IL RUOLO DELLA AZIENDA ULSS 5 POLESANA: ESPERIENZE PASSATE E PROSPETTIVE FUTURE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL RUOLO DELLA AZIENDA ULSS 5 POLESANA: ESPERIENZE PASSATE E PROSPETTIVE FUTURE"

Transcript

1 IL RUOLO DELLA AZIENDA ULSS 5 POLESANA: ESPERIENZE PASSATE E PROSPETTIVE FUTURE Dott. Luca Caffarra- Occhiobello 7 aprile 2017 Direttore SISP f.f. (Sede di Adria)

2 LEA= livelli essenziali di assistenza Il D.Lgs 502/1992 art 1 definisce i LEA: Prestazioni e servizi che il SSN è tenuto a fornire a tutti i cittadini gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), perché presentano per specifiche condizioni cliniche, evidenze di un significativo beneficio in termini di salute individuale o collettiva, a fronte delle risorse impiegate. Pertanto sono escluse dai LEA le prestazioni, i servizi e le attività che non rispondono a necessità assistenziali, le prestazioni di efficacia non dimostrabile o che sono utilizzate in modo inappropriato rispetto alle condizioni cliniche dei pazienti e le prestazioni che, a parità di beneficio per i pazienti, sono più costose di altre.

3 In ambito sanitario, i LEA sono stati poi definiti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre Il decreto specifica le prestazioni di assistenza sanitaria garantite dal SSN e riconducibili ai seguenti Livelli Essenziali di Assistenza: assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro assistenza distrettuale assistenza ospedaliera

4 Prevenzione collettiva e Sanità Pubblica si articola i 7 aree di intervento: 1. Sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e e parassitarie, inclusi i programmi vaccinali 2. Tutela della salute e della sicurezza degli ambienti di lavoro aperti e confinati 3. Sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 4. Salute animale e igiene urbana veterinaria 5. Sicurezza alimentare- tutela della salute dei consumatori 6. Sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche, inclusi la promozione di stili di vita sani ed i programmi organizzati di screening; sorveglianza e prevenzione nutrizionale 7. Attività medico legali per finalità pubbliche

5 Sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e parassitarie Programmi/attività Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive Componenti del programma Gestione del sistema di segnalazione di malattie infettiva e diffusiva, e dei focolai epidemici, incluse le infezioni ospedaliere. Indagini epidemiologiche in caso di focolai. Sorveglianza sulla diffusine nell ambiente di vita dei vettori di microrganismi patogeni anche in relazione alle antropozoonosi. prestazioni Produzione periodica di report sull andamento delle malattie infettive/diffusive. Comunicazione periodica ad operatori sanitari, cittadini, istituzioni.

6 Programmi/attività Componenti del programma iprestazion Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive Sorveglianza sulla diffusione nell ambiente di micorganismi patogeni. Analisi periodica dei dati comunicazione dei risultati

7 Programmi/attività Componenti del programma prestazioni Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive Predisposizione delle misure da adottare per il controllo delle malattie infettive. Predisposizione ed attuazione delle azioni di controllo da attuare in caso di focolai epidemici. Assistenza e vigilanza sulle operazioni di disinfestazione e deratizzazione.progra mmi di educazione sanitaria : Comunicazione di informazione. Profilassi immunitaria e chemioprofilassi dei contatti e dei soggetti a rischio. Interventi di controllo su fonti e veicoli/vettori di trasmissione, quali alimenti, procedure diagnostiche oterapeutiche, artropodi. Comunicazione periodica oa operatori sanitari cittadini e istituzioni. Esami analitici nell ambito di prevenzione m inf

8

9 MISURE DI CONTROLLO DEL VETTORE IN CASO DI EMERGENZE SANITARIA WEST NILE DISEASE Il vettore è la zanzare del genere culex (culex pipiens) Riscontro di WNV Azione larvicida Azione adulticida Nessuna evidenza di circolazione virale Lotta larvicida Non consigliata

10 Riscontro di WNV nell anno in corso Azione larvicida Azione adulticida Evidenza di circolazione virale nelle zanzare o in animali (uccelli, cavalli) Verificare i piani di disinfestazione in atto e valutare l efficacia secondo le metodologie descritte nel piano vettore.trattare i focolai larvali presenti attorno il sito ove è stata riscontrata la circolazione virale Trattare con adulticida le arre nelle quali sono previste manifestazioni (scuole, parchi pubblici, cimiteri e fiere..)entro 3 Km dal rilievo della positivià Caso umano Come sopra Trattare con adulticida una area di 3 km attorno al sito. Area urbana.: scuole,parchi Area rurale ::sconsigliato inter su larga scala

11 Riscontro di WNV nell anno in corso Azione larvicida Azione adulticida Casi umani frequenti( cluster) e /o ripetuti indicatori ad alto rischio: ripetute positività nelle zanzare e/o cluster di casi veterinari e mammiferi Verificare i piani di disinfestazione in atto e valutare l efficacia secondo le metodologie descritte nel piano vettore.trattare i focolai larvali presenti attorno il sito ove è stata riscontrata la circolazione virale Trattare con adulticida* una area di 3 km attorno al sito. Area urbana.: privilegiare scuole,parchi Area rurale ::sconsigliato inter su larga scala Le autorità sanitarie possono decidere di variare il raggio di intervento sulla base delle caratteristiche della popolazione da difendere, ad esempio il raggio dell azione può essere diminuito in un piccolo centro urbano o aumentato in caso di alto rischio di trasmissione in area densamente popolata.

12 Emergenza sanitaria in caso di dengue, cikugunya e zika Intervento di controllo: 1. Disinfestazione dell area interessata, sia sul suolo pubblico che privato, con adulticidi e larvicidi 2. Ricerca e eliminazione dei focolai larvali, con ispezione porta a porta delle abitazioni nella zona segnalata

13 caso isolato di arbovirosi d importazione in area scarsamente urbanizzata : area da trattare entro un raggio di 200 metri dall abita= zione che potre essere ampliata di altri m in caso ci siano altri casi da trattare caso di importazione in area fortemente urbamizzata: l area da trattare e le relative modalità di trattamento vanno stabilite di volta in volta, dopo un accurata ispezione del territorio, possibilmente utilizzando confini, quali corsi d acqua, un parco pubblico ecc..

14 TRATTAMENTI ADULTICIDI : trattamenti spaziali abbattenti: effettuati alle prime ore del mattino o al tramonto ( per colpire le zanzare all inizio e alla conclusione dell attività trofica diurna), per ridurre l effetto denaturante dei raggi solari sul insetticidi.( cypermetrina o permetrina+ tetrametrina) Tenendo conto che la zanzara tigre vola a poca distanza dal suolo si usano atomizzatori, puntati verso l alto con un angolo di 80 con effetto ricaduta con automezzi a velacita di 5-10 Km/h, con particolato a volume basso ( goccioline a 50 micron di diametro), dovranno coprire tuta l area interessata, procedendo a centri concentrici.

15 trattamenti sulla vegetazione bassa : la zanzara tigre è una specie esofila (digerisce il pasto di sangue all aperto), pertanto il trattamento dei siti di riposo con insetticidi ad azione residua è molto importante. Trattamenti effettuati sul verde lungo i bordi delle strade dell area interessata(siepi, piante arbustive, cespugli, erba alta). L atomizzatore su mezzo che procede a velocità di 5-10km/h, o con persona a piedi il verde trattato fino 4 metri di altezza. Il particolato deve essere grossolano ( micron). Il trattamento viene effettuato anche in aree private.

16 TRATTAMENTI LARVICIDI Aree pubbliche : focolai nei tombini e caditoie Aree private : contenitori, sottovasi, ecc. Controlli porta a porta. Nei casi di emergenza, il trattamento larvicida deve seguire quello adulticida a cui va data comunque la precedenza.

17

18 ULSS 19 di Adria: 10 comuni con una popolazione di circa abitanti. Porto Tolle Adria, Pettorazza Grimani Papozze Corbola Ariano nel Polesine Porto Viro Loreo Rosolina Taglio di Po

19 Dipartimento di Prevenzione (DPCM 29/11/2001 definizione dei livelli essenziali di assistenza ): Tutela della salute Vigilanza sugli operatori affinchè gli interventi siano condotti in sicurezza e con appropriatezza nel rispetto delle norme che regolano l utilizzo dei prodotti valutazione di efficacia degli interventi interventi sanitari nei casi sospetti o confermati casi umani od animal Il territorio dell ex ULSS 19 si caratterizza per una forte presenza di zanzare di specie diverse che provocano non solo fastidi ma anche malattie gravi.problema di sanità pubblica Molti Enti sono interessati: Ministero della Salute, ISS Comuni, Regione, IZP, Ente Parco ecc

20 personale dl Dipartimento di Prevenzione (medici, tecnici della prevenzione, assistenti sanitari, infermieri,amministrativi) devono essere adeguatamente formati. secondo quanto stabilito dalle linee guida nazionali e regionali azioni di monitoraggio/analisi epidemiologica ( presenza larve, zanzare, casi sospetti umani ed animali comunicazione/informazione/formazione della popolazione, di operatori e committenti di interventi di disinfestazione condotti nelle aree pubblich dei Comuni, nelle aree private organizzate(villaggi turistici, camping) dagli amministratori responsabili e nelle singole abitazioni mediante il trattamento antilarvale nelle caditoie di privati

21 CARATTERISTICA DEL TERRITORIO: Centri urbani: culex pipiens, aedes albopictus. Interventi su caditoie e tombini dove l acqua costantemente presente e pertanto il trattamento larvicida deve essere ripetuto periodicamente. Per i fossati interventi se presente acqua Risaie: Costa: frazionamento dei siti di sviluppo, presenza di aree private recintate, presenza di vegetazione con difficile accesso Golene : soggette ad inondazioni con schiuse massiccie di uova di Ochklerotatus caspius e sviluppo di forme adulte. Quando poi il fiume si ritira si crea pozze di acqua stagnante, ambiente ideale per lo sviluppo di Culex ed anopheles

22 Fondamentale lo studio del territorio per attuare strategie di interventi efficaci. AZIONI: Intervento larvicida nelle caditoie e fossati dei centri urbani e frazioni indicate dalle schede allegate al capitolato ed indicate dai Comuni. L intervento nelle caditoie viene effettuato all interno delle scuole, parchi, giardini pubblici, feste paesane Intervento adulticida in aree pubbliche Soprattutto in occasioni di manifestazioni pubbliche

23 Interventi di privati : i villaggi turistici, camping ed altre realtà che vedono una forte presenza di residenti temporanei, effettuano in proprio attività di disinfestazione con ingenti investimenti a volte avvalendosi di esperti qualificati. Nell ambito delle competenze del Dipartimento di Prevenzione, si invia una nota alle Direzioni dei campeggi e villaggi turistici con la richiesta di descrivere le azioni messe in atto per contrastare lo sviluppo di zanzare. In particolare vengono chiesti i prodotti utilizzati le modalità applicative e le misure messe in atto per limitare i rischi dovuti alle applicazione frequente di insetticidi in aree ad elevatissima densità di turisti.

24 INFORMAZIONE comunicati stampa su come comportarsi con banali interventi nella lotta coro le zanzare ordinanze sindacali che impongono comportamenti e trattamenti distribuzione ai Comuni di materiale: manuale per la lotta alle zanzare, depliant per la lotta contro la zanzara tigre e virus zyka, informazioni sulle malattie WEST NILE, Chikungunia, e dengue durante il mercato cittadino nei singoli Comuni due operatori tecnici del Dipartimento di Prevenzione hanno allestito dei punti informativi con distribuzione di materiale esplicativo, depliant informativi sule malattie trasmesse da vettori, e la distribuzione di blisterda 12 compresse antilarvale per caditoie in aree private. Una parte dei blister sono state consegnati ai comuni per la distribuzione diretta ai cittadini. Gli accessi ai mercati cittadini è avvenuta per 2 volte in ogni Comune.

25 Informazione incontro annuale con i referenti dei Comuni per la programmazione delle attività e modalità di verifica di efficaci, gestione emergenza per eventualità positività trovate. incontro annuale con i Referenti delle Case di Riposo incontro annuale con i MMG con informazioni sul sistema di sorveglianza delle febbri estive e malattie trasmesse da vettori lettera ai Comuni: in caso di manifestazione pubbliche (sagre,fiere etc) all aperto è necessario effettuare interventi di disinfestazione adulticidi. Inoltre comunicazione di effettuare sfalcio dell erba presso i fossati.

26 Informazione nelle scuole. Referenti: Dr. Luca Caffarra Dr.ssa Sandra Cappello SISP-Dip. Di Prevenzione P.zzale degli Etruschi, Adria Fax luca.caffarra@ulssadria.it sandra.cappello@ulssadria.it Primaria Alunni : SI Insegnante Zanza Safari Premessa La lotta alla zanzara Tigre, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo fondamentale e richiede uno sforzo coordinato tra tutti gli attori in campo: i Comuni, responsabili delle disinfezioni degli spazi pubblici, le ULSS che mettono a disposizione le competenze specifiche per fare da supporto sia nella fase preventiva che in quella di trattamento, la regione che coordina le attività di lotta e monitoraggio su scala regionale e, infine, i cittadini che se attivamente coinvolti nella prevenzione e nei trattamenti possono contribuire in maniera adeguata a limitare lo sviluppo delle zanzare. Per un azione efficace e capillare data la peculiarità dei bambini naturalmente propensi ad essere maggiormente attenti e ricettivi nell assimilare e nell adottare determinati comportamenti rispetto agli adulti, tanto da essere in grado di influenzarli si ritiene di proporre un progetto che prevede anche Destinatari l educazione scolastica. Alunni delle classi IV e V delle scuole primarie : SI

27 Obiettivi Approfondire le conoscenze sulla biologia e sui comportamenti della zanzara tigre e sui rischi sanitari correlati alla sua presenza Acquisire le conoscenze per identificare le condizioni favorevoli allo sviluppo della zanzara tigre Far conoscere ed applicare le pratiche più idonee per prevenire la moltiplicazione delle zanzare e prevenire le malattie di cui sono vettori. Metodologia degli interventi Consegna di materiale informativo indirizzato ai docenti in maniera tale che possano predisporre dei momenti informativo didattici con gli alunni. Su richiesta è possibile concordare il supporto di un esperto. Distribuzione ad ogni alunno delle classi coinvolte del materiale informativo realizzato per comunicare ai cittadini le più comuni modalità di prevenzione della diffusione della zanzara tigre. Coinvolgimento degli alunni in una sorta di gioco di ruolo: Tigre Safari. Tutti i bambini sono invitati ad osservare il loro ambiente di vita ( casa, balcone, terrazzo, giardino, orto, scuola, giardino della scuola) ed i luoghi che frequentano ( parco, campo sportivo, tragitto casa scuola) per individuare i siti a rischio e per la rimozione dei focolai di sviluppo e, come in un avventuroso safari, documentarli con una foto. Allo stesso tempo si impegnano a modificare tali condizioni interessando i propri familiari. Elaborazione, entro la fine dell anno scolastico, dei prodotti di sintesi del lavoro svolto (un disegno, uno slogan, una poesia, un manifesto, un fumetto, ) aventi per oggetto la lotta alle zanzare ed allestimento di una esposizione pubblica in una giornata conclusiva con premiazione del lavoro migliore che avrà la possibilità di entrare a far parte del materiale informativo della campagna di sensibilizzazione dell anno successivo.

28 Metodologia degli interventi Consegna di materiale informativo indirizzato ai docenti in maniera tale che possano predisporre dei momenti informativo didattici con gli alunni. Su richiesta è possibile concordare il supporto di un esperto. Distribuzione ad ogni alunno delle classi coinvolte del materiale informativo realizzato per comunicare ai cittadini le più comuni modalità di prevenzione della diffusione della zanzara tigre. Coinvolgimento degli alunni in una sorta di gioco di ruolo: Tigre Safari. Tutti i bambini sono invitati ad osservare il loro ambiente di vita ( casa, balcone, terrazzo, giardino, orto, scuola, giardino della scuola) ed i luoghi che frequentano ( parco, campo sportivo, tragitto casa scuola) per individuare i siti a rischio e per la rimozione dei focolai di sviluppo e, come in un avventuroso safari, documentarli con una foto. Allo stesso tempo si impegnano a modificare tali condizioni interessando i propri familiari. Elaborazione, entro la fine dell anno scolastico, dei prodotti di sintesi del lavoro svolto (un disegno, uno slogan, una poesia, un manifesto, un fumetto, ) aventi per oggetto la lotta alle zanzare ed allestimento di una esposizione pubblica in una giornata conclusiva con premiazione del lavoro migliore che avrà la possibilità di entrare a far parte del materiale informativo della campagna di sensibilizzazione dell anno successivo.

29 Conferenza dei Sindaci: ogni anno (marzo aprile) viene presentata una relazione su quanto è stato fatto nell anno precedente, i risultati di eventuali emergenze, positività vettori. Ecc Viene poi presentata la programmazione per l anno nuovo. Ruolo dell Entomologo è fondamentale.

30 2 INTERVENTI A RICHIESTA a) interventi adulticidi in aree pubbliche nei confronti di mosche e zanzare b) interventi larvicidi in focolai larvali individuati nel corso delle attività di monitoraggio c) interventi nelle condotte fognarie per la lotta alle blatte d) interventi di disinfestazione in aree private e) interventi di emergenz e di emergenza sanitaria CAPITOLATO TECNICO DISINFETAZIONE DA RATTI E ZANZARE PER I 10 COMUNI DELL EX ULSS 19 1 INTERVENTI PROGRAMMATI: a) interventi larvicidi nelle caditorie stradali in ambito comunale, in caditoie aree verdi e in caditoie di pertinenza di immobili comunali e aree cimiteriali b) interventi larvicidi nei fossati c) interventi di deratizzazione in aree pubbliche

31 Tutti gli interventi programmati (larvicidi e deratizzazione) dovrann essere presentati dalla Ditta e approvati dal servizio SISP. Interventi a richiesta Si pagano secondo costo orario Interventi di emergenza sanitaria Si applicano i protocolli operativi della Regione

32 Ripartizione spesa anno 2015: La spesa annua del servizio di disinfestazione e di derattizzazione di euro ,86 sulla base della popolazione residente sul Territorio comunale di competenza alla data del 31/12/2014 deve essere conseguentemente suddivisa per quota parte per ciascun Comune afferente al territorio dell Azienda ULSS 19 :

33 Comune di Adria 12629, 58 euro Abitanti Comune di Ariano nel Polesine 2764,97 ab 4328 Comune di Corbola 1557,04 abitanti Comune di Loreo 2251,44 ab 3593 Comune di Papozze 958, Comune di Pettorazza Grimani 1014,41 ab 1617 Comune di Porto Tolle 6269, Comune di Porto Viro 9238, Comune di Rosolina 4091, Comune di Taglio di Po 5292,

34 Comune di Adria 1253, 54 euro Comune di Ariano nel Polesine 274,43 Comune di Corbola 154,54 Comune di Loreo 223,46 Comune di Papozze 97,80 Comune di Pettorazza Grimani 100,68 Comune di Porto Tolle 622,25 Comune di Porto Viro 916,96 Comune di Rosolina 406,07 Comune di Taglio di Po 525,27 La spesa annua del servizio di supporto e verifica del servizio di disinfestazione e di deratizzazione è di Euro 4575 iva compresa

35 Grazie per l attenzione

Panoramica sulla strategia regionale

Panoramica sulla strategia regionale San Bonifacio 13 maggio 2011 Panoramica sulla strategia regionale Francesca Russo Servizio Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica Direzione Prevenzione Regione Veneto Notifiche in Veneto 2008 2009

Dettagli

CHIKUNGUNYA DENGUE ZIKA: La sorveglianza dei casi importati e la prevenzione della trasmissione autoctona

CHIKUNGUNYA DENGUE ZIKA: La sorveglianza dei casi importati e la prevenzione della trasmissione autoctona CHIKUNGUNYA DENGUE ZIKA: La sorveglianza dei casi importati e la prevenzione della trasmissione autoctona Caterina Rizzo, MD LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS

Dettagli

Aedes albopictus e prevenzione del rischio sanitario: il controllo del vettore è strategico

Aedes albopictus e prevenzione del rischio sanitario: il controllo del vettore è strategico Aedes albopictus e prevenzione del rischio sanitario: il controllo del vettore è strategico Paola Angelini Serv. Sanità pubblica - Regione Emilia-Romagna Il suo arrivo in Italia Originaria del Sudest Asiatico

Dettagli

Allegato 4 SPECIFICHE SULL INTERVENTO PER IL CONTROLLO DEL VETTORE

Allegato 4 SPECIFICHE SULL INTERVENTO PER IL CONTROLLO DEL VETTORE 0020957-10/07/2017-DGPRE-DGPRE-P - Allegato Utente 5 (A05) Allegato 4 SPECIFICHE SULL INTERVENTO PER IL CONTROLLO DEL VETTORE Responsabilità La Regione e le ASL competenti per il territorio, sono responsabili

Dettagli

Gruppo di lavoro in Puglia

Gruppo di lavoro in Puglia Regione Puglia Sviluppo di un sistema di sorveglianza nazionale della febbre Chikungunya: l esperienza della Regione Puglia Francesca Fortunato e Rosa Prato Cervia, 9 maggio 2011 Gruppo di lavoro in Puglia

Dettagli

LA LOTTA AI VETTORI: CICLO VITALE E METODOLOGIE DI DISINFESTAZIONE

LA LOTTA AI VETTORI: CICLO VITALE E METODOLOGIE DI DISINFESTAZIONE LA LOTTA AI VETTORI: CICLO VITALE E METODOLOGIE DI DISINFESTAZIONE Le zanzare sono i vettori di West Nile virus. Ad oggi sono almeno 75 le specie di zanzare nelle quali il WNV è stato isolato. Mosquito

Dettagli

Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore. Le attività di disinfestazione da. Monselice, 25 febbraio 2015

Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore. Le attività di disinfestazione da. Monselice, 25 febbraio 2015 Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore Le attività di disinfestazione da zanzare Monselice, 25 febbraio 2015 Dr.ssa Anna Ferraresso Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento

Dettagli

Ordinanza Sindacale Numero 21 del 05/03/2016

Ordinanza Sindacale Numero 21 del 05/03/2016 Ordinanza Sindacale Numero 21 del 05/03/2016 Oggetto : MISURE PREVENTIVE CONTRO LE ZANZARE (AEDES ALBOPICTUS E CULEX PIPIENS) E LE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORE. ANNO 2016. Proponente : SERVIZIO AMBIENTE

Dettagli

NUOVE PROSPETTIVE PER IL CONTROLLO DELLE ZANZARE IN AMBITO URBANO Torino 18 febbraio dott. Igor BONI dott. Paolo ROBERTO IPLA s.p.a.

NUOVE PROSPETTIVE PER IL CONTROLLO DELLE ZANZARE IN AMBITO URBANO Torino 18 febbraio dott. Igor BONI dott. Paolo ROBERTO IPLA s.p.a. NUOVE PROSPETTIVE PER IL CONTROLLO DELLE ZANZARE IN AMBITO URBANO Torino 18 febbraio 2014 dott. Igor BONI dott. Paolo ROBERTO IPLA s.p.a. Le azioni di lotta si sono svolte seguendo quattro filoni principali,

Dettagli

I NUOVI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA. Giulia Cairella Area della Nutrizione SIAN ASL RMB

I NUOVI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA. Giulia Cairella Area della Nutrizione SIAN ASL RMB I NUOVI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Giulia Cairella Area della Nutrizione SIAN ASL RMB La revisione attuale prende le mosse dalla riflessione sull applicazione dei LEA dell Assistenza sanitaria collettiva

Dettagli

RELAZIONE ANNUALE DEL PROGRAMMA DI DISINFESTAZIONE - anno 2010

RELAZIONE ANNUALE DEL PROGRAMMA DI DISINFESTAZIONE - anno 2010 RELAZIONE ANNUALE DEL PROGRAMMA DI DISINFESTAZIONE - anno 2010 Nel corso del 2010, l attività di disinfestazione e derattizzazione è stata caratterizzata dalla attuazione del nuovo appalto che attraverso

Dettagli

Sorveglianza di Chikungunya (ChikV) e Dengue (DenV). Monitoraggio e lotta alla Zanzara tigre (Aedes albopictus) nella Provincia di Pesaro e Urbino.

Sorveglianza di Chikungunya (ChikV) e Dengue (DenV). Monitoraggio e lotta alla Zanzara tigre (Aedes albopictus) nella Provincia di Pesaro e Urbino. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL UMBRIA E DELLE MARCHE, PERUGIA. - SEZIONE DI ANCONA - Sorveglianza di Chikungunya (ChikV) e Dengue (DenV). Monitoraggio e lotta alla Zanzara tigre (Aedes albopictus)

Dettagli

D. Salute animale e igiene urbana veterinaria

D. Salute animale e igiene urbana veterinaria D. Salute animale e igiene urbana veterinaria N. Programmi/attività Componenti del programma Prestazioni i D1 sui concentramenti e spostamenti animali - Controllo delle strutture - Verifica della documentazione

Dettagli

Bollettino epidemiologico 2016

Bollettino epidemiologico 2016 Bollettino epidemiologico 2016 1 Situazione epidemiologica 2 Piano di sorveglianza 3 Risultati delle attività di sorveglianza 4 Definizione di caso negli equidi 28 luglio 2016 n. 4 1 Situazione epidemiologica

Dettagli

ORDINANZA DEL SINDACO

ORDINANZA DEL SINDACO ORDINANZA DEL SINDACO N. 124 DEL 09/03/2017 Oggetto: MISURE PREVENTIVE CONTRO LE ZANZARE (AEDES ALBOPICTUS E CULEX PIPIENS) E LE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORE. Considerato che è necessario intervenire

Dettagli

COMUNE DI CANNARA Provincia di Perugia

COMUNE DI CANNARA Provincia di Perugia COMUNE DI CANNARA Provincia di Perugia O R D I N A N Z A 3 - S E T T O R E P O L I Z I A M U N I C I P A L E ORDINANZA Reg. Gen. n. 13 del 10/05/2016 OGGETTO: MISURE PREVENTIVE CONTRO LE ZANZARE (Aedes

Dettagli

Dati di sorveglianza sanitaria e criticità Le azioni del Piano 2012 Alba Carola Finarelli

Dati di sorveglianza sanitaria e criticità Le azioni del Piano 2012 Alba Carola Finarelli Dati di sorveglianza sanitaria e criticità 2011. Le azioni del Piano 2012 Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica Trasmissione e cinetica del virus 12 casi di Dengue importati e confermati 5 casi

Dettagli

COMUNE DI VELO D ASTICO Provincia di Vicenza Piazza IV Novembre Tel Fax P.Iva e Codice Fiscale

COMUNE DI VELO D ASTICO Provincia di Vicenza Piazza IV Novembre Tel Fax P.Iva e Codice Fiscale C O P I A COMUNE DI VELO D ASTICO Provincia di Vicenza Piazza IV Novembre Tel. 0445.740898 Fax. 0445.741818 P.Iva e Codice Fiscale 00460580244 Ufficio: SINDACO ORDINANZA DEL 09-06-2016 N.20 R.G. Oggetto:

Dettagli

Programma 9 Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare

Programma 9 Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare Programma 9 Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Gran parte delle azioni previste dal programma

Dettagli

PREVISIONE DI ADEGUATE RISORSE

PREVISIONE DI ADEGUATE RISORSE CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE Processo Legislativo Sellare Commissioni Consiliari MOZIONE N.459 PREVISIONE DI ADEGUATE RISORSE DA DESTINARE AI PROGETTI DI LOTTA ALLE ZANZARE. Presentata dai Consiglieri

Dettagli

Print to PDF without this message by purchasing novapdf (http://www.novapdf.com/)

Print to PDF without this message by purchasing novapdf (http://www.novapdf.com/) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE ODONTOIATRICHE E DELLE IMMAGINI MORFOLOGICHE E FUNZIONALI SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA Coordinatore: Prof.ssa

Dettagli

Protocollo di emergenza. Sorveglianza e lotta al vettore Chikungunya Dengue - West Nile. dal 15 giugno al 15 novembre.

Protocollo di emergenza. Sorveglianza e lotta al vettore Chikungunya Dengue - West Nile. dal 15 giugno al 15 novembre. Protocollo di emergenza Sorveglianza e lotta al vettore Chikungunya Dengue - West Nile dal 15 giugno al 15 novembre 19 luglio 2010 1 SORVEGLIANZA CHIKUNGUNYA O DENGUE Obiettivi Identificazione precoce

Dettagli

PADOVA, 20 settembre 2012

PADOVA, 20 settembre 2012 Emergenze infettive: modello di risposta provinciale in Alto Adige PADOVA, 20 settembre 2012 Josef Simeoni, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell AS di Bolzano e primario del SISP del cs di Bolzano

Dettagli

Ordinanza n. 184 del 04.03.2016 Pagina volume N. Ver. 9.0 COMUNE DI PERUGIA SETTORE AREA RISORSE AMBIENTALI SMART CITY E INNOVAZIONE UNITÀ OPERATIVA

Ordinanza n. 184 del 04.03.2016 Pagina volume N. Ver. 9.0 COMUNE DI PERUGIA SETTORE AREA RISORSE AMBIENTALI SMART CITY E INNOVAZIONE UNITÀ OPERATIVA COMUNE DI PERUGIA SETTORE AREA RISORSE AMBIENTALI SMART CITY E INNOVAZIONE UNITÀ OPERATIVA ORDINANZA N. 184 DEL 04.03.2016 OGGETTO: MISURE PREVENTIVE CONTRO LE ZANZARE (AEDES ALBOPICTUS E CULEX PIPIENS)

Dettagli

Esperienze di sorveglianza di Aedes albopictus in alcune regioni del Nord Italia. Andrea Mosca IPLA S.p.A.

Esperienze di sorveglianza di Aedes albopictus in alcune regioni del Nord Italia. Andrea Mosca IPLA S.p.A. Esperienze di sorveglianza di Aedes albopictus in alcune regioni del Nord Italia Andrea Mosca IPLA S.p.A. Sorveglianza entomologica Obiettivi: conoscere le specie presenti in un territorio conoscere le

Dettagli

PROGETTO DI LOTTA ALLE ZANZARE AREA METROPOLITANA TORINESE - ANNO COMUNE DI VOLVERA

PROGETTO DI LOTTA ALLE ZANZARE AREA METROPOLITANA TORINESE - ANNO COMUNE DI VOLVERA PROGETTO DI LOTTA ALLE ZANZARE AREA METROPOLITANA TORINESE - ANNO 2014 - COMUNE DI VOLVERA STATO AVANZAMENTO LAVORI FINE AGOSTO 2014 Tecnico di Campo Dr. Claudio Riccardi Referente Tecnico Scientifico

Dettagli

PROGETTO DI LOTTA ALLE ZANZARE AREA METROPOLITANA TORINESE - ANNO COMUNE DI VOLVERA

PROGETTO DI LOTTA ALLE ZANZARE AREA METROPOLITANA TORINESE - ANNO COMUNE DI VOLVERA PROGETTO DI LOTTA ALLE ZANZARE AREA METROPOLITANA TORINESE - ANNO 20 - COMUNE DI VOLVERA STATO AVANZAMENTO LAVORI FINE AGOSTO 20 Tecnico di Campo Dr. Claudio Riccardi Referente Tecnico Scientifico Dr.

Dettagli

MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE. anno 2016 aggiornamento giugno 2017

MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE. anno 2016 aggiornamento giugno 2017 MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016 aggiornamento giugno 2017 A giugno 2016, il della Direzione Sanità della Regione Piemonte ha emanato, con DD n.

Dettagli

Linee di indirizzo e documento di priorità del Dipartimento di Prevenzione

Linee di indirizzo e documento di priorità del Dipartimento di Prevenzione Dipartimento della Pag. 1/5 File Linee di indirizzo e documento di priorità del Dipartimento della Redazione Direttore Dipartimento di Rappresentante della Direzione per la Qualità Data di applicazione

Dettagli

Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione

Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione Stefano Tardivo Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica Università degli Studi di Verona Legge 833/78 Principi guida del SSN (art. 2, 3 e 32 della Costituzione):

Dettagli

WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano

WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano Caterina Rizzo, MD LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI 19 Aprile

Dettagli

Impostazione di un monitoraggio

Impostazione di un monitoraggio Impostazione di un monitoraggio I monitoraggi ambientali devono essere impostati partendo da due considerazioni: 1. Qual èla specie che vogliamo monitorare 2. Qual èlo scopo del nostro monitoraggio Impostazione

Dettagli

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Comuni di: Adria Ariano nel Polesine Corbola Loreo Papozze Pettorazza Grimani Porto Tolle Porto Viro Rosolina Taglio di Po D E C R E T O D E L D I R E T T O R E G

Dettagli

La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore L esperienza della regione Emilia-Romagna a cura di Clara Curcetti Roma, 18 aprile 2007 Linee regionali di intervento per mitigare l impatto

Dettagli

Zanzare, vettori di malattie globali: dalla Chikungunya al virus Zika

Zanzare, vettori di malattie globali: dalla Chikungunya al virus Zika Globalizzazione e Salute: filo diretto tra prevenzione e comunicazione Zanzare, vettori di malattie globali: dalla Chikungunya al virus Zika Protocolli regionali e attività svolte nell ambito del progetto

Dettagli

ALLEGATOB alla Dgr n del 29 novembre 2016 pag. 1/6

ALLEGATOB alla Dgr n del 29 novembre 2016 pag. 1/6 giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 1935 del 29 novembre 2016 pag. 1/6 LINEE DI INDIRIZZO PER IL RECUPERO DELLE COPERTURE VACCINALI ALLEGATOB alla Dgr n. 1935 del 29 novembre 2016 pag.

Dettagli

Sorveglianza entomologica in emergenza sanitaria

Sorveglianza entomologica in emergenza sanitaria Malattie da vettore e Zika virus: prevenzione e comunicazione. Perugia 21 aprile 2016; Sorveglianza entomologica in emergenza sanitaria Stefano Gavaudan Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'umbria

Dettagli

PROTOCOLLO OPERITIVO PER LA GESTIONE DELLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI INTERESSANTI LA ASL RM A

PROTOCOLLO OPERITIVO PER LA GESTIONE DELLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI INTERESSANTI LA ASL RM A Sede Legale: Via Ariosto, 3 00185 Roma P.I. 04735671002 Prot. N. Del Dipartimento di Prevenzione S.I.S.P U.O.S.Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Responsabile: Dr.ssa ERCOLE Andreina Sede: Via

Dettagli

ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie

ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie Morbillo: situazione nel territorio dell Asl Milano 1 al 30 giugno

Dettagli

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna: Piano di Sorveglianza e controllo Sorveglianza veterinaria West Nile

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna: Piano di Sorveglianza e controllo Sorveglianza veterinaria West Nile Le malattie da vettore in Emilia-Romagna: Piano di Sorveglianza e controllo 2013 Sorveglianza veterinaria West Nile Virus West Nile: ciclo di trasmissione Vettore biologico Zanzare del genere Culex, (Aedes)

Dettagli

Bollettino epidemiologico WND 29 luglio 2014, n. 2. West Nile Disease in Italia nel 2014

Bollettino epidemiologico WND 29 luglio 2014, n. 2. West Nile Disease in Italia nel 2014 Bollettino epidemiologico WND 29 luglio 2014, n. 2 West Nile Disease in Italia nel 2014 Sommario 1 Introduzione 2 Situazione epidemiologica 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli di specie bersaglio

Dettagli

Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per l ambiente urbano

Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per l ambiente urbano Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per l ambiente urbano Nicoletta Vai Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna Massimo Bariselli e Nicoletta Vai Servizio Fitosanitario

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DELLA PEDICULOSI NELLE COMUNITA INFANTILI AGGIORNAMENTO AGOSTO 2010

PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DELLA PEDICULOSI NELLE COMUNITA INFANTILI AGGIORNAMENTO AGOSTO 2010 ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE DIREZIONE SANITARIA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO SERVIZIO DI MEDICINA PREVENTIVA NELLE COMUNITA PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DELLA PEDICULOSI NELLE COMUNITA INFANTILI

Dettagli

COMUNE DI MARANO VICENTINO

COMUNE DI MARANO VICENTINO COMUNE DI MARANO VICENTINO ORIGINALE Registro Generale n. 41 ORDINANZA DEL SINDACO N. 10 DEL 20-06-2016 Oggetto: Provvedimento per la prevenzione ed il controllo delle malattie infettive trasmesse da zanzare.

Dettagli

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Comuni di: Adria Ariano nel Polesine Corbola Loreo Papozze Pettorazza Grimani Porto Tolle Porto Viro Rosolina Taglio di Po D E C R E T O D E L D I R E T T O R E G

Dettagli

I livelli essenziali di assistenza (LEA) DPCM 29 novembre 2001

I livelli essenziali di assistenza (LEA) DPCM 29 novembre 2001 I livelli essenziali di assistenza (LEA) DPCM 29 novembre 2001 DPCM 29 novembre 2001 Emanato ai sensi dell art. 1 del D.Lgs. n. 502/92 Applica un accordo Stato Regioni Art. 1 D.Lgs. n. 502/92 Il Servizio

Dettagli

CITTA DI SEGRATE Provincia di Milano

CITTA DI SEGRATE Provincia di Milano Prot.n. Segrate, 26 maggio 2006 ORDINANZA n. 21 OGGETTO: Interventi finalizzati al controllo dell infestazione di zanzare con particolare attenzione alla prevenzione dell infestazione della zanzara Aedes

Dettagli

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 OPUSCOLO INFORMATIVO DELL UNITA OPERATIVA PROFILASSI MALATTIE INFETTVE

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 OPUSCOLO INFORMATIVO DELL UNITA OPERATIVA PROFILASSI MALATTIE INFETTVE Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Comuni di: Adria Ariano nel Polesine Corbola Loreo Papozze Pettorazza Grimani Porto Tolle Porto Viro Rosolina Taglio di Po OPUSCOLO INFORMATIVO DELL UNITA OPERATIVA

Dettagli

MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016

MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016 MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016 A giugno 2016, il della Direzione Sanità della Regione Piemonte ha emanato, con DD n. 327 del 09.06. 2016, il PIANO

Dettagli

LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI

LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI Mod. S5 Rev. 6 del 12/10/2015, Pagina 1 di 5 LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI 19 Aprile 2016 organizzato da ISTITUTO SUPERIORE

Dettagli

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Comuni di: Adria Ariano nel Polesine Corbola Loreo Papozze Pettorazza Grimani Porto Tolle Porto Viro Rosolina Taglio di Po D E C R E T O D E L D I R E T T O R E G

Dettagli

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Comuni di: Adria Ariano nel Polesine Corbola Loreo Papozze Pettorazza Grimani Porto Tolle Porto Viro Rosolina Taglio di Po D E C R E T O D E L D I R E T T O R E G

Dettagli

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Comuni di: Adria Ariano nel Polesine Corbola Loreo Papozze Pettorazza Grimani Porto Tolle Porto Viro Rosolina Taglio di Po D E C R E T O D E L D I R E T T O R E G

Dettagli

La Zanzara Tigre (Aedes albopictus)

La Zanzara Tigre (Aedes albopictus) La Zanzara Tigre (Aedes albopictus) Come difenderci e ridurre la sua diffusione nelle nostre case. I comportamenti corretti da adottare. A cura di Domenico Bagalà (Servizio Ambiente) INTRODUZIONE La Zanzara

Dettagli

Resoconto attività di vigilanza

Resoconto attività di vigilanza Attività di disinfestazione nel territorio ULSS 17 Incontro di coordinamento tra Dipartimento di Prevenzione ed Amministrazioni Comunali Resoconto attività di vigilanza Simone Martini Monselice, 25 febbraio

Dettagli

Piano di sorveglianza della West Nile Disease - Regione Marche - Anno 2010

Piano di sorveglianza della West Nile Disease - Regione Marche - Anno 2010 C ERV Piano di sorveglianza della West Nile Disease - Regione Marche - Anno 2010 Documento elaborato dal Centro Epidemiologico Regionale Veterinario. Riferimenti normativi: DECRETO DIRIGENZIALE del 15

Dettagli

Come trattare le zanzare adulte e preservare api e organismi utili

Come trattare le zanzare adulte e preservare api e organismi utili PROGETTO GESTIONE FITOSANITARIA VERDE ORNAMENTALE E TUTELA DELLE API Come trattare le zanzare adulte e preservare api e organismi utili Trattamenti contro le zanzare all esterno Come riportato in una precedente

Dettagli

CHI SONO LE ZANZARE?? In Italia esistono oltre 60 specie di zanzare, di cui oltre 13 sono presenti nel nostro territorio.

CHI SONO LE ZANZARE?? In Italia esistono oltre 60 specie di zanzare, di cui oltre 13 sono presenti nel nostro territorio. CHI SONO LE ZANZARE?? In Italia esistono oltre 60 specie di zanzare, di cui oltre 13 sono presenti nel nostro territorio. Le due specie prevalenti sono la zanzara comune (Culex pipiens molestus) e la zanzara

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V Prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale A: SINDACI COMUNI ITALIANI LORO SEDI e, per conoscenza

Dettagli

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 OPUSCOLO INFORMATIVO DELL UNITA OPERATIVA DI IGIENE EDILIZIA, DELL ABITATO, DELLE ARTI E DEI MESTIERI

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 OPUSCOLO INFORMATIVO DELL UNITA OPERATIVA DI IGIENE EDILIZIA, DELL ABITATO, DELLE ARTI E DEI MESTIERI Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Comuni di: Adria Ariano nel Polesine Corbola Loreo Papozze Pettorazza Grimani Porto Tolle Porto Viro Rosolina Taglio di Po OPUSCOLO INFORMATIVO DELL UNITA OPERATIVA

Dettagli

La sorveglianza della legionellosi

La sorveglianza della legionellosi La sorveglianza ed il controllo della legionellosi: le linee guida regionali Flussi informativi per la sorveglianza ed il controllo della legionellosi Bianca Maria Borrini Dipartimento di Sanità Pubblica

Dettagli

PROGETTO DI LOTTA ALLE ZANZARE AREA METROPOLITANA TORINESE - ANNO COMUNE DI PIOBESI T.SE

PROGETTO DI LOTTA ALLE ZANZARE AREA METROPOLITANA TORINESE - ANNO COMUNE DI PIOBESI T.SE PROGETTO DI LOTTA ALLE ZANZARE AREA METROPOLITANA TORINESE - ANNO 2016 - COMUNE DI PIOBESI T.SE STATO AVANZAMENTO LAVORI FINE GIUGNO 2016 Tecnico di Campo Dr. Andrea Gorrino Referente Tecnico Scientifico

Dettagli

COMUNE DI URBINO. PROVINCIA DI PESARO E URBINO Ufficio UNESCO - Decoro Urbano Igiene Urbana ZANZARA TIGRE LARVE DI ZANZARA TIGRE

COMUNE DI URBINO. PROVINCIA DI PESARO E URBINO Ufficio UNESCO - Decoro Urbano Igiene Urbana ZANZARA TIGRE LARVE DI ZANZARA TIGRE COMUNE DI URBI PROVINCIA DI PESARO E URBI LOTTA ALLE ZANZARE NEL TERRITORIO COMUNALE DI URBI ZANZARA COMUNE ZANZARA TIGRE LARVE DI ZANZARA TIGRE Si informa la cittadinanza che il sta svolgendo dei trattamenti

Dettagli

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Comuni di: Adria Ariano nel Polesine Corbola Loreo Papozze Pettorazza Grimani Porto Tolle Porto Viro Rosolina Taglio di Po D E C R E T O D E L D I R E T T O R E G

Dettagli

Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva calendario didattico semestrale

Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva calendario didattico semestrale Anno/Seme stre Insegnamento SSD Attività frontale (0 ore/) Attività professionalizzante (30 ore/) Docente responsabile / Fisica applicata FIS/07 Prof. A. Bartolotta / Microbiologia clinica MED/07 Prof.

Dettagli

INCONTRO INFORMATIVO. controllo dei vettori nel territorio urbano. Iter diagnostico ed operativo in caso di emergenza da arbovirosi

INCONTRO INFORMATIVO. controllo dei vettori nel territorio urbano. Iter diagnostico ed operativo in caso di emergenza da arbovirosi INCONTRO INFORMATIVO Possibile introduzione di ZIKA virus e controllo dei vettori nel territorio urbano Iter diagnostico ed operativo in caso di emergenza da arbovirosi Anna Rita Pelliccioni 20 aprile

Dettagli

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015 REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015 Gennaio 2016 Redazione a cura della DG Welfare-Regione Lombardia, IZLER e Centro Regionale Sangue 1 Sorveglianza West Nile Disease Anno 2015 Il presente report

Dettagli

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Piazzale degli Etruschi, 9-45011 Adria (RO) Comuni di: Adria Ariano nel Polesine Corbola Loreo Papozze Pettorazza Grimani Porto Tolle Porto Viro Rosolina Taglio di

Dettagli

Il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018. Lo stato di salute del Piemonte. Claudio Rabagliati

Il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018. Lo stato di salute del Piemonte. Claudio Rabagliati Alessandria, 27 Ottobre 2015 Corso ECM PLP ASL AL incontra PRP. Il Piano Locale di Prevenzione ASL AL incontra il Piano Regionale di Prevenzione Il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018. Lo stato

Dettagli

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno Marzo 2017

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno Marzo 2017 REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2016 Marzo 2017 1 Sorveglianza West Nile Disease Anno 2016 Il presente report ha l obiettivo di fornire un aggiornamento dei risultati della sorveglianza integrata su

Dettagli

ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI SORVEGLIANZA

ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI SORVEGLIANZA Pag. 1 di 6 ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI 3.1 MISURE SANITARIE PREVISTE IN PRESENZA DI CIRCOLAZIONE VIRALE... 2 3.1.1 COMPETENZE DEL LIVELLO CENTRALE Autorità Centrale... 2 3.1.1.1 Definizione della zona

Dettagli

REGIONE del VENETO. Unità di Progetto Veterinaria

REGIONE del VENETO. Unità di Progetto Veterinaria REGIONE del VENETO Unità di Progetto Veterinaria Servizio Sanità Animale e Igiene Alimentare Servizio Igiene Nutrizione Acque e Specie Animali Strategie Alimentari e Nutrizionali Nutrizione Sicurezza Alimentare

Dettagli

Promuovere la sana alimentazione

Promuovere la sana alimentazione Area Sanità e Sociale Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Veterinaria Promuovere la sana alimentazione La visione del Piano Regionale della Prevenzione Dott.ssa Chiara Ziprani Direzione Prevenzione,

Dettagli

ORDINANZA DEL SINDACO N. 3 DEL Oggetto: CONTENIMENTO DELLA ZANZARA TIGRE SUL TERRITORIO. ANNO 2016 IL SINDACO

ORDINANZA DEL SINDACO N. 3 DEL Oggetto: CONTENIMENTO DELLA ZANZARA TIGRE SUL TERRITORIO. ANNO 2016 IL SINDACO COMUNE DI MEZZANE DI SOTTO Provincia di Verona C.F. 00596180232 Piazza IV Novembre 6 37030 Mezzane di Sotto (VR) Tel. 045/888.01.00 Fax 045/888.00.84 http://www.comune.mezzane.vr.it - PEC: protocollogenerale@pec.comune.mezzane.vr.it

Dettagli

Malattie da vettore e Zika virus: Prevenzione e comunicazione Perugia 21 aprile 2016 Zanzare invasive in Italia: Caratteristiche e diffusione

Malattie da vettore e Zika virus: Prevenzione e comunicazione Perugia 21 aprile 2016 Zanzare invasive in Italia: Caratteristiche e diffusione Malattie da vettore e Zika virus: Prevenzione e comunicazione Perugia 21 aprile 2016 Zanzare invasive in Italia: Caratteristiche e diffusione Dott. Fabrizio Montarsi Lab. di Parassitologia Cosa vuol dire

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Programmazione Programmare significa adattare od orientare un sistema organizzato affinché produca determinati risultati: predisponendo

Dettagli

massima attenzione, anche per le pesanti implicazioni legali e di immagine sia nelle strutture turistico ricettive

massima attenzione, anche per le pesanti implicazioni legali e di immagine sia nelle strutture turistico ricettive 23020 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 maggio 2015, n. 920 Indirizzi operativi per la prevenzione e il controllo della legionellosi nelle strutture turistico ricettive e ad uso collettivo della Regione

Dettagli

Comune di Bibbiano Provincia di Reggio Emilia SERVIZIO ASSETTO ED USO DEL TERRITORIO/AMBIENTE UFFICIO URBANISTICA - EDILIZIA PRIVATA - AMBIENTE

Comune di Bibbiano Provincia di Reggio Emilia SERVIZIO ASSETTO ED USO DEL TERRITORIO/AMBIENTE UFFICIO URBANISTICA - EDILIZIA PRIVATA - AMBIENTE SERVIZIO ASSETTO ED USO DEL TERRITORIO/AMBIENTE UFFICIO URBANISTICA - EDILIZIA PRIVATA - AMBIENTE ORDINANZA N 7 DEL 08/08/2016 Oggetto: PROVVEDIMENTI PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELLE MALATTIE DA

Dettagli

Prevenzione e controllo della trasmissione di enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie

Prevenzione e controllo della trasmissione di enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie Roma, 27 gennaio 2012 Prevenzione e controllo della trasmissione di enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie Roberta Suzzi Responsabile Area Omogenea Assistenziale

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma. Parma, 6 luglio 2015

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma. Parma, 6 luglio 2015 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Parma, 6 luglio 2015 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma TUTELA E PROMOZIONE

Dettagli

La febbre da West Nile in Veneto: quadro epidemiologico e futuri possibili scenari

La febbre da West Nile in Veneto: quadro epidemiologico e futuri possibili scenari Vigilanza sull attività di disinfestazione. Risultati e commenti Bussolengo (VR) 30/11/11 La febbre da West Nile in Veneto: quadro epidemiologico e futuri possibili scenari Fabrizio Montarsi Laboratorio

Dettagli

Servizio Igiene e Sanità Pubblica

Servizio Igiene e Sanità Pubblica PROFILASSI MALATTIE INFETTIVE IGIENE DEL TERRITORIO E DELL AMBIENTE COSTRUITO TUTELA E PROMOZIONE DELL ATTIVITA FISICA E MEDICINA DELLO SPORT MEDICINA LEGALE MALATTIE INFETTIVE 3.381 NOTIFICHE di malattie

Dettagli

Il Piano di Sorveglianza e Controllo dello Zika virus (Zikv) nella ASL di Pescara

Il Piano di Sorveglianza e Controllo dello Zika virus (Zikv) nella ASL di Pescara Dott.ssa Carla Granchelli Direttore U.O.C. Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica Corso di aggiornamento professionale interattivo MALATTIE DA VETTORE E ZIKA VIRUS 28 Gennaio 2017 Il Piano di Sorveglianza

Dettagli

RELAZIONE ANNUALE DEL PROGRAMMA di CONTROLLO delle ATTIVITA di DISINFESTAZIONE

RELAZIONE ANNUALE DEL PROGRAMMA di CONTROLLO delle ATTIVITA di DISINFESTAZIONE Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA UNITA' LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 3 Dipartimento di Prevenzione RELAZIONE ANNUALE DEL PROGRAMMA di CONTROLLO delle ATTIVITA di DISINFESTAZIONE Anno

Dettagli

LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DELLE INFEZIONI ALL INTERNO DEL PERCORSO NASCITA

LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DELLE INFEZIONI ALL INTERNO DEL PERCORSO NASCITA PROGRAMMA DETTAGLIATO CORSO LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DELLE INFEZIONI ALL INTERNO DEL PERCORSO NASCITA Calendario: Edizione Data Orario 27/01/2014 9.00-13.00/14.00-17.00 1 edizione 29/01/2014 9.00-13.00/14.00-17.00

Dettagli

Zanzare invasive: potenziali vettori di arbovirus in Italia

Zanzare invasive: potenziali vettori di arbovirus in Italia Zanzare invasive: potenziali vettori di arbovirus in Italia Luciano Toma Istituto Superiore di Sanità Reparto di Malattie Trasmesse da Vettori e Sanità Internazionale, Dipartimento di Malattie Infettive,

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 53/28 DEL

DELIBERAZIONE N. 53/28 DEL Oggetto: Recepimento dell Intesa Stato-Regioni del 13 novembre 2014 (rep. Atti n. 156/CSR) recante Piano Nazionale per la Prevenzione (PNP) 2014-2018. Individuazione preliminare dei Programmi che saranno

Dettagli

Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya:

Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya: Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya: dall esperienza dell Emilia-Romagna allo sviluppo del sistema nazionale Cervia, 9 maggio 2011 Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica Regione

Dettagli

Allegato 4. LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DI Culex pipiens IN ITALIA

Allegato 4. LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DI Culex pipiens IN ITALIA Allegato 4 LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DI Culex pipiens IN ITALIA Responsabilità La Regione e le ASL competenti per territorio sono responsabili della valutazione e gestione locale del rischio sanitario.

Dettagli

I documenti di: quotidianosanità.it. Quotidiano online di informazione sanitaria

I documenti di: quotidianosanità.it. Quotidiano online di informazione sanitaria I documenti di: quotidianosanità.it Quotidiano online di informazione sanitaria Dossier Documentazione legislativa Studi e ricerche Interventi e relazioni MinisterodellaSalute Dipartimento della sanità

Dettagli

Attività di verifica degli interventi di disinfestazione nei confronti delle zanzare nel territorio dell Azienda ULSS 13 - Mirano

Attività di verifica degli interventi di disinfestazione nei confronti delle zanzare nel territorio dell Azienda ULSS 13 - Mirano Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA UNITA' LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 13 Dipartimento di Prevenzione Attività di verifica degli interventi di disinfestazione nei confronti delle zanzare

Dettagli

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Piazzale degli Etruschi, 9-45011 Adria (RO) Comuni di: Adria Ariano nel Polesine Corbola Loreo Papozze Pettorazza Grimani Porto Tolle Porto Viro Rosolina Taglio di

Dettagli

Un Esempio di Successo nella Lotta alla Zanzara Tigre

Un Esempio di Successo nella Lotta alla Zanzara Tigre Un Esempio di Successo nella Lotta alla Zanzara Tigre Bologna, 11 Novembre 2005 Fondazione Aldini - Valeriani www.copyr.it 1 campagna informazione e prevenzione Essenziale per prevenire lo sviluppo incontrollato

Dettagli

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 5 del 14 settembre 2017 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5

Dettagli

La sorveglianza delle zoonosi: Prevenzione

La sorveglianza delle zoonosi: Prevenzione Dipartimento di Prevenzione Fabriano Corso di Formazione SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI E NUOVO PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE Jesi - 08/09/2012 La sorveglianza delle zoonosi: I Il Lavori Progetto

Dettagli

PROGETTO DI LOTTA ALLE ZANZARE AREA METROPOLITANA TORINESE - ANNO COMUNE DI LOMBRIASCO

PROGETTO DI LOTTA ALLE ZANZARE AREA METROPOLITANA TORINESE - ANNO COMUNE DI LOMBRIASCO PROGETTO DI LOTTA ALLE ZANZARE AREA METROPOLITANA TORINESE - ANNO 2013 - COMUNE DI LOMBRIASCO STATO AVANZAMENTO LAVORI FINE GIUGNO 2013 Il Tecnico di Campo Dr. Massimiliano Serra Il Referente Tecnico Scientifico

Dettagli

Promozione del cammino, il movimento come normalità

Promozione del cammino, il movimento come normalità Promozione del cammino, il movimento come normalità dott.ssa Lucia De Noni Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 Verona 20 Verona http://prevenzione.ulss20.verona.it/att_motoria.html Scheda 5.1: Piano Triennale

Dettagli

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19

Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 19 Comuni di: Adria Ariano nel Polesine Corbola Loreo Papozze Pettorazza Grimani Porto Tolle Porto Viro Rosolina Taglio di Po D E C R E T O D E L D I R E T T O R E G

Dettagli

Emergenze infettive: modello di risposta in Provincia di Trento

Emergenze infettive: modello di risposta in Provincia di Trento Emergenze infettive: modello di risposta in Provincia di Trento Padova, 20 settembre 2012 Maria Grazia Zuccali Dipartimento di Prevenzione APSS Trento L organizzazione della provincia di Trento Distretto

Dettagli