Manerbio, 19 febbraio 2011

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Manerbio, 19 febbraio 2011"

Transcript

1 Manerbio, 19 febbraio 2011

2 per permettere allo studente non italofono iscritto nelle nostre scuole di acquisire quello che, per il Quadro Comune Europeo, è il saper apprendere, oltre al sapere, saper essere, saper fare quindi per consentire lo sviluppo dell autonomia dello stesso e offrire la possibilità concreta di condividere competenze e saperi con la classe intera Il testo a scrittura controllata, se ben contestualizzata e non protratto ad oltranza, facilita la comprensione e l apprendimento di contenuti specifici e stimola l organizzazione logica in ambito disciplinare.

3 linguistico-comunicativo cognitivo e metacognitivo (il saper apprendere) culturale/disciplinare (l acquisizione non solo di contenuti disciplinari, ma lo sviluppo del saper essere e saper fare), quindi livello linguistico-comunicativo = input comprensibile, inclusione dello studente, partecipazione all attività didattica, corretta gradualità nell apprendimento degli elementi linguistici delle microlingue disciplinari livello cognitivo e metacognitivo = lo studente impara a gestire le strategie di apprendimento che già conosce nello studio in lingua italiana e ne sviluppa di nuove livello interculturale/disciplinare = in una dinamica di confronto dove la competenza culturale si incrocia con quella specifica disciplinare, poiché l obiettivo finale resta sempre quello di impadronirsi dei contenuti settoriali per rendere adeguata la propria preparazione

4 Il testo ad oralità controllata si realizza attraverso: interazione. Preferibile alla lezione frontale/conferenza perché permette un monitoraggio accurato del processo di apprendimento su segmenti di testo di lunghezza adeguatamente ridotta anticipazione. Attivazione dell expectancy grammar-grammatica dell anticipazione lungo tutti i segmenti della spiegazione negoziazione dei significati. Controllo della comprensione di tipo linguistico, cognitivo-metacognitivo e soprattutto interculturale contestualizzazione. Le conoscenze pregresse, di solito verbalizzate con un lessico più concreto e meno complesso, favoriscono la comprensione e, appunto, la contestualizzazione delle nuove informazioni ridondanza. Ripetizione di parole e concetti chiave riformulando frasi facilitano la comprensione supporti para- ed extralinguistici. Controllo del tono della voce e del ritmo dell eloquio e l utilizzo di supporti visivi aumentano l effetto ridondanza e la negoziazione dei significati

5 Ridurre la distanza tra lingua scritta e lingua parlata rende più comprensibile un testo. In che modo si realizza? Attraverso la gestione dei contenuti e della struttura discorsiva selezione dei contenuti attenzione al grado di difficoltà linguistico, culturale, cognitivo-metacognitivo distribuzione delle informazioni diluire la concentrazione di informazioni in una frase o periodo uso di strumenti extra- e paralinguistici fotografie, titoli, didascalie, grafici, tabelle, supporti ipermediali, ecc. brevità delle frasi ordine logico delle informazioni brevità delle parole scelte frequenza d uso delle parole concretezza, ridurre i termini astratti assenza di parole superflue, perifrasi, figure retoriche e acronimi preferire coordinazione o semplice subordinazione, forma attiva, forma personale, modo indicativo (solo alcuni tempi) evitare incisi

6 Tra gli indici di leggibilità Indice Gulpease Può essere calcolato inviando il testo redatto al sito

7 ! Motivazione È la pre-condizione per promuovere l apprendimento. Si basa su bisogno, dovere e piacere. Ha come obiettivi: elicitare le conoscenze pregresse linguistico-disciplinari per facilitare l acquisizione di nuovi elementi linguistici, disciplinari e cognitivi elicitare il bagaglio culturale in senso lato e la conoscenza del mondo. E una lampadina da tenere sempre accesa, e va proposta in tutte le fasi di una UD/UA. Si presenta subito in apertura di una UD/UA e cresce nelle attività di pre-ascolto/lettura. Prepara alla comprensione del testo e contribuisce ad attivare la expectancy grammar o grammatica dell anticipazione.

8 " " # " E la parte del percorso didattico che precede l esposizione globale al testo, è il ponte naturale tra la fase della motivazione e quella della globalità Lo studente viene accompagnato dall insegnate, attraverso un attività di brainstorming, a formulare ipotesi sui contenuti del testo: attivando il ricordo o le esperienze vissute usando immagini e elementi paratestuali analizzando il titolo, sottotitolo, alcune righe del testo, ecc. lavorando con parole chiave e con termini la cui mancata comprensione potrebbe rendere oscuro l input esponendolo a realia, documenti, oggetto e ad altri linguaggi (ascolto di canzoni, spezzoni di film, osservazioni di quadri)

9 $% È la prima esposizione diretta al testo scritto o orale che si presenta nella sua interezza, complessità e ridondanza L input è elevato per poi ridimensionarsi nella fase successiva dell analisi È il momento in cui le ipotesi che lo studente ha formulato nella fase della pre-lettura/ascolto vengono messe alla prova, continuando comunque a impiegare il problem solving che lo prepara a passare alla fase successiva della comprensione dettagliata (fase dell analisi) Dopo aver svolto una lettura globale, si procede con un attività di lettura approfondita del testo, ovvero una lettura che richiede maggiore attenzione riguardo all analisi e al significato delle informazioni presenti. Si passa in questo modo da una comprensione globale ad una comprensione analitica, seguendo la teoria della direzionalità (globalità analisi sintesi)

10 La lettura va accompagnata (prima, durante o dopo) da attività graduate che permettano allo studente di intervenire attivamente nel processo di acquisizione, mettendo in pratica l approccio task-based: si impara facendo. Questa modalità dovrebbe evitare il calo motivazionale e dovrebbe graduare lo sforzo di comprensione In questa fase è consigliato trattare i 3 livelli (linguistico-comunicativo, culturale-disciplinare e cognitivo-metacognitivo) in maniera separata e cercare di favorirne la fissazione attraverso attività mirate.

11 è il momento conclusivo del percorso di acquisizione in cui si attua un controllo sulle affermazioni fatte in fase di pre-lettura, durante il brainstorming. In questa fase si dà l opportunità allo studente di utilizzare in modo produttivo le nozioni apprese e verificare gli obiettivi previsti.

12 & momento di controllo delle nozioni, sia linguistiche che disciplinari, acquisite durante lo svolgimento dell unità. un attività ludica può aiutare lo studente ad abbassare eventuali filtri affettivi ed eliminare l ansia che potrebbe nascere in un contesto di valutazione. Si può prevedere questa fase di verifica in autovalutazione per riportare ancora una volta l alunno al centro del processo didattico, rendendolo responsabile dell esito del proprio percorso.

STUDIARE IN L2. Strazzari

STUDIARE IN L2. Strazzari . STUDIARE IN L2 All alunno straniero occorrono : 2 anni circa per acquisire la competenza comunicativa interpersonale 5 anni circa per acquisire la competenza linguistica cognitiva/accademica: la lingua

Dettagli

Chi li ha scoperti. Vittorio Gallese. Leonardo Fogassi. Giacomo Rizzolatti

Chi li ha scoperti. Vittorio Gallese. Leonardo Fogassi. Giacomo Rizzolatti Tutto inizia da qui I neuroni specchio Chi li ha scoperti Giacomo Rizzolatti Vittorio Gallese Leonardo Fogassi Una scoperta rivoluzionaria I neuroni specchio (1992) di Di Pellegrino, Fadiga, Fogassi,

Dettagli

PROGETTO CLIL L IMPRESSIONNISME

PROGETTO CLIL L IMPRESSIONNISME PROGETTO CLIL L IMPRESSIONNISME Modulo didattico di Ed. Artistica in lingua francese Anno scolastico 2014-15 Istituto comprensivo G. Marconi Castelfranco E. Classi III D-E-F Proff. Patrizia Chiappetta

Dettagli

L italiano L2 lingua di scolarità. Graziella Favaro

L italiano L2 lingua di scolarità. Graziella Favaro L italiano L2 lingua di scolarità Graziella Favaro TRE TEMI ITALIANO L2 PER LO STUDIO E PERCORSI SCOLASTICI GLI APPRENDENTI DI FRONTE ALLA LINGUA DI SCOLARITA CONSAPEVOLEZZE, ATTENZIONI, TEMPI, PROPOSTE

Dettagli

EDUCAZIONE LINGUISTICA IN PRATICA. La costruzione di un unità di apprendimento

EDUCAZIONE LINGUISTICA IN PRATICA. La costruzione di un unità di apprendimento EDUCAZIONE LINGUISTICA IN PRATICA La costruzione di un unità di apprendimento 1)I destinatari Partire dall osservazione dei bisogni educativi specifici Didattica inclusiva: attenzione al contesto 2) Gli

Dettagli

Educazione linguistica in pratica. La costruzione di un unità di apprendimento

Educazione linguistica in pratica. La costruzione di un unità di apprendimento Educazione linguistica in pratica La costruzione di un unità di apprendimento 1)I destinatari Partire dall osservazione dei bisogni educativi specifici Didattica inclusiva: attenzione al contesto 2) Gli

Dettagli

Prof.ssa Daniela Adham METODOLOGIA. della

Prof.ssa Daniela Adham METODOLOGIA. della Prof.ssa Daniela Adham METODOLOGIA della Prof.ssa Daniela Adham 1^ FASE LAVORO INDIVIDUALE Ogni alunno ha un testo che deve leggere, comprendere e sintetizzare su un foglio Dire CHIARAMENTE che, nella

Dettagli

Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 1 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO

Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 1 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 1 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO OBIETTIVI FORMATIVI CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE ASCOLTO-PARLATO Intuire che

Dettagli

Scheda di presentazione

Scheda di presentazione Scheda di presentazione TITOLO: La preistoria e la città BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole trattare lo studio della nascita delle città nel contesto

Dettagli

Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 3 ^ B D e Amicis

Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 3 ^ B D e Amicis Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 3 ^ B D e Amicis a.s. 2018-2019 FILONE N 1 : COMUNICAZIONE IN LINGUA ITALIANA, PRODUZIONE E COMPRENSIONE INDICATORE: ASCOLTARE E PARLARE

Dettagli

L italiano L2 lingua di scolarità. Graziella Favaro

L italiano L2 lingua di scolarità. Graziella Favaro L italiano L2 lingua di scolarità Graziella Favaro Le parole dei bambini e dei ragazzi L italiano non mi capisce. (Adel) Fino adesso ho imparato le parole basse; ora devo imparare le parole alte. (Karim)

Dettagli

IL LABORATORIO DI ITALIANO L2. apprendere e insegnare la lingua seconda

IL LABORATORIO DI ITALIANO L2. apprendere e insegnare la lingua seconda IL LABORATORIO DI ITALIANO L2 apprendere e insegnare la lingua seconda GLI ALLIEVI Sradicamento Urgenza comunicativa Adattamento Integrazione Nuove fedeltà COSA SAPERE Progetto migratorio della famiglia

Dettagli

Scheda di presentazione

Scheda di presentazione TITOLO: Le galassie e l universo Scheda di presentazione BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole trattare lo studio di galassia, spirale e anno luce e mettere

Dettagli

Le competenze del docente CLIL e la progettazione di moduli CLIL

Le competenze del docente CLIL e la progettazione di moduli CLIL Le competenze del docente CLIL e la progettazione di moduli CLIL a cura di Graziano Serragiotto serragiotto@unive.it CLIL Content and Language Integrated Learning Uso veicolare della lingua straniera Motivazioni

Dettagli

Introduzione All arrivo del bambino in classe è necessario avere un quadro delle sue abilità per poter così programmare le attività di apprendimento.

Introduzione All arrivo del bambino in classe è necessario avere un quadro delle sue abilità per poter così programmare le attività di apprendimento. Introduzione All arrivo del bambino in classe è necessario avere un quadro delle sue abilità per poter così programmare le attività di apprendimento. Purtroppo questa fase è la più difficile, in quanto

Dettagli

DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO : SCHEMA ANALISI DISCIPLINA - LINGUE COMUNITARIE- INGLESE

DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO : SCHEMA ANALISI DISCIPLINA - LINGUE COMUNITARIE- INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO : SCHEMA ANALISI DISCIPLINA - LINGUE COMUNITARIE- INGLESE COMPETENZA CHIAVE (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006). LA

Dettagli

L Unitá di didattica per l insegnamento linguistico

L Unitá di didattica per l insegnamento linguistico L Unitá di didattica per l insegnamento linguistico a cura di Giovanna Brondino tratto da Balboni, Didattica dell Italiano a Stranieri Unitá dell oggetto: modelli culturali competenze linguistiche abilitá

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO/A 1.1 DATI GENERALI Cognome e nome Data e luogo di nascita Docente coordinatore di classe Data e fonte della più recente diagnosi,

Dettagli

CLIL, una strategia europea per l apprendimento delle lingue e delle discipline. Quale metodologia in un approccio CLIL?

CLIL, una strategia europea per l apprendimento delle lingue e delle discipline. Quale metodologia in un approccio CLIL? CLIL, una strategia europea per l apprendimento delle lingue e delle discipline Quale metodologia in un approccio CLIL? Una definizione Il CLIL è un tipo di percorso educativo, più o meno lungo, caratterizzato

Dettagli

PROGETTO SECONDA LINGUA COMUNITARIA

PROGETTO SECONDA LINGUA COMUNITARIA Premessa PROGETTO SECONDA LINGUA COMUNITARIA Il linguaggio è da ritenersi il mezzo più potente che possediamo per effettuare trasformazioni nella realtà, per mutare la sua forma riorganizzandola sul piano

Dettagli

ORA PARLO IO - INFANZIA

ORA PARLO IO - INFANZIA ORA PARLO IO - INFANZIA Progetto di alfabetizzazione linguistica per alunni stranieri non italofoni. INFANZIA DI VIA FIRENZE RESPONSABILE DEL PROGETTO : MONETTI ROBERTA La presenza di bambini di madrelingua

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ISTITUTO COMPRENSIVO ROVERETO SUD Scuola Primaria /Secondaria di primo grado PROFILO DINAMICO FUNZIONALE AGGIORNAMENTO PDF Alunno Classe Anno scolastico SCHEDA INFORMAZIONI DELLO STUDENTE Cognome Nome

Dettagli

Competenze chiave europee

Competenze chiave europee UNITA DI APPRENDIMENTO N.1 Disciplina: ITALIANO Utenti destinatari: CLASSI PRIME Denominazione: BAMBINI A SCUOLA Comunicazione nella madrelingua. Imparare ad imparare. Competenze chiave europee Conoscenze

Dettagli

A.S PSP Piano di Studi Personalizzato Scuola secondaria 1^ grado

A.S PSP Piano di Studi Personalizzato Scuola secondaria 1^ grado . A.S. 20. 20. PSP Piano di Studi Personalizzato Scuola secondaria 1^ grado A. DATI ANAGRAFICI ALUNNO/A cognome e nome Classe Scuola Nazionalità Neo-arrivato da In Italia da. B. STORIA SCOLASTICA PRECEDENTE

Dettagli

Syllabus Descrizione del Modulo

Syllabus Descrizione del Modulo Titolo del modulo: Numero del modulo nel piano degli studi: Responsabile del modulo Corso di studio: Syllabus Descrizione del Modulo Linguistica e Didattica della L1 6 Corso di Laurea Magistrale in Scienze

Dettagli

L ITALIANO COME LINGUA SECONDA

L ITALIANO COME LINGUA SECONDA L ITALIANO COME LINGUA SECONDA L'apprendimento e lo sviluppo della seconda lingua negli allievi stranieri deve essere al centro dell'azione didattica prevedere modificazioni nelle modalità organizzative

Dettagli

2016/2017 FORMAT DI DOCUMETAZIONE DELLE BUONE PRA. Sede: Classi: Responsabile del Progetto: A.s.: Geometricamente creativi

2016/2017 FORMAT DI DOCUMETAZIONE DELLE BUONE PRA. Sede: Classi: Responsabile del Progetto: A.s.: Geometricamente creativi Geometricamente creativi Progetto di potenziamento di matematica Montebello di Bertona Sede: 1^ Classi: 2^ Lauredana Responsabile del Progetto: Ferri 2016/2017 A.s.: FORMAT DI DOCUMETAZIONE DELLE BUONE

Dettagli

ICS Erasmo da Rotterdam Via Giovanni XXIII n CISLIANO Tel./Fax

ICS Erasmo da Rotterdam Via Giovanni XXIII n CISLIANO Tel./Fax ICS Erasmo da Rotterdam Via Giovanni XXIII n.8 20080 CISLIANO www.albaciscuole.gov.it Tel./Fax02.9018574 info@albaciscuole.gov.it MAIL miic86900d@istruzione.it PEC: miic86900d@pec.istruzione.it C.F. 90015600159

Dettagli

Strategie di accoglienza e regole per favorire l apprendimentol

Strategie di accoglienza e regole per favorire l apprendimentol L apprendimento dell italiano L2 Strategie di accoglienza e regole per favorire l apprendimentol Tiziana Chiappelli Accoglienza, anzitutto, significa dimostrare interesse per l altro, vero ascolto Il disinteresse,

Dettagli

Didattica per competenze e per progetti

Didattica per competenze e per progetti PROGESIS Ancona, 9-10 settembre 2010 Didattica per competenze e per progetti Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze: cosa cambia? Il programma Per programma si intende per lo più un elenco di argomenti

Dettagli

LA SEMPLIFICAZIONE DI UN TESTO SCRITTO IN AMBITO SCOLASTICO. Alessandra Korner Università Cattolica di Milano

LA SEMPLIFICAZIONE DI UN TESTO SCRITTO IN AMBITO SCOLASTICO. Alessandra Korner Università Cattolica di Milano LA SEMPLIFICAZIONE DI UN TESTO SCRITTO IN AMBITO SCOLASTICO Alessandra Korner Università Cattolica di Milano Alessandra.korner@unicatt.it Dove ci troviamo? In un contesto di classi plurilingue Cosa necessitiamo?

Dettagli

CURRICOLO PER LO SVILUPPO DI UN METODO DI STUDIO I.C. BRESCIA NORD 2

CURRICOLO PER LO SVILUPPO DI UN METODO DI STUDIO I.C. BRESCIA NORD 2 CURRICOLO PER LO SVILUPPO DI UN METODO DI STUDIO I.C. BRESCIA NORD 2 CLASSE 3^ SP Comprensione di testi Comprendere semplici consegne orali e scritte. Saper cogliere le informazioni essenziali in contesti

Dettagli

Scuola statale italiana di Madrid Anno scolastico 2016/17 LINGUA ITALIANA Classe 2C Insegnante: Cristina Contri. ABILITÀ Obiettivi di apprendimento

Scuola statale italiana di Madrid Anno scolastico 2016/17 LINGUA ITALIANA Classe 2C Insegnante: Cristina Contri. ABILITÀ Obiettivi di apprendimento Scuola statale italiana di Madrid Anno scolastico 2016/17 LINGUA ITALIANA Classe 2C Insegnante: Cristina Contri NUCLEI FONDANTI ASCOLTO E PARLATO COMPETENZE Ascoltare e comprendere messaggi in contesti

Dettagli

Programmazione annuale a. s

Programmazione annuale a. s Programmazione annuale a. s. 2016-2017 MATERIA: CLASSE: ITALIANO SECONDA LIBRO/I DI TESTO: AUTORE: TITOLO: EDITORE: AUTORE: TITOLO: EDITORE: MARCELLO SENSINI L ITALIANO DA SAPERE IN TEORIA E IN PRATICA

Dettagli

La lingua dell autonomia e del successo

La lingua dell autonomia e del successo La lingua dell autonomia e del successo Le ricerche sull educazione bilingue hanno dimostrato che L apprendimento della madrelingua in ambito scolastico sia come strumento veicolare sia come materia facoltativa

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza

Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (Legge 170/2010) Allievo: Classe...Sezione... A.S. 2011/2012 Docente Coordinatore di Classe Referente DSA di

Dettagli

Syllabus Descrizione del Modulo

Syllabus Descrizione del Modulo Syllabus Descrizione del Modulo Titolo del modulo: Linguistica e Didattica della L1 Numero del modulo nel piano degli 6 studi: Responsabile del modulo Dal Negro Silvia Corso di studio: Scienze della Formazione

Dettagli

Università Ca Foscari - Venezia DIDATTICA DELL ITALIANO L2 IN CONTESTI MULTICULTURALI: I MODELLI OPERATIVI

Università Ca Foscari - Venezia DIDATTICA DELL ITALIANO L2 IN CONTESTI MULTICULTURALI: I MODELLI OPERATIVI Università Ca Foscari - Venezia DIDATTICA DELL ITALIANO L2 IN CONTESTI MULTICULTURALI: I MODELLI OPERATIVI I modelli didattici per l insegnamento della L2 Insegnare per: UNITÀ DIDATTICA UNITÀ DI APPRENDIMENTO

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE

DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE PREMESSA Il Curricolo di lingua straniera attualmente in uso nel nostro circolo è stato elaborato tenendo presenti le indicazioni del Progetto

Dettagli

Strumenti di osservazione e valutazione specifici per gli alunni DSA

Strumenti di osservazione e valutazione specifici per gli alunni DSA Strumenti di osservazione e valutazione specifici per gli alunni DSA La normativa Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Decreto Ministeriale del Luglio

Dettagli

Scheda di presentazione

Scheda di presentazione Scheda di presentazione TITOLO: La membrana cellulare BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole trattare lo studio della conoscenza della cellula e della

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) DATI DELL ALUNNO/A Cognome e nome: Classe: Coordinatore: Diagnosi: Redatta da: Presso: DESCRIZIONE DELLE ABILITÀ

Dettagli

Apprendere lingua e contenuti: la metodologia CLIL

Apprendere lingua e contenuti: la metodologia CLIL Apprendere lingua e contenuti: la metodologia CLIL a cura di Graziano Serragiotto Questione della veicolarità Gli studenti non italofoni si trovano in una situazione in cui l italiano è l unica lingua

Dettagli

DOCENTE: GACCIONE GIUSEPPE DISCIPLINA: ITALIANO

DOCENTE: GACCIONE GIUSEPPE DISCIPLINA: ITALIANO I.T. S.C.G.T LICEO-GB. FALCONE- ACRI- CS PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE CLASSE II- SEZIONE A- INDIRIZZO TURISMO ANNO SCOLASTICO 2018/2019 DOCENTE: GACCIONE GIUSEPPE DISCIPLINA: ITALIANO 1 Classe II A TURISMO

Dettagli

Ascoltare, parlare,interagire

Ascoltare, parlare,interagire Ascoltare, parlare,interagire Corso 2008/2009 So-stare nel conflitto 1. Incontro: 6 ottobre 2008 LE INDICAZIONI PER IL CURRICULO 2007 Segnano una discontinuità rispetto alle precedenti - non tanto ideologica,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO CLASSE SECONDA. COMPETENZA comprendere comandi sempre più complessi

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO CLASSE SECONDA. COMPETENZA comprendere comandi sempre più complessi PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO CLASSE SECONDA NUCLEI TEMATICI ASCOLTO E PARLATO TRAGUARDI DI COMPETENZA comprendere comandi sempre più complessi prestare attenzione per tempi adeguati non interrompere

Dettagli

Buone pratiche per una nuova didattica: il CLIL e la ricerca azione

Buone pratiche per una nuova didattica: il CLIL e la ricerca azione Buone pratiche per una nuova didattica: il CLIL e la ricerca azione a cura di Graziano Serragiotto serragiotto@unive.it CLIL Content and Language Integrated Learning Uso veicolare della lingua straniera

Dettagli

ENGLISH CLUB. Programma SCUOLA PRIMARIA English Conversation.

ENGLISH CLUB. Programma SCUOLA PRIMARIA English Conversation. ENGLISH CLUB Anno Accademico 2016/17 Programma SCUOLA PRIMARIA English Conversation. Obiettivi di apprendimento: 1. Ascoltare e comprendere (LISTENING) 2. Produrre semplici informazioni in forma orale

Dettagli

Ore attività frontale (lezione, esercitazioni, laboratorio ecc ) 4 (7,5 h x 4CFU) 30 M- PED/03. 4 (7,5 h x 4CFU) 30 M- PED/03

Ore attività frontale (lezione, esercitazioni, laboratorio ecc ) 4 (7,5 h x 4CFU) 30 M- PED/03. 4 (7,5 h x 4CFU) 30 M- PED/03 Allegato n.1 Corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno, ai sensi degli artt. 5 e 13 del decreto 10 settembre 2010, n. 249 Percorso Formativo - Scuola dell

Dettagli

Lingua, interazione, comunicazione Parole in scena, teatro e apprendimento delle lingue. Scuola Infanzia a.s. 2017/2018 Docente Daniela Colombo

Lingua, interazione, comunicazione Parole in scena, teatro e apprendimento delle lingue. Scuola Infanzia a.s. 2017/2018 Docente Daniela Colombo Lingua, interazione, comunicazione Parole in scena, teatro e apprendimento delle lingue Scuola Infanzia a.s. 2017/2018 Docente Daniela Colombo Perché fare teatro a scuola? In una società in cui i mezzi

Dettagli

Modelli operativi e tecniche didattiche per lo sviluppo delle diverse abilità e competenze nelle varie fasi dell Unità. Viareggio - 20 novembre 2007

Modelli operativi e tecniche didattiche per lo sviluppo delle diverse abilità e competenze nelle varie fasi dell Unità. Viareggio - 20 novembre 2007 Modelli operativi e tecniche didattiche per lo sviluppo delle diverse abilità e competenze nelle varie fasi dell Unità Viareggio - 20 novembre 2007 COMPETENZE LINGUISTICHE Competenza lessicale Competenza

Dettagli

SOS DSA e altri BES Formazione docenti CTI 6 Abano Terme 9 marzo 2017

SOS DSA e altri BES Formazione docenti CTI 6 Abano Terme 9 marzo 2017 SOS DSA e altri BES Formazione docenti CTI 6 Abano Terme 9 marzo 2017 La didattica inclusiva Cosa facilita Le buone prassi Discussione-confronto sulle diverse specificità e sulle strategie metodologico-didattiche

Dettagli

Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL

Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL Titolo: DISCOVERING AUSTRALIA Scuola: Scuola sec. di I grado G.Cesare Classe: 3B e 3D Nome docente/i: Lodovichetti, Manucci, Morelli, Paglierani Discipline

Dettagli

TERAPIA. Danza Movimento Terapia

TERAPIA. Danza Movimento Terapia Servizio Scuola Logopedia Laboratorio Psicopedagogico Laboratorio Grafico e Costruttivo Counselling Genitori Laboratorio Espressivo Creativo TERAPIA Sostegno Psicologico Psicomotricità Musicoterapia Psicoterapia

Dettagli

Traguardi di competenze attese alla fine del secondo anno: Ascoltare e comprendere istruzioni, semplici frasi e domande.

Traguardi di competenze attese alla fine del secondo anno: Ascoltare e comprendere istruzioni, semplici frasi e domande. Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano Scuola primaria di Flaibano Disciplina: Inglese Classe: Seconda Insegnante: Federica Alban Anno scolastico: 2017/2018 PROGRAMMAZIONE DI INGLESE Elementi organizzatori/indicatori

Dettagli

DIDATTICA INCLUSIVA E COMPENSAZIONE CON LA LIM E LE TECNOLOGIE DIDATTICHE

DIDATTICA INCLUSIVA E COMPENSAZIONE CON LA LIM E LE TECNOLOGIE DIDATTICHE DIDATTICA INCLUSIVA E COMPENSAZIONE CON LA LIM E LE TECNOLOGIE DIDATTICHE FRANCESCO ZAMBOTTI francesco.zambotti@unibz.it http://integrazioneinclusione.wordpress.it Esiste una didattica compensativa? Sicuramente

Dettagli

PRIMA SETTIMANA ORARIO:

PRIMA SETTIMANA ORARIO: Language Study Link "Torre di Babele" srl Via Cosenza,7-00161 Roma tel. 0644252578 fax 0644251972 e-mail: info@torredibabele.cowww.torredibabele.com Scuola autorizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO I. NIEVO SAN DONA DI PIAVE PROGRAMMAZIONE ANNUALE D ISTITUTO LINGUA INGLESE. Anno scolastico 2014/2015. Classi I II III IV V

ISTITUTO COMPRENSIVO I. NIEVO SAN DONA DI PIAVE PROGRAMMAZIONE ANNUALE D ISTITUTO LINGUA INGLESE. Anno scolastico 2014/2015. Classi I II III IV V ISTITUTO COMPRENSIVO I. NIEVO SAN DONA DI PIAVE PROGRAMMAZIONE ANNUALE D ISTITUTO LINGUA INGLESE Anno scolastico 204/205 Classi I II III IV V FINALITA EDUCATIVE GENERALI a. Centrare l attenzione sui bisogni,

Dettagli

LA LINGUA PER STUDIARE

LA LINGUA PER STUDIARE LA LINGUA PER STUDIARE L'apprendimento della lingua astratta, della lingua delle discipline, rappresenta un salto qualitativo profondo, molto importante è una parte della competenza linguistica che va

Dettagli

L insegnamento di ambiti disciplinari in lingua inglese. Graziano Serragiotto

L insegnamento di ambiti disciplinari in lingua inglese. Graziano Serragiotto L insegnamento di ambiti disciplinari in lingua inglese Graziano Serragiotto serragiotto@unive.it Lingua veicolare L uso veicolare della lingua straniera per insegnare altre discipline CLIL Content and

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DELMARE

ISTITUTO COMPRENSIVO DELMARE ISTITUTO COMPRENSIVO DELMARE Scuola secondaria di primo grado MATTEI PDP per alunni migranti La compilazione del PDP deve essere fatta solo per gli alunni neo arrivati(ad inizio o in corso d anno), che

Dettagli

ASCOLTO E IMPARO Ascoltare per mettere in moto i pensieri

ASCOLTO E IMPARO Ascoltare per mettere in moto i pensieri U.d A.DI ITALIANO: ASCOLTARE 1 COINVOLTE ASCOLTO E IMPARO Ascoltare per mettere in moto i pensieri Prestare attenzione in situazioni comunicative orali diverse, formali e informali, in contesti conosciuti

Dettagli

LA GRAMMATICA PEDAGOGICA

LA GRAMMATICA PEDAGOGICA LA GRAMMATICA PEDAGOGICA Convegno Il primo passo Torino, 8 aprile 2014 Franca Bosc, Università degli Studi di Milano Nozioni di Lingua e Grammatica : Sistemi logico formali che offrono concettualizzazioni

Dettagli

L ITALIANO PER STUDIARE

L ITALIANO PER STUDIARE L ITALIANO PER STUDIARE Paolo E. Balboni Con la collaborazione di F. Caon, B.D Annunzio, F.Della Puppa, C. Luise Alcuni dati 2005-06: 40% di immigrati in più nelle medie e superiori Nelle superiori: 12.5%

Dettagli

Il profilo professionale del docente nella scuola dell autonomia

Il profilo professionale del docente nella scuola dell autonomia Il profilo professionale del docente nella scuola dell autonomia Le competenze chiave per un insegnamento efficace DPR 275 1999 Art. 4 (autonomia didattica), commi 1 e 2 Le istituzioni scolastiche..concretizzano

Dettagli

Indice. Introduzione 11

Indice. Introduzione 11 Indice INDICE Introduzione 11 Percorso 1 Apprendere e insegnare la lingua straniera nella storia 13 11 Introduzione 13 12 Apprendere e insegnare le lingue nell antichità 14 13 Dal Rinascimento al xix secolo

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO ALDO MORO Scuola secondaria di primo grado

ISTITUTO COMPRENSIVO ALDO MORO Scuola secondaria di primo grado ISTITUTO COMPRENSIVO ALDO MORO Scuola secondaria di primo grado MADDALONI - CASERTA- PROGETTO C.L.I.L. (Content Language Integrated Learning) A.S.2016/2017 Premessa C.L.I.L. significa Content Language

Dettagli

UNITÀ FORMATIVA 1. Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri

UNITÀ FORMATIVA 1. Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri UNITÀ FORMATIVA 1 Nome e Cognome Esperti Descrizione sintetica del progetto Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri Il linguaggio

Dettagli

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato 1 SCHEDA 5 Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Il Ministero dell Istruzione, dell Università

Dettagli

CURRICOLO CLASSE 2^ SCUOLA PRIMARIA C O MPETE NZE DI BAS E IN M AD R E L I NG U A

CURRICOLO CLASSE 2^ SCUOLA PRIMARIA C O MPETE NZE DI BAS E IN M AD R E L I NG U A COMPETENZE AL TERMINE DELLA cl. 2^ CURRICOLO CLASSE 2^ SCUOLA PRIMARIA C O MPETE NZE DI BAS E IN M AD R E L I NG U A C O MPETENZA SPIRITO DI INI ZIATIVA E I NTRAPRENDE N ZA C O MPETENZE IMPARA RE AD IMPARA

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 20-20

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 20-20 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE C.C.P. 13704713 Enrico Mattei Codice Fiscale: 83002560718 Telefax: 0039 884 702288 Località Macchia di Mauro VIESTE Tel: 0884/708428

Dettagli

Comunicare intervenendo con pertinenza e con rispetto dei tempi. Distinguere un testo in prosa da un testo poetico.

Comunicare intervenendo con pertinenza e con rispetto dei tempi. Distinguere un testo in prosa da un testo poetico. ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO SCRITTURA LETTURA ASCOLTO E PARLATO ITALIANO classe prima Ascoltare per un tempo adeguato e comprendere il messaggio in modo globale, distinguendo

Dettagli

LE PAROLE IN CUCINA. Analisi di un unità di apprendimento di educazione linguistica

LE PAROLE IN CUCINA. Analisi di un unità di apprendimento di educazione linguistica LE PAROLE IN CUCINA Analisi di un unità di apprendimento di educazione linguistica Le fasi di costruzione dell unità di apprendimento 1. Osservazione e analisi del contesto inclusivo (classe e scuola)

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Studente: classe: Docente coordinatore: Diagnosi rilasciata da: Specialista: Data dell ultima diagnosi: Informazioni dalla famiglia: itinerario per avere la diagnosi:. sua accoglienza in famiglia: aiuti

Dettagli

CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA -

CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA - CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA - COMPETENZE NUCLEO FONDANTE OBIETTIVI DI -Ascoltare con attenzione la Collaborare e partecipare ASCOLTO E PARLATO comunicazione dei compagni -Intervenire nel dialogo.

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO a. s. 2016/2017. P. D. P./N.A.I. Alunno/a non italofono/a

SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO a. s. 2016/2017. P. D. P./N.A.I. Alunno/a non italofono/a SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO a. s. 016/017 P. D. P./N.A.I. Alunno/a non italofono/a Plesso:... Cognome Nome Data e luogo di nascita Nazionalità Arrivo in Italia Residenza Madre lingua Altre lingue Lingua

Dettagli

Accessibilità ai testi per lo studio

Accessibilità ai testi per lo studio Accessibilità ai testi per lo studio La natura dell italiano L2 e la natura degli interventi >italiano l2 = lingua straniera > risposta basata sulla glottodidattica Punti di contatto tra insegnamento di

Dettagli

Progettazione per moduli Percorso di istruzione di 1 livello, 2 periodo didattico, Asse dei linguaggi Modulo 1

Progettazione per moduli Percorso di istruzione di 1 livello, 2 periodo didattico, Asse dei linguaggi Modulo 1 Modulo 1 IL TESTO NARRATIVO DURATA PREVISTA : : : Leggere, comprendere e interpretare testi scritti. Padroneggiare gli strumenti espressivi. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi

Dettagli

Ascolto e parlato. Ascolto e parlato. Ascolto e parlato. Terzo bimestre A.S COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Ascolto e parlato. Ascolto e parlato. Ascolto e parlato. Terzo bimestre A.S COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Terzo bimestre A.S. 2014-2015 CURRICOLO DI ITALIANO Classe seconda Primaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE AMBIENTE DI APPRENDIMENTO L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione

Dettagli

RELAZIONE FINALE. Frequentante nell a.s. 20 / la CLASSE/SEZIONE della scuola: , nella quale è stata svolta l attività di sostegno, è composta da

RELAZIONE FINALE. Frequentante nell a.s. 20 / la CLASSE/SEZIONE della scuola: , nella quale è stata svolta l attività di sostegno, è composta da MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SANT ELIA FIUMERAPIDO Via delle Torri snc 03049 S.Elia Fiumerapido (Fr)

Dettagli

G. L. I. Gruppo di Lavoro per l Inclusione

G. L. I. Gruppo di Lavoro per l Inclusione G. L. I. Gruppo di Lavoro per l Inclusione Che cos è il G.L.I.? alunni disabili per i quali è stato espressamente previsto un PEI. Il G.L.I. ridefinisce il tradizionale approccio all integrazione scolastica,

Dettagli

PIANO PERSONALE TRANSITORIO

PIANO PERSONALE TRANSITORIO PIANO PERSONALE TRANSITORIO SEZIONE 1 DATI PERSONALI DELL ALUNNO (a cura della Commissione Accoglienza e del facilitatore, in collaborazione con la Segreteria Didattica) Cognome e nome: Luogo e data di

Dettagli

OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI

OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI Orientamento l orientamentostrategie per Favorire lo sviluppo del profilo psicomotorio attraverso: schemi dinamici e posturali di base orientamento nello spazio capacità di progettare ed attuare la più

Dettagli

PROGETTO DI LINGUA INGLESE PLAYING ENGLISH.. WE ARE READY FOR THE PRIMARY SCHOOL!

PROGETTO DI LINGUA INGLESE PLAYING ENGLISH.. WE ARE READY FOR THE PRIMARY SCHOOL! SCUOLA DELL INFANZIA MARIA IMMACOLATA Via Costa 2-36070 Brogliano (VI) Tel/Fax 0445 94 70 32 Mail: scuola.infanziaparrocchiadibrogliano.it PROGETTO DI LINGUA INGLESE PLAYING ENGLISH.. WE ARE READY FOR

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE LOGO D'ISTITUTO PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Alunno:.. DIAGNOSI CLINICO FUNZIONALE data: REDATTA VERBALE ACCERTAMENTO COLLEGIO da: data: di: SINTESI Pagina 1 di 14 TRACCE PER LA DEFINIZIONE DEI PROFILI

Dettagli

SCHEDA DISCIPLINARE. Area Disciplinare : Linguistico-Storico-Filosofica

SCHEDA DISCIPLINARE. Area Disciplinare : Linguistico-Storico-Filosofica SCHEDA DISCIPLINARE Area Disciplinare : Linguistico-Storico-Filosofica Disciplina: Scienze Umane (Psicologia e Metodologia della Ricerca) Docente: Antonella Ciappetta Classe : II sez.a I Quadrimestre a.s.

Dettagli

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale ITALIANO CLASSE 2 a PRIMARIA ASCOLTO E PARLATO -L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando

Dettagli

Domanda. Se tutte le persone hanno una competenza da nativi nella L1 perché nella L2 l'esito è così diverso?

Domanda. Se tutte le persone hanno una competenza da nativi nella L1 perché nella L2 l'esito è così diverso? Domanda Se tutte le persone hanno una competenza da nativi nella L1 perché nella L2 l'esito è così diverso? Fattori che incidono sull'apprendimento di una L2 Fattori dell apprendimento di L2 Rapporto L1

Dettagli

Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL

Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL Titolo: DISCOVERING AUSTRALIA Scuola: Scuola sec. di I grado G.Cesare Classe: 3B e 3D Nome docente/i: Lodovichetti, Manucci, Morelli, Paglierani Discipline

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P. E. I.

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P. E. I. PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P. E. I. per l integrazione degli alunni diversamente abili (C.M. n 258/83; C.M. n 250/86; D.P.R. 24/02/94) ALUNNO/A... CLASSE.. SEZIONE.... INDIRIZZO... ANNO SCOLASTICO..

Dettagli

Scuola Secondaria di 1 grado G.B MAZZONI PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO PER ALUNNI STRANIERI. Disciplina: ITALIANO CLASSI I II III

Scuola Secondaria di 1 grado G.B MAZZONI PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO PER ALUNNI STRANIERI. Disciplina: ITALIANO CLASSI I II III Scuola Secondaria di 1 grado G.B MAZZONI PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO PER ALUNNI STRANIERI Disciplina: ITALIANO CLASSI I II III Anno scolastico 2010-2011 A cura di Paolo Caserta Anna Pugi Grazie Zampella

Dettagli

INSEGNARE CON I TASK

INSEGNARE CON I TASK LE NUOVE TECNOLOGIE NELL EDUCAZIONE LINGUISTICA: UN AMBIENTE MULTIMEDIALE PER SVILUPPARE LA COMPETENZA NELL USO DELL ITALIANO NEI DIVERSI CONTESTI INSEGNARE CON I TASK Secondo incontro di formazione Trento,

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO: 2013/14 Nome e Cognome Alunn con problemi di apprendimento: Data di nascita Presenza di certificazione di

Dettagli

Abilità L alunno sa: Acquisire un comportamento di ascolto attento e partecipativo. Ascoltare semplici letture di testi di vario genere.

Abilità L alunno sa: Acquisire un comportamento di ascolto attento e partecipativo. Ascoltare semplici letture di testi di vario genere. DISCIPLINA ITALIANO CLASSE PRIMA COMPETENZA/E CHIAVE EUROPEE Comunicazione nella madrelingua. COMPETENZA/E TRASVERSALI Imparare a imparare. Competenze digitali. Conoscenze L alunno conosce: Ascolto e parlato.

Dettagli

IO E GLI ALTRI. Progetto interculturale ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAN MICHELE A TAGLIAMENTO INSEGNARE E PROGETTARE PER COMPETENZE CLASSI SECONDE

IO E GLI ALTRI. Progetto interculturale ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAN MICHELE A TAGLIAMENTO INSEGNARE E PROGETTARE PER COMPETENZE CLASSI SECONDE ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAN MICHELE A TAGLIAMENTO INSEGNARE E PROGETTARE PER COMPETENZE CLASSI SECONDE LABORATORIO: Elaborazione di progetti didattici per competenze Progetto interculturale IO E GLI ALTRI

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo I VIA MARIANI Via F. MARIANI, 1 20851 LISSONE (MB) Tel. 039481325 fax 039484353 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA

Dettagli