Organizzazione della discussione: 4 sessioni con mie brevi introduzioni (30 minuti each). Temi. e dare segnali ai sistemi di apprendimento
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- Costanza Di Martino
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1 Organizzazione della discussione: 4 sessioni con mie brevi introduzioni (30 minuti each). Temi 1. Cambiamenti strutturali dell occupazione per professioni e impatto della crisi 2. Come creare una labour market intelligence sulle competenze per orientare giovani e adulti e dare segnali ai sistemi di apprendimento 3. Quali competenze? Equilibrio tra competenze chiave/trasversali (generic skills) e competenze specialistiche 4. Come i sistemi formativi e i percorsi di apprendimento rispondono alla sfida delle competenze Parola ai relatori (5 minutes) e ai discussant (3 minutes) Introduzione 1 Partiamo da due assunti su cui c è condivisione a livello internazionale, (OECD skills strategy appena varata, Europe 2020 flagship iniziative on New skills and jobs, le dichiarazioni e conclusioni del G20) e nei vari paesi e su cui c e forte evidenza empirica: In primo luogo, le competenze/skills sono una risorsa chiave della crescita economica sia attraverso l incremento della produttività che attraverso la capacità delle persone e delle imprese di adottare e stimolare nuove tecnologie, nuovi prodotti e servizi, e innovazione. Viceversa, carenza di competenze, obsolescenza di competenze e mismatch tra domanda e offerta di competenze provocano spreco di risorse, di talenti e riducono il potenziale di crescita Le competenze sono strettamente legate a cambiamenti strutturali e settoriali dell economia e delle professioni nell ambito della competizione globale. Vediamo alcuni dati europei : PPT presentation In secondo luogo, una forza lavoro molto competente è più occupabile e ha retribuzioni superiori. Viceversa, le persone con bassi livelli di qualificazione hanno difficoltà nel trovare e mantenere il lavoro, hanno basse retribuzioni e rischiano l emarginazione economica e sociale. 2 dati sintetici: in media OECD il tasso di occupazione delle persone con alti livelli di qualificazione è di circa l 80%, contro meno del 50% per le persone con bassi livelli di qualificazione (OECD 2010); il divario delle retribuzioni da lavoro va da un indice di 80 punti per le persone con bassi livelli di
2 qualificazione ad un indice di oltre 150 per i qualificati alti (Italia: Tasso occup.: da 45% a 75%, indice retribuzioni: da 80 a 160). Domande al panel: In questo scenario, come stanno cambiando i lavori e le professioni? Quali saranno i lavori del futuro. Secondo il vostro osservatorio la crisi ha influito sulla composizione dei lavori, delle professioni e delle qualificazioni? Christian: il Cedefop ha recentemente rivisto i propri dati previsionali al 2020 alla luce della crisi economica, cosa emerge? Di Maio: dal suo importante osservatorio, come mai in Italia c è stata questa inversione di tendenza verso le professioni ad alto contenuto di conoscenza e competenza? E congiunturale o ravvisa elementi di segno strutturale? Lynn: Pier Luigi Celli: nonostante il trend strutturale di crescita di occupati con livelli di istruzione superiore e gli indubbi benefici individuali, come mai in Italia la crisi ha provocato una riduzione delle iscrizioni all Università? Piero Cipollone (WB), questi processi verso knowledge and skills intensive jobs sono riscontrabili anche nei Paesi emergenti? Fulvio Fammoni e Guglielmo Loy (segretari CGIL e UIL): dal vostro osservatorio come cambia l occupazione italiana per professioni? Natale Forlani (DG ML, Immigrazione) Crescono le occupazioni elementari, in gran parte ricoperte da forza lavoro immigrata, perché questo incremento in un periodo di recessione? Introduzione 2 L impatto della crisi ha evidenziato la necessità di capire i fabbisogni professionali futuri e di anticipare quali lavori e competenze sono necessarie per la crescita. Come abbiamo visto prima, sappiamo che al crescere dei livelli di istruzione aumentano i benefici economici, sociali e individuali, tra cui maggiori redditi e maggiore occupazione e sappiamo che l occupazione, sia per effetti della domanda che per la maggior istruzione delle coorti giovanili dell offerta di lavoro tende ad essere sempre più caratterizzata da qualificazione elevate e intermedia. Ma non è sufficiente, bisogna entrare nel dettaglio delle competenze richieste e agite dalle persone. Ad eccezione di PISA e futura PIAAC dell OCSE non abbiamo dati comparativi internazionali, ma abbiamo una ricchezza di rilevazioni nazionali, sempre più indirizzate ad analisi previsionali. In sintesi, sia OCSE
3 che Ue, sia molti paesi, tra cui l Italia e mi piace dire che l Isfol è in prima linea su questo versante, stanno sviluppando una labour market intelligence che permetta di colmare i deficit informativi sui fabbisogni professionali di competenze e sulle competenze realmente possedute dalle persone Domande: Oggi, Le giovani generazioni sono consapevoli dei fabbisogni professionali presenti e futuri? Il sistema formativo (in senso lato) è capace di capire e anticipare i fabbisogni professionali? E di orientare i giovani verso studi superiori e occupazioni coerenti? Le imprese sono in grado di valutare e anticipare i propri fabbisogni? Lynn, negli USA è attivo da alcuni anni il sistema o*net di rilevazione dei fabbisogni di competenze, come l avete utilizzate per sviluppare i talenti delle persone svantaggiate? Pierluigi, che strumenti stanno adottando le università? In Italia, ora le università possono svolgere le funzioni di servizi all impiego, come orientano i propri studenti alle professioni future? Roberta Bortone (universtà di Roma) I servizi per il lavoro sono adeguati a svolgere funzioni di informazione e di orientamento alle professioni e riescono ad avviare le persone all acquisizione di nuove ò aggiornate competenze? Christian, a livello comunitario si stanno sviluppando due importanti strumenti di labour market intelligence: the EU skills Panorama e ESCO (the European Skills, Competences and Occupations classification). Questi strumenti come contribuiranno a conoscere i fabbisogni? Agostino di Maio, come le imprese valutano e anticipano i propri fabbisogni? Come i servizi per il lavoro riescono a valutare i fabbisogni delle imprese e valutare e certificare le competenze dei lavoratori o dei giovani che cercano lavoro? Introduzione 3 tutte le indagine realizzate negli ultimi 10 anni sia a livello internazionale (OECD- PISA e in futuro PIAAC e JRA (job requirement approach) e UE) che a livello di singoli Paesi evidenziano l emergere della rilevanza sia per i cittadini che per le imprese delle competenze generiche /key competences: da un lato, l acquisizione di buone competenze di base (literacy, numeracy, problem solving, ICT digital and media literacy, capacità di intraprendere) permette agli individui di esercitare i propri diritti di cittadinanza, di partecipare in modo attivo alla vita sociale e professionale, di continuare ad apprendere ed affrontare le transizioni nel mercato del lavoro (evidenza su tutti questi aspetti) Dall altro lato le imprese (in senso lato) richiedono sempre più persone in grado di apprendere nuove skills specifiche e di adattarsi ai continui cambiamenti dei contenuti del lavoro, di gestire
4 complessità e cambiamenti. Cito per esempio, le indagini Italiane Isfol/Istat sulle competenze agite dai lavoratori nelle proprie professioni e Uniocamere sui fabbisogni professionali delle imprese : in entrambe le competenze di comunicazione, di soluzione dei problemi, la capacità di lavorare in autonomia ma in contesti di cooperazione di gruppo sono considerate le competenze più importanti in maniera trasversale, anche se con diversa intensità, in tutte le professioni Ma non sono da sottovalutare le competenze specifiche necessarie per svolgere professioni che, come abbiamo visto sono caratterizzate da forte intensità di conoscenza ed expertise specialistica. Presente e futuro sono caratterizzati da profili di competenze individuali a forma di T, dove le competenze chiave sono la linea orizzontale e quelle specialistiche la linea verticale Domande: Quali sono le competenze del futuro? Qual è il giusto equilibrio tra skills generiche o competenze chiave e quelle specialistiche? Vi sono differenze tra le skills richieste ai giovani e agli adulti? Christian, La UE con la comunicazione della CE AN AGENDA FOR NEW SKILLS AND JOBS e il Cedefop con il lavoro importante che sta facendo sulle competenze, come stanno affrontando il tema dei contenuti delle competenze e del loro equilibrio? Di Maio, cosa richiedono le imprese? Quali competenze vengono maggiormente richieste e per quali professioni? Qual è la differenza tra le competenze richieste ai giovani e agli adulti? Lynn, quali competenze trasversali sono cruciali per l occupabilità delle persone svantaggiate formate dai job corps? Celli: nel rapporto tra università e imprese e nella vostra capacità di anticipazione del futuro, su quali competenze state puntando? Leonello Tronti: quali competenze nella PA? Qualcuno di Unicredit? Introduzione 4 Non basta conoscere i fabbisogni, il sistema formativo deve essere in grado di recepire e di reagire positivamente e in maniera flessibile alla domanda. Le competenze, cioè gli outcome di un percorso di apprendimento comunque seguito - ivi compresa l esperienza professionale, devono diventare l obiettivo dell apprendimento. Al contrario, titoli di studio e anni di formazione formale (input dell apprendimento) costituiscono solo una proxi delle competenze e rischiano di essere
5 strumenti rigidi e poco reattivi al cambiamento delle professioni e dello stesso vivere civile e crescita individuale. Percorsi di apprendimento flessibili, reattivi ma anche anticipatori implicano strategia, un dialogo costante e il partenariato tra strutture educative (in particolare nel settore del VET e dell Università) e imprese e i partner sociali settoriali per la definizione di curricula e di learning outcomes. Implicano l aggiornamento costante dei docenti e dei leader delle istituzioni formative. Implicano la costruzione di nuove pedagogie (una competenza come la capacità di cooperare e lavorare in gruppo non si acquisisce attraverso una specifica disciplina, ma attraverso metodologie formative diverse da quelle tradizionali (ad es. project work). Percorsi di apprendimento flessibili significano anche la rottura della separazione tra i luoghi dell apprendimento e il mischiare le carte e i percorsi integrando anche l apprendimento sul lavoro. Questo processo di integrazione è comune a tutte le riforme in atto nei Paesi europei, anzi tra gli strumenti messi in atto per la gestione della crisi e per promuovere la ripresa, l apprendistato è divenuto un canale principe per l acquisizione di competenze tra i giovani e il loro inserimento nel lavoro. L apprendistato e altre forme di stage non riguardano solo l istruzione secondaria e, in particolare, gli indirizzi VET, ma anche quella universitaria (ad es. In Italia e in Francia). Sono le imprese stesse a evidenziare quanto l apprendimento sul lavoro costituisca una condizione necessaria per acquisire le competenze richieste dalla domanda, ad esempio cito la recente -indagine Eurobarometer Employers perception of graduate employability in cui l 87% delle imprese afferma che un esperienza di lavoro è una condizione cruciale per le assunzioni di laureati e, per l Italia, l indagine Unioncamere sulle previsioni di assunzione delle imprese italiane in cui, rispetto a tutte le assunzioni (non solo laureati), la richiesta di un esperienza di lavoro arriva al 57%. Domande Lynn: i job corps sono considerati una buona pratica di formazione dei giovani al mercato del lavoro, quali sono gli elementi di successo? Celli: Il sistema formativo è in grado di essere reattivo sui tempi brevi? E in grado di sviluppare le competenze richieste? L apprendistato di terzo livello sta decollando? Riesce a facilitare l ingresso dei giovani laureati nel mdl? Di Maio: Le imprese stanno utilizzando le competenze e i talenti delle persone? Le imprese stesse come possono divenire imprese formative? Il lavoro come può diventare percorso, anche se informale di apprendimento? E come si riesce a mettere in trasparenza le competenze acquisite dai lavoratori, a certificarle? Come giudica l approccio delle imprese all apprendistato?
6 Mario Spatafora(università di roma),vista la grande esperienza nel settore del credito, le competenze settoriali come possono essere certificate ed entrare nei sistemi nazionali di qualificazione? Christian il Cedefop effettua il monitoraggio delle politiche della formazione di tutti i paesi europei, quali sono i casi più interessanti tra le strategie messe in atto dai sistemi formativi in ogni paese per rispondere ai fabbisogni professinali? Paola Casagrande (Direttore F R.Piemonte) Le Regioni hanno un ruolo importante in Italia per definire e implementare policy formative e governare il sistema. Come stimolare un dialogo effettivo fra la domanda di lavoro e il mondo della formazione al fine di formare giovani e adulti alle competenze richieste e al fine di anticipare fabbisogni futuri legati alla crescita? Luca Solari (università di Milano) e (individuare imprese). Il Regno Unito ha lanciato un programma ambizioso dal titolo Ambition 2020, il gruppo esperti che ha prodotto per la UE il rapporto New Skills for New Jobs: Action now, convergono sulla stessa raccomandazione: promuovere l ambizione delle imprese, dei suoi proprietari e dei suoi manager a utilizzare al meglio e a sviluppare le competenze delle persone, a far si che le persone non siano solo job seekers ma job shapers. Quali pratiche e quali strumenti di organizzazione del lavoro e di governance Ivan Scalfarotto (PD) sullo stesso tema
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