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1 Le politiche commerciali. Esercizio n.1 Prendete il caso di un paese piccolo nel mercato delle banane. Supponiamo che esso ne importi al prezzo di 2$ al Kg. La sua curva di domanda per le banane sia D = 600 5P, mentre la curva di offerta sia S = P a) Quanti kg di banane verranno importati in assenza di interventi di politica commerciale? b) Di quanto aumenterbbe il prezzo interno se venisse imposta una quota (contingentamento) pari a 300 kg? c) A quanto ammonteebbe, e chi si approprierebbe della rendita da contingentamento? d) A quanto ammonterebbe la distorsione nel consumo? e) A quanto ammonterebbe la distorsione nella produzione? f) A quanto ammonterebbe la perdita secca indotta dall imposizione della quota? E come interpretate la perdita secca? La curva di domanda di importazioni del paese in questione sarà MD = D S = 600 5P ( P) = 500 8P Dal momento che P = 2, la quantità importata in assenza di politica commerciale sarà pari a MD = = 484 kg Notiamo anche che, usando le funzioni di domanda e di offerta, le quantità acquistate dai consumatori interni e vendute dai produttori domestici sono pari, rispettivamente, a 590 kg e 106 kg. Se venisse imposta una quota pari a 300 kg, il nuovo prezzo interno si dovrà calcolare usando 300 = P, da cui 8P = 200, da cui P = 25. Il prezzo interno subirebbe perciò un sensibile aumento, da P=2 fino a P=25. Notiamo che con l imposizioe della quota le quantità acquistate dai consumatori interni e vendute dai produttori domestici sono pari, rispettivamente, a 475 e 175. La rendita da contingentamento ammonta a (25-2)x300 = 6900$. Si tratta del guadagno che coloro cui sono assegnate le licenze di importazione riescono a realizzare comperando ciascun kg di banane al prezzo mondiale (2) e rivendendole all interno ad un prezzo molto maggiorato (25) La distorsione nel consumo (che NON coincide con la perdita di benessere subita dai consumatori) corrisponde all area del triangolo definito dalla riduzione della quantità consumata e dall incremento del prezzo. Avremo cioè: Distorsione nel consumo = [( )x23]/2 = $

2 La distorsione nella produzione (che NON coincde con il guadano di benessere del produttore) corrisponde all area del triangolo definito dall incremento della produzione realizzata dai produttori interni e dall aumento di przzo di cui essi beneficiano. Avemo: Distorsione nella produzione = [( )x23]/2 = 793.5$ Pedita secca = Distorsione nella produzione + distorsione nel consumo = 2116$ La perdita secca costituisce in sostanza quella parte della perdita di benessere dei consumatori di cui non si appropria nesun altro. Essa si spiega con un duplice fatto: a) vi sono quantità di banane che senza quota sarebberp state consumate e che ora non si consumano più; b) vi sono quantità di patate che senza imporre la quota sarebbero state prodotte da imprese (straniere) più efficienti. Le politiche commerciali. Esercizio n.2 Con riferimento all esercizio precedente, quale sarebbe il dazio doganale ad valorem necessario a produrre gli stessi risultati quantitativi precedentemente ottenuti? Sappiamo che dopo l imposizione di un dazio il prezzo prevalente, nel caso di economia piccola, è pari a P(1+t), avendo indicato con t l aliquota del dazio. Nel nostro caso dovrà perciò essere 25 = 2(1+t) Da cui 25 = 2 + 2t, quindi 2t = 23, quindi t = 23/2 = 11.5 = 1150% Le politiche commerciali. Esercizio n.3 Quale sarebbe il grado effettivo di protezione sulle magliette di cotone in Giappone se il prezzo mondiale delle magliette fosse 20$, il paese imponesse un dazio sulla loro importazione del 30%, il prezzo mondiale del cotone necessario a produrre una maglietta fosse 5$ e il paese imponesse anche un dazio sull importazione di cotone del 20%? Il ragionamento è il seguente. In assenza di dazi doganali, i produttori di magliette di cotone, per essere competitivi, avrebbero dovuto limitare i costi dei fattori di produzione a (20 5) = 15$. Qualsiasi livello superiore li avrebbe estromessi dal mercato. Con i dazi invece il loro margine di manovra diventa 20(1+0.3)-5(1+0.2)= 26-6 = 20$. Per essi diventa più facile essere competitivi, e il grado di protezione effettiva loro accordato è (20-15)/15 = 33.33%. Allo stesso risultato si sarebbe giunti applicando la formula GPE P P f c = t f tc, Pf Pc Pf Pc

3 avendo indicato con GPE il grado di protezione effettiva, con t f e t c rispettivamente l aliquota del dazio sul prodotto finito (magliette) e sulle parti componenti (cotone) ed infine con P f e P c i prezzi mondiali del prodotto finito e delle parti componenti. Dalla formula appena esposta risulta con chiarezza che il grado di protezione effettiva garantito ai produttori di un bene finito varia inversamente con la protezione offerta ai produttori di parti componenti. Le politiche commerciali. Esercizio n.4 L industria aereonautica europea riceve aiuti da molti governi. Alcuni stimano che questi aiuti arrivino al 20% del prezzo di vendita di ciascun aereo. In altri termini, un aereo venduto a 50 milioni di dollari può esserne costati 60 per essere prodotto. Allo stesso tempo, circa la metà del prezzo di vendita di un aereo di produzione europea rappresenta costi di componenti acquistati al di fuori dell Europa. Qual è il tasso di protezione effettiva di cui godono i produttori europei? Seguendo il medesimo ragonamento svolto nell esercizio precedente, possiamo dire quanto segue. Il costo delle parti componenti è la metà del prezzo di vendita, ovvero, nel nostro caso,la metà di 50 milioni: 25 milioni. Ciò significa che il margine entro cui ciascun produttore efficiente deve rimanere è pari a (50-25) milioni = 25 milioni. I produttori europei in realtà non riescono a rimanere entro tale margine, dal momento che per essi il costo complessivo di produzione è di 60 milioni e dunque il costo dei fattori di produzione da essi sostenuto è pari a (60-25) = 35 milioni. Il GPE si calcola perciò come (35-25)/25 = 40%. Le politiche commerciali. Esercizio n.5 Si considerino due paesi, H e F. Nel paese H le funzioni di domanda e di offerta di grano siano: D = P (domanda) S = P (offerta) Nel paese F le funzioni di domanda e di offerta di grano siano: D = 80 20P (domanda) S = P (offerta) a) Determinate l equilibrio di libero scambio, ovvero il prezzo mondiale di equilibrio, chi importa e quanto, chi esporta e quanto; b) quali effetti produrrebbe l introduzione da parte del paese importatore (dite di quale si tratta) di un dazio specifico sulle importazioni di grano pari a T=0.5? Per ciascun paese calcolate gli effetti del dazio sul prezzo vigente e sul benessere, con riferimento sia ai singoli gruppi che all economia nel suo complesso. Spiegate attentamente i risultati ottenuti. c) supponete poi che il paese esportatore (dite di quale si tratta) offra ai propri esportatori un sussidio pari a S=0.5 per unità esportata. Per ciascun paese calcolate gli effetti del sussidio sul prezzo vigente e sul benessere, con riferimento sia ai singoli gruppi che all economia nel suo complesso

4 a) Il prezzo di equilibrio del grano nel paese H (P H ) si ottiene dall eguaglianza fra domanda e offerta P H = 20+20P H, da cui P H = 2; nel paese F avremo invece 80-20P F = 40+20P F, da cui P F = 1; Poiché P F < P H ne segue che il paese F esporterà grano, mentre il paese H lo importerà. Per determinare il prezzo mondiale di equilibrio, P w, occorre eguagliare la domanda di importazioni espressa da H con l offerta di esportazioni decisa da F. Quanto alla prima, avremo MD = P w -(20+20P w ) = 80-40P w ; l offerta di esportazioni sarà invece pari a XS = 40+20P w -(80-20P w ) = P w Ora, MD=XS implica che 80-40P w = P w da cui, P w = 1.5 A questo prezzo mondiale di equilibrio il paese H importerà (ovvero il paese F esporterà) MD = 80-40(1.5) = 20 unità di grano b) In linea del tutto generale possiamo osservare quanto segue. In assenza di dazi (come nel caso appena illustrat), per individuare l equilibrio mondiale abbiamo risolto un semplicissimo sistema di tre equazioni nelle tre incognite MD, XS e P w, ovvero MD = P w XS = P w MD=XS L introduzione di un dazio comporta che, rispetto al prezzo mondiale di equilibrio appena individuato, vi sia nel paese che ha deciso di introdurlo una riduzione dell offerta complessivamente disponibile e perciò un incremento del prezzo domestico, da P w a P t ; e che vi sia, nel resto del mondo, un corrispondente aumento dell offerta disponibile e perciò una riduzione del prezzo, da P w a P r. Da ciò consegue che in ogni caso, quale che sia la dimensione dei paesi presi in considerazione, l individuazione dell equilibrio mondiale susseguente all introduzione del dazio richiede la risoluzione di un sistema questa volta di quattro equazioni in quattro incognite, ovvero 1)MD = P t 2)XS = P r 3)P t -P r =0.5 4)MD=XS

5 Risolvere questo sistema (in cui la terza equazione ci dice che la differenza fra prezzo interno e prezzo estero deve essere pari all ammontare del dazio) è semplicissimo. Sostituendo la terza equazione nella prima esso si può riscrivere come 1)MD = (0.5+P r ) 2)XS = P r 3)MD=XS Eguagliando le prime due equazioni a questo punto si ottiene una equazione in una sola incognita, ovvero 80-40(0.5 + P r ) = P r da cui 60-40Pr = Pr da cui P r = 1.25 Utilizzando la relazione P t -P r =0.5 si ottiene quindi P t = 1.75 L introduzione del dazio è perciò tale che l amontare scambiato (importato da H ed esportato da F) sia pari a (0.5+P r ), ovvero ( ) = 10 A questo punto possiamo calcolare gli effetti di benessere sia per il paese H che per il paese F Effetti di benessere nel paese H Analizziamo gli effetti di benessere categoria per categoria CONSUMATORI In assenza di dazio, ovvero al prezzo mondiale di 1.5, i consumatori consumavano P w = 70 unità di grano. Il loro surplus era perciò pari a 1 Surplus senza dazio = [(5-1.5)x70]/2 = L introduzione del dazio costringe i consumatori di H ad acquistare meno grano. In particolare, poiché il prezzo cresce fino a 1.75, essi potranno consumare solamente P t = 65. Il loro surplus diventa perciò 1 Per il calcolo del surplus, in genere effettuato a partire da un grafico in cui i prezzi sono misurati in ordinata e le quanttà in ascissa, è conveniente riscrivere la funzione di domanda di grano nel paese H come P = 5 (1/20)D, che è identica a quella fornita nel testo. Semplicemente, invece di esprimere le quantità in funzione dei prezzi, si sono espressi i prezzi in funzione delle quantità.

6 Surplus con dazio = [(5-1.75)x65]/2 = La perdita di benessere per i consumatori è perciò pari a ( ) = PRODUTTORI In assenza di dazio, ovvero al prezzo mondiale di 1.5, i produttori domestici producevano 20+20P w = 50 unità di grano. Il loro surplus era perciò pari a 2 Surplus senza dazio = [(1.5-(-1))x50]/2 - [(1x20)/2] = 52.5 L introduzione del dazio permette ai produttori domestici di produrre più grano. In particolare, poiché il prezzo cresce fino a 1.75, essi potranno produrre 20+20P t = 55 unità di grano. Il loro surplus diventa perciò Surplus con dazio = [(1.75-(-1))x55]/2 - [(1x20)/2] = Il guadagno di benessere per i produttori è perciò pari a ( ) = GOVERNO/CONTRIBUENTI Il governo, e perciò i contribuenti, stanno meglio grazie al introduzione del dazio. Su ciascuna delle 10 unità importate dopo l introduzione del dazio il governo incassa infatti un imposta doganale pari a 0.5. Il guadagno dei contribuenti è dato dal gettito fiscale complessivo (0.5x10) = 5. Nel complesso, perciò, il paese H realizza un guadagno di benessere pari a ( ) = Il risultato ottenuto è apparentemente strano, dal momento che in generale l introduzione di un dazio si associa ad una riduzione di benessere complessivo per il paese che la decide. La ragione di questa solo apparente stranezza è semplice. A decidere l introduzione del dazio è un paese che, rispetto alla dimensione del mercato mondiale del grano, non può afatto dirsi piccolo. Per rendersene conto è sufficiente guardare alle funzioni di domanda in H (D = P) e in F (D = 80-20P), da cu si vede che per qualsiasi prezzo è maggiore la quantità di grano domandata in H di quella domandata in F. Il lettore può facilmente verificare che se in F la funzione di domanda fosse, per esempio, D = P, si ritroverebbe il risultato standard secondo cui l imposizione di un dazio da parte di H ne riduce il benessere. Effetti di benessere nel paese F Lo svolgimento di questa parte dell esercizio, metodologicamente identica alla precedente, è lasciata al lettore. 2 Per il calcolo del surplus, in genere effettuato a partire da un grafico in cui i prezzi sono misurati in ordinata e le quanttà in ascissa, è conveniente riscrivere la funzione di offerta di grano nel paese H come P = -1 +(1/20)S. Il fatto che l intercetta sull asse verticale sia negativa, congiuntamente al fatto che un prezzo non può mai essere negativo, ci costringe a calcolare il surplus del produttore come l area inclusa fra la curva di prezzo e la curva di offerta, ma al di sopra dell asse delle ascisse. Per questa ragione, rispetto alla formula consueta, dobbiamo sottrarre l area del triangolo che si colloca al di sotto dell asse delle ascisse, tenendo conto che l intercetta della curva di offerta sull asse delle ascisse (delle quantità) si trova ponendo 0=-1+(1/20)S, da cui S=20 costituisce l intercetta che andavamo cercando.

7 c) Ad introdurre il sussidio sarà il paese F, ovvero il paese esportatore. Il ragionamento da svolgersi è del tutto simile a quello descritto con riferimento all introduzione del dazio (un sussidio non è che un dazio negativo in fin dei conti). Ancora una vota, cioè, dovremo risolvere un sistema di 4 equazioni in 4 incognite. Indichiamo con P E e P M il prezzo prevalente rispettivamente nel paese esportatore e nel paese importatore dopo l introduzione del sussidio. Dal momento che il sussidio riduce l offerta interna nel paese esportatore e la aumenta nel paese importatore (nel resto del mondo), dovrà essere P E > P w > P M Avremo: 1)MD = P M 2)XS = P E 3)P E -P M =0.5 4)MD=XS La soluzione di questo sistema (il procedimento è identico a quello già svolto nel caso del dazio) sarà: P E = 1.75, P M = 1.25, MD=XS= 30 Come si può notare il sussidio deciso dal paese F stimola il commercio internazionale, accresce cioè il volume scambiato fra H ed F (mentre il dazio imposto da H contraeva il volume scambiato). Effetti di benessere nel paese F CONSUMATORI L effetto del sussidio è certamente negativo per i consumatori del paese F. Senza il sussidio essi potevano consumare 80-20(1.5)=50 unità di grano; dopo il sussidio ne possono consumare solamente 80-20(1.75)=45. Dunque 3 : Surplus prima del sussidio = [(4-1.5)x50]/2 = 62.5 Surplus dopo il sussidio = [(4-1.75)x45]/2 = Perdita di benessere = = PRODUTTORI I produttori di F staranno invece sicuramente meglio grazie al sussidio all export. In assenza di sussidio, infatti, essi producevano 40+20(1.5) = 70 unità di grano; con il sussidio ne producono invece 40+20(1.75)=75. Avremo dunque 4 3 Per il calcolo del surplus, in genere effettuato a partire da un grafico in cui i prezzi sono misurati in ordinata e le quanttà in ascissa, è conveniente riscrivere la funzione di domanda di grano nel paese F come P = 4 (1/20)D, che è identica a quella fornita nel testo. Semplicemente, invece di esprimere le quantità in funzione dei prezzi, si sono espressi i prezzi in funzione delle quantità. 4 Per il calcolo del surplus, in genere effettuato a partire da un grafico in cui i prezzi sono misurati in ordinata e le quanttà in ascissa, è conveniente riscrivere la funzione di offerta di grano nel paese F come P = -2 +(1/20)S. Il fatto che l intercetta sull asse verticale sia negativa, congiuntamente al fatto che un prezzo non può mai essere negativo, ci costringe a calcolare il surplus del produttore come l area inclusa fra la curva di prezzo e la curva di offerta, ma al di sopra dell asse delle ascisse. Per questa ragione, rispetto alla formula consueta, dobbiamo sottrarre l area del triangolo che si colloca al di sotto dell asse delle ascisse, tenendo conto che l intercetta della curva di offerta sull asse delle ascisse (delle quantità) si trova ponendo 0=-2+(1/20)S, da cui S=40 costituisce l intercetta che andavamo cercando

8 Surplus prima del sussidio = [(1.5-(-2))x70]/2 [(2x40)/2] = 82.5 Surplus dopo il sussidio = [(1.75-(-2))x75]/2 [(2x40)/2] = Guadagno di benessere = = GOVERNO/CONTRIBUENTI Al governo tocca sborsare 0.5 per ognua delle 30 unità esportate. La spesa complessiva (perdita di benessere) per i contribuenti è perciò pari a 15. Per il paese F nel suo complesso la decisione di pagare un sussidio sull esportazione di grano produce pertanto una perdita secca complessiva di =8.75 Effetti di benessere nel paese H Questa parte dell esercizio è lasciata al lettore

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