FLIP-FLOP MICROFONICO. Uberti Michele
|
|
- Silvano Pucci
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 INTRODUZIONE... 2 IL MICROFONO PIEZOELETTRICO... 2 AMPLIFICATORE... 3 FLIP-FLOP SR... 3 RETI RITARDATRICI... 3 DIODO VOLANO... 3 TRIMMER... 3 FUNZIONAMENTO DEL CIRCUITO... 4 RILEVAZIONI ALL'OSCILLOSCOPIO... 4 FLIP-FLOP MICROFONICO Uberti Michele classe 5BI a.s corso TIEE Tecnico Industrie Elettriche ed Elettroniche docenti: prof. Cleto Azzani prof. Vitonofrio de Trizio IPSIA MORETTO BRESCIA
2 INTRODUZIONE Il FLIP-FLOP MICROFONICO,è un circuito elettronico che viene realizzato per il fine di fare interscambiare il contatto di un relè quando questo riceve in ingresso un segnale acustico in BF. Lo schema elettrico in FIG.1 è abbastanza elementare in quanto presenta al suo interno un integrato di tipo CD.4011 e due transistor (TR1,TR2). 12V C1 10uF 25V + - C4 470nF S1 R3 R6 D1 1N4148 R2 10K R1 C3 100nF 8 9 U1C U1D 11 R8 1K RELAY TR2 BC208C 12V C2 1uF 25V + - TR1 BC109B R4 1 2 U1A 3 R7 5 6 U1B 4 CP1 MICRO R5 C5 470nF La globalità del sistema è riassumibile in 5 blocchi nei quali vengono esaminate le parti fondamentali del circuito (FIG.2). MICROFONO PIEZOELETTRICO AMPLIFICATORE DI TENSIONE FLIP-FLOP AMPLIFICATORE DI CORRENTE INTERRUTTORE ELETTRONICO RELE' IL MICROFONO PIEZOELETTRICO Il microfono piezoelettrico è un trasduttore in grado di trasformare l energia di una certa forma in energia di altra orma. Basa il suo funzionamento sul fenomeno della piezoelettricità,per cui alcuni corpi cristallini chiamati generalmente cristalli piezoelettrici si possono polarizzare elettricamente a causa di una deformazione meccanica di natura elastica (effetto piezoelettrico diretto). Viceversa si deformano elasticamente se vengono sottoposti all azione di un campo elettrico (effetto piezoelettrico inverso). A causa della particolare struttura cristallografica,le deformazioni prodotte dall azione maccanica (che può essere di pressione o di forza) provocano una deformazione all interno del reticolo cristallino che provoca una separazione del baricentro delle cariche positivo dal baricentro delle cariche negative. Si viene in questo modo ad avere all interno del cristallo una polarizzazione elettrica che dipende dalla pressione o dalla forza applicata;in questo modo si assiste al fenomeno della distribuzione della cariche positive su una faccia del cristallo enegative sull altra con una uguale densità di carica data da G=K*P dove K viene definita costante piezoelettrica e dipende dalle caratteristiche del cristallo mentre P è la pressione applicata. La DDP (differenza di potenziale) che viene a crearsi tra le due facce fornisce solamente un segnale di tensione privo di potenza.questo segnale percui necessita di un amplificatore di carica cioè di un amplificatore ad elevata impedenza di ingresso;nel circuito invece,è stato utilizzato un amplificatore composto da un semplice BJT. La polarizzazione elettrica del segnale segue l azione maccanica e viceversa con un ritardo di 10E-8 sec;tale risposta rende i cristalli piezoelettrici particolarmente adatti come trasduttori elettromeccanici ed elettroacustici ad alta fedeltà. 2
3 AMPLIFICATORE Un amplificatore in genere è un dispositivo che contiene al suo interno dei componenti non lineari a tre o più morsetti. Con l ausilio dell amplificatore è possibile ottenere l amplificazione cioè la manipolazione di un segnale che viene modificato aumentandone l ampiezza del segnale di ingresso che nel caso del flip-flop microfonico è un segnale di tensione privo di potenza. In altri termini un amplificatore incrementa una grandezza elettrica variabile mantenendola proporzionale a se stessa.per cui l importanza dei componenti non lineari a più di due morsetti nell assolvimento di questa funzione è dovuta al fatto che in ogniuno di tali dispositivi è presente un ingresso tale che applicandovi una grandezza elettrica di debole intensità è in grado di far variare proporzionalmente la corrente posta in circolazione tra gli altri due morsetti mediante un generatore esterno. Gli elementi fondamentali all interno del blocco amplificatore sono i componenti non lineari TR1 e TR2 (transistor NPN tipo BC 109B/208C). I TR dispongono di tre morsetti di cui uno questi è connesso a massa (emettitore). Tale connessione gli permettono di funzionare da amplificatori con i segnali da amplificare connessi alla base. FLIP-FLOP SR I flip-flop sono elementi di memoria costituiti in genere da Latch in combinazione con altre porte logiche. Nel circuito del flip-flop microfonico si possono individuare 4 porte nand che costituiscono il circuito logico rappresentato dall integrato IC1 che lavora in tecnoloogia Cmos cioè con tensioni di lavoro che rientrano nei valori tra 3 e 18V e con potenze dissipate dell ordine di 600mW per porta. Questi dati se confrontati con integrati della famiglia TTL risultano elevati perchè questi ultimi dissipano delle potenze intorno ai 10mW per porta e con una tensione fissa di lavoro di 5V. Da questo confronto risulta ovvio che la dissipazione di calore nei Cmos è nettamente maggiore che nei TTL. Le due porte logiche nand collegate all uscita in quella particolare configurazione realizzano un flip-flop (set reset) mentre le altre due collegate agli ingressi pilotano con le loro uscite gli ingressi di set e reset del flip-flop. RETI RITARDATRICI Le reti a resistenza e capacità costituite da R6-C4 e da R7-C5 realizzano dei ritardi nel circuito logico necessari per eliminare dei disturbi che potrebbero alterare il funzionamento del sistema,infatti nelle porte U1C e U1A gli ingressi 1 e 9 quando sono a livello 0 eseguono uno controllo di memoria percui lo stato d uscita non varia,mantenendo in uscita (11) lo stato precedente,mentre quando raggiungono il livello logico 1 cambiano lo stato di memoria e di conseguenza anche lo stato delle uscite. In pratica quando viene inviato un segnale agli ingressi del flip-flop (1-9) si assiste all abilitazione di una delle due porte logiche alla volta (dipende dallo stato di memoria precedente); questa operazione viene eseguita dall integrato grazie a particolari collegamenti fatti,percui quando una porta è abilita l altra non permette al segnale di influenzare l uscita. Vale adire che se è abilitato l ingresso 9 (comando di set del flip-flop) l ingresso 1 è interdetto e viceversa se l ingresso 1 (comando di reset del flip-flop) viene abilitato l ingresso 9 è inibito. Le reti RC dell IC1 hanno una costante si tempo teorica da considerare,che differisce da quella realmente presente e misurata in sede sperimentale:il tempo che realmente impiegano a fornire un livello logico alto sugli ingressi 5 e 13 delle porte U1D e U1B è pari a 708mS,in quanto in corrispondenza di questo tempo il valore di tensione presente sulle porte è circa 1/3 della Vcc cioè 3-4V. Questo valore differisce da quello sperimentale calcolato con i dati dei componenti perchè la costante di tempo calcolata,tramite la formula T=RC,è pari a 500mS. Nel grafico di FIG.3 è rappresentato un diagramma che evidenzia il comportamento ed il funzionamento delle uscite del flip-flop in relazione alle reti ritardatrici ed agli ingressi.infatti quando C4 è in fase di scarica e C5 in fase di carica e viceversa si nota che a qualsiasi variazione degli ingressi l uscita non varia il suo stato precedente,mentre quando la carica o la scarica sono a regime si può osservare il cambiamento dello stato d uscita alla nuova rilevazione di un segnale d ingresso. DIODO VOLANO Il relè presenta,a causa della bobina di eccitazione,un carico induttivo che, dal passaggio del BJT dallo stato ON allo stato OFF,produce una ddp tra il collettore e l emettitore che supera la tensione di breakdown dello stesso BJT. Il diodo volano svolge la funzione di smaltire dell energia magnetica prodotta dalla bobina in modo da non produrre delle sovratensioni ai capi del BJT che altrimenti si distruggerebbe. TRIMMER I due trimmer R2 ed R4 svolgono la funzione di selezionare il segnale d ingresso del FLIP-FLOP.Infatti il trimmer R2 serve per la regolazione della sensibilità mentre R4 per la soglia di attivazione o disattivazione del FLIP-FLOP. Per 3
4 avviare l integrato CD.4011 si deve imporre sugli ingressi un segnale in BF che può variare dentro un range da 4-12V perchè questo venga interpretato come 1 logico,mentre i segnali inferiori a 4V vengono interpretati come 0 logico. Regolando i 2 trimmer ai massimi livelli loro consentiti,si aumenta la sensibilità del circuito a captare segnali in BF di bassa intensità acustica. FUNZIONAMENTO DEL CIRCUITO Quando il microfono piezoelettrico capta un segnale in BF di tipo acustico, emette un segnale in tensione che viene portato alla base de transistor TR1 tramite il C2;questo segnale viene amplificato e trasmesso agli ingressi dell integrato IC1 passando per un condensatore C3. A questo punto l integrato risponde al segnale attivando il SET oppure il RESET in base allo stato precedente dell uscita che fino a questo momento era stato mantenuto in memoria. Una volta cambiata nuovamente l uscita dell IC1 attraverso una resistenza R8 il transistor TR2 amplifica il segnale d uscita dell integrato che,dopo aver passato lo stadio dell amplificazione,va ad eccitare la bobina del relè interscambiando il contatto dello stesso. Per diseccitare il relè basta che venga captato nuovamente un altro segnale dal microfono tale per cui,il segnale che prima aveva agito sulla porta del SET del flip-flop,ora questo nuovo segnale attivi la porta di RESET e riporti ad un livello 0 l uscita,percui il TR2 cambi il suo stato da quello di saturazione a quello di interdizione,per il fatto che alla base del BJT risulti presente una tensione inferiore a quella di lavoro dello stesso.in questo modo viene ripristinata la condizione di riposo del relè. RILEVAZIONI ALL'OSCILLOSCOPIO (PER VERIFICARE IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA) Per verificare ed approfondire meglio il funzionamento del circuito sono stati fatti dei rilevamenti in punti particolari del flip-flop microfonico al fine di conoscere particolari caratteristiche che questo presentava come ad esempio il comportamento del TR1,sul collettore,al quale veniva applicato sperimentalmente un segnale di tipo sinusoidale per simulare un segnale esterno che si avvicinasse a quelli possibili captabili dal microfono piezoelettrico. La forma d onda amplificata dal BJT è rappresentata dalla FIG.4,nella quale si può vedere che il valore della tensione Vp-p (tensione picco-picco) con il transistor interdetto,era pari a 13V. L andamento del grafico rilevato fa notare chiaramente il funzionamento alternato tra l interdizione e la saturazione del TR1 che variava con la frequenza del segnale, che potevamo modificare a piacere perchè per simulare un rumore esterno è stato collegato ai terminali del microfono un generatore di funzione. Un altra rilevazione è stata fatta sull ingresso 9 della porta U1C del. Il risultato è rappresentato dalla FIG.5 4
5 nella quale si nota i processi di carica e di scarica del condensatore C3. Il segnale che la porta riceve in ingresso ha un valore Vp-p=8V:questo valore è già eccessivo per avere un 1 logico sulla porta perchè il valore minimo per cui la porta risponde con un 1 e di circa 1/3 di Vcc e cioè 3-4V. Nel piedino 8 è stata fatta un altra rilevazione importante e cioè è stata rilevata la carica e la scarica del C4 che corrisponde alla scarica ed alla carica del corrispettivo C5 (FIG.6) Importante e la rilevazione dei tempi che i condensatori impiegano a caricarsi e a scaricarsi perchè svolgono nelle reti ritardatrici una funzione importante. L ultima rilevazione è stata effettuata sul piedino 11 dell integrato e più precisamente sull uscita collegata tramite una resistenza al TR2 (FIG.7). 5
6 Si vede che il segnale d uscita e rappresentato da un onda quadra con un duty cycle,che è dato dal rapporto dalla parte del periodo in cui il segnale sta a 1 sul periodo totale (T1/T),è pari al 50%. Il valore dell uscita Vp-p=12V circa mentre il valore minimo assunto è -156mV. 6
Curva caratteristica del transistor
Curva caratteristica del transistor 1 AMPLIFICATORI Si dice amplificatore un circuito in grado di aumentare l'ampiezza del segnale di ingresso. Un buon amplificatore deve essere lineare, nel senso che
DettagliLo schema a blocchi del circuito integrato Timer 555 è il seguente:
Il timer 555 è un circuito integrato progettato allo scopo di fornire impulsi di durata prestabilita. In pratica il timer 555 è un temporizzatore. Lo schema a blocchi del circuito integrato Timer 555 è
DettagliLSS Reti Logiche: multivibratori e T555
LSS 2016-17 Reti Logiche: multivibratori e T555 Piero Vicini A.A. 2016-2017 Multivibratori Un multivibratore e un circuito che presenta per l uscita solo due stati stabili e/o metastabili. Il circuito
DettagliRELAZIONE DI TELECOMUNICAZIONI ITIS Vobarno Titolo: I Transistor
RLAZION DI TLCOMUNICAZIONI ITIS Vobarno Titolo: I Transistor Nome: Samuele Sandrini 4AT 05/10/14 Un transistor a giunzione bipolare (BJT Bipolar Junction Transistor) è formato da tre zone di semiconduttore
DettagliRELAZIONE DI TELECOMUNICAZIONI ITIS Vobarno Titolo: Oscillatori sinusoidali
RELAZIONE DI TELECOMUNICAZIONI ITIS Vobarno Titolo: Oscillatori sinusoidali Nome: Samuele Sandrini 4AT 7/3/5 Gli oscillatori sinusoidali sono circuiti che producono un segnale sinusoidale di ampiezza e
DettagliGENERATORE DI RAMPA A GRADINI
Istituto Professionale di Stato per l'industria e l'artigianato MORETTO Via Luigi Apollonio, 21 BRESCIA GENERATORE DI RAMPA A GRADINI Realizzazione CHIMINI MASSIMILIANO FONTANA MASSIMO della classe 5AI
DettagliTrasmettitore e Ricevitore a raggi Infrarossi LX617-LX618
Istituto Professionale di Stato per l'industria e l'artigianato MORETTO Via Luigi Apollonio, 21 BRESCIA Trasmettitore e Ricevitore a raggi Infrarossi LX617-LX618 Realizzato da : TERILLI FABRIZIO COMINI
DettagliClasse IV specializzazione elettronica. Elettrotecnica ed elettronica
Macro unità n 1 Classe IV specializzazione elettronica Elettrotecnica ed elettronica Reti elettriche, segnali e diodi Leggi fondamentali: legge di Ohm, principi di Kirchhoff, teorema della sovrapposizione
Dettagli5. Amplificatori. Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a
5. Amplificatori Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a. 2010-2011 Amplificazione Amplificare un segnale significa produrre un segnale in uscita (output) con la stessa forma d onda del segnale
DettagliAmplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo
Ottobre 00 Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo amplificatore in classe A di Fig. presenta lo svantaggio che il carico è percorso sia dalla componente di segnale, variabile nel tempo,
DettagliUn semplice multivibratore astabile si può realizzare con le porte logiche, come nel seguente circuito:
Pagina 1 di 8 MULTIVIBRATORI Si dice multivibratore un circuito in grado di generare in uscita una forma d'onda di tipo rettangolare. Vi sono tre tipi di multivibratori. Multivibratore monostabile, multivibratore
DettagliSCACCIAZANZARE AGLI ULTRASUONI LX769
Istituto Professionale di Stato per l'industria e l'artigianato MORETTO Via Luigi Apollonio, 21 BRESCIA SCACCIAZANZARE AGLI ULTRASUONI LX769 Realizzazione TONOLI GIUSEPPE ZACCARIA NICOLA della classe 5AI
DettagliIl diodo come raddrizzatore (1)
Il diodo come raddrizzatore () 220 V rms 50 Hz Come trasformare una tensione alternata in una continua? Il diodo come raddrizzatore (2) 0 Vγ La rettificazione a semionda Il diodo come raddrizzatore (3)
DettagliMULTIVIBRATORI NE 555
MULTIVIBRATORI Si dice multivibratore un circuito in grado di generare in uscita una forma d'onda di tipo rettangolare. Vi sono tre tipi di multivibratori. Multivibratore monostabile, multivibratore bistabile,
DettagliISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n PONTEDERA (PI) ANNO SCOLASTICO 2005/2006 CORSO SPERIMENTALE LICEO TECNICO
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n. 2-56025 PONTEDERA (PI) 0587 53566/55390 - Fax: 0587 57411 - : iti@marconipontedera.it - Sito WEB: www.marconipontedera.it ANNO SCOLASTICO
DettagliTIMER 555. tensioni ci servono come tensionii di riferimento per i due comparatori interni.
TIMER 555 Il timer è un circuito integrato complesso avente lo scopo di regolare per un tempo prestabilito determinati circuiti. In pratica il timer 555 è un temporizzatore. Nella seguente figura vediamo
DettagliIL TRANSISTOR. Le 3 zone di funzionamento del transistor
Nome: Fabio Castellini Quarta esperienza IL TRANSISTOR Data: 03/02/2015 Il transistor è un componente a semiconduttore molto sfruttato, grazie alle sue proprietà, nell elettronica digitale ed analogica.
Dettagli44) Applicando una tensione di 100 V su una resistenza di 0,050 KΩ, quanto sarà la potenza dissipata a) 20W b) 200W c) 2W
PROVA DI ESAME 20) Qual è la relazione che lega la lunghezza d onda [m] e la frequenza [Hz] di un onda elettromagnetica? a) λ= 3 * 10 8 / f b) λ= f /3 *10 8 c) λ= f * 3 x 10 8 37) Quali sono i dispositivi
DettagliLABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA
ALUNNO: Fratto Claudio CLASSE: IV B Informatico ESERCITAZIONE N : 5 LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA DATI: VIn = 20mV
DettagliGli alimentatori stabilizzati
Gli alimentatori stabilizzati Scopo di un alimentatore stabilizzato è di fornire una tensione di alimentazione continua ( cioè costante nel tempo), necessaria per poter alimentare un dispositivo elettronico
DettagliComprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo
SCH 32 Convertitore tensione/frequenza Obiettivi Strumenti e componenti Comprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo R1 = 1,2 KΩ; R2 = 3,6 KΩ; R4 = 180 Ω; R5 =
DettagliIstituto d Istruzione Superiore Statale Cigna - Garelli - Baruffi Sede: IPSIA "F. Garelli" Via Bona n Mondovì (CN) tel.
Istituto d Istruzione Superiore Statale Cigna - Garelli - Baruffi Sede: IPSIA "F. Garelli" Via Bona n 4 12084 Mondovì (CN) tel. 0174/42611 A. s. 2015 / 16 Corso: MANUTENZIONE ASSISTENZA TECNICA Materia:
DettagliL integrato NE555 come monostabile
L integrato NE555 come monostabile Il multivibratore monostabile (detto anche one-shot) è un circuito che, a regime, permane nello stato stabile; per rimuoverlo da questo stato e portarlo nello stato quasi
DettagliIndice generale. Prefazione. Capitolo 1. Richiami di analisi dei circuiti 1. Capitolo 2. Analisi in frequenza e reti STC 39
Indice generale Prefazione xi Capitolo 1. Richiami di analisi dei circuiti 1 1.1. Bipoli lineari 1 1.1.1. Bipoli lineari passivi 2 1.1.2. Bipoli lineari attivi 5 1.2. Metodi di risoluzione delle reti 6
DettagliI.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO Multivibratori astabili ---- Materia: Elettronica. prof. Ing. Zumpano Luigi. Catalano, Iacoi e Serafini
I.P.S.I.A. Di BOHIGLIERO a.s. 2010/2011 classe III Materia: Elettronica Multivibratori astabili alunni atalano, Iacoi e Serafini prof. Ing. Zumpano Luigi Generalità Si definiscono multivibratori quei dispositivi
DettagliLaboratorio misure elettroniche ed elettriche: regolatori di tensione a tiristori
Laboratorio misure elettroniche ed elettriche: regolatori di tensione a tiristori Circuiti di accensione per tiristori (Tavole E.1.1 - E.1.2) Considerazioni teoriche Per le debite considerazioni si fa
DettagliConvertitori Tensione / Frequenza. Author: Ing. Sebastiano Giannitto (ITIS M.BARTOLO PACHINO)
Convertitori Tensione / Frequenza Author: Ing. Sebastiano Giannitto (ITIS M.BARTOLO PACHINO) I convertitori tensione-frequenza (VFC: voltage to frequency converter) sono circuiti elettronici che forniscono
DettagliEsperienza n 7: CARATTERISTICHE del TRANSISTOR BJT
Laboratorio IV sperienza n 7: CARATTRISTICH del TRANSISTOR BJT 1 sperienza n 7: CARATTRISTICH del TRANSISTOR BJT Caratteristica del transistor bipolare Il transistor bipolare è uno dei principali dispositivi
DettagliI.I.S.S. G. CIGNA MONDOVI
I.I.S.S. G. CIGNA MONDOVI PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE ANNO SCOLASTICO 2016-2017 CLASSE QUARTA A TRIENNIO TECNICO-ELETTRICO MATERIA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA DOCENTE BONGIOVANNI DARIO MATTEO LIBRI DI
DettagliCIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO PER IL TRASDUTTORE DI TEMPERATURA AD590
CIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO PER IL ASDUTTORE DI TEMPERATURA AD590 Gruppo n 5 Urbini Andrea Marconi Simone Classe 5C 2001/2002 SPECIFICHE DEL PROGETTO: realizzare un circuito in grado di trasformare una
DettagliSe la Vi è applicata all ingresso invertente si avrà un comparatore invertente con la seguente caratteristica:
I comparatori sono dispositivi che consentono di comparare (cioè di confrontare ) due segnali. Di norma uno dei due è una tensione costante di riferimento Vr. Il dispositivo attivo utilizzato per realizzare
DettagliLezione 2: Amplificatori operazionali. Prof. Mario Angelo Giordano
Lezione 2: Amplificatori operazionali Prof. Mario Angelo Giordano L'amplificatore operazionale come circuito integrato è uno dei circuiti lineari maggiormente usati. L'amplificatore operazionale è un amplificatore
DettagliII.3.1 Inverter a componenti discreti
Esercitazione II.3 Caratteristiche elettriche dei circuiti logici II.3.1 Inverter a componenti discreti Costruire il circuito dell invertitore in logica DTL e verificarne il funzionamento. a) Posizionando
DettagliMOSFET o semplicemente MOS
MOSFET o semplicemente MOS Sono dei transistor e come tali si possono usare come dispositivi amplificatori e come interruttori (switch), proprio come i BJT. Rispetto ai BJT hanno però i seguenti vantaggi:
DettagliCalcolatori Elettronici
Esercitazione 2 I Flip Flop 1. ual è la differenza tra un latch asincrono e un Flip Flop? a. Il latch è abilitato da un segnale di clock b. Il latch ha gli ingressi asincroni perché questi ultimi controllano
DettagliI.T.I.S. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 2013/14 COGNOME E NOME Data: 27/11/2013
I.T.I.. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 03/4 OGNOME E NOME Data: 7//03 Quesito ) (50%) Dato il circuito qui a fianco che rappresenta un oscillatore sinusoidale a ponte
DettagliModuli logici. Interfacciamento di dispositivi logici. Parametri statici e dinamici. Circuiti logici combinatori Circuiti logici sequenziali
Moduli logici Moduli logici Interfacciamento di dispositivi logici Parametri statici e dinamici Circuiti logici combinatori Circuiti logici sequenziali Registri, contatori e circuiti sequenziali Esempi
DettagliComponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale
omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale Introduzione: a corrente elettrica, nel suo passaggio all interno di un conduttore, produce
DettagliA.S. 2014/15 CLASSE 4 BEE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
A.S. 2014/15 CLASSE 4 BEE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA UNITA DI APPRENDIMENTO 1: RETI ELETTRICHE IN DC E AC Essere capace di applicare i metodi di analisi e di risoluzione riferiti alle grandezze
DettagliVERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DI UN PLL INTEGRATO
Corso di elettronica per telecomunicazioni - 4 esercitazione VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DI UN PLL INTEGRATO Docente del corso: prof. Giovanni Busatto Galletti Riccardo Matr. 165 Riccardo Galletti - www.riccardogalletti.com/appunti_gratis
DettagliLaboratorio di Elettronica T Esperienza 3 Gate CMOS
Laboratorio di Elettronica T Esperienza 3 Gate CMOS Postazione N Cognome Nome Matricola Montaggio del circuito Servendosi del data sheet del circuito integrato CD4011B collegate gli ingressi di tutti i
DettagliProgetto di un preamplificatore per microfono
Progetto di un preamplificatore per microfono Vogliamo progettare un preamplificatore che amplifichi la tensione di uscita di un microfono, i cui valori tipici non superano i 0 mv, e la porti a circa volt.
DettagliAppunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - +
Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - + µa741 Cos'è l'amplificazione: Amplificare un segnale significa aumentarne il livello e di conseguenza la potenza. Il fattore
DettagliAMPLIFICATORE DIFFERENZIALE
AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE Per amplificatore differenziale si intende un circuito in grado di amplificare la differenza tra due segnali applicati in ingresso. Gli ingressi sono due: un primo ingresso
DettagliComponenti a Semiconduttore
Componenti a Semiconduttore I principali componenti elettronici si basano su semiconduttori (silicio o germani) che hanno subito il trattamento del drogaggio. In tal caso si parla di semiconduttori di
DettagliI TRANSISTOR I TRANSISTORI
I TRANSISTORI Il transistor è un componente fondamentale dell elettronica (più del diodo, in quanto è un componente attivo cioè un amplificatore di corrente). Anche se non è più molto usato come componente
Dettagli5. Esercitazioni di laboratorio
5. Esercitazioni di laboratorio 5.1 Controllo di temperatura con LM335 Viene proposto il progetto di un attuatore, il quale avvii un dispositivo di potenza quando la temperatura misurata scende al di sotto
DettagliANALISI E DESCRIZIONE DI UN CIRCUITO PER LA MODULAZIONE DIGITALE PSK
CLASSE : V A E.T.A. 2008-2009 ALUNNO: Bovino Silvano ANALISI E DESCRIZIONE DI UN CIRCUITO PER LA MODULAZIONE DIGITALE PSK Le modulazioni digitali si definiscono tali poiché caratterizzate da segnale modulante
DettagliOSCILLATORE A SFASAMENTO
Elettronica Applicata a.a. 2013/2014 Esercitazione N 5 OSCILLATORE A SFASAMENTO Fabio Cioria Andrea Giombetti Giulio Pelosi (fabio.cioria@insono.com) (giombetti@unifi.it) (giulio.pelosi@insono.it) www.echommunity.com/courses.htm
Dettaglia.a. 2014/2015 Docente: Stefano Bifaretti
a.a. 2014/2015 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Infatti, la struttura del convertitore
DettagliRelè di alimentazione SPST,10 Pezzi,DC 5V Bobina 7A 240VAC 10A 125VAC/28VDC 5 pin JQC-3F
Il relè è un dispositivo elettromeccanico costituito da un avvolgimento e da uno o più contatti meccanici, è utilizzato per operazione di interruzione e commutazione di circuiti elettrici. Normalmente
Dettagli4.13 Il circuito comparatore
4.13 Il circuito comparatore Il circuito comparatore è utile in tutti quei casi in cui si debba eseguire un controllo d ampiezza di tensioni continue; il dispositivo si realizza, generalmente, con un microamplificatore
DettagliELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n. 23 - E - 5:
ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n. 23 - E - 5: Oscillatori a quarzo Astabili e multivibratori Elettronica II - Dante Del
DettagliAttività sperimentale 2014 Elettronica. Simulazione elettronica analogica con Spice e progettazione di un amplificatore audio
Attività sperimentale 2014 Elettronica Simulazione elettronica analogica con Spice e progettazione di un amplificatore audio Studenti partecipanti: Alfieri Marco Bartolome Antonio Battilocchi Valerio Calabria
DettagliI Transistor BJT. Bjt significa transistor bipolare a giunzione. Giunzione poiché è un ulteriore sviluppo della giunzione PN dei comuni diodi.
I Transistor BJT Bjt significa transistor bipolare a giunzione. Giunzione poiché è un ulteriore sviluppo della giunzione PN dei comuni diodi. I tre piedini del transistor vengono comunemente chiamati Emettitore,
DettagliI.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO Caratteristiche Statiche a emettitore comune ---- Materia: Tecnica professionale. Flotta Saverio - Pugliesi Bruno
I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 21/211 -classe II- Materia: Tecnica professionale ---- Caratteristiche Statiche a emettitore comune ---- alunni Flotta Saverio - Pugliesi Bruno prof. Ing. Zumpano Luigi
DettagliRicadute dirette nel mondo della medicina Nucleare (Risonanza Magnetica Nucleare)
Ricadute dirette nel mondo della medicina Nucleare (Risonanza Magnetica Nucleare) Foto rivelatore Il foto rivelatore è costituito da vari elementi: Fotocatodo Dinodi di accelerazione Anodo di raccolta
DettagliIL PROGETTO «TELECOMANDO» (sensore ad infrarossi)
IL PROGETTO «TELECOMANDO» (sensore ad infrarossi) UTILIZZO DEI SENSORI AD INFRAROSSI Questi sensori, montati sul robot, sono usati per: - rilevare una linea sul pavimento - rilevare il bordo di un tavolo
DettagliMichele Scarpiniti. L'Amplificatore Operazionale
Michele Scarpiniti L'Amplificatore Operazionale MICHELE SCARPINITI L Amplificatore Operazionale Versione 1.0 Dipartimento DIET Università di Roma La Sapienza via Eudossiana 18, 00184 Roma L AMPLIFICATORE
Dettaglifigura 4.20 La formula generale del rivelatore, valida per segnali d ingresso sinusoidali, è data dall espressione:
4.12 Il circuito rivelatore La funzione svolta da un circuito rivelatore è simile al processo di raddrizamento svolto da un diodo così come illustrato nel paragrafo 2.3; la differenza sostanziale tra un
DettagliIl comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1)
Capitolo 3 Amplificazione 3.1 Circuiti attivi Gli elementi circuitali considerati sino ad ora, sia lineari (resistenze, capacità, induttanze e generatori indipendenti), sia non lineari (diodi), sono detti
DettagliQuesta parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: Pilotaggio low-side con MOS. Pilotaggio low-side con BJT
Interruttori allo stato solido 1 Questa parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: con MOS con BJT Velocità di commutazione MOS Velocità di commutazione BJT 2 2003 Politecnico
DettagliLogica cablata (wired logic)
Logica cablata (wired logic) Cosa succede quando si collegano in parallelo le uscite di più porte appartenenti alla stessa famiglia logica? Si realizza una ulteriore funzione logica tra le uscite Le porte
DettagliAmplificatori a FET. Amplificatore a source comune (C.S.) Vdd. Rd R1. C2 out C Rg in. out
Amplificatori a FET Per realizzare un amplificatore a FET, il dispositivo va polarizzato regione attiva (cioè nella regione a corrente costante, detta anche zona di saturazione della corrente). Le reti
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2016/2017
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE 4 I Disciplina: Elettrotecnica ed Elettronica PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE Elaborata dai docenti: Linguanti Vincenzo,
DettagliDIODO. La freccia del simbolo indica il verso della corrente.
DIODO Si dice diodo un componente a due morsetti al cui interno vi è una giunzione P-N. Il terminale del diodo collegato alla zona P si dice anodo; il terminale collegato alla zona N si dice catodo. Il
DettagliPOLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE
POLITECNICO DI TORINO Laboratorio di Elettrotecnica Data: Gruppo: Allievi: TERZA ESERCITAZIONE Strumenti utilizzati Materiale necessario Generatore di funzioni da banco Oscilloscopio da banco Bread-board
Dettagli3.1 Verifica qualitativa del funzionamento di un FET
Esercitazione n. 3 Circuiti con Transistori Rilevamento delle curve caratteristiche Questa esercitazione prevede il rilevamento di caratteristiche V(I) o V2(V1). In entrambi i casi conviene eseguire la
DettagliGeneratore. Generatore. Un sistema a raggi-x consiste di: Tubo a raggi-x. Sistema di rilevazione
Generatore Un sistema a raggi-x consiste di: Tubo a raggi-x Sistema di rilevazione Generatore Il generatore trasferisce la potenza elettrica P (KW) al tubo a raggi-x I parametri U (KV) e I (ma) vengono
DettagliCIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO PER ESTENSIMETRI
CICUITO DI CONDIZIONAMENTO PE ESTENSIMETI Gruppo n 5 Urbini Andrea Marconi Simone Classe 5C 2001/2002 SPECIFICHE DEL POGETTO: realizzare un circuito in grado di misurare una variazione di lunghezza fornendo
DettagliRelazione di laboratorio di telecomunicazioni. 23/01/2014. Calcolare la Vc per ogni istante t (da t = 0 ms a t = 1 ms).
Relazione di laboratorio di telecomunicazioni. 23/01/2014 Titolo: Carica di un condensatore. Obiettivi: Calcolare Tau con la formula R x C. Calcolare la Vc per ogni istante t (da t = 0 ms a t = 1 ms).
DettagliNella seguente foto, possiamo vedere l'esterno di alcuni transistor:
IL BJT Il transistor BJT è un componente che viene utilizzato come amplificatore. Si dice amplificatore di tensione un circuito che dà in uscita una tensione più grande di quella di ingresso. Si dice amplificatore
DettagliAlimentatore stabilizzato con tensione di uscita variabile
Alimentatore stabilizzato con tensione di uscita variabile Ivancich Stefano Classe 4 EA a.s. 2013/2014 Docenti: E. Minosso R. Bardelle Tecnologia e Progettazione di Sistemi Elettronici ed Elettrotecnici
DettagliSensori Fisici.
Sensori Fisici a.tognetti@centropiaggio.unipi.it Polarizzazione materiali Si chiama momento di dipolo elettrico una grandezza vettoriale p che ha direzione e verso dalla carica negativa a quella positiva
DettagliCENNI SU ALCUNI DISPOSITIVI ELETTRONICI A STATO SOLIDO
1 CENNI SU ALCUNI DISPOSITIVI ELETTRONICI A STATO SOLIDO Il diodo come raddrizzatore Un semiconduttore contenente una giunzione p-n, come elemento di un circuito elettronico si chiama diodo e viene indicato
DettagliMotori Motore passo-passo Stadio di potenza PWM Sincrono Stadio di potenza del motore passopasso. Blocchi funzionali. Set point e generatore PWM
RC1 Blocchi funzionai Motori a corrente continua Generatori Circuiti per il controllo dei motori in CC Motori a corrente alternata Circuiti per il controllo dei motori in CA Motori passo-passo Circuiti
DettagliI S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E V E R O N A
I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E G U G L I E L M O M A R C O N I V E R O N A PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/2016 CLASSE 4Ac MATERIA: Elettrotecnica, elettronica e automazione
DettagliMisure su linee di trasmissione
Appendice A A-1 A-2 APPENDICE A. Misure su linee di trasmissione 1) Misurare, in trasmissione o in riflessione, la lunghezza elettrica TL della linea. 2) Dal valore di TL e dalla lunghezza geometrica calcolare
DettagliProgetto di un Interruttore a Combinazione
Università di Lecce Diploma Universitario in Ingegneria Informatica Corso di Elettronica II Studente Angelo D Agnano matr. 9N/63 Progetto di un Interruttore a Combinazione Scopo del circuito proposto è
DettagliIl TRANSISTOR. Il primo transistor della storia
Il TRANSISTOR Il primo transistor della storia Inventori del Transistor Il Transistor Bipolare a Giunzione (BJT) è stato inventato nei laboratori BELL nel 1948, da tre fisici: John Bardeen Walter Brattain,
DettagliLABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLE CURVE CARATTERISTICHE DI USCITA DI UN TRANSISTOR BJT SCHEMA
ALUNNO: Fratto Claudio CLASSE: IV B Informatico ESERCITAZIONE N : 4 LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLE CURVE CARATTERISTICHE DI USCITA DI UN TRANSISTOR BJT SCHEMA DATI: R = 100Ω 1 STRUMENTI
DettagliSommario. Transistore UJT: Teoria e Applicazioni
Sommario IL TRANSISTOR UNIGIUNZION UJT...2 RINCIIO DI FUNZIONAMNTO...2 OSCILLATOR A RILASSAMNTO...4 RTTA DI CARICO IN UN OSCILLATOR RILASSATO...4 GNRATOR DI ULTRASUONI...5 BIBLIOGRAFIA:...7 Transistore
DettagliRISONANZA. Fig.1 Circuito RLC serie
RISONANZA Risonanza serie Sia dato il circuito di fig. costituito da tre bipoli R, L, C collegati in serie, alimentati da un generatore sinusoidale a frequenza variabile. Fig. Circuito RLC serie L impedenza
DettagliSchemi e caratteristiche dei principali amplificatori a BJT
Schemi e caratteristiche dei principali amplificatori a BJT Sommario argomenti trattati Schemi e caratteristiche dei principali amplificatori a BJT... 1 Amplificatore emettitore comune o EC... 1 Amplificatore
DettagliClasse III specializzazione elettronica. Sistemi automatici
Macro unità n 1 Classe III specializzazione elettronica Sistemi automatici Reti elettriche Reti elettriche in regime continuo. Generatore, resistori, legge di Ohm. Resistenze in serie e parallelo. Partitore
DettagliScopo di un alimentatore stabilizzato è di fornire una tensione di alimentazione continua di alcuni
Gli alimentatori stabilizzati rev. 1 del 22/06/2008 pagina 1/21 Gli alimentatori stabilizzati Scopo di un alimentatore stabilizzato è di fornire una tensione di alimentazione continua di alcuni volt (necessaria
DettagliEsperimentazioni di Fisica 3. Appunti sugli. Amplificatori Differenziali. M De Vincenzi
Esperimentazioni di Fisica 3 Appunti sugli. Amplificatori Differenziali M De Vincenzi 1 Introduzione L amplificatore differenziale è un componente elettronico che (idealmente) amplifica la differenza di
DettagliRelazione di Laboratorio Elettronica
Relazione di Laboratorio Elettronica OGGETTO: Funzionamento di un circuito derivatore con amplificatore operazionale DATI INIZIALI: Vcc = ±15V f 1 = 400Hz f 2 = 1KHz f 3 = 30KHz RIFERIMENTI TEORICI: Derivatore
DettagliL amplificatore operazionale
L amplificatore operazionale terminali di input terminale di output Alimentazioni: massa nodo comune L amplificatore operazionale ideale Applichiamo 2 tensioni agli input 1 e 2 L amplificatore è sensibile
DettagliLa corrente alternata
La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello
DettagliRegolatori di tensione switching per applicazioni nel campo dei rivelatori di particelle elementari
Stage Estivi 9/6 27/6/2003 Elettronica - Gruppo Kloe Regolatori di tensione switching per applicazioni nel campo dei rivelatori di particelle elementari Stagisti: Tutors: Caggiano Paolo Paolo Ciambrone
DettagliL interruttore Microfonico
L interruttore Microfonico Descrizione Questo circuito si attiva quando capta un suono forte o un rumore (es. il battito delle mani) La sensibilità dell ingresso può essere variata in base al tipo di rumore
Dettagliing. Patrizia Ferrara I Condensatori
I Condensatori Definizione Il condensatore è un componente elettrico caratterizzato da un ben determinato valore di capacità Struttura I condensatori sono in genere strutturati da 2 superfici parallele
DettagliPDSS Rev0 - Thermidor Technologies - Pagina 1. La dissipazione di un amplificatore
PDSS Rev0 - Thermidor Technologies - Pagina 1 La dissipazione di un amplificatore PDSS Rev0 - Thermidor Technologies - Pagina 1 INDICE INDICE... 1 1. INTRODUZIONE... 2 2. LA STADIO FINALE... 2 3. Potenza
DettagliSommario. Transistore UJT: Teoria e Applicazioni. prof. Cleto Azzani IPSIA Moretto Brescia
Sommario IL TANSISTO UNIGIUNZION UJT...2 INCIIO DI FUNZIONAMNTO...2 OSCILLATO A ILASSAMNTO...3 TTA DI CAICO IN UN OSCILLATO ILASSATO...4 GNATO DI ULTASUONI...5 BIBLIOGAFIA:...7 Transistore UJT: Teoria
DettagliSemiconduttori, Diodi Transistori (parte II)
NTODZE... NTEFCC TNSSTO NPN - ELÈ... NTEFCC TNSSTO NPN - DODO LED...3 Dimensionamento del circuito:...3 NTEFCC TNSSTO NPN - DODO LED...4 NTEFCC 3 TNSSTO NPN - DODO LED...4 POT O DOD...4 POT ND DOD...5
DettagliScheda di interfaccia con FPGA LVTTL ECL e NIM. I.N.F.N. Sezione di Pavia. D. Calabro, A. Lanza
Via Bassi, 6 27100 Pavia (Italy) Tel. +39 0382 987430 Fax +39 0382 423241 I.N.F.N. Sezione di Pavia Servizio elettronico D. Calabro, A. Lanza Scheda di interfaccia con FPGA LVTTL ECL e NIM Giugno 2011
Dettagli3- CENNI SUI PRINCIPALI DISPOSITIVI BASATI SULLE GIUNZIONI p-n
1 3- CENNI SUI PRINCIPALI DISPOSITIVI BASATI SULLE GIUNZIONI p-n Il diodo come raddrizzatore Un semiconduttore contenente una giunzione p-n, come elemento di un circuito elettronico si chiama diodo e viene
DettagliAMPLIFICATORI DI ISOLAMENTO (ISOLATION AMPLIFIER
AMPLIFICATORI DI ISOLAMENTO (ISOLATION AMPLIFIER Caratteristiche Sono amplificatori di elevata precisione che offrono una elevatissimo isolamento galvanico fra i circuiti di ingresso e quelli di uscita
DettagliELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n E - 1:
ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n. 19 - E - 1: Comparatori di soglia Comparatori con isteresi Circuiti misti analogici
Dettagli