Innovazione didattica e formazione degli insegnanti in fisica moderna: i progetti IDIFO. Lorenzo Santi DCFA Università di Udine

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1 Innovazione didattica e formazione degli insegnanti in fisica moderna: i progetti IDIFO. Lorenzo Santi DCFA Università di Udine

2 Background della famiglia dei progetti IDIFO Tre decadi di ricerca didattica in Fisica hanno prodotto numerosi modelli di buone pratiche nel T/L della fisica, basate (tra l altro) su modelli di ricostruzione dei contenuti disciplinari modelli di utilizzo e valorizzazione delle Tecnologie dell'informazione e della Comunicazione (TIC) modelli e strategie di interazione docente - discente

3 Background della famiglia dei progetti IDIFO Numerosi modelli di «formazione degli insegnanti», con due problemi fondamentali Le modalità di interazione ricercatoreinsegnante (gap tra ricerca/università e Scuola) Le modalità di trasferimento e disseminazione delle proposte innovative (aggiornamento dei temi e delle metodologie in una formazione continua)

4 Background della famiglia dei progetti IDIFO La formazione degli insegnanti ha in particolare bisogno di esemplificazioni ed esperienze contestualizzate, in un processo di autoformazione sul campo. Approccio laboratoriale Ricerca azione Comunità di pratica

5 Background della famiglia dei progetti IDIFO In questo contesto si inserisce l esperienza di alcune URDF italiane Borse di ricerca per insegnanti (BRI) Progetti collaborativi Università Scuola (CRUS) Corsi di formazione insegnanti telematici (IMOFI)

6 I progetti IDIFO (Innovazione Didattica in Fisica e Orientamento) Iniziati nel 2006 dalle unità di ricerca in didattica della fisica di 9 Università italiane, nell ambito del progetto Lauree Scientifiche PLS1, con la collaborazione in totale di 15 Università. Proseguiti nelle edizioni IDIFO2 (2009), IDIFO3 ( , piano PLS) e quella attualmente in fase di svolgimento IDIFO4 (2013)

7 Le sedi collaboranti nel corso delle edizioni IDIFO1 IDIFO3 IDIFO4

8 I progetti IDIFO Centrati su la fisica del 900 (fisica quantistica, relativistica, statistica e della materia), la fisica in contesto, il contributo delle Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione (TIC) per l apprendimento scientifico l orientamento formativo (Problem Solving per l Orientamento Formativo disciplinare in fisica) per la formazione degli insegnanti e le attività di laboratorio sperimentale e didattico

9 I progetti IDIFO Nell ambito dell innovazione didattica e la formazione insegnanti 3 master di secondo livello biennali (a.a , , 2013 in corso) 3 corsi di perfezionamento (a partire dall a.a ) Laboratori co-progettati come Moduli formativi Insegnanti

10 I Master IDIFO: la struttura (ed i corsi di perfezionamento) Master di II livello, biennale, per 60 CFU. (Corsi di perfezionamento: stessa offerta formativa, ma annuale e 15 CFU) In generale, le attività nelle varie edizioni: - Laboratori e corsi in rete telematica su portale di e-learning - Laboratori e seminari in presenza, offerti dalle varie sedi - Lavoro individuale e di sperimentazione

11 Partecipazione ai master

12 I Master IDIFO: la piattaforma di e-learning

13 I Master IDIFO: la piattaforma di e-learning La formazione e-learning, svolta in ambiente U-portal, ha previsto: analisi di materiali di ricerca; loro discussione in web-forum; redazione di documenti in scrittura collaborativa e project work personali, sperimentati con gli studenti. Ha contribuito alla costruzione di competenze tramite: l accesso a materiali e proposte di ricerca; il confronto tra pari; la revisione critica di approcci tradizionali.

14 I Master IDIFO: la piattaforma di e-learning Ciascuna attività didattica ha previsto la frequenza ad almeno il 70% del monte ore preventivato, commisurato a un minimo numero di: accessi, download e upload dei documenti, interventi nei forum. Il monitoraggio delle attività è stato effettuato utilizzando schede standard (Connessi! Scenari di innovazione della Formazione e della Comunicazione a cura di Tommaso Minerva, Luigi Colazzo, Ledizioni (SET 2011) pag )

15 L offerta formativa di M-IDIFO1 Finalità: formare gli insegnanti in servizio in modo che possano affrontare specifici problemi didattici di: Interazione tra i soggetti coinvolti nella formazione, Organizzazione didattica, Gestione del curriculum, apprendimento, con particolare riguardo ai nodi che la disciplina pone sul piano interpretativo, Modalità in cui nuove proposte e nuovi strumenti didattici, come le tecnologie dell informazione e della comunicazione cambiano l attività scolastica e permettono il superamento di nodi concettuali ed il raggiungimento di nuovi obiettivi formativi Aggiornamento del curriculum e la trattazione di quei temi di fisica, come la fisica quantistica e la relatività, spesso di grande interesse per i giovani, oggi presenti in tutti i libri di testo in modo giustapposto e spesso non del tutto dominati dagli insegnanti.

16 L offerta formativa di M-IDIFO1 Legenda MODULI cfu totali di cui in WS A Quantistica 20 4 B Relatività 13 2 C Fisica statistica e della Materia 12 1 D Cosmologia e particelle 1,5 0 E Orientamento - PSO 6,5 0,5 W Workshop 7,5 7,5 ZZ lavoro autonomo e tesi esami e la tesi: 4 project work (PW) sui moduli A, B, C&D ed E. I moduli A, B, C&D, E prevedono una sperimentazione in classe di minimo 6 ore. Tesi Master: uno dei moduli approfondito.

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19 L offerta formativa di M-IDIFO1 Le attività in presenza si sono concentrate in due workshop a Udine (settembre 2006 luglio 2007) durante la prima edizione della Scuola Estiva di Fisica Moderna (luglio 2007)

20 L impostazione di IDIFO3 Elementi che caratterizzano IDIFO3 sono: 1. il progetto, che prevede una impostazione modulare sul percorso formativo biennale del Mater, con un percorso annuale più breve di CP, la frequenza a singoli corsi; 2. la gestione nazionale con responsabili di sede, che curano l attuazione dei laboratori in presenza e supportano i corsisti afferenti alle diverse sedi garantendo la possibilità di un supporto in presenza laddove necessario e/o richiesto; 3. la gestione locale con attività differenziate, che valorizzano le sedi e consentono la personalizzazione dei piani di studio; 4. il ruolo dei docenti, gestori della didattica e al tempo stesso tutor delle specifiche attività di e-learning previste nei rispettivi insegnamenti; 5. la figura del tutor dei corsisti, a cui sono state devolute le mansioni di formazione dei corsisti all uso della piattaforma e-learning, l interfacciamento con i corsisti sia per gli aspetti generali legati ad esempio alle richieste di rimodulazione dei piani di studio o di adempimento degli obblighi, sia laddove necessario a supporto di specifiche richieste di tipo organizzativo o di funzionamento relative ai singoli insegnamenti; 6. il lavoro dei corsisti, attuato secondo l integrazione dei modelli metaculturale, esperienziale e situato nelle diverse fasi formative.

21 L offerta formativa di M-IDIFO3 Finalità: formare un insegnante esperto in 1. didattica della fisica moderna (soprattutto fisica quantistica, relativistica, con elementi di astrofisica e cosmologia); 2. utilizzo delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (TIC) per il superamento dei nodi concettuali in fisica; 3. formazione al pensiero teoretico in fisica ed alle attività sperimentale sugli esperimenti cruciali per la fondazione del modo di pensare quantistico e relativistico; 4. progettazione e realizzazione di fisica in contesto; 5. attività didattiche basate sulla lettura di qualificati articoli divulgativi della ricerca scientifica (da Asimmetrie dell INFN) 6. didattica laboratoriale con strategie di Inquiry Learning, problem solving e PEC; 7. progettazione e realizzazione di materiali ed attività per l orientamento formativo in fisica 8. analisi dei processi di apprendimento nell innovazione didattica.

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23 L offerta formativa di M-IDIFO3 Il piano formativo del Master prevede un esame per ciascun modulo di 3 cfu del piano formativo individuale, quello del PSOF (se non già previsto) e la tesi finale. La natura di laboratorio di ciascun insegnamento ne fa un contesto di possibile progettazione per attività didattica con i ragazzi in classe (LabIDIFO3). La tesi documenta attività di sperimentazione didattica in presenza (o a distanza con ragazzi di scuola secondaria o altri insegnanti in formazione sui temi dei Moduli) per almeno 36 ore, di cui almeno 16 nella stessa classe.

24 L offerta formativa di M-IDIFO3 I corsi hanno avuto la struttura di laboratori, sia in rete che in presenza. Esempi di laboratori IDIFO3 in rete telematica (tutti da 3 CFU, macroarea FM) Lab_IDIFO3_Approccio Geometrico alla relatività Lab_IDIFO3_Spaziotempo e dinamica relativistica Lab_IDIFO3_Approcci alla relatività: le interpretazioni di Einstein e Minkowski a confronto Lab_IDIFO3_Il nuovo modo di pensare della fisica quantistica e il formalismo di Dirac Lab_IDIFO3_Nodi concettuali della meccanica quantistica Lab_IDIFO3_Proposte didattiche di fisica quantistica: analisi comparata Lab_IDIFO3_Fisica quantistica: proposte didattiche legate alla teoria dei campi Lab_IDIFO3_Rutherfod Backscattering Spectroscopy in classe LabA_Tecniche sperimentali per i beni culturali

25 L offerta formativa di M-IDIFO3 Le attività in presenza Esempi di laboratori PLS nelle varie sedi del progetto Lab_IDIFO3_Onde e Oscillazioni Laboratorio PLS a MI LabA_Fenomenologia della propagazione del suono Laboratorio PLS a PA LabA_RTL nel laboratorio di fisica Laboratorio PLS a PV, TO e UD LabA_Percorsi sui fenomeni termici Laboratorio PLS a FI, TO e UD LabA_Percorsi di elettromagnetismo Laboratorio PLS a BA, FI, PV e UD LabA_Energia e leggi di conservazione Laboratorio PLS a PV e UD LabA_Introduzione alla fisica della materia: metalli, semiconduttori, superconduttori Laboratorio PLS a PV e UD LabA_Studio della Diffrazione con sensori on-line Laboratorio PLS a BA, FI, Roma Tre ed UD LabB_Autovalutazione in meccanica e termodinamica Laboratorio PLS a BA, PV e UD LabA_Fenomeni d'attrito Laboratorio PLS a PV LabE_Fisica in moto Laboratorio Esplorativo MORE - Ducati (UniMORE) LabE_Superconduttività Laboratorio Esplorativo MOSEM (UniUD)

26 IDIFO3/4 - Laboratori co-progettati Laboratori di impostazione PLS, basati sul coinvolgimento di insegnanti, che coprogettano interventi di apprendimento basato sull esplorazione di situazioni problema e ne seguono lo svolgimento, monitorando gli apprendimenti degli studenti personalmente impegnati in attività (hands-on e minds-on) basate su strategie e metodi qualificati da ampie sperimentazioni di ricerca didattica sull apprendimento attivo. Sono tutti di 3 cts (cfu) corrispondenti a 30 ore da condurre in presenza o a distanza e sono dei seguenti tipi. Laboratori PLS Didattica Laboratoriale - comprensivi di 6-10 ore di formazione generale e caratterizzante, 4-6 ore di progettazione didattica, 16-8 ore di sperimentazione in classe con studenti e 4-6 ore di analisi dati e rielaborazione; Lab di Autovalutazione - comprensivi di 6 ore di formazione generale e caratterizzante, 4 ore di progettazione didattica, 16 ore di sperimentazione in classe o a distanza con studenti e 4 ore di analisi dati e rielaborazione; LabIDIFO Laboratori di formazione insegnanti PLS - comprensivi di 14 ore di formazione generale e caratterizzante, 5 ore di progettazione didattica, 6 ore di sperimentazione in classe con studenti e 5 ore di analisi dati e rielaborazione.

27 Lab A Percorsi dall elettromagnetismo alla SC Esplorazione della superconduttività nelle scuole Misure con sensori collegati in linea con l elaboratore Presso UNIUD Con sensori on-line viene analizzato il breakdown della resistività, associato alla transizione allo stato superconduttivo. L annullamento del campo magnetico all'interno del superconduttore viene riconosciuto fenomenologicamente nell esplorazione della levitazione di piccoli magneti su dischi portati allo stato superconduttivo immergendoli in azoto liquido. Si studiano effetti tipici dei superconduttori come l effetto Meissner e l effetto pinning.

28 corrente (A) Lab. Introduzione alla fisica dei materiali: metalli, semiconduttori, superconduttori Si esplorano le proprietà di conduzione elettrica di materiali diversi con sensori collegati all elaboratore, per creare un ponte tra la fenomenologia e i processi microscopici di trasporto elettrico 0,12 0,1 0,08 0,06 0,04 0, ddp (lampadina) (V)

29 Lab. Le idee della MQ a partire dagli esperimenti con polaroid. Multimedialità ed esperimenti ideali. I nodi della funzione d onda Laboratorio di esplorazione dei concetti fondanti della meccanica quantistica e del suo formalismo di base, nel contesto fenomenologico della polarizzazione esplorata con esperimenti reali e esperimenti ideali a singolo fotone, con applet multimediali che favoriscono il passaggio dalla fenomenologia alla formalizzazione dei concetti..

30 L offerta formativa di M-IDIFO4 Un percorso biennale di 8 moduli a scelta (24 cfu ~200 ore), 36 ore di sperimentazione didattica e Tesi finale L offerta didattica del Master consiste in 156 cfu tra cui ogni corsista ha scelto il proprio percorso formativo. L offerta didattica è articolata nelle seguenti macroaree: FM - Fisica Moderna ed in particolare fisica quantistica e relativistica, FCCS - Fisica in Contesti e Comunicazione della Scienza, RTLM Laboratori con sensori on-line e modellizzazione, OR- Orientamento Formativo. SUPP Supporto alle attività SPER Sperimentazione didattica a scuola FIN Preparazione della prova finale (Project Work) I moduli RTLM e parte di FCCS sono erogati in presenza, tutti gli altri in e- learning.

31 L offerta formativa di M-IDIFO4 Il piano formativo del Master prevede un esame per ciascun modulo di 3 cfu previsto nel piano formativo individuale, quello del PSOF (se non già previsto) e la tesi finale La tesi deve documentare attività di sperimentazione didattica in presenza (o a distanza con ragazzi di scuola secondaria o altri insegnanti in formazione sui temi dei Moduli) per almeno 18 ore, di cui almeno 9 nella stessa classe. Sono previsti in particolare i seguenti profili MQR Meccanica Quantistica e Relatività FMC Fisica Moderna - Contesti e Laboratorio IDM Innovazione Didattica e Fisica Moderna Insegnamenti

32 Michelini M ed (2010). Progetto IDIFO. Proposte Didattiche sulla Fisica Moderna. Strumenti per una didattica laboratoriale. vol. 1, p , PASIAN DI PRATO (U):LITHOSTAMPA, ISBN: Michelini M ed (2010). Formazione a distanza degli insegnanti all innovazione didattica in fisica moderna e orientamento. Contributi di una comunità di ricerca in didattica della fisica a un progetto di formazione a distanza: strategie e metodi. vol. 1, p , PASIAN DI PRATO (U):LITHOSTAMPA, ISBN: ; Michelini M ed (2010). Progetto IDIFO. Fisica Moderna per la Scuola. Materiali, aspetti e proposte per l innovazione didattica e l orientamento. vol. 3, p , PASIAN DI PRATO (U):LITHOSTAMPA, ISBN:

33 Esiti dei Master: la valutazione della tesi

34 Titolo del lavoro: Un percorso di sperimentazione di MQ per la S.S. di II grado ASPETTI OGGETTO DI VALUTAZIONE Punteggio da 1 A 5/10 1. Introduzione e inquadramento del tema affrontato sul piano dei contenuti (1-10) 8 2. Inquadramento del tema affrontato sul piano della didattica disciplinare (1-10) 7 3. Ricaduta sul progetto dell attività del corso IDIFO3 (con particolare riguardo ai 10 materiali di riferimento offerti ed alla discussione svolta nell ambito della formazione IDIFO3) (1-10) 4. Criteri di progettazione della sperimentazione (motivazioni in merito alle scelte 5 disciplinari, didattiche, socio-pedagogiche; strategie; metodi; contesto concettuale (1-5) 5. Criteri di progettazione della sperimentazione (razionale del percorso; aspetti posti 4 sotto controllo (domande di ricerca o obiettivi specifici disciplinari, concettuali e didattici). (1-5) 6. Filo del percorso didattico progettato, presentazione della regia del percorso (1-10) 9 7. Materiali didattici progettati e utilizzati (esperimenti, software, tutorial, schede, questionai) (1-10) 8. Presentazione del contesto in cui si è svolta la sperimentazione e in particolare del campione, ossia degli studenti con i quali è stata effettuata la sperimentazione (1-5) 9. Metodi di documentazione dell attività svolta, dei percorsi di apprendimento degli studenti, degli esiti finali della sperimentazione e metodi di analisi dei dati (1-10) GIUDIZIO GENERALE: 10. Presentazione dei dati emersi nell attività in classe (1-10) Discussione dei risultati mettendoli a confronto con le scelte iniziali di progettazione 4 (1-5) 12. Conclusioni che emergono dai risultati in merito all esito formativo e ai percorsi di 8 apprendimento attivati (1-10) 13. Conclusioni che emergono in merito alla propria crescita professionale (1-5) 5 TOTALE 94 Lavoro corposo, ben articolato. Se la parte introduttiva e di messa in contesto è stringata, la documentazione del materiale, dell attività svolta e dei risultati ottenuti, è buona. Complessivamente, valuto molto positivo il lavoro effettuato

35 1. INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO DEL TEMA AFFRONTATO SUL PIANO DEI CONTENUTI A. IL MODULO I5 - NODI CONCETTUALI DELLA MECCANICA QUANTISTICA B. IL MODULO I6 - PROPOSTE DIDATTICHE DI FISICA QUANTISTICA: ANALISI COMPARATA C. IL MODULO I4 - IL NUOVO MODO DI PENSARE DELLA FISICA QUANTISTICA E IL FORMALISMO DI DIRAC D. IL MODULO I7 PROPOSTE DIDATTICHE LEGATE ALLA TEORIA DEI CAMPI E. IL MODULO I15 ORIENTAMENTO FORMATIVO E PROBLEM SOLVING ED IL MODULO M8 ORIENTAMENTO COME SFIDA PER IL FUTURO 2. INQUADRAMENTO DEL TEMA AFFRONTATO SUL PIANO DELLA DIDATTICA DISCIPLINARE 3. RICADUTA SUL PROGETTO DELL ATTIVITÀ DEL CORSO IDIFO3 4. CRITERI DI PROGETTAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE (MOTIVAZIONI IN MERITO ALLE SCELTE DISCIPLINARI, DIDATTICHE, SOCIO- PEDAGOGICHE; STRATEGIE; METODI; CONTESTO CONCETTUALE) 5. CRITERI DI PROGETTAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE: OBIETTIVI SPECIFICI DISCIPLINARI, CONCETTUALI E DIDATTICI 6. IL RAZIONALE DEL PERCORSO DIDATTICO PROGETTATO, PRESENTAZIONE DELLA REGIA DEL PERCORSO 7. MATERIALI DIDATTICI PROGETTATI E UTILIZZATI 8. CONTESTO DELLA SPERIMENTAZIONE 9. METODI DI DOCUMENTAZIONE DELL ATTIVITÀ SVOLTA, DEI PERCORSI DI APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI, DEGLI ESITI FINALI DELLA SPERIMENTAZIONE E METODI DI ANALISI DEI DATI 10. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE - PRESENTAZIONE DEI DATI EMERSI NELL ATTIVITÀ IN CLASSE 11. ANALISI QUESTIONARI E DISCUSSIONE DEI RISULTATI. 12. CONCLUSIONI CHE EMERGONO DAI RISULTATI IN MERITO ALL ESITO FORMATIVO E AI PERCORSI DI APPRENDIMENTO ATTIVATI. 13. CONCLUSIONI CHE EMERGONO IN MERITO ALLA PROPRIA CRESCITA PROFESSIONALE. ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI SINTESI (MODULO: LAB. IDIFO3 - PROPOSTE DIDATTICHE DI FISICA QUANTISTICA: ANALISI COMPARATA) ALLEGATO 2 - SCHEDA: FONDAMENTI E INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO DELLA MECCANICA QUANTISTICA (MQ) ALLEGATO 3 - IL NUOVO MODO DI PENSARE DELLA FISICA QUANTISTICA E IL FORMALISMO DI DIRAC. ANALISI DELLA PROPOSTA DIDATTICA DELL UNIVERSITÀ DI UDINE (LAB. IDIFO3). ALLEGATO 4 - MODULO I7: PROPOSTE DIDATTICHE LEGATE ALLA TEORIA DEI CAMPI (PERCORSO DI SPERIMENTAZIONE IDIFO3) ALLEGATO 5 - MODULO I15: ORIENTAMENTO FORMATIVO E PROBLEM SOLVING IN AMBITO DISCIPLINARE (LAB. IDIFO3) ALLEGATO 6 - CORSO M8 : ORIENTAMENTO COME SFIDA PER IL FUTURO ALLEGATO 7 - PROGETTAZIONE MICROMODULO LAB. IDIFO3 MECCANICA QUANTISTICA ALLEGATO 7-1: QUESTIONARIO DI INGRESSO ALLEGATO 7-2 QUESTIONARIO DI VERIFICA FINALE ALLEGATO 8 SCHEDA DIDATTICA N.1 ALLEGATO 9 APPUNTI: RAPPRESENTAZIONE COMPLESSA DELLA SOVRAPPOSIZIONE DEGLI STATI ALLEGATO 10 LETTURE: 1) ENTANGLEMENT QUANTISTICO E PARADOSSO EPR; 2) LA LUNA QUANTISTICA MICROCOSMO E MACROCOSMO; 3) LA FISICA DEI QUANTI E IL MONDO MACROSCOPICO ALLEGATO 11 ANNO SCOLASTICO APPUNTI PER LA CLASSE 4A H

36 Esiti dei Master:IDIFO1 Al Master IDIFO1 si sono iscritti 48 insegnanti di tutta Italia a seguito di selezione nazionale. Il monitoraggio delle attività in rete è stato effettuato utilizzando diversi strumenti sia in termini quantitativi sul numero di accessi, download e upload dei documenti e di interventi nei forum sia con criteri qualitativi. Una specifica discussione su questo lavoro viene fatta in questa sede, nei successivi paragrafi. Gli apprendimenti sulle attività in presenza sono state monitorate con tutorial standard, questionari e test. Dalle indicazioni emerse dal questionario conclusivo e dalle riflessioni sulla propria formazione conclusive delle tesi di Master, i corsisti hanno individuato nella modalità e-learning un alto valore formativo (67%) legato all occasione di documentare e quindi sistematizzare conoscenze e nel confronto paritetico docenti e corsisti un occasione significativa per la loro trasformazione in competenze (60%). Nelle strutture di forum organizzate per fasi, i corsisti hanno trovato un contesto di analisi in un quadro coerente e approfondito dei nodi disciplinari (33%) e negli spunti didattici offerti come base formativa e progettuale una parte dei corsisti ha trovato una risorsa per la riflessione e la rielaborazione (33%). Una delle valenze formative più importanti è stata individuata nella discussione di percorsi sperimentati da colleghi in modalità documentata e asincrona (80%), su temi usualmente non trattati nella scuola (94%). Al tempo stesso è stato evidenziato un eccessivo carico di lavoro (33%) e qualche caso di difficoltà a interagire in rete, proprio a seguito della natura scritta e differita dell interazione tra pari (13%) e della mancanza di attività e-learning sincrone più vicine alle modalità di comunicazione in presenza (13%). Non sono stati apprezzati approfondimenti tecnici di pura natura disciplinare rispetto ai quali è stato richiesto di privilegiare le riflessioni di carattere didattico (26%). L esperienza condotta ha pertanto messo in evidenza la fattibilità di una formazione degli insegnanti all innovazione didattica in rete telematica, in cui il modello formativo risulta efficace e corrispondente ai bisogni nella sua integrazione di aspetti culturali, disciplinari, didattici e professionali, anche se sembra necessario aumentarne la flessibilità, prevedendo percorsi formativi a livelli diversi e con durate differenziate.

37 Esiti dei Master: IDIFO3 Il Master IDIFO3 è in conclusione e si possono fare in questa sede delle considerazioni di riepilogo basate su elementi non sistematici. Nonostante il carico didattico in termini di ore di attività sia stato notevolmente ridotto rispetto a IDIFO1, l impegno richiesto ai corsisti è stato alto: molto superiore a quello standard per un Master. I corsisti d altra parte si sono rivelati di alto livello culturale e professionale, profondamente interessati a diventare professionisti competenti nella tematica affrontata. Alcuni non sono riusciti a sostenere il carico di lavoro richiesto in parallelo al lavoro scolastico e hanno abbandonato (3), altri hanno chiesto proroghe e recuperi (6). Per consentire di raggiungere comunque un titolo formativo anche ai docenti che pur iscritti al Master IDIFO3, è stato istituito un corso di perfezionamento ad hoc (CP IDIFO3) attivato parallelamente e che ha mutuato gli insegnamenti del Master IDIFO3. Esso ha offerto la possibilità a diversi corsisti (7) di concludere un percorso formativo più breve, nonché di accogliere richieste ritardatarie di iscrizione. A parte l eccessivo carico di lavoro il Modello formativo messo in campo risulta piuttosto efficace e corrispondente ai bisogni nella sua integrazione di aspetti culturali, disciplinari, didattici e professionali. Esso integra una formazione metaculturale con un esperienziale e una situata, offrendo a ciascuno l occasione di sviluppo progettuale commisurato ai bisogni e alle motivazioni.

38 Conclusioni finali La costruzione della conoscenza, per quanto sia di per sé un processo che coinvolge il singolo in un atto volontario di apprendere, è favorita attraverso il confronto dialogico. Tale confronto oggigiorno può essere attuato dal cosiddetto Computer Supported Collaborative Learning. L ipotesi alla base di tale metodologia è che l apprendimento in un gruppo collaborativo si produca attraverso o venga fortemente potenziato dal confronto o anche scontro di posizioni alternative, contributi differenziate, argomentazioni e controdeduzioni, domande di chiarimento o spiegazione, approfondimenti. L ipotesi è che il soggetto sia stimolato a ristrutturare i propri schemi concettuali. Nella prospettiva adottata in IDIFO, la discussione dei nodi concettuali relativi ai temi in discussione e la riflessione sull analisi di proposte didattiche di ricerca focalizzata secondo tagli diversi possa sviluppare sia specifica conoscenza dell ambito disciplinare considerato (CK), sia della relativa didattica (PCK). L impianto teorico metodologico dell apprendimento collaborativo in rete ha privilegiato l uso del threaded web forum, che già attraverso le sue funzionalità di base, offre importanti peculiari funzioni allo sviluppo di discussioni in rete orientate all apprendimento: persistenza, rivedibilità e revisionabilità dei testi con la possibilità di rianalizzarli, trovare connessioni tra idee, favorire la riflessività.

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