Aggregazioni e centralizzazione delle committenze negli affidamenti dei servizi socio-assistenziali Bari, 20 Giugno 2016 Lecce, 24 Giugno 2016
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1 Aggregazioni e centralizzazione delle committenze negli affidamenti dei servizi socio-assistenziali Bari, 20 Giugno 2016 Lecce, 24 Giugno 2016 Avv. Daniela Pizzuto
2 Tra le novità introdotte dal D.Lgs 50/2016 si annovera il rafforzamento delle forme di accentramento nella gestione delle gare di appalto.
3 Tale processo è inziato con l introduzione nel D.Lgs n. 163/2006 dell art. 33 comma 3 bis che obbligava i Comuni non capoluogo di provincia a forme di aggregazione per gli acquisti di servizi e forniture mediante: 1.Unioni di Comuni ex art. 32 D.lgs n. 267/2000; 2.Consorzi; 3.Soggetti aggregatori o Province; In alternativa ricorrendo a: 4. strumenti di acquisto elettronico messi a disposizione da Consip Spa o da altro soggetto aggregatore di riferimento.
4 L effettività della norma doveva essere garantita dalla previsione di cui al penultimo capoverso del comma 3 bis dell art. 33 nel quale era previsto che: L Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture non rilascia il Codice Identificativo Gara ai Comuni non capoluogo di provincia che procedano all acquisizione di lavori, beni e servizi in violazione degli adempimenti previsti dal presente comma.
5 Scopo della norma: ridurre e razionalizzare la spesa pubblica, oltre che i rischi connessi all espletamento delle procedure di gara, e garantire, nel contempo, l accrescimento di esperienza di soggetti qualificati.
6 Ambito di applicazione oggettivo dell art. 33 comma 3 bis: per gli affidamenti di servizi di cui all allegato IIB si deve rispettare tale norma? 1.I servizi socio-assistenziali rientrano tra quelli di cui all allegato IIB del Codice abrogato; 2.l art. 20 del citato Codice prevedeva che ai servizi di cui all allegato IIB fossero applicabili solo gli artt. 68, 65 e 225.
7 L articolo 20 D.lgs 163/2006 citava espressamente gli articoli applicabili ai servizi cosiddetti esclusi senza ricomprendervi l art 33 comma 3 bis, per cui rispetto a questi se ne deduceva la sua non applicabilità.
8 Tale orientamento è stato ribadito: 1.dalla Sezione di Controllo Corte dei Conti Lombardia che, nel parere n. 169/2015, escludeva l applicabilità dell art 33 comma 3 bis ai servizi di assistenza educativa e scolastica e richiama, invece, le forme collaborative introdotte dalla Legge n. 328/2000; 2.dall Autorità Nazionale Anti Corruzione nella delibera n. 11/2015; 3.Linee Guida Anac n. 32/2016.
9 Sebbene non vi fosse alcuna obbligatorietà era indubbio ritenere che proprio nella materia dei servizi sociali gli enti locali ne hanno di fatto sperimentato in maniera significativa l attuazione.
10 Prima dell approvazione del nuovo Codice degli appalti era chiaro, quindi, che ai servizi esclusi e, quindi, ai servizi socioassistenziali si applicassero solo forme di aggregazione di cui alla Legge n. 328/2000 (individuazione dell Ambito quale unità minima di riferimento per la gestione dei servizi socio-sanitari ex art. 8 comma 3 lett. a), forme di aggregazione trasfuse anche nella L. R. Puglia n. 19/2006 artt. 5 e 6.
11 Lo scenario si modifica completamente con l approvazione del nuovo Codice degli appalti, entrato in vigore il 19 aprile 2016 e la cui applicabilità, come chiarito da Anac con nota del 03 maggio 2016, è riferibile alle procedure di gara pubblicate a partire dal 20 aprile 2016.
12 Nel vigente quadro normativo le procedure per gli affidamenti di servizi sociali rientrano nelle previsioni del Codice degli appalti e, conseguentemente, nel generale obbligo di centralizzazione. (Sul punto si attendono le linee Guida Anac).
13 Occorre dare evidenza, in ogni caso, ad una delle faq dell 08/06/2016 pubblicate sul sito dell Anac nella quale si chiarisce che per gli affidamenti di servizi sociali vi è: 1.la piena applicazione del Codice degli appalti al superamento della soglia di cui all art. 35; 2.l introduzione di un regime differenziato solo per quanto riguarda le procedure di pubblicazione ex art. 142 e le procedure di affidamento riservato ad organizzazioni del terzo settore ex art. 143;
14 3. l applicazione dell art. 37 in materia di aggregazione e centralizzazione delle committenze; 4. ed in ultimo, che l assolvimento degli obblighi di aggregazione possono ritenersi accolti ricorrendo a forme associative di cui alla Legge 328/2000.
15 Le stazioni appaltanti devono, quindi, osservare tutte le norme del nuovo Codice quando bandiscono gare pari o superiori alla soglia comunitaria ( ,00 art. 35 D.lgs 50/2016); mentre, nel caso di valori inferiori alle soglie comunitarie, devono attenersi alle previsioni di cui all art. 36.
16 MODELLI DI ACQUISTO A partire dal DL 66/2014, convertito in L. 89/2014, il quadro normativo degli obblighi di acquisto centralizzato è in continua evoluzione. Il nuovo Codice si è posto in tale solco introducendo alcune novità. Di seguito una sintesi del quadro normativo vigente in materia di obbligo di acquisti centralizzati per i Comuni.
17 DISPOSIZIONI DI ACQUISTO CENTRALIZZATO PER TUTTI GLI ENTI LOCALI Il D.lgs 50/2016 ha confermato il generale processo di riduzione del numero delle stazioni appaltanti e di qualificazione delle stesse sulla base di criteri di qualità, efficienza e professionalizzazione. È previsto, infatti, che tutti i Comuni ricorrano a forme di aggregazione o centralizzazione per gli acquisti.
18 L art. 9 comma 3 del D.L. n. 66/2014, modificato dalla ultima delle di stabilità 2016, stabilisce che con DPCM sono individuate le categorie di beni e servizi nonché le soglie al superamento delle quali le amministrazioni statali centrali e periferiche, le regioni, gli enti regionali e gli enti locali di cui all art. 2 D.lgs 267/2000, nonché loro consorzi ed associazioni e gli enti del servizio sanitario nazionale, ricorrono a Consip Spa o ad altri soggetti aggregatori per lo svolgimento delle relative procedure.
19 Tale DPCM è stato pubblicato in 09/02/2016 in GU con un periodo transitorio di 6 mesi. A partire dal 09 agosto 2016, quindi, TUTTI I COMUNI dovranno ricorrere ai soggetti aggregatori di riferimento se il fabbisogno annuo per le categoria merceologiche d interesse superi le soglie indicate nel citato DPCM. Per la richiesta del CIG i Rup dovranno seguire la procedura indicata dall ANAC con la comunicazione del 10/02/2016, pena l impossibilità di ottenere il CIG.
20 A. CATEGORIE DPCM ex art. 9 c. 3 DL 66/2014 I servizi d interesse per i Comuni indicati nel citato DPCM sono: Vigilanza armata Pulizia immobili soglia comunitaria Guardiania Manutenzione immobili e impianti soglia comunitaria
21 B. CATEGORIE DL 95/2012 E DM 22/12/2015 Obbligo di approvvigionarsi attraverso le convenzioni o gli accordi quadro messi a disposizione da Consip e dalle altre Centrali di committenza regionali di riferimento per: - energia elettrica, gas, carburanti rete e carburanti extra rete, combustibili per riscaldamento, telefonia fissa, telefonia mobile, buoni pasto). Si può acquistare da altre centrali di committenza qualora vi sia un costo inferiore di almeno il 10 % per la telefonia fissa e di almeno il 3% per le altre categorie; - beni e servizi informatici e di connettività a meno che il bene non sia disponibile o sia inidoneo al bisogno o in caso di necessità ed urgenza.
22 COSA è UNA CENTRALE DI COMMITTENZA La «centrale di committenza» è un'amministrazione aggiudicatrice che: - acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori, o aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori
23 COSA è UN SOGGETTO AGGREGATORE La nozione di soggetto aggregatore presuppone la funzione di centrale di committenza, ma nel contempo ne costituisce una forma evoluta della seconda, in quanto si tratta di centrale di committenza qualificata ed abilitata (ex lege o tramite preventiva valutazione dell A.N.AC. e successiva iscrizione nell apposito elenco) all approvvigionamento di lavori, beni e servizi per conto dei soggetti che se ne avvalgono.
24 C. Art. 37 D.lgs n. 50/2016 entro 6 mesi dalla entrata in vigore del Codice con DPCM, su proposta del MEF e previa intesa in Conferenza Unificata, saranno individuati: a)gli ambiti territoriali di riferimento per le Centrali Committenza (si può presumere, visto quanto scritto da Anac e pubblicato tra le faq dell 08/06/2016, che per i servizi sociali saranno rispettati gli ambiti di cui alla L. n. 328/2000); b)i criteri e le modalità per la costituzione delle centrali di committenza.
25 L art. 37, rispetto all obbligo di centralizzazione, introduce delle ECCEZIONI PER MATERIA E PER VALORE: A)PER MATERIA: Non si applica alle amministrazioni quando svolgono appalti nei settori speciali ex artt. da 115 a 121 ovvero gas ed energia termica,elettricità, Acqua, Servizi di trasporto, Porti e Aeroporti, Servizi postali, estrazione di gas e prospezione o estrazione di carbone o di altri combustibili solidi
26 B) PER VALORE: le S.A. possono acquisire direttamente autonomamente gli acquisti di forniture e servizi entro i , anche utilizzando strumenti di acquisti delle centrali di committenza; tra e fino alla soglia comunitaria le S.A. devono essere qualificate ex art. 38 e possono usare autonomamente gli strumenti di acquisto telematici delle centrali di committenza qualificate. Se non sono disponibili tali strumenti svolgono una procedura ordinaria oppure ricorrono ad una centrale di committenza o ad una aggregazione con uno o più stazioni appaltanti qualificate.
27 Le stazioni appaltanti non in possesso delle necessarie qualificazioni ex art. 38 D.lgs 50/2016 procedono all acquisto di servizi e forniture ricorrendo a centrali di committenza o a soggetti aggregatori
28 Le centrali di committenza possono: 1.aggiudicare appalti, stipulare ed eseguire i contratti per conto delle amministrazioni aggiudicatrici; 2.stipulare accordi quadro ai quali le stazioni appaltanti possono ricorrere per l aggiudicazione dei propri appalti; 3.gestire sistemi dinamici di acquisizione.
29 I COMUNI NON CAPOLUOGO DI PROVINCIA: ferme restando le eccezioni per valore, devono ricorrere a: a)centrale di committenza qualificata o soggetto aggregatore qualificato; b)unione di Comuni qualificate come centrali ovvero associandosi o consorziandosi in centrali di committenza; c)ricorrendo alla Stazione Unica appaltante presso gli enti di area vasta.
30 ART. 38 LA QUALIFICAZIONE Tale istituto entrerà in vigore solo dopo l emanazione del DPCM (da adottarsi entro 90 giorni dall entrata in vigore del Codice, su proposta del MEF, sentite Anac e Conferenza Unificata) con il quale saranno definiti: - i requisiti tecnico-organizzativi; - le modalità attuative del sistema delle attestazioni di qualificazione; - l aggiornamento e la revoca; - la data di entrata in vigore del nuovo sistema di qualificazione.
31 La qualificazione ha ad oggetto la: - capacità di programmazione e progettazione; - capacità di affidamento; - capacità di verifica sull esecuzione e controllo dell intera procedura, ivi incluso collaudo e messa in opera.
32 Sono iscritti di diritto nell elenco delle stazioni appaltanti qualificate istituito presso l Anac: 1.Consip Spa; 2.Invitalia agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa; 3.I soggetti aggregatori regionali di cui all art. 9 del DL 66/2014.
33 I requisiti sono individuati sulla base di parametri di base e parametri premianti. Requisiti di base: - strutture organizzative stabili; - presenza di dipendenti con specifiche competenze; - sistema di formazione e aggiornamento del personale; - numero di gare nel triennio (tipologia, importo complessità) - numero di varianti approvate; - rispetto dei tempi di esecuzione delle procedure; - rispetto dei tempi di pagamento per imprese e fornitur.
34 Requisiti premianti: - valutazione positiva dell Anac su prevenzione rischi di corruzione; - presenza di sistemi di gestione della qualità UNI EN ISO degli Uffici; - disponibilità di strumenti telematici nella gestione delle gare; - livelli di soccombenza nel contenzioso; - applicazione dei criteri di sostenibilità ambientale e sociale nell attività di progettazione e affidamento.
35 Durata della qualificazione: 5 anni e può essere rivista a seguito di verifica anche a campione da parte di Anac. Anac stabilirà: - le modalità attuative, nonché un termine congruo per consentire alle stazioni appaltanti di dotarsi dei requisiti necessari; - i casi di concessione di qualifica con riserva. Dalla data di entrata in vigore di detto sistema non sarà più possibile ricevere un CIG se non si rientra nel sistema di qualificazioni per la tipologia di affidamento. Fino ad allora i requisiti di qualificazione saranno soddisfatti mediante l iscrizione all anagrafe di cui all art. 33 ter DL 179/2012. E sufficiente essere iscritti all anagrafe unica presso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici.
36 Art. 33 ter DL 179/2012 È istituita presso l AVCP l anagrafe unica delle stazioni appaltanti. Le stazioni appaltanti hanno l obbligo: - di essere iscritte all anagrafe; - di aggiornare i dati identificativi. In mancanza del rispetto di tale obbligo consegue la nullità degli atti adottati e la responsabilità amministrativa e contabile dei funzionari responsabili.
37 Le Centrali Uniche di Committenza già costituite dovranno, quindi, rivedere gli accordi sottoscritti ed operanti da adeguare sotto il piano normativo e giuridico alle norme vigenti nell ottica della qualificazione. Occorre, inoltre, avviare una riflessione sull opportunità/possibilità di istituire Centrali Uniche di Committenza a livello di Ambito o Sovrambito da qualificarsi ai sensi dell art. 38 anche alla luce del fatto che le Centrali qualificate possono svolgere procedure di gara anche in favore di altri centrali o di altre stazioni appaltanti.
38 A titolo esemplificativo e per gli affidamenti in tema di Servizi Sociali non può non riferirsi alla possibilità già a disposizione per gli Ambiti quali Consip ed Empulia (soggetto aggregatore della Regione Puglia). CONSIP Spa, ad es, ha pubblicato dal 23/12/2015 un bando per i servizi di assistenza alle persone anche non autosuf. e per i servizi socio-educat. prima infanzia di cui al PAC.
39 I fornitori interessati possono, quindi, presentare a Consip domanda di abilitazione per uno o più ambiti merceologici previsti nel bando; Consip procede alla valutazione dei requisiti di ciascun fornitore all esito della quale viene rilasciato il provvedimento di abilitazione o il diniego dello stesso.
40 A valle di tale abilitazione, gli Ambiti, per importi sotto soglia, possono acquistare i servizi di cui necessitano mediante una Richiesta di Offerta nella quale specificano in ogni dettaglio le caratteristiche del servizio richiesto.
41 STRUMENTI DI ACQUISTO SU CONSIP: 1.CONVENZIONI 2.MERCATO ELETTRONICO 3.ACCORDO QUADRO 4.SISTEMA DINAMICO
42 1.CONVENZIONI Sono contratti quadro stipulati da Consip a seguito di gara tradizionale. Le imprese fornitrici aggiudicatarie si impegnano ad accettare gli ordinativi di fornitura da parte delle P.A. ai prezzi e alle condizioni stabilite in gara fino al raggiungimento del massimale previsto.
43 2. MERCATO ELETTRONICO È un mercato digitale dove le P.A. possono effettuare negoziazioni dirette, trasparenti, per gli acquisti sotto soglia comunitaria in cui i fornitori abilitati offrono i loro beni e servizi e le stazioni appaltanti ordinano beni e servizi mediante o richiesta di offerta o ordini di acquisto.
44 3. IL SISTEMA DINAMICO DI ACQUISIZIONE È una procedura telematica sempre aperta in cui i fornitori che rispettano i requisiti previsti possono chiedere l ammissione. Per l aggiudicazione si seguono le procedure ristrette. Si articola in due fasi: 1.Consip apre il bando istitutivo per la categoria merceologica; 2.La PA indice e aggiudica l appalto definendo quantitativi, valore, caratteristiche specifiche e invita i partecipanti a presentare una offerta.
45 4. ACCORDI QUADRO È uno strumento di contrattazione che stabilisce le condizioni di prezzo, qualità e quantità relative ad appalti da aggiudicare nel periodo massimo di 4 anni. L accordo quadro è stipulato da Consip per conto del MEF e gli operatori economici. Le singole amministrazione contratteranno poi con i singoli operatori singoli contratti sulla base delle proprie esigenze.
46 Soggetti aggregatori della Regione Puglia Con LR n. 37/2014, art 20 comma 2, InnovaPuglia S.p.a., in attuazione dell art. 9, comma 5, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito con Legge 23 giugno 2014 n. 89, è stata designata soggetto aggregatore della regione Puglia (SArPULIA) al fine di perseguire gli obiettivi di finanza pubblica e di trasparenza, regolarità ed economicità della gestione dei contratti pubblici, promuovere e sviluppare, nel rispetto della normativa nazionale, il processo di razionalizzazione dell'acquisizione di lavori, beni e servizi delle amministrazioni e degli enti aventi sede nel territorio.
47 Stipula convenzioni quadro e accordi quadro; Gestisce sistemi dinamici di acquisizione; Svolge procedure di gara, svolgendo le attività ed i servizi di stazione unica appaltante ai sensi del D.P.C.M. 30 giugno 2011, procedendo all aggiudicazione del contratto; Gestisce l albo dei fornitori on linesvolge attività di committenza ausiliarie; Cura l esercizio, lo sviluppo e la promozione del servizio telematico denominato EmPULIA.
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