La redazione del programma annuale: ruoli, struttura, contenuti
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1 La programmazione annuale delle attività La redazione del programma annuale: ruoli, struttura, contenuti A cura di Anna Armone
2 Materiale didattico per il Progetto Sviluppo delle competenze dei dirigenti scolastici e dei DSGA nella programmazione e gestione di attività e progetti Formazione e social networking 2
3 Dal bilancio di previsione al Programma annuale Le vicende della contabilità a scuola vanno lette alla luce della evoluzione del bilancio dello Stato Il bilancio è un atto contabile rappresentativo di tutti i flussi finanziari in entrata e in uscita La redazione del bilancio in termini finanziari evidenzia che si tratta di entrate e di uscite in denaro 3
4 Le norme che hanno trasformato il bilancio pubblico L evoluzione della concezione e del ruolo del bilancio nell ordinamento statale si ascrive alla Legge 468/1978. Con essa si avvia la riforma della fisionomia del bilancio e degli altri strumenti decisionali di finanza pubblica. Il bilancio, da strumento recettizio di decisioni già prese dalle leggi sostanziali di entrata e di spesa, sarebbe divenuto atto di configurazione unitaria degli obiettivi economico-finanziari e quindi di indirizzo politico e di programmazione. Ma rimane intatta la struttura e la classificazione del bilancio 4
5 Le norme che hanno trasformato il bilancio pubblico Sul piano normativo, intanto, le richieste di razionalizzazione dell organizzazione delle Amministrazioni pubbliche e della revisione della disciplina in materia di pubblico impiego trovavano concretezza nel D.Lgs. n. 29/1993 Separazione tra attività di indirizzo ed attività di gestione nell azione amministrativa pubblica Affidamento di autonomia e responsabilità gestionale alla dirigenza pubblica Sistema di controllo di efficienza Sul piano finanziario-contabile significa che: le spese pubbliche si sarebbero dovute erogare in funzione di effettive necessità; che esse sarebbero dovute essere congrue rispetto alle indicazioni delle leggi e dei programmi e progetti; che si sarebbe dovuta ottimizzare l economicità della spesa; che il controllo si sarebbe dovuto esprimere secondo parametri economici di rapporto costi-benefici 5
6 Le norme che hanno trasformato il bilancio pubblico La L. 94/1997, con i decreti attuativi n. 279/1997, n. 430/1997, stravolge la precedente classificazione delle poste in entrata ed in uscita del bilancio introducendo le funzioni-obiettivo e le unità previsionali di base, lasciando la ripartizione in capitoli solo per la gestione e rendicontazione A tal fine viene previsto l ingresso nell ordinamento contabile della contabilità analitica per centri di costo Essa consente di correlare le risorse alle destinazioni delle quali si vuole valutare il risultato, rendendo possibile il confronto tra gli obiettivi predeterminati e i risultati raggiunti, nonché la verifica periodica e sistematica, nel corso dell attività, dell aderenza tra quanto preventivato e quanto si sta verificando nella gestione 6
7 Le norme che hanno trasformato il bilancio pubblico Ai fini della gestione e della rendicontazione la l. 94/1997 aveva introdotto nell ordinamento contabile dello Stato la contabilità analitica per centri di costo Il sistema di contabilità analitico di carattere economico richiede che siano individuati i centri di costo al fine di supportare il controllo interno di gestione 7
8 Il Sistema Unico di contabilità analitica. I componenti Piano dei conti: costituisce lo strumento per la rilevazione economica dei costi necessario al controllo di gestione Servizi: esprimono le funzioni elementari, finali e strumentali, cui danno luogo i diversi centri di costo per il raggiungimento degli scopi dell Amministrazione Centro di costo: sono individuati in coerenza con il sistema dei centri di responsabilità dell Amministrazione; centro di costo è l unità organizzativa che utilizza risorse per lo svolgimento di proprie attività 8
9 Il centro di costo Il centro di costo ha il compito di rilevare gli eventi amministrativi connessi all impiego delle risorse umane, finanziarie e strumentali Tale rilevazione va fatta nel momento stesso in cui gli eventi si manifestano 9
10 La «casa» del centro di costo Ad ogni centro di costo è assegnata la responsabilità di gestire le risorse dalle quali si generano i costi. Le previsioni economiche devono essere formulate in coerenza con gli stanziamenti del corrispondente centro di responsabilità amministrativa, secondo le funzioni da svolgere e gli obiettivi prefissati. Sulla base delle rilevazioni di contabilità economica è possibile verificare come sono state impiegate le risorse e come gli obiettivi, fissati in termini di costo, sono stati conseguiti dal centro di costo stesso. Centro di costo Centro di costo CDR Centro di costo (CDR)Unità organizzativa di livello dirigenziale generale cui vengono assegnate le risorse finanziarie (espresse nelle unità previsionali di base deliberate dal Parlamento), umane e strumentali. Il titolare del Centro di responsabilità è il responsabile della gestione e dei risultati derivanti dall impiego delle risorse assegnategli 10
11 Riferimenti normativi nella scuola all analisi dei costi Art. 58 D.I. 44/01 lett. c) prevede che l azione del collegio dei revisori sia diretta ad evidenziare i risultati della gestione finanziaria e patrimoniale Si tratta di un azione valutativa in termini finanziari Alla lettera e) si prevede la rilevazione dei costi delle attività e dei progetti, finalizzata all analisi costi - benefici da parte dell amministrazione scolastica 11
12 I principi della programmazione Programmare significa individuare le azioni e le linee di intervento da attuarsi in maniera coordinata lungo un arco temporale definito, al fine di garantire il conseguimento degli obiettivi strategici che lo Stato si prefigge. 12
13 L attività di programmazione L attività di programmazione, intesa come attività per la prefigurazione di azioni future al fine di raggiungere obiettivi istituzionali, è una metodologia di azione di ogni soggetto pubblico, nell ambito di un disegno unitario, attraverso singole manifestazioni dell azione stessa. L azione programmatoria, una volta definita, realizza un azione vincolante per lo stesso pubblico potere nell esercizio successivo della sua attività discrezionale e determina un indirizzo per gli altri soggetti, pubblici o privati, coinvolti nell attività di programmazione. 13
14 L attività di programmazione nella PA Nell ambito dell Amministrazione pubblica la programmazione ha una funzione di organizzazione, razionalizzazione e funzionalizzazione dell azione amministrativa. Art. 2 DLgs 165/2001 le amministrazioni pubbliche definiscono, secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi secondo i rispettivi ordinamenti, le linee fondamentali di organizzazione dei propri uffici.esse ispirano la loro organizzazione ai seguenti criteri: funzionalità rispetto ai compiti e ai programmi di attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficacia, efficienza ed economicità.. 14
15 Il meccanismo di avvio della programmazione strategica delle amministrazioni centrali Con la elaborazione delle note preliminari agli atti di previsione, previste dall art 2, comma 4-quater, della Legge 468 del 1978, introdotto dalla Legge 94 del 1997, si formalizza definitivamente l'avvio del processo di programmazione delle amministrazioni centrali, poiché con esse ciascun Ministro illustra, in coerenza con le priorità politiche del Governo: 1) le priorità politiche dell Amministrazione, 2) i criteri adottati per la formulazione delle previsioni; 3) gli obiettivi che le amministrazioni intendono conseguire in termini di livello dei servizi e di interventi 4) gli stanziamenti previsti per l anno successivo; 5) le eventuali assunzioni di personale programmate nel corso dell esercizio; 6) gli indicatori di efficacia ed efficienza che si intendono utilizzare per valutare i risultati dell'azione amministrativa..ma intanto inizia una nuova stagione di riforma del bilancio dello Stato 15
16 Relazione sull economia e la finanza pubblica Linee guida del governo per la ripartizione degli obiettivi programmatici contenuti nella Decisione di finanza pubblica Legge Legge aprile n+1 15 luglio n-1 Relazione unificata sulla situazione economica finanziaria 28 febbraio n+1 Disegno di legge di assestamento 30 giu n Disegno di legge di assestamento 30 giu n Schema di decisione di finanza pubblica 15 sett n-1 Documento di programmazione economica e finanziaria 30 giu n-1 Relazione previsionale e programmatica 30 giu n-1 Disegno di legge di stabilità 15 ott n-1 Disegno di legge finanziaria 30 sett n-1 Disegno di legge di bilancio 15 ott n-1 Disegno di legge di bilancio 30 sett n-1 Disegni di legge collegati 28 febb n+1 Disegni di legge collegati 28 febb n+1 Aggiornamento Programma di stabilità 16
17 Il bilancio di previsione Il disegno di legge del bilancio di previsione espone per l'entrata e, per ciascun Ministero, per la spesa le unità di voto parlamentare determinate con riferimento rispettivamente alla tipologia di entrata e ad aree omogenee di attività Per la spesa, le unità di voto sono costituite dai programmi quali aggregati diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni. Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa 17
18 RGS - Missioni e programmi delle Amministrazioni dello Stato
19 RGS - Missioni e programmi delle Amministrazioni dello Stato
20 RGS - Missioni e programmi delle Amministrazioni dello Stato
21 La nota integrativa È stata introdotta, sia per il bilancio di previsione che per il rendiconto, in sostituzione delle note preliminari, la nota integrativa, alla stregua di un bilancio di tipo civilistico Due sezioni La prima, per le previsioni, costituisce a tutti gli effetti il piano degli obiettivi di ciascun Programma, mentre per il consuntivo è previsto il rapporto sui risultati La seconda illustra i contenuti del Programma di spesa, dei relativi stanziamenti, dei criteri e dei parametri utilizzati per la loro previsione, nonché, a consuntivo, delle risorse utilizzate e degli scostamenti rispetto agli obiettivi 21
22 ESEMPI DI INDICATORI PER LA COSTRUZIONE DELLA NOTA INTEGRATIVAz Descrizione Descrizione Programma Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Missione n. pr. tipo indicatore 22Istruzione 1Programmazione e Indicatore di Percentuale scolastica coordinamento dell'istruzione risultato scolastica Percentuale degli insegnanti che ha Percentuale degli insegnanti che ha fruito di corsi (output) fruito di corsi di formazione o di formazione o aggiornamento promossi dal aggiornamento promossi dal Ministero Ministero dell'istruzione, dell'università e della dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Ricerca ESEMPI DI INDICATORI PER LA COSTRUZIONE DELLA NOTA INTEGRATIVA 22Istruzione scolastica 2Istruzione prescolastica Percentuale di bambini in età prescoalastica che partecipano all'istruzione della prima infanzia Indicatore di Numero di bambini in età prescolastica (tra 4 impatto anni e l'età dell'istruzione primaria obbligatoria) (outcome) che partecipano all'istruzione della prima infanzia / Numero dei bambini in età prescolastica per 100 Percentuale 22Istruzione scolastica 2Istruzione prescolastica Indicatore di Numero di iscritti alla scuola per l'infanzia / realizzazione Rapporto studenti per insegnante nella Numero dei docenti della scuola per l'infanzia che fisica scuola per l'infanzia svolgono attività in classe (posti in organico di fatto) Percentuale 22Istruzione scolastica 2Istruzione prescolastica Rapporto studenti con disabilità per docente di sostegno nella scuola per l'infanzia Indicatore di Numero di alunni con disabilità iscritti alla scuola realizzazione per l'infanzia / Numero di personale di sostegno fisica nella scuola per l'infanzia Percentuale 22Istruzione scolastica 11Istruzione primaria Indicatore di Numero di iscritti alla scuola primaria / Numero realizzazione Rapporto studenti per insegnante nella dei docenti della scuola primaria che svolgono fisica scuola primaria attività in classe (posti in organico di fatto) Percentuale 22Istruzione 11Istruzione primaria Indicatore di Percentuale scolastica Rapporto studenti con disabilità per Numero di alunni con disabilità iscritti alla scuola realizzazione docente di sostegno nella scuola primaria / Numero di personale di sostegno nella fisica primaria scuola primaria ESEMPI 22Istruzione DI INDICATORI 11Istruzione primariaper LA COSTRUZIONE DELLA NOTA INTEGRATIVA Indicatore di Percentuale scolastica Percentuale di iscritti alla scuola Studenti iscritti al tempo pieno sul totale degli risultato primaria che fruiscono del tempo pieno studenti (output) 22Istruzione scolastica 22Istruzione scolastica 22Istruzione scolastica 22Istruzione scolastica 22Istruzione scolastica 22Istruzione scolastica 12Istruzione secondaria di primo grado Descrizione Missione 12Istruzione secondaria di primo grado 22 Istruzione scolastica 12Istruzione secondaria di primo grado 12Istruzione secondaria di primo grado 12Istruzione secondaria di primo grado 13Istruzione secondaria di secondo grado Indicatore di Percentuale Rapporto percentuale tra il Numero di studenti impatto 15-enni con un livello basso di competenza (al (outcome) Livello delle competenze raggiunte dai massimo primo livello) nell'area delle scienze e 15enni in scienze il totale degli studenti 15enni (come stimati dall'indagine campionaria) Indicatore di Percentuale Descrizione Rapporto percentuale Programma tra il Numero di studenti Livello delle conoscenze e competenze impatto Descrizione Metodo di calcolo con un livello basso di competenza in degli studenti in matematica in alcuni (outcome) matematica e il totale degli studenti della terza anni chiave media n. pr. Indicatore di Percentuale Livello delle conoscenze e competenze Rapporto percentuale tra il Numero di studenti impatto degli studenti 1 Programmazione in italiano in alcuni anni con un livello basso di competenza e in italiano e il (outcome) chiave totale degli studenti della terza media coordinamento dell'istruzione Numero di iscritti alla scuola secondaria di primo Rapporto studenti scolastica per insegnante nella grado / Numero dei docenti della scuola scuola secondaria di primo grado secondaria di primo grado che svolgono attività in classe (posti in organico di fatto) fruito di corsi di formazione o Rapporto studenti con disabilità per docente di sostegno nella scuola secondaria di primo grado Livello delle competenze raggiunte dai 15enni in lettura Numero di alunni con disabilità iscritti alla scuola secondaria di primo grado / Numero di personale di sostegno nella scuola secondaria di primo grado Rapporto percentuale tra il Numero di studenti 15-enni con un livello basso di competenza (al massimo primo livello) nell'area della lettura e il totale degli studenti 15enni Indicatore di realizzazione fisica Percentuale degli insegnanti che ha Indicatore di Percentuale realizzazione aggiornamento promossi dal fisica Ministero dell'istruzione, Indicatore di Percentuale impatto (outcome) dell'università e della Ricerca Percentuale degli insegnanti che ha fruito di corsi di formazione o aggiornamento promossi dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Unità di misura tipo indicatore Indicatore di Percentuale risultato (output) 22Istruzione scolastica 22Istruzione scolastica 13Istruzione secondaria di secondo grado 22 Istruzione scolastica 13Istruzione secondaria di secondo grado 22Istruzione 13Istruzione secondaria di secondo scolastica grado 22Istruzione 13Istruzione secondaria di secondo scolastica grado 22Istruzione 13Istruzione secondaria di secondo scolastica grado Livello delle competenze raggiunte dai 15enni in matematica Rapporto percentuale tra il Numero di studenti 15-enni con un livello basso di competenza (al massimo primo livello) nell'area della matematica e il totale degli studenti 15enni 2 Istruzione prescolastica Tasso di scolarità nella scuola Iscritti alla scuola secondaria di secondo grado / secondaria di secondo grado popolazione residente di anni per 100 Popolazione in età 19 anni con diploma di scuola Diplomati per 100 diciannovenni secondaria superiore / totale popolazione in età 19 anni per 100 Tasso di scolarizzazione superiore: Popolazione in età anni che ha conseguito Percentuale di giovani di anni con almeno il diploma di scuola secondaria superiore diploma di scuola secondaria di secondo / totale popolazione anni per 100 grado Numero di studenti che abbandonano al primo Abbandoni su iscritti al primo anno del anno della scuole secondarie superiori diviso per totale delle scuole secondarie superiori il totale degli iscritti al primo anno delle scuole in Percentuale secondarie superiori Indicatore di Percentuale impatto (outcome) Indicatore di Percentuale impatto (outcome) Indicatore di Percentuale impatto (outcome) Indicatore di impatto Percentuale di bambini in età (outcome) prescoalastica che partecipano Indicatore di Percentuale impatto all'istruzione della prima infanzia (outcome) Numero di bambini in età prescolastica (tra 4 anni e l'età dell'istruzione primaria obbligatoria) che partecipano all'istruzione della prima infanzia / Numero dei bambini in età prescolastica per 100 Indicatore di impatto (outcome) Percentuale 22Istruzione scolastica 13Istruzione secondaria di secondo Indicatore di grado Numero di iscritti alla scuola secondaria di realizzazione Rapporto studenti per insegnante nella secondo grado / Numero dei docenti della scuola fisica scuola secondaria di secondo grado secondaria di secondo grado che svolgono attività in classe (posti in organico di fatto) Percentuale 22Istruzione scolastica 13Istruzione secondaria di secondo grado Rapporto studenti con disabilità per docente di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado Indicatore di Numero di alunni con disabilità iscritti alla scuola realizzazione secondaria di secondo grado / Numero di fisica personale di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado Percentuale 22Istruzione scolastica 15Istruzione post-secondaria, degli Indicatore di adulti, e programmi di istruzioneformazione-lavoro Numero di studenti occupati diviso il totale degli Esiti occupazionali a un anno dalla impatto conclusione dei percorsi IFTS Istruzione (outcome) studenti licenziati e Formazione Tecnica Superiore Percentuale 22Istruzione scolastica 15Istruzione post-secondaria, degli adulti, e programmi di istruzioneformazione-lavoro Numero di percorsi di Impresa Formativa Numero percorsi Simulata attivati Indicatore di realizzazione fisica Numero di percorsi 22
23 c) la individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale Articolo 14 Indirizzo politico-amministrativo (Art. 14 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall'art. 8 del d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall'art. 9 del d.lgs n. 80 del 1998) 1. Il Ministro esercita le funzioni di cui all'articolo 4, comma 1. A tal fine periodicamente, e comunque ogni anno entro dieci giorni dalla pubblicazione della legge di bilancio, anche sulla base delle proposte dei dirigenti di cui all'articolo 16: a) definisce obiettivi, priorita', piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attivita' amministrativa e per la gestione; b) effettua, ai fini' dell'adempimento dei compiti definiti ai sensi della lettera a), l'assegnazione ai dirigenti preposti ai centri di responsabilita' delle rispettive amministrazioni delle risorse di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c), del presente decreto, ivi comprese quelle di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni ed integrazioni, ad esclusione delle risorse necessarie per il funzionamento degli uffici di cui al comma 2; provvede alle variazioni delle assegnazioni con le modalita' previste dal medesimo decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, tenendo altresi' conto dei procedimenti e subprocedimenti attribuiti ed adotta gli altri provvedimenti ivi previsti. 23
24 I soggetti della programmazione economico finanziaria dello Stato Art. 21 l. 196/2009 «La realizzazione di ciascun programma e' affidata ad un unico centro di responsabilita' amministrativa, corrispondente all'unita' organizzativa di primo livello dei Ministeri, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n Tra i centri di responsabilità non figura più l Ufficio scolastico regionale a seguito della modifica apportata dal DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 3 giugno 2011, n. 132 al d.p.r. n. 17/2009, articolo 8 24
25 Estratto dalla nota preliminare al bilancio del MIUR 25
26 L attività di programmazione dal punto di vista operativo L attività di programmazione si snoda in azioni successive che devono portare alla realizzazione del servizio, dell opera. Definiamo le differenze tra Piano Programma e Progetto 26
27 Programmazione Si ha attività di programmazione quando l attività amministrativa, di intervento dell eco-nomia, di gestione finanziaria dei pubblici poteri, è preventivamente definita nei suoi obiettivi e nel suo percorso e include la prefigurazione dei criteri e dei parametri per la verifica, misurazione e valutazione dei risultati (Manin Carabba) 27
28 Fasi che caratterizzano l attività di una organizzazione: la programmazione la gestione il controllo la consuntivazione 28
29 Nella fase di programmazione si definiscono gli obiettivi e si individuano le risorse Art. 4 D.Lgs n. 165/01: Gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare e verificano la rispondenza dei risultati dell attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti In questo contesto il budget è lo strumento operativo con cui si formalizzano gli obiettivi e le connesse risorse umane necessarie: costituisce lo strumento guida per il raggiungimento degli obiettivi 29
30 La fase di controllo è volta a verificare, attraverso la misurazione e l analisi degli scostamenti fra quanto previsto e l effettivo andamento della gestione, il raggiungimento degli obiettivi prefissati. La fase di gestione costituisce il processo attivo di realizzazione degli obiettivi nella quale vengono rilevati, in termini di costo, gli eventi amministrativi che si verificano Attraverso il costante controllo tra le risultanze della gestione e gli obiettivi programmati si possono individuare le cause delle differenze riscontrate e, quindi, intraprendere le necessarie azioni correttive 30
31 Nella fase di consuntivazione si dà conto dell effettivo utilizzo delle risorse e si forniscono le risultanze definitive della gestione 31
32 Corrispondenze riferite all istituzione scolastica la programmazione la gestione il controllo la consuntivazione il programma annuale le attività del ds i controlli interni consuntivo 32
33 A.S. 12/13 ottobre Schede illustrative Schede finanziarie Programma annuale
34 Il sistema degli obiettivi nella programmazione politico-amministrativa Gli Obiettivi strategici vengono definiti dall organo politico. Possono anche essere pluriennali. (.indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e amministrazione definiti dal Consiglio di Circolo o di Istituto ) Gli obiettivi strategici individuano in modo sintetico l effetto finale che ci si propone di produrre in termini di modifica del bisogno sociale, nonché l impostazione generale della specifica attività che si ritiene possa essere messa in atto per conseguirlo. Gli Obiettivi Operativi costituiscono gli obiettivi di azione relativi al ciclo annuale di bilancio ed alle risorse assegnate. Rappresentano specificazioni degli obiettivi strategici. 34
35 E nella scuola? In quale documento si trovano gli obiettivi strategici? Atto di indirizzo del Consiglio Relazione Programma Annuale POF CII In quale documento si trovano gli obiettivi operativi? Schede progetto Schede attività 35
36 Utilizzo prevalente degli indicatori nella scuola ai fini dell attività di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI Indicatori di risultato e di impatto vengono definiti nel POF OBIETTIVI OPERATIVI Indicatori di realizzazione (fisica e finanziaria) e di risultato (didattico-formativo) Vengono definiti nelle schede progetto/attività 36
37 I ruoli nella redazione del programma annuale La ripartizione dei ruoli nella scuola in ambito gestionale, e in particolare nella gestione finanziaria, risente dell assetto delle competenze così come ripartite in ambito pubblico La scuola mantiene, in ogni caso, una sua specificità sia in relazione alla ripartizione delle competenze, sia in relazione alla filiera operativa della gestione finanziaria Autonomia amministrativa, contabile ma non ancora finanziaria Parziale vigenza del D.Lgs. 297/
38 Art. 4 d.lgs 165/01 le amministrazioni pubbliche i cui organi di vertice non siano direttamente o indirettamente espressione di rappresentanza politica, adeguano i propri ordinamenti al principio della distinzione tra indirizzo e controllo, da un lato, e attuazione e gestione dall altro 38
39 Comma 3 Art. 2 D.I. 44/2001 L'attività finanziaria delle istituzioni scolastiche si svolge sulla base di un unico documento contabile annuale - di seguito denominato programma, predisposto dal dirigente scolastico - di seguito denominato dirigente - e proposto dalla Giunta esecutiva con apposita relazione e con il parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori, entro il 31 ottobre, al Consiglio d'istituto o di circolo, di seguito denominati Consiglio di istituto. La relativa delibera è adottata dal Consiglio d'istituto entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, anche nel caso di mancata acquisizione del predetto parere del Collegio dei revisori dei conti entro i cinque giorni antecedenti la data fissata per la deliberazione stessa. 39
40 CAPO II REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA ANNUALE Art. 7 - Attività gestionale 1. Spetta al dirigente la realizzazione del programma nell'esercizio dei compiti e della responsabilità di gestione di cui all'articolo 25-bis del Decreto Legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come integrato dal Decreto Legislativo 6 marzo 1998, n. 59, secondo le modalità ivi indicate. 40
41 Comma 3 CAPO IV CONTO CONSUNTIVO Art. 18 (conto consuntivo) 5. Il conto consuntivo è predisposto dal direttore entro il 15 marzo ed è sottoposto dal dirigente all'esame del Collegio dei revisori dei conti, unitamente ad una dettagliata relazione che illustra l'andamento della gestione dell'istituzione scolastica e i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi programmati. Esso, corredato della relazione del collegio dei revisori dei conti, è sottoposto, entro il 30 aprile, all'approvazione del Consiglio di istituto. 41
42 I ruoli nella gestione del programma annuale Art. 32 (Funzioni e poteri del dirigente nella attività negoziale) 1. Il dirigente, quale rappresentante legale dell'istituto, svolge l'attività negoziale necessaria all'attuazione del programma annuale, nel rispetto delle deliberazioni del Consiglio d'istituto assunte ai sensi dell'articolo Il dirigente può delegare lo svolgimento di singole attività negoziali al direttore o ad uno dei collaboratori individuati a norma dell'articolo 25/bis, comma 5, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni e integrazioni. Al direttore compete, comunque, l'attività negoziale connessa alle minute spese di cui all'articolo Il dirigente, nello svolgimento dell'attività negoziale, si avvale della attività istruttoria del direttore. 4. Nel caso in cui non siano reperibili tra il personale dell Istituto specifiche competenze professionali indispensabili al concreto svolgimento di particolari attività negoziali, il dirigente, nei limiti di spesa del relativo progetto e sulla base dei criteri di cui all'articolo 33, comma 2, lettera g), può avvalersi dell'opera di esperti esterni. 42
43 Consiglio approva il Programma Annuale La Giunta propone il programma al Consiglio Consiglio elabora indirizzi generali ex art. 1 d.p.r. 275/1999 Consiglio adotta il POF verificando la coerenza con gli obiettivi impartiti Dirigente avvia i processi di gestione del POF e decide l imputazione delle risorse. Quindi predispone il programma annuale RSU contrattano le modalità di ripartizione del fondo d istituto Il Collegio elabora il POF sulla base degli indirizzi dati dal Consiglio Progettazione didattica Progettazione finanziaria (schede illustrative e finanziarie) 43
44 I format Predisposizione dei format per la progettazione La scheda illustrativa finanziaria di progetto è terminale rispetto all attività di progettazione didattica. La costruzione di format per la progettazione didattica è necessaria al fine di Esplicitare tutti gli indicatori di progettazione Rendere trasparenti le scelte didattiche Costruire la motivazione delle scelte in vista del controllo 44
45 I tempi Pianificazione dei tempi per la progettazione I tempi della progettazione dipendono da diverse variabili, alcune di carattere ordinamentale, altre di carattere organizzativo Variabili ordinamentali Variabili organizzative Attività previsionale altri finanziamenti Modello formale amministrativo di proposta progettuale Processi collegiali aree e modello progettuale chi propone, chi progetta 45
46 Il protocollo di validazione Predisposizione del protocollo per la validazione dei progetti, per il monitoraggio e la valutazione finale La materia della didattica costituisce il cuore della discrezionalità tecnica del Collegio Il sistema di validazione dei progetti costituisce condizione preliminare per la fase dell attribuzione delle risorse finanziarie PROTOCOLLO VALIDAZIONE Discrezionalità tecnica del Collegio condiziona discrezionalità amministrativa del Dirigente 46
47 Gli strumenti di monitoraggio e valutazione Predisposizione del protocollo per la validazione dei progetti, per il monitoraggio e la valutazione finale Il team predispone il protocollo per il monitoraggio dei progetti fissando: Tempi Modalità operative Strumenti Il team collaziona gli strumenti valutativi dei progetti, provvedendo, qualora sia possibile, ad uniformarli 47
48 Il lavoro del team Pianificazione delle attività del team Il team di gestione progettuale è un modello organizzativo di gestione integrata tra le due componenti della scuola, didattica e amministrativa La pianificazione del lavoro del team costituirà l oggetto di un progetto organizzativo 48
49 Le attività operative del gruppo di progetto e monitoraggio PROGETTAZIONE MONITORAGGIO VALUTAZIONE Tutte le attività integrano aspetti didattici e aspetti finanziari 49
50 Nella fase conclusiva della progettazione il DSGA trasferisce in termini finanziari i dati di progettazione didattica E un modello di comunicazione organizzativa!!! 50
51 Un trasferimento faticoso!!!! P1 P2 P3 P4 P5 Mastro Conto Sottoconto Descrizione Importo 01 Trattamento fondamentale e accessorio 02 Missioni 03 Altre spese di personale 04 Beni d investimento 05 Beni di consumo 06 Prestazioni di servizi da terzi 07 Tributi 08 Altre spese 09 Oneri finanziari 98 Fondo di riserva? 51
52 Il cuore della progettazione integrata Trasferimento diacronico Dispendio di tempo Errata interpretazione Influenza indiretta sull efficacia del progetto Trasferimento sincronico Economia di tempo Corretta interpretazione Nessuna influenza sull efficacia del progetto Possibilità di intervento contestuale sul bilanciamento delle imputazioni di finanziamento 52
53 MONITORAGGIO Il team si riunisce secondo la programmazione temporale prefissata e procede a: Monitorare l aspetto didattico dei progetti al fine di.. Monitorare l andamento finanziario dei progetti al fine di.. 53
54 verificare la dotazione finanziaria di ogni progetto procedere all eventuale incremento finanziario attribuire la disponibilità finanziaria proveniente da un progetto ad altro progetto o rinviarne la disponibilità ad altro periodo verificare il livello di spesa per i progetti al fine di. 54
55 Ministro Economia DSGA 55
56 VALUTAZIONE DEL PROGETTO La valutazione finale avrà come obiettivi: Applicazione dei modelli valutativi dell attività formativa e didattica concordati Valutazione finanziaria della spesa Valutazione integrata didattico finanziaria 56
57 L attività del team confluirà nelle seguenti altre attività: Valutazione del POF Assestamento di bilancio Report dirigenziale a consuntivo Riprogrammazione didattica (anno scolastico successivo) Riprogrammazione finanziaria (anno finanziario in corso) 57
58 Riprogrammazione finanziaria (anno finanziario in corso) 30 giugno 58
59 Un suggerimento per operare POF Art. 3 d.pr 275/99 Area curricolare Funzionamento didattico generale Area progettuale (Progetti) P1 Area dell innovazione P2 Area dell arricchimento P1a P1b P2a P2a Piano di gestione 59
60 Gli strumenti di attuazione gestionale del PA POF PROGETTI PA Piano annuale delle attività dei docenti Piano annuale delle attività del personale ATA Conferimento incarichi al personale docente e ATA..e ancora 60
61 Gli strumenti di attuazione gestionale del PA ATTIVITA NEGOZIALE CONTRATTI CON ESPERTI ESTERNI ACQUISTO DI BENI E SERVIZI ACCORDI CON I SOGGETTI TERRITORIALI 61
62 La programmazione annuale delle attività La redazione del programma annuale: ruoli, struttura, contenuti GRAZIE DELL ATTENZIONE
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