuare eventuali elementi idonei a ricondurre una pluralità di operazioni ad unità. Va infatti verificato (caso per caso) l oggetto della prestazione al fine di accertare se i pagamenti plurimi rappresentano frazioni di unità, ancorché effettuati in un periodo superiore a 7 giorni, ovvero se rappresentano una pluralità di prestazioni. È stato evidenziato che i componenti del collegio sindacale, ancorché non incaricato del controllo legale dei conti, sono tenuti ad adempiere agli obblighi di vigilanza e di comunicazione ex art. 51, D.Lgs. n. 231/2007. Ciò in quanto ai sensi dell art. 12, comma 3-bis, D.Lgs. n. 231/2007 l esonero riguarda esclusivamente gli adempimenti di cui al Titolo II, capi I, II e III, ossia gli obblighi di adeguata verifica della clientela, di registrazione e di segnalazione delle operazioni sospette. Anche nel caso prospettato l obbligo della comunicazione alla competente Ragioneria territoriale dello Stato è imposto al singolo componente del collegio sindacale.

Fiscal News N. 324. Normativa antiriciclaggio per il collegio sindacale. La circolare di aggiornamento professionale 26.11.2013

Fiscal News N. 324. Normativa antiriciclaggio per il collegio sindacale. La circolare di aggiornamento professionale 26.11.2013 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 324 26.11.2013 Normativa antiriciclaggio per il collegio sindacale Gli adempimenti previsti per gli organi di controllo Categoria: Antiriciclaggio

Dettagli

Dott.ssa Maria Cristina Bruno. Alessandria, 16 maggio 2012 Associazione Cultura e Sviluppo, piazza Fabrizio De Andrè 76

Dott.ssa Maria Cristina Bruno. Alessandria, 16 maggio 2012 Associazione Cultura e Sviluppo, piazza Fabrizio De Andrè 76 ANTIRICICLAGGIO: NUOVI OBBLIGHI PER GLI STUDI PROFESSIONALI, RESPONSABILITA, SEGNALAZIONI, OPERAZIONI OLTRE SOGLIA, ISPEZIONI E CONTROLLI ALLA LUCE DELLA RECENTE CIRCOLARE G.d.F.. n. 83607/2012 Dott.ssa

Dettagli

Come cambia l antiriciclaggio

Come cambia l antiriciclaggio Come cambia l antiriciclaggio Chi sono i titolari effettivi? Chi è l esecutore e cosa deve essere inserito nell AUI Iside Srl Milano 20 settembre 2013 Avv. Sabrina Galmarini - Partner Il titolare effettivo

Dettagli

CORSO ANTIRICICLAGGIO 2013

CORSO ANTIRICICLAGGIO 2013 CORSO ANTIRICICLAGGIO 2013 Normativa, adempimenti, sanzioni, verifiche, flusso operativo procedura Antonello Valentini TeamUfficio S.r.l. 1 Cos è l Antiriciclaggio? Con Antiriciclaggio si intende l azione

Dettagli

ISTITUZIONE DEL FASCICOLO DEL CLIENTE

ISTITUZIONE DEL FASCICOLO DEL CLIENTE SOMMARIO SCHEMA DI SINTESI MODULISTICA ISTITUZIONE DEL FASCICOLO DEL CLIENTE D. Lgs. 21.11.2007, n. 231 - D.M. 12.08.2008 - Chiarim. Mef 12.06.2008 al CNDCEC - Linee guida CNDCEC 8.09.2008 Sussiste in

Dettagli

Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V

Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V Prot. 116098 Roma, 17 dicembre 2008 OGGETTO: Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale

Dettagli

Il monitoraggio fiscale

Il monitoraggio fiscale Forum Banche e P.A. 2015 Il monitoraggio fiscale Roma, 23 novembre 2015 1 L art. 9 della legge 6 agosto 2013, n. 97 («legge europea 2013») ha profondamente modificato il sistema del cd. monitoraggio fiscale

Dettagli

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Vicenza. I Professionisti e l Antiriciclaggio norme, adempimenti e casi pratici

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Vicenza. I Professionisti e l Antiriciclaggio norme, adempimenti e casi pratici Commissione di Studio per l Antiriciclaggio Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Vicenza I Professionisti e l Antiriciclaggio norme, adempimenti e casi pratici 04-05.11.2011 Relatore:

Dettagli

Gruppo Buffetti S.p.A. Via F. Antolisei 10-00173 Roma

Gruppo Buffetti S.p.A. Via F. Antolisei 10-00173 Roma SOMMARIO VERSIONI CONTENUTE NEL PRESENTE AGGIORNAMENTO...2 AVVERTENZE...2 Introduzione normativa...2 Contenuti del rilascio...3 ADEGUAMENTO ARCHIVI (00006z)...3 ANTIRICICLAGGIO D.M. 141...3 Tabella Natura

Dettagli

QUESTIONARIO ANTIRICICLAGGIO (DECRETO LEGISLATIVO 21 NOVEMBRE 2007 N. 231)

QUESTIONARIO ANTIRICICLAGGIO (DECRETO LEGISLATIVO 21 NOVEMBRE 2007 N. 231) Filiale nr. Contratto nr. Richiedente e /Ragione Sociale Provincia di residenza o della sede legale Coobbligato (da non compilare in caso di persone fisiche) e del Legale Rappresentante/Esecutore* QUESTIONARIO

Dettagli

NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO

NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Servizio circolari per la clientela Circolari specialistiche sui temi giuridici. tributari e finanziari. Circolare Gennaio 2008 n 3 Milano, 25 gennaio 2008 NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Dal 30/04/2008 cambiano

Dettagli

LE NUOVE DICHIARAZIONI D INTENTO: I CHIARIMENTI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE E LA COMPILAZIONE DEL MOD. DI

LE NUOVE DICHIARAZIONI D INTENTO: I CHIARIMENTI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE E LA COMPILAZIONE DEL MOD. DI CIRCOLARE N. 08 DEL 05/03/2015 SOMMARIO Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti: LE NUOVE DICHIARAZIONI D INTENTO: I CHIARIMENTI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE E LA COMPILAZIONE DEL MOD. DI

Dettagli

Il D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio

Il D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio Il D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio 1 La normativa Il D. lgs. 231/07 ha dato attuazione

Dettagli

Risoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003

Risoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Risoluzione n. 150/E Roma, 9 luglio 2003 Oggetto: Depositi a garanzia di finanziamenti concessi ad imprese residenti aventi ad oggetto quote di fondi comuni di

Dettagli

ANTIRICICLAGGIO NEGLI STUDI PROFESSIONALI. A cura di Davide Giampietri

ANTIRICICLAGGIO NEGLI STUDI PROFESSIONALI. A cura di Davide Giampietri ANTIRICICLAGGIO NEGLI STUDI PROFESSIONALI A cura di Davide Giampietri a cura di Davide Giampietri 2 Le fonti normative: un cantiere senza fine Norme Comunitarie Norme Nazionali I - Direttiva n. 91/308/CEE

Dettagli

VIANINI LAVORI S.p.A. CODICE DI COMPORTAMENTO

VIANINI LAVORI S.p.A. CODICE DI COMPORTAMENTO VIANINI LAVORI S.p.A. CODICE DI COMPORTAMENTO 2 1. Finalita Il presente Codice di Comportamento viene emanato, ai sensi dell art. 114 comma 7 - del Testo Unico Finanziario e degli articoli 152-sexies,

Dettagli

( PROCEDURA REGISTRO PERSONE RILEVANTI )

( PROCEDURA REGISTRO PERSONE RILEVANTI ) ( PROCEDURA REGISTRO PERSONE RILEVANTI ) PROCEDURA RELATIVA ALLA TENUTA E AGGIORNAMENTO DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE HANNO ACCESSO AD INFORMAZIONI PRIVILEGIATE IN GIOVANNI CRESPI SPA Approvata dal Consiglio

Dettagli

ANTIRICICLAGGIO. Il 4 Novembre 2009 è entrato in vigore il decreto legislativo 151/2009

ANTIRICICLAGGIO. Il 4 Novembre 2009 è entrato in vigore il decreto legislativo 151/2009 ANTIRICICLAGGIO Il 4 Novembre 2009 è entrato in vigore il decreto legislativo 151/2009 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 256 del 3 novembre 2009 come Disposizioni integrative e correttive del decreto

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Comunicazione del revisore con i responsabili delle attività di governance e con il pubblico Dicembre 2013 Comunicazioni del revisore con i responsabili delle attività di

Dettagli

LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO

LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO In questa Circolare 1. Premessa 2. La responsabilità solidale fiscale 3. La responsabilità solidale retributiva / contributiva 1. PREMESSA Come noto

Dettagli

RISOLUZIONE N. 16/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 16/E QUESITO RISOLUZIONE N. 16/E Direzione Centrale Normativa Roma, 16 febbraio 2015 OGGETTO: Consulenza giuridica - Individuazione del soggetto tenuto all applicazione delle ritenute ed imposte sostitutive sui redditi

Dettagli

ANTIRICICLAGGIO. avv.pierluigioliva@hotmail.it

ANTIRICICLAGGIO. avv.pierluigioliva@hotmail.it ANTIRICICLAGGIO avv.pierluigioliva@hotmail.it Il quadro normativo!! Direttive CEE!! D. lgs. 21.11.2007 n.231!! D. lgs. 25.9.2009 n.152!! Il fine è quello di prevenire l utilizzo del sistema finanziario

Dettagli

Studi professionali: gli adempimenti antiriciclaggio I profili di incompatibilità nella professione. 26 novembre 2015. Antiriciclaggio.

Studi professionali: gli adempimenti antiriciclaggio I profili di incompatibilità nella professione. 26 novembre 2015. Antiriciclaggio. Casi e quesiti 1 Caso 1 La normativa antiriciclaggio è volta a prevenire e contrastare l utilizzo del sistema finanziario, di alcuni settori dell economia e dei professionisti a scopo di riciclaggio e

Dettagli

LE SANZIONI PER L INOSSERVANZA DELLE NORME ANTIRICICLAGGIO

LE SANZIONI PER L INOSSERVANZA DELLE NORME ANTIRICICLAGGIO LE SANZIONI PER L INOSSERVANZA DELLE NORME ANTIRICICLAGGIO Relatore Magg. GdF dott. Armando Tadini - Ufficiale Addetto Centro Operativo DIA Milano - SANZIONI amministrative penali CAPO II DEL DECRETO LEGISLATIVO

Dettagli

Problematiche connesse alla normativa e alle procedure antiriciclaggio per i professionisti

Problematiche connesse alla normativa e alle procedure antiriciclaggio per i professionisti Problematiche connesse alla normativa e alle procedure antiriciclaggio per i professionisti Vantaggi dell utilizzo di un software standardizzato Fabio Roncarati Problematiche connesse alla normativa e

Dettagli

Circolare n. 9. del 22 luglio 2009

Circolare n. 9. del 22 luglio 2009 Via Principe Amedeo 11 10123 Torino c.f. e p.iva 06944680013 Tel. 011 8126939 Fax. 011 8122079 Email: info@studiobgr.it www.studiobgr.it Circolare n. 9 del 22 luglio 2009 Soggetti abilitati a Entratel

Dettagli

COMUNICATO. Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy

COMUNICATO. Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy COMUNICATO Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy Nel secondo semestre del 2011 l Agenzia delle Entrate avvierà nuovi e più articolati controlli sul rispetto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

Obblighi di adeguata verifica della

Obblighi di adeguata verifica della Obblighi di adeguata verifica della clientela per la normativa antiriciclaggio Di Antonio Minervini L identificazione del cliente e del titolare effettivo LE NOVITA INTRODOTTE DAL DECRETO LEGISLATIVO 231/2007

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

LO STOP ALL USO DEL CONTANTE

LO STOP ALL USO DEL CONTANTE 2012 Studio Pavan Daniela dottore commercialista e revisore contabile via G. Garibaldi 104/A 35043 Monselice (PD) e-mail: daniela.pavan@studiopavan.eu sito web: http:// www.studiopavan.eu tel. 0429/73659

Dettagli

Circolare N.98 del 28 Giugno 2012. Assolvimento degli obblighi relativi al prospetto paga tramite sito web

Circolare N.98 del 28 Giugno 2012. Assolvimento degli obblighi relativi al prospetto paga tramite sito web Circolare N.98 del 28 Giugno 2012 Assolvimento degli obblighi relativi al prospetto paga tramite sito web Assolvimento degli obblighi relativi al prospetto paga, di cui agli artt.1 e 3 Legge n.4/1953,

Dettagli

PARTE I - ASPETTI GENERALI E DEFINIZIONI. D.Lgs. 21/11/2007, n. 231 - Artt. 1-14 13 Allegato tecnico D.Lgs. 21/11/2007, n. 231 - Artt.

PARTE I - ASPETTI GENERALI E DEFINIZIONI. D.Lgs. 21/11/2007, n. 231 - Artt. 1-14 13 Allegato tecnico D.Lgs. 21/11/2007, n. 231 - Artt. 4 PARTE I - ASPETTI GENERALI E DEFINIZIONI D.Lgs. 21/11/2007, n. 231 - Artt. 1-14 13 Allegato tecnico D.Lgs. 21/11/2007, n. 231 - Artt. 1-2 25 Provvedimento Banca d Italia 21/12/2007 27 Circolare Ministero

Dettagli

SEZIONE V TECNICHE DI COMUNICAZIONE A DISTANZA

SEZIONE V TECNICHE DI COMUNICAZIONE A DISTANZA SEZIONE V TECNICHE DI COMUNICAZIONE A DISTANZA 1. Premessa La presente sezione contiene disposizioni relative all impiego di tecniche di comunicazione a distanza da parte degli intermediari o di altri

Dettagli

CIRCOLARE N. 58/E. Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti. Roma 17 ottobre 2008

CIRCOLARE N. 58/E. Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti. Roma 17 ottobre 2008 CIRCOLARE N. 58/E Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti Roma 17 ottobre 2008 Oggetto: Trasferimento di quote di S.r.l. Art. 36 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,

Dettagli

L OBBLIGO DI ASTENSIONE. Il D.Lgs. n. 231/2007 pone ai professionisti stringenti obblighi di

L OBBLIGO DI ASTENSIONE. Il D.Lgs. n. 231/2007 pone ai professionisti stringenti obblighi di L OBBLIGO DI ASTENSIONE Il D.Lgs. n. 231/2007 pone ai professionisti stringenti obblighi di adeguata verifica della clientela, da svolgere alternativamente in modalità ordinaria, semplificata o rafforzata

Dettagli

ANTIRICICLAGGIO Modalità operative per le sale bingo

ANTIRICICLAGGIO Modalità operative per le sale bingo ANTIRICICLAGGIO Modalità operative per le sale bingo Convegno ASCOB Roma 18 Luglio 2012 Dott. Franco Fantozzi Direttore Sicurezza e Compliance CODERE ITALIA SpA RICICLAGGIO: LE DIMENSIONI DEL FENOMENO

Dettagli

RISOLUZIONE N.128/E. OGGETTO: Consulenza giuridica Esonero dall obbligo di presentazione del modulo RW

RISOLUZIONE N.128/E. OGGETTO: Consulenza giuridica Esonero dall obbligo di presentazione del modulo RW RISOLUZIONE N.128/E Direzione Centrale Normativa Roma, 10 dicembre 2010 OGGETTO: Consulenza giuridica Esonero dall obbligo di presentazione del modulo RW Con la richiesta di consulenza giuridica concernente

Dettagli

Il leasing in Nota integrativa

Il leasing in Nota integrativa Fiscal Adempimento La circolare di aggiornamento professionale N. 18 19.05.2014 Il leasing in Nota integrativa Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Nota integrativa Le operazioni di leasing

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO

REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO Via Brera 21, 20121 Milano Capitale sociale i.v. Euro 306.612.100 Codice fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro imprese di Milano n. 07918170015 Soggetta ad attività di direzione e coordinamento

Dettagli

ICT SECURITY N. 47 SETTEMBRE 2006 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO E IL BINOMIO PRIVACY/SICUREZZA. Autore: Daniela Rocca

ICT SECURITY N. 47 SETTEMBRE 2006 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO E IL BINOMIO PRIVACY/SICUREZZA. Autore: Daniela Rocca SOMMARIO La nuova normativa antiriciclaggio I presupposti dell identificazione Il contenuto e le modalità dell identificazione Il contenuto dell obbligo di registrazione e conservazione dei dati La segnalazione

Dettagli

RISOLUZIONE N.1/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003

RISOLUZIONE N.1/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003 RISOLUZIONE N.1/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003 Oggetto: Istanza d interpello - Art. 11, legge 27-7-2000, n. 212. INPDAP- IVA-Trattamento fiscale applicabile ai mutui

Dettagli

IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D

IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D Asm Rovigo PROGETTO TECNICO IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D PRESENTATO DA INDICE 1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO... 3 2. LA DETERMINAZIONE

Dettagli

ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA

ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA NORMA DI COMPORTAMENTO N. 169 Trattamento dei compensi reversibili degli

Dettagli

L identificazione può essere effettuata in forma indiretta, anche senza la presenza fisica del cliente, nei casi seguenti:

L identificazione può essere effettuata in forma indiretta, anche senza la presenza fisica del cliente, nei casi seguenti: Normativa Antiricilaggio: guida pratica UMCI Esaminiamo i vari adempimenti a seconda degli obblighi: a) Identificazione del cliente L identificazione consiste nella verifica dell identità del cliente e

Dettagli

Circolare N.123 del 25 Luglio 2013

Circolare N.123 del 25 Luglio 2013 Circolare N.123 del 25 Luglio 2013 Modello 770-2013 e ravvedimento ritenute 2012. Il 31 luglio 2013 è il termine per l invio ed il versamento salvo proroga dell ultimo momento Gentile cliente con la presente

Dettagli

Documento per la consultazione Obblighi antiriciclaggio applicabili a seguito di operazioni di factoring

Documento per la consultazione Obblighi antiriciclaggio applicabili a seguito di operazioni di factoring Documento per la consultazione Obblighi antiriciclaggio applicabili a seguito di operazioni di factoring Con il presente documento si sottopongono a consultazione pubblica alcune modifiche alle disposizioni

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

Novità in materia di Rimborsi IVA

Novità in materia di Rimborsi IVA Circolare 4 del 2 febbraio 2015 Novità in materia di Rimborsi IVA INDICE 1 Premessa...2 2 Ambito applicativo...2 3 Rimborsi di importo fino a 15.000,00 euro...3 4 Rimborsi di importo superiore a 15.000,00

Dettagli

Normativa Antiriciclaggio. Dott.ssa Antonella Masala, Responsabile Antiriciclaggio Eos Servizi Fiduciari Spa

Normativa Antiriciclaggio. Dott.ssa Antonella Masala, Responsabile Antiriciclaggio Eos Servizi Fiduciari Spa Normativa Antiriciclaggio Dott.ssa Antonella Masala, Responsabile Antiriciclaggio Eos Servizi Fiduciari Spa Premessa Legge 15 dicembre 2014, n. 186 «Collaborazione volontaria per l emersione e il rientro

Dettagli

RISOLUZIONE N. 195/E

RISOLUZIONE N. 195/E RISOLUZIONE N. 195/E Roma, 13 ottobre 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello. Art. 27 del DPR 29 settembre 1973, n. 600 Imputazione soggettiva dei redditi (utili

Dettagli

Oggetto: Informativa n. 18 Novità legislative d immediato interesse ed applicazione. Nuova modalità di presentazione dei modelli F24;

Oggetto: Informativa n. 18 Novità legislative d immediato interesse ed applicazione. Nuova modalità di presentazione dei modelli F24; Alle ditte Clienti Loro sedi Parma, 27 ottobre 2014 Oggetto: Informativa n. 18 Novità legislative d immediato interesse ed applicazione. La presente per informarvi in merito a: Obbligo di comunicazione

Dettagli

Circolari per la Clientela

Circolari per la Clientela Circolari per la Clientela Nuovi obblighi di presentazione telematica dei modelli F24 dall 1.10.2014 1 PREMESSA Con l art. 11 co. 2 del DL 24.4.2014 n. 66, conv. L. 23.6.2014 n. 89, sono stati previsti

Dettagli

ITALMOBILIARE SOCIETA PER AZIONI

ITALMOBILIARE SOCIETA PER AZIONI ITALMOBILIARE SOCIETA PER AZIONI COMUNICATO STAMPA Convocazione di Assemblea Gli aventi diritto al voto nell Assemblea degli azionisti ordinari di Italmobiliare S.p.A. sono convocati in Assemblea ordinaria

Dettagli

RISOLUZIONE N. 248/E

RISOLUZIONE N. 248/E RISOLUZIONE N. 248/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 17 giugno 2008 OGGETTO: Interpello -ART.11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Prova del valore normale nei trasferimenti immobiliari soggetti

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

Nota integrativa nel bilancio abbreviato

Nota integrativa nel bilancio abbreviato Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma

Dettagli

OGGETTO: UTILIZZO DEL CREDITO IVA 2013

OGGETTO: UTILIZZO DEL CREDITO IVA 2013 Ai gentili Clienti Loro sedi Circolare n. 4 del 14/1/2014 OGGETTO: UTILIZZO DEL CREDITO IVA 2013 Con la presente vogliamo rammentare ai contribuenti le modalità di utilizzo del credito onde evitare errate,

Dettagli

SENATO. 6 Commissione (Finanze) 5 novembre 2008 TESTO UNIFICATO PROPOSTO DALLA RELATRICE SUI DISEGNI DI LEGGE N. 414 E N. 507

SENATO. 6 Commissione (Finanze) 5 novembre 2008 TESTO UNIFICATO PROPOSTO DALLA RELATRICE SUI DISEGNI DI LEGGE N. 414 E N. 507 SENATO 6 Commissione (Finanze) 5 novembre 2008 TESTO UNIFICATO PROPOSTO DALLA RELATRICE SUI DISEGNI DI LEGGE N. 414 E N. 507 Disposizioni di contrasto al furto d identità e in materia di prevenzione delle

Dettagli

COMUNICAZIONE PER LA RICEZIONE IN VIA TELEMATICA TICA DEI DATI RELATIVI AI MOD. 730-4 RESI DISPONIBILI DALL AGENZIA DELLE ENTRATE

COMUNICAZIONE PER LA RICEZIONE IN VIA TELEMATICA TICA DEI DATI RELATIVI AI MOD. 730-4 RESI DISPONIBILI DALL AGENZIA DELLE ENTRATE COMUNICAZIONE PER LA RICEZIONE IN VIA TELEMATICA TICA DEI DATI RELATIVI AI MOD. 730-4 RESI DISPONIBILI DALL AGENZIA DELLE ENTRATE TE D.M. N. 164 DEL 31 MAGGIO 1999 Informativa ai sensi dell art. 13 del

Dettagli

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO RISOLUZIONE N.100/E Roma, 19 ottobre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Articolo 1, commi 280-283, della legge 27 dicembre 2006,

Dettagli

C O M U N E D I S A R E Z Z O PROVINCIA DI BRESCIA

C O M U N E D I S A R E Z Z O PROVINCIA DI BRESCIA Allegato A C O M U N E D I S A R E Z Z O PROVINCIA DI BRESCIA P.ZZA CESARE BATTISTI, N. 4 25068 SAREZZO WWW.COMUNE.SAREZZO.BS.IT REGOLAMENTO PER L INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE Approvata con deliberazione

Dettagli

Modello Antiriciclaggio (D. Lgs. 21 novembre 2007, n. 231)

Modello Antiriciclaggio (D. Lgs. 21 novembre 2007, n. 231) Gentile Cliente, al fine del corretto assolvimento degli obblighi antiriciclaggio previsti dal D. Lgs. 231/2007, relativo alla prevenzione dell uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi

Dettagli

RISOLUZIONE N. 34/E. Roma 5 febbraio 2008

RISOLUZIONE N. 34/E. Roma 5 febbraio 2008 RISOLUZIONE N. 34/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma 5 febbraio 2008 OGGETTO: IRAP Art. 11, comma 3, del decreto legislativo n. 446 del 1997 Esclusione dalla base imponibile dei contributi

Dettagli

MANDATO DI ASSISTENZA PER LA GESTIONE DELLE ANAGRAFI ZOOTECNICHE

MANDATO DI ASSISTENZA PER LA GESTIONE DELLE ANAGRAFI ZOOTECNICHE MANDATO DI ASSISTENZA PER LA GESTIONE DELLE ANAGRAFI ZOOTECNICHE Con la presente scrittura privata, da fare valere ad ogni effetto di legge, tra le sottoscritte parti: e Paolo Ciceri in qualità di Presidente

Dettagli

Informativa per la clientela

Informativa per la clientela Informativa per la clientela Informativa n. 13 del 19 novembre 2012 Acquisti di carburante per autotrazione mediante carte elettroniche - Esonero dalla tenuta della scheda carburante - Chiarimenti dell

Dettagli

RISOLUZIONE N. 110/E

RISOLUZIONE N. 110/E RISOLUZIONE N. 110/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 15 maggio 2003 Oggetto: Istanza di interpello. IVA. Lavori di costruzione, rifacimento o completamento di campi di calcio. Comune di.

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

SCHEMA DI DELIBERAZIONE

SCHEMA DI DELIBERAZIONE Allegato al verbale dell'adunanza AIPA del 17 ottobre 2001 SCHEMA DI DELIBERAZIONE Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VALLIO TERME - Provincia di Brescia - REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 30.04.2013 Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento

Dettagli

Credito d imposta per attività di ricerca e sviluppo - Provvedimento attuativo

Credito d imposta per attività di ricerca e sviluppo - Provvedimento attuativo A G E V O L A Z I O N I F I S C A L I Credito d imposta per attività di ricerca e sviluppo - Provvedimento attuativo 31 LUGLIO 20151 1 PREMESSA Con il DM 27.5.2015, pubblicato sulla G.U. 29.7.2015 n. 174,

Dettagli

RISOLUZIONE N. 337/E

RISOLUZIONE N. 337/E RISOLUZIONE N. 337/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 01 agosto 2008 Oggetto: Istanza d Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - IVA - Operazioni accessorie -

Dettagli

RISOLUZIONE N. 220/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente l interpretazione del D.M. 23 gennaio 2004, è stato esposto il seguente

RISOLUZIONE N. 220/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente l interpretazione del D.M. 23 gennaio 2004, è stato esposto il seguente RISOLUZIONE N. 220/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 13 agosto 2009 OGGETTO: Istanza di interpello - Art. 11 della legge n. 212 del 2000 - Conservazione sostitutiva dei documenti analogici

Dettagli

COMUNE DI MOGORO Provincia di Oristano

COMUNE DI MOGORO Provincia di Oristano COMUNE DI MOGORO Provincia di Oristano REGOLAMENTO VIDEOSORVEGLIANZA EDIFICI ED AREE PUBBLICHE Allegato alla deliberazione C.C. n. 29 del 09.06.2011 1/5 Articolo 1 - Definizioni 1. Ai fini del presente

Dettagli

S E A V OGGETTO: FT. ELETTRONICA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

S E A V OGGETTO: FT. ELETTRONICA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Bergamo, marzo 2015 CIRCOLARE N. 14/Consulenza aziendale OGGETTO: FT. ELETTRONICA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Dal 31.3.2015 scatta l obbligo di utilizzo generalizzato della fattura elettronica nei confronti

Dettagli

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede

Dettagli

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 RISOLUZIONE N. 81/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Comunicazione del luogo di conservazione in modalità elettronica dei

Dettagli

Direzione Regionale. il Comune di, con sede in, Via C.F., legalmente rappresentato da, nella sua qualità di, giusta delibera n. del.

Direzione Regionale. il Comune di, con sede in, Via C.F., legalmente rappresentato da, nella sua qualità di, giusta delibera n. del. TS/CS (SC) Direzione Regionale CONVENZIONE TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE E IL COMUNE DI PER IL PAGAMENTO DELLA TASSA/CANONE PER L OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE, DELLE SANZIONI E DEGLI INTERESSI

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA IL DIRETTORE DELL AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA VISTA la Legge 17 giugno 2008, n. 92, Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, e in particolare

Dettagli

OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 conservazione elettronica dei titoli di acquisto di beni agevolati

OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 conservazione elettronica dei titoli di acquisto di beni agevolati RISOLUZIONE N. 52/E Roma, 17 giugno 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 conservazione elettronica dei titoli di acquisto di beni agevolati

Dettagli

Circolare N.94 del 21 Giugno 2012

Circolare N.94 del 21 Giugno 2012 Circolare N.94 del 21 Giugno 2012 Cedolare secca: per i contratti già in corso al 07.04.2011 la comunicazione agli inquilini è possibile fino al 01.10.2012 Cedolare secca: per i contratti già in corso

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali INTERPELLO N. 65/2009 Roma, 31 luglio 2009 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIREZIONE GENERALE PER L ATTIVITÀ ISPETTIVA Al Consiglio Nazionale dell Ordine dei Consulenti del

Dettagli

Contributi I.V.S. dovuti per l anno 2011 da artigiani e commercianti

Contributi I.V.S. dovuti per l anno 2011 da artigiani e commercianti Via Repubblica 56-13900 Biella Tel: 015 351121- Fax: 015 351426 Internet: www.biella.cna.it email: mailbox@biella.cna.it Certificato n IT07/0030 Contributi I.V.S. dovuti per l anno 2011 da artigiani e

Dettagli

Nuovi obblighi di presentazione telematica. dall 1.10.2014. Circolare n. 18. del 19 settembre 2014 INDICE

Nuovi obblighi di presentazione telematica. dall 1.10.2014. Circolare n. 18. del 19 settembre 2014 INDICE Circolare n. 18 del 19 settembre 2014 Nuovi obblighi di presentazione telematica dei modelli F24 dall 1.10.2014 INDICE 1 Premessa...2 2 Decorrenza...3 3 Finalità...3 4 Ambito soggettivo...3 5 Ambito oggettivo...4

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 15 novembre 2012, n. 218

DECRETO LEGISLATIVO 15 novembre 2012, n. 218 DECRETO LEGISLATIVO 15 novembre 2012, n. 218 Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati. Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs

Dettagli

Circolare N.50 del 04 Aprile 2012

Circolare N.50 del 04 Aprile 2012 Circolare N.50 del 04 Aprile 2012 Deroga al limite all utilizzo del denaro contante per gli acquisti effettuati da turisti stranieri. Disponibile la comunicazione di adesione alla disciplina Deroga al

Dettagli

Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati. Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati

Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati. Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati Aggiornamento del 24 luglio 2014 INDICE 1. Obiettivi del documento...

Dettagli

Roma, 11 aprile 2013 C NOTA

Roma, 11 aprile 2013 C NOTA Direzione Centrale Accertamento Roma, 11 aprile 2013 C NOTA Adempimenti all Archivio dei rapporti finanziari da parte di soggetti che svolgono in Italia attività di prestazione di servizi di pagamento

Dettagli

Circolare N. 157 del 28 Novembre 2014

Circolare N. 157 del 28 Novembre 2014 Circolare N. 157 del 28 Novembre 2014 Dal 12 novembre 2014 tracciabilita assoluta per i pagamenti delle prestazioni di trasporto di merci su strada Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 329 14.12.2015 Locazione immobili: agevolazioni fiscali Categoria: Finanziaria Sottocategoria: Sblocca Italia L art. 21, D.L. n. 133/2014 prevede

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELLE AGEVOLAZIONI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELLE AGEVOLAZIONI Il presente Regolamento definisce i criteri, le modalità e le procedure cui i soggetti abilitati ad operare con MCC S.p.A. (di seguito MCC) devono attenersi per la concessione delle agevolazioni previste

Dettagli

Circolare 21. del 29 luglio 2015. Modelli 770/2015 - Proroga dei termini di presentazione - Effetti ai fini del ravvedimento operoso INDICE

Circolare 21. del 29 luglio 2015. Modelli 770/2015 - Proroga dei termini di presentazione - Effetti ai fini del ravvedimento operoso INDICE Circolare 21 del 29 luglio 2015 Modelli 770/2015 - Proroga dei termini di presentazione - Effetti ai fini del ravvedimento operoso INDICE 1 Premessa... 2 2 Obbligo di presentazione in via telematica...

Dettagli

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,

Dettagli