IMMIGRATI E ASSISTENZA SANITARIA UN CASO DI STUDIO:IL COMUNE DI LUZZARA
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1 Abstract dell elaborato di tesi in Storia e Filosofia dei Diritti Umani di Beatrice Gabrielli: IMMIGRATI E ASSISTENZA SANITARIA UN CASO DI STUDIO:IL COMUNE DI LUZZARA Corso di laurea in Culture e Diritti umani, facoltà di Scienze Politiche, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Sessione III, Anno accademico 2004/2005 Data della tesi: 24 marzo 2006 Questo elaborato di tesi è frutto della mia ricerca sul campo presso il comune di Luzzara (Re) spinta dal desiderio di conoscere più da vicino il fenomeno dell immigrazione, un processo destinato a trasformare radicalmente le società contemporanee. La mia vuol essere una lettura positiva delle attuali migrazioni, viste come forme di ricchezza anziché come ostacoli allo sviluppo economico, politico, sociale e culturale della nostra società. L impatto dei migranti sui sistemi regionali pone le comunità locali di fronte alla necessità di ripensare complessivamente le forme di vivere comune. In questo quadro i servizi sociali e sanitari dovrebbero svolgere un ruolo fondamentale nel processo d integrazione dei migranti. Proprio per questo motivo la mia ricerca va ad approfondire il tema dell immigrazione in rapporto all assistenza sanitaria. Il punto di partenza è che l insorgenza della malattia rappresenta un ambito privilegiato di confronto tra cittadini stranieri e società che li ospita. Ho inserito l esperienza del comune di Luzzara nel campo del diritto alla salute degli immigrati all interno del quadro legislativo, nazionale e regionale, (tema trattato nei primi due capitoli) concentrandomi, infine, sulle attività dell Ausl di Reggio Emilia rivolte agli stranieri ed in particolare sul progetto tutela della salute dei cittadini stranieri regolari ed irregolari realizzato dal distretto di Guastalla ( sotto cui rientra anche Luzzara), andando a guardare le difficoltà d accesso ai servizi sanitari da parte
2 degli immigrati residenti nel territorio e le possibili soluzioni ad esse (tema svolto nell ultimo capitolo). Secondo me è interessante osservare come l utilizzo da parte dei clandestini dei servizi medici rappresenti una delle poche prestazioni di welfare ai quali essi abbiano attualmente accesso in Italia (seppur in maniera parziale e disomogenea sul piano nazionale). La loro domanda di assistenza sanitaria è dovuta principalmente alle sfavorevoli condizioni socioeconomiche che li caratterizzano una volta giunti in Italia. Oggi, come in passato, i fenomeni migratori sono insieme fisiologici e traumatici. Essi infatti presuppongono un costo, il quale viene spesso pagato da una parte dal nuovo arrivato che deve faticare per sopravvivere in un ambiente nuovo e spesso ostile, dall altra dalla società che lo accoglie. La vita di migliaia di persone è negata da una legislazione razzista e xenofoba. L Italia è un paese di recente immigrazione. Nonostante ciò è però insoddisfacente il livello delle politiche sociali fino ad ora adottate, in quanto non possono continuare ad ispirarsi unicamente alle norme di contrasto dei flussi clandestini, agli accordi di riammissione, al loro semplice inquadramento sotto l aspetto occupazionale (l attuale legge Bossi Fini, 23 agosto 2002, n 189 subordina il rinnovo del famoso permesso di soggiorno a un contratto di lavoro) in base alle esigenze del mercato e di un modello economico e sociale sempre più iniquo e, infine, ai centri di permanenza temporanea, luoghi accettati istituzionalmente dove vi è constatata reale violazione dei diritti umani. Sui migranti si sperimenta oggi la costruzione di una società dell esclusione in cui s intrecciano precarietà del lavoro e della vita. Le attuali politiche sociali accentuano semplicemente la distanza tra noi e l altro, inteso sempre più come persona diversa e non degna di usufruire pienamente dei nostri stessi diritti e doveri. Il doveroso rispetto per le culture di origine deve essere congiunto con un rispetto altrettanto dovuto per la cultura del paese che accoglie. Studiando l assistenza sanitaria che il nostro sistema legislativo prevede per gli immigrati si capisce come molti siano ancora i passi, lenti e faticosi, da fare sul
3 sentiero dell integrazione. Infatti, la piccola realtà di Luzzara dimostra come talvolta sia difficile soddisfare le esigenze di persone appartenenti alle più disparate etnie e, quindi, con bagagli culturali e stili di vita molto differenti dai nostri. In campo sanitario Azienda ospedaliera ed Ausl devono lavorare assieme sul tema degli immigrati, reperendo interlocutori rappresentativi delle loro esigenze e costruendo una rete solida con organizzazioni locali o di altre città, in un percorso comune volto alla loro completa integrazione. In tal senso si pensa sia opportuno reperire le proposte di attivazione del volontariato per i piccoli problemi quotidiani fino al coinvolgimento delle comunità per far fronte alle esigenze degli immigrati dopo e durante le attività socio-sanitarie. In tal direzione Luzzara è da vedere come un faro di luce, seppur debole, per il nostro intero paese. Dare agli immigrati la possibilità di condurre una vita dignitosa lontani dal proprio paese di origine significa riconoscerli come persone a tutti gli effetti e non generalizzare etichettandoli come semplici delinquenti, ladri o portatori di malattie. Infatti la figura del migrante è speso offuscata da una spessa coltre di sospetto e diffidenza a causa delle sue differenze di pelle, di cultura, di religione. Gli immigrati sono in realtà una ricchezza immensa già solo per l opportunità che ci offrono di conoscere tradizioni, rituali ed esperienze di vita completamente diversi dai nostri e per questo è pure da comprendere le loro difficoltà ad inserirsi in un contesto di welfare occidentale, come quello italiano. Il mio studio è stato svolto nel periodo aprile - giugno 2005 presso il comune di Luzzara in quanto esso rappresenta quindi un eclatante esempio di come oggi l immigrazione sia un fenomeno strutturale delle società contemporanee. In tale elaborato, infine, ho preferito utilizzare una duplice metodologia: da una parte il reperimento di materiale e quindi la raccolta di tutti quei dati scientifici sul fenomeno immigrazione ed in particolare sul rapporto tra migranti ed assistenza sanitaria; dall altra ho tentato di mostrare il mio lavoro di ricerca, inserendo come dimostrazione del grado di empirismo, le interviste fatte a Flavia Franzoni e ad un immigrato residente nel comune di Luzzara.
4 INDICE Introduzione p. 3 CAPITOLO 1: SFERA NAZIONALE: IL DIRITTO ALLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI 1.1 Quadro generale sul fenomeno migratorio in Italia p Il diritto alla salute riconosciuto agli immigarti p Problemi sanitari della popolazione immigrata, tra le popolazioni a rischio d esclusione sociale, e possibili soluzioni p. 14 CAPITOLO 2: IL FENOMENO IMMIGRAZIONE NEI SUOI CONNOTATI REGIONALI 2.1 Gli immigrati in Emilia Romagna p Legge regionale n. 5 del 24 marzo 2004, in particolare l art. 13 riguardante l assistenza sanitaria p. 22
5 CAPITOLO 3: IMMIGRATI E ASSISTENZA SANITARIA NELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA, IN PARTICOLARE IL COMUNE DI LUZZARA 3.1 Presenza straniera a Reggio Emilia p L esperienza di Luzzara nel processo migratorio p Attività dell Ausl di Reggio Emilia rivolte agli stranieri p Progetto tutela cittadini stranieri regolari ed irregolari, realizzato dal distretto di Guastalla-Ausl di Re p Accesso ai servizi sanitari e loro utilizzo da parte degli immigrati risiedenti nel territorio di Reggio Emilia p. 41 Conclusioni p. 47 ALLEGATO: INTERVISTE EFFETTUATE DURANTE LE MIE ORE DI TIROCINIO P Intervista sul rapporto immigrati e assistenza sanitaria a Flavia Franzoni p Intervista ad un immigrato residente presso il comune di Luzzara riguardo alla tutela diritto alla salute p. 55 Bibliografia p. 57
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