RADIOPROTEZIONE. Materiale di Diagnostica per Immagini elaborato da Luigi Aronne
|
|
- Casimiro Fedele
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RADIOPROTEZIONE Scienza interdisciplinare avente l obiettivo di preservare lo stato di salute e di benessere dei lavoratori, degli individui, della loro progenie e della popolazione nel suo insieme, riducendo i rischi sanitari derivanti dall impiego di radiazioni ionizzanti, in attività che siano giustificate dai benefici che ne derivano alla società e ai suoi componenti. Modalità di esposizione a radiazioni ionizzanti 1) Irraggiamento 2) Contaminazione L irraggiamento può essere: Esterno, dato da sorgenti di radiazioni ionizzanti che si trovano al di fuori dell organismo (macchine radiogene). La sua entità è influenzata da: Distanza La dose di radiazioni ricevuta è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dell'individuo dalla sorgente Schermature Es. guanti e camici di Pb. Un grembiule di Pb di 0,5mm riduce l assorbimento delle radiazioni ionizzanti del 95%. Tempo Presenta un rapporto di proporzionalità diretta con l entità della dose di radiazioni ionizzanti assorbita Interno, secondario all introduzione nell organismo di radionuclidi. La contaminazione è quella modalità di esposizione a radiazioni ionizzanti che si verifica tramite il contatto con sostanze radioattive non sigillate (es. radionuclidi) La gravità della contaminazione dipende da tre fattori: Organo/i di deposizione Natura dell emissione del contaminante Periodo di dimezzamento del contaminante Si distinguono una contaminazione Esterna, quando interessa solo la cute Interna, quando viene superata la barriera cutanea, per la presenza, ad esempio, di lesioni della cute. Il processo di contaminazione interna segue quattro tappe: Deposizione del contaminante radioattivo lungo la via d entrata Trasporto del contaminante nel sangue o nella linfa Incorporazione del contaminante nell organo o negli organi critici Eliminazione del contaminante Effetti delle radiazioni ionizzanti Possono essere di due tipi: Deterministici o Non sono casuali o Si manifestano al superamento di una determinata dose soglia o Superata la dose soglia, l entità dell effetto aumenta all aumentare della dose (per questo tali effetti sono definiti ad accrescimento ) o Sono in genere effetti precoci (tossicità acuta). Si manifestano, cioè, a breve distanza di tempo dall irradiazione (giorni o settimane). Effetti deterministici includono eritemi cutanei, particolari dermatiti (dermatiti da radiazioni), cataratta, anemia e leucopenia, infertilità, sindrome acuta da pan irradiazione 1
2 L effetto deterministico di minore entità è l eritema che interviene per una dose assorbita di 2 3 Gray. N.B. La dose di radiazione assorbita per l esecuzione di un radiogramma del torace in PA è di 0,15 milligray, del rachide cervicale in PA è di 0,95 milligray, dell addome in PA è di 3 milligray. Quindi, prima che venga raggiunta una dose assorbita pari a quella minima necessaria per lo sviluppo di un eritema, bisognerebbe praticare radiogrammi del torace. Stocastici o probabilistici o Sono casuali o Mancano di una dose soglia, al di sotto della quale, sicuramente non compaiono. o Sono del tipo tutto o nulla, nel senso che si manifestano o non si manifestano affatto. o All aumentare della dose assorbita, aumenta, non la gravità ma la probabilità di accadimento dell effetto. N.B. La probabilità di comparsa degli effetti stocastici dipende non solo dalla dose assorbita [espressa in Gray (quantità di energia che la radiazione cede alla materia)] ma anche da: Tipo di radiazione Tendenza dei tessuti coinvolti a sviluppare il danno (radiosensibilità). Al fine di attribuire un peso biologico alla dose assorbita è necessario l uso di opportuni coefficienti di ponderazione: uno per la radiazione in gioco, uno per i tessuti coinvolti. Il primo coefficiente, W R, esprime l efficacia biologica relativa (EBR) della radiazione considerata, a sua volta dipendente dal trasferimento lineare di energia (LET). W R = 1 per raggi X, radiazioni gamma ed elettroni; è compreso tra 5 e 20 per i neutroni. Il secondo coefficiente, W T, esprime la suscettibilità, mostrata dai vari organi e tessuti, nello sviluppare effetti stocastici. Il prodotto della dose assorbita per il coefficiente di peso della radiazione in gioco (W R ), fornisce la dose equivalente, espressa in Sievert (Joule/Kg). La sommatoria delle dosi equivalenti assorbite da alcuni organi e tessuti, moltiplicate per i corrispondenti coefficienti di ponderazione tissutale (W T ), fornisce la dose efficace, espressa, anche essa, in Sievert (Joule/Kg). o Sono in genere effetti tardivi (tossicità cronica). Si manifestano, cioè, a lunga distanza di tempo dall irradiazione (anni). Si differenziano in: Somatici, se interessano l individuo direttamente esposto (es. leucemie e tumori solidi) Genetici, se interessano i figli che nasceranno da soggetti esposti a radiazioni Gli effetti deterministici possono essere del tutto prevenuti, evitando il superamento della dose soglia caratteristica per ciascuno di essi. Gli effetti stocastici, al contrario, non possono esser del tutto prevenuti poiché non esiste una dose soglia. Ci si limita a ridurre la probabilità del loro accadimento. La vigente normativa radioprotezionistica fa distinzione concettuale tra radioprotezione del paziente e radioprotezione della popolazione e dei lavoratori. RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE È normata dal D.Lgs. 187/00. Secondo tale D.Lgs. i principi fondamentali della radioprotezione del paziente sono: Giustificazione della pratica Ottimizzazione della protezione Identificazione di Livelli Diagnostici di Riferimento (LDR) Secondo il principio di giustificazione, nessuna attività umana, comportante esposizione alle radiazioni ionizzanti, deve essere accolta a meno che la sua introduzione produca un beneficio netto e dimostrabile agli individui esposti o alla società. 2
3 Il beneficio netto, nell esposizione a radiazioni ionizzanti, è la risultante della differenza tra benefici attesi e danno temuto. Tale differenza è generalmente positiva allorquando la prestazione richiesta è motivata da un problema clinico concreto e significativo. Al contempo, è importante valutare se i risultati sperati non siano conseguibili con prestazioni alternative, non comportanti l uso di radiazioni ionizzanti. Si distinguono una giustificazione: Globale Individuale Un esempio di giustificazione individuale è quella richiesta in donne gravide ed in donne in età fertile. Nella donna gravida non è ammessa l esposizione a radiazioni ionizzanti se non in caso di assoluta necessità. In tale circostanza deve intervenire uno specialista in fisica medica con il compito di valutare ed annotare la dose d esposizione. Le donne in età fertile possono essere sottoposte a radiazioni ionizzanti, entro il decimo giorno dall inizio del ciclo mestruale per avere la certezza che la donna non sia gravida. Secondo il principio di ottimizzazione, ogni esposizione alle radiazioni deve essere tenuta tanto bassa quanto è ragionevolmente ottenibile, facendo luogo a considerazioni economiche e sociali (A.L.A.R.A. As Low As Reasonably Achievable) L obiettivo da raggiungere, nella diagnostica per immagini, è quello di ottenere la massima qualità di immagine con la minima dose di radiazione al paziente. L obiettivo da raggiungere, nella terapia mediante radiazioni ionizzanti, è quello di ottenere la massima dose assorbita nel volume bersaglio con la minima dose agli organi critici. Per rifarsi ad un principio di ottimizzazione bisogna tener conto di: Tecnica da adottare Qualità del risultato conseguito Dose di radiazione fornita al paziente I Livelli Diagnostici di Riferimento (LDR), sono grandezze [tempi, dose d ingresso (ESD), prodotto doslunghezza (DLP), indice di dose tomografica in aria (CTDI), attività, etc...) facilmente misurabili e tipiche per ogni procedura diagnostica. La verifica dei LDR deve essere effettuata, su richiesta del responsabile delle apparecchiature, con periodicità biennale, dal fisico specialista. La verifica dei LDR fornisce l informazione di buon funzionamento degli apparecchi radiologici e quantifica l ottimizzazione del protocollo clinico in termini di rapporto rischio/beneficio. RADIOPROTEZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI E DELLA POPOLAZIONE È disciplinata dai D.Lgs. 230/95 e 241/2000. Si basa su tre strumenti operativi: Sorveglianza fisica Sorveglianza medica Vigilanza Sorveglianza fisica Insieme dei dispositivi adottati, delle valutazioni, delle misure e degli esami effettuati, delle indicazioni fornite e dei provvedimenti formulati dall esperto qualificato al fine di garantire la protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione La sorveglianza fisica deve essere assicurata dal datore di lavoro, per mezzo di esperti qualificati. L esperto qualificato è un laureato in fisica, chimica o ingegneria, dotato di apposita idoneità. Compete all esperto qualificato: 1) Classificare le zone lavorative in: Zone interdette, inaccessibili, cioè, in condizioni ordinarie in quanto: 3
4 Zone controllate Ogni luogo in cui esiste una sorgente di radiazioni ionizzanti ed in cui persone, professionalmente esposte, possono ricevere, sul corpo intero, dosi di radiazioni > 6 ms/anno. Zone sorvegliate Ogni luogo in cui esiste una sorgente di radiazioni ionizzanti ed in cui persone, professionalmente esposte, possono ricevere, sul corpo intero, dosi di radiazioni comprese tra 1 e 6 ms/anno. Zone ad accesso libero I lavoratori, considerando l entità dell irradiazione alla quale sono potenzialmente assoggettati, vengono suddivisi in tre categorie: Esposti di categoria A Lavoratori che, nell arco di un anno, possono essere esposti ad una dose efficace >6 ms Esposti di categoria B Lavoratori che, nell arco di un anno, possono essere esposti ad una dose efficace compresa tra 1 e 6 ms Non esposti Lavoratori la cui esposizione, nell arco di un anno, a radiazioni ionizzanti non supera una dose efficace di 1 ms 2) Valutare la dose assorbita nell intero arco dell attività lavorativa mensile con appositi strumenti di rilevazione, i dosimetri personali. Il dosimetro più comune è costituito da cristalli termoluminescenti, posti all interno di un contenitore in materiale plastico. I cristalli intrappolano l energia della radiazione ionizzante e la rilasciano sottoforma di luce quando esposti ad un impulso termico. Il dosimetro per il corpo intero verrà posizionato all altezza della parte superiore dell emitorace sinistro. 3) Redigere, per i lavoratori esposti di categoria A, una valutazione semestrale circa le dosi ricevute; annuale per gli altri lavoratori. Tali valutazioni dovranno essere trasmesse al medico autorizzato/competente che si occupa sorveglianza medica il quale le annoterà nel documento sanitario personale (D.O.S.P) 4) Verifica dei LDR con periodicità biennale Sorveglianza medica Insieme delle visite mediche, delle indagini specialistiche e di laboratorio, dei provvedimenti sanitari adottati dal medico, al fine di garantire la protezione sanitaria dei lavoratori esposti. Va assicurata dal datore di lavoro. È affidata, per i lavoratori esposti di categoria A, al medico autorizzato, di norma un medico del lavoro che ha acquisito una specifica idoneità nazionale; per il lavoratori esposti di categoria B, al medico autorizzato o al medico competente, anch esso medico del lavoro. Prevede: 1) Visita medica preventiva Serve per formulare il giudizio di idoneità per l esposizione alle radiazioni ionizzanti. Si articola nei seguenti momenti: Anamnesi familiare, fisiologica, patologica. Esame obiettivo, con particolare riguardo a cute, stato di sanguificazione, stazioni linfatiche, milza, fegato, reni, apparato respiratorio. Esami di laboratorio ECG Rx torace 4
5 In base alla visita preventiva, i lavoratori vengono giudicati: Idonei Idonei in determinate condizioni Non idonei 2) Visita medica periodica Effettuata ogni 6 mesi, per i lavoratori di categoria A; con cadenza annuale per i lavoratori di categoria B. Le visite mediche, ove necessario, sono integrate da indagini specialistiche e di laboratorio 3) Visita medica straordinaria L insieme di tali accertamenti sanitari, costituisce il documento sanitario personale (D.O.S.P.) che deve essere aggiornato e conservato per almeno trenta anni. Dopo la cessazione del rapporto di lavoro, il D.O.S.P. deve essere inviato, con la scheda dosimetrica, dal medico autorizzato/competente, all Ispettorato Medico Centrale del Lavoro (I.S.P.E.S.L.) di Roma. Vigilanza Insieme delle azioni, valutazioni, interventi, controlli, attraverso cui lo Stato garantisce, al lavoratore professionalmente esposto ed alla popolazione, il rispetto nella forma e nella sostanza dei loro interessi sanitari. Addetti alla vigilanza sono: ASL, Ispettorato del Lavoro, Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente. L esposizione naturale a radiazioni ionizzanti provenienti dall atmosfera e dagli isotopi radioattivi presenti in natura, è stimato a 3.2 millisievert. Ogni anno, gli operatori di un servizio di diagnostica per immagini sono esposti ad una dose che è molto inferiore. Le figure professionali maggiormente esposte sono gli angiografisti ed i cardiologi interventisti che effettuano procedure sotto guida fluoroscopia. Nelle donne gravide, inavvertitamente esposte a radiazioni ionizzanti entro 9 gg dal concepimento, prima cioè dell impianto dell ovulo, non ha senso prendere alcun provvedimento poiché l esposizione a radiazioni ionizzanti in questo periodo, può provocare o la morte dell embrione o nessun danno. Il feto è più sensibile al danno da radiazioni ionizzanti nelle 8 15 settimane successive al concepimento, quando tali radiazioni possono determinare anomalie di sviluppo e ritardi mentali, soprattutto se viene superata una dose assorbita di 40 cgray. È stata determinata una dose soglia di assorbimento per le gravide che svolgono attività in radiologia pari a 0.5 millisievert. Non è possibile valutare quante neoplasie siano state indotte da piccoli e successivi assorbimenti nel tempo di radiazioni ionizzanti. Se l esposizione è stata modesta, più facilmente i meccanismi di riparazione del DNA potranno operare ed ovviare al danno. Al contrario, un danno sarà meno facilmente riparabile se l esposizione è stata maggiore. 5
13/11/2013. Corsodi Formazioneper ASPP/RSPP ModuloB5 per Agenziadelle Dogane. 13/11/2013 A cura di GabrieleCampurra
1 Gabriele Campurra 2 1 Gabriele Campurra 3 Effetti sull uomo Somatici (sull individuo irradiato) Stocastici (probabilistici, casuali, statistici, differiti) Deterministici (stretta correlazione doseeffetto,
DettagliLA RADIOPROTEZIONE NELL AMBIENTE SANITARIO
LA RADIOPROTEZIONE NELL AMBIENTE SANITARIO NORME E LEGGI DI RADIOPROTEZIONE E. Richetta MASTER DI PRIMO LIVELLO PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO DELLE PROFESSIONI SANITARIE In questo modulo saranno presentati
DettagliOrganizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini
Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Compiti e responsabilità L organizzazione della radioprotezione è strutturata in modo da distribuire alle varie figure di riferimento
DettagliNormativa di riferimento. Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena
Normativa di riferimento Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena 1 Comma 3 Art. 180 D.Lgs. 81/08 La Protezione dei lavoratori dalle radiazioni Ionizzanti è disciplinata
DettagliServizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione
Programma Obblighi del Datore di Lavoro, Dirigenti e Preposti Attribuzioni dell Esperto Qualificato Classificazione dei Lavoratori Classificazione delle Zone Obblighi dei Lavoratori Calcolo della Dose
Dettagli1. IL PREPOSTO NON DEVE ADIBIRE I LAVORATORI ALLE PRATICHE CHE IMPLICANO L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI PRIMA DELLA CONCLUSIONE DI QUESTA PROCEDURA.
PU_O6 TITOLO: PROCEDURA di AVVIAMENTO DI LAVORATORE ESPOSTO: CLASSIFICAZIONE, SORVEGLIANZA DOSIMETRICA, VISITA MEDICA PREVENTIVA, FORMAZIONE FINALIZZATA ALLA RADIOPROTEZIONE, MEZZI DI PROTEZIONE. Codice
DettagliLa Sorveglianza sanitaria
La Sorveglianza sanitaria AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE N. 2 Via Cusmano 1, 93100 - CALTANISSETTA SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Dr. Francesco Di Rosa Dirigente Fisico UOC Radioterapia Esperto Qualificato
DettagliMASTER di PRIMO LIVELLO
MASTER di PRIMO LIVELLO VERIFICHE DI QUALITA IN RADIODIAGNOSTICA, MEDICINA NUCLEARE E RADIOTERAPIA CONTROLLI delle PRESTAZIONI delle APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE e RADIOPROTEZIONE del PAZIENTE Parte I
DettagliE evidente che il sistema di protezione sarà diverso a seconda del tipo di esposizione. Non vi è alcun beneficio diretto dell individuo
RISCHIO DA ESPOSIZIONE L attenzione, la valutazione e la conseguente gestione del rischio va posta con la moderna pratica clinica anche al di fuori dei reparti solitamente ritenuti a rischio di Radiazioni
DettagliDott. Mario Maina Medico Chirurgo Specialista in Medicina del Lavoro Medico Autorizzato in Radioprotezione. Dott. Mario Maina
Medico Chirurgo Specialista in Medicina del Lavoro Medico Autorizzato in Radioprotezione La Radioprotezione è quella disciplina che si occupa della protezione dei lavoratori e della popolazione dalle radiazioni
Dettagli1 - IL REGIME AUTORIZZATIVO PER LE INSTALLAZIONI CHE IMPIEGANO RADIAZIONI IONIZZANTI
1 - IL REGIME AUTORIZZATIVO PER LE INSTALLAZIONI CHE IMPIEGANO RADIAZIONI IONIZZANTI La normativa di riferimento in materia di protezione contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti è rappresentato
DettagliAzienda Ospedaliera Policlinico di Tor Vergata - Roma
Azienda Ospedaliera Policlinico di Tor Vergata - Roma Corso di formazione obbligatoria sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro La sicurezza ed il lavoro con le Radiazioni Ionizzanti (Art. 22, D.Lgs.
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliCOME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO?
COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE RICHIESTA DEL CLIENTE/DATORE DI LAVORO L input
DettagliGESTIONE DELLA SICUREZZA NEI REPARTI DI DIAGNOSTICA DI MEDICINA NUCLEARE CON SORGENTI RADIOATTIVE NON SIGILLATE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di laurea per l Ambiente e il Territorio UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI
DettagliAGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16
TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazione 1. Ai fini del presente decreto legislativo
DettagliLa nuova direttiva UE sulle sostanze radioattive nell acqua potabile
Abteilung 29 Landesagentur für Umwelt Amt 29.8 Labor für physikalische Chemie Ripartizione 29 Agenzia provinciale per l ambiente Ufficio 29.8 Laboratorio di chimica fisica La nuova direttiva UE sulle sostanze
DettagliLa radioprotezione del paziente: il punto di vista del Responsabile dell Impianto
La radioprotezione del paziente: il punto di vista del Responsabile dell Impianto Dott. Alessandro Falzone Direttore U.O.C. Radiologia P.O. S. Elia ASP 2 Caltanissetta D.Lgs. 187/00 Protezione nelle esposizioni
DettagliDECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione
V Convegno Nazionale NAD 10 Anni di impegno guardando al futuro DECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione Fabio Chiaravalli - SOGIN Direttore Ambiente,
DettagliRACCOMANDAZIONE SULLA PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO LE RADIAZIONI IONIZZANTI 1
Raccomandazione 114 RACCOMANDAZIONE SULLA PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO LE RADIAZIONI IONIZZANTI 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, convocata a Ginevra dal Consiglio
Dettaglitutela. Il richiedente deve altresì dimostrare di conoscere gli elementi essenziali della sorveglianza fisica della protezione.
ALLEGATO V ISTITUZIONE DEGLI ELENCHI DEGLI ESPERTI QUALIFICATI E DEI MEDICI AUTORIZZATI E DETERMINAZIONE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 78 E 88 DELLE MODALITÀ, TITOLI DI STUDIO, ACCERTAMENTO DELLA CAPACITÀ TECNICO-PROFESSIONALE
DettagliLa radioprotezione nel Dipartimento di Prevenzione:
La radioprotezione nel Dipartimento di Prevenzione: esperienza di Trento Monica Marani Dipartimento di Prevenzione - APSS Trento In Trentino un unica azienda sanitaria APSS Dipartimento di Prevenzione
DettagliLEGGE REGIONALE 15 dicembre 2008, n. 33
LEGGE REGIONALE 15 dicembre 2008, n. 33 Norme per il rilascio del nulla osta all impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti di categoria B per le attività comportanti esposizioni a scopo medico. IL CONSIGLIO
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliRadioprotezione: come attuarla. Fiorella Finco, Paola Isoardi S.C. Fisica Sanitaria A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino
Radioprotezione: come attuarla Fiorella Finco, Paola Isoardi S.C. Fisica Sanitaria A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino Cos è la Radioprotezione? E una disciplina che si occupa della protezione
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA
SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA Definizione e obiettivi Negli anni '80, nel corso di una riunione della Comunità Economica Europea, la sorveglianza sanitaria è stata definita come "la valutazione
DettagliLa gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa
La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08 HSR Resnati spa dott. Rino Donghi 29 novembre 2008 Premessa Il dlgs 81/08 del 29 aprile 08, in particolare agli artt. 25, 38 e 41,
DettagliNozioni di radioprotezione
Nozioni di radioprotezione Osvaldo Rampado S.C. Fisica Sanitaria 1 A.O.U. San Giovanni Battista di Torino Tommaso Mosso S.C. Radiodiagnostica 1 A.O.U. San Giovanni Battista di Torino RADIOPROTEZIONE.in
DettagliCAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI
CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori
DettagliValutazione dei Rischi. Normativa e documenti di riferimento. Definizioni (UNI EN ISO 12100)
Definizione e individuazione dei fattori di rischio, individuazione delle misure di prevenzione e protezione, riunione periodica Rev. 1 del 28/11/2012 ARISSA Maggio 2015 2 Normativa e documenti di riferimento
DettagliDefinizioni ( art.4 comma 2 D.Lgs 241/00)
Definizioni ( art.4 comma 2 D.Lgs 241/00) Lavoratori non esposti ( All. III par 1.2 D. Lgs 241/00) Soggetti che per la loro attività, in un anno solare, non sono suscettibili di ricevere una esposizione
DettagliProtocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5
PROTOCOLLO DI INTESA SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO TRA CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER LE SCIENZE FISICHE DELLA MATERIA (CNISM) E UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA Art. 1. Generalità
DettagliCorso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri
TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106
DettagliNORMATIVE PER LA PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI ULTRAVIOLETTE Alessandro Polichetti Dipartimento di Tecnologie e Salute Istituto Superiore di Sanità, Roma Giornata di Cultura Ambientale sulle Radiazioni Ultraviolette
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
DettagliLa tutela della salute negli ambienti di lavoro. La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008
La tutela della salute negli ambienti di lavoro La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008 D.Lgs. 81/2008 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Art. 18. Obblighi del datore di lavoro
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliLa valutazione dei rischi. La valutazione dei rischi -- Programma LEONARDO
La valutazione dei rischi La valutazione del rischio è lo strumento fondamentale che permette di individuare le misure di prevenzione e pianificarne l attuazione, il miglioramento ed il controllo al fine
DettagliRADIAZIONI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI
RADIAZIONI Le radiazioni ionizzanti sono quelle onde elettromagnetiche in grado di produrre coppie di ioni al loro passaggio nella materia (raggi X, raggi gamma, raggi corpuscolari). Le radiazioni non
DettagliPROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO...
SOMMARIO 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 4. DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI... 3 5. RESPONSABILITÀ... 3 6. MODALITÀ OPERATIVE... 4 6.1. VALUTAZIONE DELLA RICHIESTA... 4 6.2.
DettagliRSPP - CARATTERISTICHE
RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore
DettagliSCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE & ATTIVITA C/O AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO
SINERGIE ATTUATIVE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE & ATTIVITA C/O AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO RADIAZIONI IONIZZANTI ANNO 2010 Servizio di Fisica Sanitaria Dr.Tiziana Costi 19 maggio 2010 Organizziamoci
DettagliIl Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro. 26 Marzo 2015
Il Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro 26 Marzo 2015 Introduzione Cos é la specifica BS OHSAS 18001:2007 Definisce in maniera dettagliata (specification) le linee guida per l implementazione
DettagliSeminario su D.Lgs.81/08
Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità
DettagliPERICOLO o FATTORE DI RISCHIO
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Definizione parole-chiave MODULO B Unità didattica A3-1 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 PERICOLO o FATTORE DI
DettagliNuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda. Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. IL MEDICO COMPETENTE Collabora con il datore di lavoro e con
DettagliLa TC. e il mezzo di. contrasto
Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10 La TC e il mezzo di contrasto INFORMATIVA PER PAZIENTI IS PV AL6-0 03/10/2011 INDICE Che cosa è la TAC o meglio la TC? 4 Tutti possono essere
DettagliFASCICOLO 6 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE FASCICOLO 6 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA COMPLESSIVA STRUTTURE UNIVERSITARIE IL RETTORE Fabio Rugge IL RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE
DettagliProcedura Reg. 333/2011/UE Rev. 0 del 14/09/2011
Pagine 1 di 5 INDICE 1) Scopo e campo di applicazione 2) Riferimenti 3) Risorse e responsabilità 4) Applicabilità 5) Metodo di prova con strumentazione portatile 6) Registrazione ed archiviazione dei documenti
DettagliGESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE
1 GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE Ing. Enrico Perfler Eudax s.r.l. Milano, 23 Gennaio 2014 Indice 2 Il concetto di rischio nei dispositivi medici
DettagliProgetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare
Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Prevenzione e promozione della sicurezza Lavoro sicuro 1 LAVORO SICURO 2 1. Sicurezza: i provvedimenti
DettagliManuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE
AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE Convenzione tra l Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari e il Comune di Monastir per la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro D. Lgs. n. 81/08.
DettagliMisure di prevenzione Misure di prevenzione. o Aumento distanza dalla fonte.
LEZIONE 11 Le radiazioni ionizzanti i rischi Particolarità o La loro rilevazione risulta complessa o Necessaria in contesti chimici, sanitari e nucleari. I rischi per la salute dei lavoratori o Apparato
DettagliMISURE DI CONCENTRAZIONE DI GAS RADON IN AMBIENTI CONFINATI VALUTAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUALE
MISURE DI CONCENTRAZIONE DI GAS RADON IN AMBIENTI CONFINATI VALUTAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUALE richiedente: COMUNE DI RODENGO SAIANO -- DICEMBRE 2014-- PREMESSA Il Radon 222 ( 222 Rn) è un
DettagliSogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili
Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo
DettagliORGANISMO TECNICO DI SUPPORTO ALL AZIENDA USL DI FERRARA
ORGANISMO TECNICO DI SUPPORTO ALL AZIENDA USL DI FERRARA PER LA TUTELA SANITARIA DELLA POPOLAZIONE DAI RISCHI DERIVANTI DALL IMPIEGO DI SORGENTI DI RADIAZIONI IONIZZANTI L Organismo Tecnico istituito ai
DettagliDECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 )
DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 ) Determinazione del tipo, modalità e periodicità del controllo di qualità da parte del fisico specialista o dell esperto qualificato delle apparecchiature
DettagliGrandezze dosimetriche specifiche per pratiche radiologiche interventistiche
Grandezze dosimetriche specifiche per pratiche radiologiche interventistiche D. LGS. 187/2000: CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA IN MATERIA DI RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE (Area Attività radiologiche complementari
DettagliRelazione tecnica di Radioprotezione
Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna Sede Legale: via Stelvio 25 23100 SONDRIO C.F. e partita IVA: 00202030144 Relazione tecnica di Radioprotezione Valutazioni e comunicazioni ai sensi
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON
Data 01-02-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 7 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON Documento unico formato da 7 pagine INDICE ISTITUTO MAGISTRALE STATALE LEONARDO DA VINCI Data 01-02-2010 Rev. N. 00 Pagina
DettagliLinee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons
Allegato 1 Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons 1. Premessa La rilevazione della customer satisfaction è utilizzata da molte amministrazioni per misurare
DettagliDecreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08
LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall
DettagliCorso di Formazione in Radioprotezione. Prof.ssa Sabina Sernia Medico Competente Coordinatore Centro di Medicina Occupazionale
Corso di Formazione in Radioprotezione Prof.ssa Sabina Sernia Medico Competente Coordinatore Centro di Medicina Occupazionale Somatici Interessano INDIVIDUO IRRADIATO -Stocastici (Possibilistici, probabilistici,
DettagliIn tabella sono indicate le diverse fasi relative al corretto confezionamento e conferimento dei fusti contenenti rifiuti radioattivi
1. OGGETTO E SCOPO Scopo di questa procedura è descrivere le responsabilità e le modalità di corretto confezionamento/conferimento rifiuti radioattivi per loro smaltimento, nel rispetto del D. Lgs. 230/95
DettagliESPERTA ed ESPERTO QUALIFICATO IN RADIOPROTEZIONE (SECONDO GRADO)
ESPERTA ed ESPERTO QUALIFICATO IN RADIOPROTEZIONE (SECONDO GRADO) Aggiornato il 7 luglio 2009 1. CARTA D IDENTITÀ... 2 2. CHE COSA FA... 4 3. DOVE LAVORA... 5 4. CONDIZIONI DI LAVORO... 6 5. COMPETENZE...
DettagliARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi
ARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-2014-321 del 29/04/2014 Oggetto Sezione provinciale di Forlì-Cesena.
DettagliComune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale
Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...
DettagliPOLITECNICO DI TORINO
NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena
DettagliProcedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico
Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano
DettagliStudio associato ECORAD
CORSO DI FORMAZIONE ASL AL 2010 Studio associato ECORAD ECOLOGIA, RADIOPROTEZIONE, PROGETTAZIONE INDUSTRIALE, SICUREZZA SUL LAVORO, IGIENE AMBIENTALE Dott. Carlo Bergamaschi RADIOPROTEZIONE D.Lgs. 230/1995
Dettagli4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE
136 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.5 ELENCO DOCUMENTAZIONE 137 ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE E MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ AC 190903 00 SGRS1.1A040 a 01 atto formale con il quale viene identificato
DettagliASPETTI SANITARI E VIGILANZA
ASPETTI SANITARI E VIGILANZA Ne consegue che la tutela della salute del lavoratore e fondamentale nel ns ordinamento giuridico; ma come si tutela la salute del lavoratore? 1)assicurando ambienti di lavoro
DettagliGESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE FORNITURE DI BENI E SERVIZI
Pagina 1 di 10 GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE DISTRIBUZIONE Fornitori di beni e servizi Documento pubblicato su www.comune.torino.it/progettoqualita/procedure.shtml APPLICAZIONE SPERIMENTALE Stato del documento
DettagliLINEA GUIDA PER L APPROVIGIONAMENTO DI GAS IN BULK DI QUALITA FU
LINEA GUIDA PER L APPROVIGIONAMENTO DI GAS IN BULK DI QUALITA FU Edizione I Gennaio 2004 Le Linea Guida è stata realizzata da un gruppo di lavoro comprendente: Guido Bechi (Air Liquide Italia) Giovanna
DettagliCittà di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013
Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche
DettagliIL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE
IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE Prof. Antonella Basso Dipartimento Interdisciplinare di Medicina Sezione di Medicina del Lavoro E. C. Vigliani Università degli Studi di Bari Datore di lavoro Responsabile
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA E DATI TECNOPATICI
comparto edilizia movimentazione manuale dei carichi SORVEGLIANZA SANITARIA E DATI TECNOPATICI Lodi, 30/06/2015 Dr. Valerio Stori ASL LODI Requisiti del MC (laurea e specializzazione) Laurea in Medicina
DettagliCapo II. Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro
articolo. Capo II Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro Art. 198. Linee Guida per i settori della musica delle attivita' ricreative e dei call center 1. Su
DettagliMOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO
MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE Dipartimento della Programmazione e del Servizio Sanitario Nazionale Direzione Generale della Programmazione
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Misure urgenti per il miglioramento del sistema di controllo come disciplinato agli artt. 27 e seguenti del Reg. (CE) n. 834/2007 e relativi regolamenti di applicazione. VISTO il Reg. (CE) n. 834/2007
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliDisciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona
Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1
DettagliREGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE -
110 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.3 111 Le attività da svolgere per soddisfare i requisiti relativi alle risorse umane e tecnologiche consistono nella: 4.3.1 identificazione di un referente per
DettagliLE RADIAZIONI. E = h. in cui è la frequenza ed h una costante, detta costante di Plank.
LE RADIAZIONI Nel campo specifico di nostro interesse la radiazione è un flusso di energia elettromagnetica o di particelle, generato da processi fisici che si producono nell atomo o nel nucleo atomico.
DettagliCircolare N.62 del 10 Aprile 2013
Circolare N.62 del 10 Aprile 2013 IMU e IRPEF, obblighi dichiarativi e figli a carico Gentile cliente con la presente intendiamo informarla su alcuni aspetti in materia di IMU e IRPEF, con particolare
DettagliCOMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE:
COMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE: MODIFICHE INTRODOTTE DAL D.Lgs. 3 Agosto 2009, n n 106 Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario
DettagliREGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus
REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus Art. 1 - Finalità e riferimenti normativi 1. Il presente Regolamento viene emanato al fine di disciplinare il divieto di fumo
DettagliArgomenti Trattati. Sistemi di protezione dei lavoratori e dei visitatori. Sistemi di protezione presso gli acceleratori dei LNL.
Argomenti Trattati Sistemi di protezione dei lavoratori e dei visitatori Sistema controllo accessi Sistema di allarme radiazioni Informazione e formazione Sistemi di protezione presso gli acceleratori
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it
DettagliIl controllo di gestione nelle società partecipate. L esperienza di Acea ATO2
Il controllo di gestione nelle società partecipate L esperienza di Acea ATO2 Albano, 2 marzo 2010 Dati principali Area servita: ATO2 Lazio Centrale Roma (112 Comuni) Popolazione servita: 3.695.734 Popolazione
DettagliLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione
LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliUniversità degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo
NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione
DettagliGLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA
GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA Titolo IX Sostanze Pericolose Capo I Protezione da Agenti Chimici Il rischio infortuni è da ricondurre
Dettagli19 - INDICE DELLA MATERIA SICUREZZA ELETTRICA ED ELETTROTECNICA
19 - INDICE DELLA MATERIA SICUREZZA ELETTRICA ED ELETTROTECNICA D294 Corso teorico-pratico addetti ai lavori elettrici CEI 11-27:2014... pag. 2 D291 Corso di aggiornamento CEI 11-27-2014 per addetti ai
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione
ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere
Dettagli