Salendo sul battello abbiamo percorso il tragitto che facevano i nobili lungo il fiume Brenta per raggiungere le loro ville.

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Orsola Ippolito
8 anni fa
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1 Risalendo il Brenta Alla scoperta delle ville venete

2 Salendo sul battello abbiamo percorso il tragitto che facevano i nobili lungo il fiume Brenta per raggiungere le loro ville. Inizialmente i capifamiglia andavano nelle ville per controllare il loro lavoro agricolo, successivamente vennero usate come residenza delle vacanze: Villa Foscari detta La Malcontenta, unica villa del Palladio lungo la riviera del Brenta. Conservata nella sua architettura, si specchia nel Brenta, in località Malcontenta, vicino a Mira (VE). Tornata di proprietà della famiglia Foscari nel 1973, nel 1994 è stata segnalata come patrimonio dell umanità dall UNESCO. La villa è tutt ora priva di illuminazione elettrica, per scelta dei proprietari. La costruzione di Villa Foscari venne commissionata da Alvise e Nicolò Foscari ad Andrea Palladio a pochi km in linea d aria dal centro di Venezia. I Foscari appartenevano ad una ricca e potente famiglia veneziana che ha avuto un Doge Francesco, governatore della Serenissima dal 1423 al Terminata nel 1555, in epoca successiva, venne soprannominata Malcontenta dalla famiglia Foscari a causa di una nobildonna, Elisabetta Dolfin, che venne qui relegata per la sua infedeltà. Gli appartamenti sono disposti a fianco di uno spazio centrale di alta rappresentanza. Secondo la struttura già adottata in altre ville, questo corpo di fabbrica somiglia ad una sorta di parallelepipedo connotato da un elemento architettonico eccezionale, un portico che riproduce la tipologia di un tempio dell'antica Roma che viene vigorosamente a marcare la sua immagine esterna verso la riviera. I solai, sia del piano mobile sia del piano ammezzato, sono sostenuti da volte in laterizio che scaricano il loro peso su murature tanto più spesse mano a mano che arrivano al suolo.

del Palladio lungo la riviera del Brenta. Conservata nella sua architettura, si specchia nel Brenta, in località Malcontenta, vicino a Mira (VE).

3 Il Veneto per superare i dislivelli delle acque è ricco di meccanismi chiamati chiuse. Queste sono costituite da una serie di porte metalliche attraverso cui far passare le imbarcazioni da un livello d'acqua superiore ad uno inferiore.

4 ll sistema di ponti girevoli è una delle peculiarità della Riviera del Brenta. Infatti, per permettere il passaggio delle imbarcazioni e dei battelli chiamati Burchielli, i ponti sul Naviglio sono dotati di un sistema manuale che prevede il blocco del traffico veicolare e l apertura dei ponti girevoli nel momento dei vari passaggi. Durante il percorso abbiamo avuto modo di apprezzare il perfetto ed armonioso rapporto tra il paesaggio artificiale costruito dall uomo, case, palazzi e varie strutture, e quello naturale. In particolari zone del Veneto il verde scarseggia, salvo in questa zona dove la vegetazione arricchisce il paesaggio caratterizzandolo in un modo unico. Gli alberi con i loro rami costruiscono ponti naturali sottoo i quali i turisti in battello possono passare. All inizio del tragitto possiamo ammirare uno scorcio di Villa Capra, detta La Rotonda, celebre abitazione costruita da Andrea Palladio incorniciata dalle foglie dei salici piangenti.

apertura dei ponti girevoli nel momento dei vari passaggi.

5 Villa Widmann fu una tipica residenza estiva del 700 nota per il delizioso parco che possiede; è un vero gioiello della Riviera del Brenta. Il palazzo è il risultato di una profonda trasformazione eseguita dalla famiglia Widmann intorno al 1750 sul precedente insediamento degli Sceriman. Ciò spiega lo stile leggermente arzigogolato della residenza principale. All'interno troviamo il ciclo decorativo che celebra le glorie di famiglia. I Widmmann sono un importante famiglia tedesca, trasferita a Venezia fin dalla fine del '500 ed iscritta nel 1646 nel libro d'oro della nobiltà veneziana. Particolare attenzione meritano l'affresco della "gloria della famiglia Widmann" attribuito al Guarana e quello del "ratto di Elena" dell'angeli, visibili nella bellissima Sala delle feste. La famiglia Widmann è inoltre ricordata per aver commissionato molte commedie al grande Carlo Goldoni. Ai Widmann papa Clemente XIII conferì il casato dei Rezzonico che si estinse con Carlo. Anche i Widmann si estinsero nella metà di questo secolo con Elisabetta Widmann Rezzonico, sposa del senatore conte Piero Foscari di cui rimane lo stemma di bronzo nel timpano curvilineo della facciata. Il parco è splendido e unico, altrettanto sono la barchessa e le altre presenze. Una sala caratteristica è quella della musica con un audio particolare.

Ciò spiega lo stile leggermente arzigogolato della residenza principale. All'interno troviamo il ciclo decorativo che celebra le glorie di famiglia.

6 Il complesso, costituito da un lungo blocco centrale a tre piani con ali a C su due livelli, comprende un'area di circa 10 ettari circondata da una cinta muraria con numerosi varchi monumentali e si affaccia sul Brenta, a Stra (VE). La facciata principale è ritmata da otto semicolonne corinzie giganti ed è coronata da un Scuola Settembrini timpano dentellato con lo stemma Pisani al centro e statue in Classe sommità, IIA opera della Bonazza. Quattro telamoni e quattro teste di leone reggono il lungo Coordinatrice balcone del rappresentanza. lavoro : All'interno, un atrio colonnato offre un suggestivo scorcio verso Prof.ssa il Paola giardino: Spinellli la peschiera novecentesca si allunga fino alle scuderie e alle cedraie affrescate internamente e protese a semicerchio verso il giardino. Nel parco: un belvedere esagonale, la Casa e il Magazzino del giardiniere, la Coffee House su una collinetta artificiale con ghiacciaia decorata a grottesche e trompe-l'oeil, il labirinto di sempreverdi con torretta centrale, il gazebo e la seconda ghiacciaia con sculture. A nord-est, la vaseria degli agrumi e il parterre geometrico per l'esposizione delle piante con statue e serre; a oriente i vivai, il blocco con la caldaia novecentesca e la Conserva degli Agrumi. Il primo giardino alla francese sfoggiava piante caduci foglie potate per avere una visione completa del contesto e alti fusti solo nel settore occidentale e in prossimità del Magazzino del giardiniere; in seguito, furono introdotti altiv fusti lungo i viali e vicino alla Coffee House per conferirgli un'atmosfera romantica. La reggia fu commissionata nel 1720 per celebrare l'elezione a doge di Alvise Pisani. Il progettista, Girolamo Frigimelica, alla sua morte (1732) aveva ultimato solo il parco e iniziato il blocco residenziale, finito poi da Francesco Maria Preti (1736). Notevole il salone delle feste, in doppia altezza con ampio ballatoio impreziosito da decorazioni di Giambattista Tiepolo e del quadraturista Girolamo Mengozzi Colonna. Numerosi gli altri artisti impegnati negli interni: Jacopo Guarana, Fabio Canal, Jacopo Amigoni, Giancarlo Bevilacqua, Andrea Celesti, Bartolomeo Nazzari, Sebastiano Ricci, Francesco Simonini, Pietro Visconti, Andrea Urbani, Giuseppe Zais e molti altri. Sfarzose le collezioni di arredi settecenteschi; pregevoli gli stucchi, le tappezzerie e i pavimenti in terrazzo veneziano. Vi soggiornarono il granduca Paolo di Russia, l'arciduchessa Maria Elisabetta, Gustavo III di Svezia. Napoleone la abitò dal 1807, poi il viceré d'italia Eugenio Beauharnais. Nel 1814 andò alla corona austriaca e a casa Savoia. Dal 1886 di proprietà dello Stato, vide lo storico incontro tra Hitler e Mussolini (1934). D'Annunzio si ispirò al labirinto per una scena del romanzo "Il Fuoco". Realizzato da: Chiara Cutolo Lorenzo Nuvoloni Alessandro Preiti Giorgia Ridolfi Vittoria Patti

La facciata principale è ritmata da otto semicolonne corinzie giganti ed è coronata da un Scuola Settembrini timpano dentellato con lo stemma Pisani al centro e statue in Classe sommità, IIA opera

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