A7 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI

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1 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI CHIUSA DI PESIO PROGETTO DEFINITIVO DERIVAZIONE D ACQUA DAL TORRENTE PESIO AD USO ENERGETICO FASE DI VERIFICA AI SENSI DELLA L.R. 40/98 Richiesta di concessione di derivazione d acqua ai sensi del D.P.G.R. 10R/2003 e s.m.i IL COMMITTENTE BLUENERGY S.N.C. OGGETTO A7 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI Pinerolo, maggio 2016 IL PROGETTISTA ING. DARIO UGHETTO CODICE FILE B4017 rev00.docx REV DATA REDAZIONE VERIFICA AUTORIZZAZIONE REV00 05/2016 MM-MF DR DR MOD. Test_Rel_GEA-ISO_Rev01.docx E VIETATA LA RIPRODUZIONE E L UTILIZZO DI QUESTO DOCUMENTO O PARTE DI ESSO E DEI SUOI CONTENUTI DI CONCETTO PER QUALSIASI PROPOSITO

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3 INDICE 1 PREMESSA FASE DI COSTRUZIONE SITI DI CANTIERE E PIAZZALI DESCRIZIONE DEI SITI DI CANTIERE E DEI RIPRISTINI... 2 a) Cantieri fisso C1 Opere di presa, del canale di derivazione, camera di carico e opere annesse... 2 b) Cantieri fisso C2 Fabbricato della centrale e suoi annessi... 3 c) Cantiere mobile - Condotta forzata... 3 d) Piazzali di servizio FASI DI COSTRUZIONE E DURATE TEMPORALI VIABILITA' INTERESSATA E TRAFFICO GENERATO RIFIUTI ED EMISSIONI PRODOTTE... 8 I

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5 1 PREMESSA Il presente cronoprogramma dei lavori è di accompagnamento alla domanda di concessione di derivazione d acqua ad uso idroelettrico dal Torrente Pesio in Comune di Chiusa di Pesio ai sensi del D.P.G.R. 29 luglio 2003, n. 10/R e s.m.i. Regolamento Regionale recante: Disciplina dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica. Il presente progetto di derivazione di acqua pubblica è soggetto alla verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale ai sensi dell art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., dell art. 4 della L.R. 40/1998 e s.m.i.. 2 FASE DI COSTRUZIONE 2.1 SITI DI CANTIERE E PIAZZALI L insieme delle opere idrauliche ed edili necessarie alla formazione dell impianto in progetto che prevede la derivazione dal Torrente Pesio, sono state suddivise in lotti in modo da comprendere nell ambito di ogni lotto quelle opere che, sia per localizzazione che per caratteristiche e modalità costruttive, siano potenzialmente eseguibili da una singola impresa. L indicazione e la suddivisione dei lotti di intervento è riportata nella tabella sottostante. Tabella 2.1: Aree occupate dalle opere in progetto. Identificazione L1 (C1) L2 (CM1) L3 (C2) Descrizione Opere di derivazione, canale di derivazione, camera di carico e opere annesse Condotta forzata ed opere annesse Fabbricato centrale, canale di restituzione ed opere annesse La costruzione dell impianto in progetto necessita di cantieri fissi solo in corrispondenza delle opere più significative, quali quelle relative ai lotti L1 ed L3 riguardanti l opera di presa, il canale di derivazione, la camera di carico e il fabbricato della centrale in progetto, mentre per la posa della condotta forzata non verrà attrezzato alcun cantiere fisso, bensì mobile, trattandosi di un intervento che si svolgerà lungo un percorso prestabilito e procederà per tratti consecutivi di lunghezza limitata. Il cantiere fisso si caratterizza per la sua articolazione di attività più o meno specifica (esecuzione di carpenterie, confezionamento di conglomerati cementizi, ecc..) mentre i piazzali saranno prevalentemente destinati al deposito transitorio di materiali ed alla manovra di mezzi. 1

6 2.2 DESCRIZIONE DEI SITI DI CANTIERE E DEI RIPRISTINI Nel presente paragrafo vengono analizzate nello specifico, le effettive necessità di utilizzazione dei suoli in fase di costruzione. a) Cantieri fisso C1 Opere di presa, del canale di derivazione, camera di carico e opere annesse Il sito interessato dal cantiere fisso C1, inerente l opera di presa, il canale di derivazione e la camera di carico non presenta particolari difficoltà di sistemazione cantieristica, in quanto raggiungibile mediante la strada comunale asfaltata esistente e una breve pista sterrata in progetto in area prativa in sponda destra del T. Pesio che permetterà di raggiungere la zona di presa. I materiali movimentati dagli scavi saranno sistemati temporaneamente sull area limitrofa e verranno riutilizzati per il ripristino della zona circostante. Ai fini del riutilizzo del materiale proveniente dagli scavi per i ripristini si provvederà a depositare separatamente il terreno vegetale dal sottosuolo. È stata inoltre considerata la necessità di un area destinata a piazzale di cantiere dove sarà disposto il deposito temporaneo dei materiali necessari alle varie lavorazioni in prossimità della camera di carico in progetto. Il materiale di scavo dell opera di presa, e quindi in alveo, sarà completamente riutilizzato per la sistemazione dell area dell alveo interessata dai lavori, per l imbottimento delle sponde o a colmamento delle depressioni. Il materiale in eccesso proveniente dallo scavo e ritombamento del canale di derivazione e della camera di carico, sarà utilizzato per la sistemazione dell area interessata dal canale stesso e la zona limitrofa alla camera di carico. Il terreno depositato nell area limitrofa sarà utilizzato man mano che si procederà con la costruzione per il ritombamento attorno ai manufatti. Il terreno verrà risistemato cercando di mantenere la stessa successione stratigrafica con cui è stato estratto. In particolare lo strato superficiale sarà ricostituito con il terreno vegetale precedentemente accantonato che avendo maggiori componenti organiche risulta maggiormente adatto per gli interventi di inerbimento. Anche l area che temporaneamente sarà adibita a deposito dei materiali, prima del suo utilizzo come area di cantiere sarà oggetto di scotico con accantonamento del terreno vegetale, terreno che sarà poi nuovamente risistemato al termine dei lavori. Ad esecuzione avvenuta delle opere si procederà allo sgombero dei cantieri e alla risistemazione dell area utilizzando il materiale di scavo e riportando nella parte superficiale il terreno vegetale e procedendo in seguito agli inerbimenti. 2

7 b) Cantieri fisso C2 Fabbricato della centrale e suoi annessi Il sito per la realizzazione del canale fisso C2, inerente il fabbricato della centrale non presenta particolari difficoltà di sistemazione cantieristica, in quanto situato in un area adiacente alla strada provinciale SP 5 di collegamento tra Chiusa di Pesio e Roccaforte Mondovì. Il cantiere per la realizzazione del fabbricato della centrale in progetto e del canale di restituzione sarà installato sulla sponda destra del Torrente Pesio. I materiali movimentati dagli scavi saranno sistemati temporaneamente sul sito e verranno riutilizzati successivamente, in parte per il ripristino della zona circostante la centrale o delle altre aree del cantiere inerenti l intervento in progetto. I materiali movimentati dagli scavi saranno sistemati temporaneamente sull area limitrofa e verranno riutilizzati per il ripristino della zona circostante. È stata inoltre considerata la necessità di un area destinata a piazzale di cantiere dove sarà disposto il deposito temporaneo dei materiali necessari alle varie lavorazioni in prossimità della centrale in progetto. Il terreno depositato nell area limitrofa sarà utilizzato man mano che si procederà con la costruzione per il ritombamento attorno ai manufatti. Il terreno verrà risistemato cercando di mantenere la stessa successione stratigrafica con cui è stato estratto. Ad esecuzione avvenuta delle opere si procederà allo sgombero dei cantieri e alla risistemazione dell area. c) Cantiere mobile - Condotta forzata Il tratto interessato dalla posa della condotta forzata verrà percorso da un cantiere mobile il cui spostamento è previsto da valle verso monte (dal fabbricato della centrale in progetto fino alla camera di carico). La condotta forzata sarà realizzata in acciaio del diametro di mm e misurerà complessivamente una lunghezza di 1170 m. Sarà completamente interrata lungo l intero tragitto compreso tra la camera di carico ed il fabbricato della centrale. Nel primo tratto a partire dal fabbricato della centrale procedendo verso monte il tubo sarà posato all interno della galleria del canale di adduzione all impianto esistente. In zona prativa sarà posata ad una profondità variabile dell estradosso comunque con una profondità mai inferiore a 0,8-1 m. In via preventiva sarà ridotta al minimo l area destinata allo scavo per la formazione della posa della condotta. I materiali movimentati dagli scavi saranno sistemati temporaneamente sul sito a lato dello scavo stesso e verranno riutilizzati successivamente per il ritombamento e per i ripristini ambientali, quali la realizzazione delle opere di inerbimento. 3

8 d) Piazzali di servizio Sono previsti piazzali di servizio su cui saranno depositati i materiali cantieristici in corrispondenza della camera di carico e del fabbricato della centrale. Il piazzale presso l opera di presa al termine dei lavori sarà sgomberato e si provvederà a ripristinare il terreno agrario in modo che si possa riprendere la coltivazione. 2.3 FASI DI COSTRUZIONE E DURATE TEMPORALI L esecuzione delle opere e degli impianti in progetto, si esplicitano in specifiche fasi aventi proprie e particolari durate temporali (cfr. Tabella 2.2 Cronoprogramma dei lavori). Prevedendo sin d ora che l esecuzione della costruzione dell impianto nel suo complesso debba eseguirsi in un lasso di tempo di circa 8 mesi lavorativi, sarà necessario procedere per lotti distinti e con l utilizzo a volte contemporaneo di più imprese destinate alla costruzione delle varie componenti l impianto stesso, per cui con la locuzione fasi esecutive vengono individuate le tipologie di intervento singolarmente eseguibili o aventi particolare autonoma rilevanza. Dall analisi della tabella relativa al cronoprogramma dei lavori, si evince che l impianto in progetto può entrare in funzione già dopo circa 9 mesi dall inizio dei lavori. Nella predisposizione di tale tabella si è preso in considerazione e prestato particolare attenzione alla valutazione delle tempistiche relative all esecuzione delle specifiche opere in funzione delle caratteristiche climatiche dell area. Le fasi di costruzione dell impianto, che occuperanno circa 8 mesi di lavoro, sommariamente possono essere individuate come segue: 1. ALLESTIMENTO DEI CANTIERI: l operazione in oggetto consisterà nella predisposizione dei siti destinati al deposito temporaneo di materiali ed attrezzature, nonché alla delimitazione ed il picchettamento delle aree dove verranno realizzate le opere. La costruzione dell opera in progetto comporterà la realizzazione di due aree di cantiere C1 e C2 come viene illustrato nel paragrafo successivo. 2. COSTRUZIONE DEL FABBRICATO DELLA CENTRALE E DEL CANALE DI RESTITUZIONE DELLE ACQUE TURBINATE: la seconda fase costruttiva riguarderà la realizzazione del fabbricato della centrale, ad eccezione dell installazione delle apparecchiature elettriche ed elettromeccaniche, che consisterà in una fase successiva. Inoltre è considerato in questa fase lo scavo e la realizzazione del canale di restituzione della centrale, con annesse le opere accessorie. 3. COSTRUZIONE DEL CANALE DI DERIVAZIONE E DELLA VASCA DI CARICO: nella terza fase si provvederà alla realizzazione del tratto di canale di derivazione interrato e della vasca di carico 4

9 con le opere d arte accessorie. In particolare è compresa l esecuzione dello scavo e del manufatto relativo alla vasca di carico e al canale di fondo vasca. 4. COSTRUZIONE DELL OPERA DI PRESA E DELLE OPERE ANNESSE: la quarta fase riguarderà la realizzazione dell opera di presa e delle opere annesse, nonché della platea di fondo alveo e delle scogliere di protezione previste. 5. POSA DELLA CONDOTTA: la quinta fase costruttiva riguarderà l esecuzione degli scavi per la posa della condotta forzata. La posa della condotta forzata interrata in progetto procederà da valle verso monte. 6. OPERE ELETTRICHE ED ELETTROMECCANICHE: la sesta fase riguarderà l installazione delle apparecchiature elettromeccaniche ed elettriche specifiche all attività e relative al fabbricato della centrale: installazione - montaggio delle turbine; installazione dei generatori; installazione e montaggio delle apparecchiature elettriche e di sicurezza di funzionamento in centrale; installazione apparecchiature di comando. 7. ALLACCIAMENTO ENEL: la settima fase di costruzione riguarda l installazione delle apparecchiature ENEL e l allacciamento in parallelo con la linea elettrica esistente. 8. RIPRISTINI, SISTEMAZIONI FINALI E SMANTELLAMENTO CANTIERE: nell ultima fase, l impianto sarà pressoché completo strutturalmente e funzionalmente; si procederà pertanto allo smantellamento dei cantieri, alla pulizia delle aree interessate e al completamento dei ripristini. La costruzione dell impianto in progetto comporterà la realizzazione di due aree di cantiere fisse C1 e C2, e di un cantiere mobile per la posa della condotta. E inoltre previsto l allestimento di due piazzali di servizio in corrispondenza rispettivamente dell opera di presa e del fabbricato della centrale. L area di cantiere C1 è situata in prossimità del fabbricato della centrale e del canale di restituzione delle acque turbinate. Tale area sarà quindi impiegata per la realizzazione del fabbricato della centrale, del canale di restituzione interrato e delle opere correlate. L area di cantiere C2 sarà situata in prossimità della vasca di carico e permetterà la realizzazione dell opera di presa, del canale di derivazione, della vasca di carico e delle opere ed esse correlate. Le aree di cantiere C1 e C2 saranno raggiungibili tramite la viabilità esistente. In particolare il cantiere della centrale (C1), sarà direttamente accessibile tramite la S.P. 5. Il cantiere dell opera di presa (C2) sarà raggiungibile a partire dalla strada provinciale, proseguendo sulla strada comunale e infine in un breve percorso in area prativa. Al termine dei lavori si effettuerà il ripristino dei luoghi lungo il tracciato della condotta e lungo il percorso seguito dai mezzi d opera. Si riporta nella seguente tabella il cronoprogramma dei lavori (Tabella 2.2). 5

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11 Tabella 2.2 Cronoprogramma dei lavori 7

12 2.4 VIABILITA' INTERESSATA E TRAFFICO GENERATO Il traffico che verrà generato dalla costruzione dell impianto sulla viabilità principale per l accesso ai siti è suddivisibile in traffico pesante e traffico leggero. Il transito dei mezzi pesanti durante la fase di costruzione delle opere è essenzialmente quello dovuto al trasporto dei materiali da costruzione e delle apparecchiature che saranno impiegate dall impresa esecutrice dell opera. Il traffico leggero che verrà originato dal cantiere sarà costituito dai mezzi utilizzati per il trasporto del personale dell impresa e del personale tecnico da e per i cantieri. Il transito per il trasporto a rifiuto dei materiali di scavo può definirsi invece di scarsa importanza in quanto nella progettazione si cercherà di prevedere il riutilizzo in loco in maniera pressoché totale del materiale di scavo. La viabilità interessata dal traffico generato dall esecuzione dell opera sarà rappresentata essenzialmente dalla S.P. 5 e dalle strade comunali. Una valutazione di massima del traffico giornaliero medio indotto dal transito dei mezzi d opera sulle strade principali di accesso ai siti si può stimare in un valore medio di 4-5 veicoli al giorno. 2.5 RIFIUTI ED EMISSIONI PRODOTTE I rifiuti che si prevede possano venire prodotti, riguarderanno essenzialmente scarti di materiali da costruzione o cantieristici, quali sfridi e residui relativi a: - ferro da armatura per cemento armato trattasi di tronconi di ferro o reti elettro-saldate, residuanti a seguito della lavorazione e posa nei casseri; - materiale metallico di tipo vario trattasi di tronconi di ferro o reti elettrosaldate, chioderia, ecc..; - residui ritagli delle guaine catramate e di elastomero trattasi di porzioni di scarto delle guaine utilizzate per l impermeabilizzazione dei fabbricati, nonché residui delle guaine di rivestimento delle tubazioni in ferro; - residui di tavole di legname da carpenteria trattasi di porzioni di scarto del legname in oggetto che risultano inutilizzabili; - pallets relativi a imballaggi in legno trattasi di imballaggi di rifiuto relativi a trasporti di alcuni materiali da costruzione come ad esempio i sacchi di cemento o utilizzati per stivare e trasportare apparecchiature meccaniche, elettriche elettroniche. - involucri in carta dei sacchetti di cemento trattasi dei contenitori del cemento in formato normalmente da kg. 25 l uno, che verrà utilizzato per la confezione in loco di conglomerati per piccole opere d arte; 8

13 - rifiuti organici rifiuti prodotti dalle baracche adibite a servizi igienici (come determinato dagli art. 36/37/39 del D.P.R. del 19/03/1956 n. 303). Tali rifiuti (acque bianche e nere) verranno stoccati in apposite cisterne che verranno poi svuotate nel depuratore più prossimo al cantiere. In corrispondenza dei cantieri fissi (opera di presa e fabbricato della centrale) verrà attrezzata una zona appositamente munita di contenitori metallici che serviranno per la raccolta differenziata dei materiali a rifiuto. Per quanto riguarda le emissioni, ci si deve riferire essenzialmente ai gas di scarico prodotti dai mezzi meccanici. Oltre ai gas di scarico generati dal traffico dato dal trasporto dei materiali ai cantieri e giornalmente delle maestranze, che si può ritenere nel complesso irrilevante, non vi sarà aumento significativo di emissioni di gas di scarico provenienti dai mezzi d opera durante la costruzione dell impianto. 9

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