FIG 5.1: Cartina stradale che comprende il corso del fiume Serio

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1 5. RISULTATI IFF 5.1 Fiume Serio Durante l applicazione dell IFF sull asta principale sono stati percorsi circa 124 km corrispondenti a 248 km di sponde, dal comune di Valbondione (a circa 960 m. s.l.m.) in provincia di Bergamo a Montodine (a circa 70 m s.l.m.) in provincia di Cremona. Nella figura 5.1 è riportata una cartina dove è possibile visualizzare il corso del Serio. FIG 5.1: Cartina stradale che comprende il corso del fiume Serio Sono state compilate 118 schede. Nella tabella TAB 5.1 sono riportati, per i singoli tratti analizzati, i punteggi parziali, totali e i livelli di funzionalità. 141

2 Numero scheda Lunghezza tratto (m.) 1 230,28 279, ,68 739, ,73 757, ,58 398, , , , , ,44 512, ,54 607, , , ,84 575, , , , , , , ,53 88, ,82 214, , , ,89 112, ,32 217, ,15 428, ,12 Distanza dalla sorgente (m.) Sponda TER VEG1 VEG2 AMP CON IDR RIV RIT ERO NAT FON RAS VEGT VEGL DET MBT Punteggio totale 9.460,51 sx II 9.460,51 dx II 9.956,05 sx I 9.956,05 dx I ,74 sx II ,74 dx I ,82 sx III ,82 dx III ,05 sx II ,05 dx II ,53 sx II ,53 dx II ,00 sx II ,00 dx II/III ,48 sx III ,48 dx III ,07 sx II ,07 dx II/III ,75 sx II/III ,75 dx II/III ,11 sx II/III ,11 dx II/III ,60 sx II ,60 dx II ,07 sx II ,07 dx II ,95 sx II ,95 dx III/IV ,90 sx II ,90 dx II ,02 sx I/II ,02 dx II ,60 sx II ,60 dx II ,57 sx II/III ,57 dx II/III ,57 sx II ,57 dx I/II ,95 sx II Livello 142

3 87, , , ,50 129, , , , , ,41 186, , , ,75 239, , , , , ,82 103, , , ,48 307, , , , , , , ,51 191, , , ,58 666, ,80 349, ,02 815, ,21 238, , , , ,95 dx II ,89 sx II ,89 dx II ,15 sx III ,15 dx III/IV ,40 sx II/III ,40 dx II/III ,36 sx II ,36 dx III ,56 sx II ,56 dx II/III ,30 sx II/III ,30 dx II/III ,10 sx IV ,10 dx IV ,40 sx II/III ,40 dx III ,05 sx II ,05 dx III ,39 sx III ,39 dx III/IV ,80 sx II/III ,80 dx III ,25 sx III ,25 dx III/IV ,30 sx II/III ,30 dx II ,34 sx I/II ,34 dx II ,20 sx II/III ,20 dx II ,81 sx III ,81 dx III/IV ,27 sx II ,27 dx III ,57 sx III ,57 dx III ,52 sx III/IV ,52 dx III ,70 sx II ,70 dx II/III ,42 sx III ,42 dx III ,80 sx IV ,80 dx III ,41 sx III 143

4 964, ,41 dx III , ,37 sx II/III 478, ,37 dx III , ,45 sx III 114, ,45 dx II , ,67 sx II 820, ,67 dx II , ,72 sx II 133, ,72 dx II , ,55 sx II 162, ,55 dx II , ,85 sx II/III 541, ,85 dx III , ,42 sx III 786, ,42 dx III , ,01 sx III 1.055, ,01 dx III , ,09 sx III 471, ,09 dx IV , ,33 sx III/IV 870, ,33 dx III/IV , ,67 sx III 185, ,67 dx III , ,56 sx III 175, ,56 dx III , ,34 sx III 539, ,34 dx III , ,62 sx III 324, ,62 dx III , ,71 sx III 1.081, ,71 dx III , ,34 sx III 2.196, ,34 dx III , ,22 sx III 752, ,22 dx III , ,46 sx III 442, ,46 dx III , ,68 sx III/IV 328, ,68 dx III , ,43 sx III 671, ,43 dx III , ,19 sx II/III 1.588, ,19 dx II/III , ,63 sx III 425, ,63 dx III , ,01 sx III 144

5 2.133, ,57 193, ,68 307, , , ,26 449, ,68 721, ,87 542, ,32 757, ,30 955, ,11 590, , , ,47 786, ,85 253, ,62 211, ,91 222, ,60 182, , , ,68 398, ,87 454, ,19 287, ,84 687, ,28 443, ,68 753, , ,01 dx III ,94 sx IV ,94 dx IV ,95 sx IV/V ,95 dx IV ,57 sx III ,57 dx III/IV ,45 sx III ,45 dx III ,77 sx III ,77 dx III ,64 sx IV ,64 dx III/IV ,75 sx III/IV ,75 dx IV ,70 sx III ,70 dx III ,53 sx III/IV ,53 dx III ,75 sx III ,75 dx III/IV ,48 sx III ,48 dx III ,18 sx II/III ,18 dx III ,45 sx II/III ,45 dx III ,81 sx III ,81 dx III ,95 sx III ,95 dx III ,12 sx III ,12 dx III ,86 sx III ,86 dx III ,16 sx II/III ,16 dx III ,41 sx III ,41 dx III ,29 sx III ,29 dx III ,34 sx III ,34 dx III ,59 sx II/III ,59 dx II/III ,77 sx III 145

6 1.049, ,77 dx III , ,59 sx III 460, ,59 dx III , ,56 sx III 675, ,56 dx III , ,37 sx III 444, ,37 dx III , ,30 sx III 1.365, ,30 dx III , ,58 sx III 1.983, ,58 dx III , ,84 sx III 1.041, ,84 dx III , ,21 sx III 1.675, ,21 dx III , ,66 sx III 485, ,66 dx III , ,14 sx III 1.336, ,14 dx II/III , ,10 sx III 577, ,10 dx III/IV , ,47 sx III 345, ,47 dx III , ,08 sx III 2.894, ,08 dx III , ,68 sx III 446, ,68 dx III , ,07 sx III 2.787, ,07 dx III , ,73 sx III 2.259, ,73 dx III , ,28 sx III 2.466, ,28 dx III , ,50 sx III 2.295, ,50 dx III , ,46 sx III 2.423, ,46 dx III , ,11 sx III 1.610, ,11 dx III , ,95 sx III 687, ,95 dx III , ,15 sx III 582, ,15 dx III , ,40 sx III 154, ,40 dx III , ,52 sx III 146

7 293, ,52 dx III , ,51 sx II/III 264, ,51 dx II/III , ,15 sx III 686, ,15 dx III , ,82 sx III 1.347, ,82 dx III , ,60 sx III 3.846, ,60 dx III , ,35 sx III 5.959, ,35 dx III , ,17 sx IV 1.726, ,17 dx III/IV 147

8 5.1.1 Risultati per ogni singola domanda Di seguito vengono riportati i risultati relativi a ogni singola domanda. La descrizione è affiancata da un grafico che indica la percentuale della lunghezza delle sponde su cui è stato rilevato il singolo punteggio (indica quindi l incidenza di ogni risposta rispetto al totale). Domanda 1. Stato del territorio circostante Il Serio scorre prevalentemente in un territorio urbanizzato e caratterizzato da colture stagionali, arativi misti e permanenti (vedi FIG 5.2). Discreta risulta anche la copertura di prati, pascoli, boschi ed incolti. Sicuramente meno presente è la componente foreste e boschi che si trova nel tratto montano del fiume, per scomparire completamente da Ponte Nossa a valle. Si rilevano due aree interessate da una marcata perdita di naturalità: la prima da Vertova a Seriate, prima dell inizio del Parco del Serio, la seconda da Mozzanica a Montodine. STATO DEL TERRITORIO CIRCOSTANTE SX DX 6 52% Percentuale della lunghezza totale de % 31% 26% 23% 2 8% 2% Punteggio FIG 5.2: Grafico percentuale domanda 1 (risultati distinti per sponda) 148

9 Domanda 2. Vegetazione nella fascia perifluviale Si rileva una forte eterogeneità della vegetazione perifluviale; sono comunque identificabili due aree, una che va da Vertova a Grassobbio, dove prevalgono punteggi bassi (minori di 10), e una, che va da Martinengo alla fine del tratto analizzato, dove prevalgono punteggi alti (oltre 10). In base a quanto osservato le fasce perifluviali sono principalmente primarie. Dal grafico (FIG 5.3) si nota come siano presenti prevalentemente formazioni arboree, sia riparie (specialmente salici) che non riparie. Meno importante è la presenza di specie arbustive e arboree, sia riparie che non, e di copertura erbacea. Sono assenti le formazioni arbustive riparie (o canneti) e arboree riparie per le fasce secondarie. Si nota inoltre la mancanza di formazioni arboree stabili nei tratti della bassa valle a causa dell urbanizzazione intensa e nella pianura dove si intensifica l attività agricola. VEGETAZIONE PRESENTE NELLA FASCIA PERIFLUVIALE SX DX 45% 4 39% 39% 35% 35% Percentuale della lunghezza totale del 3 25% 2 15% 1 13% 1 9% 8% 1 3 5% 4% Punteggio 1% FIG 5.3: Grafico percentuale domanda 2 (risultati distinti per sponda) 149

10 Domanda 3. Ampiezza della fascia vegetazionale perifluviale arborea e arbustiva Dal grafico delle percentuali delle varie risposte (FIG 5.4) si vede che l ampiezza della fascia vegetazionale risulta per lo più entro i 5 metri, anche se ben rappresentata è comunque quella tra 5 e 30 metri e quella oltre i 30. Si osserva che la fascia più ampia è presente nella zona montana e in alcuni tratti del parco del Serio, anche se bisogna ricordare che il manuale dell IFF prevede un salto di risposta verso il valore immediatamente più alto nel momento in cui è presente un isola boscata di una certa importanza. E evidente una marcata diminuzione di ampiezza nel tratto terminale del fiume a causa dell intensa attività agricola, come pure nella zona della bassa valle sempre a causa degli insediamenti urbani. AMPIEZZA DELLA FASCIA PERIFLUVIALE ARBOREA E ARBUSTIVA SX DX 6 54% 5 Percentuale della lunghezza totale de % 3 24% 15% 1 2% 1% Punteggio FIG 5.4: Grafico percentuale domanda 3 (risultati distinti per sponda) 150

11 Domanda 4. Continuità della fascia vegetazionale perifluviale arborea ed arbustiva Dal grafico delle percentuali (FIG 5.5) si evince che per la sponda destra c è un 47% sul totale di sponda con interruzioni, a seguire un 22% con interruzioni frequenti e un 21% senza interruzioni. Per la sinistra invece si riscontra un 4 di fascia senza interruzioni, un 33 % con interruzioni, 13 % di interruzioni frequenti e un 3% di suolo nudo o con vegetazione erbacea rada. Si osserva come la zona da Martinengo in poi sia particolarmente discontinua, con continui cambi di insediamenti perifluviali. CONTINUITA' DELLA FASCIA VEGETAZIONALE PERIFLUVIALE ARBOREA E ARBUSTIVA SX DX 5 45% 47% 4 39% 4 Percentuale della lunghezza totale del f 35% 3 25% 2 15% 1 19% 32% 21% 5% 3% Punteggio FIG 5.5: Grafico percentuale domanda 4 (risultati distinti per sponda) Domanda 5. Condizioni idriche dell alveo Dal grafico di FIG 5.6 si evince che per le condizioni idriche dell alveo il punteggio di 20 sia nettamente prevalente (63%), una situazione che corrisponde a larghezze dell alveo di morbida e bagnato simili. 26% è invece la frequenza dei tratti con 151

12 fluttuazioni a ritorno stagionale. Ritroviamo però un flesso significativo dell andamento con maggiore frequenza della risposta C (fluttuazioni frequenti) nella zona che va da Grassobbio fino a dopo Ghisalba a causa dell infiltrazione dell acqua nel sottosuolo (substrato ghiaioso) in un tratto già caratterizzato da scarse portate per via dei prelievi per alimentare i canali irrigui avvenuti a monte. CONDIZIONI IDRICHE DELL'ALVEO DX/SX % Percentuale della lunghezza totale del f % 1 5% Punteggio FIG 5.6: Grafico percentuale domanda 5 Domanda 6. Conformazione delle rive Le rive sono caratterizzate da erbe e arbusti per circa il 6 della lunghezza totale (FIG 5.7), mentre per il resto si nota un equa divisione tra vegetazione arborea (o massi) e sottile strato erboso. Solo un irrisoria percentuale corrisponde alle rive 152

13 nude. In linea di massima i punteggi più alti sono relativi alla parte più a monte del corso del fiume, per poi diminuire a partire da Vertova fino all inizio del Parco del Serio. Un miglioramento, e quindi la presenza di erbe e arbusti, è visibile nei tratti del Parco non interessati da un intensa attività agricola dopo Martinengo. Ovviamente sono presenti crolli di qualità anche quando il fiume passa vicino ai centri abitati. CONFORMAZIONE DELLE RIVE SX DX % 55% Percentuale della lunghezza totale d % 2 23% 19% 1 4% 3% Punteggio FIG 5.7: Grafico percentuale domanda 6 (risultati distinti per sponda) Domanda 7. Struttture di ritenzione degli apporti trofici Di facile lettura risulta il grafico relativo alle strutture di ritenzione. Dalla FIG 5.8 si nota che il 75% è relativo al fondo mobile e libero con le piene, il 15% è invece relativo alle strutture che assicurano una efficace ritenzione degli apporti trofici, mentre quasi irrilevanti risultano le restanti tipologie. Si denota un graduale passaggio dai punteggi più alti al costante punteggio 5, dalle schede della Valle Seriana a quelle della pianura. 153

14 STRUTTURE DI RITENZIONE DEGLI APPORTI TROFICI DX/SX 8 75% 7 Percentuale della lunghezza totale del f % 1 6% Punteggio FIG 5.9: Grafico percentuale domanda 7 Domanda 8. Erosione Un basso grado di erosione è quello in assoluto più frequente, con valori della sponda destra e sinistra simili (43% e 4). Risultano molto diverse le percentuali riguardanti l erosione frequente: 31 % per la sinistra solo 18 % per la destra. I tratti con flusso laminare sono ovviamente quelli dove si riscontra meno erosione (pianura). 154

15 EROSIONE SX DX 5 45% 43% Percentuale della lunghezza totale del fium 4 35% 3 25% 2 15% 1 8% 31% 18% 24% 3 4 5% 5% Punteggio FIG 5.10: Grafico percentuale domanda 8 (risultati distinti per sponda) Domanda 9. Sezione trasversale In base al grafico di FIG 5.11 si nota che la sezione trasversale risulta per lo più naturale (53%) e poi, a scalare, con lievi interventi artificiali (34%) e per sezioni artificiali con qualche elemento naturale (13%). Osservando l andamento delle risposte lungo il corso del fiume si nota come in Valle Seriana, fino ad Alzano Lombardo, siano presenti arginature artificiali, mentre l intervento si riduce molto a parte qualche difesa spondale nei tratti terminali. 155

16 SEZIONE TRASVERSALE DX/SX 6 53% 5 Percentuale della lunghezza totale del f % 34% 1 Punteggio FIG 5.11: Grafico percentuale domanda 9 Domanda 10. Fondo dell alveo Il fondo dell alveo risulta per il 55% a tratti movibile, per il 33 % facilmente movibile e solo per il 6% diversificato e stabile; quest ultima tipologia di fondale è stata osservata esclusivamente nei tratti a monte di Gandellino. L alveo più sabbioso si trova nella parte della bassa pianura. 156

17 FONDO DELL'ALVEO DX/SX 6 55% Percentuale della lunghezza totale del f % 1 6% Punteggio FIG 5.12: Grafico percentuale domanda 10 Domanda 11. Raschi, pozze o meandri. Il percorso del fiume si presenta in parte irregolare: dalla FIG 5.13 si nota che raschi, pozze o meandri hanno successione irregolare per il 47 % del percorso, mentre risultano ben distinti e ricorrenti per il 12%. D altra parte il 41% della lunghezza del fiume è scarsamente diversificato e riguarda maggiormente la zona della bassa pianura. 157

18 RASCHI, POZZE E MEANDRI DX/SX 5 47% Percentuale della lunghezza totale del f 45% 4 35% 3 25% 2 15% 1 41% 12% 5% Punteggio FIG 5.13: Grafico percentuale domanda 11 Domanda 12. Componente vegetale in alveo bagnato Il flusso è quasi interamente turbolento a parte circa 8.5 km nella bassa pianura. In relazione alla componente vegetale in alveo bagnato, dal grafico di FIG 5.14 si osserva che il fiume presenta per il 43% della lunghezza periphyton scarsamente sviluppato e significativa copertura macrofitica, mentre per il 35% periphyton discretamente sviluppato e limitata crescita macrofitica. Le due situazioni limite (periphyton spesso e leggera alterazione della componente) si presentano entrambe per circa il 1. Anche in questa occasione si nota che i punteggi più alti sono relativi alla alta valle mentre si trovano punte di alterazione nel passaggio tra valle e pianura e un alterazione media costante nel tratto terminale 158

19 COMPONENTE VEGETALE IN ALVEO BAGNATO DX/SX 5 45% 43% 4 Percentuale della lunghezza totale del 35% 3 25% 2 15% % 12% 5% Punteggio FIG 5.14: Grafico percentuale domanda 12 Domanda 13. Detrito Dal grafico di FIG 5.15 si evince come siano rilevanti e abbastanza ben ripartite le componenti di frammenti polposi (43%) e fibrosi/polposi (46%). Solo l 11% della lunghezza presenta frammenti vegetali riconoscibili e fibrosi, che sono ritrovabili nell alta valle. In un solo tratto prima di Grassobbio è stato ritrovato del detrito anaerobico. 159

20 5 45% 43% 46% DETRITO DX/SX Percentuale della lunghezza totale del fi 4 35% 3 25% 2 15% 1 11% 5% 1% Punteggio FIG 5.15: Grafico percentuale domanda 13 Domanda 14. Comunità macrobentonica Dal grafico di FIG 5.16 si osserva che la comunità macrobentonica risulta per lo più sufficientemente diversificata (74%); sono invece basse e equivalenti le incidenze di biocenosi ben strutturate (14%, per lo più a monte di Gandellino) e poco equilibrate (12%, concentrate in alcuni tratti tra Seriate e Casale Cremasco). 160

21 COMUNITA' MACROBENTONICA DX/SX 8 74% 7 Percentuale della lunghezza totale del f % 14% Punteggio FIG 5.16: Grafico percentuale domanda

22 5.1.2 Livelli di funzionalità I livelli finali di funzionalità risultano così ripartiti (FIG 5.17): LIVELLI DI FUNZONALITA' SX DX 80,0 63% 70,0 59% 60,0 50,0 km 40,0 30,0 20,0 15% 15% 15% 12% 10,0-1% 1% 4% 3% 3% 2% I I/II II II/III III III/IV IV IV/V V 7% FIG 5.17: Grafico dei livelli di funzionalità (dati distinti per sponda) Si può notare come il livello III (medio) sia di gran lunga il più frequente, pari a un incidenza del 63% per la sponda destra e del 59% per la sinistra. Seguono poi il II/III e il II con frequenze del 15% circa. Gli altri livelli sono molto meno presenti; da notare l assenza del livello V. Complessivamente si può dire che i livelli delle due sponde siano analoghi, senza eccezioni di sorta; la differenza maggiore riscontrata tra le due è infatti poco significativa (solo il 4% per i livelli I/II e III/IV). 162

23 5.2 Affluenti Risultati per ogni singola domanda L analisi dei corsi d acqua minori ha richiesto la compilazione di 76 schede, riguardanti un totale di circa 147 km di sponde. Il numero di schede compilate varia da un minimo di 2 (Nossana) a un massimo di 8 (Vertova) a seconda della variazione dei parametri caratterizzanti i diversi torrenti. Di seguito è riportata la tabella contenente i singoli punteggi attribuiti alle diverse domande su ogni affluente seguito. 163

24 Codice scheda Lunghezza tratto (m.) scheda sponda TER VEG1 AMP CON IDR RIV RIT ERO NAT FON RAS VEG DET MBT Punteggio totale Livello BONDI1 BONDI2 BONDI3 BONDI4 BONDI5 BONDI6 FNERO1 FNERO2 FNERO3 VALGO1 VALGO2 VALGO3 VALGO4 VALGO5 MOLIN1 187, , sx II dx II 100, sx III 147,106 dx III/IV 749, sx I 766,263 dx I 758, sx II 651,106 dx II/III 451, sx II 474,396 dx I/II 5228, sx I 5207, ,083 dx I 125 sx III 200,757 dx III 288, , sx I dx I 1325, sx I 1430,883 dx I 369, sx II 490,196 dx II 765, sx II 721,985 dx II 1640, , , , , sx II dx II 131 sx III dx II 132 sx I 974,817 dx I 1047, sx II 1057,208 dx II MOLIN2 775, sx I/II 164

25 MOLIN3 MOLIN4 ACQUA1 ACQUA2 ACQUA3 TOGNA1 TOGNA2 TOGNA3 TOGNA4 TOGNA5 TOGNA6 TCLUS1 TCLUS2 TCLUS3 TCLUS4 TCLUS5 755,452 dx I/II 592, sx III 690,080 dx III 1714, , , , sx I/II dx I/II 137 sx II dx I/II 1121, sx II/III 1113,84 dx II 1341, sx I/II 1363,56 dx I/II 176, sx II 97,85 138,88 125,21 322,82 368,34 612,82 dx II 141 sx III dx II 142 sx III dx III 143 sx I/II 562,35 dx I/II 539, sx I 559,11 dx II 1776, sx II 1812,27 dx II 1484, sx III 1382,36 868,86 835,51 113,61 213,04 TRISO1 1105,18 dx III 147 sx II/III dx III 148 sx III dx III 615, sx III 641,93 dx II/III 801, sx II 825,26 dx II 151 sx III/IV 165

26 TRISO2 TRISO3 TRISO4 TRISO5 TRISO6 VALNO1 VALNO2 VERTO1 VERTO2 VERTO3 VERTO4 VERTO5 VERTO6 VERTO7 VERTO8 ROMNA1 1015,18 321,12 dx III 152 sx III/IV 421,11 dx II/III 395,35 414,35 805,55 807,39 dx 153 sx II dx II 154 sx II/III III 1861, sx III 1867,58 dx III 618,92 671, sx I dx I 189, sx III 268,23 dx III 833, sx III-IV 720,12 dx III-IV 133, sx III 130, ,195 dx III 160 sx IV 821,912 dx IV 329, sx II-III 244,927 dx II 321, , , , ,62 117,79 529,76 591, , , , ,565 ROMNA2 262, sx II dx II 163 sx II dx I 164 sx I dx I/II 165 sx II dx I 166 sx I dx I 167 sx III dx II/III 168 sx III 166

27 ROMNA3 ROMNA4 ROMNA5 ROMNA6 ROMNA7 VALRO1 VALRO2 VALRO3 VALRO4 VALRO5 VALRO6 TLUJO1 TLUJO2 TLUJO3 TALBI1 TALBI2 308, , , , , , , , , , ,483 dx III 169 sx IV dx IV 170 sx II/III dx III/IV 171 sx IV dx IV 172 sx II dx II/III 173 sx II dx II 131, sx III 180,787 dx III 407, sx III 243, ,490 dx III 176 sx II 2442,133 dx II 633, sx II 603,665 dx II 2115, , , sx II dx II sx I/II 2509,043 dx II 335, sx III/IV 403,952 dx IV 4558, sx III 4363,192 dx III 1974, sx II 2061, , , , ,934 dx II/III 183 sx IV dx IV 184 sx II dx II TALBI3 594, sx III 167

28 TALBI4 TALBI5 TNESA1 TNESA2 TNESA3 TNESA4 TNESA5 TNESA6 TNESA7 576, ,066 dx III 186 sx III 390,683 dx III 1091, sx II 1108,812 dx II 755, sx IV 928,344 dx IV 1018, sx III 990, ,771 dx III 190 sx III/IV 469,889 dx III 410, , sx III dx III 540, sx III 464,765 dx III 1858, sx I/II 1881,006 dx I/II 1038, sx III 1150,394 dx III 168

29 Domanda 1. Stato del territorio circostante Dal grafico si desume che il territorio circostante gli affluenti sia, per entrambe le sponde, per buona parte (circa il 4) coperto da foreste e boschi, osservazione giustificabile dal fatto che molti di questi scorrono attraverso pinete di alta montagna. La Val Seriana Superiore è inoltre caratterizzata da importanti attività pastorali e questo è visibile dalle percentuali relative alla copertura in prati e pascoli (15-18%). D altra parte molti corsi d acqua attraversano anche aree urbanizzate, specialmente presso la confluenza con il Serio (zone industriali, centri abitati, centrali idroelettriche o semplicemente costeggiati da strade) e questo giustifica le alte percentuali relative al punteggio minimo riportate graficamente. Esigua è infine la presenza di campi adibiti a colture stagionali. STATO DEL TERRITORIO CIRCOSTANTE SX DX 45% % 42% Percentuale della lunghezza totale 35% 3 25% 2 15% 1 7% 15% 18% 5% 1% FIG 5.18: Grafico percentuale domanda 1 169

30 Domanda 2. Vegetazione nella fascia perifluviale Come per l asta principale le fasce perifluviali risultano quasi esclusivamente primarie. Dal grafico si evince inoltre che la maggior parte di queste siano colonizzate da formazioni arboree non riparie (principalmente robinie, frassini, pini, abeti, betulle). Meno diffuse risultano le formazioni riparie costituite da salici e ontani (9-1). Le fasce secondarie sono confinate nei tratti urbanizzati, dove sono state erette strutture di sostegno o addirittura dove si trovano i muri esterni delle abitazioni. Una rilevante percentuale della lunghezza degli affluenti risulta infine priva di una fascia perifluviale o presenta insignificanti tappeti erbosi. VEGETAZIONE PRESENTE NELLA FASCIA PERIFLUVIALE SX DX % 7 Percentuale della lunghezza totale % 14% 9% 1 5% 3% 1% 1% 1% FIG 5.19: Grafico percentuale domanda 2 170

31 Domanda 3. Ampiezza della fascia vegetazionale perifluviale arborea e arbustiva A differenza di quanto visto per l asta principale, sugli affluenti la vegetazione perifluviale costituisce fasce di ampiezza prevalentemente maggiore di 30 metri (42-45%), tendenzialmente situate in prossimità delle sorgenti. Esistono tuttavia rilevanti percentuali di fasce di ampiezza compresa tra 5 e 30 metri (nelle zone di transizione) e tra 1 e 5 metri (nelle aree urbanizzate o comunque limitrofe ad esse). Meno frequenti risultano essere i tratti privi di adeguate fasce vegetazionali, tipicamente limitati da gravosi interventi antropici. AMPIEZZA DELLA FASCIA PERIFLUVIALE ARBOREA E ARBUSTIVA SX DX 5 45% 42% 45% 4 Percentuale della lunghezza totale 35% 3 25% 2 15% 12% 11% 22% 21% 27% 21% 1 5% FIG 5.20: Grafico percentuale domanda 3 171

32 Domanda 4. Continuità della fascia vegetazionale perifluviale arborea ed arbustiva Per quanto riguarda la sponda destra si osserva che per più della metà della lunghezza totale dei corsi d acqua questi siano caratterizzati dalla presenza di fasce continue, mentre punteggi riguardanti fasce più o meno interrotte sono stati assegnati con frequenze simili (12-19%). La sponda sinistra presenta anch essa fasce non interrotte per una buona lunghezza (43%), mentre situazioni di maggiore degrado si dispongono graficamente in modo più graduale, giungendo a un valore di 1 per il suolo nudo o con un tappeto erbaceo. CONTINUITA' DELLA FASCIA VEGETAZIONALE PERIFLUVIALE ARBOREA E ARBUSTIVA SX DX 6 54% 5 Percentuale della lunghezza totale % 1 19% 17% 3 15% 43% FIG 5.21: Grafico percentuale domanda 4 172

33 Domanda 5. Condizioni idriche dell alveo Immediata risulta la descrizione del grafico riportato di seguito: alveo bagnato e di morbida coincidono per la quasi totalità dei casi (87%) mentre solo un esigua frazione dei corsi esaminati risulta possedere fluttuazioni stagionali, frequenti o addirittura fondali artificiali. Le condizioni che portano a una ridotta funzionalità sono osservabili in zone dove esistono captazioni e altri interventi artificiali per la produzione di energia elettrica 10 CONDIZIONI IDRICHE DELL'ALVEO DX/SX 9 87% 8 Percentuale della lunghezza totale % 7% 1% FIG 5.22: Grafico percentuale domanda 5 173

34 Domanda 6. Conformazione delle rive Lungo il corso dei principali affluenti del Serio si è osservata frequentemente, su entrambe le sponde, la presenza di rive coperte da vegetazione arborea e massi; tali situazioni sono state prevalentemente riscontrate nei segmenti torrentizi ad alta quota, in prossimità delle aree sorgive. Rilevanti, seppur di minore entità, le percentuali di rive coperte da strati arbustivi o erbosi (24-28%), tendenzialmente osservabili nelle regioni di transizione tra territori naturali e aree che possiedono impatti antropici più consistenti. Raramente osservabili, infine, risultano le rive coperte da strati erbosi sottili e le rive nude, che prevalentemente si insediano in aree antropizzate presentando frequenze simili. CONFORMAZIONE DELLE RIVE SX DX % 59% Percentuale della lunghezza totale % 24% 1 6% 8% 7% 6% FIG 5.23: Grafico percentuale domanda 6 174

35 Domanda 7. Strutture di ritenzione degli apporti trofici Le strutture che consentono la ritenzione della sostanza organica sono costituite prevalentemente da massi o rami (45%) con sporadica presenza di idrofite che intrappolano gli apporti trofici. Situazioni di elevata funzionalità, che consentono un ottimale arresto dei nutrimenti, si verificano in misura minore (27%) e nei tratti più limitrofi alle rispettive sorgenti. Percentuali simili a queste (28%) sono quelle relative a strutture di ritenzioni instabili e mobili con le piene. STRUTTURE DI RITENZIONE DEGLI APPORTI TROFICI DX/SX 5 45% 45% 4 Percentuale della lunghezza totale 35% 3 25% 2 15% 28% 27% 1 5% FIG 5.24: Grafico percentuale domanda 7 175

36 Domanda 8. Erosione I fenomeni erosivi che avvengono lungo il corso degli affluenti sono tipicamente osservabili, per entrambe le sponde, in corrispondenza di curve e strettoie (53-57%). Esistono tuttavia diversi segmenti torrentizi in cui tali fenomeni sono collegati a minori livelli di funzionalità: in particolare sono frequentemente visibili rive scavate e radici scoperte (22-25%), mentre nel 18-19% dei casi esistono interventi artificiali di arginatura delle acque, che contengono l entità del fenomeno. Da notare come il solo 3% della lunghezza totale degli affluenti risulti privo di tracce evidenti di tali fenomeni; ciò è da collegare al fatto che sono rare le situazioni in cui le successioni raschio-pozza non sono ben distinte e ricorrenti. EROSIONE SX DX 6 57% 53% 5 Percentuale della lunghezza totale % 19% 22% 25% 1 3% 3% FIG 5.25: Grafico percentuale domanda 8 176

37 Domanda 9. Sezione trasversale Dal grafico riportato di seguito si può notare come la maggior parte del corso degli affluenti possegga sezioni trasversali naturali o con lievi interventi artificiali (rispettivamente 49% e 4). Gli sporadici tratti in cui la sezione presenta marcati interventi artificiali dipendono essenzialmente da interventi di cementificazione del fondale dell alveo, parziali (e quindi contenenti ancora elementi naturali) o completi. SEZIONE TRASVERSALE DX/SX % Percentuale della lunghezza totale % 2% FIG 5.26: Grafico percentuale domanda 9 177

38 Domanda 10. Fondo dell alveo La quasi totalità dei fondali osservati risulta costituita da una granulometria mista che genera buona funzionalità (fondo stabile nel 43% della lunghezza e a tratti movibile per il 5). Solo una piccola percentuale delle aste analizzate presenta invece fondali con granulometrie più fini, in cui diventa preponderante la componente sabbiosa. FONDO DELL'ALVEO DX/SX Percentuale della lunghezza totale del fiume % 43% FIG 5.27: Grafico percentuale domanda 10 Domanda 11. Raschi, pozze o meandri. La marcata naturalità dei torrenti in esame consente agli stessi di mantenere percorsi caratterizzati da frequenti successioni di raschi, pozze e meandri, che risultano 178

39 facilmente distinguibili. Risultano inesistenti i casi in cui il percorso è totalmente raddrizzato, mentre si è solo saltuariamente osservata (4%) la presenza di lunghe pozze che separano corti raschi. 9 8 RASCHI, POZZE E MEANDRI 84% DX/SX 7 Percentuale della lunghezza totale % 4% FIG 5.28: Grafico percentuale domanda 11 Domanda 12. Componente vegetale in alveo bagnato Le acque degli affluenti possiedono sempre un flusso turbolento ad eccezione di un tratto del torrente Romna dove esso diviene laminare e sono presenti macrofite e spessi films di periphyton. Le percentuali più elevate riguardanti questo parametro (44%) sono comunque relative e situazioni in cui la copertura macrofitica è scarsa e il periphyton è rilevabile solo al tatto su ciottoli, pietre e massi. Rilevanti risultano tuttavia anche le percentuali di segmenti torrentizi interessati da fioriture algali più 179

40 consistenti, tra cui si distinguono in particolare i tratti che scorrono attraverso agglomerati urbani ricevendone gli scarichi fognari. Più rare invece risultano le situazioni in cui la copertura macrofitica è elevata ed il periphyton osservabile ad occhio nudo; ciò avviene tipicamente presso aree interessate da impatti antropici di maggiore entità. COMPONENTE VEGETALE IN ALVEO BAGNATO DX/SX 5 45% 44% 4 Percentuale della lunghezza totale 35% 3 25% 2 15% 29% 22% 1 5% 5% FIG 5.29: Grafico percentuale domanda 12 Domanda 13. Detrito La tipologia di detrito rilevabile risente della presenza di una funzionale fascia perifluviale arborea che si estende fino alle rive; difatti il residuo riscontrabile è essenzialmente composto da frammenti fibrosi di cui si può facilmente desumere l origine (63%) o da un omogeneo mix di frammenti fibrosi e polposi (33%). La situazione di maggior degrado, riscontrabile in un detrito esclusivamente polposo e 180

41 quindi in uno stato degradativo avanzato, è stata rinvenuta raramente (4%), in corrispondenza di centri abitati privi di un adeguata fascia perifluviale. Il caso di un detrito in avanzato stato di degradazione anaerobica non è mai stato osservato. DETRITO DX/SX 7 63% 6 Percentuale della lunghezza totale % 1 4% FIG 5.30: Grafico percentuale domanda

42 Domanda 14. Comunità macrobentonica La comunità macrobentonica campionata si presenta nella maggior parte dei casi (73%) ben strutturata e adeguata alla tipologia fluviale; ciò dipende essenzialmente dalla ricchezza in microhabitat rilevata durante il corso delle osservazioni nonché da acque mediamente caratterizzate da buona qualità. Dove non esistono tali condizioni si nota la presenza di comunità sufficientemente diversificate ma con una struttura alterata rispetto alla condizione attesa (21%) o, più raramente (6%), poco equilibrate e diversificate, con organismi tolleranti l inquinamento predominanti. COMUNITA' MACROBENTONICA DX/SX 8 73% 7 Percentuale della lunghezza totale % 1 6% FIG 5.31: Grafico percentuale domanda

43 5.2.2 Livelli di funzionalità In conclusione viene riportato il grafico dei livelli di funzionalità che mette in relazione la lunghezza totale dei principali affluenti con le classi di funzionalità riscontrate. Il secondo livello, corrispondente a un giudizio buono, risulta il più frequente. Esso riguarda circa 25 km in sponda sinistra e 20 km in quella destra. Livelli di maggiore funzionalità (I e I/II livello) sono comunque ben rappresentati su entrambe le sponde. Giudizi mediocri riguardano circa il 24% della lunghezza totale, tipicamente in aree a maggior pressione antropica. Piuttosto rari sono i giudizi scadenti (7-5%) e inesistenti quelli pessimi. LIVELLI DI FUNZONALITA' SX DX 25,0 33% 28% 20,0 24% 24% 15,0 km 15% 15% 16% 10,0 12% 5,0 6% 9% 3% 3% 7% 5% - I I/II II II/III III III/IV IV IV/V V FIG 5.32: Grafico livelli di funzionalità 183

44 5.3 Scostamento percentuale dai massimi raggiungibili Un approccio interessante nell analisi dei dati riguarda lo scostamento percentuale delle somme relative ai punteggi assegnati ad ogni singola domanda dai punteggi massimi ottenibili per la stessa, nell ipotetico caso che su tutte le schede compilate il parametro in esame raggiunga il massimo punteggio di funzionalità. Questa metodica consta di diversi passi: - Somma dei punteggi relativi ad ogni singola risposta su tutte le schede compilate e calcolo del totale - Calcolo del punteggio massimo ottenibile per un dato parametro su tutte le schede compilate - Calcolo della percentuale raggiunta dal punteggio rilevato rispetto al punteggio massimo ottenibile - Valutazione dello scostamento percentuale dal punteggio massimo per ogni parametro monitorato Una valutazione di questo tipo permette di identificare quali siano i parametri maggiormente limitanti i punteggi ottenuti e, di riflesso, di visualizzare graficamente in modo immediato quali di essi influenzino maggiormente i livelli di funzionalità rilevati Fiume Serio In figura 5.33 viene riportato il grafico relativo agli scostamenti percentuali calcolati a partire dalle schede compilate lungo il corso del Serio. Separatamente segue una descrizione dei singoli parametri analizzati secondo tale metodica. 184

45 90,0 VEG2 80,0 TER 70,0 RIT % SCOSTAMENTO 60,0 50,0 40,0 30,0 VEG1 AMP CON RIV ERO NAT FON VEGTVEGL DET MBT RAS 20,0 10,0 IDR 0,0 DOMANDE FIG 5.33: Grafico degli scostamenti percentuali dai massimi ottenibili (fiume Serio) Stato del territorio circostante (TER): lo scostamento dai massimi punteggi ottenibili relativamente a questo parametro è decisamente elevato (73%) e riflette il notevole grado di urbanizzazione rilevato lungo il corso del Serio, che si esplica nella presenza di centri abitati o di colture stagionali (soprattutto in pianura), penalizzanti sui punteggi di funzionalità rilevati. Vegetazione presente nella fascia perifluviale primaria (VEG1): la fascia perifluviale presente lungo l asta fluviale è prevalentemente primaria (84% delle osservazioni) e si discosta dai massimi punteggi ottenibili per il 45% circa. Tale scostamento dipende prevalentemente dall abbondanza di formazioni non riparie, che si insediano in luogo di specie più strettamente collegabili all ambiente fluviale, determinando una riduzione dei livelli di funzionalità associati. Vegetazione presente nella fascia perifluviale secondaria (VEG2): rispetto a questa tipologia di vegetazione perifluviale gli scostamenti si fanno più marcati (83% circa). Come per il caso precedente essi sono dovuti prevalentemente all abbondanza di formazioni non riparie, nonché a diverse osservazioni in cui la fascia perifluviale è 185

46 assente; ciò avviene di solito quando il fiume attraversa centri abitati ed è interessato da opere artificiali di canalizzazione delle acque che impediscono l instaurarsi di una fascia vegetazionale adeguata. Ampiezza della fascia di vegetazione perifluviale arborea e arbustiva (AMP): rispetto a questo parametro gli scostamenti sono più contenuti (46% circa) e dovuti solitamente alla presenza di centri abitati sulle sponde o di opere artificiali quali numerose strade asfaltate, i cui muri di contenimento riducono le dimensioni della fascia vegetazionale. Continuità della fascia di vegetazione perifluviale arborea ed arbustiva (CON): lo scostamento per questa variabile è contenuto rispetto ai precedenti (42% circa). Ciò è dovuto principalmente alle numerose osservazioni in cui la fascia è risultata interessata da interruzioni sporadiche o diffuse. Decisamente rari invece i casi in cui le sponde sono interessate da suolo nudo, collegate ai minori livelli di funzionalità osservabili. Condizioni idriche dell alveo (IDR): Il rapporto tra le condizioni idriche osservate lungo il corso del fiume e l ampiezza dell alveo risulta interessato da scostamenti scarsi rispetto ai massimi ottenibili (11% circa). Le fluttuazioni di portata osservate, prevalentemente a ritorno stagionale e più sporadicamente a ritorno frequente, sono limitate ai tratti a valle delle captazioni della risorsa idrica, per la produzione di energia idroelettrica (soprattutto in bassa Val Seriana) o per fini irrigui (in prevalenza in alta pianura), a situazioni di scorrimento in subalveo delle acque (nel tratto tra Seriate e Romano di Lombardia), oppure all allargamento dell alveo di morbida che si osserva naturalmente nel passaggio dalla Valle Seriana ai territori pianeggianti della bassa bergamasca. Conformazione delle rive (RIV): lo scostamento dal punteggio massimo ottenibile osservato per tale parametro è pari al 45% ed è dovuto principalmente al fatto che, lungo l intera asta fluviale, le formazioni arboree presenti sulle sponde riescono solo sporadicamente a colonizzare anche le rive, causando pertanto una riduzione dei livelli di funzionalità ottenibili. Le rive si mostrano in prevalenza interessate da copertura erbacea e arbustiva mentre sono scarsamente rappresentate le rive coperte da strati erbosi; molto rare, infine, le rive nude, osservabili quando il Serio attraversa centri abitati. 186

47 Strutture di ritenzione degli apporti trofici (RIT): le strutture di ritenzione presentano un elevato scostamento dai massimi punteggi ottenibili (circa il 66%), dovuto principalmente alla variazione della tipologia di fondale riscontrabile nel passaggio dalle aree della Val Seriana a quelle della pianura bergamasca. In base alle osservazioni effettuate, infatti, le strutture presenti nelle aree pianeggianti sono essenzialmente libere e mobili con le piene, mentre in Val Seriana sono frequentemente visibili anche massi affioranti, di diverse dimensioni. Erosione (ERO): i fenomeni erosivi presentano scostamenti di circa il 34% dai massimi ottenibili. Tale differenza è dovuta essenzialmente al fatto che sono frequenti le osservazioni di fenomeni erosivi poco evidenti o limitati a strettoie e curve (situazione comunque connessa a buoni punteggi di funzionalità), mentre risultano sporadici i casi in cui le rive si presentano scavate e le radici scoperte. Molto rare sono anche le rive franate. Naturalità della sezione trasversale (NAT): le sezioni trasversali osservate sono in prevalenza naturali, o comunque interessate da lievi interventi artificiali quali la presenza di muri di contenimento per strade o attraversamenti pedonali; questo spiega i ridotti scostamenti osservati dai massimi punteggi di funzionalità (22,5%). Sezioni che possiedono caratteri artificiali più marcati sono più difficilmente osservabili, in prevalenza quando il fiume incontra centri abitati o dove esistono chiuse per la captazione di acque a vari scopi. Fondo dell alveo (FON): come precedentemente accennato, i punteggi relativi al fondale dell alveo risentono della variazione di morfologia riscontrabile nel passaggio dalla Valle Seriana alla pianura bergamasca; in seguito a tale variazione si osserva una progressivo aumento dell abbondanza relativa di granulometrie fini a discapito di massi di dimensioni variabili e particelle più grossolane. Si passa pertanto da fondali principalmente diversificati e stabili a fondali movibili solo a tratti (comunque legati a buoni livelli di funzionalità) e, nei tratti prossimi alla confluenza con l Adda, a fondali caratterizzati da elevata abbondanza di sabbia e facilmente movibili. Gli scostamenti calcolati non sono comunque drammatici (49,5%). Raschi, pozze e meandri (RAS): anche i punteggi di funzionalità relativi a questo parametro risentono delle variazioni morfologiche indotte dal passaggio dalle zone vallive a quelle pianeggianti; i tratti posti in Val Seriana presentano comunque buoni 187

48 punteggi relativamente alla presenza di successioni raschio-pozza, che sono facilmente visibili o presenti a distanze diverse. La pianura è invece maggiormente interessata dalla presenza di meandri e, soprattutto, di lunghe pozze che separano raschi di ridotte dimensioni (situazione legata a ridotti livelli qualitativi). Lo scostamento rilevato (35% circa) dipende pertanto essenzialmente dalla presenza di successioni di questa natura. Componente vegetale in alveo bagnato in acque a flusso turbolento (VEGT): il flusso osservato è prevalentemente turbolento (113 schede su 118). Lo scostamento rilevato (49% circa) dipende dalla presenza di fioriture macrofitiche, più o meno rilevanti, osservate lungo il corso del Serio. Coperture limitate, comunque presenti, e coperture più rilevanti sono state osservate in percentuali equiparabili e in aree diverse, sia della pianura che della Val Seriana. Componente vegetale in alveo bagnato in acque a flusso laminare (VEGL): flussi laminari sono stati osservati solo in cinque schede, di cui quattro relative a tratti di pianura. In tutti i tratti, ad eccezione di quello posto in Val Seriana caratterizzato da elevata copertura macrofitica, la copertura algale osservata è risultata limitata e connessa pertanto a buoni punteggi di funzionalità. Lo scostamento rilevato (49% circa) dipende essenzialmente dal segmento posto più a monte, caratterizzato da scarsi punteggi e decisamente influenzante in quanto il numero di schede coinvolto è ridotto. Detrito (DET): il detrito risente anch esso del passaggio dagli ambiti territoriali propri della Val Seriana a quelli di pianura. Ciò dipende dalla progressiva riduzione della copertura arborea delle sponde, dovuta peraltro anche all allargamento dell alveo, che determina una minore presenza di frammenti fibrosi riconoscibili nei segmenti di pianura, dove il detrito presente è in prevalenza polposo. Lo scostamento rilevato (43,7%) dipende essenzialmente da fenomeni di questo tipo, in linea con quanto atteso da considerazioni teoriche. Comunità macrobentonica (MBT): lungo il corso del Serio sono presenti alterazioni che si fanno via via più rilevanti in direzione monte-valle; tali impatti sono di origine civile (depuratori o reflui non trattati) o industriale e si riflettono sulla tipologia di macrobenthos presente. L attività di monitoraggio eseguita lungo il corso del Serio ha 188

49 permesso di classificare, ai sensi del D. Lgs 152/99, il fiume come riportato nella FIG Lo scostamento rilevato (46%) dipende principalmente dal fatto che le comunità osservate presentano mediamente strutture alterate rispetto a quanto atteso per lunghi tratti del fiume (parte della Val Seriana e tutta la pianura) mentre comunità ben strutturate si osservano nei tratti da Valbondione a Ponte Nossa, dove è presente il primo impianto di depurazione di una certa rilevanza i cui scarichi si riflettono sul corso d acqua. Da segnalare anche la presenza di situazioni locali in cui la comunità presenta in prevalenza taxa tolleranti all inquinamento; casi di questo genere si osservano in prossimità di scarichi industriali o di aree in cui le captazioni idriche si fanno consistenti e non esiste pertanto un sufficiente potere diluente delle acque. FIG 5.34: Andamento della qualità delle acque descritto dall applicazione dell I.B.E. ai sensi del D.lgs 152/99 189

50 5.3.2 Affluenti Il grafico degli scostamenti rilevati lungo i corsi d acqua minori è riportato in FIG ,00 80,00 VEG2 70,00 VEGL %SCOSTAMENTO 60,00 50,00 40,00 30,00 TER VEG1 CON AMP RIV RIT ERO NAT FON VEGT 20,00 DET MBT 10,00 IDR RAS 0,00 DOMANDE FIG 5.35: Grafico degli scostamenti percentuali dai massimi ottenibili (affluenti) Vengono ora analizzati separatamente gli scostamenti relativi ai diversi parametri in esame; tra parentesi è indicata la sigla con cui tali parametri sono riportati graficamente Stato del territorio circostante (TER): lo scostamento dai valori massimi qui rilevato è del 53% circa; questo aspetto è dovuto alle rilevanti lunghezze dei segmenti torrentizi che attraversano nuclei abitati, pari a circa il 4 rispetto al chilometraggio totale degli affluenti del Serio. Vegetazione presente nella fascia perifluviale primaria (VEG1): la deviazione dal punteggio massimo ottenibile è di circa il 54%; in particolare sulle 152 osservazioni 190

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