Le alimentazioni idriche con vasca/serbatoio e pompe

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1 CORSO DI AGGIORNAMENTO IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI finalizzato al mantenimento dell iscrizione negli elenchi del ministero dell interno dei professionisti, di cui all art. 7 del D.M Le alimentazioni idriche con vasca/serbatoio e pompe Tipologia e caratteristiche ai sensi della norma UNI EN Norma UNI 11292:2008 Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio Relatore:

2 Prima parte

3 Norma UNI EN Sistemi automatici a sprinkler Progettazione, installazione e manutenzione La nuova revisione è entrata in vigore il 27 Agosto 2015

4 Tipologia alimentazioni idriche ( con pompe)

5 Capitolo 9.6 Tipi alimentazione idrica Alimentazioni idriche singole: un acquedotto un acquedotto con una o più pompe di surpressione un serbatoio a pressione (solo per LH e OH1) un serbatoio a gravità un serbatoio di accumulo con una o più pompe una sorgente inesauribile con una o più pompe

6 Alimentazione Singola Capitolo 9.6 Tipi alimentazione idrica - Un serbatoio/vasca di accumulo con una o più pompe.

7 Capitolo 9.6 Tipi alimentazione idrica Alimentazioni idriche singole superiori: Le alimentazioni idriche singole superiori sono delle alimentazioni idriche singole che forniscono un elevato grado di affidabilità. un acquedotto alimentato da entrambe le estremità, in conformità con le seguenti condizioni: ogni estremità deve essere in grado di soddisfare la richiesta di pressione e di portata del sistema deve essere alimentato da due o più sorgenti di acqua deve essere indipendente in qualsiasi punto su una singola condotta principale se richieste, le pompe di surpressione devono essere due o più

8 Capitolo 9.6 Tipi alimentazione idrica Alimentazioni idriche singole superiori: un serbatoio a gravità senza pompa di surpressione oppure un serbatoio di accumulo con due o più pompe dove il serbatoio, in entrambi i casi, soddisfa le seguenti condizioni: il serbatoio deve essere della capacità totale richiesta non deve permettere penetrazione di luce o materiale esterno deve essere utilizzata acqua pulita il serbatoio deve essere verniciato o protetto contro la corrosione, in modo da ridurre la necessità di svuotare il serbatoio per le operazioni di manutenzione per un periodo di tempo non inferiore a 10 anni una sorgente inesauribile con due o più pompe

9 Alimentazione Singola Superiore - Un serbatoio di accumulo con due o più pompe. Capitolo 9.6 Tipi alimentazione idrica CARATTERISTICHE SERBATOIO / VASCA - Deve essere a capacità totale. Utilizzo della sola acqua contenuta nella vasca/serbatoio, senza apporto aggiuntivo di acqua dall esterno. L acqua del sistema di reintegro non è presa in considerazione. - Non è ammessa la penetrazione di luce. - Non è ammessa la penetrazione di materiali. NB: Nei casi in cui sia installata più di una pompa in una alimentazione idrica singola superiore o doppia, non più di una può essere azionata da motore elettrico.

10 Capitolo 9.6 Tipi alimentazione idrica Alimentazioni idriche doppie: Le alimentazioni idriche doppie consistono in due alimentazioni singole, comprese le alimentazioni singole superiori, in cui ogni alimentazione è indipendente dall altra

11 Capitolo 9.6 Tipi alimentazione idrica Alimentazione Doppia - Due alimentazioni singole indipendenti. CARATTERISTICHE SERBATOIO / VASCA - Può essere anche a capacità ridotta. Utilizzo dell acqua contenuta nella vasca/serbatoio con apporto aggiuntivo di acqua dall esterno (rincalzo automatico da acquedotto). ALIMENTAZIONE SINGOLA/SINGOLA SUPERIORE + NB: Nei casi in cui sia installata più di una pompa in una alimentazione idrica singola superiore o doppia, non più di una può essere azionata da motore elettrico. ALIMENTAZIONE SINGOLA/SINGOLA SUPERIORE

12 Capitolo 9.6 Tipi alimentazione idrica Alimentazioni idriche combinate: Le alimentazioni idriche combinate devono essere delle alimentazioni idriche singole superiori o doppie, progettate per alimentare più di un impianto fisso antincendio, come per esempio nel caso di installazioni combinate di idranti, naspi e sprinkler

13 Alimentazione Combinata Capitolo 9.6 Tipi alimentazione idrica - Le alimentazioni idriche combinate devono essere delle alimentazioni idriche singole superiori o doppie, progettate per alimentare più di un impianto fisso antincendio, per esempio rete idranti, naspi e impianti sprinkler). NB: Nei casi in cui sia installata più di una pompa in una alimentazione idrica singola superiore o doppia, non più di una può essere azionata da motore elettrico. Nel progetto devono essere indicate le contemporaneità di funzionamento degli impianti definite dalla valutazione dei rischi, sulla base delle quali il Progettista ha effettuato il dimensionamento dell alimentazione idrica che, tra gli altri requisiti, deve: - essere in grado di fornire la somma delle massime portate richieste da ciascun sistema, bilanciate sul valore massimo della pressione richiesta dai diversi sistemi; - essere in grado di garantire l autonomia di funzionamento dei sistemi contemporaneamente operativi per una durata non inferiore al valore massimo tra quelli previsti per i diversi sistemi presi in considerazione. ALIMENTAZIONE SINGOLA SUPERIORE O DOPPIA

14 Capitolo 9.6 Tipi alimentazione idrica Una sorgente inesauribile con una o più pompe / due o più pompe La norma UNI EN prevede la possibilità di utilizzo di risorse idriche naturali e artificiali, quali fiumi, laghi, canali, ecc. che possono essere considerati «virtualmente inesauribili», per motivi di capacità e/o di clima. Per il loro impiego la norma UNI EN prevede che siano realizzate delle «opere di presa» e delle «camere di decantazione e di sedimentazione» che devono essere dotate di idonee paratie/filtri ed opportunamente dimensionate in funzione dei livelli minimo e massimo dell acqua, storicamente accertati (e dichiarati) per poter essere acquisiti.

15 Vasca o serbatoio a Capacità Totale Sistema di reintegro Un serbatoio o una vasca è definito «a capacità totale o completa» quando il suo volume è in grado di contenere tutta l acqua necessaria per garantire la corretta autonomia di funzionamento degli impianti (capacità utile). Il reintegro (riempimento) della vasca o del serbatoio a capacità completa deve avvenire entro 36 ore.

16 Vasca o serbatoio a Capacità Ridotta Sistema di Rincalzo Un serbatoio o una vasca è definito «a capacità ridotta» quando non contiene tutta l acqua necessaria per garantire l autonomia di funzionamento degli impianti ed il volume d acqua mancante viene fornito dall acquedotto tramite un sistema di rincalzo, che deve avere le seguenti caratteristiche: - deve provenire da rete acquedotto; - deve essere automatico, tramite almeno due valvole meccaniche a galleggiante sempre accessibili per l ispezione; - il guasto di una singola valvola a galleggiante non deve inficiare la portata di rincalzo richiesta; - l afflusso dell acqua nella vasca non deve influenzare negativamente l aspirazione della pompa; - deve essere possibile controllare la portata del rincalzo; - la capacità effettiva del serbatoio non deve essere inferiore a quella indicata dalla norma in funzione del rischio protetto; - la capacità del serbatoio più il rincalzo devono essere sufficienti a fornire la capacità utile.

17 La Capacità utile (o effettiva) Quantitativo di acqua che occorre per garantire l autonomia di funzionamento dei sistemi installati. L acqua sottostante il livello minimo X non è considerata «utile» ai fini antincendio. Se la capacità utile della riserva idrica supera quella richiesta per l autonomia degli impianti è consentito dall attuale norma UNI 10779, che l acqua in eccedenza possa essere utilizzata per altri scopi, a condizione che tale prelievo avvenga ad una quota superiore al livello normale N. Tale possibilità era prevista anche dalla precedente norma UNI 9490, rimasta in vigore fino al 2007.

18 Tipologia pompe

19 Le pompe centrifughe orizzontali Le pompe ad asse orizzontale con aspirazione assiale tipo end-suction sono tipicamente pompe normalizzate (secondo UNI EN 733 o UNI EN 22858). Per questo tipo di pompa, la norma prescrive la costruzione back pull-out, che consente di estrarre il gruppo rotante dal lato del motore, grazie all accoppiamento pompa/motore realizzato con giunto spaziatore per consentire la manutenzione senza dover rimuovere la pompa dalle tubazioni di aspirazione e mandata, né il motore dal basamento. Sono le pompe «PREFERITE» dalla UNI EN

20 Le pompe «Axial Split Case» Le pompe ad asse orizzontale tipo axial split-case sono pompe con il corpo diviso in due metà secondo un piano orizzontale, nelle quali rimuovendo la parte superiore si accede alle parti rotanti. Sono pompe idonee per elevate portate (> 600 m 3 /h), caratterizzate da curve prestazionali sostanzialmente piatte.

21 Le pompe «multistadio» Le pompe multistadio trovano impiego negli impianti ove sono richieste pressioni elevate, non ottenibili con pompe end-suction o axial split-case. La costruzione o tipologia rispondente alla richiesta normativa è quella ad asse orizzontale (consigliabile ad aspirazione laterale). La rimozione indipendente tra pompa e motore e la sostituibilità delle parti interne della pompa (senza coinvolgere le tubazioni di aspirazione o mandata) non è evidentemente possibile per queste pompe, in cui l ispezione di parti interne implica la rimozione dell intera pompa. L adozione di questa tipologia di pompe che non consente la rimozione indipendente pompa-motore e non rientra tra quelle ammesse, espressamente elencate nel testo normativo, deve disporre di specifica motivazione tecnica riportata a progetto.

22 Le Vertical Turbine Pumps Le pompe ad asse verticale tipo vertical turbine sono pompe con parti idrauliche immerse nella riserva idrica, nelle quali il motore è collocato in superficie e collegato al corpo pompante tramite un albero motore, sia direttamente (elettropompa) sia tramite un rinvio ad angolo (motopompa o elettropompa). La ragione della scelta della pompa verticale a flusso assiale (vertical turbine pump) in alternativa alla pompa orizzontale soprabattente è dovuta al fatto che questa è una pompa progettata affinché la parte idraulica resti immersa (quindi sotto battente) e per sua natura è la pompa concepita proprio per lavorare con il livello dell acqua sotto il piano di riferimento. Attenzione alla minima sommergenza!

23 Le pompe sommerse Le pompe sommerse sono tipicamente elettropompe con pompa e motore direttamente connessi ed ambedue immersi nella riserva idrica. In via eccezionale le pompe sommerse dovrebbero essere utilizzate solo dove non è praticabile l installazione sottobattente. Questa tipologia di pompe può essere utilizzata unicamente nelle riserve idriche dove la temperatura dell acqua non supera i 25 C, consentendo il regolare raffreddamento del motore immerso. Si ricorda che le vertical turbine pumps e le pompe sommerse non possono essere installate in pozzi, dato che questi non sono previsti dalla vigente norma, come alimentazione idrica.

24 Le pompe di compenso / mantenimento (Jockey pump) Le pompe di compenso sono tipicamente elettropompe (centrifughe orizzontali, multistadio verticali o sommerse) a bassa portata (inferiore a quella richiesta da un singolo sprinkler) ed alta prevalenza, che hanno come scopo il mantenimento della pressione nell impianto evitando inopportuni avviamenti della/e pompa/e principale/i. Una pompa di mantenimento pressione può essere installata per evitare l'inopportuno avviamento della/e pompa/e principale/i. In caso di installazione soprabattente, la tubazione di aspirazione deve essere indipendente da quelle della/e pompa/e principale/i.

25 Tipologie di aspirazione

26 L installazione sottobattente secondo la norma UNI EN Almeno due terzi della capacità utile della riserva idrica devono essere al di sopra del livello dell asse della pompa. L asse della pompa non deve essere a più di 2 m al di sopra del livello minimo X dell acqua. Livello normale N Il diametro della tubazione di aspirazione non deve essere inferiore a DN 65 e la velocità dell acqua, alla massima portata, non deve superare 1,8 m/s. Asse pompa Livello minimo X IN OGNI CASO, SE IL LIVELLO MINIMO «X» SI TROVA AL DI SOTTO DELL ASSE DELLA POMPA, DEVE ESSERE INSTALLATA UNA VALVOLA DI FONDO In caso contrario è da considerarsi installata SOPRABATTENTE

27 L installazione soprabattente secondo la norma UNI EN In presenza di più pompe, ciascuna deve avere il proprio circuito di aspirazione indipendente, dotato di valvola di fondo. Ogni pompa deve essere collegata ad un dispositivo automatico di adescamento separato, costituito da un serbatoio posizionato ad un livello più alto rispetto alla pompa, con una tubazione di collegamento discendente dal serbatoio alla mandata della pompa, dotata di valvola di non ritorno. Pericolo LH: 100 litri con tubazione DN 25. Pericolo OH-HHP-HHS: 500 litri con tubazione DN 50. Il serbatoio, la pompa e la tubazione di aspirazione devono essere tenute costantemente piene d acqua anche in presenza di perdite dalla valvola di fondo. Se il livello dell acqua nel serbatoio dovesse scendere a 2/3 rispetto al livello normale, la pompa deve avviarsi oppure deve essere trasmesso un allarme ad una postazione permanentemente presidiata, garantendo un intervento immediato. Il diametro della tubazione di aspirazione non deve essere inferiore a DN 80 e la velocità dell acqua, alla massima portata, non deve superare 1,5 m/s. Livello normale N Livello minimo X

28 L installazione soprabattente secondo la norma UNI EN Le installazioni soprabattente e quelle con pompe sommerse dovrebbero essere EVITATE e USATE SOLAMENTE dove NON È PRATICABILE un installazione sottobattente Livello normale N Livello minimo X

29 Aspirazione diretta da acquedotto Le pompe di surpressione Laddove viene installata una pompa singola, deve essere previsto un collegamento by-pass avente almeno la stessa dimensione del collegamento dell alimentazione idrica con la pompa e devono essere presenti una valvola di non ritorno e due valvole di intercettazione. La pompa o le pompe devono essere riservate unicamente alla protezione antincendio. Si deve effettuare una prova per dimostrare che l alimentazione senza surpressione fornisca una portata uguale alla portata massima richiesta più il 20%, ad una pressione di almeno 0,5 bar, misurata all ingresso della pompa. Questa prova deve essere eseguita nel periodo di massima richiesta all acquedotto. NB: L installazione della pompa di surpressione è vincolata all accettazione da parte dell Ente Erogatore dell acqua

30 I criteri di scelta delle pompe

31 La curva prestazionale della pompa e le curve di impianto (grafico tipico) Il grafico in esempio riporta le curve di pompa e di impianto rappresentative di una tipica installazione sprinkler. L intersezione tra la curva di impianto (area sfavorita) e quella di pompa definisce la portata di progetto Q 100%. L intersezione tra la curva di impianto (area favorita) e quella di pompa (con la riserva idrica al livello normale) definisce la portata massima richiesta Q max, in base alla quale effettuare: la verifica del valore di NPSH; il dimensionamento del circuito di aspirazione; il calcolo del quantitativo minimo dell acqua necessaria per garantire l autonomia di funzionamento del sistema. Q 100%. Q max

32 Il concetto di NPSH - Dalla letteratura idraulica Per le installazioni idrauliche in genere è sufficiente che il valore di N.P.S.H.d (disponibile) sia maggiore o uguale a quello di N.P.S.H.r (richiesto) della pompa PER LE INSTALLAZIONI ANTINCENDIO QUESTA VERIFICA NON È SUFFICIENTE

33 Il concetto di NPSH Requisito normativo La tubazione di aspirazione, comprese tutte le valvole e raccordi, deve essere progettata in modo da assicurare che l'npsh disponibile (calcolato alla massima temperatura prevista dell'acqua) all'ingresso della pompa superi l'npsh richiesto di almeno 1 m alla portata massima della pompa

34 Il calcolo di NPSH nelle diverse condizioni di aspirazione - Esempi

35 La potenza dei motori Le pompe devono essere azionate da motori elettrici o motori diesel, capaci di fornire almeno la potenza richiesta in conformità a quanto segue: a) per le pompe con curve caratteristiche di potenza senza sovraccarico, la massima potenza richiesta al picco della curva di potenza

36 La potenza dei motori b) per le pompe con curve caratteristiche di potenza crescenti, la potenza massima per qualsiasi condizione di carico della pompa, dalla portata nulla alla portata corrispondente ad un NPSH richiesto della pompa uguale a 16 m o alla massima pressione di aspirazione più 11 m, quale sia la maggiore.

37 La potenza dei motori diesel UNI EN UNI/TR Il motore diesel deve essere in grado di funzionare in modo continuativo a pieno carico, alla quota di installazione con una potenza nominale continua in conformità alla UNI ISO Il richiamo alla potenza continua (definita dalla UNI ISO ) è una chiara indicazione A NON UTILIZZARE LE CURVE DI POTENZA PER SERVIZIO INTERMITTENTE LA VERIFICA DEVE ESSERE EFFETTUATA SULLA BASE DELLE CURVE ICXN (NA) PER SERVIZIO CONTINUO

38 Esempio selezione di una pompa orizzontale Portata 72 m 3 /h - Prevalenza 75 m

39 Esempio selezione di una Vertical turbine pump Portata 80 m 3 /h - Prevalenza 75 m

40 Il campo di impiego della pompa

41 La norma ISO 9906:2002 specifica le prove di prestazioni idrauliche per l accettazione di pompe (pompe centrifughe, a flusso misto e assiali) di qualunque dimensione Essa indica due livelli di accuratezza di misura: livello 1 per maggiore accuratezza e livello 2 per minore accuratezza... Le tolleranze della ISO 9906:2002

42 La norma ISO 9906:2012 specifica le prove di prestazioni idrauliche per l accettazione di pompe (pompe centrifughe, a flusso misto e assiali, di seguito «pompe» Essa specifica tre livelli di accettazione Le tolleranze della ISO 9906:2012

43 Le tolleranze della ISO 9906 Nel rispetto delle tolleranze ISO 9906 grado 2, quindi, a fronte di una richiesta di una pompa da 72 m 3 /h a 80 m, potrebbe venire fornita una macchina avente una portata reale di 67 m 3 /h (-8%) oppure una prevalenza reale di 76 m (- 5%) o una combinazione delle due. E importante pertanto che il progettista faccia le dovute valutazioni, considerando che la ISO 9906 prevede la possibilità di subordinare l accettazione della fornitura al rispetto di tolleranze unicamente positive. CONTRATTO MINIMA MASSIMA

44 Criteri di scelta/verifica della curva caratteristica di una pompa RIEPILOGO PUNTI PRINCIPALI Privilegiare le curve con minore pendenza (curva piatta). Il punto di funzionamento deve trovarsi a sinistra del punto di massimo rendimento della pompa. Fermo restando la verifica richiesta dalla UNI EN (NPSHd=NPSHr+1 m), esiste un progetto di norma europeo (pren ), attualmente in fase di studio presso il CEN, che definisce il limite superiore del campo d impiego di una pompa, rapportandolo ad una portata corrispondente ad un valore di NPSHr di: 5,0 m per le pompe ad asse orizzontale. 8,5 m per le vertical turbine pumps. Verificare che il fornitore del gruppo motore-pompa oltre a rilasciare la curva caratteristica della pompa (Q/H, Q/NPSHr, Q/potenza senza sovraccarico o crescente fino a 16 m di NPSHr, ecc.) fornisca anche il valore della potenza disponibile del motore [punto b) della UNI EN 12845], dimensionato in conformità ai requisiti normativi [10.1 della UNI EN 12845].

45 Seconda parte

46 UN CONCETTO IMPORTANTE! L alimentazione idrica antincendio È IL CUORE DEL SISTEMA DA CUI DIPENDONO TUTTI GLI ALTRI IMPIANTI MONITORAGGIO SALA POMPE Il mancato funzionamento di un impianto mette a repentaglio la protezione di una singola area, ma la mancata funzionalità della stazione di pompaggio, METTE FUORI SERVIZIO L INTERA PROTEZIONE DELL INSEDIAMENTO RETE IDRANTI IMPIANTO SPRINKLER IMPIANTO A DILUVIO IMPIANTO E.S.F.R.

47 Norma UNI EN Sistemi automatici a sprinkler Progettazione, installazione e manutenzione Requisiti dei Locali Pompe

48 Norma UNI EN Capitolo Locali per gruppi di pompaggio I locali devono essere utilizzati unicamente per la protezione antincendio, devono avere resistenza al fuoco R minimo 60 minuti possono essere fuori terra o interrati e in ordine di preferenza, devono essere di tipo: Separato (Isolato) In adiacenza Entro l edificio protetto dall impianto servito

49 Norma UNI EN Capitolo Locali per gruppi di pompaggio All interno del locale deve essere mantenuta una temperatura minima di: Le alimentazioni idriche devono essere installate in modo tale da risultare facilmente accessibili anche in situazioni d incendio. In presenza di motori Diesel la ventilazione deve essere realizzata in conformità alle indicazioni del costruttore. Il locale pompe deve essere protetto da un impianto sprinkler. L accesso al locale pompe deve essere effettuabile senza difficoltà.

50 Norma UNI 11292:2008 Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio Caratteristiche costruttive e funzionali

51 PREMESSA La funzionalità di una stazione di pompaggio è legata a molti fattori, altrettanto importanti quanto il corretto dimensionamento della prestazione idrica: una scarsa ventilazione del locale, che non garantisce il necessario apporto di aria, soprattutto in presenza di pompe azionate da motori Diesel (ma non solo).. La presenza di elevata umidità mette in crisi anche le apparecchiature elettriche.

52 PREMESSA un errato ancoraggio dell unità di pompaggio,

53 PREMESSA la mancata realizzazione di un idoneo sistema di drenaggio..

54 PREMESSA una disposizione delle apparecchiature che non ne consente la manutenzione la mancanza di un sistema di monitoraggio sono fattori altrettanto importanti che possono influire negativamente sulla disponibilità dell alimentazione idrica.

55 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La norma specifica i requisiti costruttivi e funzionali minimi da soddisfare nella realizzazione di locali tecnici destinati ad ospitare unità di pompaggio per l alimentazione idrica di impianti antincendio (per esempio impianti, idranti, sprinkler, schiuma, ecc.). RIGUARDA TUTTI I SISTEMI, NON SOLO RETI IDRANTI O IMPIANTI SPRINKLER Le indicazioni contenute nella presente norma integrano le prescrizioni delle normative applicabili all argomento ed in particolare della UNI EN e UNI NON È UN ALTERNATIVA ALLE ESISTENTI NORME DI SISTEMA

56 TERMINI E DEFINIZIONI 3.1 Intercapedine antincendio ad uso esclusivo: Vano di distacco con funzione di aerazione e/o scarico di prodotti della combustione di larghezza trasversale non minore di 0,60 m; con funzione di passaggio di persone di larghezza trasversale non minore di 0,90 m. Longitudinalmente è delimitata dai muri perimetrali (con o senza aperture) appartenenti al fabbricato servito e da terrapieno e/o da muri di altro fabbricato, aventi pari resistenza al fuoco. Superiormente è confinante con "spazio scoperto" ed ha aperture di aerazione di superficie netta non minore di 60% della superficie in pianta dell intercapedine.

57 TERMINI E DEFINIZIONI 3.6 Percorso protetto: Percorso caratterizzato da una adeguata protezione contro gli effetti di un incendio che può svilupparsi nella restante parte dell edificio. Esso può essere costituito da un corridoio protetto, da una scala protetta o da una scala esterna.

58 3.7 Piano di riferimento: TERMINI E DEFINIZIONI Piano della strada o piano da cui avviene il naturale deflusso dell acqua meteorica. Piano di riferimento Piano di riferimento

59 TERMINI E DEFINIZIONI 3.3 Locale fuori terra: Locale il cui piano di calpestio o piano di installazione del gruppo di pompaggio è a quota non minore di quella del piano di riferimento Ubicazione fuori terra: Con il pavimento i locali fuori terra devono essere posizionati alla stessa quota del piano di riferimento e al di sopra di esso per un altezza non maggiore di 7,5 m. 7,5 m Piano di riferimento

60 TERMINI E DEFINIZIONI 3.4 Locale interrato: Locale che non rientra nella definizione di cui al punto Ubicazione interrata: I locali interrati devono essere posizionati con il pavimento del locale ad una profondità non maggiore di 7,5 m dal piano di riferimento. Non è ammessa la realizzazione di locali interrati nelle aree a rischio di inondazione e nelle zone comunque esposte al rischio di allagamento in caso di eventi atmosferici gravi, salvo ingegnerizzazione specifica dell installazione. Piano di riferimento 7,5 m

61 3.8 Spazio di lavoro: Spazio libero per consentire gli interventi sulle unità di pompaggio attraversato esclusivamente dai collegamenti a servizio dell unità di pompaggio. TERMINI E DEFINIZIONI

62 3.9 Spazio scoperto: Spazio a cielo libero o superiormente grigliato avente, anche se delimitato su tutti i lati, superficie minima in pianta (metri quadrati) non inferiore a quella calcolata moltiplicando per tre l'altezza in metri della parete più bassa che lo delimita. TERMINI E DEFINIZIONI Spazio a cielo libero o superiormente grigliato avente, anche se delimitato su tutti i lati, superficie minima in pianta (m 2 ) non inferiore a quella calcolata moltiplicando per tre l'altezza in metri della parete più bassa che lo delimita. La distanza fra le strutture verticali che delimitano lo spazio scoperto deve essere non minore di 3,50 m. Se le pareti delimitanti lo spazio a cielo libero o grigliato hanno strutture che aggettano o rientrano, detto spazio è considerato "scoperto" se sono rispettate le condizioni del precedente comma e se il rapporto fra la sporgenza (o rientranza) e la relativa altezza di impostazione è non maggiore di 1/2. La superficie minima libera deve risultare al netto delle superfici aggettanti. La minima distanza di 3,50 m deve essere computata fra le pareti più vicine in caso di rientranze, fra parete e limite esterno della proiezione dell'aggetto in caso di sporgenze, fra i limiti esterni delle proiezioni di aggetti prospicienti.

63 3.10 Unità di pompaggio: Complesso comprendente una pompa con relativo motore, sistema di accoppiamento ed eventuale basamento. TERMINI E DEFINIZIONI

64 4.1 Ubicazione: LOCALI PER UNITÀ DI POMPAGGIO I locali devono essere fuori terra o interrati e in ordine di preferenza, di tipo: separato (isolato); L ubicazione del locale in adiacenza; deve essere tale da assicurare, in caso di incendio, il facile accesso al locale da parte delle squadre di soccorso. entro l edificio protetto dall impianto servito.

65 LOCALI PER UNITÀ DI POMPAGGIO ACCESSO Direttamente da strada scoperta Da spazio scoperto Da intercapedine antincendio ad uso esclusivo di larghezza non minore di 0,9 m, purché accessibili direttamente da strada, eventualmente con percorso protetto avente resistenza al fuoco almeno pari alla durata dell alimentazione e privo di materiali combustibili. L accesso al locale deve avvenire esclusivamente a mezzo di varchi verticali e di eventuali scale.

66 LOCALI PER UNITÀ DI POMPAGGIO ACCESSO Le porte dei locali devono essere di altezza minima di 2 m e larghezza minima 0,80 m ed essere realizzate in materiale incombustibile La larghezza minima di passaggio utile per le scale rettilinee deve essere uguale a 0,80 m, e per le scale a chiocciola a 0,90 m L altezza minima del passaggio sotto soletta e del passo della scala non deve essere minore di 2,00 m Non sono ammessi altri tipi di scale, quali per esempio di tipo verticale, di tipo a pioli o removibili 2,0 m

67 ACCESSO PER LE MACCHINE LOCALI PER UNITÀ DI POMPAGGIO Per tutti i locali deve essere sempre garantita la possibilità di agevole inserimento/estrazione dell unità di pompaggio o dei suoi componenti fondamentali (per esempio pompa, motore, quadro elettrico e serbatoio, ecc).

68 CARATTERISTICHE DEI LOCALI DIMENSIONI DEI LOCALI L altezza del locale, misurata dall intradosso del solaio al piano di calpestio, deve essere non minore di 2,4 m. Questa altezza deve essere garantita nello spazio di lavoro e lungo il percorso per raggiungerlo. Le dimensioni minime dello spazio di lavoro devono essere uguali o maggiori di 0,80 m su almeno tre lati in pianta di ciascuna unità di pompaggio (misura presa nel punto di massimo ingombro). d d d d d d 0,8 m

69 DIMENSIONI DEI LOCALI CARATTERISTICHE DEI LOCALI In caso di installazione di gruppi di pompaggio preassemblati, costituiti da due o più unità di pompaggio, le dimensioni minime dello spazio di lavoro devono essere garantite sui quattro lati in pianta. d d d d 0,8 m

70 PAVIMENTAZIONI DEI LOCALI CARATTERISTICHE DEI LOCALI Il pavimento deve essere piano, uniforme, antiscivolo ed avere pendenza verso il punto di drenaggio al fine di evitare ristagni di acqua nel locale. Nel caso di utilizzo di piano di calpestio realizzato con grigliati, questi devono essere: sopraelevati, di maglia tale da impedire il passaggio di piccoli oggetti.

71 AERAZIONE NATURALE CARATTERISTICHE DEI LOCALI I LOCALI DEVONO ESSERE AERATI NATURALMENTE CON APERTURE PERMANENTI S 1:100 della superficie in pianta (min. 0,1 m 2 )

72 LOCALI CHE OSPITANO MOTORI DIESEL CARATTERISTICHE DEI LOCALI CON RAFFREDDAMENTO AD ARIA DIRETTA Per motori diesel di potenza complessiva maggiore di 40 kw, installati nei locali interrati non è ammesso il raffreddamento ad aria diretta.

73 CARATTERISTICHE DEI LOCALI AERAZIONE DEI LOCALI CHE OSPITANO MOTORI DIESEL I motori con raffreddamento a liquido con radiatore devono essere canalizzati direttamente verso l esterno ed il locale deve avere una apertura di aerazione per l ingresso dell aria fresca. Se 1,5 x Sr Si 2 x Sr Sr Se Durante il funzionamento di estrazione dell aria, la massima depressione ammissibile nel locale a porte chiuse non deve essere maggiore di 20 Pa

74 CARATTERISTICHE DEI LOCALI AERAZIONE DEI LOCALI CHE OSPITANO MOTORI DIESEL In presenza di motori con raffreddamento a liquido con scambiatore di calore deve prevista una ventilazione naturale con aperture su pareti contrapposte S 0,15 m 2 S S P = Potenza complessiva kw S = 0,002 x P ( 0,15 m 2 )

75 CARATTERISTICHE DEI LOCALI AERAZIONE DEI LOCALI CHE OSPITANO MOTORI DIESEL oppure un sistema di estrazione forzata dell aria, garantito anche in assenza di alimentazione da rete elettrica, dimensionato come segue: S 0,15 m 2 Q S P = Potenza complessiva kw S = 0,002 x P ( 0,15 m 2 ) Q = 50 x P (m 3 /h) Durante il funzionamento di estrazione dell aria, la massima depressione ammissibile nel locale a porte chiuse non deve essere maggiore di 20 Pa

76 CARATTERISTICHE DEI LOCALI AERAZIONE DEI LOCALI CHE OSPITANO MOTORI DIESEL In presenza di motori diesel raffreddati ad aria diretta, di potenza minore di 40 kw deve essere previsto un sistema di estrazione forzata dell aria, garantito anche in assenza di alimentazione da rete elettrica, dimensionato come segue: Q S P = Potenza complessiva kw S 0,15 m 2 Q = 100 x P (m 3 /h) Durante il funzionamento di estrazione dell aria, la massima depressione ammissibile nel locale a porte chiuse non deve essere maggiore di 20 Pa

77 LOCALI CHE OSPITANO MOTORI DIESEL CARATTERISTICHE DEI LOCALI POTENZA COMPLESSIVA = SOMMA DELLE POTENZE DEI MOTORI DIESEL PRESENTI NEL LOCALE +

78 CARATTERISTICHE FUNZIONALI IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE ILLUMINAZIONE NORMALE: 200 lux ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA 25 lux per almeno 60 minuti

79 DRENAGGI IN GENERALE Sistema di drenaggio adeguato allo smaltimento degli eventuali scarichi d acqua. Tutti gli scarichi devono essere portati all esterno del locale. Eventuali pozzetti devono essere realizzati in modo da minimizzare il ristagno d acqua. Il drenaggio deve impedire il riflusso e garantire la fuoriuscita dell acqua anche in caso di gelo. CARATTERISTICHE FUNZIONALI

80 CARATTERISTICHE FUNZIONALI DRENAGGI LOCALI INTERRATI Collegati alla rete fognaria, con un collegamento a gravità in grado di garantire una portata di almeno 20 m 3 /h oppure Tramite pompe di drenaggio ad avviamento automatico, atte a scaricare all esterno del locale, una portata non minore del 5% della portata massima dell unità di pompaggio con un minimo di 10 m 3 /h

81 CARATTERISTICHE FUNZIONALI DRENAGGI LOCALI INTERRATI Impiego di almeno n 2 pompe, una di riserva all altra e per almeno una di esse, un alimentazione di emergenza atta a garantirne il funzionamento anche in assenza di alimentazione elettrica di rete per almeno 30 minuti Deve essere prevista la segnalazione di "anomalia pompe di drenaggio" e "funzionamento delle pompe di drenaggio", rimandata ad un luogo presidiato.

82 DRENAGGI LOCALI INTERRATI CARATTERISTICHE FUNZIONALI I locali devono essere dotati di sistema di rivelazione ed allarme per presenza di acqua a pavimento da rinviare in luogo costantemente presidiato eventualmente cumulato ad altri segnali di anomalia

83 RISCALDAMENTO CARATTERISTICHE FUNZIONALI I locali devono essere dotati di impianto di riscaldamento in grado di evitare il gelo delle tubazioni antincendio e delle parti installate nel locale e in grado di mantenere condizioni di temperatura e di umidità soddisfacenti in tutte le stagioni. In particolare per la temperatura si devono seguire le indicazioni della UNI EN e si deve prevedere un sistema adeguato per evitare condizioni di umidità maggiori dell 80%. Il mantenimento di una temperatura interna di almeno 15 C è considerato sufficiente a limitare la presenza di umidità relativa troppo elevata.

84 CARATTERISTICHE FUNZIONALI SISTEMA DI SCARICO DEI FUMI Sistema di scarico indipendente per ogni singolo motore. La tubazione di scarico deve essere dotata di collegamento flessibile al motore. La condotta deve essere isolata termicamente. Scarico in atmosfera, a distanza maggiore di 1,5 m da finestre, porte o aperture praticabili, percorsi di transito o prese d aria di ventilazione e portata e situati in modo da non investire persone o cose (raccomandato almeno 2,40 m dal piano di riferimento). I terminali di scarico devono essere opportunamente protetti dagli eventi atmosferici e dotati di griglia di protezione. Negli attraversamenti di pareti o solai la tubazione di scarico dei gas combusti deve essere opportunamente isolata.

85 FISSAGGIO CARATTERISTICHE FUNZIONALI L unità di pompaggio deve essere idoneamente ancorata o cementata a terra. Non sono generalmente ammessi i tasselli antivibranti per fissare a terra i basamenti delle pompe, a meno di specifica ingegnerizzazione

86 ESTINTORE CARATTERISTICHE FUNZIONALI Deve essere installato un estintore di classe di spegnimento almeno 34A144 BC. In presenza di impianti con potenze elettriche complessive installate maggiori di 40 kw deve essere previsto anche un estintore a CO2 di classe di spegnimento minima di 113BC.

87 ALIMENTAZIONE DEI MOTORI A COMBUSTIONE SERBATOI GASOLIO INTERNA Il serbatoio del combustibile di alimentazione dei motori deve essere realizzato in modo da evitare la fuoriuscita di combustibile. Si considera accettabile l uso di un serbatoio a doppia parete, di un serbatoio dotato di bacino di raccolta di eventuali spargimenti di capacità uguale al 100% della capacità geometrica del serbatoio o altre soluzioni equivalenti.

88 ALIMENTAZIONE DEI MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA SISTEMA DI RIEMPIMENTO DEI SERBATOI Qualora il punto di rifornimento fissato sul serbatoio sia ad una altezza maggiore di 1,50 m si deve prevedere un sistema di riempimento fisso con pompa di trasferimento, convogliato all esterno del locale. Il sistema di riempimento fisso è comunque obbligatorio per serbatoi di capacità maggiore di 50 l. In caso di presenza di sistema di riempimento automatico, deve essere previsto un dispositivo in grado di interrompere il caricamento del serbatoio quando viene raggiunta la capacità necessaria a garantire l autonomia di funzionamento richiesta.

89 ALIMENTAZIONE DEI MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA SFIATO DEL SERBATOIO Il tubo di sfiato del serbatoio deve essere portato all esterno, in atmosfera e deve sfociare a quota non minore di 2,50 m dal piano di riferimento esterno ed a distanza non minore di 1,5 m da finestre e porte.

90 LOCALI ESISTENTI Modifica sostanziale Variazione di superficie e/o volume del locale Sostituzione dell unità di pompaggio dove vi sia un aumento di potenza > 15% Sostituzione dell unita di pompaggio con una di differente alimentazione (elettrico vs diesel) Aumento del numero delle unità di pompaggio

91 Alimentazioni idriche Caccia agli errori

92 immagini esemplificative

93 Riferimenti Bibliografici UNI: UNI Ente Nazionale di Unificazione e Normazione ( Norma UNI EN 12845:2015 Installazioni fisse antincendio - Sistemi automatici a sprinkler - Progettazione, installazione e manutenzione Norma UNI 11292:2008 Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio - Caratteristiche costruttive e funzionali Norma UNI/TR 11438:2012 Installazioni fisse antincendio - Gruppi di pompaggio - Istruzioni complementari per l'applicazione della UNI EN (sprinkler) Norma UNI 10779:2014 Impianti di estinzione incendi - Reti di Idranti - Progettazione, installazione ed esercizio

94 GRAZIE PER L ATTENZIONE spazio per eventuali interventi o domande

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