Osservatorio regionale del commercio IL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE IN EMILIA-ROMAGNA

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1 IL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE IN EMILIA-ROMAGNA CONSISTENZA DELLE FIERE PREVISTE NELL ANNO 2012

2 Indice Premessa... 3 Le caratteristiche del settore... 3 La base dati disponibile... 4 Le fiere in Emilia-Romagna... 5 Consistenza complessiva... 5 La ripartizione territoriale... 7 Lo stato delle concessioni sul territorio Confronti con gli anni precedenti pag. 2

3 Le caratteristiche del settore PREMESSA Pur essendo stato compreso all interno della riforma del commercio del 1998, (D. lgs. 114/98) il commercio su aree pubbliche è oggetto di una specifica normativa e, conseguentemente, di una propria terminologia che fa in parte riferimento a usi consolidati. Oltre ai mercati, ai isolati ed al commercio in forma itinerante, il commercio su aree pubbliche comprende anche le fiere, ovvero le manifestazioni, di solito con cadenza annuale, nelle quali, in occasione di feste, eventi o particolari ricorrenze, vi è l afflusso di operatori autorizzati ad esercitare il commercio su aree pubbliche. Senza addentrarci nei dettagli ed ai soli fini di una più immediata comprensione del testo, la regolamentazione del settore si può così sintetizzare: - gli operatori sono attivi su definiti dal comune; - i possono essere oggetto di una concessione decennale, che dà diritto all operatore di occupare una specifica porzione di suolo pubblico per il periodo di svolgimento della fiera. - La pianificazione del settore è competenza del comune che determina: o le aree su cui si tengono le fiere; o il numero dei e loro caratteristiche (dimensioni, attrezzature ecc.); o la durata, gli orari di vendita e l organizzazione della fiera; o il settore merceologico dei (eventuale); o l eventuale specializzazione merceologica a cui gli operatori si devono attenere nella vendita;. Il comune deve anche provvedere alla realizzazione dei servizi necessari al funzionamento della fiera (collegamenti con le reti idriche ed elettriche, pulizia ecc.) - In una fiera, alcuni dei previsti possono essere vuoti cioè non assegnati in concessione ad alcun operatore. In tal caso essi vengono di volta in volta assegnati, assieme a quelli non occupati per assenza del titolare, ad operatori che si presentano nel giorno di fiera (detti spuntisti ). I possono rimanere non assegnati per diversi motivi: o scarso interesse degli operatori per la manifestazione e quindi per l assegnazione della concessione; o diversità nella numerosità dei banchi della fiera nei diversi periodi; o mancata emissione del bando di assegnazione da parte del comune. - Dalla precedente rilevazione sono stati inseriti i dati relativi ai 7 comuni dell alta Val Marecchia che sono entrati a far parte della regione Emilia Romagna aggregandosi alla pag. 3

4 Provincia di Rimini. (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria etalamello), se ne deve tener conto in sede di analisi della serie storica. - Sono inserite nel conteggio anche le fiere che iniziano in dicembre 2012 e si prolungano su qualche giorno del La base dati disponibile I dati relativi alle fiere sono raccolti dalla regione Emilia-Romagna all interno di un data base alimentato dalle informazioni fornite dai comuni che si riferiscono all anno successivo, rispetto a quello di comunicazione. Si tratta quindi non di dati consuntivi, ma di informazioni su manifestazioni previste, quindi non direttamente confrontabili e sommabili con le altre rilevazioni dell Osservatorio ed in particolare con quelle relative al commercio su aree pubbliche. Relativamente alle fiere, il data base prevede i seguenti campi: - denominazione della fiera - ubicazione (comune, vie ) - giorno/i dell anno di svolgimento - di svolgimento nell anno - numero e superficie dei - numero e superficie dei non - numero e superficie dei non definiti - assegnati in concessione decennale - non assegnati in concessione - note pag. 4

5 LE FIERE IN EMILIA-ROMAGNA Il fenomeno delle fiere viene rilevato in dettaglio dal Consistenza complessiva Tabella 1 - Consistenza prevista delle fiere nell anno 2012 Numero Totale Media Dotazione pro capite fiere 736 giorni di fiera , di o Il primo dato che emerge è la dimensione del fenomeno, sono infatti programmate 736 fiere in Regione, in leggero calo di 9 unità (- 1,2%) sull anno precedente, con una durata media di poco inferiore ai 3 giorni, anch essa in calo rispetto all anno precedente. Le fiere occuperanno , mentre le di o risultano Tabella 2 - Consistenza prevista dei all interno delle fiere Posteggi % Giornate di o % N. medio ,7% ,1% 2,8 non ,5% ,5% 2,6 non definiti ,8% ,4% 2,0 produttori agricoli ,0% ,0% 0,9 Totale ,0% ,0% 2,2 Oltre il 50% dei risultano non preventivamente definiti, % in crescita rispetto all anno precedente (48,3%), leggermente meno numerose risultano le di o non definite (43,4%) segno che le fiere più grandi e di maggiore durata tendono a definire i in misura superiore rispetto alle fiere più piccole e di minore durata. pag. 5

6 La durate delle fiere con non definiti è infatti notevolmente inferiore a quelle con e non. Figura 1 - Composizione dei produttori agricoli 3,0% 7,7% non definiti 50,8% non 38,5% Oltre la metà dei (52,4%) non presenta una concessione decennale, % in aumento rispetto all anno precedente (49,4%). In termini di di o il peso è leggermente inferiore (49;4%) segno che le fiere con maggior numero di tendono a procedere ad un maggior numero di concessioni. Tabella 3 - Stato dei previsti all interno delle fiere Numero % Giornate di o % Con concessione decennale ,6% ,6% Senza concessione decennale ,4% ,4% Totale assegnabili ,0% ,0% pag. 6

7 La ripartizione territoriale L articolazione territoriale delle fiere presenza una rilevante varianza come si può desumere dalla tabella seguente. Tabella 4 - Consistenza delle fiere per provincia Numero fiere Media Totale Residenti per o Totale residenti Piacenza , Parma , Reggio Emilia , Modena , Bologna , Ferrara , Ravenna , Forlì Cesena , Rimini , Totale , La provincia che ha il maggior numero di Fiere è Bologna, seguita da Ferrara e Parma. Se si guarda il numero di risulta viceversa in testa Parma seguita da Reggio Emilia e da Forlì Cesena. A Ferrara si trovano le fiere più piccole (appena 18 di media), mentre le più consistenti sono a Rimini con oltre 100 per fiera (103). Queste due province presentano dati piuttosto lontani dalle altre che vedono medie comprese tra i 41 di Bologna ed gli 89 di Piacenza. Infine se si considera la dotazione in rapporto alla popolazione residente la provincia con il maggior numero di risulta Piacenza con un o ogni 58 residenti, mentre quella meno dotata risulta essere Modena con un o ogni 200 residenti, una differenza abbastanza consistente. In realtà emergono tre province (oltre a Modena Ferrara e Bologna) che presentano consistenze molto inferiori alla media regionale. pag. 7

8 Figura 2- Residenti per o 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 0,0 Figura 3 - Media per fiera pag. 8

9 Esaminando la composizione delle fiere per settore nelle diverse province emergono alcuni dati interessanti. Tabella 5 - Ripartizione dei previsti all interno delle fiere fiere non non definiti produttori agricoli Totale Piacenza Parma Reggio nell Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Totale L alta % dei non definiti, 50,8% in media, influenza la lettura del dato soprattutto in alcune province come Reggio Emilia e Parma in cui tale % supera il 70% rendendo poco significativi i dati degli altri settori. Nelle province in cui il dato dei non definiti si attesta attorno al 30% del totale quali Forlì Cesena (30,2%) Rimini (32,5%) Ferrara, (32,7%) e Ravenna (34,3%) risultano ovviamente più rappresentativi. I non risultano più presenti nelle province di Forlì Cesena (60,1% e Ravenna (50,3%), mentre i sono presenti soprattutto nelle province di Ferrara (18,1%) e Piacenza (11,3%). I produttori agricoli sono presenti soprattutto in provincia di Ravenna, in questa provincia rappresentano il 10,7% dei assegnati. pag. 9

10 Tabella 6 - Ripartizione delle di o delle fiere per provincia e settore merceologico giorni fiera non non definiti produttori agricoli Totale Piacenza Parma Reggio nell'emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Totale Bologna assomma oltre ¼ delle di fiera della regione (26%) anche se in termini di di o questa provincia assomma soli il 19% del totale. Sempre in termini di le province meno dotate risultano quelle di Piacenza e Modena, che assommano solo il 7% delle di fiera, mentre tutte le altre province presentano una dotazione compresa tra l 11 ed il 13%. I produttori agricoli risultano concentrati nelle province romagnole (Ravenna, Forlì Cesena e Rimini) che assommano circa i 2/3 delle complessive di questa tipologia. Ferrara presenta invece una buona dotazione di destinati ad operatori, che rappresentano il 22% dei delle di o che si svolgono nella provincia. Tabella 7 - ripartizione delle di o all interno delle fiere per classe dimensionale dei comuni non non definiti produttori agricoli Classe dimensionale giorni fiera Totale tra 0 e abitanti tra 2000 e abitanti tra e abitanti Tra e abitanti >= abitanti Totale pag. 10

11 I comuni più grandi in termini demografici presentano il maggior numero di giorni di fiera (41%), ma solo il 33,8% delle di. In questi comuni si tratta per lo più di non, mentre pochi sono i non definiti (16,5 % del totale) e i produttori agricoli (7,3%) con differenze sensibili di questi due valori rispetto alle altre classi dimensionali. I del settore alimentare e i produttori agricoli sono maggiormente presenti nei comuni più piccoli, nei comuni sotto i 2000 abitanti hanno una incidenza, in termini di rispettivamente del 14,2 e del 7,7%. Tabella 8 - Ripartizione delle di o all interno delle fiere per tipologia di comune non non definiti produttori agricoli giorni fiera Totale montagna collina pianura riviera Totale pag. 11

12 Lo stato delle concessioni sul territorio L analisi della ripartizione dei con concessione decennale sul territorio risulta interessante per capire lo stato di salute delle diverse fiere. La concessione decennale risulta infatti probabilmente più utile per regolamentare situazioni di elevata domanda, mentre per fiere meno attrattive è sicuramente meno praticabile. Tabella 9 - Stato delle concessioni nelle diverse province con concessione senza concessione totale % senza concessione su totale Piacenza ,1% Parma ,9% Reggio nell'emilia ,1% Modena ,1% Bologna ,6% Ferrara ,5% Ravenna ,7% Forlì-Cesena ,9% Rimini ,8% Totale ,4% La tabella evidenzia una situazione piuttosto differenziata, da un lato vi sono province come Rimini, Piacenza e Parma in cui circa il 70% dei risulta senza concessione, con la provincia di Rimini che sfiora l 80% (77,8%). All estremo opposto nelle provincie di Forlì Cesena e Ferrara, solo 1/3 dei risulta privo di concessioni, mentre nelle rimanenti province la % di senza concessione oscilla attorno al 45%. pag. 12

13 Figura 4 Incidenza % dei senza concessione sul totale 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% Tabella 10 - Stato delle concessioni per classi demografiche dei comuni classe dimensionale dei residenti con concessione senza concessione totale inc. % senza conc. tra 0 e abitanti ,2% tra 2000 e abitanti ,4% tra e abitanti ,0% tra e abitanti ,2% >= abitanti ,1% Totale ,4% I comuni popolazione superiore a abitanti affidano in concessione i in oltre l 80% dei casi, mentre nei comuni più piccoli questa % si attesta attorno al 40%. Una differenza significativa che identifica problematiche e potenzialità diverse delle due situazioni. pag. 13

14 Confronti con gli anni precedenti L andamento del numero delle fiere vede un trend complessivamente positivo, ma con numerose oscillazioni nel tempo. Dopo una prima fase di crescita si è registrato una sosta nel 2010 e una successiva ripresa nel 2011, con una ulteriore pausa di riflessione prevista nel Tabella 11 Andamento delle fiere negli ultimi sei anni numero fiere di fiera totale non non definiti produttori agricoli Totale o Il numero dei vede una crescita abbastanza lineare nel tempo, con la sola eccezione del Figura 5 - Andamento di o non non definiti produttori agricoli totale pag. 14

15 I giorni di fiera, hanno visto un andamento caratterizzato da una leggera crescita negli anni fino al 2011 ed un calo rilevante nell ultimo anno. Le complessive di fiera hanno un andamento abbastanza altalenante nel tempo con un picco nel 2011 ed un minimo nel Come si vede andamenti molto contrastanti fra le diverse variabili che non identificano trend molto decisi, ma piuttosto una elevata dipendenza da fattori contingenti. Tabella 12 Variazioni Var. Var. 2012/ /2007 Var. % 2012/2011 Var. % 2012/2007 numero fiere ,3% 5,90% di fiera ,9% -5,60% Totale ,2% 9,15% ,1% 4,28% non ,5% -2,65% non definiti ,3% -3,71% produttori agricoli ,5% 7,18% Totale ,5% -2,35% Il trend di medio periodo evidenziato nella tabella precedente evidenzia una sostanziale stabilità del fenomeno. Nei 6 anni considerati c è un aumento del numero delle fiere (+5,9%) e dei (+9,15%), compensato però dalla riduzione nella durata delle fiere testimoniata dalla riduzione delle di fiera (-5,6%) Il saldo in termini di di o è alla fine negativo (-2,35%) soprattutto per il contributo offerto dal 2012 che vede un calo del 10,5% di questo dato. Analizzando l andamento in termini per settore merceologico si nota una buona tenuta del settore alimentare, che risulta addirittura in crescita nel periodo 2007/2012 sia per quanto riguarda le di o degli operatori (+4,28%) che di quelle dei produttori agricoli (+7,18%), mentre risultano in calo le di attività sia dei non che non definiti. pag. 15

16 numero fiere di fiera non non definiti produttori agricoli pag. 16

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