RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO 2009

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1 Direzione Affari Economici e Centro Studi Ufficio Lavori all Estero e Relazioni Internazionali RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO 2009 Ottobre 2010

2 Il Rapporto 2010 sulla presenza delle imprese di costruzione italiane nel mondo nel 2009 è stato curato da: Antonio Gennari, Direttore della Direzione Affari Economici e Centro Studi, Francesco Manni e Carlo Drago (Università Federico II di Napoli). Per l Ufficio Lavori all Estero e Relazioni Internazionali hanno partecipato Alessandra Ciulla e Federico Moretti. L editing è stato curato da Beatrice Ranieri.

3 SOMMARIO SINTESI DEI RISULTATI... 5 CAPITOLO 1 - ANALISI DELL'ANDAMENTO DEL FATTURATO PRODOTTO ALL'ESTERO ANALISI DELLE DINAMICHE DI CRESCITA DELLE IMPRESE PER CLASSI DI FATTURATO CAPITOLO 2 ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELLE COMMESSE ALL'ESTERO RIPARTIZIONE GEOGRAFICA DEI LAVORI DI COSTRUZIONE RIPARTIZIONE DEI LAVORI DI COSTRUZIONI PER CLASSI D'IMPORTO ANALISI DEI LAVORI DI COSTRUZIONI PER TIPOLOGIA DI OPERE ASSICURARE LE COMMESSE ALL ESTERO RISCHIO PAESE E GARANZIE PER LE COMMESSE ALL ESTERO RAPPORTI CON LE BANCHE ALLEGATO 1 CLASSIFICA DELLE PRIME 30 IMPRESE ITALIANE ALL'ESTERO ALLEGATO 2 TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE COMMESSE PER PAESE ALLEGATO 3 CAMPIONE DI IMPRESE UTILIZZATO PER L ANALISI DINAMICA DEL FATTURATO ALLEGATO 4 DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DELLE IMPRESE ITALIANE ATTIVE ALL ESTERO... 32

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5 SINTESI DEI RISULTATI Sintesi dei risultati Il sistema delle costruzioni italiano sta affrontando la crisi investendo all estero, vista la profonda debolezza del mercato italiano delle opere pubbliche. Questo è il principale risultato che emerge dal Rapporto Ance 2010 sulla presenza delle imprese di costruzione italiane nel mondo nel Da ormai alcuni anni, infatti, le imprese di costruzione stanno aumentando la loro presenza all estero, mostrando un elevata dinamicità e coraggio nel penetrare nuovi mercati e nell affrontare sfide impegnative dal punto di vista tecnico, organizzativo ed economico. Dall analisi risulta evidente che le imprese italiane hanno visto aumentare negli ultimi sei anni il fatturato prodotto all estero in maniera molto sensibile, a fronte di una preoccupante riduzione dell attività realizzata in Italia. A fine 2009, il fatturato estero rappresenta, infatti, oltre la metà del fatturato globale (54%). EVOLUZIONE DEL FATTURATO ESTERO SUL FATTURATO GLOBALE - in %; periodo ,3 63,5 57,1 54,3 52,0 46, ,7 36,5 42,9 45,7 48,0 54, Fatturato estero Fatturato nazionale Analizzando i tassi di crescita del fatturato delle imprese, nel periodo il fatturato globale è aumentato del 37,2%, una crescita importante, frutto, però, come si è detto, di due dinamiche contrastanti. Da un lato, il fatturato estero è aumentato del 140%, passando dai 3 miliardi di euro del 2004 agli oltre 7,2 di fine Nello stesso periodo, però, il fatturato nazionale è diminuito dell 8,8%, un risultato preoccupante perché questa riduzione ha riguardato quasi tutte le classi di impresa. In atri termini, tra il 2004 ed il 2009 le attività oltreconfine sono cresciute ad un ritmo pari al +19,2% annuo, mentre quelle svolte in Italia sono diminuite ogni anno mediamente dell 1,8%. RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

6 SINTESI DEI RISULTATI ANDAMENTO DEL FATTURATO NAZIONALE ED ESTERO periodo Tasso di Tasso di crescita crescita (in %) medio annuo (in %) Fatturato nazionale 6.795, ,2-8,8-1,8 Fatturato estero 3.016, ,5 140,8 19,2 Fatturato globale 9.812, ,6 37,2 6,5 Milioni di euro ,6 ANDAMENTO DEL FATTURATO ESTERO periodo , , , , , Nella tabella in basso, sono riportati i diversi tassi di crescita annuali. TASSI DI CRESCITA ANNUALI DEL FATTURATO GLOBALE - in % Fatturato globale Fatturato nazionale Fatturato estero 2005/2004 0,3-8,1 19,2 2006/ ,7-0,4 30,0 2007/ ,2 5,7 18,5 2008/2007 9,7 5,0 15,3 2009/2008 1,3-10,2 13,8 Sembrerebbe quasi che il fatturato estero si sia comportato in maniera indipendente dal ciclo economico. L analisi del trend evidenzia, infatti, che il giro d affari estero è cresciuto, per tutte le classi d impresa, sempre tra il 2004 ed il 2009, ad un tasso significativamente maggiore di quello nazionale. I dati mostrano, in pratica, che è in atto un processo di sostituzione del fatturato nazionale con quello estero, un fenomeno iniziato almeno dal 2004 e che aumenta di anno in anno. Il risultato finale di questa crescita trainata dall estero è, come si è detto, che a fine 2009 le attività oltreconfine rappresentano oltre la metà del fatturato 6 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL 2009

7 SINTESI DEI RISULTATI globale (il 54% per la precisione). Per lo stesso campione di imprese, il fatturato estero rappresentava solo 6 anni fa poco più del 30%. Nello stesso periodo, la quota di fatturato prodotto in Italia è passata, invece, dal 69,3% al 46%. E importante, inoltre, sottolineare la battuta d arresto che le imprese di maggiori dimensioni hanno subito in Italia tra il 2004 ed il 2009: -24% per le imprese con un fatturato compreso tra i 250 ed i 500 milioni, -12,4% per quelle al di sopra dei 500 milioni. L analisi sembra rafforzare, quindi, l idea che non si tratti di una dinamica di breve periodo legata al ciclo economico, ma che sia un fenomeno strutturale dovuto ad una serie di scelte strategiche e di opportunità. Senza dubbio la crisi economica deflagrata lo scorso anno ha accelerato questa evoluzione. Dall analisi dei dati relativi all andamento delle imprese nel 2009 si possono ricavare alcune evidenze. Le imprese di costruzione italiane sono riuscite a crescere anche nel 2009 (il fatturato globale è aumentato dell 1,3%): ma questa crescita è dovuta, anche in questo caso, esclusivamente alla componente estera (+13,8% rispetto al 2008) dal momento che il fatturato prodotto nel nostro Paese ha subito una riduzione del 10,2%. Per capire le difficoltà incontrate in Italia nello scorso anno, delle 40 imprese che hanno partecipato all analisi, ben 25 hanno denunciato una diminuzione sensibile del fatturato nazionale. E evidente, quindi, che in una situazione di recessione in Italia ormai (purtroppo) consolidata, le imprese di costruzione tendano a rispondere con maggiori attività all estero, potendo evidentemente contare su una forte competitività che si afferma sui mercati internazionali. Dalla tabella che segue emerge che tutte le diverse tipologie di impresa hanno conseguito tassi di crescita negativi per le attività svolte in Italia. DINAMICA DEL FATTURATO NEL in % Classi di fatturato Val. Prod. Naz. Val. Prod. Estero fino a 50-38,7 58, ,7 25, ,5 37, ,5-7,5 oltre 500-6,9 12,4 Totale -10,2 13,8 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

8 SINTESI DEI RISULTATI Dall analisi del portafoglio lavori, risulta che le imprese italiane sono presenti in 86 Paesi (+6 rispetto allo scorso anno), con 576 commesse per un controvalore di 44 miliardi di euro. Nel 2009 le nuove acquisizioni sono state 170 per complessivi 11 miliardi di euro. Continua la diversificazione degli investimenti: alla fine dello scorso anno l ammontare totale dei contratti di concessione delle imprese italiane è pari a 16,7 miliardi di euro. DATI RIASSUNTIVI DELLA PRESENZA ITALIANA ALL'ESTERO Cantieri Importo contrattuale Quota impresa Quota impresa numero mil. di euro mil. di euro % lavori nuove acquisizioni , ,7 66,3 portafoglio preesistente al , ,6 84,1 lavori in corso non specificati (*) 2.799, ,8 80,1 totale lavori , ,1 79,7 concessioni nuove concessioni acquisite nel ,5 934,0 35,0 concessioni in corso preesistenti al , ,8 38,7 concessioni in corso non specificate (*) 466,0 333,8 71,6 totale concessioni , ,5 145,3 (*) Lavori e concessioni per le quali si dispone dei soli dati aggregati Considerando la localizzazione delle commesse, il Sud America continua ad essere il maggiore mercato di sbocco (25% del totale del portafoglio lavori), seguito dal Nord Africa (16%), dall Unione Europea (14%) e dall Europa Extra U.E. In crescita, rispetto allo scorso anno, il Centro America e l Asia. IL PROTAFOGLIO COMMESSE DELLE IMPRESE ITALIANE ALL'ESTERO - in % su importo totale Extra UE 13% Nord Africa 16% Africa Sub- Sahariana 8% Asia-Oceania 4% Medio Oriente 10% UE 14% Nord America 2% Sud America 25% Centro America 8% Il Venezuela, l Algeria e la Svizzera continuano a rappresentare i Paesi in cui le imprese hanno acquisito maggiormente negli anni scorsi, ma alcune novità si registrano nel campo delle nuove acquisizioni effettuate nel 2009: Panama, Svizzera e Kazakhstan rappresentano da soli circa 4,4 miliardi di euro, il 43% del totale dei nuovi contratti firmati lo scorso anno. 8 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL 2009

9 SINTESI DEI RISULTATI PRINCIPALI PAESI DI ACQUISIZIONE DELLE COMMESSE NUOVE ACQUISIZIONI 2009 Portafoglio in milioni di euro TOTALE GENERALE DELLE COMMESSE IN CORSO Portafoglio in milioni di euro 1 Panama 2.360,1 1 Venezuela 8.006,5 2 Polonia 1.223,8 2 Algeria 3.389,1 3 Svizzera 964,9 3 Svizzera 3.233,1 4 Kazakhstan 789,1 4 Panama 2.360,1 5 Algeria 626,5 5 Etiopia 1.903,1 6 Libia 542,2 6 Emirati Arabi Uniti 1.741,7 7 Colombia 399,9 7 Qatar 1.639,7 8 Grandi Antille 327,6 8 Romania 1.581,6 9 Germania 279,2 9 Polonia 1.287,9 10 Emirati Arabi Uniti 251,1 10 Kazakhstan 1.224,0 Totale primi 10 mercati ,4 Totale principali 10 mercati ,0 Totale nuove acquisizioni ,0 Totale lavori in corso ,1 La realizzazione di sistemi infrastrutturali (ferrovie, impianti idroelettrici, strade, ponti, metropolitane, gasdotti, reti e centrali elettriche, opere idrauliche, aeroporti) continua a rappresentare il core business delle imprese italiane. Diminuisce, rispetto allo scorso anno, la quota di edilizia residenziale e non. 30,0 28,7 IL PORTAFOGLIO GLOBALE PER TIPOLOGIE DI OPERE val. % su importo totale 20,0 10,0 0,0 Ferrovie Impianti idroelettrici 12,9 12,8 12,2 Strade, ponti Opere idrauliche Altro 9,1 Metropolitane 8,1 Edilizia 5,8 5,4 4,7 Power, oil, gas Edilizia non residenziale *** Aeroporti 2,6 Edilizia residenziale 1,1 0,8 0,8 0,8 Pali e fondazioni Porti Impianti smaltimento rifiuti I risultati dell analisi evidenziano come, in netto contrasto con l andamento dell economia mondiale, le imprese di costruzione italiane impegnate all estero, anche nel 2009, abbiano trovato opportunità interessanti per espandere il proprio business. Lo scorso anno si erano confrontate le dinamiche di crescita delle imprese italiane con quelle di alcune aziende straniere impegnate anch esse all estero ed era emerso che i nostri competitor possono generalmente contare su di un forte mercato interno e che l estero accompagna il loro forte sviluppo interno. I dati mostrano invece che le imprese italiane costituiscono un anomalia, dal momento che andare all estero rappresenta una necessità per ovviare alla diminuzione del giro d affari nazionale. RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

10 SINTESI DEI RISULTATI Il confronto internazionale svolto sul portafoglio lavori, invece, ha evidenziato come il fulcro delle attività estere dei grandi gruppi stranieri continua ad essere in zone a rischio contenuto. L analisi dei nuovi contratti sottoscritti nel 2009 sembrerebbe indicare un cambiamento degli interessi delle imprese italiane: nell Unione europea lo scorso anno si è localizzato il 21% del valore delle nuove commesse contro il 12% dello scorso anno, mentre sembrano in calo gli investimenti nel Sud America e in Africa Sub-Sahariana. LE NUOVE ACQUISIZIONI 2009 DELLE IMPRESE ITALIANE ALL'ESTERO - in % su importo totale Africa Sub- Nord Africa Sahariana 13% 4% UE 21% Extra UE 11% Sud America 6% Asia-Oceania 8% Centro America 29% Medio Oriente 6% Nord America 2% Non bisogna dimenticare, però, che i dati globali sui lavori in corso evidenziano che la maggior parte dei cantieri, si sviluppano ancora in realtà difficili, in cui è necessaria la presenza attiva delle istituzioni nazionali, in modo da creare una sinergia simile a quella di cui possono avvalersi i nostri principali competitors. Creare un Sistema Paese Italia, in grado di facilitare gli investimenti all estero delle imprese nazionali, è ormai un esigenza improrogabile, visti anche gli strascichi negativi della crisi economica e la debolezza del mercato delle opere pubbliche interno. Negli ultimi anni alcuni importanti progressi sono stati compiuti ma molto rimane ancora da fare. A cominciare dal sistema bancario e assicurativo: per il secondo anno consecutivo, alcune imprese hanno evidenziato crescenti difficoltà nell ottenere finanziamenti o fideiussioni in alcuni Paesi dell Unione Europea, dell Europa Extra U.E., del Nord Africa e dell America Latina. Rimane come annotazione finale positiva, la conferma della vitalità e competitività del nostro sistema delle costruzioni che, pur nella crisi globale, riesce ad aumentare le proprie quote di penetrazione all estero. 10 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL 2009

11 CAPITOLO 1 - ANALISI DELL'ANDAMENTO DEL FATTURATO PRODOTTO ALL'ESTERO CAPITOLO 1 - Analisi dell'andamento del fatturato prodotto all'estero Per la prima volta dal 2004, la componente principale del fatturato delle imprese di costruzione 1 è quella legata agli investimenti esteri. Oltre 7,2 miliardi è il valore del fatturato prodotto fuori dall Italia, pari al 54% del totale. Il giro d affari prodotto nel nostro Paese, invece, si è fermato a 6,2 miliardi circa nel 2009, inferiore dell 8,8% rispetto ai 6,8 miliardi del 2004 e del 10,2% rispetto al ANDAMENTO DEL FATTURATO NAZIONALE ED ESTERO periodo Tasso di Tasso di crescita crescita (in %) medio annuo (in %) Fatturato nazionale 6.795, ,2-8,8-1,8 Fatturato estero 3.016, ,5 140,8 19,2 Fatturato globale 9.812, ,6 37,2 6,5 EVOLUZIONE DEL FATTURATO ESTERO SUL FATTURATO GLOBALE - in %; periodo ,3 63,5 57,1 54,3 52,0 46, ,7 36,5 42,9 45,7 48,0 54, Fatturato estero Fatturato nazionale Solo sei anni fa l estero, con 3 miliardi di euro, rappresentava il 30% del fatturato globale. Nei sei anni considerati il tasso di crescita cumulato è stato pari al 140%, vale a dire +19,2% medio annuo. Al contrario, il fatturato prodotto in Italia nello stesso periodo è addirittura diminuito dell 8,8%, con un tasso di crescita negativo medio dell 1,8%. 1 Nota metodologica: l Indagine Ance ha coinvolto 40 imprese di costruzione italiane di dimensioni piccole, medie e grandi (vedere allegato 3 per vedere l elenco dei partecipanti). RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

12 CAPITOLO 1 - ANALISI DELL'ANDAMENTO DEL FATTURATO PRODOTTO ALL'ESTERO Milioni di euro ,6 ANDAMENTO DEL FATTURATO ESTERO periodo , , , , , I dati mostrano, quindi, che è in atto un processo di sostituzione del fatturato nazionale con quello estero, un fenomeno iniziato almeno dal 2004 e che aumenta di anno in anno EVOLUZIONE DEL FATTURATO GLOBALE ED ESTERO periodo milioni di euro , , , , , , , , , , , , Fatturato estero Fatturato nazionale Il grafico che segue sintetizza in maniera chiara l andamento delle due componenti: la forbice tra fatturato estero e nazionale si allarga nei sei anni considerati, e la dinamica porta a pensare che questo gap continuerà a crescere anche in futuro, visti anche i problemi di bilancio che il nostro Paese si troverà ad affrontare nei prossimi anni. Considerando i numeri indice, il fatturato nazionale si trova ad un valore addirittura inferiore a quello del 2004, mentre la componente estera mostra una crescita forte e sostenuta nel tempo. 12 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL 2009

13 CAPITOLO 1 - ANALISI DELL'ANDAMENTO DEL FATTURATO PRODOTTO ALL'ESTERO Fatturato nazionale ed estero (n.i. 2004=100) EVOLUZIONE DEL FATTURATO NAZIONALE ED ESTERO periodo Fatturato estero Fatturato nazionale L analisi del trend evidenzia che il fatturato nazionale ha subito parecchie battute d arresto nel tempo, mentre il giro d affari estero è stato caratterizzato sempre da tassi di crescita a due cifre. Nonostante la crisi faccia sentire i suoi effetti negativi sull economia mondiale dal 2008, anche il 2009 è stato un anno di crescita per le imprese italiane: il fatturato globale è aumentato dell 1,3%. La componente estera e quella nazionale hanno però avuto due dinamiche completamente diverse. Il fatturato prodotto all estero è cresciuto del +13,8% rispetto al 2008 mentre per il fatturato nazionale il 2009 è l anno di maggiore contrazione dal 2004: -10,2% rispetto al TASSI DI CRESCITA ANNUALI DEL FATTURATO GLOBALE - in % Fatturato globale Fatturato nazionale Fatturato estero 2005/2004 0,3-8,1 19,2 2006/ ,7-0,4 30,0 2007/ ,2 5,7 18,5 2008/2007 9,7 5,0 15,3 2009/2008 1,3-10,2 13,8 E, quindi, corretto affermare che la crescita delle imprese di costruzione (fatturato globale) negli ultimi anni è stata trainata esclusivamente dall estero e che la debolezza del mercato nazionale delle opere pubbliche sta facendo sentire i suoi effetti negativi sulle dinamiche di sviluppo delle aziende. Ma è altrettanto vero che in una situazione di recessione in Italia ormai (purtroppo) consolidata, le imprese di costruzione tendano a rispondere con maggiori attività all estero, potendo evidentemente contare su una forte competitività che si afferma sui mercati internazionali. RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

14 CAPITOLO 1 - ANALISI DELL'ANDAMENTO DEL FATTURATO PRODOTTO ALL'ESTERO Dall analisi dei dati relativi all andamento delle aziende nel 2009 emerge che le imprese di costruzione italiane sono riuscite a crescere anche nel 2009 (il fatturato globale è aumentato dell 1,3%): ma questa crescita è dovuta, anche in questo caso, esclusivamente alla componente estera (+13,8% rispetto al 2008) dal momento che il fatturato prodotto nel nostro Paese ha subito una riduzione del 10,2%. Dalla tabella che segue emerge che tutte le diverse tipologie di impresa hanno conseguito tassi di crescita negativi per le attività svolte in Italia. DINAMICA DEL FATTURATO NEL in % Classi di fatturato Val. Prod. Naz. Val. Prod. Estero fino a 50-38,7 58, ,7 25, ,5 37, ,5-7,5 oltre 500-6,9 12,4 Totale -10,2 13,8 Per capire le difficoltà incontrate in Italia nello scorso anno, delle 40 imprese che hanno partecipato all analisi, ben 25 hanno denunciato una diminuzione sensibile del fatturato nazionale. In questo paragrafo sono state compiute analisi, a livello aggregato, per capire l evoluzione della presenza delle imprese italiane all estero. Nella prossima sezione, invece, il campione di imprese è stato suddiviso in cinque classi a seconda del fatturato globale prodotto nel 2009 e sono state studiate le differenti dinamiche di sviluppo Analisi delle dinamiche di crescita delle imprese per classi di fatturato 2 Analizzando i tassi di crescita delle diverse tipologie di imprese, emerge che l estero è stato per tutti un importante driver di crescita. La tabella che segue può dare un idea della dinamica di sviluppo delle imprese di costruzione italiane. 2 Vedere l allegato 3 per la composizione delle diverse classi di fatturato. 14 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL 2009

15 CAPITOLO 1 - ANALISI DELL'ANDAMENTO DEL FATTURATO PRODOTTO ALL'ESTERO CONFRONTO TRA LE DINAMICHE DI CRESCITA DEL FATTURATO NAZIONALE ED ESTERO PER DIMENSIONE D'IMPRESA - periodo Classi di fatturato Variaz. % fatt. globale Variaz. % fatt. nazionale Variaz. % fatt. estero fino a 50 51,5 31,5 235, ,8-13, , ,3 38,4 155, ,4-24,1 1,5 oltre ,0-12,4 154,6 Totale 37,2-8,8 140,8 Per le imprese di maggiori dimensioni l arretramento sul fronte nazionale è stato netto: tra il 2004 ed il 2009 il fatturato nazionale si è ridotto del 24% per le imprese appartenenti alla classe milioni e del 12,4% per quelle oltre i 500 milioni. Le attività internazionali hanno permesso, quindi, di attutire nel primo caso e di più che compensare nel secondo questo vero e proprio crollo del mercato nazionale. CONFRONTO TRA LE DINAMICHE DI CRESCITA DEL FATTURATO NAZIONALE ED ESTERO PER CLASSI DI FATTURATO - periodo Classi di fatturato (in mil. euro) Tasso di crescita cumulato fatt. naz. (in %) Tasso di crescita cumulato fatt. estero (in %) Tasso di crescita medio annuo fatt. naz. (in %) Tasso di crescita medio annuo fatt. estero (in %) fino a 50 31,5 235,6 5,6 27, , ,2-2,8 61, ,4 155,1 6,7 20, ,1 1,5-5,4 0,3 oltre ,4 154,6-2,6 20,6 Totale -8,8 140,8-1,8 19,2 Queste dinamiche hanno fatto sì che il peso dell estero risulta aumentato per tutte le imprese e rappresenta oggi una quota di fatturato importante. Si va dal 20-25% per le imprese di dimensioni più limitate, al 37% per le aziende medio-grandi, fino a superare il 50% per le imprese maggiori. Per le aziende con un fatturato maggiore di 500 milioni a fine 2009 l estero rappresenta oltre il 58% del giro d affari totale, un valore maggiore della media del campione. Pensare che per questo stesso gruppo di imprese nel 2004, il primo anno in cui sono state effettuate rilevazioni sistematiche delle attività all estero, il fatturato prodotto oltreconfine rappresentava solamente il 32%. A livello tendenziale, maggiore la grandezza delle imprese maggiore la crescita dell incidenza del fatturato estero su quello globale. RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

16 CAPITOLO 1 - ANALISI DELL'ANDAMENTO DEL FATTURATO PRODOTTO ALL'ESTERO VARIAZIONE DEL PESO DEL FATTURATO ESTERO SUL TOTALE PER DIMENSIONE D'IMPRESA Classi di fatturato Incid. % fatt. estero sul globale Incid. % fatt. estero sul globale in mil euro in % in % fino a 50 9,8 21, ,6 25, ,9 50, ,2 36,7 oltre ,5 58,4 Totale 30,7 54,0 I risultati dell analisi evidenziano come, in netto contrasto con l andamento dell economia mondiale, le imprese di costruzioni italiane impegnate all estero, anche nel 2009, abbiano trovato opportunità interessanti per espandere il proprio business. Le realtà di dimensioni più piccole sembrano aver sofferto maggiormente nell ultimo anno per la contrazione del mercato nazionale delle opere pubbliche; per quelle con un fatturato superiore ai 500 milioni la contrazione è stata minore, probabilmente perché il loro processo di internazionalizzazione è iniziato da lungo tempo. DINAMICA DEL FATTURATO NEL in % Classi di fatturato Val. Prod. Naz. Val. Prod. Estero fino a 50-38,7 58, ,7 25, ,5 37, ,5-7,5 oltre 500-6,9 12,4 Totale -10,2 13,8 Lo scorso anno si erano confrontate le dinamiche di crescita delle imprese italiane con quelle di alcune aziende straniere impegnate anch esse all estero ed era emerso che i nostri competitor possono generalmente contare su di un forte mercato interno e che l estero accompagna il loro forte sviluppo interno. I dati mostrano invece che le imprese italiane sono un anomalia, dal momento che andare all estero rappresenta una necessità per ovviare alla diminuzione del giro d affari nazionale. 16 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL 2009

17 CAPITOLO 2 - ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELLE COMMESSE ALL'ESTERO Capitolo 2 Analisi dell'evoluzione delle commesse all'estero I dati molto incoraggianti riguardanti l andamento del fatturato sono frutto dell esperienza, della tradizione e del know how delle imprese di costruzioni italiane presenti in 86 mercati (6 in più rispetto al 2010) con 576 commesse in corso per un controvalore globale pari ad oltre 44 miliardi di euro 3. Nel 2009 sono state acquisite 170 nuove commesse per oltre 10 miliardi di euro. Rispetto allo scorso anno, il valore medio dei nuovi lavori è aumento sensibilmente: nel 2008 l importo medio era di 48 milioni di euro circa, nel 2009 di quasi 60 milioni. L importo medio del portafogli lavori globale 2009 è invece di 71,6 milioni di euro, anch esso in crescita rispetto all anno passato. DATI RIASSUNTIVI DELLA PRESENZA ITALIANA ALL'ESTERO Cantieri Importo contrattuale Quota impresa Quota impresa Importo medio numero mil. di euro mil. di euro % mil. di euro lavori nuove acquisizioni , ,7 66,3 59,7 portafoglio preesistente al , ,6 84,1 76,7 lavori in corso non specificati (*) 2.799, ,8 80,1 totale lavori , ,1 79,7 76,6 concessioni nuove concessioni acquisite nel ,5 934,0 35,0 concessioni in corso preesistenti al , ,8 38,7 concessioni in corso non specificate (*) 466,0 333,8 71,6 totale concessioni , ,5 145, ,2 (*) Lavori e concessioni per le quali si dispone dei soli dati aggregati I nuovi mercati 2009 sono undici: Irlanda, Slovacchia, Svezia, Ungheria in Unione Europea, Georgia in Europea Extra U.E., Taiwan in Asia, Iran, Libano e Oman in Medio Oriente, Grandi Antille in Centro America, Perù in America Latina. 3 Il valore complessivo di ,1 milioni di euro fa riferimento all'importo totale contrattuale delle 576 commesse. Si deve tenere presente che alcuni lavori sono gestiti dalle imprese italiane in partnership con altri soci, italiani e stranieri. Il valore contrattuale effettivo appannaggio delle 40 imprese che hanno partecipato all'inchiesta è indicato nella terza colonna ("Quota impresa") ed è pari a ,1 milioni di euro, ovvero il 79,7% del totale. Del valore complessivo, 3.268,6 milioni di euro fanno riferimento a commesse per le quali le imprese non hanno fornito dati di dettaglio. Per questa ragione, nelle tabelle che seguono si farà riferimento come importo complessivo a ,6 milioni di euro. RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

18 CAPITOLO 2 - ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELLE COMMESSE ALL'ESTERO Gli 86 Paesi in cui sono presenti imprese italiane UE NORD AFRICA ASIA NORD AMERICA Austria Algeria Cina (P.R.C.) Stati Uniti Belgio Egitto Filippine Totale Nord America 1 Bulgaria Etiopia Hong Kong (P.R.C.) Francia Libia India Germania Marocco Kazakhstan Grecia Tunisia Laos AMERICA CENTRALE * Irlanda Totale Nord Africa 6 * Taiwan Costa Rica Malta Tajikistan El Salvador Polonia Totale Asia 8 Honduras Regno Unito AFRICA Messico Romania Angola Nicaragua * Slovacchia Costa d'avorio Panama Slovenia Guinea Bissau * Grandi Antille Spagna Isole di Capo Verde MEDIO ORIENTE Piccole Antille * Svezia Kenia Arabia Saudita Totale America Centrale 8 * Ungheria Malawi Emirati Arabi Uniti Totale EU 16 Mozambico Giordania Nigeria * Iran AMERICA MERIDIONALE EUROPA EXTRA UE Repubblica del Congo Iraq Argentina Albania Sierra Leone Israele Bolivia Armenia Sud Africa Kuwait Brasile Azerbaijan Swaziland * Libano Cile Bosnia-Erzegovina Tanzania * Oman Colombia Croazia Uganda Qatar Ecuador * Georgia Zimbabwe Siria * Perù Islanda Totale Africa 15 Totale Medio Oriente 11 Uruguay Norvegia Venezuela Russia Totale America Meridionale 9 Svizzera Turchia Totale Paesi 86 Ucraina Totale Europa Extra UE 12 * Nuovi Paesi 2009 Per quanto riguarda le concessioni, nel 2009 ne sono state acquisite due: la prima in Cile per la costruzione di un impianto idroelettrico, la seconda in Brasile per la realizzazione e gestione di un autostrada. Nel compresso le imprese di costruzioni italiane sono titolari di 14 concessioni per un controvalore complessivo di 17 miliardi di euro circa. A livello di localizzazione geografica, l America Meridionale rappresenta l 86,3% del totale, l Unione Europea il 7, l Asia il 4,2 e l America Centrale il 2,5. DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DELLE CONCESSIONI IN ESSERE - anno 2009 Unione Europea 7,0% Asia 4,2% America Centrale 2,5% America Meridionale 86,3% 18 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL 2009

19 CAPITOLO 2 - ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELLE COMMESSE ALL'ESTERO Le autostrade rappresentano l 86% circa del totale ammontare delle concessioni in essere, l edilizia non residenziale (complessi ospedalieri) il 7,3, la generazione elettrica il 6,6, le reti idriche il 3,2, gli impianti idroelettrici lo 0,3. CONCESSIONI IN ESSERE PER SETTORE D'INVESTIMENTO anno 2009 Edilizia non residenziale 7,0% Power 6,4% Impianti idroelettrici 0,3% Acquedotti 3,2% Autostrade 83,1% Ripartizione geografica dei lavori di costruzione Il portafoglio commesse delle imprese italiane è localizzato per il 25% in Sud America, una quota leggermente inferiore rispetto allo scorso anno. Il Nord Africa, anch esso in calo rispetto allo scorso anno, rappresenta invece il 14% del totale dei lavori, l Unione europea e l Europa Extra U.E. pesano rispettivamente il 14 ed il 13%. In netto aumento l America Centrale, che dal 2 è balzata all 8% grazie alla maxi commessa di Panama mentre in Medio Oriente risulta concentrato il 10% dei lavori. IL PORTAFOGLIO COMMESSE DELLE IMPRESE ITALIANE ALL'ESTERO - in % su importo totale Europa Extra UE 13% Nord Africa 16% Africa Sub- Sahariana 8% Asia-Oceania 4% Medio Oriente 10% UE 14% Nord America 2% Sud America 25% Centro America 8% RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

20 CAPITOLO 2 - ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELLE COMMESSE ALL'ESTERO Alcune novità si registrano nel campo delle nuove acquisizioni effettuate nel Lo scorso anno, infatti, Venezuela e Algeria rappresentavano un terzo delle nuove acquisizioni. Oggi Panama, Svizzera e Kazakhstan rappresentano da soli circa 4,4 miliardi di euro, il 43% del totale dei nuovi contratti firmati lo scorso anno. Dei Paesi dello scorso anno rimangono solo Algeria, Libia e Svizzera. Nel 2009 anche Colombia, Grandi Antille, Germania ed Emirati Arabi Uniti sono stati protagonisti di importanti contratti sottoscritti da imprese italiane. PRINCIPALI PAESI DI ACQUISIZIONE DELLE COMMESSE NUOVE ACQUISIZIONI 2009 Portafoglio in milioni di euro TOTALE GENERALE DELLE COMMESSE IN CORSO Portafoglio in milioni di euro 1 Panama 2.360,1 1 Venezuela 8.006,5 2 Polonia 1.223,8 2 Algeria 3.389,1 3 Svizzera 964,9 3 Svizzera 3.233,1 4 Kazakhstan 789,1 4 Panama 2.360,1 5 Algeria 626,5 5 Etiopia 1.903,1 6 Libia 542,2 6 Emirati Arabi Uniti 1.741,7 7 Colombia 399,9 7 Qatar 1.639,7 8 Grandi Antille 327,6 8 Romania 1.581,6 9 Germania 279,2 9 Polonia 1.287,9 10 Emirati Arabi Uniti 251,1 10 Kazakhstan 1.224,0 Totale primi 10 mercati ,4 Totale principali 10 mercati ,0 Totale nuove acquisizioni ,0 Totale lavori in corso ,1 L aggregazione dei dati per area geografica, evidenzia che il baricentro delle nuove commesse è completamente cambiato. Nell Unione europea si è concentrato il 21% delle nuove acquisizioni, nel Centro America il 29, in Nord Africa il 13 e nell Europa extra UE l 11. In forte diminuzione il peso dell Africa Sub-Sahariana ed il Sud America mentre l Asia risulta in espansione rispetto agli scorsi anni (dal 3 all 8%). LE NUOVE ACQUISIZIONI 2009 DELLE IMPRESE ITALIANE ALL'ESTERO - in % su importo totale Africa Sub- Nord Africa Sahariana 13% 4% Europa Extra UE 11% UE 21% Sud America 6% Asia-Oceania 8% Centro America 29% Medio Oriente 6% Nord America 2% 20 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL 2009

21 CAPITOLO 2 - ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELLE COMMESSE ALL'ESTERO Nella tabella che segue è riportata in modo puntale la dislocazione geografica del portafoglio lavori. Dal punto di vista della numerosità dei cantieri, il Nord Africa rappresenta il 26% circa del totale, seguito dall Unione Europea e dall Africa Sub-Sahariana. Per quanto riguarda gli importi, invece, nel Sud America risulta concentrato un quarto circa dell importo complessivo delle commesse (solo le infrastrutture ferroviarie del Venezuela valgono oltre 8,5 miliardi di euro). Unione europea, Europa Extra UE e Nord Africa rappresentano complessivamente il 43% del totale. RIPARTIZIONE PER AREE GEOGRAFICHE DEL PORTAFOGLIO LAVORI Cantieri Importo Importo medio numero milioni euro milioni euro % n. totale cantieri sul totale complessivo % su importo totale sul totale complessivo Unione Europea ,3 46,5 20,7 13,5 Europa Extra UE ,4 108,6 8,5 13,0 Nord Africa ,1 44,9 25,9 16,4 Africa Sub-Sahariana ,5 38,7 14,2 7,8 Asia ,3 38,3 7,1 3,8 Medio Oriente ,7 98,6 7,5 10,4 Nord America ,7 50,5 3,3 2,4 Centro America ,8 128,4 4,5 8,2 Sud America ,0 208,7 8,3 24,5 Oceania 0 0,0 0,0 0,0 0,0 Totale ,6 70,9 100,0 100,0 Totale generale lavori in corso ,1 La presenza geografica delle diverse tipologie di impresa sembra più equilibrata rispetto agli anni scorsi: nel 2009 sembra essere aumentata la diversificazione geografica delle imprese di dimensioni più limitate, quelle con fatturato inferiore ai 50 milioni di euro. Le imprese più grandi, invece, sono praticamente presenti in tutte le zone del mondo. Aree geografiche LA PRESENZA DELLE IMPRESE ITALIANE PER AREA GEOGRAFICA Classi di fatturato (in mil. di euro) fino a oltre 500 UE a a a a a Extra UE a a a a a Nord Africa a a a a a Africa Sub-Sahariana a a Asia a a a a Medio Oriente a a a a Nord America a a Centro America a a a a Sud America a a a a Oceania Totale aree geografiche RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

22 CAPITOLO 2 - ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELLE COMMESSE ALL'ESTERO Ripartizione dei lavori di costruzioni per classi d'importo Il valori del portafoglio commesse 2009 evidenzia un aumento del valore medio dei lavori: lo scorso anno la dimensione media era di 64 milioni di euro. Quest anno l importo medio delle commesse è di circa 71 milioni di euro (+11% circa). Le prime due classi di lavori aumentano come numerosità e come importo complessivo e, a fine 2009, rappresentano il 61,3% del totale (lo scorso anno erano il 57%). Anche per le fasce centrali c è un aumento dell importo medio ed un aumento della numerosità. Diminuiscono, invece, sia come numero, sia come importo totale, le opere di importo più limitato. COMMESSE IN CORSO ALL'ESTERO: RIPARTIZIONE PER CLASSI D'IMPORTO Cantieri Importo contrattuale Importo medio Cantieri Importo contrattuale numero milioni di euro milioni di euro % sul totale % sul totale oltre 500, , ,2 3,1 45,9 da 250,1 a ,9 332,0 3,3 15,4 da 100,1 a ,9 157,4 6,4 14,3 da 50,1 a ,7 76,0 10,9 11,7 da 25,1 a ,2 34,1 14,4 6,9 fino a ,8 6,5 61,8 5,7 Totale ,6 70,9 100,0 100,0 Totale generale lavori in corso ,1 RIPARTIZIONE DELLE COMMESSE IN CORSO PER CLASSI D'IMPORTO - % su importo contrattuale totale da 250,1 a ,4% da 100,1 a ,3% da 50,1 a ,7% da 25,1 a 50 6,9% fino a 25 5,7% oltre 500,1 45,9% Analisi dei lavori di costruzioni per tipologia di opere E stato compiuto un ulteriore approfondimento ripartendo il portafoglio lavori per tipologie di opere. La realizzazione di infrastrutture rimane il core business delle imprese di costruzioni italiane mentre risultano in calo gli interventi in edilizia, residenziale e non. 22 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL 2009

23 CAPITOLO 2 - ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELLE COMMESSE ALL'ESTERO Le attività nelle quali le imprese sono maggiormente impegnate sono la realizzazione di ferrovie (28,7% circa del totale), la costruzione di impianti idroelettrici (13%), di opere idrauliche (12,2%) e di infrastrutture stradali e di ponti (12,8%). 30,0 28,7 IL PORTAFOGLIO GLOBALE PER TIPOLOGIA DI OPERE val. % su importo totale 20,0 10,0 0,0 Ferrovie Impianti idroelettrici 12,9 12,8 12,2 Strade, ponti Opere idrauliche Altro 9,1 Metropolitane 8,1 Edilizia 5,8 5,4 4,7 Power, oil, gas Edilizia non residenziale Aeroporti 2,6 Edilizia residenziale 1,1 0,8 0,8 0,8 Pali e fondazioni Porti Impianti smaltimento rifiuti Considerando, invece, il numero di commesse, gli interventi nel campo energetico (power, oil & gas) costituiscono circa un quarto del totale degli interventi (135 su 576). 101 cantieri, pari al 17,5% del totale, riguardano la realizzazione di infrastrutture stradali, mentre gli interventi relativi a fondazioni sono 69. In crescita, rispetto allo scorso anno, gli interventi di costruzione di metropolitane (21). LE COMMESSE ALL'ESTERO PER TIPOLOGIA DI OPERE Totale lavori in corso Tipologie di opere cantieri Importo totale Importo medio % sul totale num mil di euro mil euro num Importo Aeroporti ,6 264,4 0,7 2,6 Edilizia ,7 33,3 12,3 5,8 Ferrovie ,7 365,7 5,6 28,7 Impianti idroelettrici ,2 159,4 5,7 12,9 Impianti smaltimento rifiuti 7 311,1 44,4 1,2 0,8 Metropolitane ,6 157,9 3,6 8,1 Opere idrauliche ,5 150,4 5,7 12,2 Pali e fondazioni ,5 4,9 12,0 0,8 Power, oil, gas ,9 16,3 23,4 5,4 Strade, ponti ,8 51,8 17,5 12,8 Altro ,8 77,7 8,3 9,1 Stabilimenti manifatturieri 1 0,8 0,8 0,2 0,0 Processi industriali 2 13,6 6,8 0,3 0,0 Porti ,9 19,5 3,0 0,8 Telecomunicazioni 2 1,7 0,8 0,3 0,0 Totale ,6 70,9 100,0 100,0 Totale generale lavori in corso ,1 Per le classi di fatturato più basse aumenta leggermente, rispetto al 2008, la specializzazione produttiva delle imprese mentre le aziende di maggiori dimensioni (oltre 500 milioni) realizzano praticamente tutte le tipologie di opere. RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

24 CAPITOLO 2 - ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELLE COMMESSE ALL'ESTERO Tipologie di opere LA SPECIALIZZAZIONE PRODUTTIVA PER CLASSE D'IMPRESA Classi di fatturato (in mil. di euro) fino a oltre 500 Aeroporti a a a Edilizia non residenziale a a a a a Edilizia residenziale a a a a Ferrovie a a a a a Impianti idroelettrici a a a Impianti smaltimento rifiuti a a Metropolitane a a a a Opere idrauliche a a Pali e fondazioni a a Power a a a Oil, gas a a Strade, ponti a a a a a Altro a a a a a Stabilimenti manifatturieri a Processi industriali a a Porti a a a Telecomunicazioni a Totale settori Assicurare le commesse all estero Rischio Paese e garanzie per le commesse all estero Dalle elaborazioni compiute in questi anni sui dati relativi alle commesse all estero è risultato come le imprese di costruzione italiane operano principalmente in paesi emergenti o in via di sviluppo, quasi sempre in contesti politici e negoziali molto complessi. Non di rado le loro controparti, sia pubbliche che private, detengono un merito di credito debole e le nostre aziende incorrono in enormi difficoltà nell ottenere i pagamenti dovuti dalle controparti per motivazioni di carattere politico (confisca, statalizzazione, blocco trasferimenti valutari) o commerciale (insolvenza di diritto o di fatto o inadempienza del debitore). Allo stesso tempo, nelle commesse di elevato valore, gli acquirenti delle aziende italiane spesso non sono in grado di reperire le risorse finanziarie attraverso le banche internazionali, poiché anch'esse considerano tali operazioni eccessivamente rischiose; di conseguenza accade spesso che nelle gare di appalto l offerta corredata di una struttura finanziaria più competitiva abbia la meglio anche su offerte più economiche. Chiaramente i settori di attività (es: edilizia vs power), la complessità (es. project finance, partnership pubblico-privato) e il valore delle commesse determinano diversi tipi di esigenze da parte dei costruttori italiani in termini di copertura del rischio e strumenti finanziari più o meno complessi. Molti paesi occidentali ed alcuni paesi emergenti sono dotati di un agenzia per il credito all'esportazione, che fornisce copertura assicurativa contro il rischio di mancato pagamento per eventi di natura politica e commerciale e contro altri rischi accessori, oltre a prodotti di natura assicurativa e finanziaria; normalmente tali agenzie sono 24 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL 2009

25 CAPITOLO 2 - ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELLE COMMESSE ALL'ESTERO pubbliche poiché trattano operazioni non di mercato e quindi non assicurabili da istituti privati. In Italia l'agenzia per il credito all'esportazione è la SACE (Servizi Assicurativi Commercio Estero), una SpA a capitale pubblico. In questa sede è stata compiuta un analisi della predisposizione delle imprese di costruzione italiane ad avvalersi delle polizze assicurative che coprano le aziende dai rischi di mancato pagamento e da altri rischi accessori (es: rischio di produzione, ovvero revoca contratto) per eventi di natura politica e commerciale. Sono state interrogate le imprese in merito alla loro conoscenza dell agenzia e al loro utilizzo degli strumenti finanziari e assicurativi offerti. Ad oggi, 13 imprese delle 39, ovvero il 33,3% delle aziende che hanno partecipato risposto a questa sezione, hanno concluso direttamente o attraverso le banche (dello stesso costruttore o dell'acquirente) una polizza o una garanzia con la SACE. Le restanti 26 imprese (66,6% del campione) non lo ha fatto per diverse ragioni: perché il costo del premio è troppo elevato (52,6%), oppure perché non conosce gli strumenti assicurativi (21,1%), o, infine, perché ha una bassa propensione ad operazioni di finanza strutturata (26,3%). Una delle ragioni di un mercato così ristretto può anche essere data dalla complessa due diligence che la Sace compie su ogni richiesta di garanzia. Il mercato potenziale sembra però piuttosto ampio. Il 76% delle imprese che non hanno al momento beneficiato dell utilizzo di strumenti assicurativi e finanziari offerti dalla SACE per le commesse all estero sarebbero disposte a tutelarsi contro il rischio di credito, ovvero il rischio di mancato pagamento dovuto a eventi di carattere politico o commerciale. Il 44,8% delle imprese, invece, sarebbero pronte ad assicurarsi contro il rischio di produzione, ovvero di revoca della commessa e di conseguente perdita dei costi già sostenuti per la produzione; il 51,7% esprime l esigenza di tutelarsi dal rischio di distruzione, danneggiamento, requisizione e confisca dei macchinari, impianti di cantiere, etc. Dal punto di vista finanziario, il 41,4% delle aziende ritiene di proprio interesse garantirsi dal rischio di indebita escussione di fideiussioni (es: l eventualità che l acquirente escuta con un falso pretesto la fideiussione relativa alla buona esecuzione del contratto). Infine, il 44,8% riterrebbe opportuno garantirsi dal rischio di mancata o ritardata restituzione di cauzioni, depositi o anticipi in maniera arbitraria da parte dell acquirente. RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

26 CAPITOLO 2 - ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELLE COMMESSE ALL'ESTERO RISCHIO PAESE E GARANZIE PER LE COMMESSE ALL'ESTERO in % sul totale % imprese che hanno assicurazione Sace 33,3 % imprese che non si avvalgono di Sace 66,7 Se non si è avvalsa di copertura assicurativa, per quale motivo? (è possibile indicare più di una risposta) Mancata conoscenza degli strumenti assicurativi 21,1 Bassa propensione ad operazioni di finanza strutturata 26,3 Costo del premio troppo alto 52,6 Quali rischi sareste interessati ad assicurare? (è possibile indicare più di una risposta) rischio di produzione 44,8 rischio di credito 75,9 rischio di mancata o ritardata restituzione di cauzioni, depositi o anticipazioni 44,8 indebita escussione di fideiussioni 41,4 distruzione, danneggiamento, requisizione e confisca dei macchinari, impianti di cantiere, etc. 51, Rapporti con le banche In un periodo di profonda crisi come quello che stiamo attraversando, le imprese di costruzione si sono trovate a dover fronteggiare forti tensioni che stanno mettendo a dura prova l equilibrio economico-finanziario delle aziende. Sul mercato nazionale, al grave problema dei ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione, un fenomeno che ha raggiunto livelli cronici, si è sommato il forte razionamento del credito operato dalle banche con diverse forme verso le imprese del settore. La restrizione a cui sono soggette le imprese edili è doppia: la prima, diretta, costituita da un calo sensibile dei finanziamenti per gli investimenti in costruzioni. La seconda restrizione è di tipo indiretta, rappresentata da una riduzione assai forte delle erogazioni di mutui a favore delle famiglie per l acquisto di abitazioni. Dall Indagine sull attività all estero delle imprese di costruzione è emerso che la restrizione al credito sta interessando un quarto circa del campione. Le forme con le quali si sta manifestando questa restrizione sono diverse: dall aumento dello spread, evidenziato da tutte le imprese che hanno problemi a reperire i finanziamenti per le commesse all estero, all allungamento dei tempi di istruttoria, dalla difficoltà di avere fideiussioni, fino alla diminuzione del tasso di finanziabilità (LTV, Loan To Value) o, addirittura, alla richiesta di rientro. Le imprese hanno anche indicato quali sono le Aree per le quali è difficile in questa fase congiunturale ricevere finanziamenti: in America Latina, in Nord Africa, in Europa Extra U.E., in Unione Europea. Ormai è chiaro a tutti che Basilea 2 sia pro-ciclico ed è lampante che si stia verificando una situazione in cui le aspettative si stiano auto-realizzando. Compito delle banche è spezzare questo circolo vizioso che porta a negare il finanziamento alle imprese del settore delle costruzioni perché si teme che siano troppo rischiose. Negare linee di credito ad imprese sane che presentano investimenti produttivi non vuole dire altro che 26 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL 2009

27 CAPITOLO 2 - ANALISI DELL'EVOLUZIONE DELLE COMMESSE ALL'ESTERO provocare un ulteriore diminuzione della produzione del settore, oltre che negare opportunità di crescita all economia. I RAPPORTI BANCHE-IMPRESE DI COSTRUZIONI PER LE COMMESSE ALL'ESTERO Nell'ultimo semestre l'impresa ha avuto difficoltà ad accedere al credito per finanziare le commesse all'estero? in % sett sett SI 23,7 24,3 NO 76,3 75,7 In caso di risposta affermativa, come si è manifestata tale maggiore difficoltà? (è possibile indicare più di una risposta) sett sett difficoltà nell'ottenere fideiussioni 44,4 28,6 richiesta rientro 11,1 14,3 minore quota di finanziamento sull'importo totale dell'intervento 55,6 28,6 allungamento tempi di istruttoria 44,4 71,4 aumento spread 66,7 100,0 Paesi in cui le imprese hanno avuto problemi nel farsi finanziare gli investimenti Polonia Romania Kazakhstan Turchia Slovacchia Libia Argentina Panama Piccole Antille Russia Ucraina Azerbaijan Tunisia RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

28 ALLEGATO 1 CLASSIFICA DELLE PRIME 30 IMPRESE ITALIANE ALL'ESTERO Allegato 1 Classifica delle prime 30 imprese italiane all'estero Rank 2009 Rank 2008 IMPRESA PRODUZIONE ESTERO 2009 PRODUZIONE GLOBALE 2009 VALORE NUOVI CONTRATTI ESTERO Impregilo 1.763, , ,5 2 2 Astaldi 1.028, , ,2 3 3 Salini Costruttori(*) 884, ,7 689,8 4 4 Ghella 599,0 652,0 445,6 5 6 Bonatti 491,0 659,0 636,0 6 5 Trevi 418,4 502,3 74,0 7 7 Rizzani de Eccher 328,9 405,4 254,6 8 8 CMC 321,2 715,7 323,3 9 9 Pizzarotti 235,3 734,5 105, Renco 177,0 200,8 206, Bentini 175,0 204,0 294, Condotte 150,4 727,0 763, Seli 121,1 177,4 125, Sicim 102,7 149,4 255, Inso 85,8 209,3 37, Ferretti Int. 77,0 90,0 78, Ghizzoni 67,2 133,3 133, Maltauro 52,6 500,2 90, Conicos 35,5 35,5 7, Salcef 32,7 151,0 0, G.L. Fincosit 25,0 279,0 0, Valdadige 23,0 98,0 0, Vipp 18,1 58,8 31, Cossi 10,0 119,0 713, Claudio Salini 8,2 189,6 25, Edilmac 8,1 27,2 5, Vidoni 8,0 50,8 0, Matarrese 7,6 74,4 25, Ferretti Spa 3,8 9,2 1, Demoter 1,9 43,68 0,0 (*) Proforma 2009 basato sui bilanci Salini e Todini, redatti con principi contabili uniformi, consolidati integralmente 28 RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL 2009

29 ALLEGATO 2 TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE COMMESSE PER PAESE Allegato 2 Tabella riepilogativa delle commesse per Paese Paesi Nuove commesse 2009 Totale lavori in corso N. cantieri importo di cui imprese cantieri importo % n. cantieri numero milioni euro milioni euro numero milioni euro sul tot contin. % importo % importo sul tot contin. sul totale compless. UE Austria 1 40,0 40, ,8 4,2 2,2 0,3 Belgio 1 77,5 77,5 2 79,1 1,7 1,4 0,2 Bulgaria 1 1,1 1, ,7 3,4 3,6 0,5 Francia 5 125,5 49, ,2 16,8 9,3 1,2 Germania 3 279,2 215, ,3 6,7 10,4 1,3 Grecia 3 24,1 24, ,9 7,6 15,2 1,9 Irlanda 1 19,5 9,8 2 30,7 1,7 0,6 0,1 Malta 1 13,4 13,4 3 50,4 2,5 0,9 0,1 Polonia ,8 514, ,9 5,9 23,3 2,9 Regno Unito 0 0,0 0,0 0 0,0 0,0 0,0 0,0 Romania 4 248,6 176, ,6 26,9 28,6 3,6 Slovacchia 3 3,3 1,6 5 5,3 4,2 0,1 0,0 Slovenia 0 0,0 0,0 2 21,2 1,7 0,4 0,0 Spagna 3 12,6 12, ,6 15,1 4,0 0,5 Svezia 1 0,9 0,7 1 0,9 0,8 0,0 0,0 Ungheria 1 2,9 2,9 1 2,9 0,8 0,1 0,0 Totale UE , , ,3 100,0 99,9 12,5 Europa extra UE Albania 2 31,7 29, ,3 12,2 2,0 0,2 Armenia 1 7,5 7, ,1 8,2 2,2 0,3 Azerbaijan 0 0,0 0, ,3 8,2 3,9 0,5 Bosnia-Erzegovina 0 0,0 0,0 1 14,5 2,0 0,3 0,0 Croazia 1 26,6 26,6 3 61,5 6,1 1,2 0,1 Georgia 1 55,5 55,5 1 55,5 2,0 1,0 0,1 Islanda 0 0,0 0, ,8 2,0 11,3 1,4 Norvegia 1 1,8 0,9 2 46,4 4,1 0,9 0,1 Russia 1 7,2 7,2 7 80,4 14,3 1,5 0,2 Svizzera 4 964,9 732, ,1 26,5 60,8 7,3 Turchia 0 0,0 0, ,4 8,2 13,9 1,7 Ucraina 0 0,0 0,0 3 59,2 6,1 1,1 0,1 Totale Europa extra UE ,2 859, ,4 100,0 100,0 12,1 NORD AFRICA Algeria ,5 539, ,1 49,7 50,7 7,7 Egitto 1 1,0 1,0 4 1,2 2,7 0,0 0,0 Etiopia 0 0,0 0, ,1 2,0 28,5 4,3 Libia ,2 542, ,8 37,6 15,3 2,3 Marocco 1 2,0 2, ,4 4,0 3,3 0,5 Sudan 0 0,0 0,0 0 0,0 0,0 0,0 0,0 Tunisia 3 122,2 122, ,4 4,0 2,3 0,3 Totale Nord Africa , , ,1 100,0 100,0 15,2 Africa Angola 0 0,0 0, ,2 4,9 8,4 0,6 Costa d'avorio 1 5,9 5,9 2 8,7 2,4 0,3 0,0 D.R. Congo (Zaire) 0 0,0 0,0 0 0,0 0,0 0,0 0,0 Guinea Bissau 0 0,0 0,0 1 3,5 1,2 0,1 0,0 Isole di Capo Verde 1 28,2 28,2 4 62,7 4,9 2,0 0,1 Kenia 0 0,0 0,0 1 34,7 1,2 1,1 0,1 Malawi 0 0,0 0,0 4 74,4 4,9 2,3 0,2 Mozambico 9 150,4 150, ,6 15,9 7,7 0,6 Nigeria 17 38,9 38, ,5 41,5 34,4 2,5 Repubblica del Congo 4 137,8 135, ,6 6,1 5,8 0,4 Sierra Leone 2 11,5 11,5 4 75,0 4,9 2,4 0,2 Sud Africa 0 0,0 0, ,8 6,1 19,1 1,4 Swaziland 0 0,0 0, ,0 1,2 3,2 0,2 Tanzania 0 0,0 0,0 1 20,0 1,2 0,6 0,0 Uganda 0 0,0 0, ,8 2,4 11,8 0,8 Zimbabwe 0 0,0 0,0 1 26,9 1,2 0,8 0,1 Totale Africa ,7 370, ,5 100,0 100,0 7,2 % RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO NEL

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