Manerbio, 19 febbraio 2011
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- Violetta Chiesa
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1 Manerbio, 19 febbraio 2011
2 per permettere allo studente non italofono iscritto nelle nostre scuole di acquisire quello che, per il Quadro Comune Europeo, è il saper apprendere, oltre al sapere, saper essere, saper fare quindi per consentire lo sviluppo dell autonomia dello stesso e offrire la possibilità concreta di condividere competenze e saperi con la classe intera Il testo a scrittura controllata, se ben contestualizzata e non protratto ad oltranza, facilita la comprensione e l apprendimento di contenuti specifici e stimola l organizzazione logica in ambito disciplinare.
3 linguistico-comunicativo cognitivo e metacognitivo (il saper apprendere) culturale/disciplinare (l acquisizione non solo di contenuti disciplinari, ma lo sviluppo del saper essere e saper fare), quindi livello linguistico-comunicativo = input comprensibile, inclusione dello studente, partecipazione all attività didattica, corretta gradualità nell apprendimento degli elementi linguistici delle microlingue disciplinari livello cognitivo e metacognitivo = lo studente impara a gestire le strategie di apprendimento che già conosce nello studio in lingua italiana e ne sviluppa di nuove livello interculturale/disciplinare = in una dinamica di confronto dove la competenza culturale si incrocia con quella specifica disciplinare, poiché l obiettivo finale resta sempre quello di impadronirsi dei contenuti settoriali per rendere adeguata la propria preparazione
4 Il testo ad oralità controllata si realizza attraverso: interazione. Preferibile alla lezione frontale/conferenza perché permette un monitoraggio accurato del processo di apprendimento su segmenti di testo di lunghezza adeguatamente ridotta anticipazione. Attivazione dell expectancy grammar-grammatica dell anticipazione lungo tutti i segmenti della spiegazione negoziazione dei significati. Controllo della comprensione di tipo linguistico, cognitivo-metacognitivo e soprattutto interculturale contestualizzazione. Le conoscenze pregresse, di solito verbalizzate con un lessico più concreto e meno complesso, favoriscono la comprensione e, appunto, la contestualizzazione delle nuove informazioni ridondanza. Ripetizione di parole e concetti chiave riformulando frasi facilitano la comprensione supporti para- ed extralinguistici. Controllo del tono della voce e del ritmo dell eloquio e l utilizzo di supporti visivi aumentano l effetto ridondanza e la negoziazione dei significati
5 Ridurre la distanza tra lingua scritta e lingua parlata rende più comprensibile un testo. In che modo si realizza? Attraverso la gestione dei contenuti e della struttura discorsiva selezione dei contenuti attenzione al grado di difficoltà linguistico, culturale, cognitivo-metacognitivo distribuzione delle informazioni diluire la concentrazione di informazioni in una frase o periodo uso di strumenti extra- e paralinguistici fotografie, titoli, didascalie, grafici, tabelle, supporti ipermediali, ecc. brevità delle frasi ordine logico delle informazioni brevità delle parole scelte frequenza d uso delle parole concretezza, ridurre i termini astratti assenza di parole superflue, perifrasi, figure retoriche e acronimi preferire coordinazione o semplice subordinazione, forma attiva, forma personale, modo indicativo (solo alcuni tempi) evitare incisi
6 Tra gli indici di leggibilità Indice Gulpease Può essere calcolato inviando il testo redatto al sito
7 ! Motivazione È la pre-condizione per promuovere l apprendimento. Si basa su bisogno, dovere e piacere. Ha come obiettivi: elicitare le conoscenze pregresse linguistico-disciplinari per facilitare l acquisizione di nuovi elementi linguistici, disciplinari e cognitivi elicitare il bagaglio culturale in senso lato e la conoscenza del mondo. E una lampadina da tenere sempre accesa, e va proposta in tutte le fasi di una UD/UA. Si presenta subito in apertura di una UD/UA e cresce nelle attività di pre-ascolto/lettura. Prepara alla comprensione del testo e contribuisce ad attivare la expectancy grammar o grammatica dell anticipazione.
8 " " # " E la parte del percorso didattico che precede l esposizione globale al testo, è il ponte naturale tra la fase della motivazione e quella della globalità Lo studente viene accompagnato dall insegnate, attraverso un attività di brainstorming, a formulare ipotesi sui contenuti del testo: attivando il ricordo o le esperienze vissute usando immagini e elementi paratestuali analizzando il titolo, sottotitolo, alcune righe del testo, ecc. lavorando con parole chiave e con termini la cui mancata comprensione potrebbe rendere oscuro l input esponendolo a realia, documenti, oggetto e ad altri linguaggi (ascolto di canzoni, spezzoni di film, osservazioni di quadri)
9 $% È la prima esposizione diretta al testo scritto o orale che si presenta nella sua interezza, complessità e ridondanza L input è elevato per poi ridimensionarsi nella fase successiva dell analisi È il momento in cui le ipotesi che lo studente ha formulato nella fase della pre-lettura/ascolto vengono messe alla prova, continuando comunque a impiegare il problem solving che lo prepara a passare alla fase successiva della comprensione dettagliata (fase dell analisi) Dopo aver svolto una lettura globale, si procede con un attività di lettura approfondita del testo, ovvero una lettura che richiede maggiore attenzione riguardo all analisi e al significato delle informazioni presenti. Si passa in questo modo da una comprensione globale ad una comprensione analitica, seguendo la teoria della direzionalità (globalità analisi sintesi)
10 La lettura va accompagnata (prima, durante o dopo) da attività graduate che permettano allo studente di intervenire attivamente nel processo di acquisizione, mettendo in pratica l approccio task-based: si impara facendo. Questa modalità dovrebbe evitare il calo motivazionale e dovrebbe graduare lo sforzo di comprensione In questa fase è consigliato trattare i 3 livelli (linguistico-comunicativo, culturale-disciplinare e cognitivo-metacognitivo) in maniera separata e cercare di favorirne la fissazione attraverso attività mirate.
11 è il momento conclusivo del percorso di acquisizione in cui si attua un controllo sulle affermazioni fatte in fase di pre-lettura, durante il brainstorming. In questa fase si dà l opportunità allo studente di utilizzare in modo produttivo le nozioni apprese e verificare gli obiettivi previsti.
12 & momento di controllo delle nozioni, sia linguistiche che disciplinari, acquisite durante lo svolgimento dell unità. un attività ludica può aiutare lo studente ad abbassare eventuali filtri affettivi ed eliminare l ansia che potrebbe nascere in un contesto di valutazione. Si può prevedere questa fase di verifica in autovalutazione per riportare ancora una volta l alunno al centro del processo didattico, rendendolo responsabile dell esito del proprio percorso.
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