L attività dei SerT in Regione Emilia-Romagna

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2 Assessorato alle Politiche Sociali. Immigrazione. Progetto giovani. Cooperazione internazionale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali L attività dei SerT in Regione Emilia-Romagna Caratteristiche dell utenza e trattamenti erogati Anno 2003 Rapporto a cura di Antonella Cavallucci, Mila Ferri, Alessio Saponaro Regione Emilia-Romagna Assessorato alle Politiche Sociali Area Dipendenze Viale Aldo Moro, Bologna miferri@regione.emilia-romagna.it 1

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4 Il seguente rapporto è stato redatto dall Osservatorio sulle dipendenze della Regione Emilia-Romagna. La realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione di tutti gli operatori dei SerT, dei Centri Alcologici e degli Osservatori provinciali sulle dipendenze, che hanno coordinato e gestito i Sistemi informativi delle Aziende USL della Regione Emilia-Romagna. 3

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6 Indice Introduzione p L utenza dei Servizi per le dipendenze p Le caratteristiche dell utenza p Le sostanze d abuso p I trattamenti p La salute p. 49 Allegati Allegato statistico utenza tossicodipendente p. 55 Allegato statistico utenza alcoldipendente p. 85 Alcuni dati sui soggetti tossicodipendenti comunitari e stranieri in carico presso i SerT delle Aziende USL della Regione Emilia-Romagna nel corso del 2003 p. 95 Scheda: Centro di documentazione sulle dipendenze Regione Emilia-Romagna p

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8 Introduzione Ormai dal 1991, l Assessorato alle Politiche sociali raccoglie ed elabora i dati di attività provenienti dai Servizi per le tossicodipendenze della Regione. I flussi informativi dovuti dai SerT delle Aziende sanitarie locali al Ministero della Salute vengono preventivamente analizzati dall Osservatorio regionale sulle dipendenze, che da una parte effettua un controllo di qualità prima dell invio al Ministero, dall altra utilizza direttamente questi dati per ricavare preziose informazioni sull utenza che si rivolge ai SerT. Disporre di dati che coprono ormai 13 anni di attività permette infatti di monitorare efficacemente i cambiamenti nella popolazione che si rivolge ai SerT per problemi correlati all uso di sostanze psicoattive. Solo per citare qualche tema che viene approfondito nel testo, è interessante notare come la popolazione che si presenta ai SerT per la dipendenza da eroina, anche se in valori assoluti rimane stabile, in percentuale rappresenta non più del 74,1% di tutta l utenza in carico. La capacità che questi servizi hanno dimostrato di adattarsi ai diversi aspetti del problema dipendenza da sostanze è evidenziata dall accesso ai servizi di utenti alcoldipendenti, tabagisti e, sul versante delle sostanze illegali, di policonsumatori e di dipendenti da cocaina. Un altro punto interessante è rappresentato dalla importantissima riduzione nella mortalità per overdose degli utenti in trattamento (si passa da 68 decessi nel 1991, un picco di 111 nel 1996 a 22 nel 2003). Questo dato testimonia la bontà di programmi orientati alla tutela della salute e alla riduzione dei rischi legati al consumo di sostanze. Va inoltre segnalato come nella nostra Regione i trattamenti integrati rappresentino la regola. Affrontare un problema che presenta aspetti di cronicità con elevato rischio di recidive implica la necessità di disporre di una rete di offerte, diversificate ed integrate tra di loro, ove accanto agli interventi di tipo medico-farmacologico sono presenti quelli psicosociali e riabilitativi residenziali e semiresidenziali (questi ultimi gestiti in grande maggioranza dalle organizzazioni del privato sociale, il cui ruolo all interno della rete è determinante). Nel corso del tempo la riflessione sui dati di attività dei SerT è divenuta un 7

9 elemento fondamentale per orientare la programmazione degli interventi sociosanitari nel settore. Il rapporto che qui presentiamo ha l ambizione di rivolgersi, oltre che ai professionisti del settore, a tutti coloro che hanno interesse a conoscere meglio questo fenomeno. La dimensione territoriale della programmazione, attraverso lo strumento dei Piani per la salute e dei Piani sociali di zona, necessita di strumenti di conoscenza e di lettura del fenomeno; ci auguriamo che questo rapporto, che presenta una analisi delle differenze nelle varie realtà territoriali, possa fornire un utile spunto per ulteriori approfondimenti in sede locale. Gianluca Borghi Assessore alle Politiche Sociali Regione Emilia-Romagna 8

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12 1. L utenza dei Servizi per le dipendenze La Regione Emilia-Romagna vanta circa 13 anni di attività di rilevazione sistematica sulle caratteristiche dell utenza, grazie al sistema informativo regionale progettato nel 1991, e continuamente implementato e aggiornato sino ad oggi. Di fatto, l organizzazione regionale ha fatto sì che i dati pervenuti all Osservatorio Regionale sulle dipendenze fossero più articolati e approfonditi rispetto alle schede inviate annualmente al Ministero della Salute per la rilevazione sistematica dei dati dell attività dei SerT. Ne risulta, rispetto al contesto nazionale, una possibilità di approfondimento maggiore, più delineata e dettagliata su diversi aspetti. Vi è, tuttavia, da rilevare un punto di criticità: a tutt oggi, i SerT, secondo i protocolli ministeriali ancora in atto, inviano i dati alla Regione e, successivamente, al Ministero, in formato aggregato. In sintesi, non è possibile incrociare alcune informazioni fondamentali per tipologizzare più in dettaglio le caratteristiche dell utenza pervenuta ai SerT (cosa che è possibile fare a livello delle singole Aziende USL). Per questo motivo, a partire dal 2002 è stato avviato SESIT (Standard Europei per il Sistema Informativo Tossicodipendenze), progetto nazionale promosso e finanziato dal Ministero della Salute, che si pone come obiettivo la rilevazione e l analisi di dati sulle caratteristiche individuali dei tossicodipendenti, attraverso la costruzione di record individuali (naturalmente in forma anonima) che consentiranno un maggiore livello di approfondimento dei fenomeni e delle dinamiche in atto, oltre che a rispondere alle richieste della Comunità europea. Per tale ragione si sta continuando a produrre l allineamento dei sistemi di rilevazione dati e dei relativi flussi informativi, delle diverse Amministrazioni centrali dello Stato relativamente al fenomeno droga e tossicodipendenza, verso lo standard richiesto dall Osservatorio europeo (EMCDDA) 1. 1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia 2002, Roma,

13 L utenza in carico ai SerT, ai Centri Alcologici e altri Servizi L analisi relativa alla domanda di trattamento costituisce un elemento chiave della lettura del fenomeno. In accordo con l EMCDDA essa rappresenta infatti uno dei cinque indicatori chiave di tipo epidemiologico per la descrizione e il monitoraggio delle tossicodipendenze. A tale proposito, ai fini del miglioramento della qualità dei dati, per la prima volta sono stati attivati, attraverso la collaborazione diretta delle Regioni e Province Autonome, gli strumenti di collezione dei dati statistici secondo il formato standard della tabella Reitox 03 proposta dall Osservatorio di Lisbona. La domanda di trattamento pervenuta presso i Servizi per le dipendenze della Regione Emilia-Romagna (sia SerT sia Centri alcologici e antifumo) ha registrato un significativo incremento negli ultimi anni, così come accade nella maggior parte delle regioni italiane e negli altri paesi europei. Nel corso del 2003 sono stati presi in carico - la presa in carico implica la progettazione ed erogazione di un intervento terapeutico e non il semplice accesso al servizio soggetti, più precisamente utenti tossicodipendenti e utenti alcoldipendenti. Inoltre, nel corso del 2003 i Centri antifumo dei SerT della Regione Emilia- Romagna hanno preso in carico 816 utenti dipendenti da nicotina, numero che sale a se si considerano anche i soggetti tabagisti trattati dalle altre strutture che operano in rete con i Sert, quali le Unità operative di Pneumologia, Dipartimenti di Sanità pubblica, Consultori ostetrici, Lega Tumori, Istituto Oncologico Romagnolo, Istituto Ortopedico Rizzoli. Tab. 1. Utenza afferita ai Servizi per le dipendenze nel corso del 2003 (Valori assoluti). Tipologia utenza Utenti tossicodipendenti in carico Utenti Alcoldipendenti in carico Utenti tabagisti in carico 816 Utenti in appoggio In questo computo non sono ricompresse nuove fasce di utenza, quali gli utenti affetti da altre forme di dipendenza patologica, quali il gioco di azzardo (gambling) e i disturbi alimentari. Vanno aggiunti utenti in appoggio, cioè provenienti da altre AUSL, che hanno fruito, nel corso dell anno e per un determinato periodo, delle prestazioni offerte dai servizi offerti dai SerT della Regione Emilia-Romagna. v.a. 12

14 L incremento rispetto agli anni precedenti è sicuramente consistente. Ad esempio, gli utenti tossicodipendenti presi in carico sono aumentati del 3,9% rispetto all anno precedente (2003 su 2002). Dato che diviene ancora più rilevante se si osserva la considerevole variazione avvenuta nel lungo periodo: dal 1991, primo anno di rilevazione avvenuta tramite il sistema informativo regionale sulle tossicodipendenze, al 2003, l utenza dei SerT è aumentata del 51,44%, passando da soggetti in carico a Ancora più notevole è l incremento degli utenti alcolisti, fenomeno dovuto da un lato alla rilevanza del fenomeno - che sarà sempre sottostimato rispetto alla reale portata problematica - dall altro per l apertura di servizi ad hoc, appunto i Centri alcologici, che ha dato spazio a una domanda prima inespressa. Solo per dare qualche riferimento sulla rilevanza dell incremento, rispetto all anno precedente nel 2003 il numero degli utenti in carico è cresciuto del 16,6%, passando da a L esame nel lungo periodo dimostra come l incremento dal 1996 (primo anno di rilevazione sistematica regionale) al 2003 sia stato del 166,5%. La tendenza, così come riportato dai dati dall EMCDDA,è comune a molti stati europei, dove negli ultimi tre anni si registra una forte crescita di domanda di trattamento. Le motivazioni sono da imputarsi a due fattori: da un lato vi è senza ombra di dubbio una migliorata modalità di raccolta dei dati da parte di molti stati europei 2, ma dall altro si deve considerare la differenziazione dell offerta terapeutica orientata anche, ad esempio come avviene nella Regione Emilia- Romagna, verso interventi più settoriali e specialistici. Inoltre, e questo lo si vedrà affrontando la lettura dei dati relativi alle sostanze d abuso, i consumatori delle cosiddette nuove droghe stanno progressivamente accedendo anche verso servizi più strutturati, come nel caso delle comunità, diversamente rispetto al passato. 2 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Op. cit., pag

15 Fig. 1. Numero di soggetti tossicodipendenti e alcoldipendenti in carico presso i SerT e i Centri alcologici della Regione Emilia-Romagna (Valori assoluti, serie storica dal 1991 al 2003) Numero utenti Anni Tossicodip. Alcoldip. La medesima situazione differenziata si presenta rispetto alle modificazioni dell utenza tra i diversi SerT emiliano-romagnoli.anche all interno della Regione Emilia-Romagna si notano delle rilevanti differenze in merito alla crescita della popolazione presa in carico nei SerT. La numerosità della popolazione residente, le caratteristiche del fenomeno della tossicodipendenza locale, le caratteristiche dell offerta di servizi del territorio (SerT, comunità, centri, opportunità), e la filosofia operativa di approccio locale ai fenomeni della dipendenza, rappresentano fattori che concorrono tutti a determinare la maggiore o minore quantità di utenti che accedono ai servizi. Come meglio si vedrà in seguito, le differenze in merito al numero di utenti per AUSL sono attribuibili sia all utenza target di riferimento nella zone, sia alle diverse offerte in termini di servizi. In sole quattro AUSL, precisamente Città di Bologna, Modena, Parma e Reggio-Emilia, si concentra quasi la metà del totale degli utenti tossicodipendenti presi in carico in tutta la Regione Emilia-Romagna. Lo scenario relativo agli alcoldipendenti è diverso. La maggior parte degli utenti alcolisti si ritrova nelle AUSL di Modena, Ravenna, Reggio-Emilia, Piacenza e Parma.Vi sono alcune AUSL dove il numero di tossicodipendenti si avvicina a quello di alcoldipendenti trattati, come Imola (rapporto 1:1,2, con 385 tossicodipendenti e 316 alcoldipendenti), Piacenza (1:1,2), Bologna Nord (1:1,7); in altre AUSL il numero di tossicodipendenti rimane molto più consistente, quali Forlì (rapporto 1 alcolista per 4,6 tossicodipendenti), Bologna città (1:4,2). 14

16 Fig. 2. Utenza tossicodipendente e alcoldipendente in carico presso i SerT e i Centri alcologici della Regione Emilia-Romagna (Anno 2003,Valori assoluti) Tossicodipendenti Alcoldipendenti Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Sud Imola Bologna Nord Bologna Città Ferrara Ravenna Forlì Cesena Rimini Altro aspetto da considerare è la variazione dell utenza negli anni nelle diverse AUSL. Se è vero che nel panorama regionale si rileva una notevole crescita della popolazione in carico, di fatto la situazione non è uguale tra le AUSL. Nel breve periodo ( ) vede la crescita dell utenza tossicodipendente in proporzione negli anni - di cinque AUSL: Imola, che, nonostante le dimensioni contenute del Servizio, è cresciuta del 13,6%, posizionandosi al primo posto in Regione, seguita da Ferrara (12,5%), Reggio-Emilia (10,4%) e Rimini (9,8%). Fa da contraltare il consistente calo di Piacenza, che nel corso dell ultimo anno perde l 8,7% della sua utenza, passando da 551 del 2002 a 503 del 2003, seguita, a notevole distanza, del calo di Parma (-2,1%) e Modena (-1,3). Se si analizzano complessivamente gli ultimi cinque anni, si evidenziano quattro AUSL: Imola, che cresce del 51%, Rimini (36,7%), Forlì (34,1%) e Reggio- Emilia (27,6%). Per i Centri alcologici si è in precedenza sottolineata la forte crescita degli ultimi anni dell utenza, ma le differenze tra le AUSL sono molto sostanziali. La sola AUSL della Città di Bologna ha visto un incremento del 100,5% di utenti in un solo anno, probabilmente anche frutto di una nuova offerta di servizi per alcolisti. Molto consistente è anche la crescita delle AUSL di Imola, Ferrara, Reggio-Emilia, Bologna Sud, Cesena e Modena. 15

17 Fig. 3. Variazioni percentuali dell utenza tossicodipendente e alcoldipendente nelle AUSL (Variazioni % anni 2003/2002) % Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Sud 11* 11* Imola Bologna Nord Bologna Città Ferrara Ravenna Forlì Tossicodipendenti Alcoldipendenti Cesena Rimini Regione * Il valore relativo alle variazioni dell utenza alcoldipendente dell AUSL di Bologna Città è pari al 100,5% e per l AUSL di Imola è pari al 65,4%. Per consentire una più agevole lettura del grafico complessivo gli istogrammi sono stati spezzati. L impatto della tossicodipendenza e alcoldipendenza sul territorio Ogni qualvolta ci si approccia a fenomeni quali la tossicodipendenza e l alcoldipendenza, ci si trova di fronte a dati che non possono essere misurati esclusivamente attraverso l analisi dell utenza che accede ai servizi (seppur, come evidenziato, rappresenta un indicatore rilevante); occorre considerare il cosiddetto numero oscuro, cioè la quantità di utenti dipendenti da sostanze e non accedono ai servizi tradizionalmente preposti al trattamento. Sono quelle persone che i servizi a volte raggiungono attraverso le unità di strada, i servizi a bassa soglia; comunque il loro numero è difficilmente calcolabile, se non attraverso opportune stime epidemiologiche. Secondo i dati forniti dall OEDT sull uso di droga in Europa, si stima che vi siano da due a nove consumatori problematici di droga per ogni mille cittadini di età tra i 15 e i 64 anni. Sostanzialmente, considerando tali stime, in Emilia- Romagna dovrebbero essere presenti oltre 21 mila soggetti consumatori problematici di sostanze, di cui orientativamente la metà accedono ai SerT. Così come indicato in diversi ambiti e contesti 3 la domanda di trattamento, 16

18 cioè la quota di soggetti che si rivolgono ai servizi, rappresenta un indicatore fondamentale per costruire un quadro complesso sulle dipendenze nella realtà locale. Occorre considerare che nei dati forniti dai singoli SerT della Regione Emilia- Romagna attualmente non è possibile differenziare gli utenti residenti nel territorio di competenza da quelli provenienti da altre Aziende sanitarie in Regione o fuori Regione. Per questa ragione i grafici di seguito presentati illustreranno esclusivamente l impatto generale del fenomeno tossicodipendenza considerando gli utenti in carico nelle AUSL. Il primo tipo di analisi da effettuare è il calcolo del rapporto tra la nuova utenza che accede ai servizi e la popolazione target residente in ogni territorio (tecnicamente chiamata incidenza). E un indicatore che fornisce informazioni sia sulle nuove caratteristiche del fenomeno della tossicodipendenza sia sull impatto che il servizio ha sul territorio di competenza. Parallelamente alla crescita della popolazione tossicodipendente presa in carico presso i servizi, cresce l indicatore di impatto sul territorio. Infatti, nel corso del 2003 in Regione Emilia-Romagna sono stati presi in carico 12,9 nuovi utenti per ogni diecimila cittadini residenti di età compresa tra i anni. Le differenze tra le singole AUSL sono molto consistenti, si va dai 26,4 utenti per diecimila abitanti di Imola - che anche per il 2003 si caratterizza ancora come l Azienda con la maggiore incidenza seguita da Bologna città e Rimini,sino d arrivare a 7,2 utenti per ogni diecimila abitanti di Modena. E necessario interpretare questi dati alla luce di diverse variabili. In primo luogo le caratteristiche del fenomeno tossicodipendenza sul territorio: ad esempio l area metropolitana di Bologna città si contraddistingue per un elevato numero di persone dipendenti da eroina con rilevanti problemi di marginalità sociale, e spesso provenienti da città al di fuori della realtà metropolitana.a questo si contrappongono altri territori, i cui servizi hanno in carico una utenza consumatrice di sostanze diverse dagli oppiacei, come ad esempio Rimini - che, come si vedrà di seguito ha visto un forte aumento dell utenza cocainomane - e Ravenna, città situate in zone costiere, con problematiche specifiche legate al flusso turistico estivo. Non meno importante è la variabile offerta di risorse e servizi.alcune AUSL 3 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Op. cit. L Osservatorio Europeo sulle dipendenze di Lisbona (OEDT), allo scopo di omogeneizzare e rendere maggiormente confrontabili i dati sulla popolazione, ha dato precise raccomandazioni di utilizzare le fasce di età anni per la popolazione adulta, e dai anni per i giovani adulti. Per cui i rapporti presentati quest anno differiranno sostanzialmente rispetto a quelli dell anno scorso avendo utilizzato i nuovi indici. In riferimento: OEDT, Relazione annuale sull evoluzione del fenomeno della droga nell Unione europea ed in Norvegia 2002,Rapporto Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, Lisbona,

19 hanno diversificato la propria offerta terapeutica, potenziando alcuni servizi in relazione ai bisogni della popolazione, o alla necessità di organizzare il servizio offerto in maniera differenziata per meglio tutelare la salute dei cittadini. Va comunque sottolineato che la tossicodipendenza è un fenomeno caratterizzato da un elevato grado di complessità, dove la relazione causa-effetto non risulta essere sempre così prevedibile; le previsioni di afflusso di utenza, sulle risorse necessarie per il funzionamento del servizio, la programmazione delle attività possono facilmente essere influenzate da alcuni elementi esterni che il servizio per le tossicodipendenze non può controllare. I tassi di incidenza sul fenomeno per quanto riguarda gli alcoldipendenti sono sicuramente meno rilevanti dal punto di vista quantitativo: se nei servizi per le tossicodipendenze nel 2003 sono stati presi in carico 12,9 utenti ogni diecimila cittadini, per gli alcoldipendenti per i quali comunque la popolazione target ha un range di età più ampio (15-65 anni) il tasso è del 4,46 utenti per ogni diecimila residenti. Sulla problematicità del fenomeno dell alcolismo sul territorio è stato già ampiamente scritto. Di fatto però gli interventi di questo tipo sono in fase nascente da alcuni anni: è dal 1996 che i servizi per le dipendenze si sono attrezzati con Centri o équipes alcologiche. Le differenze riscontrati tra i SerT sono dovute a: i) la problematicità del fenomeno sul territorio; ii) il livello di organizzazione dei servizi per l alcoldipendenza. Fig. 4. Rapporto tra nuovi utenti tossicodipendenti, nuovi utenti alcoldipendenti e popolazione target per AUSL (Anno 2003, incidenza, rapporto * abitanti) Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Sud Bologna Nord Bologna Città Imola Ferrara Ravenna Cesena Forlì Rimini Regione ER Tossicodipendenti Alcoldipendenti * I dati sulla popolazione (riferiti all anno 2003) sono forniti dal Servizio Controllo di gestione e sistemi statistici della Regione Emilia-Romagna. Per la popolazione tossicodipendente sono stati calcolati gli abitanti di età anni (per altri tassi si veda in allegato), per gli alcoldipendenti gli abitanti di età anni. 18

20 Altro aspetto da considerare è il rapporto tra i totale degli utenti in trattamento presso i servizi e la popolazione residente (tecnicamente prevalenza). In questo modo i tassi relativi alla popolazione possono essere confrontati tra realtà con numeri molto diversi di utenza in carico e indicano quanti utenti sono sottoposti a trattamenti presso i servizi rispetto al numero di abitanti. Per i tossicodipendenti, ogni diecimila cittadini residenti, nel corso del 2003 vi sono stati 67,15 utenti presi in carico presso i SerT. Le differenze tra le singole AUSL sono notevoli: Bologna città è nettamente al primo posto con valori doppi rispetto alla media regionale, seguita da Imola, Rimini, Ferrara, Parma e Forlì. Di contro, Bologna Nord, Piacenza e Modena presentano i tassi più bassi. Fig. 5. Rapporto tra utenti tossicodipendenti e utenti alcoldipendenti sulla popolazione target per AUSL (Anno 2003, prevalenza, rapporto * abitanti) Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Sud Bologna Nord Bologna Città Imola Ferrara Ravenna Cesena Forlì Rimini Regione Tossicodipendenza Alcoldipendenza * I dati sulla popolazione (riferiti all anno 2003) sono forniti dal Servizio Controllo di gestione e sistemi statistici della Regione Emilia-Romagna. Per la popolazione tossicodipendente sono stati calcolati gli abitanti di età anni (per altri tassi si veda in allegato), per gli alcoldipendenti gli abitanti di età anni. Per gli alcoldipendenti il rapporto è di 15,65 utenti ogni diecimila abitanti. Le differenze tra le Aziende sono differenti rispetto a quelle delineato nell ambito delle tossicodipendenze. Emerge nettamente Imola, con 44,95 utenti ogni diecimila abitanti, seguita a distanza da Piacenza (23,91), Ravenna, Bologna città e Ferrara. 19

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22 2. Le caratteristiche dell utenza Gli utenti tossicodipendenti Tra vecchi e nuovi utenti Si è già visto come l incremento degli utenti in Regione Emilia-Romagna nel corso del 2003 (3,9%) sia più consistente rispetto alla media nazionale (1%). Occorre precisare che mentre tale incremento a livello nazionale è ascrivibile a un aumento delle persone già note (persone già in carico dall anno precedente o reingressi), per la Regione Emilia-Romagna risultano essere in aumento sia le persone già note al servizio (3,3%) ma soprattutto le persone che non hanno avuto contatti in precedenza (6,6%, i cosiddetti nuovi utenti). E necessario approfondire le differenze quali-quantitative tra nuovi utenti e già in carico/reingressi. L utenza dei SerT è composta dai soggetti che si presentano per la prima volta ai SerT (i nuovi ) e da coloro che sono stati inseriti all interno di un progetto di recupero e reinserimento sociale già dall anno precedente a quello in considerazione (i cosiddetti già in carico ). Nel corso del 2003 i SerT hanno preso in carico nuovi utenti e già in carico dall anno precedente (per un totale di utenti). L analisi della nuova utenza è un altro di quegli indicatori fondamentali sia per l analisi della domanda di trattamento presso i SerT, sia per tracciare un profilo delle nuove forme di dipendenza sul territorio, oltre a costituire un indicatore indiretto della rilevanza della fenomenologia delle tossicodipendenze. Sul territorio nazionale la percentuale di nuovi utenti risulta essere abbastanza stabile nel tempo 4,proprio in quanto vi è un fenomeno di stabilizzazione degli utenti presso i SerT: da un lato i nuovi utenti tendono a consolidarsi rispetto alla quantità di popolazione residente (incidenza), dall altro la quota percentuale di nuovi utenti cala lievemente rispetto agli utenti già in carico. Lo stesso fenomeno nazionale di calo dei nuovi utenti rispetto al totale degli utenti si riflette nelle singole aree geografiche italiane 5. 4 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Op. cit.;oedt, Op. cit.. 5 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Op. cit. 21

23 In Regione Emilia-Romagna, orientativamente ogni anno la nuova utenza rappresenta circa il venti per cento del totale dell utenza presa in carico presso i SerT: per il 2003 si tratta del 19,2%, cioè un utente nuovo ogni 5,2 utenti in carico. Vi è di fatto un andamento altalenante nel numero di nuovi utenti in carico presso i SerT. Erano nel 1999, sono aumentati a nel 2001, sono calati a nel 2003 ed aumentati nuovamente a nel Per cui se è vero che nel corso dell ultimo anno l incremento è stato del 6,6%, confrontando i dati del 2003 con il 1999, l incremento risulta essere del 5,0%. In definitiva, si può affermare che l aumento progressiva dell utenza nel lungo periodo è più che altro attribuibile alla stabilizzazione dell utenza già nota o a soggetti che si ripresentano a distanza di tempo. Tab. 1. Numero e variazioni % utenza (Anni , valori assoluti, %). Indicatori Nuovi utenti % di nuovi utenti sul totale 18,7% 19,2 Utenti già in carico o reingressi % di utenti già in carico o reingressi 81,3% 80,8% Utenti totali Variazioni % nuova utenza 2003/2002 6,6% Variazioni % utenza già in carico / reingressi 2003/2002 3,3% Variazioni % totale utenza 2003/2002 3,9% Anche sotto questo profili esiste un panorama molto differenziato tra le singole AUSL, che deve essere necessariamente analizzato considerando più indicatori. I primo luogo, la proporzione (% nel 2003) di nuovi utenti sul totale dei soggetti in carico misura uno scarto tra le singole Aziende molto consistente: L AUSL di Parma ha un 12,8% di nuovi utenti, seguita da Modena (14,5%), Bologna Sud (15,4%) e Piacenza (17,1%); all estremo opposto, la AUSL di Imola con il 28,8% è l Azienda con la maggiore quota di nuovi utenti nel 2003, seguita da Rimini (27,8%), Cesena (22,0%), Ferrara e Forlì. Altro aspetto riguarda le variazioni dell utenza (nuova, già in carico e complessiva) dal 2002 al L utenza nuova aumenta notevolmente nella AUSL di Ravenna (36,4%), incremento dovuto più che altro ad una ripresa nel 2003 dopo il calo del 2002, a Ferrara (29,7%), Bologna Nord, Imola, Cesena, Bologna città, Forlì e Reggio Emilia. Inversamente un forte calo lo si riscontra nelle AUSL di Parma (30,9%), Piacenza (12,2%), Bologna Sud, Modena e Rimini. Le variazioni dell utenza già in carico dal 2002 al 2003 sembrano essere meno forti. L incremento si ha nelle AUSL di Rimini (12,4%), Imola e Reggio 22

24 Emilia, mentre calano Piacenza (7,9%), Ravenna e Cesena. La spiegazione di tali variazioni devono sicuramente essere meglio analizzate nel lungo periodo per poter fornire informazioni più attendibili sui fenomeni, ma sicuramente i dati mostrano delle diversificazioni dei fenomeni sui territori, attribuibili sia alle caratteristiche del fenomeno della tossicodipendenza, sia alle politiche attuate dai diversi Servizi in merito alla capacità di attrarre e/o ritenere in trattamento l utenza. Fig. 1. Variazioni percentuali nuova utenza, utenza già in carico e utenza totale per AUSL (Anni 2003/2002, variazioni %) Nuovi Già in carico Totale 15 % Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Sud Imola Bologna Nord Bologna Città Ferrara Ravenna Forlì Cesena Rimini Regione AUSL Le caratteristiche socio-anagrafiche Sesso Sono oramai consolidati gli studi in ambito sociologico, psicologico, culturale e biologico che mettono in evidenza come vi sia una sostanziale differenza di genere nell approccio alle sostanze psicotrope. La dipendenza da eroina, ad esempio, è una caratteristica più tipica dei maschi rispetto alle femmine; non solo, lo stesso approccio alle sostanze è più che mai differente tra i due sessi: nel rapporto con le sostanze, sul tipo di sostanza assunta, sulle modalità di assunzione, sulle motivazioni che spingono all uso, sui livelli di coinvolgimento del consumo 6. 6 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Op. cit. 23

25 Campalastri e Rigatelli scrivono: gli uomini e le donne presentano somiglianze e differenze che partono da dati anatomici, cromosomiali e fisiologici per arrivare, per ciascuno di noi, ai diversi ruoli e aspettative sociali, alle esperienze di vita e agli aspetti relativi alla struttura di personalità 7. Di fatto il genere dell utenza incide fortemente sul tipo di problematicità che si presentano ai servizi per le tossicodipendenze. La stessa differenziazione si riscontra tra gli utenti che accedono ai servizi per le dipendenze. Su tutto il territorio nazionale, così come più volte indicato nelle Relazioni annuali al Parlamento sulle dipendenze, il rapporto maschi/femmine è di 6 a 1. Il fenomeno ha delle forti connotazioni geografiche, soprattutto, come si vedrà, per l Emilia-Romagna. Nel Nord-est 8 il rapporto per i nuovi utenti si abbassa a 5 a 1, mentre nel Sud il rapporto è di gran lunga più elevato, di 9 a 1. E importante notare come i valori della Regione Emilia-Romagna si discostano notevolmente rispetto al trend nazionale per un maggior numero di donne: il rapporto è di 4,6 a 1 (dato costante nel tempo, soprattutto dal 2001 al 2003). In sintesi, le donne rappresentano il 18% del totale degli utenti dei SerT. Fig. 2. Percentuale di donne tra l utenza SerT per AUSL (Anno 2003, valori %) % Bologna Città Ravenna Cesena Bologna Sud Rimini Piacenza Forlì Modena Reggio Emilia Bologna Nord Parma Ferrara Regione Se il profilo regionale è questo, è necessario evidenziare le differenze tra le AUSL.Vi sono tre AUSL che hanno una percentuale di donne superiore rispetto alla media regionale: Imola, al primo posto in regione con il 24,2% dei casi, seguita da Bologna città (22,3%) e Ravenna (20,4%). Al contrario, le più basse percentuali di donne si evidenziano presso le AUSL di Bologna Nord, Parma e Ferrara. 7 Associazione On the Road (a cura di), Prostituzioni. Stupefacenti. Un percorso di ricerca nelle multiple identità, tra prostituzioni e dipendenze, On the Road Edizioni, Martinsicuro, Campalastri R., Rigatelli M., Psicopatologia di genere: differenze e uguaglianze, in Sordelli S. (a cura di), Senza il bacio del principe. Differenza di genere e dipendenze patologiche, Ceis - Regione Emilia-Romagna, Modena, 2002,pp

26 Età A livello nazionale già da anni si assiste ad un progressivo fenomeno di invecchiamento della popolazione che si rivolge ai SerT; più esattamente nel giro di un decennio la quota di soggetti con età inferiore ai 25 anni si è progressivamente ridimensionata di sedici punti percentuali 9. La stessa tendenza si riscontra nei dati della Regione Emilia-Romagna sia tra i nuovi utenti, sia tra gli utenti già in carico. La popolazione dei SerT della Regione Emilia-Romagna non solo invecchia, ma lo fa molto di più rispetto ai valori medi nazionali. Nel corso del 2003, tra i nuovi utenti vi è una elevata quota di utenti minorenni o comunque di età inferiore ai 19 anni (6,8%); di fatto i nuovi sono molto più giovani rispetto agli utenti già in carico. Mentre le classi di età tra i 20 e i 30 anni sono le età più densamente popolate per i nuovi, per gli utenti già in carico ci si sposta verso le età dai 30 agli oltre 40 anni. Questo dato è maggiormente evidente se si analizza negli anni l utenza con meno di 30 anni. Se nel 1991 la percentuale di utenti con meno di 30 anni era del 72,7%, nel 2003 questo valore si è abbassato al 31,9%, cioè ben 40,8 punti percentuali in meno. Una tendenza opposta, naturalmente, al si riscontra tra gli utenti con età maggiore di trenta anni. Vi sono tuttavia delle differenze tra utenti nuovi e reingressi o già in carico. I nuovi con meno di trenta anni sono comunque il 54,1% nel 2003 (erano 79,9% nel 1991), mentre gli utenti già conosciuti sono calati considerevolmente, dal 69,2% del 1991 al 26,6% del 203. Tab. 2. Utenti tossicodipendenti per fasce d età, suddivisi per nuovi e già in carico/reingressi (Anno 2003, valori %). Classi di età Vecchi Nuovi Totali <15 0,0 0,1 0, ,1 6,7 2, ,9 23,7 11, ,5 23,6 17, ,9 19,7 22, ,9 15,6 24,7 >40 23,7 10,6 21,2 Totale % 100,0 100,0 100,0 Totale casi validi Campalastri R., Rigatelli M., Psicopatologia di genere: differenze e uguaglianze, in Sordelli S. (a cura di), Senza il bacio del principe. Differenza di genere e dipendenze patologiche, Ceis - Regione Emilia-Romagna, Modena, 2002,pp

27 Fig. 3. Percentuale di tossicodipendenti con meno di 30 anni di età per anni (Anni , valori %) Anni Vecchi Nuovi Totale Gli utenti alcoldipendenti E indubbio che l alcoldipendenza sia una delle maggiori problematiche relative alle dipendenze da sostanze. In questi anni gli studi nazionali hanno affiancato la tradizione storica di ricerche realizzate in altri stati sulle problematiche connesse all alcolismo. Se è vero che i SerT si sono sempre occupati anche di alcolismo, di fatto il problema è stato affrontato in maniera più consistente da tutte le AUSL della Regione Emilia-Romagna dal 1996, con l istituzione dei Centri o delle équipes alcologiche. Da allora le cifre sugli aumenti dell utenza sono stati esponenziali, con incrementi nella nuova utenza che non ha eguali nel settore delle dipendenze da sostanze illegali. Negli anni la nuova utenza ha rappresentato oltre il 40% dell utenza totale in carico: 42,5% nel 1996, 41,4% nel 1997, 32,2% nel 2001, 31,2% nel 2002 e 28,5% nel In breve, il fenomeno ha avuto una forte espansione nei primi anni di avvio, mentre progressivamente l incremento dei nuovi casi si fa meno evidente, soprattutto per l effetto del consolidamento in carico degli utenti già in programma dagli anni precedenti. Questo dato è confermato anche dalle variazioni percentuali nel corso dell ultimo anno, in cui si mostra un incremento dei nuovi utenti del 6,62% e del 21,07% per gli utenti già in carico o reingressi. 26

28 Come sempre, tra le Aziende USL i fenomeni si differenziano in maniera considerevole, soprattutto se si considera il rapporto tra utenti in carico e popolazione target. In questo caso è difficile intuire se il numero di soggetti in carico rifletta l entità del problema dell alcolismo sul territorio, oppure sia correlato all offerta di servizi. Ad esempio, Bologna città ha una popolazione target residente (14-65 anni) 3,3 volte superiore a quella dell Azienda USL di Imola, eppure nel 2003 sono stati presi in carico 389 alcoldipendenti nella prima AUSL e 316 nella seconda. Tab. 3. Numero e variazioni utenza alcolista (Anni , valori assoluti, %). Indicatori Nuovi utenti % di nuovi utenti sul totale 31,20% 28,54 Utenti già in carico o reingressi % di utenti già in carico o reingressi 68,8% 71,46 Utenti totali Variazioni % nuova utenza 2003/2002 6,62% Variazioni % utenza già in carico / reingressi 2003/ ,07% Variazioni % totale utenza 2003/ ,56% Fig. 4. Variazioni percentuali dell utenza alcolista in carico per AUSL (Anni 2003/2002, variazioni %) % Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Sud Imola Bologna Nord Città di Bologna Ferrara Ravenna Forlì Cesena Rimini Regione 27

29 Caratteristiche socio-anagrafiche degli alcolisti Se nella dipendenza da sostanze illegali si ha una rilevante prevalenza degli uomini rispetto alle donne, per gli alcoldipendenti il fenomeno si attenua considerevolmente. Mediamente per ogni utente di sesso femminile (36,2% nel 2003) in carico ve ne sono tre di sesso maschile (63,8%). Il valore si è modificato lievemente nel corso del 2003, in quanto in proporzione è aumentata la quota di donne. Gli utenti che giungono ai Centri alcologici solitamente lo fanno dopo anni di alcolismo, soprattutto dopo il degradarsi delle relazioni sociali, familiari, o della situazione economica e lavorativa. Per questo l età media degli alcolisti che giungono ai servizi è più elevata rispetto all età media dei tossicodipendenti. Negli anni non vi sono molte variazioni per le classi di età degli alcolisti, l unico dato da segnalare è l aumento degli ultra quarantenni. Il 77% degli utenti ha un età compresa tra i 30 e i 59 anni, soprattutto tra i 40 e i 49 anni. Fig. 5. Classi di età utenti alcoldipendenti (Anno 2003, valori %). 30 % < >60 28

30 29

31 30

32 3. Le sostanze d abuso L utenza tossicodipendente e le sostanze Il profilo degli utenti che si rivolgono ai SerT e delle sostanze da essi consumate è radicalmente mutato nel tempo. Alle droghe tradizionali se ne sono aggiunte altre, nuove più che altro per le modalità di consumo che per il principio attivo in esse contenute 10. Ai Servizi per le tossicodipendenze dell Emilia-Romagna accedono più che altro soggetti che spontaneamente hanno chiesto di essere sottoposti ad un trattamento di disintossicazione delle sostanze d abuso; tuttavia non è trascurabile la quota di coloro che accedono ai servizi perché segnalati dalle Forze dell Ordine (gli articoli 121 o 75, legge 309/90), che non sempre intraprendono poi un progetto terapeutico-riabilitativo, o inviati dai Tribunali per misure alternative alla detenzione. In definitiva, l utenza in carico presso i SerT rappresenta in prevalenza una popolazione che ha un uso problematico delle sostanze, cioè un consumo di stupefacenti per via parenterale oppure il consumo da lunga data/regolare di oppiacei, cocaina e/o amfetamine 11. L Osservatorio europeo nella sua relazione , stima che in ogni stato mediamente vi siano da 2 a 10 casi ogni mille abitanti di età tra i 15 e i 64 anni che usano sostanze in maniera problematica. L Italia è tra i paesi che presenta i tassi più elevati, posizionandosi dai 6 ai 10 casi ogni mille abitanti. Utilizzando questi parametri sulla popolazione della Regione Emilia-Romagna, si stima orientativamente una quota tra e cittadini che usano sostanze in maniera problematica. 10 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia,Anno 2003, Roma, Il panorama dell uso di sostanze tra la popolazione generale, nonostante i limiti e le difficoltà di rilevazione che questi studi comportano, è costantemente monitorato attraverso studi realizzati da vari enti e agenzie. Solo per citarne alcune, vi è la Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia che viene redatta sistematicamente dall Osservatorio nazionale sulle tossicodipendenze.allo stesso modo un profilo più complessivo sulle sostanze in Europa è chiaramente riportato nella Relazione che annualmente l Osservatorio Europeo sulle Droghe (OEDT) invia agli stati membri. 12 In merito si veda la versione On-line al sito: 31

33 Eroina L eroina rappresenta la sostanza d elezione tra gli utenti che accedono ai servizi. Nei paesi europei tra il 50% e il 70% degli utenti in trattamento è infatti rappresentato da eroinomani, mentre in Italia il valore risulta più elevato, dato che la percentuale si aggira sull 80% di tutti i soggetti in carico 13. Per l Emilia-Romagna il dato del 2003 mostra che il 74,1% degli utenti in carico aveva come sostanze primaria d abuso l eroina, assunta da sola o associata con altre sostanze; questo scostamento dalla media nazionale è determinato soprattutto dal fatto che nel corso degli ultimi 11 anni si è incrementata la domanda di trattamento di consumatori di altri tipi di sostanze. In questo modo la percentuale di eroinomani è molto calata dal punto di vista percentuale, passando da 90,2% utenti eroinomani del 1991 a 74,1% nel In termini assoluti, invece, le persone dipendenti da eroina in carico ai SerT sono aumentate considerevolmente nel tempo: nel 1991 erano 6.418, nel 2003 erano 7.990, cioè (24,5%) in più. Questo elemento non può e non deve essere attribuito ad un aumento dei consumatori di eroina sui territori 14, in quanto la diversa organizzazione dei servizi per le tossicodipendenze, la differenziazione dell offerta di trattamenti, l invecchiamento delle popolazione eroinomane hanno fatto si che sempre più eroinomani abbiano fatto ricorso ai servizi. Fig. 1. Distribuzione degli utenti in carico con eroina come sostanza primaria (Valori assoluti e valori % rispetto alle altre sostanze). Valori assoluti Valori % Valori assoluti Valori % 13 OEDT, Relazione annuale Evoluzione del fenomeno della droga nell Unione Europea ed in Norvegia, Lisbona, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia 2003, Roma,

34 Numerosi elementi possono contribuire a determinare il numero di persone dipendenti da eroina che si rivolge ai SerT. Il primo fattore da prendere in considerazione è la rilevanza del fenomeno sul territorio; ad esempio, in alcune aree possono essere presenti, oltre ai residenti, anche numerose persone con problemi di uso di sostanze provenienti da altri territori. E il caso, ad esempio, della AUSL città di Bologna e dell AUSL di Rimini, dove una quota di utenti sono residenti in altre province. Altro aspetto non trascurabile è dato dall organizzazione del servizio. La realizzazione di progetti per accogliere consumatori di nuove droghe, un maggiore orientamento verso la prevenzione terziaria o secondaria, divengono fattori che possono maggiormente facilitare l accesso ai servizi per una determinata tipologia di utenti. Le AUSL con la maggiore percentuale di utenti con sostanza primaria eroina (sul totale degli utenti in carico) sono Bologna città, che con l 83,86% si posiziona al primo posto in Regione, seguita da Modena, Rimini e Bologna Sud. Bologna Nord, Cesena e Forlì sono le AUSL con la minore percentuale di utenti dipendenti da eroina. Fig. 2. Percentuale di utenti eroinomani sul totale degli utenti in carico per Azienda USL (Anno 2003, valori %) Bologna Città Modena Rimini Bologna Sud Parma Ferrara Piacenza Reggio Emilia Imola Ravenna Bologna Nord Cesena Forlì Regione Cocaina, cannabis e altre sostanze Il 25,9% degli utenti è in trattamento presso i SerT della Regione Emilia- Romagna perché usa una sostanza diversa dall eroina. Si tratta di diversi tipi di sostanze, in primo luogo cocaina, seguite a distanza da allucinogeni, amfetamine, 33

35 barbiturici, ecstasy, morfina, inalanti di vario tipo. Queste sostanze hanno assunto sempre più importanza nel corso degli anni: nel 1991 gli utenti che usavano sostanze diverse dall eroina erano 697, nel 2003 essi erano Sono soprattutto gli utenti che usano cannabis e cocaina ad essere aumentati notevolmente. Fig. 3. Distribuzione percentuale della sostanza primaria tra gli utenti in carico ai SerT, eroina esclusa (Anni , valori %) * Dal grafico è stata esclusa l eroina. Cocaina Cannabinoidi Altro Cocaina Innanzi tutto occorre dare una giusta dimensione alla rilevanza del fenomeno del consumo della cocaina, la sostanza che ha visto una crescita esponenziale tra gli utenti dei SerT della Regione Emilia-Romagna. L OEDT riporta che gli indicatori del consumo di sostanze stupefacenti (domanda di trattamento, sequestri, risultanze tossicologiche post mortem) suggeriscono in maniera preoccupante che in alcuni paesi l uso di cocaina è in aumento 15. La cocaina è la sostanza che, dopo l eroina, desta maggiori preoccupazioni nell ambito del consumo. Innanzi tutto è una droga pesante, crea dipendenza con facilità, e il percorso di disintossicazione risulta più difficile e meno dotato di esperienze e strumenti di ausilio alla disintossicazione rispetto ad altre sostanze tradizionali. Sempre l OEDT, rileva come negli ultimi anni vi sia un rilevante aumento di cocaina, soprattutto nelle città metropolitane rispetto ad altre zone di perife- 13 Lo scenario europeo riportato dall Osservatorio Europeo in merito all uso di sostanze mostra due aspetti: da un lato, l invecchiamento della popolazione eroinomane, dall altro la forte crescita del consumo delle cosiddette nuove droghe. 34

36 ria 16. Vi sono alcuni indicatori fondamentali che destano preoccupazione per l uso di questa sostanza negli ultimi anni. In primo luogo è fortemente aumentato la quantità di cocaina sequestrata dalla Forze dell ordine. Nella Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia , attraverso apposite metodologie epidemiologiche, si stima che in Italia nel corso del 2003, circa 8 soggetti ogni abitanti di età compresa tra i 15 e i 54 anni abbiano cominciato a far uso di cocaina. Tendenzialmente, questi dati trasferiti agli abitanti dell Emilia-Romagna di età anni, porterebbero i nuovi consumatori di eroina nel 2003 a più di soggetti. Se per anni la cannabis è sempre stata la seconda sostanza d abuso tra gli utenti dei SerT dell Emilia-Romagna e italiani in generale, nel 2002 vi è stato una inversione di tendenza: per la prima volta la cocaina è divenuta la seconda sostanza d abuso dopo l eroina. Un aumento considerevole della domanda di trattamento, sinonimo sia della maggiore capacità ricettiva dei servizi, sia dell aumentata problematicità dovuti ai consumi. Si tratta di una tendenza progressiva nel corso degli anni. Nel 1991 i soggetti con sostanza primaria cocaina erano solo 59; nel 2003 sono divenuti (10,56% di tutte le sostanze primarie), cioè 1.820% in più. E soprattutto a partire dagli anni che il trend dei soggetti cocainomani in carico ai SerT ha avuto una particolare impennata. Sul territorio della Regione Emilia-Romagna il fenomeno è particolarmente evidente nelle AUSL della Romagna: Cesena (15,60%), Forlì (14,96%) e Rimini (14,57%). Seguono Bologna Sud, Imola e Bologna Nord, mentre al di sotto della media regionale si posizionano Reggio Emilia, Bologna città, Modena, Parma e Ferrara. Cannabis La cannabis è la sostanza più consumata dalla popolazione in generale. L Osservatorio europeo stima che orientativamente il 20% della popolazione generale europea ne fa uso una tantum 18.Anche in Italia le stime devono essere rapportate all età dei soggetti; infatti il consumo una tantum tra le persone 16 OEDT, Relazione annuale Evoluzione del fenomeno della droga nell Unione Europea ed in Norvegia, Lisbona, 2004, pag OEDT, Relazione annuale Evoluzione del fenomeno della droga nell Unione Europea ed in Norvegia, Lisbona, 2004, pag Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia 2003, Roma, 2004, pp

37 adulte risulta essere più basso rispetto ai più giovani, che risultano essere grandi consumatori di queste sostanze 19. Sempre a livello europeo e nel contesto Italiano, la domanda di trattamento a causa della cannabis è la maggiore dopo l eroina; anzi, sembra che la domanda di trattamento causata da questa sostanza sia in continuo aumento 20. Vi è da premettere che la rilevante della domanda di trattamento di soggetti che usano cannabis è dovuta anche al fatto che le segnalazioni della Prefettura ai SerT (art. 121/309) sono prevalentemente dovute all uso di cannabis. A livello regionale l aumento è evidente sia nei valori assoluti sia in percentuale. I soggetti che presentavano cannabis come sostanza primaria nel 1991 erano 259, nel 2003 sono stati 968, con un incremento del 273% di utenti nel giro di dodici anni. Lo stesso accade per la rilevanza della cannabis in relazione alle altre droghe. Nel 1991 tra le sostanze prevalenti di consumo (sostanza primaria) la cannabis rappresentava il 3,6% del totale, mentre diviene il 9,02% nel Anche in questo caso la variabilità tra le AUSL sono rilevanti.tra le Aziende con il maggior quota di consumatori di cannabis sono Forlì (16,39%) e Ferrara (16,18), seguite da Bologna Nord, Cesena e Imola; inversamente le Aziende con una bassa percentuale sono Modena, Reggio Emilia, Rimini, Bologna Sud e Bologna Città. Altre sostanze Il panorama delle sostanze illegali o d abuso è sicuramente molto ampio e articolato. Solo per fare un esempio, gli allucinogeni, amfetamine di vario tipo compreso l ecstasy, le benzodiazepine, i barbiturici, la morfina, i diversi inalanti sono solo una piccola rappresentanza delle sostanze d abuso a cui di frequente accedono i giovani. Gli utenti in carico ai SerT nel 2003 per problemi legati a questo tipo di sostanze sono stati 693, pari al 6,4% del totale. Nel corso degli anni vi è stata una fortissima oscillazione nella rilevanza di queste sostanze, con punte che in alcuni anni del 13%. 19 OEDT, Relazione annuale Evoluzione del fenomeno della droga nell Unione Europea ed in Norvegia, Lisbona, 2004, pag Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia 2003,pp

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