2. Definizione degli scenari emissivi per l Emilia - Romagna e il Bacino Padano Adriatico
|
|
- Teodora Fabiani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 2. Definizione degli scenari emissivi per l Emilia - Romagna e il Bacino Padano Adriatico 2.1 Lo scenario emissivo BASE per il Nord Italia e l Emilia - Romagna I dati di emissione utilizzati come dati in ingresso per le simulazioni modellistiche condotte sull intero Nord Italia (dominio BPA, vedi Figura 2 pag.7) sono stati derivati dall inventario nazionale italiano CORINAIR opportunamente adattato per poter essere utilizzato nell ambito del progetto nazionale CTN_ACE I dati di partenza, sono costituiti dalle emissioni annuali su base provinciale, derivate dalla disaggregazione con approccio top-down dell inventario nazionale, descritta nel rapporto monografico pubblicato da APAT-CTN_ACE (Liburdi et al., 2004), e dalle emissioni su grigliato EMEP per le celle situate fuori dal confine nazionale. Entrambi i dati si riferiscono alle emissioni dell anno Utilizzando variabili proxy (es. superficie relativa a particolari tipologie di uso del suolo o la lunghezza di strade, autostrade, ferrovie, metanodotti, coste, ecc) le emissioni annuali per gli inquinanti COVNM, CO, NO X, NH 3, SO 2, PM10 sono state determinate per ciascuna cella. Per ciascuna delle attività emissive presenti sono stati ricostruiti i profili di modulazione temporale, distinti in annuale, settimanale e giornaliero per poter modulare rispettivamente l andamento delle emissioni al variare del mese dell anno, del giorno della settimana e delle ore durante il giorno. Analogamente per ogni macrosettore sono stati ricostruiti i profili di speciazione chimica delle emissioni di NMVOC (AET/ENV/R/0545,2002) e del particolato e di distribuzione granulometrica del particolato (Speciate 3.2 dell US-EPA, Speciazione chimica del particolato atmosferico fine realizzato della Galileo Ambiente s.n.c per conto di ARPA Lombardia). La speciazione chimica del PM10 è fornita per le frazioni granulometriche fine (0-2.5 µm) e coarse (2.5-10µm). Per una descrizione più dettagliata consultare (Deserti, Lollobrigida, Angelino, et al. 2004). Per generare i file di input emissivi necessari al modello CHIMERE, ARPA-SIM ha realizzato un opportuna interfaccia che aggrega le 199 specie in cui sono stati suddivisi i NMVOC nelle 9 specie organiche usate dallo schema chimico MELCHIOR applicando coefficienti che dipendono dal peso molecolare e dalla reattività chimica (Middleton et al 1990). Le emissioni di NO x date in massa equivalente di NO 2 sono state ripartite in 90% di NO, 9.2% di NO 2 e 0.8% di HONO. La frazione più grossolana (10-40µm ) è stata stimata per ogni macrosettore rispettando le stesse proporzioni fra PM10 e PTS presenti nell inventario della Regione Lombardia relativo al 2001 (versione ottobre 2004). In Tabella 3 per ogni settore sono riportati le emissioni antropogeniche in Mg/anno (= t/anno). Le centrali elettriche presenti nel dominio sono state trattate come sorgenti puntuali. Quando le caratteristiche dei camini (altezza e diametro del camino, velocità e temperatura di uscita dei fumi) non erano disponibili sono usati valori di letteratura. 11
2 Tabella 3 - Emissioni sul dominio BPA (Mg/anno) suddivise per macrosettore settore CO NMVOC NH 3 NO X PM SO 2 1.prod.elettrica combust.civile combust.industriale processi produttivi prod.e distrib. combust.fossili solventi trasporto strada altri trasporti smaltimento rifiuti agricoltura totale Lo scenario emissivo BASE per l Emilia - Romagna Per lo scenario base relativo al territorio regionale (dominio ER, vedi Figura 2 pag.7) sono stati utilizzati i dati dell inventario regionale delle emissioni (anno di riferimento 2003) che è stato realizzato per quanto possibile 1, secondo un approccio bottom-up reperendo ed elaborando dati di dettaglio su singole sorgenti (es. dati rilevati o simulati sulla principale rete stradale, dati sulle emissioni da attività produttive e di servizio). Gli inquinanti considerati sono: ossidi di azoto (NO x ), composti organici volatili non metanici (NMVOC), monossido di carbonio (CO), ossidi di zolfo (SO x ), polveri totali sospese (PTS), polveri sottili (PM10) e ammoniaca (NH 3 ). Una volta realizzate le stime al livello di dettaglio territoriale massimo possibile, si è proceduto alla loro attribuzione al territorio sia per comune, sia su celle del grigliato con passo di griglia 5 km (vedi figure). L attribuzione è avvenuta in maniera diretta (sorgenti puntuali, attraverso le coordinate spaziali) o attraverso l utilizzo di variabili correlate alle emissioni la cui distribuzione spaziale è nota ad un livello di dettaglio maggiore (variabili proxy). Figura 3 Esempi di attribuzione delle emissioni al territorio, su base comunale (a sinistra) e su grigliato (a destra). Nella Tabella 4 si riportano i dati delle emissioni per macrosettore CORINAIR, mentre la Figura 4 mostra la distribuzione percentuale delle emissioni dei principali inquinanti per macrosettore. 1 Per alcuni settori (porti e aeroporti, uso solventi, coltivazioni con e senza fertilizzanti) sono stati utilizzati i dati di fonte APAT (Liburdi et al., 2004) 12
3 Tabella 4 - Emissioni per macrosettore Corinair emissioni [Mg/anno] codice macrosettore NO x CO NMVOC SO x PM10 NH 3 M1 Combustione-Energia M2 Combustione non ind.le M3-4-6 Attività Produttive M5 Estr/distr combustibili M7 Trasporti stradali M8 Altri trasporti M9 Rifiuti M10 Agricoltura M11 Natura totale NH3 PM10 SOx NMVOC CO NOx 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Combustione-Energia Combustione non ind.le Attività Produttive Estr/distr comb Trasporti stradali Altri trasporti Rifiuti Agricoltura Natura Figura 4 Distribuzione percentuale delle emissioni dei principali inquinanti per macrosettore 13
4 Tabella 5 Sorgenti puntuali nelle simulazioni a 5 km (dominio ER). PC PR RE MO BO FE RA FC RN fuori regione Figura 5 - Impianti trattati come sorgenti puntuali nelle simulazioni a 5 km I grandi impianti presenti nel territorio regionale (centrali elettriche, inceneritori e impianti industriali di notevoli dimensioni, Tabella 5 e Figura 5) sono stati trattati come sorgenti puntuali, con il modulo per il calcolo dell altezza efficace (vedi par.1.4 pag.6). Le emissioni industriali sono state assegnate al 30% al primo livello emissivo (vicino alla superficie) e al 70% al secondo livello emissivo (100 m circa). 2.3 Gli scenari emissivi CLE2010 e CLE2020 per il BPA Questi scenari emissivi, ai quali ci si riferisce di solito come current legislation (da cui l acronimo CLE) o anche business as usual o baseline, prendono in considerazione gli effetti della normativa che controlla le emissioni di inquinanti nella prospettiva di uno sviluppo economico futuro. I due scenari stimano per il 2010 e per il 2020 gli impatti della normativa in vigore a quella data (ad esempio quella relativa alle emissioni degli autoveicoli, delle centrali per la produzione di energia o dei grandi impianti industriali di combustione, la qualità dei combustibili, il contenuto di composti organici dei vari prodotti, i limiti di emissione per i principali inquinanti) sulle emissioni in termini di riduzione delle emissioni stesse. Tali stime sono diverse per ciascuno dei 25 Stati membri dell Unione Europea. Inoltre gli scenari tengono conto delle proiezioni di sviluppo economico per quegli anni (si vedano al proposito i rapporti CAFE, 2005). Gli scenari emissivi CLE riferiti agli anni 2010 e 2020 utilizzati per questo studio sono stati costruiti sulla base dello scenario di riferimento o base relativo al 2000 per il Nord Italia (Figura 6, Figura 8, Tabella 6). Per calcolare gli scenari CLE 2010 e 2020 sul Nord Italia le emissioni per ogni inquinante e per ogni macrosettore sono state variate rispettando le stesse proporzioni delle variazioni stimate da EMEP (Co-operative programme for monitoring and evaluation of the long range transmission of air Pollutants in Europe) per l Italia. Le emissioni italiane al 2000, 2010 ed al 2020 utilizzate per calcolare le variazioni emissive sono state scaricate dal web EMEP nel mese di aprile I dati utilizzati e relativi ai tre scenari emissivi (2000, 2010 e 2002) sono riportati in appendice (pag.59). Si noti che a quella data il riferimento per tutti e tre gli scenari emissivi EMEP era Vestreng, Lo scenario EMEP 2000 è stato successivamente revisionato nel corso del 2006 (Vestreng, 2006). In questa ultima revisione le emissioni italiane al 2000 presentano lievi variazioni rispetto alla stima 14
5 precedente, pertanto anche gli scenari emissivi al 2010 e 2020 per il Nord Italia, presenterebbero alcune differenze se venissero ricalcolati in base alla più recente revisione delle emissioni nazionali italiane al La metodologia utilizzata da EMEP per la costruzione degli scenari emissivi utilizzati in questo rapporto è descritta in Vestreng (2003), nel quale tuttavia si rimanda per i dettagli al rapporto non pubblicato del CIAM 2003 (citazione letterale Vestreng, V.(2003) pagina 24 Projections for 2010 constitutes this year mainly Current Legislation Projections (CLE) provided from CIAM (CIAM, 2003). Only where no data was provided from CIAM, reported projections or latest year available emission data was used. ) Per una descrizione generale della metodologia utilizzata nella costruzione degli scenari emissivi conviene quindi fare riferimento alla bibliografia relativa al programma CAFE (Clean Air For Europe) dell Unione Europea, che rappresenta un perfezionamento di quanto svolto in precedenza da EMEP. 15
6 Figura 6 - Emissioni annuali in ton/km 2 di NOx (a sinistra) e di PM10 (a destra) stimate nel caso base (in alto), nello scenario CLE2010 (al centro) e nello scenario CLE2020. (in basso). 2.4 Lo scenario emissivo EMRZERO In questo scenario sono state azzerate le emissioni di tutti gli inquinati emessi nei vari macrosettori nel territorio della regione Emilia Romagna, lasciando inalterate le emissioni nella restante parte del dominio (Figura 7). Dal punto di vista emissivo la regione Emilia - Romagna contribuisce alle emissioni nel dominio per circa il 12% - 17% delle emissioni totali a seconda del tipo di inquinante (vedi Tabella 6). 2.5 Lo scenario emissivo EMR1 Lo scenario EMR1 (Figura 7, Tabella 6, Figura 8) è stato costruito applicando, al solo territorio della regione Emilia - Romagna, delle riduzioni delle emissioni conseguenti ad azioni aggiuntive 16
7 rispetto a quelle previste dal CLE2010. Anche questo scenario, pur essendo tecnicamente fattibile, è da ritenersi teorico in relazione alla prossimità dell anno di riferimento (2010). In particolare le azioni ipotizzate nei settori trasporti su strada, produzione di energia elettrica e combustione civile sono le seguenti. Settore Traffico: 1) Si è fatta l ipotesi che il parco circolante in Emilia - Romagna sia totalmente composto da veicoli che adottano le migliori tecnologie dal punto di vista delle emissioni in atmosfera (tutti Euro5); sono state escluse da quest ipotesi le emissioni sulle arterie autostradali a cui è stata applicata unicamente la riduzione CLE ) Si è quindi ipotizzata un ulteriore riduzione delle emissioni da traffico (pari al 2%) come conseguenza dell insieme delle azioni di promozione e sostegno del trasporto pubblico sia sulla scala urbana (azioni previste nell ambito dell accordo regionale sulla qualità dell aria) sia con riferimento alla mobilità extraurbana ed intercomunale a seguito della progressiva attuazione delle previsioni del Piano regionale integrato dei trasporti (P.R.I.T.,1998) che, fondandosi su una forte integrazione fra il trasporto su gomma e su rotaia, prevede un graduale aumento dell utilizzo delle linee ferroviarie per gli spostamenti di passeggeri e merci. Settore Energia: Le azioni prospettate sono: 1) completamento della trasformazione delle centrali esistenti con impianti a metano realizzati con le tecnologie turbo ad alta efficienza. Quest azione si traduce nel quasi totale annullamento delle emissioni di SO 2 prodotte dal settore di produzione dell energia. 2) nessuna installazione di nuove centrali in Emilia - Romagna. Settore Civile: Il piano energetico prevede interventi di risparmio energetico ed uso efficiente dell energia nel settore civile con interventi quali contenimento dei consumi energetici degli edifici, riqualificazione e certificazione degli edifici pubblici, miglioramento del rendimento energetico degli impianti di climatizzazione, miglioramento dell efficienza energetica dell illuminazione pubblica, compresa la diffusione di sistemi di telegestione. Sulla base di questi obiettivi di risparmio energetico si è ipotizzata una riduzione del 15% delle emissioni del settore civile per tutti gli inquinanti. Recenti studi hanno messo in evidenza come l utilizzo della legna per il riscaldamento domestico sia una pratica che si sta progressivamente diffondendo come alternativa al consumo di combustibili fossili, per motivi anche economici. L uso della biomassa risulta assolutamente positivo per la lotta alle emissioni serra, ma l utilizzo domestico presenta criticità nell emissione di altri inquinanti quali le polveri sottili e i NMVOC. Le stime condotte nell ambito dell inventario regionale attribuiscono a questa fonte una quota pari a circa il 15% delle emissioni complessive di PM10. Fra gli interventi prospettati nello scenario EMR1 vi è l abolizione dell uso della legna ad uso domestico in pianura e una sua riduzione pari al 50% in territorio collinare (altitudine compresa fra i 200 e i 600 m). Nessuna riduzione è stata applicata nel territorio di montagna (altitudine superiore a 600m). 17
8 Figura 7 - Emissioni annuali in ton/km2 di NOx (a sinistra) e di PM10 (a destra) nello scenario base ER (in alto), EMRZERO (al centro) e EMR1 (in basso) 18
9 Tabella 6 Riduzioni emissive antropogeniche applicate in ciascun scenario scenario emissivo dominio di applicazione delle riduzioni emissioni rispetto allo scenario base CO PM10 NO x VOC NH 3 SO x CLE2010 Nord Italia -6% -34% -28% -34% -1% -54% CLE2020 Nord Italia -18% -47% -51% -46% -7% -63% EMR1 Emilia - Romagna -37% -52% -38% -40% -1% -52% Nord Italia (esclusa ER) -6% -34% -28% -34% -1% -54% EMRZERO Emilia - Romagna -100% -100% -100% -100% -100% -100% Nord Italia (esclusa ER) -0% -0% -0% -0% -0% -0% Nord Italia (inclusa ER) -12% -12% -14% -12% -17% -13% Figura 8 - Emissioni totali associate a ciascuno scenario emissivo, fatte 100 le emissioni di ciascun inquinante del relativo scenario base. Gli scenari CLE2010 e CLE2020 sono rapportati all intero bacino padano adriatico (dominio BPA), lo scenario EMR1 è rapportato al dominio ER. 2.6 Le emissioni biogeniche Le emissioni biogeniche di terpene e isoprene in CHIMERE sono calcolate usando i potenziali di produzione biogenici dipendenti dal tipo di suolo (Günther, 1997) combinati con grandezze meteorologiche quali la temperatura ed insolazione. Durante i mesi estivi (maggio-agosto) le emissioni naturali di NO dovute ai processi di ossidazione e riduzione di ammoniaca usata nei fertilizzanti sono considerate. (documentazione al sito 19
Disponibilità dati *** 2007 / 2010 C
EMISSIONI IN ATMOSFERA 2010 Emissioni in atmosfera Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (INEMAR Puglia 2010) Nome indicatore DPSIR Fonte dati Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera
DettagliInventario nazionale delle emissioni e disaggregazione provinciale. Antonella Bernetti, Ernesto Taurino ISPRA
Inventario nazionale delle emissioni e disaggregazione provinciale Antonella Bernetti, Ernesto Taurino ISPRA CONTENUTI STIME DELLE EMISSIONI NAZIONALI DA TRASPORTO STRADALE DISAGGREGAZIONE A LIVELLO PROVINCIALE:
Dettagli1.2 Emissioni climalteranti
1.2 Emissioni climalteranti In tema di cambiamenti climatici il PRAA stabiliva l impegno a ridurre, nel periodo 2008-2012, le emissioni di gas serra del 6,5% rispetto ai valori del 1990, facendo proprio
DettagliAccesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera
Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera Regione Liguria Dipartimento Ambiente Patrizia Costi Settore aria clima e ciclo integrato dei rifiuti INDICE Accesso alle informazioni
DettagliManuale d uso dello strumento di calcolo per il computo emissivo. Stima emissioni dell impianto
Manuale d uso dello strumento di calcolo per il computo emissivo In adempimento alla delibera dell Assemblea legislativa regionale n. 51 del 26 luglio 2011 è stato predisposto un servizio on-line per il
DettagliPRODUZIONE DI ENERGIA DA BIOMASSE FRA PROBLEMA DELLA QUALITA DELL ARIA ED EMISSIONI DI ANIDRIDE CARBONICA
Produzione energetica da biomasse: aspetti tecnici, elementi gestionali, sostenibilità ambientale Cooperazione Trentina PRODUZIONE DI ENERGIA DA BIOMASSE FRA PROBLEMA DELLA QUALITA DELL ARIA ED EMISSIONI
DettagliBenefici ambientali dell utilizzo del Dual Fuel rispetto al gasolio nel trasporto pesante Una componente verso la low carbon economy ma non solo
Benefici ambientali dell utilizzo del Dual Fuel rispetto al gasolio nel trasporto pesante Una componente verso la low carbon economy ma non solo Sebastiano Serra Ministero dell Ambiente della tutela del
DettagliMetodologia. 5 rapporto sull energia
2 Metodologia 5 rapporto sull energia 23 2.1 Usi finali e consumi finali Per l aggiornamento del bilancio energetico provinciale al 2005 si è adottata la stessa metodologia utilizzata per il Quarto Rapporto
DettagliFocus Valutazione degli impatti in atmosfera
Focus Valutazione degli impatti in atmosfera VALUTAZIONE di IMPATTO AMBIENTALE ai sensi del D. Lgs 152/2006 e smi e Legge Regionale 9/99 di un Impianto per la valorizzazione energetica di sottoprodotti
DettagliPROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO
VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni
DettagliAspetti ambientali: fonti emissive, polveri sottili, analisi e peso delle varie fonti emissive
Aspetti ambientali: fonti emissive, polveri sottili, analisi e peso delle varie fonti emissive ARPAT - Regionale Tutela Qualità dell Aria Dott.ssa Chiara Collaveri Dati IRSE 2007 Che cos è un inventario
DettagliFigura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica
Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati
DettagliLa qualità dell aria in Lombardia situazione e prospettive
La qualità dell aria in Lombardia situazione e prospettive Responsabile U.O. Qualità dell Aria Settore Monitoraggi Ambientali g.lanzani@arpalombardia.it Brescia 2 novembre 204 Confronto con la normativa
DettagliI lavori preparatori all inventario delle emissioni provinciali
PIANO DI AZIONE AMBIENTALE PER UN FUTURO SOSTENIBILE 2008/2010: PIANI "CLIMA LOCALE" I lavori preparatori all inventario delle emissioni provinciali Fiera Ecomondo 11 novembre 2011 Dott.ssa Claudia Ozzi
DettagliLe ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione
Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione Edgardo Curcio Presidente AIEE Roma, 26 ottobre 2010 Nell ambito di uno studio condotto per Assoelettrica lo scorso
DettagliLa contabilità delle emissioni gas serra comunali: Approccio metodologico
La contabilità delle emissioni gas serra comunali: Approccio metodologico 4 febbraio 2009 Contabilità delle emissioni comunali Il progetto è nato dalla collaborazione di CISA con ENEA. Enea ha messo a
DettagliAMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE TAVOLO ISTITUZIONALE ARIA
TAVOLO ISTITUZIONALE ARIA 17 luglio 2014 Piano Regionale degli Interventi sulla qualità dell Aria (PRIA) Misure sulla mobilità Settori e misure del piano AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE TRASPORTI
DettagliIntroduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale
» Spinaci Cubello Foglia Più 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
Dettagli6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione
DettagliValutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464)
Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464) Palmanova 10/06/2013 Introduzione La stima degli impatti locali delle strade nella città di Palmanova è stata effettuata
Dettagli6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000
pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma
DettagliSOMMARIO 2 GLI SCENARI DI RIFERIMENTO 4 3 STIMA DEL CONSUMO ENERGETICO 6. 3.1 Definizione del consumo energetico specifico 6
SOMMARIO 1 PREMESSA 3 2 GLI SCENARI DI RIFERIMENTO 4 3 STIMA DEL CONSUMO ENERGETICO 6 3.1 Definizione del consumo energetico specifico 6 3.2 Gli esiti delle valutazioni 10 4 CONCLUSIONI 12 2 di 13 1 PREMESSA
DettagliDOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA
Agenzia Regionale per la Prevenzione e l Ambiente dell Emilia-Romagna Via Po, n. 5 40139 - BOLOGNA tel 051/6223811 - fax 051/543255 P.IVA e C.F. 04290860370 Sezione Provinciale di Forlì-Cesena C.P. 345
DettagliPer lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica.
1 Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica. A2A Calore & Servizi, società del gruppo A2A attiva nella gestione del teleriscaldamento nelle città di Milano, Brescia
Dettagli6 SINTESI REGIONALE DEI RISULTATI
6 SINTESI REGIONALE DEI RISULTATI 6.1 Ossidi di zolfo Per quanto riguarda gli ossidi di zolfo le emissioni sono dovute per il 93% ad Altre sorgenti/assorbenti in natura (con oltre 1.225.400 tonnellate)
DettagliL esperienza del Comune di Reggio Emilia
Convegno di presentazione IL PATTO DEI SINDACI PER I COMUNI DELL UNIONE VAL D ENZA L esperienza del Comune di Reggio Emilia Montecchio, 16 febbraio 2013 I firmatari del Patto si impegnano a ridurre di
DettagliConfronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 447 Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo
DettagliLABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca
LABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca Bologna, 15 maggio 2006 Hera Bologna s.r.l. 1 COGEN OSPEDALE MAGGIORE RIVA CALZONI BARCA BECCACCINO 2 La rete 3 Le condotte Posa tubazioni
DettagliFigura 4.7.1 Contributi percentuali dei macrosettori alle emissioni di metano nella provincia di Milano 1998 19% < 5%
4.7 IL METANO Il metano è un gas incolore e inodore, che abbonda in natura quale costituente principale del gas naturale. Buona parte delle emissioni in atmosfera derivano dalle operazioni di estrazione,
DettagliEMISSIONI DA TRAFFICO E QUALITA DELL ARIA: ELEMENTI PER LA GESTIONE NELLA CITTA DI MILANO
EMISSIONI DA TRAFFICO E QUALITA DELL ARIA: ELEMENTI PER LA GESTIONE NELLA CITTA DI MILANO Hanno collaborato: dott.. Bruno Villavecchia dott.. Marco Bedogni per l Agenzia Mobilità e Ambiente s.r.l. prof..
DettagliCampagna di rilevamento della qualità dell'aria
Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Castelnovo nè Monti A cura del Servizio Sistemi Ambientali Unità Monitoraggio e Valutazione
DettagliLe emissioni atmosferiche delle attività produttive e delle famiglie Anni 1990-2006
Le emissioni atmosferiche delle attività produttive e delle famiglie Anni 99-26 28 gennaio 29 Direzione centrale per la comunicazione e la programmazione editoriale Tel. + 39 6 4673.2243-2244 Centro di
DettagliRelazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006
9. ENERGIA 9.1. Inquadramento Gli impianti di produzione di energia ed il consumo di combustibili fossili sia per usi civili che produttivi (nei settori industriale, agricolo, terziario, trasporti) generano
DettagliMETODOLOGIA DI PREVISIONE DELLA DOMANDA ELETTRICA E DELLA
1 di 5 METODOLOGIA DI PREVISIONE DELLA DOMANDA ELETTRICA E DELLA PREVISIONE DA FONTI RINNOVABILI AI FINI DELLA FASE DI PROGRAMMAZIONE DI MSD Storia delle revisioni Rev.00 25/02/2016 Versione iniziale 2
DettagliProiezione del rinnovo del parco circolante nel periodo 2010-2020 in Lombardia ed emissioni in atmosfera
EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTI 20-21 GIUGNO 2011, Milano Proiezione del rinnovo del parco circolante nel periodo 2010-2020 in Lombardia ed emissioni in atmosfera Stefano Caserini ARPA Lombardia, Settore
DettagliProgetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise
Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008
Dettagli4.6 IL BIOSSIDO DI CARBONIO
4.6 IL BIOSSIDO DI CARBONIO Il biossido di carbonio antropogenico deriva principalmente dalla combustione di fonti energetiche di origine fossile (petrolio e derivati, naturale, carbone). La quantità di
DettagliApplicazione del modello ADMS URBAN a Ferrara
SCHEDA SOURCE - Dominio INPUT = 15 X 12 km, OUTPUT = 13 X 10 Km SORGENTE GRIGLIA PARAMETRI: georef.. Celle 250mX250m (ArcView( ArcView), h griglia (m), emissioni (t/a) La sorgente griglia contiene la sommatoria
DettagliCorso di formazione ambientale per esperti analisti in tema di OGM l Annuario dei dati ambientali APAT
Corso di formazione ambientale per esperti analisti in tema di OGM l Annuario dei dati ambientali APAT Dr.ssa Mariaconcetta Giunta IAM-STA, APAT Roma, 13 Maggio 2005 Che cos è l Annuario? L Annuario è
DettagliBIOGAS: UN OPPORTUNITÀ PER LA GESTIONE SOSTENIBILE IN AGRICOLTURA Merigo Giambattista Dipartimento agricoltura, sviluppo sostenibile ed energie rinnovabili CONAF Giorgio Provolo Dipartimento di Scienze
DettagliVisualizzatore GIS delle emissioni in atmosfera
Visualizzatore GIS delle emissioni in atmosfera IREA Piemonte Il visualizzatore nasce nell'ambito del progetto finanziato nell ambito del programma "ALps COopertation TRAns-frontier. Obiettivo primario
DettagliEnergia. RSA Provincia di Milano. Energia
RSA Provincia di Milano Energia Fig. 1: consumi elettrici per ciascun settore La produzione e il consumo di energia hanno impatto dal punto di vista ambientale, soprattutto per ciò che riguarda il consumo
DettagliSabina Bellodi,, Enrica Canossa Ecosistema Urbano, Servizio Sistemi Ambientali ARPA sez.provinciale di Ferrara
La Qualità dell Aria stimata: applicazioni modellistiche ADMS per uno studio della diffusione degli inquinanti atmosferici nel comune di Ferrara e aree limitrofe Sabina Bellodi,, Enrica Canossa Ecosistema
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliA.R.P.A.V. - OSSERVATORIO REGIONALE ARIA. Regione del Veneto UNITA COMPLESSA TUTELA ATMOSFERA
Piano Progressivo di Rientro del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell Atmosfera (P.R.T.R.A.) relativo alle polveri PM 10 (DGR n. 1408 del 16/05/2006) A.R.P.A.V. OSSERVATORIO REGIONALE ARIA e Regione
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1590 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in
DettagliConsiderazioni tecniche in merito alla formazione e alla presenza degli inquinanti atmosferici nel centro storico di Bologna
Considerazioni tecniche in merito alla formazione e alla presenza degli inquinanti atmosferici nel centro storico di Bologna Il traffico veicolare è responsabile di circa il 50% del PM10 totale (primario
DettagliABSTRACT report: VALUTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO NELL AREA DI RIFERIMENTO E DELLE EMISSIONI CONNESSE
ABSTRACT report: VALUTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO NELL AREA DI RIFERIMENTO E DELLE EMISSIONI CONNESSE PARTNER: SLALA DATA: MAGGIO 2008 Lo studio effettuato da SLALA contiene una descrizione della situazione
DettagliOGGETTO: RICHIESTA DI FINANZIAMENTO REGIONALE PER LA PROSECUZIONE INTERVENTI PER IL RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA APPROVATI CON D.G.C. N.
OGGETTO: RICHIESTA DI FINANZIAMENTO REGIONALE PER LA PROSECUZIONE INTERVENTI PER IL RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA APPROVATI CON D.G.C. N. 924 DEL 28.09.2006 IN ATTUAZIONE AL PIANO REGIONALE (D.C.R.
Dettagli! " # $% $ & % & " #" # & "!"! ' $ (" ( # " )# ) $) $ " ) "!"! ( " * % &" & +
! " #$%& "#"&!"'$("# )#$)"!" ("*%&"+ + ,-. 2003 2004 2010 Valori limite OSSIDI DI AZOTO 36 ug/mc 39 ug/mc 40 ug/mc POLVERI PM10 34 ug/mc 36 ug/mc 20 ug/mc OZONO 54 ug/mc 50 ug/mc 40 ug/mc Sorgenti fisse:
DettagliCONVEGNO/WORKSHOP. l PATTO dei SINDACI per le SMART CITIES
CONVEGNO/WORKSHOP l PATTO dei SINDACI per le SMART CITIES 1 Il territorio Il Comune di Scandicci si estende su un territorio di 59,75 km 2. Il 29% del territorio è caratterizzato dalla presenza di aree
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in
DettagliSCENARIO ESPLORATIVO DOMENICHE A PIEDI
MISURE DI RIDUZIONE DELL INQUINAMENTO ATMOSFERICO SCENARIO ESPLORATIVO DOMENICHE A PIEDI Elementi di sintesi ARPA PIEMONTE DIPARTIMENTO TEMATICO SISTEMI PREVISIONALI - Struttura Semplice Qualità dell Aria
DettagliMetodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili.
REGIONE PIEMONTE BU12 20/03/2014 Codice DB1013 D.D. 12 marzo 2014, n. 52 Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili. Con D.C.R.
DettagliAppendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi
Appendice III (articolo 5, comma 1 e art. 22 commi 5 e 7) Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi 1. Tecniche di modellizzazione 1.1 Introduzione. In generale,
DettagliIl sistema modellistico MINNI/GAINS-Italia a supporto della strategia nazionale per la qualità dell aria
Il sistema modellistico MINNI/GAINS-Italia a supporto della strategia nazionale per la qualità dell aria Gabriele Zanini*, Alessandra Ciucci, Ilaria D Elia *ENEA, Responsabile Unità Tecnica Modelli, Metodi
DettagliSistema Tangenziale di Lucca. Progetto Preliminare INDICE
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 COSTI DI REALIZZAZIONE E COSTI DI GESTIONE... 4 3 BENEFICI TRASPORTISTICI... 6 4 VARIAZIONE DELLA SICUREZZA... 8 5 BENEFICI AMBIENTALI -VARIAZIONE INQUINAMENTO ATMOSFERICO... 11
DettagliValutazione modellistica ricaduta al suolo delle emissioni dell impianto Rena Energia srl
Valutazione modellistica ricaduta al suolo delle emissioni dell impianto Rena Energia srl Studio Settembre 2014 1 Pag / indice 3 / Premessa 4 / Descrizione della catena modellistica 6 / Lo scenario simulato
DettagliAnalisi delle serie storiche. Monossido di Carbonio Biossido d Azoto Particolato Totale Sospeso Ozono Piombo Biossido di Zolfo Benzene
Analisi delle serie storiche Monossido di Carbonio Biossido d Azoto Particolato Totale Sospeso Ozono Piombo Biossido di Zolfo Benzene Al fine di rendersi conto dell evoluzione delle concentrazioni di alcuni
DettagliLa quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2
La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di
DettagliCriteri per l elaborazione del computo emissivo per gli impianti di produzione di energia elettrica a biomasse. D.G.R. n. 362 del 26 marzo 2012
Criteri per l elaborazione del computo emissivo per gli impianti di produzione di energia elettrica a biomasse D.G.R. n. 362 del 26 marzo 2012 Katia Raffaelli Regione Emilia-Romagna Servizio Risanamento
DettagliIl progetto MED APICE ovvero valutazione e mitigazione delle emissioni inquinanti delle attività portuali: il caso di Genova
Il progetto MED APICE ovvero valutazione e mitigazione delle emissioni inquinanti delle attività portuali: il caso di Genova Paolo Prati Dipartimento di Fisica Università di Genova Modelli a RECETTORE
DettagliImpianti a biomasse in Emilia-Romagna: aspetti autorizzativi e di controllo
Impianti a biomasse in Emilia-Romagna: aspetti autorizzativi e di controllo Il quadro degli impianti in Emilia-Romagna Franco Zinoni Bologna 1 2 ottobre 2013 La crescita delle biomasse: 2009 Fonte: Arpa
DettagliLe pressioni locali ai cambiamenti climatici e la valutazione delle risposte
Le pressioni locali ai cambiamenti climatici e la valutazione delle risposte CRMA Folks & F. Stel ARPA Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente del Friuli Venezia Giulia CRMA Centro Regionale
Dettagli4. ENERGIA. Introduzione. Fonte e Metodo d Indagine
4. ENERGIA Introduzione Limitatamente al sistema energetico, il XX secolo è stato caratterizzato da una tendenza di fondo sostanzialmente costante, cioè la fortissima crescita dei consumi energetici, e
Dettaglihttp://www.prognos.com/fileadmin/pdf/aktuelles/results_co2_wasteproject.pdf Emissioni e risparmi di CO2 per tonnellata trattata (Prognos 2008)
1.2.1 Resource savings and CO2 reduction potential in waste management in Europe and the possible contribution to the CO2 reduction target in (Prognos, Ifeu, Infu 2008) http://www.prognos.com/fileadmin/pdf/aktuelles/results_co2_wasteproject.pdf
DettagliUn passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS
Un passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS Milano, 28-02-06 www.kyototarget.org Per approfondimenti: Davide Zanoni, zanoni@avanzi.org Tel. 02-36518110 Cell 333 4963144
DettagliNAOHG LIVING WATER www.naohg.com
NAOHG LIVING WATER www.naohg.com LE GRANDI TRASFORMAZIONI ECONOMICHE DELLA STORIA AVVENGONO QUANDO UNA NUOVA TECNOLOGIA DI COMUNICAZIONE CONVERGE CON UN NUOVO SISTEMA ENERGETICO www.naohg.com COMPANY Registrata
DettagliTraffico Nel seguente paragrafo si analizzano le problematiche attinenti al sistema della viabilità analizzando la rete infrastrutturale in cui è
Traffico Nel seguente paragrafo si analizzano le problematiche attinenti al sistema della viabilità analizzando la rete infrastrutturale in cui è inserita l area di trasformazione. L accesso all area avviene
DettagliImpianto di compostaggio: applicazione del modello di dispersione dell odore. Cireddu-Barbato
Impianto di compostaggio: applicazione del modello di dispersione dell odore Cireddu-Barbato Ruolo della modellista nella valutazione Cos è un modello degli impatti odorigeni Modelli matematici: Deterministici:
DettagliConfronto tra i fattori di emissione utilizzati in Copert, Artemis e Progress e delle relative stime di emissioni da flotte circolanti in area urbana
XV Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE ENEA Roma, 29 aprile 2010 Confronto tra i fattori di emissione utilizzati in Copert, Artemis e Progress e delle relative stime di emissioni da flotte
DettagliAGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA
DCO 2/08 AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (Articolo 2, comma 3, dei decreti ministeriali 20 luglio 2004) Documento per
DettagliPresupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato
Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento
DettagliLCA a supporto della gestione integrata dei rifiuti: il caso dell Ente di Bacino Padova2
Centro Studi Qualità Ambiente Dipartimento di Processi Chimici dell Ingegneria Università degli Studi di Padova tel +39 049 8275539/5536 www.cesqa.it monia.niero@cesqa.it LCA a supporto della gestione
DettagliINDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA E PREVISIONE DEI
INDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA E PREVISIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA AL 2010 NELLO SCENARIO TENDENZIALE 6 - ASPETTI METODOLOGICI 7 - INDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA NEI SETTORI INDUSTRIA, TERZIARIO,
DettagliDISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità
DettagliStrumenti operativi a disposizione dei Comuni per l elaborazione dei PAES
Strumenti operativi a disposizione dei Comuni per l elaborazione dei PAES La Regione Emilia Romagna per agevolare gli Enti locali coinvolti nell iniziativa Patto dei Sindaci, ha messo a disposizione dei
DettagliPiano Energetico Comunale della Spezia
Piano Energetico Comunale della Spezia IL BILANCIO DELLE EMISSIONI DI CO 2 E DEI PRINCIPALI AGENTI INQUINANTI Codice AI-C5-08E084-09-02 Versione 02 Committente Comune della Spezia Stato del documento Bozza
DettagliVALUTAZIONE SINTETICA DELLE MITIGAZIONI AMBIENTALI POSSIBILI CON LA REALIZZAZIONE DI UNA RETE DI TELERISCALDAMENTO.
Allegato 2b VALUTAZIONE SINTETICA DELLE MITIGAZIONI AMBIENTALI POSSIBILI CON LA REALIZZAZIONE DI UNA RETE DI TELERISCALDAMENTO. In questa memoria si analizzano le risultanze dello Studio di Impatto Ambientale
DettagliLa NAMEA per la regione Lazio Anno 2000
La NAMEA per la regione Lazio Anno 2000 Note metodologiche 1. Principali caratteristiche dei dati prodotti I dati resi disponibili costituiscono i primi conti NAMEA delle emissioni atmosferiche diffusi
DettagliDIATI Dipartimento di Ingegneria dell Ambiente, del Territorio e delle infrastrutture TECNOLOGIE E TENDENZE PER IL RECUPERO DA RIFIUTI Termovalorizzatore di Torino: aspetti ambientali ed energetici Piacenza
DettagliIl Sistema Informativo Regionale Energia e Ambiente di Regione Lombardia
Il Sistema Informativo Regionale Energia e Ambiente di Regione Lombardia Piano Lombardia Sostenibile Lombardia : una Regione ad alta efficienza energetica e a bassa intensità di Dino De Simone Diamo valore
DettagliOggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio.
Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio. Le esperienze maturate in 50 anni di ricerca e sviluppo di nuove
DettagliANALISI DELL'IMPATTO DEL TRAFFICO VEICOLARE SULLA QUALITÀ DELL'ARIA IN UN AGGLOMERATO URBANO DI PICCOLE DIMENSIONI
8 Congresso Nazionale CIRIAF Perugia, 5 aprile 2008 ANALISI DELL'IMPATTO DEL TRAFFICO VEICOLARE SULLA QUALITÀ DELL'ARIA IN UN AGGLOMERATO URBANO DI PICCOLE DIMENSIONI Rossella Prandi A. Bertello, E. Bracco,
DettagliPiano di Gestione della Qualità dell Aria Provincia di Forlì-Cesena
Piano di Gestione della Qualità dell Aria Provincia di Forlì-Cesena Valutazione e gestione della qualità dell aria (situazione attuale, analisi delle tendenze ed azioni) Incontro con le Associazioni economiche
DettagliDomanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006).
Marca da Al SUAP del Comune di Bollo Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006). Il/la sottoscritto/a nato/a a il residente
DettagliCAPITOLO 5: IL PATTO DEI SINDACI
CAPITOLO 5: IL PATTO DEI SINDACI 5.1 Aspetti organizzativi Il Comune di Bitonto ha aderito formalmente al Patto dei Sindaci, con apposita Deliberazione Consiliare il 20 marzo 2013, ed ha avviato le procedure
DettagliBilancio CO 2. Hera Ferrara S.r.l.
Bilancio CO 2 Hera Ferrara S.r.l. 2004 Emissioni CO 2 dal camino L anidride carbonica rappresenta uno dei principali gas serra. E il prodotto di ogni combustione, dove il carbonio presente nel combustibile
DettagliOggetto: il PEAP (Piano Energetico Ambientale Provinciale) IL CONTESTO europeo nazionale provinciale
Oggetto: il PEAP (Piano Energetico Ambientale Provinciale) IL CONTESTO europeo nazionale provinciale a livello comunitario: Direttiva Fonti Energetiche Rinnovabili (Direttiva 2009/28/EC) Direttiva Emission
DettagliAmministrazioni comunali di Rezzato e Mazzano
C.F. n CRRRRT48B06D117X; Partita IVA n 0073846016 1 Amministrazioni comunali di Rezzato e Mazzano Adeguamento tecnologico della cementeria Italcementi di Rezzato-Mazzano Obiettivi di riduzione delle emissioni
DettagliEnergoclub nel proprio sito mette a disposizione ulteriori informazioni in proposito:
"L energia consumata per il riscaldamento e per l acqua calda sanitaria nell edilizia residenziale, rappresenta circa il 15% dei consumi energetici nazionali". ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie,
DettagliIdea Progetto FLAHY. First Laboratory in Alps for Hydrogen. Ing. Giovanni Pino -Dr. Francesco Geri-Ing. Solaria Venga-Ing.
Idea Progetto FLAHY First Laboratory in Alps for Hydrogen Ing. Giovanni Pino -Dr. Francesco Geri-Ing. Solaria Venga-Ing. Riccardo Marceca APAT Settore Innovazione Tecnologica 1 FLAHY: First Laboratory
DettagliPianificazione ed innovazione dei servizi per la mobilità sostenibile in Campania
Pianificazione ed innovazione dei servizi per la mobilità sostenibile in Campania ANNA DONATI Direttore Generale EnergyMed - 26 marzo 2009 - NAPOLI Peso del settore trasporti sulle emissioni e sui consumi
DettagliL Italia delle fonti rinnovabili
L Italia delle fonti rinnovabili Le fonti rinnovabili in Italia Il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, pubblica periodicamente dati e statistiche sulle fonti rinnovabili utilizzate in Italia. L uscita
DettagliRELAZIONE SITUAZIONE AMBIENTALE
Dipartimento XII - LL.PP. e Manutenzione Urbana V Unità Organizzativa Servizio Impianti Termici RELAZIONE SITUAZIONE AMBIENTALE Le elaborazioni qui contenute riguardano i dati che derivano dalle attività
DettagliLe politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia
Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Santarcangelo di Romagna 19 Febbraio 2015 Le politiche energetiche in Europa
DettagliL applicazione del sistema INEMAR: l esperienza della Lombardia
Convegno Gli inventari regionali delle emissioni: l esperienza e i risultati del sistema INEMAR L applicazione del sistema INEMAR: l esperienza della Lombardia Elisabetta Angelino U.O. Modellistica Atmosferica
DettagliPEAS Napoli. PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE Luglio 2012 ALLEGATO Mobilità e Trasporti. Armando Cartenì Vanda Mazzone
PEAS Napoli PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE Luglio 2012 ALLEGATO Mobilità e Trasporti Armando Cartenì Vanda Mazzone Università degli Studi di Napoli "Federico II" Dipartimento di Ingegneria dei
DettagliLo sviluppo del teleriscaldamento a Milano. Milano, 24 ottobre 2012
Lo sviluppo del teleriscaldamento a Milano Milano, 24 ottobre 2012 Teleriscaldamento: energia per le Smart Cities I moderni sistemi di teleriscaldamento urbano si basano sul riutilizzo delle fonti di calore
Dettagli