Le ex Fonderie Una storia da raccontare
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- Sabrina Vacca
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1 Le ex Fonderie Una storia da raccontare a cura di Officina Emilia Relatori:,,,, Annamaria Pedretti Testimonianze di: Giovanni Ferrari, Sergio Santi, Amato Varini Ex Fonderie -- Progetto partecipativo 9 marzo 2007 via Canaletto 88 Modena Signore e Signori, Componenti della Commissione Urbanistica della circoscrizione Crocetta, Amministratori, Coordinatrice del Progetto Partecipativo ex Fonderie grazie per essere intervenuti alla presentazione sulla storia della fascia ferroviaria e delle ex-fonderie Riunite, curata da Officina Emilia. Ringrazio in particolare l Amministrazione Comunale di Modena per aver invitato OE a presentare un contributo di ricerca. La serata sarà ricca di relazioni e testimonianze e il mio compito è introdurre questo nostro incontro illustrando perché e come Officina Emilia si occupa di questi temi. Sono responsabile del progetto Officina Emilia, un progetto dell Università di Modena e Reggio Emilia che dal 2000 elabora proposte rivolte al sistema dell istruzione e della formazione. Il nostro obiettivo è contribuire alla rigenerazione delle competenze tecniche e professionali che, a differenti livelli e in differenti ambienti di lavoro, sono necessarie per un comparto di eccellenza, quale è quello della meccanica in Emilia: a Modena, e anche a Bologna e a Reggio Emilia. La finalità educativa e didattica rappresenta quindi il nucleo essenziale del progetto Officina Emilia che! fin dalle sue origini! mira a promuovere presso gli studenti e gli insegnanti delle scuole di ogni grado e indirizzo, l interesse verso i temi del lavoro e dello sviluppo sociale ed economico del territorio. Sono le finalità di Officina Emilia che ci portano qui stasera a discutere della fascia ferroviaria. È una parte della città che ha subito trasformazioni profonde nel corso degli ultimi cento anni. L area aveva rappresentato per questa città il nucleo produttivo manifatturiero, e meccanico in particolare, composto da decine di imprese di dimensioni medie e grandi. Nell arco di due decenni, tra gli anni settanta e gli anni ottanta, molte imprese hanno chiuso, alcune imprese si sono trasferite. Altre si sono ridimensionate. Nelle ricerche storiche ed economiche, sono illustrati i cambiamenti tecnologici e di mercato che spiegano queste trasformazioni. Si tratta di conoscenze che tuttavia hanno spesso il carattere frammentario e sono difficilmente utilizzabili per costruire una conoscenza del territorio. Perché è necessaria una conoscenza del territorio e delle sue trasformazioni? E, aggiungo, a chi è necessaria una tale conoscenza? L analisi storica ci aiuta a comprendere meglio i cambiamenti e quindi sollecita la nostra attitudine ad immaginare le trasformazioni che accompagneranno il futuro. Non tanto perché esso si presenterà come copia del passato, ma perché innanzitutto la comprensione del passato dà forma alla nostra comprensione del presente. E questo contribuisce a darci strumenti e conoscenza per costruire il futuro. I destinatari delle nostre ricerche sono gli insegnanti, gli utenti di Officina Emilia. A loro sono destinate le ricerche di cui parleremo stasera, che stiamo conducendo sulla fascia ferroviarie, sulle ex-fonderie Riunite, sulle Officine Rizzi, ma anche sulle trasformazioni economiche del secondo dopoguerra, che studiamo attraverso l analisi delle trasformazioni dei villaggi artigiani di Modena. Quando nel 2000 abbiamo avviato il nostro progetto siamo subito entrati in contatto con un gruppo di insegnati delle scuole medie Marconi e Ferraris, coordinato da Anna Maria Pedretti. Il lavoro di ricerca che quel gruppo di insegnati aveva svolto con classi delle due scuole (quasi un centinaio di studenti) era assai stimolante. Molti di voi lo conoscono: la Circoscrizione Crocetta ne ha prodotto una copia a stampa dal titolo Il Novecento. Una ricerca sul campo. Con l autorizzazione della Circoscrizione nel 2001 mettemmo a disposizione! nel sito web del Officina Emilia! una versione in formato digitale. Il nostro interesse per quella esperienza era la valorizzazione di buone pratiche di attività didattiche capaci di sollecitare negli studenti l interesse e la conoscenza del contesto sociale, economico, urbanistico e architettonico in cui vivono. Abbiamo imparato molto da quella esperienza, che abbiamo arricchito nel tempo con altri documenti propri della ricerca storica e di archivio, ancora in corso. Stasera vi racconteremo alcuni dei risultati raggiunti grazie al lavoro condotto in collaborazione con, Alberto Rinaldi,,, Anna Maria Pedretti. Molto lavoro è ancora da fare e in particolare ci sono alcune domande su cui stiamo lavorando per raccogliere una più ampia documentazione storica delle trasformazioni tecniche ed economiche, dell organizzazione del lavoro e delle competenze che si sono dispiegate per quasi un secolo nelle imprese della fascia ferroviaria. I documenti di archivio si intrecciano con le testimonianze di chi ha lavorato in quelle fabbriche, di chi ha vissuto nel quartiere. E la ricerca storica ed economica delle relazioni tecniche e sociali si arricchisce dell analisi architettonica e urbanistica dello sviluppo industriale di questa città: gli edifici, i complessi industriali e la trama dei collegamenti stradali e ferroviari hanno dato forma particolare a quella fase dell industrializzazione. E di cui questa sera vi offriamo alcuni scorci. 1
2 Molto lavoro è ancora da fare. E contiamo sulle molte conoscenze che ci sono negli archivi dell assessorato alla pianificazione. E contiamo anche sul contributo di chi nelle imprese delle fascia ferroviaria ha lavorato o ha abitato o abita nel quartiere. La presentazione stasera sarà a più voci. (che dirige il centro di documentazione di OE) ci parlerà delle Officine Rizzi, la più antica fabbrica meccanica di Modena, demolita nel Iniziamo da lì per dare avvio al quadro d insieme che sarà presentato da Giulia Piscitelli (che collabora alle attività di ricerca e documentazione di Officina Emilia):. La storia della fascia ferroviaria che stasera ci racconterà Giulia fa parte di un lavoro ampio che Giulia sta conducendo insieme ad Alberto Rinaldi (docente di storia alla Facoltà di Economia) e che si avvale della cartografia rielaborata da Francesco Ceccarelli, che ringraziamo per la generosa e appassionata collaborazione. L architetto fa entrare in scena l edificio delle ex fonderie, delle cui vicende conoscete molto, ma che stasera ci sarà descritto nella sua forma architettonica. Anna Maria Pedretti che ci introdurrà alle testimonianze sulle ex fonderie; dialogando con Amato Varini sull esperienza di un ragazzino alle fonderie, Giovanni Ferrari: sul lavoro alle fonderie, e Sergio Santi: che ci dirà dell esperienza di autogestione delle Fonderie. Le loro testimonianze chiudono la nostra presentazione. Vi presentiamo un lavoro che si sta ancora svolgendo, un work in progress, come dicono gli inglesi. Vi invitiamo quindi a segnalarci osservazioni, documenti e testimonianze che ci aiuteranno a renderlo migliore. Per questo c è anche un pacchetto di post it che! anche domani! potrete usare per attaccare le vostre osservazioni ai pannelli che abbiamo preparato per la mostra. Grazie per l attenzione. La parola adesso a. Le Officine Rizzi. Un esempio di ricerca Le Officine Rizzi: un esempio di ricerca Particolare della pianta di Modena del 1863 Fonte: sito del Comune di Modena Fonte: Rfm Panini Modena a colpo d occhio 1890 Fonte: sito del Comune di Modena 2
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4 Il contesto e la storia delle ex-fonderie 4
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7 Villaggio INA-CASA V.le Gramsci Zona compresa tra via Nonantolana e le fonderie riunite 7
8 Vista aerea di Modena ripresa da un bombardiere americano, 1944 (Istituto Storico della resistenza, Modena) Planimetria di Modena, Divisione Lavori Pubblici del Comune, 1943 (Archivio Storico Comune di Modena) Planimetria di Modena, Divisione Lavori Pubblici del Comune, 1943, dettaglio (Archivio Storico Comune di Modena) Mappa di Modena al 2000 (dal sito web del Comune di Modena) 8
9 Mappa di Modena al dettaglio (dal sito web del Comune di Modena) Le trasformazioni subite negli ultimi anni dal contesto urbano delle Fonderie. A sinistra, la situazione al 1998, con le Acciaierie Ferriere e l area Benfra - lato ovest rispetto a via Ciro Menotti - ancora esistenti. Si nota il grande significato urbano degli edifici industriali. A destra la situazione al 2005, con i grandi vuoti seguiti alla completa demolizione delle Acciaierie Ferriere e dell area Benfra. (dal sito web del Comune di Modena) Nei primi decenni del novecento l architettura industriale rappresenta uno dei più importanti modelli per il rinnovamento del linguaggio architettonico AEG Turbinenfabrik, 1909, Peter Behrens Fagus-Werk, 1912, Walter Gropius Serbatoio dell acqua al quartiere Crocetta, 1935, Modena (RFM Panini) Lavori di costruzione della linea tramviaria su via Ciro Menotti seconda metà degli anni quaranta (RFM Panini) Il fronte principale delle Fonderie su via Ciro Menotti Primi anni quaranta (RFM Panini) 9
10 . Progetto della facciata principale su via Ciro Menotti, a firma dell ing. Alceste Giacomazzi, che in questo caso si firma architetto (Archivio Storico del Comune di Modena) Tre opere nelle quali possiamo riconoscere motivi formali presenti nelle Fonderie: Il Gruppo Rionale Fascista XXVI Settembre di Mario Guerzoni (1935) La Villa Pucci in via Castelvetro, opera prima di Mario Pucci (1931) Il Dispensario antitubercolare di viale Berengario di Enrico Balugani (1941) (RFM Panini) Tre immagini delle Acciaierie Ferriere prima della demolizione, 1996 Due fotogrammi tratti dal film di Carlo Lizzani Modena una città dell Emilia rossa, del 1949 (Archivio Audiovisiso del Movimento Operaio e Democratico, Roma) Dettaglio dell affresco realizzato da Aldo Borgonzoni nella Casa del popolo Antonio Gramsci di Vignola nel 1950 (demolito). Sullo sfondo del corpo di un operaio ucciso e dei manifestanti si legge la sagoma delle Fonderie Riunite (Centro di documentazione vignolese Mezaluna, Vignola) Fronte principale: 78x10 m Cortile interno: 26x60 m Maglia strutturale: 13x5 m (Rilievo del Servizio Tecnico USL Modena) (Rilievo del Servizio Tecnico USL Modena) 10
11 Due immagini del grande vuoto seguito alla demolizione delle Acciaierie Ferriere, a breve distanza dal Centro storico e dalle Fonderie,
12 . Le testimonianze sulle ex Fonderie Annamaria Pedretti Le testimonianze sulle ex-fonderie introduce Annamaria Pedretti Testimonianze di Giovanni Ferrari, Sergio Santi, Amato Varini Le domande Amato Varini: Quando è avvenuto e come è stato l impatto con la fabbrica? Giovanni Ferrari: Ci descrivi in cosa consisteva il tuo lavoro e com era l ambiente nel quale passavi tante ore ogni giorno? Sergio Santi: Ci racconti brevemente cosa è stata l autogestione e quali erano i tuoi pensieri, i tuoi sentimenti quando sei diventato presidente? Quali qualità umane e professionali occorrevano per svolgere questo incarico con successo? Le testimonianze sulle ex Fonderie Annamaria Pedretti Le testimonianze sulle ex Fonderie Annamaria Pedretti 12
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