Introduzione al corso e all analisi del territorio: obiettivi, modalità della didattica e dell esame finale.
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- Federico Sarti
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1 Corso di Analisi del Territorio e degli Insediamenti - AA 2016/2017 Professoressa: Elena Tarsi Introduzione al corso e all analisi del territorio: obiettivi, modalità della didattica e dell esame finale.
2 Chi sono io? - Architetta - Dottore di Ricerca in Progettazione Urbana, Territoriale e Ambientale - Post-doc UNIFI - UNEB - Post-doc CES - Università di Coimbra - Docente a contratto UNIFI
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4 Chi sono io? Ambiti di ricerca: Sviluppo sistema urbano in America Latina, Insediamenti informali, Politiche di riqualificazione e inclusione sociale, Qualità ambientale, Progettazione partecipata, Prospettiva SUD-NORD, Immigrazione e spazio urbano. Se volete leggere qualcosa sulle mie ricerche:
5 Chi è la Cultrice della Materia? Anna Agostino è laureata in Pianificazione della città, del Territorio e del Paesaggio con laurea specialistica in Pianificazione e Progettazione della città e del Territorio. E esperta di strumenti di gestione dei dati georeferenziati (GIS), con lei potrete risolvere tutti i dubbi sull uso del programma per l esercitazione. anna.agostino@ymail.com
6 Chi siete voi? Corso di Analisi del Territorio e degli Insediamenti a.a 2016/2017 Nome e Cognome: Città: Scuola di Provenienza: Uso del Computer: Perché ho scelto Architettura?: Cos è l Urbanistica?:
7 Martedì (10:45 13:45 aula 8 - Santa Verdiana) Venerdì (11:45-13:45 aula 16 - Santa Verdiana)
8 Alcune variazioni: - Martedì 25 ottobre non ci sarà lezione: FIRENZE ALMA LAUREE. - Venerdì 11 e Martedì 15 non sarò presente: farete lezione con ANNA. - Faremo lezione tutto gennaio.
9 Territorio PIANO Paesaggio GIS Cartografia Rappresentazione Città Analisi Urbanistica Pianificazione
10 Gli obiettivi del corso Il corso rappresenta la PRIMA esperienza nel campo dell URBANISTICA per gli iscritti al corso di laurea in Architettura e pertanto si prefigge di fornire gli elementi di base per una lettura critica ed attenta del territorio e della città. Cos è l URBANISTICA? Cosa intendiamo per Territorio?
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12 Rovine di Uruk (IV millennio a.c. - V Secolo d.c.) Mesopotamia
13 Resti e Ricostruzione di Ur, città dei Sumeri, Mesopotamia
14 Piano di Mileto, Hippodamo
15 I fori iperiali, Roma
16 San Gimignano
17 Pienza
18 Piazza San Pietro, Roma
19 Piano per il Risanamento di Firenze, 1864
20 La citè industrielle, Tony Garnier, 1904
21 Piano di Brasilia, 1956
22 Dubai Londra
23 Come DISCIPLINA nasce alla fine del 700, in seguito alla rivoluzione industriale e viene riconosciuta come scienza autonoma che ha per oggetto: l analisi del territorio in generale e la messa a punto dei mezzi TECNICI, LEGISLATIVI, AMMINISTRATIVI, POLITICI, finalizzati alla progettazione, o all adeguamento a nuove esigenze, sia di centri urbani sia di infrastrutture. L URBANISTICA si avvale dell apporto delle scienze ECONOMICHE, STATISTICHE, SOCIALI e tiene conto delle modificazioni che le nuove strutture generano nell AMBIENTE.
24 I padri dell urbanistica moderna Il Barone Haussmann, Piano per Parigi, Ringstrasse di Vienna, Ildefonso Cerdà, Piano per Barcellona, 1859 Teoria de l Urbanizacion, 1854
25 Per urbanistica intendo non tanto un insieme di opere, di progetti, di teorie o di norme unificate da un tema, da un linguaggio e da un organizzazione discorsiva, bensì le tracce di un vasto insieme di pratiche: quello del continuo e consapevole modificare lo stato del territorio e della città (Bernardo Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, Roma-Bari 2000).
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29 Quello che sta a cuore al mio Marco Polo è scoprire le ragioni segrete che hanno portato gli uomini a vivere nelle città, ragioni che potranno valere al di là di tutte le crisi. Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, come spiegano tutti i libri di storia dell economia, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi. Il mio libro s apre e chiude su immagini di città felici che continuamente prendono forma e svaniscono, nascoste nelle città infelici. (Calvino, Le città invisibili)
30 PIANIFICAZIONE Cos è un PIANO? Ogni Piano è composto da una parte analitica ed una parte progettuale. Quello che cercheremo di imparare in questo corso è come si svolge il lavoro analitico.
31 Piano di Indirizzo Territoriale
32 Piano di Indirizzo Territoriale
33 Piano Paesaggistico
34 Piano Paesaggistico
35 Piano di Bacino
36 Piano Regolatore Generale
37 Piano di Lottizzazione
38 Obiettivi specifici del corso: 1 Fornire una metodologia solida di lettura del territorio aperto e dei centri urbani che si basi sulla capacità di interpretazione di dati e fonti di varia natura (bibliografica, tecnico-documentale, cartografica, fotografica) oltre che sul contatto diretto con i luoghi;
39 Obiettivi specifici del corso: 2 Sviluppare capacità critiche e interpretative delle relazioni fra ambiente antropico e ambiente naturale, come base per la lettura dei luoghi.
40 Obiettivi specifici del corso: 3 Fornire le basi per poter affrontare in futuro in maniera contestualizzata e consapevole il compito della progettazione, sia questa a livello architettonico o urbanistico.
41 L analisi anàliṡi s. f.[dal gr. ἀνάλυσις, der. di ἀναλύω «scomporre, risolvere nei suoi elementi»]. Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a scopo di studio; si oppone a sintesi. (vocabolario Treccani)
42 Teorizzazione del metodo conoscitivo di Alexander von Humboldt ( ), geografo tedesco, che sistematizza il procedimento analitico come composto delle seguenti fasi: 1. Eindruck: la suggestione che si riceve dall osservazione diretta della natura; FASE PRE-SCIENTIFICA = l impressione sentimentale 2. Einsicht: analisi scientifica dell oggetto indagato; FASE SCIENTIFICA = La separazione analitica 3. Zusammenhang: interdipendenza dei fenomeni osservati; FASE DI SINTESI = La ricomposizione
43 Alcune caratteristiche dell analisi urbanistica Analisi come descrizione/interpretazione Analisi come percorso di scomposizione/ricomposizione Analisi come strumento propedeutico a operare, intervenire, agire
44 Il territorio Che cos è? Il termine territorio deriva dal latino Territorium che significa terra posseduta, possedimento. Nei vari ambiti acquista significati diversi. In ambito urbanistico il concetto di territorio ha assunto diverse connotazioni nel tempo: da essere considerato mero supporto per le attività dell uomo si è arrivati ad una visione che definiamo patrimoniale.
45 Il territorio L uomo ha costantemente trasformato la natura nella quale si è insediato, imponendo alcune modificazioni fisiche all ambiente ma anche accettando alcune condizioni di fondo. Possiamo dire che la costruzione del territorio attraverso i processi di modificazione antropica della natura è stata per lungo tempo il frutto di un patto tra uomo e ambiente. In questo patto l uomo rispettava alcune condizioni imposte dall ambiente, pena la messa in discussione della propria sopravvivenza. L uomo e l ambiente hanno quindi storicamente stabilito un rapporto non di esclusivo dominio dell uno sull altro ma di coevoluzione. Il territorio può allora essere letto come risultato di un lunghissimo processo di coevoluzione tra natura e cultura.
46 Proviamo ora a scomporre una porzione di territorio e identifichiamo le sue componenti fondamentali
47 Quali sono le componenti che possiamo riconoscere anche solo guardando una fotografia? E che caratteristiche riusciamo a descrivere? 1) Il suolo (composizione, forma, pendenze, esposizione al sole ). 2) La rete idrografica: fiumi, torrenti, fossi, canalette 3) La vegetazione. Una prima grande distinzione è tra: bosco coltivazioni. Tra queste distinguiamo immediatamente quelle arboree da quelle erbacee. 4) Il sistema insediativo: edifici e strade; distinguiamo tra edificato urbano ed edificato rurale; manufatti edilizi più antichi e più recenti; funzioni diverse per i manufatti edilizi (residenza, industriale-produttivo ). 5) Elementi di corredo dei coltivi o della maglia agraria: Viabilità minore (strade poderali e interpoderali); Sistemazioni idraulico-agrarie (muretti a secco e terrazzi).
48 VEDIAMO ALCUNI ESEMPI DI CARTE ANALITICHE
49 I caratteri fisici
50 Carta dell altimetria
51 Carta geomorfologica
52 I caratteri agronomici e vegetazionali
53 Carta della vegetazione
54 Carta dell uso del suolo
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58 Lettura della maglia agraria
59 I Caratteri Insediativi Dinamica dell urbanizzazione (PIT Toscana)
60 Dinamica dell urbanizzazione (PIT Toscana)
61 Carta della periodizzazione degli edifici
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63 Gli strumenti dell analisi urbanistica e territoriale: le fonti e il sopralluogo 1) Fonti bibliografiche: LE FONTI - Testi di natura storica, storico-geografica, sociologica, agronomica ecc. (esempio: E. Repetti, Dizionario geografico, fisico e storico della Toscana, 1833, - Ricerche e studi di carattere multidisciplinare (esempio: Carta del Chianti, Un fiume per il territorio). - Testi letterari Lo scrittore ha avuto, ben prima del geografo, l ambizione di conoscere la città e di restituirne attraverso la descrizione un immagine. Egli mette a fuoco, attraverso il suo discorso, i valori e i significati della società e esprime, meglio di chiunque altro, i miti collettivi (Antoine Bailly, La perception de l espace urbain, Centre de recherche d Urbanisme 1977).
64 2) Documenti e letteratura tecnica (strumenti urbanistici e di governo del territorio). Per esempio: PIT, Piano d indirizzo territoriale con valenza di piano Paesaggistico, PTCP, Piano territoriale di coordinamento provinciale PS e RU, Piano strutturale e Regolamento urbanistico comunale. 3) Iconografia storica: disegni, dipinti, fotografia storica. Emilio Sereni ha ricostruito l evoluzione del paesaggio agrario attraverso la pittura e l iconografia storica nel volume Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2001, prima edizione 1961). 4) Le fonti cartografiche Cartografia pregeodetica (fino alla metà del 700 circa) e cartografia geodetica, basata sulla conoscenza esatta della posizione di alcuni punti. 5) Le fonti fotografiche - Fotografia aerea (storica e attuale). La copertura aerofotografica storica più importante è quella del Volo Gai del Fotografia da satellite (Google maps, ecc.) - Fotografie prospettiche da terra
65 I Caratteri Storici
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67 2) Documenti e letteratura tecnica (strumenti urbanistici e di governo del territorio). Per esempio: PIT, Piano d indirizzo territoriale con valenza di piano Paesaggistico, PTCP, Piano territoriale di coordinamento provinciale PS e RU, Piano strutturale e Regolamento urbanistico comunale. 3) Iconografia storica: disegni, dipinti, fotografia storica. Emilio Sereni ha ricostruito l evoluzione del paesaggio agrario attraverso la pittura e l iconografia storica nel volume Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2001, prima edizione 1961). 4) Le fonti cartografiche Cartografia pregeodetica (fino alla metà del 700 circa) e cartografia geodetica, basata sulla conoscenza esatta della posizione di alcuni punti. 5) Le fonti fotografiche - Fotografia aerea (storica e attuale). La copertura aerofotografica storica più importante è quella del Volo Gai del Fotografia da satellite (Google maps, ecc.) - Fotografie prospettiche da terra
68 Allegoria di Siena. Effetti del Buongoverno sulla campagna Ambrogio Lorenzetti, 1338
69 2) Documenti e letteratura tecnica (strumenti urbanistici e di governo del territorio). Per esempio: PIT, Piano d indirizzo territoriale con valenza di piano Paesaggistico, PTCP, Piano territoriale di coordinamento provinciale PS e RU, Piano strutturale e Regolamento urbanistico comunale. 3) Iconografia storica: disegni, dipinti, fotografia storica. Emilio Sereni ha ricostruito l evoluzione del paesaggio agrario attraverso la pittura e l iconografia storica nel volume Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2001, prima edizione 1961). 4) Le fonti cartografiche Cartografia pregeodetica (fino alla metà del 700 circa) e cartografia geodetica, basata sulla conoscenza esatta della posizione di alcuni punti. 5) Le fonti fotografiche - Fotografia aerea (storica e attuale). La copertura aerofotografica storica più importante è quella del Volo Gai del Fotografia da satellite (Google maps, ecc.) - Fotografie prospettiche da terra
70 Leonardo da Vinci, Rappresentazione della Valdichiana ( )
71 Cabreo
72 Cabreo
73 Catasto Leopoldino, Prato
74 Carta topografica del compartimento lucchese (1850)
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78 2) Documenti e letteratura tecnica (strumenti urbanistici e di governo del territorio). Per esempio: PIT, Piano d indirizzo territoriale con valenza di piano Paesaggistico, PTCP, Piano territoriale di coordinamento provinciale PS e RU, Piano strutturale e Regolamento urbanistico comunale. 3) Iconografia storica: disegni, dipinti, fotografia storica. Emilio Sereni ha ricostruito l evoluzione del paesaggio agrario attraverso la pittura e l iconografia storica nel volume Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2001, prima edizione 1961). 4) Le fonti cartografiche Cartografia pregeodetica (fino alla metà del 700 circa) e cartografia geodetica, basata sulla conoscenza esatta della posizione di alcuni punti. 5) Le fonti fotografiche - Fotografia aerea (storica e attuale). La copertura aerofotografica storica più importante è quella del Volo Gai del Fotografia da satellite (Google maps, ecc.) - Fotografie prospettiche da terra
79 Volo GAI 1954
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85 I metodi didattici La didattica sarà organizzata secondo due metodi: 1 2 Le LEZIONI FRONTALI in cui verranno forniti i riferimenti culturali e disciplinari utili per un'introduzione ai temi dell'urbanistica, della pianificazione territoriale e delle relative metodologie analitiche. Lo svolgimento da parte degli studenti dell ESERCITAZIONE. Durante le lezioni verrà illustrata, in teoria e tramite esempi, la metodologia per il lavoro di analisi del territorio da svolgere.
86 I contenuti del corso Rappresentazione cartografica Territorio Città
87 La rappresentazione cartografica 1) Introduzione alla cartografia. Il sistema dei segni 2) Introduzione ai sistemi informativi territoriali Le fonti di dati cartografici digitali 3) Scelta dell area d esame 4) Illustrazione dell esercitazione 1: ) Illustrazione dell esercitazione 1: ) Illustrazione dell esercitazione 1:2.000
88 Il territorio 1) Il paesaggio fisico. Letture della struttura profonda del territorio. 2) Il territorio che cambia: dalla civiltà contadina a quella urbana/metropolitana (articolato in due lezioni). 3) Il concetto di patrimonio territoriale. Evoluzione dei concetti di territorio: dal territorio spazio neutro dell'urbanistica moderna, al territorio come stratificazione di atti costruttivi.
89 La città 1) Uno sguardo su Firenze. Una deriva come Esercitazione. 2) La città e la sua evoluzione nella storia: idee e modelli urbani 3) Dalla città alla metropoli. Le nuove questioni urbane del mondo globale 4) Lo spazio pubblico: dalla connotazione tradizionale a quella contemporanea 5) Il patrimonio urbano materiale e immateriale: gli atlanti
90 Bibliografia essenziale Natali C. (1998), Risorse e analisi del territorio, Alinea, Firenze. Norberg Schulz C. (1986), Genius loci. Paesaggio, ambiente, architettura, Electa, Milano, (capitoli I-III e VII). Lanzani A. (2003), I paesaggi italiani, Meltemi, Roma (capitoli I-IV). Sereni E. (1961), Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma- Bari
91 Testi di approfondimento Braudel F. (1977), Capitalismo e civiltà materiale, Einaudi, Torino (capitolo VIII: Le città). Calvino I. (1993), Le città invisibili, Mondadori, Milano. Scandurra E. (1988), Le basi dell urbanistica. Conoscere e pianificare il territorio, Editori Riuniti, Paba G. (1998), Luoghi comuni. La città come laboratorio di progetti collettivi, Franco Angeli, Milano. Saragosa C. (2011), Città tra passato e futuro. Un percorso critico sulla via di Biopoli, Donzelli, Roma. Secchi B. (2000), Prima lezione di urbanistica, Laterza, Roma-Bari. Magnaghi A. ( a cura di), Rappresentare i luoghi. Metodi e tecniche, Alinea, Firenze. Careri F. (2006), Walkskapes. Camminare come pratica estetica. Einaudi
92 L esercitazione L'esercitazione verrà sviluppata autonomamente dagli studenti (in gruppi di tre) e verterà su un area della Toscana. Modalità di esecuzione e contenuti verranno illustrati dettagliatamente durante le lezioni. Per l'esercitazione che verrà sviluppata saranno utilizzati strumenti informatici, open source. Il lavoro svolto sarà periodicamente verificato nel corso del semestre con incontri fra i gruppi di studenti e il docente e mediante discussione collettiva dei risultati raggiunti. Ogni gruppo sceglierà un area in Toscana (un territorio comunale medio-piccolo) su cui svolgere la propria esercitazione che comprenda una porzione di territorio rurale e una di territorio urbanizzato.
93 Ogni area sarà analizzata secondo un metodo che prevede tre gradini di lettura: 1. Inquadramento territoriale (1:25.000) 1.1 Inquadramento 1.2 Altimetria 1.3 Clivometria e idrografia 2. I temi degli assetti insediativi (1:10.000) 2.1 Uso del suolo 2.2 Periodizzazione della crescita edilizia 2.3 Carta geologica e geomorfologica 2.4 Il patrimonio territoriale 3. I temi della città 3.1 Il patrimonio urbano materiale e immateriale (1:2000)
94 Carta di Inquadramento (1:25.000)
95 Carta dell altimetria (1:25.000)
96 Carta della Cliviometria (1:25.000)
97 Carta dell uso del suolo (1:10.000)
98 Carta della periodizzazione (1:10.000)
99 Carta della periodizzazione (1:10.000)
100 Carta geologica (1:10.000)
101 Carta geologica (1:10.000)
102 Carta del Patrimonio territoriale (1:10.000)
103 Carta del Patrimonio territoriale (1:10.000)
104 Carta del patrimonio urbano materiale e immateriale (1:2.000)
105 Carta del patrimonio urbano materiale e immateriale (1:2.000)
106 La Deriva e il Sopralluogo La relazione diretta col luogo è un momento centrale, indispensabile per la redazione delle carte analitiche e progettuali. Il sopralluogo prevede più fasi: 1. la prima è di esplorazione libera, di percezione dei luoghi non condizionata da conoscenze tecniche o scientifiche. Ci rechiamo sul posto senza carta tecnica e senza uno studio preliminare. Questa può essere chiamata anche DERIVA. 2. la seconda (che si sviluppa a sua volta in più sopralluoghi) è di tipo analitico. In questa mobilitiamo i concetti e le modalità analitiche proprie della nostra disciplina e osserviamo i luoghi con la finalità di estrarre alcune informazioni specifiche.
107 Cosa portare: Nel primo sopralluogo: - Una carta stradale per orientarci sul posto; - Un blocco per gli schizzi e gli appunti - Penne e matite per disegnare e annotare - Una macchina fotografica (o dispositivo analogo) Nei sopralluoghi successivi a questo materiale si aggiungono: - Una guida che racconti la storia del luogo - La cartografia topografica alle diverse scale (territorio aperto o città) - Carte tematiche utili per la rilevazione (per es. carta della periodizzazione per verificare la correttezza dei dati rappresentati in cartografia)
108 Prima dei sopralluoghi che poi farete nei rispettivi territori di studio, farete un esperienza di DERIVA nel centro storico di Firenze producendo una carta che definiremo di IMPRESSIONI su un percorso libero lungo le strade della città.
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115 Modalità di verifica dell apprendimento Il corso prevede un esame finale così articolato: 1) presentazione dell'esercitazione svolta e discussione dei risultati (in gruppo), con riferimento alle tematiche e ai concetti trattati durante le lezioni; 2) presentazione di una relazione che descriverà il territorio di studio attraverso le analisi condotte nel corso dell esercitazione. Sia le cartografie che la relazione andranno redatte rispettando le indicazioni che verranno date durante il corso. La relazione andrà consegnata al docente una settimana prima dell esame. Per accedere all'esame il lavoro deve essere stato visionato e discusso durante le revisioni con il docente.
116 Biblioteca di Architettura: via Micheli 2 SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO
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118 BLOG Tutto il materiale che verrà presentato a lezione, così come il programma del corso e le indicazioni specifiche relative all esercitazione saranno scaricabili al seguente indirizzo:
119 Per contattare il docente scrivere a: Orario di ricevimento: Martedì 14:00 16:00, previo appuntamento per . Il ricevimento si tiene presso la sede del Dida di Palazzo San Clemente, Via Micheli 2.
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