Roma in decrescita. Quali investimenti per il futuro? GIAMPAOLO GALLI ROMA, 27 GENNAIO /01/2017 2

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2 Popolazione residente in alcune CM italiane negli anni 2002 e 2016 (valori assoluti in migliaia) Milano Roma Capitale Totale CM italiane Fonte: elaborazione SVIMEZ su dati ISTAT 27/01/ Commento a pag 2 La Popolazione della Città Metropolitana di Roma è passata da 3,7 milioni a 4,3 milioni: + 632mila residenti. Gli stranieri residenti sono aumentati di 381mila. Oggi sono 524mila, mentre nel 2012 erano Quindi l aumento è molto recente. Peraltro, quelli conteggiati sono solo quelli regolarmente registrati come residenti. Tre considerazioni: a. Sono aumentati anche gli italiani (circa 250mila unità in più). Significa che, per quanti problemi abbia, la capitale rimane attrattiva. O, alternativamente, che altrove si sta peggio. b. Enorme aumento concentrato nella prima corona di comuni limitrofi. c. 2,5 milioni di pendolari che arrivano a Roma tutti i giorni. E la città va in tilt. La superficie è comunque molto grande: la densità della popolazione è elevata (809 abit./km 2 ) ma molto più bassa di Milano e Napoli. 27/01/2017 4

3 27/01/ Commento a pag 4 Il livello di sviluppo nell area romana è alto. Il Pil per abitante del Lazio è di 30 mila euro, vicino alle regioni più ricche d Italia e d Europa: la media italiana è 25mila euro pro-capite, quella del nord est è 29mila. E questo vale per l intero Lazio. 27/01/2017 6

4 27/01/ Commento a pag 6 La ricchezza del Lazio si concentra a Roma (Provincia) che è al quinto posto nella classifica del valore aggiunto per abitante, dopo Milano, Bolzano, Bologna e Aosta. Nessun altra provincia Lazio compare fra le prime 20. È dunque Roma che fa tutto. 27/01/2017 8

5 27/01/ Commento pag 8 I consumi e il reddito disponibile sono molto più bassi che nelle altre regioni: dove va a finire il PIL? a. Le addizionali sono al massimo, per via del debito e della sanità. b. Profitti delle grandi imprese presenti (Telecom, Eni, Enel, ecc.) vanno allo Stato o agli azionisti sparsi mondo: un quota ridottissima va effettivamente ai romani. c. Forse conta anche il fatto che è alta la quota di lavoro dipendente nella PA che non sfugge alla tassazione. Quindi Roma non sembra essere un grande mercato di sbocco, ma è certamente un ottimo posto per fare affari. 27/01/

6 Regione Composizione settoriale del valore aggiunto per regione nel 2014 (quote percentuali) Agricoltura, silvicolutra, pesca Industria Servizi Incidenza del v.a. regionale sul totale Lombardia 1,1 26,8 72,1 21,6 Nord Ovest 1,3 26,3 72,4 32,3 Veneto 2,1 30,1 67,7 9,1 Nord Est 2,5 28,6 68,9 22,6 Lazio 1,0 14,6 84,4 11,5 Centro 1,6 20,1 78,2 22,0 Campania 2,7 17,3 80,0 6,1 Sud e Isole 3,7 17,5 78,9 22,9 Italia 2,2 23,5 74,3 100,0 Fonte: elaborazione su dati ISTAT, Conti Economici Territoriali. 27/01/ Commento a pag 10 La tabella mostra la composizione del valore aggiunto per Regione. Il Lazio è la regione meno agricola d Italia, meno del Nord Est. Pesa relativamente poco anche l Industria: siamo al 14,6%, poco sopra Sicilia e Calabria. Tutte le altre regioni sono sopra. La media italiana è al 23,5%. I servizi sono sopra la media. 27/01/

7 27/01/ Commento a pag 12 Per capire meglio, guardiamo alla quota dell export Roma (Provincia) sul totale Italia. Molto elevati sono i valori delle attività artistiche (43% dell Italia); cosmetici, saponi e profumi (11,2%), e chimici in generale al 5,9%. Prodotti petroliferi al 9,1%. Veicoli spaziali e strumenti di misurazione al 7,0%. 27/01/

8 27/01/ Commento a pag 14 Dinamica molto negativa. Roma ha perso export: -8,3% fra 2011 e 2015, mentre l Italia registra + 10,4% (miracolo del calabrone; non siamo competitivi, perdiamo clup, ma esportiamo!). Includendo la provincia di Latina il quadro dell export migliora molto. Colpisce il crollo dell import (-36%) che riflette la crisi del reddito della Capitale. 27/01/

9 Città metropolitane. Variazioni % cumulate del valore aggiunto del totale economia. Territorio Variaz Variaz Variaz Torino 3,7-10,2-7,0 Genova 3,7-12,9-9,7 Milano 10,6 6,0 17,3 Venezia 9,2-10,9-2,8 Bologna 4,2-1,6 2,5 Firenze 1,8-3,3-1,5 Roma 14,7-7,2 6,4 Napoli 3,9-13,1-9,7 Bari 0,4-9,0-8,6 Reggio Calabria 3,0-16,8-14,3 Palermo 14,1-8,8 4,0 Messina 0,8-14,7-14,1 Catania 5,2-2,5 2,5 Cagliari 3,8-2,6 1,1 Totale CM Italia 8,0-5,4 2,2 Fonte: elaborazione SVIMEZ su dati ISTAT. 27/01/ Commento a pag 16 La crisi sembra essere un po più pesante a Roma che nelle altre città metropolitane: -7,2% contro -5,4%. Questo conferma che il benessere relativo di Roma non è dovuto alla crisi. Prima della crisi, Roma andava meglio: +14,7% contro +8%. Probabilmente i tagli alla PA hanno avuto impatto negativo sulla Capitale (blocco del turn over, blocco della contrattazione nel pubblico impiego, spending review) 27/01/

10 27/01/ Commento a pag 18 Il tasso di occupazione e di disoccupazione dal 2011 sono peggiorati come in tutta Italia. La Tav. 11 evidenzia come, durante la crisi, abbiamo assistito a un ritorno all agricoltura (da 1,4% a 1,9%). Scende l industria, salgono i servizi. Invece in Italia l agricoltura resta ferma al 3,6% e l industria in senso stretto al 20% del totale occupati (ma in caduta sul valore aggiunto). È quindi evidente una crisi industriale nel Lazio e a Roma: abbiamo perso quasi 30mila posti nell industria in senso stretto e ben 37mila nelle costruzioni. 27/01/

11 27/01/ Commento a pag 20 Roma è al 14esimo posto con 8 milioni di arrivi nella classifica delle destinazioni. Ma Londra e Parigi sono ben più in alto. Le permanenze restano brevissime. 27/01/

12 27/01/ Commento a pag 22 Dati dalla camera di commercio. Aumentano le imprese controllate da stranieri (una conseguenza dell immigrazione), aumentano le imprese condotte da giovani (a differenza di ciò che accede nel resto del paese). Diminuiscono le imprese artigiane (c è una crisi dell artigianato), ma calano meno che nel resto d Italia. 27/01/

13 27/01/ Commento a pag 24 Si evidenzia un problema molto serio: i prestiti alle imprese scendono del 16,7% fra 2011 e 2015, un dato molto peggiore di quello italiano: -10,4%. Certamente c è una crisi dal lato della domanda (crisi industriale), ma forse anche presente un problema dal lato dell offerta (debolezza del sistema delle garanzie). 27/01/

14 Spesa pubblica primaria delle Amministrazioni locali (valori medi del periodo , euro pro capite). Territorio Spesa totale Lazio (*) Italia (*) RSO (*) Nord Ovest Nord Est Centro Centro Nord Sud RSS (*) Il dato non comprende la gestione commissariale del Comune di Roma, iniziata nel Fonte: per la spesa, Conti Pubblici Territoriali, per la popolazione residente, ISTAT. 27/01/ Commento a pag 26 La spesa delle amministrazioni locali pro-capite, in Lazio, ammonta a euro, un valore più alto della media italiana e soprattutto più alto della media delle Regioni a statuto Ordinario. Comunque un dato molto sotto le Regioni a statuto speciale. Quindi la spesa è stata tagliata, ma rimane su livelli medio alti. 27/01/

15 27/01/ Commento a pag 28 Secondo la Svimez, facendo riferimento ad un lavoro accurato basato su molti indicatori, la qualità della spesa è medio-alta (come nelle regioni del nord Italia), e segna un miglioramento negli ultimi anni. Siamo forse stupiti, ma teniamone conto per una discussione seria. 27/01/

16 Distribuzione dei valori RCI nel /01/ Commento a pag 30 La mappa mostra l indice di competitività regionale dell UE (Fonte: Commissione Europea). Il Lazio è terzo in Italia dopo Lombardia e Emilia. Ma è 143esimo in Europa. Colpisce comunque la prossimità rispetto alle regioni più dinamiche. Cosa tiene alto il Lazio nella graduatoria delle competitività regionale? Lo studio è costituito da 80 indicatori. Nelle prossime immagini vediamo i punti fi forza del Lazio, seconda la Commissione Europea. 27/01/

17 Distribuzione dei punteggi sanitari nel /01/ Distribuzione dei punteggi di Business Sophistication nel /01/

18 Distribuzione dei punteggi di innovazione nel /01/ Uno sguardo al futuro 1. Il processo di urbanizzazione è in accelerazione, anche in occidente. La popolazione mondiale cresce di 1,2 miliardi da qui al Il 96% delle città europee oltre 300mila abitanti è destinato a crescere. La crescita si concentra nelle città capitali. Crescerà ancora anche Roma. 2. Le citta devono reinventarsi per crescere, sviluppando una pianificazione che tenga conto di tre rivoluzioni in atto: a) Lotta al Cambiamento climatico e riduzione dell inquinamento. b) Piani per Smart City, città digitali, innovazione. c) Piani infrastrutturali e riqualificazione delle costruzioni esistenti e costruzione di nuove per far fronte alla crescita demografica. Parole chiave: verde, digitalizzazione, crescita, competitività per giocare un ruolo internazionale, ossia occorre offrire le migliori condizioni di vita e di lavoro in termini ambientali e di innovazione. Se non si programma per tempo, ecco cosa può succedere: il caso Detroit. 27/01/

19 37 27/01/2017 Roma in decrescita Quali investimenti per il futuro? ROMA, 27 GENNAIO 2017 GIAMPAOLO GALLI

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