REGIMI DI RISPARMIO/TASSAZIONE

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1 REGIMI DI RISPARMIO/TASSAZIONE La riforma del 1998 prevede un ampio coinvolgimento degli intermediari nell accertamento e nel prelievo dell imposta semplificazione, contrasto all evasione Prevede tre diversi regimi di tenuta dei risparmi (e relativa tassazione) tra i quali il risparmiatore può, optare: Regime del risparmio individuale (o della dichiarazione) Regime del risparmio amministrato Regime del risparmio gestito individuale collettivo (fondi comuni d investimento) Il decreto milleproroghe 2011 ha riformato la tassazione dei fondi comuni di investimento interni creando di fatto un quarto regime di risparmio e di tassazione Ludovico Carrino 14

2 In tutti i regimi si applicano le aliquote viste in precedenza Tuttavia, le modalità applicative divergono rispetto: all obbligo di inclusione in dichiarazione o meno (anonimato) alla possibilità di recupero delle minusvalenze al momento in cui rilevano le plus/minusvalenze (realizzazione/maturazione) criterio della realizzazione: la plus/minusvalenza è la differenza tra corrispettivo per la vendita e il costo di acquisto: la tassazione avviene al momento della cessione criterio della maturazione: nell anno di acquisto, la plus(minus)valenza è la differenza tra valore maturato alla fine dell anno e costo di acquisto; negli anni successivi, la plus(minus)valenza è la differenza tra valore maturato alla fine dell anno e valore all inizio dell anno 15

3 Regime del Risparmio individuale Le aliquote sono quelle già viste OBBLIGATORIO per partecipazioni qualificate o in paradisi fiscali Redditi di capitale Interessi : ritenute a titolo d imposta operate dall intermediario. Non c è obbligo di dichiarazione annuale Dividendi e plusvalenze da PQ: obbligo di dichiarazione. In IRPEF: Al 100% se provenienti da società residenti in paesi a fiscalità privilegiata al 49.72% altrimenti Redditi diversi Devono sempre analiticamente essere dichiarati, sia se soggetti a sostitutiva sia se soggetti a Irpef (non è garantito anonimato) Le minusvalenze sono compensabili con plusvalenze (nell ambito dello stesso regime di tassazione) ma non con altri redditi le minusvalenze da PQ si compensano solo con plusvalenze dello stesso tipo La tassazione avviene alla realizzazione (a fine anno) Saldo negativo riportabile in avanti per 4 anni 16

4 Esempio, risparmio individuale Matteo percepisce interessi lordi su titoli di stato italiani per 100 realizza una plusvalenza da partecipazione non qualificata in società residente in Italia per 175 vende una partecipazione non qualificata in una società residente in Italia realizzando una minusvalenza di 200 Matteo può compensare la minusvalenza nello stesso periodo di imposta con la plusvalenza per 175. i restanti 25 euro di minusvalenza potranno essere dedotti nei 4 anni successivi Il tributo sui rendimenti dei titoli di stato (12,5%) è alla fonte! Matteo riceve 87,5 euro di interessi netti. L imposta di 12,5 è trattenuta dall intermediario finanziario che interviene nell operazione 17

5 Regime del Risparmio amministrato Le aliquote sono quelle già viste Non è applicabile a PQ o a redditi da paradisi fiscali Il risparmiatore tiene i propri titoli, quote o certificati in custodia o amministrazione presso uno o più intermediari, senza affidarne loro la gestione. È garantito l anonimato Plusvalenze: la tassazione avviene alla realizzazione, ma nel corso dell anno: l intermediario effettua il prelievo sulla singola operazione. Le minusvalenze possono essere dedotte dalle plusvalenze nell anno in corso o nei quattro successivi solo nell ambito dello stesso rapporto di amministrazione. Il prelievo avviene in forma anonima a carico dell intermediario 18

6 Regime del Risparmio gestito Le aliquote sono quelle già viste Non è applicabile a PQ o a redditi da paradisi fiscali Il risparmiatore affida la gestione del patrimonio ad un intermediario Il periodo di imposta coincide con l anno fiscale Anno per anno si calcola un risultato di gestione che comprende redditi di capitale e redditi diversi Sul risultato di gestione l intermediario applica l aliquota del 26% (era il 20% prima della riforma 2014). 19

7 Il risultato di gestione = Patrimonio finale - patrimonio iniziale + prelievi e proventi distribuiti - conferimenti e sottoscrizioni - redditi esenti - redditi assoggettati ad aliquota diversa (tit. Stato) Perché si sommano i prelievi? la riduzione del valore del patrimonio dovuta ad un prelievo intercorso tra inizio e fine periodo non è una perdita di gestione: potrebbe anzi dar luogo alla realizzazione di una plusvalenza (oppure di una minusvalenza) Perché si sottraggono i conferimenti? Perché l aumento del valore del patrimonio dovuto ad un nuovo conferimento non costituisce utile di gestione. 20

8 Il risultato di gestione include Redditi da capitale e diversi ad esclusione dei dividendi e plusvalenze su partecipazioni qualificate Interessi e dividendi (inclusi per un importo al lordo dell imposta) Si possono dedurre minusvalenze (e altre perdite) anche da redditi di diversa natura. Importante vantaggio rispetto agli altri regimi. Il risultato netto di gestione: è tassato al 26% è tassato in base alla maturazione (svantaggio rispetto agli altri regimi) è tassato in forma anonima Se negativo, può essere sottratto dai risultati dei 4 anni successivi 21

9 Confronto tra regimi di tassazione I redditi da partecipazione qualificata: Vanno sempre in BI Irpef (al 49,72% se white-list, altrimenti 100%) Sono compensati solo con minusvalenze da qualificata L anonimato è garantito tranne che nel risparmio individuale Per i redditi da partecipazioni qualificate Possibilità di compensazione Il risparmio gestito è l unico regime che consente la compensazione fra redditi di capitale e altri redditi Timing della tassazione Maturazione nel risparmio gestito Realizzazione negli altri regimi 22

10 Esercizio Veronica ad inizio anno ha un patrimonio di percepisce interessi lordi su titoli di Stato per 100; dividendi lordi da partecipazioni non qualificate in società italiana per 200 minusvalenza pari a 50 maturata su azioni Risparmio individuale Aliquota su TdS = 12.5% Aliquota su dividendi = 26% La minusvalenza compensa le sole plusvalenze Non ci sono plusvalenze: la compensazione varrà fino al IV anno successivo. Veronica paga e dichiara T = 12, = 64,5 Risparmio amministrato Tutto uguale al risparmio individuale, ma l anonimato è garantito 23

11 Veronica ad inizio anno ha un patrimonio di percepisce interessi lordi su titoli di Stato per 100; dividendi lordi da partecipazioni non qualificate in società italiana per 200 minusvalenza pari a 50 maturata su azioni Risparmio gestito Cerco il risultato di gestione La minusvalenza compensa anche redditi non-plusvalenze Patrimonio finale PF = = Patrimonio iniziale PI = 1000 Risultato di gestione: PF = Prelievi = 0 - Versamenti = 0 - Redditi tassati ad aliquote diverse dal 26% = Redditi esenti = 0 - PI = 1000 = 150 Aliquota sul risultato = 26% 150 x 0,26 = 39 I titoli di Stato sono tassati al 12,5% 100 x 0,125= 12,5 Veronica paga T = ,5 = 51,5 Con il risparmio individuale o amministrato T = 64,5 (effetto della compensazione della minusvalenza) 24

12 Esercizio 2 Ad inizio anno il professore Pierluigi possiede titoli di Stato (TdS) italiani: azioni IT1 (p. non qualificata): (valore di acquisto) azioni IT2 (p. qualificata): Durante l anno percepisce dividendi lordi da IT1 per Vende le azioni IT1 per che spende in una Alfa Romeo Arna percepisce interessi lordi su TdS per percepisce dividendi lordi da IT2 per A fine anno, il valore dei TdS è Dunque, REDDITI DA CAPITALE: Interessi su TdS = 2000 Dividendi da part NQ = 4000 Dividendi da partecipazione qualificata = 6000 REDDITI DIVERSI Plusvalenza realizzata su part NQ = = 8000 Posso compensare qualunque sia il regime: si tratta degli stessi redditi Plusvalenza MATURATA su TdS = = 5000 (va tassata al 12.5%) 25

13 Per il risparmio individuale, serve conoscere i redditi di Pierluigi: Interessi su TdS = 2000 Dividendi da part NQ = 4000 Plusvalenza su part NQ = = 8000 Posso compensare qualunque sia il regime (stessi redditi) Plusvalenza MATURATA su TdS = = 5000 Dividendi da partecipazione qualificata = 6000 Risparmio individuale Ritenuta alla fonte su TdS: 12,5% * 2000 = 250 Ritenuta alla fonte su dividendi: 26% * 4000 = 1040 Aliquota su plusvalenze di p.nq : 26% * 8000 = 2080 Le plusvalenze MATURATE non sono tassate Totale pagato = =

14 Patrimonio iniziale = (TdS) (partec. NQ IT1) = Dividendi da partecip.q = 6000 vanno in IRPEF, non qui. A fine anno ha TdS = andranno nel PF La plusvalenza MATURATA sui TdS ( = 5000) al momento farebbe parte dell imponibile di Pierluigi: sta nel PF che compone il RG. Ma la plusvalenza su TdS va tassata al 12,5% come gli interessi su TdS, quindi DOVRO TOGLIERLA DAL RG. Interessi su TdS = 2000 vanno nel PF ma sono redditi al 12,5%, non li voglio nel RG: li dovrò sottrarre. Dividendi da partecip. NQ IT1 = 4000 nel PF Ha venduto partecip. NQ IT1 per i non stanno nel PF ma li voglio nel RG: li dovrò sommare, sono un «prelievo» La plusvalenza REALIZZATA su IT1 sta già nell imponibile di Pierluigi: aggiungo al RG, poi sottrarrò il PI che comprende il valore iniziale di IT1 (40000) PF = (titoli) (interessi TdS) (dividendi IT1) = RG = PF + prelievi redditi con aliquota diversa da 26% PI RG = = Sul RG, 26% gettito = 3120; Su interessi e plusv. TdS, 12,5% gettito = 875 Totale da pagare = 3995 Risparmio gestito: serve il PI, il PF e il RG 27

15 Esercizio 3 Signor Pietro, ad inizio anno detiene in TdS, in obbligazioni azioni NQ di IT1, 5000 azioni NQ di IT2 Durante l anno: Interessi su TdS = 500; interessi su obbligazioni = 600 Dividendi da IT2 = 200 Vende le azioni IT2 a 5800 per comprare una Fiat Duna Dynamique A fine anno: Valore obbligazioni = 20400, TdS = 20000; Azioni IT1 = Quindi, redditi DA CAPITALE: Interessi TdS = 500; Interessi su obbligazioni = 600 Dividendi (NQ) IT2 = 200 Redditi DIVERSI: Plusvalenza realizzata su azioni (NQ) IT2 = = 800 Plusvalenza maturata su obbligazioni = = 400 Plusvalenza maturata su azioni (NQ) IT1 = =

16 Risparmio individuale. Conosco i redditi di Pietro: Interessi TdS = 500; Interessi su obbligazioni = 600 Dividendi (NQ) IT2 = 200 Plusvalenza realizzata su azioni (NQ) IT2 = = 800 Plusvalenza maturata su obbligazioni = = 400 Plusvalenza maturata su azioni (NQ) IT1 = = 400 Risparmio individuale Ritenuta alla fonte su TdS: 12,5% * 500 = 62,5 Ritenuta alla fonte su obblig: 26% * 600 = 156 Ritenuta alla fonte su dividendi IT2: 26% * 200 = 52 Aliquota su plusvalenze di IT2 : 26% * 800 = 208 Le plusvalenze MATURATE non sono tassate Totale pagato = 62, = 478,5 29

17 Risparmio gestito: serve il PI, il PF e il RG Patrimonio iniziale = (TdS) (obblig) (IT1) (IT2) = A fine anno ha TdS = andranno nel PF Interessi su TdS = 500 vanno nel PF ma sono redditi al 12,5%, non li voglio nel RG A fine anno obbligazioni valgono andranno nel PF La plusvalenza MATURATA sulle obblig sta quindi nell imponibile di Pietro: i sono nel CF, poi sottrarrò il PI che comprende il valore iniziale delle obbligazioni (20000) Interessi su obbligazioni = 600 nel PF A fine anno azioni IT1 valgono andranno nel PF Come sopra, la plusvalenza MATURATA sta quindi nell imponibile di Pietro Dividendi da azioni NQ IT2 = 200 nel PF Ha venduto azioni NQ IT2 per 5800 i 5800 non stanno nel PF ma li voglio nel RG: li dovrò sommare, sono un «prelievo» La plusvalenza REALIZZATA su IT2 sta quindi nell imponibile di Pietro: aggiungo 5800 al RG, poi sottrarrò il PI che comprende il valore iniziale di IT2 (5000) PF = = RG = PF + prelievi redditi con aliquota diversa da 26% PI RG = = 2400 Sul RG, 26% gettito = 624; Su interessi TdS, 12,5% gettito = 62.5 Totale da pagare =

18 TASSAZIONE IN CONTESTO INTERNAZIONALE Come tassare i redditi che i residenti conseguono all estero? Come tassare i redditi che i non residenti conseguono nel territorio nazionale? Problemi rilevanti soprattutto dopo l avvio del processo di liberalizzazione valutaria nell UE a partire dal 1990 Ratio: evitare forme di doppia tassazione Principio della residenza il reddito (qualunque sia la sua natura e il luogo di produzione) viene tassato soltanto secondo le aliquote del paese di residenza del percettore Principio della fonte il reddito (qualunque sia il luogo di residenza e la posizione reddituale complessiva del percettore) viene tassato soltanto secondo le aliquote del paese in cui il reddito è prodotto 31

19 Il principio di tassazione va scelto in base a Efficienza e neutralità (Capital Export Neutrality e Capital Import Neutrality) Ripartizione del gettito tra paesi Rispetto dei principi di equità dell imposizione personale Applicabilità 32

20 Efficienza e neutralità: CEN Capital export neutrality (CEN): i fattori fiscali non devono influire sulle scelte di localizzazione internazionale degli investimenti di un investitore domestico Investitore italiano. Due paesi: I e DE con r I e r DE Rendimenti relativi r I / r DE Supponiamo che, senza imposte, sia r I = r DE Non c è arbitraggio: indifferente tra i due paesi Con imposte, t I e t DE e principio di residenza Investitore italiano applica l'aliquota Italiana su ogni reddito Se investe in Italia r I (1-t I ) Se investe in Germania r DE (1-t I ) Rendimenti relativi r I (1-t I )/r DE (1-t I ) = r I / r DE Neutralità rispettata 33

21 Con imposte, t I e t DE e principio della fonte Investitore del paese i applica aliquote del paese dove investe i soldi, non importa il paese di residenza Se investe in Italia r I (1-t I ) Se investe in Germania r DE (1-t DE ) Rendimenti relativi r I (1-t I )/r DE (1-t DE ) Se le aliquote differiscono, il rapporto tra i prezzi è distorto. Servirebbe l'armonizzazione delle aliquote CEN: i fattori fiscali non dovrebbero influenzare la scelta di dove investire Solo il principio di residenza soddisfa la CEN: con il principio di residenza conta soltanto l aliquota del paese in cui l investitore risiede, mentre sono irrilevanti le aliquote degli altri paesi (anche di quelli dove l investitore investe i danari) 34

22 Efficienza e neutralità: CIN Capital import neutrality (CIN): nell ambito di un paese, i fattori fiscali non favoriscono o penalizzano gli investimenti provenienti da paesi diversi Con perfetta mobilità dei capitali tutti gli investitori ottengono lo stesso rendimento netto, indipendentemente dalla loro nazionalità. Le tasse dovrebbero lasciare gli investitori indifferenti quanto a dove investire C erano una volta un italiano e un tedesco Senza imposte, chiunque investa in Italia ottiene r I Con imposte, t I e t DE e principio della residenza, ciascuno paga le tasse secondo le aliquote del proprio paese L italiano che investe in Italia r I (1-t I ) Il tedesco che investe in Italia r I (1-t DE ) Se t I t DE, neutralità NON rispettata Per la CIN, dovrebbero essere uguali La CIN richiede che il rendimento di investire in Italia sia lo stesso, qualunque sia la nazionalità dell investitore 35

23 Con imposte, t I e t DE e principio della fonte, ciascuno paga le tasse secondo le regole del paese in cui ha investito L italiano che investe in Italia r I (1-t I ) Il tedesco che investe in Italia r I (1-t I ) Qualunque sia t DE, la neutralità è rispettata La CIN richiede che il rendimento di investire in Italia sia lo stesso, qualunque sia la nazionalità dell investitore Solo il principio della fonte soddisfa la CIN 36

24 Efficienza e neutralità: CEN vs CIN Per valutare la CEN: Considero un investitore di un paese (Italia) che può scegliere di investire in due paesi diversi L imposizione fiscale non dovrebbe influenzarlo nella scelta di dove investire scelgo di tassare secondo il principio di residenza Per valutare la CIN: Considero due investitori, di nazionalità diverse che possono scegliere di investire in un paese (Italia) L imposizione fiscale non dovrebbe influenzare nessuno dei due (scoraggiando uno piuttosto che l altro) nella scelta se investire o meno in Italia tasso secondo il principio della fonte 37

25 Ripartizione del gettito Principio di residenza: base imponibile = rendite finanziarie generate dal risparmio dei residenti. Principio della fonte: base imponibile = rendite finanziarie generate dal capitale investito nel paese. Quali paesi preferiscono il principio della fonte? Quelli importatori di capitale (in questi paesi il risparmio nazionale è inferiore al capitale investito nel paese) Quali paesi preferiscono il principio di residenza? Quelli esportatori di capitale (il risparmio nazionale è superiore al capitale investito nel paese) 38

26 Ripartizione del gettito: doppia tassazione È ampiamente diffusa la prassi di assoggettare a imposizione i redditi prodotti nel territorio di localizzazione dell'investimento ( = alla fonte) Italiano investe in azioni tedesche, ottiene dividendi Se la Germania applica la tassazione alla fonte, l italiano paga le tasse in Germania secondo le aliquote tedesche Rischio di doppia tassazione (sovrapposizione dei due regimi) se l Italia applica la tassazione per residenza, l italiano si trova a dover pagare al governo italiano, secondo le aliquote italiane, le tasse sui dividendi ottenuti (e già tassati) in Germania Soluzione: il paese di residenza (Italia) concede, in via autonoma o sulla base di accordi internazionali, un credito sulle imposte pagate all'estero dai propri residenti 39

27 Y H,F = reddito generato da investimenti nel paese F, effettuati da un residente in H T H (gettito paese residenza H) T F (gettito paese produzione F) T (gettito totale = imposte pagate dall investitore) Doppia tassazione t H Y H,F t F Y H,F (t H + t F ) Y H,F Residenza t H Y H,F t H Y H,F Fonte t F Y H,F t F Y H,F Sistema misto 1 (totale credito d imposta) t H Y H,F t F Y H,F t F Y H,F t H Y H,F Sistema misto 2 (credito d imposta parziale) t H Y H,F - βt F Y H,F 0<β<1 t F Y H,F t H Y H,F + (1-β)t F Y H,F 40

28 sistemi misti = tassazione alla fonte + credito di imposta nel paese di residenza si assoggettano a imposizione i redditi prodotti nel territorio di localizzazione dell investimento il paese di residenza riconosce un credito sulle imposte pagate all estero dai propri residenti. t F Y H,F viene versato al paese F e riconosciuto come credito d imposta nel paese H (credito d imposta totale) Al paese H l investitore paga soltanto (t H - t F ) Y H,F Imposta totale pagata dall investitore T = t F Y H,F + (t H - t F ) Y H,F = t H Y H,F Se il credito d imposta è totale, il gettito totale corrisponde a quello che si otterrebbe con una tassazione secondo la residenza Per il sistema misto serve cooperazione e coordinamento sovranazionale: per evitare una sovrapposizione di residenza e fonte (doppia imposizione) per individuare una ripartizione del gettito tra paesi ragionevole per limitare comportamenti strategici da parte dei paesi importatori di capitale 41

29 Equità Il principio di residenza (ma non il principio della fonte), è compatibile con la personalità dell imposizione sul reddito in quanto permette di cogliere la posizione reddituale dell individuo nella sua globalità (redditi percepiti domesticamente + redditi percepiti all estero) 42

30 Applicabilità del Principio di residenza Necessità di uno scambio di informazioni tra amministrazioni finanziarie. Difficoltà di accertamento dei redditi esteri per ricostruire la posizione reddituale complessiva del contribuente Incentivi a fissare la residenza in paradisi fiscali Incentivi a ritardare il rimpatrio dei redditi (soprattutto profitti da parte delle imprese multinazionali): tax deferral 43

31 Cambi di residenza / Trasferimenti all estero 3 paesi: IT, DE, P (paradiso fiscale). IT e DE fanno parte di un unione economica in P i redditi da capitale non sono tassati. Se vale il principio di residenza, i redditi da capitale dei residenti in P sono esentati non solo quando prodotti all interno, ma anche all estero: i residenti in P non pagano nessuna imposta! Un residente in IT (o in DE) che ottiene all interno un rendimento netto pari a r IT (1-t IT ) ha convenienza a dichiararsi residente di P otterrebbe un rendimento lordo e netto pari a r IT (conveniente) Oppure il residente in IT crea una «holding» in P, e ci trasferisce le risorse finanziarie Si avvia un processo di competizione fiscale che porta all annullamento delle aliquote in IT e DE, per contrastare la «fuga» verso P. E necessario coordinare il flusso di informazioni tra P e IT (e DE) per evitare la caduta del gettito. 44

32 Tax deferral (differimento nel pagamento dell imposta) Tipico per imprese multinazionali i profitti delle imprese che operano in più Stati sono assoggettati a imposta nel paese di residenza dell impresa solo quando «rimpatriano» ed entrano nella disponibilità della casa madre. l impresa ha succursali in più paesi, ed ogni paese ha un regime di tassazione diverso Una succursale consegue dei ricavi. Dovrebbero essere trasferiti alla casa madre l impresa può ricollocare i profitti sulle succursali residenti in paesi con tassazione più bassa (tramite prestiti, ad esempio) L impresa può creare una holding in un paradiso fiscale e affidare a quest ultima la gestione delle risorse senza rimpatriarle In generale: possibilità di ridurre il carico fiscale sfruttando l eterogeneità dei sistemi fiscali nazionali 45

33 Applicabilità del Principio della fonte Problemi simili a quanto appena visto In questo caso non c è «fuga» delle residenze, ma in ogni caso, in presenza di elevata mobilità del capitale, si genera concorrenza fiscale Se le aliquote del paese sono più alte che negli altri, fuga dei capitali interni e scarsa attrattività per gli investitori esteri Conseguenza: caduta del gettito proveniente dai redditi da capitale Possibile risposta: riduzione delle aliquote sui redditi da capitale competizione fiscale, verso aliquote nulle 46

34 Le strategie per contrastare i paradisi fiscali Prima strategia: riduzione delle aliquote sui redditi da capitale verso aliquote nulle Minori introiti. Come sostenere i livelli di spesa pubblica? Aumento ulteriore dell imposizione sui fattori meno mobili (lavoro) Perdita ulteriore di competitività dell industria nazionale; disoccupazione, instabilità Riduzione delle spese (ridimensionamento del welfare state o di altre aree di spesa) Seconda strategia: coordinamento tra gli stati contro la competizione fiscale Redditi da attività finanziarie: «fine del segreto bancario» ECOFIN dicembre 2014: Lo scambio automatico di informazioni fra le amministrazioni tributarie degli Stati Membri della moneta unica è esteso a conti correnti, interessi, dividendi e altri benefici che derivano da attività finanziarie per cittadini e imprese. Dal 2017 (Austria dal 2018) Nuova fiscalità UE: nuove regole per multinazionali (società madri e filiali) ECOFIN dicembre 2014: maggiori controlli e armonizzazione della fiscalità in UE per evitare strategie fiscali particolarmente aggressive da parte delle imprese (esempio recente: Luxleaks) Accordi bilaterali tra stati: 2015: Italia e Svizzera, Italia e Liechtenstein Postilla: l attrattività di un paese non si può forzare per legge. Non è detto che i capitali rientrino in Italia (conta anche la fiducia nell efficienza dello Stato, la regolamentazione del sistema economico, ecc ) 47

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