Realizzazione della strada di collegamento tra Via Visconti e Piazza d Armi. relazione tecnica impianti: impianto di pubblica

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1 COMUNE DI CASALE MONFERRATO Provincia di Alessandria Realizzazione della strada di collegamento tra Via Visconti e Piazza d Armi. illuminazione Allegato E Ottobre 2006 INDICE 1 PREMESSE Pag. 2 2 REQUISITI DELL IMPIANTO " 3 3 DIMENSIONAMENTO DELLA LINEA DI ALIMENTAZIONE " 6 4 NORMATIVA DI RIFERIMENTO " 7 1

2 1 PREMESSE La presente relazione ha per oggetto la progettazione dell impianto di pubblica illuminazione nell ambito del progetto inerente lavori di Opere di urbanizzazione, consistenti nella realizzazione della strada di collegamento tra Via Visconti e Piazza d Armi in Casale Monferrato (AL). Il presente progetto scaturisce sia da un attento studio dei fattori illuminotecnici in primis con gli aspetti relativi al consumo energetico, fondamentale in tale tipo di impianti in relazione all elevato numero di ore di utilizzo, sia dall esigenza di integrare e completare l impianto già esistente. In particolare si è fatto esplicito riferimento alla Norma UNI tab. I nei quali sono fissati: luminanza media, rapporto di uniformita, limite di abbagliamento. Tali fattori sono tabellati in funzione del tipo di strada. Fissata un altezza delle armature caratterizzate da una precisa curva fotometrica si è verificato l interasse dei pali per soddisfare i requisiti richiesti dalla norma accennata. 2

3 2 REQUISITI DELL IMPIANTO L impianto d illuminazione soddisfa a requisiti meccanici, elettrici e illuminotecnici. Per quanto riguarda gli aspetti illuminotecnici il progetto prende in considerazione i seguenti parametri: il livello e l uniformità d illuminamento; la temperatura di colore e la resa cromatica. Le grandezze geometriche specifiche di un impianto d illuminazione sono: disposizione dei centri luminosi, altezza dei centri luminosi sulla carreggiata, distanza tra i centri luminosi, inclinazione degli apparecchi d illuminazione. Di seguito sono indicate le scelte adottate. L analisi della tipologia della strada d intervento ha indotto a disporre i centri luminosi su un solo lato. L inclinazione delle armature illuminanti varia tra i 5 e 15 gradi. Infine per la distanza tra i centri luminosi, dato il tipo di lampada e il tipo di ottica si è convenuto di scegliere un rapporto tra d e h che varia tra 2.5 e 3. La distanza tra i centri luminosi è stata determinata attraverso le curve isolux a corredo della specifica lampada, dato il rapporto fra l illuminamento minimo e massimo, sulla mezzeria della carreggiata stradale, a metà campata e in corrispondenza del centro luminoso. Per il dimensionamento illuminotecnico dell impianto si è utilizzato il metodo del flusso totale, il flusso luminoso (F) di una singola lampada per ottenere i valori desiderati dell illuminamento, è stato calcolato con la seguente formula: E*S F = (1) K*D1*D2 dove : E = illuminamento medio richiesto sulla carreggiata in lux; S = superficie stradale relativa al singolo centro luminoso, in metri quadrati; K = fattore di utilizzazione; D1 = coefficiente di decadimento del flusso luminoso emesso dalla lampada; 3

4 D2 = coefficiente di manutenzione per decadimento delle ottiche dell apparecchio di illuminazione. La superficie relativa al singolo centro luminoso è data dal prodotto della larghezza della carreggiata e la distanza tra i centri luminosi. Il fattore di utilizzazione K rappresenta il rapporto fra flusso luminoso incidente sulla carreggiata stradale e il flusso totale emesso dalla lampada. Tale fattore si determina dal diagramma fornito dal costruttore dell apparecchio d illuminazione. Poiché per ogni apparecchio vengono fornite due curve: lato strada e lato marciapiede, il fattore K è dato dalla somma dei due fattori parziali. Il suo valore oscilla tra 0.3 a 0.4. Il coefficiente di decadimento D1 tiene conto della diminuzione nel tempo del flusso luminoso emesso dalle lampade. I valori sono di 0.95 per le lampade a sodio ad alta pressione. Il coefficiente di manutenzione D2 tiene conto della riduzione del rendimento luminoso degli apparecchi di illuminazione per effetto dell insudiciamento delle ottiche e del deperimento dei riflettori. Questo fattore varia da 0.75 a 0.85 per apparecchi chiusi e dipende dalle caratteristiche dell ambiente in cui si trova. Per quanto riguarda la sporgenza sulla carreggiata dei centri luminosi poiché per valori della stessa oltre 0.25 di h non contribuiscono a migliorare la resa dell impianto ma fanno aumentare il costo ed il grado di abbagliamento oltre a danneggiare l estetica, si sono scelti apparecchi a testa-palo. Per l inclinazione sulla carreggiata del cordolo d attacco si è scelto un valore pari a 10. Poiché tutte le grandezze presenti nella (1) oscillano in un intervallo, per poter calcolare il valore preciso del flusso luminoso in un determinato punto si è scelto il valore più appropriato delle grandezze presenti nella (1) e caso per caso si è fissato il valore del flusso luminoso. Tale impianto realizzato, con tubazioni interrate in pvc e cavi unipolari, e con corpi illuminanti montati su pali trafilati tronco conici ottenuti con laminazione a caldo da tubi ERW di acciaio in Fe 42 UNI 7091 interamente zincati a caldo a marchio HSP, di caratteristiche: Hft = 8,00 m; Ht = 8,80 m; p = 92kg; D = 139 mm; d = 65 mm; s=3,8 mm; con armature stradali in lega di alluminio pressofusa (Norme UNI 5976) e/o in alluminio imbutito verniciato con polveri espossidiche, con grado di protezione IP 55 e di classe 1 in esecuzione con lampade (250 W) al sodio ad alta pressione del tipo HSE. 4

5 Il progetto prevede che i pali vengano montati in plinti di fondazione in cls., con altezza fuori terra pari a 8,0 m. mentre l interasse dei corpi illuminanti è posto fra i 20 ml. L impianto sarà collegato direttamente alla linea luci mediante derivazione. L impianto elettrico progettato sarà alimentato dalla rete di bassa tensione dell ENEL, pertanto può essere classificato come segue: Norma CEI /1.209; I categoria Norma CEI 64.8 / 312.2: TT Ai fini della protezione delle persone da tensioni di contatto saranno adottate le seguenti misure: a) protezione da contatti diretti La protezione da contatti diretti è del tipo totale e passiva (Norma CEI 64-8/412 e 412.2) realizzata con isolamento, barriere ed involucri; b) protezione da contatti indiretti E realizzata con la messa a terra delle masse. Il valore della resistenza di terra sarà coordinato con il dispositivo di interruzione differenziale. Si sono previsti un numero complessivo di pali pari a 6. 5

6 Ing. Giuseppe Sforza Prof. Ing. Gregorio Melidoro Ing. Alberto Garrasi Ing. Franceseco Donatelli Ing. Sergio Silvestri Geol. Vincenzo Panaro Geom. Fiorentino Agrimano Geom. Vito Calamita 3 DIMENSIONAMENTO DELLA LINEA DI ALIMENTAZIONE Le canalizzazioni previste saranno realizzate con tubazioni in PVC corrugato del diametro interno pari a 110. interrate, intervallate da pozzetti di derivazione e sezionamento realizzati in conglomerato cementizio prefabbricato e con chiusini in ghisa. I circuiti di alimentazione sono previsti con cavi tipo unipolare UR2R/4- RR2R/4, con grado di isolamento 4 di sezioni 6 mmq. Il dimensionamento dei cavi è stato effettuato tenendo conto delle seguenti valori: tensione 400 V, cos φ =0.9,caduta tensione max 3 % (inferiore al 4% imposto dalle Norme CEI), alimentazione delle lampade con cavi UR2R/4-RR2R/4. Calcolata la corrente di impiego I b si è risalito alla corrente nominale I n e da questa si è determinata la portata del cavo che deve essere I z I n Attraverso le tabelle riportate dalla Norma IEC e dal corrispondente documento Cenelec R si è determinata la sezione dei cavi I calcoli effettuati per le linee, sono: Verifica della portata del conduttore; Verifica della caduta di tensione; Il circuito di messa a terra sarà realizzato con corda in rame nudo da 35 mmq. e da dispersori a croce in acciaio zincato di lunghezza pari a 1,5 m. LINEA ILLUMINAZIONE VIA VISCONTI/P.zza d'armi Ptot = 1500 W Plam = 250 W r = 17,8 Ohm*mmq/km V = 220 volt cos φ = 0,9 i = 1,26 A Corrente d'impiego per ogni lampada L1 = L2 = L3 = L4 = L5 = 0,020 Km 0,040 Km 0,060 Km 0,080 Km 0,100 Km COMUNE DI PALO DEL COLLE Provincia di Bari 6 Lavori di costruzione delle opere di urbanizzazione primaria in zona artigianale D2 PROGETTO ESECUTIVO Relazione tecnica impianti: impianto di pubblica illuminazione - All. G.5 Novembre 2003

7 L6 = 0,120 Km L7= Km L8= Km Σ L*i = V (2,5%)= 0, Km*A 5,5 V S = 3, mmq 6 mmq 4 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il progetto mira a realizzare le specifiche esigenze dell Amministrazione ed è conforme alle vigenti normative di legge in materia che di seguito si riportano: D.M. LL.PP. 21/03/1998 approvazione norme tecniche linee elettriche Prescrizioni delle autorità locali comprese quelle dei VV.FF. Prescrizioni ed indicazioni ENEL. Norme CEI 0-2 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici. Norme CEI 8-6 Tensione nominale per i sistemi di distribuzione pubblica dell energia elettrica a bassa tensione.. Norme CEI Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo. Norme CEI Esecuzione dei lavori su impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua.. Norme CEI 17-3 Contattori destinati alla manovra di circuiti a tensione non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1200 V in corrente continua. Norme CEI 17-5 Interruttori automatici per corrente alternata a tensione nominale non superiore a 1000 V e per corrente continua a tensione nominale non superiore a 1200 V. Norme CEI Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione. Parte 1, 2 e 3. Norme CEI Apparecchiature a bassa tensione. Norme CEI Cavi isolati con polivinilcloruro di qualità R2 con grado di isolamento superiore a 3. 7 E Ottobre 2006 illuminazione All.

8 Norme CEI Cavi isolati in PVC con tensione nominale non superiore a 450/750. Norme CEI Portata dei cavi in regime permanente Norme CEI Guida per l uso di cavi a bassa tensione Norme CEI Ottimizzazione economica delle sezioni dei conduttori dei cavi elettrici per energia Norme CEI 23-3 Interruttori automatici di sovracorrente per usi domestici e similari Norme Dispositivi di connessione per installazioni elettriche fisse domestiche e similari. 1 parte Norme CEI Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per usi domestici e similari. 2 parte Norme CEI Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare. Norme CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norme CEI 64-7 Impianti elettrici di illuminazione pubblica e similari Norme CEI Lampade a vapori di sodio ad alta pressione Norme CEI Apparecchi di illuminazione Parte I: Prescrizioni generali e prove. Norme CEI 34-6 Lampade a vapori di mercurio ad alta pressione. Norme CEI Proiettori. Norme CEI Dispositivi di innesco. Prescrizioni generali e di sicurezza. Norme CEI Alimentatori per lampade a scarica. Norme CEI Guida per l esecuzione dell impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario. Norme CEI 70-1 Gradi di protezione degli involucri. Norma UNI Illuminotecnica. Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato. Norme UNI-EN 40 Pali per l illuminazione. Parte 2. Dimensioni e tolleranze. Tutte le altre norme non espressamente richiamate ma inerenti agli impianti elettrici. DPR 547/55 e successive modificazioni ed integrazioni e tutta la legislazione vigente in materia. D.M. LL.PP. 05/08/1998 aggiornamento norme tecniche linee aeree esterne. 8 E Ottobre 2006 illuminazione All.

9 Ing. Giuseppe Sforza Prof. Ing. Gregorio Melidoro Ing. Alberto Garrasi Ing. Franceseco Donatelli Ing. Sergio Silvestri Geol. Vincenzo Panaro Geom. Fiorentino Agrimano Geom. Vito Calamita COMUNE DI PALO DEL COLLE Provincia di Bari 9 Lavori di costruzione delle opere di urbanizzazione primaria in zona artigianale D2 PROGETTO ESECUTIVO Relazione tecnica impianti: impianto di pubblica illuminazione - All. G.5 Novembre 2003

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