Introduzione al Corso
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- Marcella Gigli
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1 Università di Firenze-Scuola di Architettura A.A. 2016/17, Corso di Laurea in Architettura Ciclo unico Corso di Analisi del Territorio e degli Insediamenti prof. David Fanfani (corso A, lettere A-D) Introduzione al Corso
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3 Che cosa si studia? Il territorio come esito complesso dell azione umana sulla struttura naturale terrestre
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7 La dimensione urbana: la prevalenza (più o meno bilanciata) delle dimensione antropica su quella naturale
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9 Effetti locali e qualitativi del fenomeno
10 La «territorialità» come dimensione umana costitutiva: dallo spazio al luogo Le azioni territorializzanti e la costituzione di massa territoriale (fonte Turco 1988) «..la territorialità ( rappresenta la ) mediazione della materialità terrestre (ecosistema) nei rapporti intersoggettivi e nella produzione di valori» (Dematteis, 2001, p.11) La territorialità può avere due dimensioni: una maggiormente volta al controllo del territorio E delle sue risorse come date, una seconda, più aperta alla innovazione a partire dalla risorse date, per creare nuove risorse e nuovi ambienti. Si parla in questo caso di territorialità attiva
11 La territorialità non può prescindere dalla interazione e trasformazione dell ambiente naturale (esteriorità) come «medium» anche delle relazioni sociali (alterità) La relazione co-evolutiva fra ambiente e società produce l accrescimento della massa territoriale, costituisce e riproduce progressivamente un patrimonio ; Milano, Piano Beruto, 1884, ( fonte )
12 Dal territorio come contesto al territorio come supporto La modernità ha fortemente indebolito la dimensione territoriale nelle sue componenti ecologiche (biosfera, noosfera) per esaltare la componente strumentale e concettuale (tecnosfera, semiosfera)
13 Gli obiettivi specifici del corso fornire una metodologia solida di lettura del territorio aperto e dei centri urbani che si basi sulla capacità di interpretazione di dati e fonti di varia natura (bibliografica, tecnico-documentale, cartografica, fotografica) oltre che sul contatto diretto con i luoghi; sviluppare capacità critiche e interpretative delle relazioni fra ambiente antropico e ambiente naturale, come base per la lettura dei luoghi e per la individuazione di sistemi locali territoriali; fornire le basi per poter affrontare in futuro in maniera contestualizzata e consapevole il compito della progettazione, sia questa a livello architettonico o urbanistico; Costruire abilità per realizzare cartografie tematiche e rappresentazioni di sintesi di un determinato territorio e descriverne i caratteri identitari.
14 Dal territorio come supporto al territorio come luogo Piano Intercomunale fiorentino. Previsioni nella piana centrale della 2 parte dei lavori (1978) (fonte Regione Toscana)
15 Regione Toscana: Schema strutturale dell area metropolitana fiorentina, 1990: Il sistema ambientale
16 Regione Toscana; La rete ecologica dell Unità di Paesaggio 6
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18 Analizzare la struttura di lunga durata
19 Insediamento e struttura territoriale di lunga durata
20 Analizzare la struttura di lunga durata La periodizzazione degli insediamenti
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25 PATRIMONIO Nella carta del patrimonio confluiscono tutti i fattori che emergono dall analisi settoriale effettuata nel quadro conoscitivo; in particolare questo elaborato contiene gli elementi che costituiscono l identità del territorio e le risorse che dovranno essere valorizzate nell ambito dello scenario strategico bordolese città di villaggi.
26 PATRIMONIO
27 PATRIMONIO
28 PATRIMONIO
29 Come si sviluppa l attività del corso? Il corso si sviluppa attraverso lo svolgimento di un duplice ed integrato genere di attività: lezioni frontali finalizzate a presentare i riferimenti chiave in termini teorico/metodologici ed operativi; Una esercitazione pratica finalizzata alla analisi di un dato ambito territoriale attraverso la costruzione di uno studio sviluppato attraverso la redazione di elaborati cartografici e di una relazione scritta; L esercitazione verrà svolta sotto la supervisione del docente con l assistenza del cultore della materia;
30 Modalità di svolgimento della esercitazione I contenuti e le modalità di svolgimento della esercitazione saranno dettagliatamente spiegati durante il corso; Il lavora sarà svlolto in gruppi (max tre componenti) su di un area della toscana, alla scala comunale e comprensiva di ambiti urbanizzati e di territorio agro forestale; Le diverse parti della esercitazione avranno una distinta successione temporale e specifica verifica progressiva dei risultati raggiunti collegialmente con i vari gruppi; durante il semestre; Lo svolgimento della esercitazione e la sua preventiva consegna sono condizione per sostenere l esame; L esame prevederà anche una verifica orale sui principali concetti e metodologie presentati nel corso
31 Gli elaborati da redigere L esercitazione è articolata su tre livelli di lettura e restituzione: 1. Livello strutturale territoriale (1:25.000) 1.1. Altimetria 1.2. Geomorfologia 1.3. Clivometria e idrografia 1.4. Esposizione 2. I caratteri dell insediamento (1:10.000) 2.1 uso del suolo agro-forestale: 2.2 matrice agro-ambientale; 2.3. struttura insediativa: caratteri morfologici e funzionali 2.4. periodizzazione dello sviluppo insediativo 2.5. patrimonio territoriale
32 Gli elaborati da redigere 3. La dimensione urbana dell insediamento 3.1 UdS Urbano, 3.2. carta di struttura urbana (centralità funzionali, quartieri e tessuto urbano, spazi pubblici; struttura/sistema ambientale) 3.3. Carta del Patrimonio (urbano e ambientale)
33 Altimetria.TIFF CU.SHP + PQ.SHP + POLY.SHP
34 Idrografia.SHP e morfologia.tiff
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36 Analisi geomorfologica e pericolosità
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38 Uso ed occupazione del suolo
39 Le patrimoine agroenvironmmental et urbain
40 Capraia e Limite nel 2008 Funzioni edificato Analisi Carta delle funzioni dell edificato Ns. elaborazione con sopralluoghi sul campo Servizi La percentuale di edifici non residenziali è molto bassa, infatti troviamo solo alcune piccole attività commerciali e alcuni servizi pubblici all interno dei centri abitati. Nelle zone industriali invece si ha una forte presenza di aziende medio piccole dove la produzione dei nastri adesivi è l attività prevalente.
41 Capraia e Limite nel 2008 Uso del suolo attuale Analisi Carta dell uso del suolo attuale Ns. elaborazione dal volo Agea 2005 aggiornato con sopralluoghi sul campo nel dicembre 2008 Dalla mezzadria siamo passati alla coltura estensiva, quindi non sono più presenti piccoli appezzamenti di terra coltivati promiscuamente, ma grandi campi aperti coltivati. In pianura e in quelle zone dove la pendenza del terreno non intralcia il lavoro dei mezzi meccanici viene seminato di norma il grano mentre nelle colline si continua a coltivare la vite e l olivo ma con tecniche e sistemazioni molto diverse dal passato. La perdita di manodopera ha creato in diverse zone l abbandono di diversi appezzamenti di terreno cosi facilitando la rigenerazione di nuove zone boscate. Alcune zone nei pressi dei corsi d acqua invece sono state usate per l arboricoltura da legno.
42 Il patrimonio territoriale e urbano Analisi Carta del Patrimonio territoriale ed urbano. Ns. elaborazione confrontando le varie cartografie prodotte.
43 La struttura dell insediamento Il sistema degli spazi pubblici: attuale e di progetto La rete dei percorsi ciclo-pedonali ci permette di poter attraversare gli abitati di Limite e di Capraia mediante due percorsi distinti che più volte si intrecciano e si collegano tra di loro. Nel mezzo a questi due si intrecciano decine di altri percorsi che collegano le varie aree pubbliche e i vari centri di accumulo sociale. Inoltre sono state create altre aree verdi attrezzate e tre aree con orti urbani.
44 La struttura dell insediamento Il sistema della mobilità e delle attività produttive: attuale e di progetto. La creazione del nuovo ponte sull Arno eviterà il passaggio dei mezzi pesanti all interno dei centri abitati di Limite e di Capraia. La viabilità ciclo-pedonale invece aiuterà a diminuire l uso indiscriminato dei mezzi a motore. Anche le aree industriali così ridisegnate diventeranno parte integrante della città..
45 La struttura dell insediamento Le funzioni centrali e di servizi: attuale e di progetto La creazione del nuovo Municipio e della piazza annessa creeranno un nuovo luogo di aggregazione, in più saranno rinforzati gli altri luoghi di accumulo sociale tipo il Viale Gramsci grazie alla costruzione del piccolo centro commerciale e tutte le aree pubbliche grazie al sistema della sentieristica ciclo-pedonale.
46 Le fonti dei dati territoriali di carattere socio-economico Numerosi dati socio-economici possono essere di fondamentale utilità per comprendere i processi e fenomeni spaziali/territoriali; Molti di questi sono anche rappresentabili non solo con tabelle e diagrammi ma attraverso GIS anche a valle di procedure analitiche complesse; In questo ambito la fonte di riferimento fondamentale è il sito dell Isituto Nazionale di Statistica- Istat ( e, in particolare, la sezione riguardante i censimenti (Popolazione ed abitazioni, Industria e servizi, Agricoltura). I dati sono disponibili con dettaglio comunale, ma i comuni dispngono anche del dettaglio per zona censuaria (isolato o quartiere); Istat ha di recente sviluppato un sistema di indicatori per la valutazione del benessere (BES) che include anche indicatori relativi a paesaggio, territorio ed ambiente ( dimensioni-del-benessere)
47 Dati socio-economici e rappresentazione Territoriale alla scala comunale Articolazione per quartiere e zona censuaria Delle caratteristiche della popolazione Prato. Densità popolazione immigarata per zona Censuaria (dettaglio) Prato: Densità popolazione per zona censuaria
48 Testi di riferimento obbligatori Magnaghi A. (a cura di), 2001, Rappresentare i luoghi. Metodi e tecniche, Alinea, Firenze (Presentazione e Introduzione; Parte prima; Parte seconda: saggi 1 e 2; Parte terza: saggi 2, 3 e 4). Magnaghi A., 2010, Il progetto locale, Bollati Boringhieri Mumford L., 1960, Paesaggio naturale e paesaggio urbano, in Choay F., 1973, La città utopie e realtà, Einaudi, Torino (pp ) Mumford L.,1999, La cultura delle città, Edizioni di Comunità, Torino (cap V e VI, pp ) Norberg Schulz C. (1986), Genius loci. Paesaggio, ambiente, architettura, Electa, Milano, 1986 (capitoli I-III e VII). Poli D., 1999, La Piana Fiorentina. Una biografia territoriale narrata dalle colline di Castello, Alinea, Firenze Lynch K., 2006, L immagine della città, Marsilio, Milano,
49 Testi di approfondimento Alexander C., 1978, A pattern Language. A timeless way to building, Oxford University Press, (Oxford, Mass.) Baldeschi P. (2002), Dalla razionalità all identità. La pianificazione territoriale in Italia, A linea, Firenze. Jacobs J., L economia delle città, Lanzani A. (2003), I paesaggi italiani, Meltemi, Roma (Parte prima: capitoli I-IV). Lynch K. 1990, Progettare la città. La qualità della forma urbana, (parte terza, pp ), Etas, Milano Braudel F. (1977), Capitalismo e civiltà materiale, Einaudi, Torino (capitolo VIII: Le città). Paba G. (1998), Luoghi comuni. La città come laboratorio di progetti collettivi, Franco Angeli, Milano. Secchi B. (2000), Prima lezione di urbanistica, Laterza, Roma-Bari. Sereni E. (1961), Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari.
50 Per contattare il docente: Orario di Ricevimento martedì h.15-17,30 Via Micheli 2, Primo Piano (a dx della scala)
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