LAVORI DI MIGLIORAMENTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE VIALE KENNEDY (TRATTO GIARDINI) E GIARDINI PUBBLICI E FINITURE CONNESSE PROGETTO ESECUTIVO

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1 STUDIO TECNICO DI ARCHITETTURA M. BURATTI VIA CESANENSE N 38 S. MICHELE AL FIUME MONDAVIO TEL 0721/ CELL. 339/ burattiarchitetto@gmail.com STUDIO TERMOTECNICO ASSOCIATO ARDUINI VIA CORSO G. MATTEOTTI N 125 PERGOLA TEL 0721/ / CELL. 335/ ing.marcoarduini@gmail.com COMMITTENTE COMUNE DI PERGOLA (PU) E.D.L. ARCHITETTONICO: DOTT. ARCH. MASSIMO BURATTI PROGETTISTI IMPIANTI: DOTT. ING. MARCO ARDUINI DESCRIZIONE DATA: 03/11/2016 LAVORI DI MIGLIORAMENTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE VIALE KENNEDY (TRATTO GIARDINI) E GIARDINI PUBBLICI E FINITURE CONNESSE PROGETTO ESECUTIVO ,00 RELAZIONE STORICA - TECNICA SPAZIO RISERVATO AGLI ENTI

2 RELAZIONE STORICA - TECNICA LAVORI DI MIGLIORAMENTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE VIALE KENNEDY (TRATTO GIARDINI) E GIARDINI PUBBLICI E FINITURE CONNESSE [ ,00] RELAZIONE STORICA Il giardino storico del capoluogo è ubicato in prossimità dell incrocio stradale della SP 424 Marotta Pergola con Viale Kennedy, Viale Martiri della Libertà, Viale Gramsci, Via Don Minzoni e Piazza IV Novembre. Con ingresso principale su Piazza IV Novembre, si sviluppa lungo il confine con la proprietà del Duomo (Chiesa di Sant'Andrea in Concattedrale) - ex Convento dei Frati Agostiniani -, estendendosi a ridosso della SP 424, fino a giungere a lambire, lato strada SP 424, il ponte sul fiume Cesano. E la zona verde di maggiore fruizione, in prossimità del centro storico, oltre ad essere il passaggio pedonale maggiormente effettuato, in quanto collegamento dal parcheggio a Piazza IV Novembre, Via Don Minzoni direzione Corso Matteotti. Nei primi anni del 1900 questa era un area verde informale, successivamente nel 1915 venne creato il giardino, con unico ingresso principale praticato da Piazza IV Novembre, caratterizzato da due ampi cancelli in ferro battuto e camminamenti, nella piazza era posizionata una fontana. Antistante la piazza, il palazzo adibito all epoca ad Ospedale intitolato ai Santi Carlo e Donnino (sec. XVIII) ed attigua Chiesa dell Oratorio di Santa Maria Assunta. RELAZIONE TECNICA E da notare l eccessiva impostazione neoclassica, tendente a mettere in rilievo più la geometria dei camminamenti che la collocazione naturale degli alberi, a tal punto che la loro attuale posizione non è consona all impostazione geometrica generale, in quanto diversi alberi si trovano nei camminamenti. Nel corso degli anni, con l aumento delle dimensioni, i camminamenti hanno assunto posizione dominante rispetto alla zona erbosa e piantumata. Il progetto complessivo prevede: - diminuzione e nuova impostazione dei camminamenti in modo da renderli parte integrante del verde generale, con conseguente aumento della superficie verde; - ristrutturazione interna ed esterna del fabbricato adibito a bar, in modo da semplificarlo e aumentare il suo inserimento nel contesto generale; - ristrutturazione esterna del fabbricato adibito a bagni pubblici in modo da aumentare il suo inserimento nel contesto generale; - restauro della fontana; - spostamento dell area giochi, in zona marginale rispetto alla posizione di centralità attuale, più idonea alla fruizione da parte dei bambini;

3 - ridimensionamento dei viali a servizio del bar e dei bagni, a vantaggio dello spazio per l area verde. Inoltre i camminamenti proposti, collegano meglio i tre ingressi del giardino: - l ingresso principale di Piazza IV Novembre; - l ingresso di servizio lato strada SP 424 di collegamento al parcheggio; - l ingresso lato strada SP 424 in corrispondenza del ponte sul fiume Cesano; - posa in opera di nuove panchine e cestini; - miglioramento della pubblica illuminazione su viale Kennedy e all interno dei giardini. DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERE DEGLI STRALCI PRECEDENTI: I lavori degli stralci precedenti hanno importi, rispettivamente, di ,000 e ,00. Il primo stralcio riguarda le lavorazioni dell area dei giardini, il secondo è focalizzato sull area del chiosco, dei bagni pubblici e dell area giochi. I STRALCIO - rifacimento dei percorsi dei viali con dimensioni ridotte rispetto a quelli esistenti; - pavimentazione architettonica; - rifacimento dell ingresso giardino lato parcheggio; - sistemazione della scala in prossimità del ponte sul fiume Cesano; - restauro della fontana; - predisposizione per futuro impianto di illuminazione all interno del giardino; - piantumazione di siepi ad integrazione di quelle esistenti; - realizzazione di impianto di irrigazione; II STRALCIO - stesa e modellazione della terra da coltivo e formazione di manto erboso e tappeto fiori area bar bagni - giochi; - sistemazione e spostamento dell'area giochi destinata ai bambini; - nuova pavimentazione in gomma antitrauma per zona giochi bambini; - pavimentazione architettonica area chiosco bar e edificio bagni pubblici; - realizzazione di arrotatura, levigatura e trattamento protettivo di parte di pavimento architettonico (area bar); - predisposizione impianto di climatizzazione nell'edificio adibito a chiosco bar; - sistemazione interna del chiosco - bar; - nuovi sanitari in sostituzione dei presenti all'interno dell'edificio adibito a bagni pubblici; - rivestimento dei bagni e del bar con tavolato in legno; - posa in opera di nuove panchine e cestini.

4 DESCRIZIONE PARTICOLARE LAVORI DI MIGLIORAMENTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE VIALE KENNEDY (TRATTO GIARDINI) E GIARDINI PUBBLICI [ ,00]: Il presente progetto prevede l esecuzione di lavori di miglioramento della pubblica illuminazione sia per l area dei giardini e della strada interna, che per viale Kennedy. Nell area giardini e strada interna già in precedenza sono stati posati le tubazioni per l alloggiamento dei cavi elettrici, i plinti e i pozzetti. In particolare i lavori prevedono: 1. ILLUMINAZIONE GIARDINO - Posa di cavi elettrici con raccordi e cablaggio; - Fornitura e posa in opera di corpi illuminanti e relativi pali. 2. ILLUMINAZIONE STRADA INTERNA - Posa di cavi elettrici con raccordi e cablaggio; 3. ILLUMINAZIONE STRADA ESTERNA (VIALE KENNEDY) - Rimozione dei pali della pubblica illuminazione; - Scavi, posa tubazioni, cavi, plinti e pozzetti e rinterri; - Raccordi, cablaggio; - Fornitura e posa di corpi illuminanti e relativi pali; RELAZIONE TECNICA IMPIANTI 1. GENERALITÀ L intervento prevede la realizzazione dell impianto di illuminazione esterna del giardino storico del Capoluogo e l illuminazione di parte di via Kennedy. L alimentazione deriva da un quadro elettrico ad esclusivo uso dell impianto di illuminazione del giardino. La realizzazione dell impianto comprende le seguenti opere: - Realizzazione e cablaggio quadro elettrico; - Installazione linee di alimentazione e apparecchi di illuminazione: - Installazione pali in acciaio zincato.

5 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legislazione vigente Tipo Data Denominazione Legge No. 186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature materiali e impianti elettrici ed elettronici. Legge No. 791 Attuazione della Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee CEE, relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico, destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione. Legge Regionale No. 10 Misure urgenti in materia di risparmio energetico e contenimento dell inquinamento luminoso. Principali norme CEI - UNI. Norme CEI Anno Denominazione CEI Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Impianti di terra. CEI Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. UNI Illuminazione stradale. Selezione delle categorie illuminotecniche. UNI Illuminazione stradale. Parte 2: Requisiti prestazionali

6 3. CARATTERISTICHE ELETTRICHE L impianto sarà alimentato in bassa tensione (BT) con sistema trifase con neutro distribuito, avente tensione nominale pari a 400V con frequenza 50 Hz, pertanto si definisce un sistema elettrico di categoria I con 50V<V n <1000V. Il contatore sarà posizionato in prossimità della cabina di trasformazione MT/BT, in apposito vano contatori. Le linee sono state dimensionate in modo tale che la caduta di tensione non superi i seguenti valori: - Circuiti luce: 5% 4. MISURE DI PROTEZIONE ELETTRICA Protezione dai contatti diretti e indiretti Tutti i componenti impiegati saranno di Classe II, o comunque privi di masse. Protezione dalle sovracorrenti La protezione dalle sovracorrenti sarà realizzata tramite interruttori automatici del tipo magnetotermico. I dispositivi di protezione saranno posizionati a monte delle linee di alimentazione e saranno alloggiati entro il quadro elettrico. La derivazione alla lampada sarà protetta tramite fusibile sulla morsettiera. Condizioni di protezione: Definizioni: Corrente d impiego, Ib: Corrente assorbita da un carico di potenza nota o presunta nel funzionamento normale. Portata di linea, Iz: Massima corrente che un cavo può portare a regime, senza che l isolante subisca danni. Energia specifica tollerabile dal cavo, K 2 S 2 : Massima energia che il cavo può sopportare senza subire danni,durante un cortocircuito. S è la sezione della linea e il coefficiente L assume i seguenti valori: 115 per i conduttori in rame isolati in PVC; 135 per i conduttori in rame isolati con gomma ordinaria o gomma butilica; 143 per i conduttori in rame isolati con gomma etilenpropilenica e propilene reticolato. Le relazioni che legano le grandezze sopra definite a quelle relative agli organi di protezione affinché siano assicurate le protezioni contro le sovracorrenti, sono le seguenti: Per il sovraccarico Ib In Iz If 1,45 Iz Dove:

7 In è la corrente nominale dell interruttore o la sua taratura termica; If è la corrente convenzionale di funzionamento dell interruttore; Ib e Iz sono rispettivamente la corrente d impiego e la portata di linea. Per il cortocircuito I 2 t K 2 S 2 Dove: I 2 t è il valore dell integrale di Joule, ossia la quantità di energia specifica che si trasforma in calore durante il cortocircuito. S è la sezione di linea; K è il coefficiente dipendente dal tipo di isolamento Le norme CEI stabiliscono per ciascun apparecchio utilizzatore la massima caduta di tensione ammessa. Per verificare se la caduta di tensione rientra nei limiti prescritti, si applica la seguente espressione: V = K I L (Rcosφ + X senφ) Dove: K vale 2 per linee monofasi e 1,73 per linee trifasi; cosφ è il fattore di potenza del carico; R e X sono la resistenza e la reattanza della linea. La colorazione deve rispettare i seguenti canoni: conduttori di terra, di protezione e equipotenziale, se isolati, devono utilizzare il bicolore giallo verde; conduttore di neutro, il colore blu chiaro; conduttori di fase non sono richiesti colori particolari. In assenza di conduttore di neutro, l anima di colore blu chiaro dei cavi multipolari può essere utilizzata come conduttore di fase. 5. DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA La linea di distribuzione ai centri luminosi sarà di tipo monofase utilizzando cavi multipolari di tipo FG7OR 0,6/1 kv di sezione adeguata, posati entro tubazioni il polietilene corrugate. Nella planimetria allegata è riportata l ubicazione dei centri luminosi. Il cavo di derivazione dalla linea alla morsettiera posta alla base del palo è unipolare FG7OR 0,6/1 kv, sezione 2,5 mm, Iz = 27 A. Il cavo dalla morsettiera alla lampada sarà bipolare, tipo FG7OR 0,6/1 kv di sezione 2x2,5 mmq, Iz = 30 A. 6. TUBAZIONE PORTACAVI La tubazione portacavi sarà in tubo protettivo di tipo 450 o 750 in pvc, interrata alla profondità di almeno 0,6 m, diametro esterno 100 mm e 50 mm. Alla base del palo a ad ogni cambiamento di direzione sarà disposto un pozzetto, dimensioni interne adeguate, dotato di chiusino in ghisa. Nel pozzetto saranno eseguite le giunzioni dei cavi e le derivazioni alla morsettiera posta alla base del palo.

8 7. QUADRO ELETTRICO GENERALE Normative di riferimento CEI (norma generale quadri BT) CEI (quadri distribuzione per uso domestico o similare) Il quadro elettrico generale avrà struttura e contenitore in resina; essendo pertanto privo di masse, non risulterà necessario l impianto di terra e l utilizzo di interruttori differenziali. Il sezionamento del circuito sarà effettuata con interruttore di manovra tetra polare posto a monte. Ogni quadro ha l obbligo del riconoscimento attraverso targa indelebile dove sono riportati il nome e il marchio di fabbrica del costruttore, il tipo, un numero di identificazione, la sigla EN (norma di attuazione), la natura e il valore nominale della corrente e della tensione di quadro, la frequenza e grado di protezione IP. In oltre dovrà possedere relativa documentazione, quale: caratteristiche costruttive ed elettriche; disegni fronte quadro con la disposizione dei componenti all interno e sul fronte; schemi unifilari completi di dati per identificare i singoli circuiti e i loro dispositivi di protezione; schemi multifilari completi di indicazioni della numerazione dei circuiti e dei morsetti; elenco delle morsettiere per la facile identificazione dei collegamenti delle utenze in campo; elenco componenti completi di sigla, descrizione, costruttore e dati tecnici; manuale di esercizio e manutenzione; dichiarazione di conformità del prodotto; rapporto delle prove eseguite. 8. DESCRIZIONE DEI CORPI ILLUMINANTI Il livello d illuminamento sarà adeguato alle caratteristiche e alla destinazione del luogo, utilizzando plafoniere con lampade LED. I corpi illuminanti saranno protetti contro danneggiamenti meccanici e manomissioni. Avranno grado di protezione minimo adeguato. Saranno rispettate le prescrizioni della legge 10/2002, per il risparmio energetico e di contenimento dell inquinamento luminoso. Tutti i corpi illuminanti devono possedere marchio di qualità.

9 9. NOTE FINALI Tutti i prodotti utilizzati dovranno riportare il marchio di qualità: Il marchio IMQ è rilasciato, su richiesta del costruttore, dall Istituto italiano del Marchio di Qualità e indica la conformità del prodotto alle Norme CEI. Quindi costituisce una garanzia per gli utenti. Il marchio CE viene apposto dal produttore. In questo modo egli dichiara la conformità ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalle corrispondenti direttive europee. La dichiarazione scritta, deve essere a disposizione dell Autorità di controllo. Mondavio, lì Il Tecnico Dott. Arch. Massimo Buratti Il Tecnico Dott. Ing. Marco Arduini

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