editoriale INDICE Lorenzo Epis

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1 editoriale La sicurezza degli impianti come valore aggiunto I primi 4 mesi dell anno hanno visto un importante tema nell ambito dell aggiornamento normativo, ovvero la pubblicazione della nuova Uni 7129, relativa alla progettazione, installazione e messa in servizio di impianti a gas asserviti ad apparecchi 35 kw. La nuova norma Uni 7129, pubblicata a dicembre 2015, rappresenta un vero e proprio testo unico, è difatti composta da 5 parti relative all impianto interno, all installazione degli apparecchi, all evacuazione dei prodotti della combustione, allo scarico della condensa e, in ultima fase, alla messa in servizio. In modo razionale e schematico la norma declina un iter per provvedere all installazione e al rifacimento impiantistico, secondo la regola dell arte, garantendo inoltre l adeguamento all evoluzione tecnologica e contemplando l utilizzo, ad esempio, di nuovi materiali e sistemi. Emerge, in ogni caso, attraverso tale norma il tema più importante ovvero quello della sicurezza impiantistica. La sicurezza degli impianti è, ad oggi, il tallone d Achille ed al contempo la grande opportunità del settore. Un analisi svolta nel 2012 da Assotermica, identifica che negli impianti esistenti circa il 91,4% è da considerare non a norma. Calcolando che la stessa ricerca ha identificato che il totale degli impianti a gas (allacciati a rete di distribuzione) è pari a circa 21 milioni, si comprende come il potenziale di miglioramento sia veramente notevole. La nuova norma Uni 7129 diviene quindi uno strumento operativo, pratico e moderno, per realizzare i nuovi impianti ed adeguare gli esistenti, rendendoli idonei alla normativa vigente. La sicurezza diviene, non solo un esigenza relativa alle pratiche impiantistiche, ma una vera e propria mission aziendale. Far diventare della sicurezza un proprio slogan permette alle aziende del settore di attirare l attenzione dei clienti, nei confronti di un tema importante, permettendo inoltre il giusto riconoscimento della professionalità di chi opera sugli impianti. Garantire che la propria professionalità sia riconosciuta è sicuramente un elemento strategico che può fare la differenza in questa fase di profondi cambiamenti. Un ulteriore norma viene in nostro aiuto ed è la Uni del Tale norma, per ora a carattere volontario, permette agli operatori (post contatore) degli impianti gas di seguire un percorso di qualificazione e conseguire una vera e propria certificazione che attesta le abilità, le competenze e le capacità professionali. Per essere sempre più competitivi, oggi è fondamentale distinguersi, e la norma Uni è l elemento utile che permetterà al nostro settore di fare un salto di qualità importante e significativo. INDICE editoriale La sicurezza degli impianti come valore aggiunto... 1 in sintesi L evoluzione legislativa e normativa... 2 gas La messa in servizio degli impianti gas... 4 rinnovabili Qualifica per operatori impianti alimentati a biomassa fiscale Conto termico igiene impianti Legionella: l importanza del sopralluogo eventi L informazione oggi passa anche dai seminari online Perché la sicurezza degli impianti, oggi più che mai, è un valore aggiunto. Lorenzo Epis Amministratore Delegato eteam

2 in sintesi L evoluzione legislativa e normativa Il mondo dell installazione impiantistica si è confrontato con importanti novità normative e legislative, accadute negli ultimi mesi. Tale tendenza evolutiva continuerà in futuro, diverse norme saranno difatti soggette a modifiche ed in alcuni casi vedremo nuove pubblicazioni. Negli ultimi anni il settore idrotermosanitario ha vissuto molteplici ed importanti novità in relazione a nuove norme e leggi. Sono stati introdotti innovativi libretti di impianto con i quali è possibile descrivere gli impianti tecnologici nella loro vastità, includendo caldaie, pompe di calore od elementi distributivi come le canalizzazioni. Nuovi allegati, più specifici sull efficienza energetica, hanno dettato diverse modalità di valutazione e leggi come il Dpr 74 hanno definito nuove metodiche relative alle prassi installative e manutentive. Il settore è in continua evoluzione e negli ultimi mesi abbiamo assistito alla pubblicazione della nuova norma Uni 7129:2015, ovvero uno dei più importanti riferimenti nell ambito impiantistico, che dettaglia le prassi tecniche per la progettazione, installazione e messa in servizio di impianti domestici e similari alimentati a gas naturale. Occorre applicare i dettami di tale norma nei casi di: nuova installazione, rifacimento, modifica, trasformazione, manutenzione straordinaria ed ovviamente anche nei casi di sostituzione apparecchio. UNI 7129:2015 La nuova Uni 7129:2015, che introduce alcune novità, è composta da 5 parti ed include le specifiche sui materiali, come il multistrato, che precedentemente erano dettagliate in norme differenti, ora ritirate. A completamento, vi è anche la pubblicazione della norma Uni 7128:2015 che raccoglie tutte le definizioni necessarie alla piena comprensione delle prassi installative. In ambito legislativo, è stato pubblicato il testo ufficiale del nuovo Conto Termico con il DM 16 febbraio 2016, operativo dal 31 maggio Il provvedimento, tanto atteso, aggiorna il precedente meccanismo di incentivazione (DM 12 dicembre 2012). CONTO TERMICO La nuova edizione del Conto Termico ha il fine di promuovere gli interventi finalizzati all efficienza energetica e l apporto delle fonti rinnovabili, anche attraverso la semplificazione ed il miglioramento dell iter burocratico di accesso. 2

3 in sintesi Durante i prossimi mesi, una serie di norme saranno sottoposte a modifiche ed assisteremo, gradualmente, alla loro pubblicazione, come nel caso della Uni (verifica dei sistemi fumari) sottoposta attualmente a revisione. UNI E fondamentale quindi rimanere aggiornati sulle novità avvenute e su quelle che accadranno, al fine di valutare in quali ambiti operativi focalizzare la propria attenzione imprenditoriale e professionalizzare di conseguenza, con crescente specificità, il proprio operato. Ricordiamo inoltre della norma Uni che fornisce la possibilità di certificare il proprio ruolo, come responsabile tecnico, e/o installatore e manutentore. La norma, ad oggi a carattere volontario, è una interessante opportunità per rendere la propria professione ancora più riconosciuta e qualificata. UNI

4 gas La messa in servizio degli impianti gas Focus riguardante le verifiche e la documentazione da rilasciare a seguito di interventi di realizzazione di nuovi impianti gas o di interventi parziali su impianti esistenti ai sensi della nuova norma Uni 7129:2015 Ai sensi della norma UNI 7129:2015, che regolamenta la progettazione, l installazione e la messa in servizio di impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione, prima di poter dare all utente la possibilità di utilizzare un impianto gas, è necessario che l installatore o il manutentore si accerti della sicurezza, dell idoneità e della funzionalità dell impianto. UNI Nella parte 4 la norma analizza l ambito della messa in servizio, intendendo gli interventi da effettuare per porre l impianto gas nelle condizioni di servizio conformemente al progetto. In base alla tipologia di intervento effettuato (nuova installazione, manutenzione straordinaria, modifica, ecc..) gli operatori devono seguire precise procedure di messa in servizio. Il presente articolo riassume i diversi approcci operativi, le verifiche e la documentazione tecnica. Un impianto gas è costituito da più porzioni, come ad esempio l impianto interno di adduzione gas; il sistema di aerazione e ventilazione; il sistema di utilizzazione del combustibile (apparecchio); il sistema di evacuazione dei prodotti della combustione; il sistema di trattamento e scarico delle condense. Porzioni che possono anche essere realizzate in tempi diversi e da soggetti diversi. Messa in servizio di nuovi impianti gas Ogni soggetto è tenuto, a fine lavori, ad eseguire le necessarie verifiche e a rilasciare la documentazione tecnica sulla porzione di impianto realizzata (parte di propria competenza), come riassunto nella seguente tabella. GAS 4

5 gas Soggetto Intervento eseguito Prova/verifica 1 Realizzazione Impianto interno Collaudo con aria mbar Documentazione da rilasciare Dichiarazione Conformità (relativa solo impianto interno) con allegati obbligatori Soggetti e rilascio documentazione sulla porzione di impianto di propria competenza 2 Realizzazione aperture Ventilazione/ Aerazione Posa apparecchio/i Rispondenza ai requisiti della norma e/o di un eventuale progetto Dichiarazione Conformità (relativa all intervento effettuato) con allegati obbligatori 3 Sistema fumario Rispondenza sistema fumario ai requisiti di un eventuale progetto o delle norme specifiche Dichiarazione Conformità (relativa all intervento effettuato) con allegati obbligatori 4 Sistema di scarico condense Rispondenza ai requisiti della norma e/o di un eventuale progetto Dichiarazione Conformità (relativa all intervento effettuato) con allegati obbligatori 5 Allacciamento degli apparecchi all impianto interno Messa in servizio dell impianto domestico e similare con verifiche di funzionalità e compatibilità Dichiarazione Conformità con allegati obbligatori (con prove funzionali), a cui allegare tutte le dichiarazioni parziali acquisite dai soggetti precedenti GAS 5

6 gas Come ben precisato dalla :2015, le operazioni di allacciamento e messa in servizio sono contestuali. Nel caso in cui tale condizione non possa essere rispettata, l allacciamento dell apparecchio all impianto interno non deve essere effettuato. Il soggetto che allaccia un apparecchio all impianto interno (e quindi lo mette in servizio), se diverso da colui che ha realizzato le altre porzioni di impianto, prima dell allacciamento, verifica la compatibilità fra le varie parti, ricorrendo anche alla consultazione della documentazione pertinente, che verrà raggruppata ed allegata alla sua dichiarazione di conformità e agli allegati obbligatori (con prove di funzionalità e sicurezza). In particolare deve essere verificato che: l apparecchio sia predisposto per il tipo di gas combustibile con cui sarà alimentato l idoneità dell installazione e della tipologia dei materiali utilizzati per realizzare l impianto interno il dimensionamento dell impianto interno in funzione dell apparecchio installato l idoneità del sistema di evacuazione dei prodotti della combustione l idoneità, la ventilazione e l aerazione del locale d installazione dell apparecchio l idoneità del sistema di scarico delle condense, ove necessario la compatibilità delle precedenti con l apparecchio da installare Dopo aver effettuato lo spurgo della tubazione che costituisce l impianto interno dall eventuale presenza di gas inerte o aria (utilizzati per il collaudo), ed aver controllato l assenza di dispersioni di gas su tutto l impianto interno (compreso il raccordo di collegamento al sistema di misura), l operatore può effettuare la messa in servizio seguendo al seguente procedura: 1. Verificare la corretta ventilazione e aerazione dei locali 2. Verificare la corretta installazione dei canali da fumo, dei condotti di evacuazione dei prodotti della combustione o di esalazione e dei collettori fumari 3. Verificare la corretta installazione dell eventuale sistema di scarico delle condense 4. Accendere i bruciatori degli apparecchi controllandone la regolazione 5. Verificare il buon funzionamento degli apparecchi secondo le istruzioni fornite dal fabbricante 6. Verificare l efficienza dei dispositivi di evacuazione dei prodotti della combustione (come da verifica di funzionalità secondo Uni 10845) Se anche soltanto uno di questi controlli dovesse risultare negativo, l impianto non deve essere messo in servizio fino a quando non viene adeguato. GAS 6

7 gas Per modifica si intende un operazione che comporta o può comportare variazioni dell impianto gas esistente o degli apparecchi ad esso collegati, quali per esempio ampliamento, trasformazione, manutenzione straordinaria, sostituzione o rimozione di apparecchi). Nel caso di interventi su parti di impianti esistenti (impianti modificati), le fasi essenziali da soddisfare sono due: Messa in servizio a fronte di interventi su impianti modificati 1 VERIFICHE DI COMPATIBILITA 2 MESSA IN SERVIZIO GAS 7

8 gas Verifiche di idoneità Verifiche di funzionalità Controlli visivi Controlli dimensionali Verifiche di tenuta 1 VERIFICHE DI COMPATIBILITA Nella tabella seguente vengono riassunte le verifiche da effettuare, prima delle operazioni di messa in servizio, in relazione ad alcuni esempi di intervento. Verifiche da effettuare Esempio di intervento Locale di installazione UNI 7129 parte 2 Ventilazione UNI 7129 parte 2 Aerazione UNI 7129 parte 2 Sistema fumario UNI UNI7129 parte 3 Sistema di scarico condense UNI 7129 parte 5 Impianto interno UNI UNI Sostituzione generatore Idoneità Idoneità e/o Funzionalità Idoneità Idoneità e/o Funzionalità Controllo visivo e Funzionalità Controllo visivo,dimensionale e Verifica di tenuta Modifica impianto interno senza installazione apparecchio (es variazione tracciato) Idoneità Idoneità Controllo visivo,dimensionale e Verifica di tenuta Modifica impianto interno con installazione apparecchio Idoneità Idoneità e/o Funzionalità Idoneità Idoneità e/o Funzionalità Controllo visivo e Funzionalità Controllo visivo,dimensionale e Verifica di tenuta L esito positivo delle verifiche è un requisito essenziale per poter effettuare la messa in servizio di un impianto domestico e similare esistente dopo un intervento di modifica, che dovrà essere effettuata secondo la procedura vista in precedenza. Se anche soltanto uno di questi controlli dovesse risultare negativo, l impianto non deve essere messo in servizio fino a quando non viene adeguato. Il riferimento per tutti i sistemi fumari è la UNI Per la verifica degli gli scarichi a parete e degli apparecchi di cottura si applica la UNI Il riferimento per la verifica di tenuta dell impianto interno è la UNI 11137, mentre per la verifica visiva o dimensionale dell impianto interno si applica la UNI (per nuove installazioni) o la UNI (per impianti esistenti). GAS 8

9 gas MESSA IN SERVIZIO 2 Verificare la corretta ventilazione e aerazione dei locali Verificare la corretta installazione dei canali da fumo, dei condotti di evacuazione dei prodotti della combustione o di esalazione e dei collettori fumari Verificare la corretta installazione dell eventuale sistema di scarico delle condense Accendere i bruciatori degli apparecchi controllandone la regolazione Verificare il buon funzionamento degli apparecchi secondo le istruzioni fornite dal fabbricante Verificare l efficienza dei dispositivi di evacuazione dei prodotti della combustione (come da verifica di funzionalità secondo Uni 10845) Durante la messa in servizio verrà accertata la sussistenza dei requisiti di sicurezza anche delle parti di impianto preesistenti non interessate dalle opere. GAS 9

10 rinnovabili Qualifica per operatori di impianti a fonti rinnovabili Il punto della situazione sulla formazione e aggiornamento per installatori e manutentori di impianti a fonti rinnovabili, ai sensi del D.lgs. 28/2011. Il D.lgs. 28/2011 (con l articolo 15) ha stabilito che installatori e manutentori di impianti alimentati da fonti ad energia rinnovabile (FER) devono sostenere un percorso di formazione e/o aggiornamento al fine di conseguire la necessaria abilitazione per poter continuare a svolgere la propria attività sui sopracitati impianti. La definizione dell iter formativo, e di aggiornamento, è di competenza delle Regioni (e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano) che viene realizzato secondo i criteri dell allegato 4 del D.Lgs. 28. Le Regioni soddisfano anche la programmazione dei corsi nel rispetto degli elementi minimi comuni definiti dallo stesso decreto e sulla base delle disposizioni vigenti in materia di formazione professionale. I termini per conseguire la formazione e/o aggiornamento, imposti dal decreto, sono stati in varie fasi posticipati; l ultima è quella definita dal Decreto Milleproroghe, il quale ha spostato al 31 dicembre 2016 il termine, entro il quale le Regioni devono presentare i programmi formativi. A fronte di queste proroghe che creano incertezza e confusione, il presente approfondimento ha la funzione di chiarire e riepilogare quali sono le disposizioni vigenti ad oggi. Il termine iniziale stabilito dal decreto era identificato nella data del 31 dicembre 2012, ovvero le Regioni (e le Province Autonome di Trento e di Bolzano) avevano tempo fino a quella data per poter emanare i propri regolamenti regionali. Questo termine non è stato rispettato. Infatti, alla data del 31/12/2013, solo quattro regioni avevano emanato i propri regolamenti. A tal proposito, è intervento il D.L. 63/2013 (convertito con modificazioni dalla Legge 90/2013) a correggere l art. 15 del D.lgs. 28/2011, con le seguenti modifiche: È stato posticipato al 31/12/2013 l obbligo di attivazione dei programmi di formazione e aggiornamento da parte delle Regioni e Province autonome E stata riconosciuta la qualifica di installatore di impianti FER a tutti gli installatori abilitati ai sensi del DM 37/2008, anche quelli classificati con sotto la lettera d), ossia quelli che hanno svolto prestazione lavorativa presso un impresa abilitata in qualità di operaio installatore specializzato E stata eliminata la decorrenza del 1 agosto 2013 come data di entrata in vigore della qualificazione RINNOVABILI 10

11 rinnovabili Inoltre, è stato chiarito che i Responsabili Tecnici di tutte le imprese esistenti prima del 4 agosto 2013, risultano qualificati automaticamente e hanno l obbligo di frequentare un corso di aggiornamento di 16 ore per mantenere tale qualifica. (la prima scadenza è il 1 agosto 2016 per le regioni che hanno attivato l iter formativo) Mentre i soggetti, la cui nomina di responsabile tecnico risulti successiva alla data del 4 agosto 2013, dovranno entro 3 anni: effettuare un corso di aggiornamento di 16 ore qualora la dimostrazione del requisito sia avvenuta tramite il possesso di un diploma di laurea o di un diploma di scuola secondaria superiore seguito da un inserimento, di almeno due anni consecutivi, alle dirette dipendenze di un impresa del settore (lettere a e b comma 1, art. 4 D.M. 37/08) effettuare un corso formativo di 80 ore qualora la dimostrazione del requisito sia avvenuta tramite un percorso di formazione professionale seguito da un inserimento, di almeno quattro anni consecutivi, alle dirette dipendenze di un impresa del settore, oppure prestazione lavorativa in un impresa del settore per almeno tre anni come operaio specializzato (anche collaboratore o socio lavorante) (lettere c e d comma 1, art. 4 D.M. 37/08) Nonostante tali specifiche legislative, anche la proroga del 31/12/2013 non è stato rispettata. Il Decreto Milleproroghe ha quindi ulteriormente posticipato al 31/12/2016 il termine ultimo per le Regioni (e Province Autonome) per attivare programmi di formazione e aggiornamento (per quelle Regioni in cui non è ancora attivo un programma formativo). Decreto Milleproroghe: 31/12/2016 ultima scadenza di attivazione programmi di formazione RINNOVABILI 11

12 rinnovabili Il testo aggiornato, ad oggi, dell art. 15 del D.Lgs. 28/2011 e s.m.i. è il seguente: 1 2 La qualifica professionale per l attività di installazione e di manutenzione straordinaria di caldaie, caminetti e stufe a biomassa, di sistemi solari fotovoltaici e termici sugli edifici, di sistemi geotermici a bassa entalpia e di pompe di calore, è conseguita con il possesso dei requisiti tecnico professionali di cui, alternativamente, alle lettere a), b), c) o d) dell articolo 4, comma 1, del decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37. Entro il 31 dicembre 2016, le regioni e le province autonome, nel rispetto dell allegato 4, attivano un programma di formazione per gli installatori di impianti a fonti rinnovabili o procedono al riconoscimento di fornitori di formazione, dandone comunicazione al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare. Le regioni e province autonome possono riconoscere ai soggetti partecipanti ai corsi di formazione crediti formativi per i periodi di prestazione lavorativa e di collaborazione tecnica continuativa svolti presso imprese del settore. [ ] Attualmente, sono attivi i corsi di aggiornamento (16 ore) nelle regioni Lombardia, Piemonte e Veneto. Pertanto in tali regioni, a decorrere dal 1 agosto 2016, le imprese che operano su impianti alimentati da fonti a energie rinnovabili devono effettuare l aggiornamento per continuare ad effettuare le attività di installazione e manutenzione su taluni impianti. Ai corsi dovrà rigorosamente partecipare il Responsabile Tecnico (colui che possiede i requisiti abilitativi) e non potrà essere delegato nessun altro a tale obbligo; si sottolinea che i corsi validi per soddisfare tale adempimento saranno solo quelli posti in essere da Enti di Formazione accreditati dalle rispettive Regioni: occorre quindi porre attenzione ad eventuali altri percorsi effettuati da soggetti non idonei. Al termine dei percorsi formativi verrà rilasciato un attestato di competenza che andrà ad aggiornare le relative visure camerali; di conseguenza, le imprese che non adempiranno a tale obbligo non potranno più proseguire l attività di istallazione e manutenzione straordinaria di impianti ad energia rinnovabile. eteam, in collaborazione con gli enti di certificazione accreditati, ha programmato corsi di aggiornamento (16 ore) nelle Regioni in cui è attivo il programma formativo. Rimaniamo in attesa della pubblicazione di uno standard formativo da parte delle restanti regioni, le quali hanno tempo fino al 31/12/2016 RINNOVABILI 12

13 fiscale Conto termico 2.0 Il 2 marzo scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 il il Decreto Interministeriale relativo al Nuovo Conto Termico. Il Decreto rivede e aggiorna il D.M. 28 dicembre 2012, ad oggi utilizzato solo in minima parte secondo i dati forniti periodicamente sul sito del GSE (Gestore Servizi Energetici). Si ricorda che il Conto Termico è un contributo di tipo rateale alle spese sostenute, calcolato in funzione dell incremento dell efficienza energetica apportato dagli interventi. Sono a disposizione fondi per una spesa annua cumulata pari a 900 milioni di euro, di cui 200 milioni per interventi realizzati o da realizzare da Amministrazioni pubbliche e 700 milioni per interventi realizzati da privati. Sono incentivati sia gli interventi di incremento dell efficienza energetica in edifici esistenti, sia gli interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza in edifici esistenti. Di seguito i dettagli degli interventi incentivabili: CATE di incremento dell efficienza GORIA1interventi energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione. Tipologia di intervento Soggetti ammessi Durata incentivo 1 C - Sostituzione impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione 1 E - Trasformazione degli edifici esistenti a edifici a energia quasi zero 1 G - Installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) Amministrazioni pubbliche Amministrazioni pubbliche Amministrazioni pubbliche 5 anni 5 anni 5 anni CONTO TERMICO 2.0 Possibilità di accedere all incentivo tramite una ESCO, mediante stipula di un contratto 13

14 fiscale CATE di piccole dimensioni di GORIA2Interventi produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione. Tipologia di intervento Soggetti ammessi Durata incentivo 2 A - Sostituzione impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore elettriche o gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica e idrotermica 2 B - Sostituzione impianti di climatizzazione invernale o riscaldamento serre o di fabbricati rurali con impianti con generatore a biomassa 2 C - Installazione collettori solari termici anche abbinati sistemi di solar cooling 2 D - Sostituzione scaldabagni elettrici con quelli in pompa di calore 2 E - Sostituzione impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore Amministrazioni pubbliche e soggetti privati Amministrazioni pubbliche e soggetti privati Amministrazioni pubbliche e soggetti privati Amministrazioni pubbliche e soggetti privati Amministrazioni pubbliche e soggetti privati 2 anni con potenza termica utile nominale 35 kw 5 anni con potenza termica utile nominale 35 kw e 2000 kw 2 anni con potenza termica nominale al focolare 35 kw 5 anni con potenza termica nominale al focolare 35 kw o 2000 kw 2 anni con superficie solare lorda 50 m 2 5 anni con superficie solare lorda 50 m 2 e 2500 m 2 2 anni 2 anni con potenza termica 35 Kw 5 anni con potenza termica 35 kw CONTO TERMICO 2.0 Possibilità di accedere all incentivo tramite una ESCO, mediante stipula di un contratto 14

15 fiscale spese ammesse Sono incentivabili anche le spese effettuate relative all intervento principale. Di seguito le spese ammissibili: Smontaggio e dismissione dell impianto esistente Fornitura e posa in opera nuovo impianto (comprese opere idrauliche e murarie) Eventuali interventi sulla rete di distribuzione Installazione sistemi di contabilizzazione (per interventi eseguiti entro il 31/12/16) Eventuali interventi di Installazione sistemi di trattamento acqua Prestazioni professionali Eventuale redazione di certificazione energetica e APE ove richiesto Tra le principali novità introdotte dal D.M. 16 febbraio 2016 Catalogo prodotti: in caso di installazione di un apparecchio contenuto nel catalogo prodotti si accede ad una procedura semi-automatica. Gli apparecchi sono identificati con marca e modello con Pn 35 kw e Su 50 m 2, conformi ai requisiti tecnici del decreto Diagnosi energetica e APE: il Nuovo Conto Termico prevede in alcuni casi l obbligatorietà di corredare le richieste di incentivo da una diagnosi energetica preventiva e dall attestato di prestazione energetica successivo. Le spese per le diagnosi energetiche e la redazione dell APE sono incentivabili al 100% per le Pubbliche Amministrazioni e al 50% per i Soggetti Privati Eliminazione iscrizione ai registri per generatori a biomassa e pompe di calore con potenza termica > 500 kw CONTO TERMICO 2.0 Quando l incentivo non supera sarà corrisposto in un unica rata sia per i privati che per le Pubbliche Amministrazioni 15

16 Sono previste due modalità di accesso all incentivo: l accesso diretto agli incentivi e la prenotazione dell incentivo. ACCESSO DIRETTO Possono accedere sia le Amministrazioni Pubbliche che i soggetti Privati. Entro 60 giorni dalla conclusione dell intervento il Soggetto Responsabile presenta la domanda di incentivo al GSE attraverso la scheda-domanda sul Portaltermico. La scheda-domanda deve contenere: documentazione specifica in base al tipo di intervento attestato di prestazione energetica, ove previsto ai sensi dell art. 15, comma 1, redatto secondo quanto definito nel decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, ovvero attestati di certificazione redatti in conformità a procedure e sistemi di certificazione nazionali, o di regioni e province autonome ove presenti diagnosi energetica, ove prevista ai sensi dell art. 15, comma 1 schede tecniche dei componenti o delle apparecchiature installate, come fornite dal produttore, dalle quali risulti il rispetto dei requisiti tecnici prescritti, qualora non siano ricompresi nel Catalogo per interventi non ricompresi nel Catalogo, asseverazione di un tecnico abilitato che attesti il corretto dimensionamento del generatore di calore nonche la rispondenza dell intervento ai pertinenti requisiti tecnici e prestazionali indicati negli Allegati del decreto Fatture e/o bonifici delle spese Eventuale delega firmata dal Soggetto responsabile Carta di identità del Soggetto responsabile Se il Soggetto responsabile è una ESCO copia dell accordo contrattuale recante l eventuale avvenuto finanziamento tramite terzi Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale il soggetto responsabile si impegna alla non sottoscrizione della scheda-contratto, alcun ulteriore incentivo non cumulabile con quelli di cui è beneficiario fiscale CONTO TERMICO

17 fiscale ACCESSO DIRETTO Ottenimento del titolo autorizzativo ove richiesto Dichiarazione conformità dell impianto Certificato del corretto smaltimento degli impianti oggetto di sostituzione e smaltimento, ove previsto Per apparecchi non ricompresi nel Catalogo, certificato rilasciato dal produttore attestante il rispetto dei livelli emissivi in atmosfera, ai fini dell applicazione del fattore premiante, distinto per tipologia installata, ove previsto. I dati inseriti nella scheda-domanda sono sottoposti a una prima verifica, in forma automatica, di rispondenza ai requisiti minimi per gli interventi. Per gli interventi riguardanti gli apparecchi compresi nel Catalogo questa prima verifica si intende superata positivamente. In caso di esito negativo la domanda è respinta; in caso di esito positivo il GSE trasmette la scheda-contratto contenente il codice identificativo dell intervento effettuato. La scheda-contratto rappresenta il contratto tra il Soggetto Responsabile e il GSE con la quale vengono indicate le condizioni e le modalità di accesso all incentivo. Il soggetto responsabile prende visione delle condizioni contenute nella scheda-contratto e, previa accettazione informatica della stessa, accede al regime incentivante. A questo punto il GSE eroga l incentivo. Le modalità e le tempistiche saranno definite nelle Regole Applicative (che verranno emanate entro 60 giorni dall entrata in vigore del decreto, entro il 31 luglio 2016). CONTO TERMICO

18 Sono previste due modalità di accesso all incentivo: l accesso diretto agli incentivi e la prenotazione dell incentivo. PRENOTAZIONE INCENTIVI Possono accedere solo le Pubbliche Amministrazioni. Il Soggetto Responsabile (Amministrazioni Pubbliche o tramite una ESCO che opera per loro) presentano una scheda-domanda a preventivo. In caso di accettazione, il GSE procede ad impegnare a favore del richiedente la somma corrispondente all incentivo spettante. L atto di conferma della prenotazione costituisce impegno all erogazione. È possibile presentare la domanda a preventivo solo in presenza di una di queste condizioni: 1. Diagnosi energetica e atto amministrativo attestante l impegno ad eseguire almeno uno degli interventi previsti 2. Contratto di prestazione energetica stipulato con una ESCO presenza di un provvedimento o altro atto amministrativo attestante l avvenuta assegnazione dei lavori oggetto della scheda-domanda, unitamente al verbale di consegna dei lavori redatto dal direttore dei lavori secondo quanto prescritto dal decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n Atto amministrativo attestante l avvenuta assegnazione dei lavori oggetto della domanda Per il caso 1 entro 180 giorni presenta la documentazione attestante l avvenuta assegnazione dei lavori oggetto della scheda-domanda, unitamente al verbale di consegna dei lavori redatto dal direttore dei lavori secondo quanto prescritto dal decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 entro 240 giorni, presenta la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti l avvio dei lavori per la realizzazione dell intervento previsto fiscale CONTO TERMICO 2.0 entro 18 mesi, oppure entro 36 mesi nel caso degli interventi NZEB, presenta la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti la conclusione dei lavori di realizzazione dell intervento previsto. 18

19 fiscale PRENOTAZIONE INCENTIVI Per i casi 2 e 3 entro 60 giorni, presenta la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti l avvio dei lavori per la realizzazione dell intervento previsto entro 12 mesi, oppure entro 24 mesi nel caso degli interventi NZEB, presenta la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti la conclusione dei lavori di realizzazione dell intervento previsto. Inoltre, con questa modalità, Le Amministrazioni Pubbliche possono richiedere l erogazione di una rata di acconto al momento della comunicazione dell avvio dei lavori e di una rata di saldo a seguito della sottoscrizione della scheda-contratto. A tal fine, il GSE eroga la rata di acconto entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione di avvio dei lavori suddetta. La rata di acconto è pari a 2/5 dell incentivo se la durata è di 5 anni, mentre è pari al 50% dell incentivo in caso di durata di 2 anni. Nel caso in cui le amministrazioni pubbliche si avvalgono di una ESCO per l accesso agli incentivi, a garanzia dell erogazione degli acconti, è richiesta una formale obbligazione solidale tra la parti. Si ricorda che le domande presentate fino al 30 maggio 2016 sono soggette alle disposizioni del DM 28/12/2012 (Conto Termico precedente). CONTO TERMICO

20 igiene impianti Legionella: l importanza del sopralluogo La legionella rappresenta un rischio emergente che coinvolge in particolar modo gli impianti idrici e può causare nell essere umano una serie di patologie rilevanti. E bene precisare che la legionella è un batterio che trova il suo habitat naturale nelle acque e con facilità accede agli impianti idricosanitari di qualsiasi edificio. Se bevuto il batterio non comporta alcun rischio, il pericolo sorge quando viene inalato attraverso bioaerosol. Questo avviene, ad esempio, quando facciamo una doccia. Una volta entrata nel sistema respiratorio, la legionella attacca le cellule e genera differenti livelli di infezione, di cui il più pericoloso è il morbo del legionario spesso mortale. Per gestire, in modo efficace, tale rischio occorre seguire un iter che globalmente è finalizzato a: analizzare la presenza del batterio, gestirne la disinfezione, documentare e monitorarne l esito. Comunque una fase preliminare di elevata importanza è sicuramente quella del sopralluogo. Analizziamo insieme alcune principi guida utili a gestire in modo efficace tale momento. IGIENE IMPIANTI 20

21 ingiene impianti Il sopralluogo è una fase tecnica fondamentale in cui è necessario acquisire una serie di informazioni utili a definire i successivi passaggi. Il sopralluogo deve essere effettuato secondo gli standard di sicurezza vigenti (Rif. Decreto Legislativo 81/2008), con organizzazione professionale e rigore logico. Viene effettuato alla presenza della figura specifica del R.s.p.p. aziendale (Responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione) ed è buona pratica richiedere all azienda la preparazione di una copia di schemi impiantistici che acquisiti in fase iniziale permetteranno una migliore definizione delle analisi seguenti. La fase tecnica del sopralluogo verte sull analisi degli impianti idrici presenti al fine di identificarne ubicazione, tipologia e analisi dei punti critici dove svolgere opportuna campionatura durante la fase diagnostica. Si analizzerà quindi, in modo dettagliato, il primo (o unico) impianto idricosanitario presente. La prima azione consiste nell indicare quali ambienti vengono serviti dall impianto, la capacità volumetrica in litri dell unità Boiler, del serbatoio dell acqua fredda, la presenza del ricircolo e la provenienza dell acqua. Occorrerà identificare il circuito dell acqua fredda e dell acqua calda sanitaria (AFS e ACS). Su di essi verrà effettuato il rilievo delle temperature e in base a dei precisi range si identificheranno i punti di campionamento volti alla ricerca di legionella. Una volta terminato il sopralluogo di tutti gli impianti idrici presenti, si può considerare conclusa la prima fase passando alla successiva, inerente l elaborazione di una calibrata proposta per una diagnosi tecnica specifica. Con il termine diagnosi tecnica intendiamo un analisi di dettaglio dell impianto, inclusivi dei campionamenti della presenza legionella. Si può comprendere come il sopralluogo sia quindi indispensabile per valutare con esattezza gli aspetti tecnici della diagnosi oltre a poter redigere un corretto preventivo di spesa per il committente. IGIENE IMPIANTI 21

22 eventi L informazione oggi passa anche dai SEMINARI ONLINE L evoluzione tecnologica permette di essere sempre più informati ed aggiornati, in sostanza ci aiuta nel mantenere la professionalità al passo con i tempi moderni. Attraverso smartphone, notebook e pc è possibile collegarsi ad internet e consultare siti, oltre che visionare video e a volte partecipare anche ai cosiddetti webinar ovvero veri e propri seminari che si svolgono online. WEBINAR: seminari online Il tema dell aggiornamento professionale è sempre più strategico e riuscire ad aggiornarsi anche attraverso il computer, stando comodamente seduti in casa o in ufficio, è senz altro una comodità. Per tale motivo abbiamo deciso, da quest anno, di offrire agli abbonati Tutor un nuovo servizio: si tratta di seminari online tematici, visionabili da qualsiasi dispositivo (anche smartphone) e dedicati agli argomenti di maggiore interesse del momento. Il primo seminario, della durata di un ora e svolto durante il mese di aprile, ha avuto come tema il nuovo conto termico. Sono stati affrontati i punti principali del nuovo decreto permettendo a chi era collegato di comprenderne gli elementi essenziali di novità, oltre alle interessanti opportunità professionali collegate. 22

23 eventi Un secondo tema, anch esso di grande interesse, sarà l argomento del secondo seminario che si terrà il giorno 31 maggio ovvero la nuova norma Uni 7129 declinata nei temi di professionalità, tutela e vantaggi correlati. I due relatori, Lorenzo Epis e Stefano Balzarotti, si avvicenderanno durante il seminario, offrendo ad i partecipanti una visione sui più importanti aspetti legati alla nuova norma Uni Ricordiamo che la norma è composta da 5 parti relative all impianto interno, all installazione degli apparecchi, all evacuazione dei prodotti della combustione, allo scarico della condensa e, in ultima fase, alla messa in servizio. Si tratta di un vero e proprio testo unico sulle prassi di progettazione e installazione per impianti asserviti ad apparecchi 35 kw. Verrà affrontato il tema della sicurezza impiantistica in un ottica innovativa, moderna e proattiva, finalizzata a cogliere le opportunità che una nuova norma può offrire agli operatori del settore. Con la conoscenza ed il confronto è possibile riuscire ad accrescere le dinamiche aziendali sfruttando il cambiamento (anche quello normativo) a proprio vantaggio. WEBINAR: seminari online 23

24 eteam è una realtà specializzata nella consulenza, formazione e servizi. Si rivolge agli operatori del settore idrotermosanitario ed in particolar modo a: Costruttori, Distributori, Associazioni, Centri di assistenza tecnica, Installatori e Manutentori. Grazie al suo team di figure professionali altamente qualificate, alle sinergie con aziende leader nel settore e all impiego di strumenti innovativi, offre una gamma di prodotti e servizi specifici, in grado di soddisfare le sempre più crescenti esigenze in termini di supporti, formazione e informazione. Un network innovativo e un efficiente modello d impresa che rappresenta contenuti e soluzioni altamente professionali e che concretizza due valori assoluti: la tradizione e l innovazione Team s Solutions Srl Via Nazionale Abbadia Lariana (Lc) - Tel: Fax: info@et-eam.com

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