RELAZIONE GENERALE 1. PREMESSA

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2 RELAZIONE GENERALE 1. PREMESSA Il presente progetto riguarda le opere di manutenzione straordinaria per l adeguamento alle norme di sicurezza, della scuola elementare D.Nardone ubicata in Gravina in Puglia (BA). Le opere per un importo complessivo di ,00 saranno finanziate come di seguito specificato: - Finanziamento Stato-Regione Puglia ai sensi della L. 23/96 di (D.G.R. n. 964/2009 del ); - Cofinanziamento a carico del Comune di Gravina in P. (BA) di (D.G.C. n. 146 del 08/09/2007). - I lavori interessano la categoria OG1 della II classe, e saranno da computarsi in parte a corpo ed in parte a misura così come indicato nel computo metrico estimativo relativo di cui riporto il quadro economico finale: Importo dei lavori da appaltare ,26 Di cui oneri per la sicurezza 4.985,20 Importo soggetto a ribasso ,06 Somme a disposizione Iva 10% ,33 Spese generali di progettazione, D.L., coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione (IVA e c/cnpia) ,00 Spese per collaudi 3.806,40 Imprevisti ed arrotondamento 7.542,01 Sommano ,74 Importo complessivo ,00 1

3 Rimando al capitolato speciale d appalto per le norme contrattuali e le quantità presunte delle categorie delle lavorazioni. L edificio scolastico, allacciato direttamente dalla rete di distribuzione pubblica, presenta in pianta una geometria pressoché rettangolare ed ha una lunghezza massima pari a circa 43 m ed una larghezza massima pari a circa 26 m. L edificio è costituito da un piano interrato, da un piano rialzato con una superficie lorda di circa 700 m2 ed una altezza netta pari a 3,50 m ed un piano primo con le stesse caratteristiche e dimensioni del piano rialzato. L edificio è contenuto all interno di un area recintata avente geometria rettangolare ed estensione pari a circa 3390 m2. Nel piano interrato sono installati l impianto dell autoclave e l impianto termico. Il volume complessivo fuori terra dell edificio è di circa 7400 m3. L impianto elettrico è destinato ad alimentare punti luce e forza motrice. Si aggiungono i servizi di sicurezza (illuminazione di emergenza e comando di emergenza), segnalazione, telefonia, videocitofono, TV. La centrale termica a gas è dotata di impianto elettrico per l alimentazione di un punto luce, una presa, caldaia e pompe dell impianto termico di riscaldamento; L accesso principale alla scuola avviene in via Fazzatoia attraverso un cancello; la zona prospiciente l ingresso è asfaltata ed è destinata a parcheggio. Il piano interrato, privo di pavimentazione, intonaco e pitturazione, è costituito da due locali divisi da tramezzatura che non li rende comunicanti e rampa di scale di comunicazione tra piano interrato e piano terra del cortile attraverso una porta indipendente situata a Nord. In particolare, in un locale sono ubicate le elettropompe (alimentate direttamente dal quadro elettrico dedicato) di circolazione dell impianto termico e l impianto autoclave con l annessa elettropompa e due vasi di espansione, mentre l'altro non è accessibile. L impianto elettrico è destinato ad alimentare punti luce, prese e f.m. autoclave. Il piano rialzato è costituito da una palestra, sei aule, un ripostiglio, cinque zone bagno con w.c., comprese due destinate ai diversamente abili, provviste di zona antibagno, corridoi e zona pluriuso (solitamente destinata a piccole rappresentazioni teatrali e musicali) di accesso ed esodo dai vari locali. I varchi di accesso all edificio sono 3, di cui uno a Nord e 2 ad Est. Quello principale ad Est è dotato di rampa per disabili per superare il dislivello di 1,38m dalla quota stradale. 2

4 Il primo piano, è costituito da 10 aule, di cui una con pc e postazione internet, un ripostiglio, un laboratorio didattico, cinque zone bagno con w.c., tre delle quali con zona antibagno, corridoi e zona di accesso ed esodo dai vari locali tramite uscita di emergenza. Si è data priorità agli interventi di messa a norma degli impianti elettrico ed antincendio, per garantire un maggiore livello di sicurezza all interno dell edificio scolastico. Le modifiche riguardano: - Interventi di recupero e sostituzione delle parti ammalorate dell edificio (vedi cap.2); - Messa a norma dell impianto elettrico (si allega relazione specialistica Relazione Impianto elettrico ) - Realizzazione di nuovo impianto idranti (si allega relazione specialistica Relazione Impianto idrico antincendio ) - Adeguamento alle norme antincendio (si allega relazione specialistica Relazione Prevenzione antincendi ) - Adeguamento alle norme di prevenzione incendi (vedi cap.3); - Adeguamento alle norme per il superamento delle barriere architettoniche (vedi cap.4); - Adeguamento della normativa vigente sulla Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (vedi cap.5). In merito al nuovo impianto idranti, è stata prevista la realizzazione di un serbatoio per la riserva idrica antincendio e una sala pompe antincendio completamente prefabbricata. Essa verrà ubicata nella parte Nord, addossata al muro di recinzione, in prossimità della Centrale Termica, completamente interrata ad una quota di -3.50m. 2. INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTITUZIONE DELLE PARTI AMMALORATE DELL EDIFICIO Sono previste le seguenti opere edili: - Tinteggiatura delle superfici interne del piano rialzato e del primo piano; 3

5 - Rimozione degli infissi esterni esistenti e posa in opera di nuovi infissi in PVC, comprensivi di vetro camera a basso emissivo; - Rimozione di avvolgibili esistenti nei bagni e posa in opera di nuovi avvolgibili in PVC; - Rimozione e sostituzione di intonaco esterno del parapetto del terrazzo; - Realizzazione di muratura ignifuga perimetrale del vano scala di collegamento tra piano rialzato e piano primo con annessa fornitura e posa in opera di porte antincendio REI 60 nel suddetto vano e nel vano tecnico presente in esso; - Rimozione e sostituzione delle porte di tutte le aule presenti con nuove porte in legno (poichè oltre ad essere ammalorate, presentano il verso di apertura contrario a quello delle vie di esodo) con annessi maniglioni antipanico; - Fornitura di tende alla veneziana in tutti i locali del piano rialzato e del primo esposte a sud, per evitare l irraggiamento diretto del sole durante le ore diurne; - Rifacimento di tutti i bagni con adeguamento alle norme vigenti tranne quegli situati al piano primo in ottimo stato; - Fornitura di scalda-acqua nei bagni ove mancante; - Allargamento della superficie di un vano all interno sia del wc del piano rialzato sia del wc della palestra per consentire l accessibilità ad utenti diversamente abili; - Realizzazione di abbassamento perimetrale su entrambe i piani, per alloggio del nuovo impianto elettrico; - Realizzazione di nuovo impianto elettrico, compreso impianto contro le scariche atmosferiche; - Rimozione e sostituzione della pavimentazione della rampa per disabili con pavimentazione antisduciolo; - Posa in opera di pavimento gommato in palestra. 3. SCELTE TECNICHE PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Le finalità della presente relazione consistono nella individuazione ed evidenziazione delle caratteristiche progettuali tese alla eliminazione delle barriere architettoniche, 4

6 nonché nell'individuazione delle soluzioni tecniche capaci di attenuare ovvero annullare l'effetto delle barriere architettoniche presenti. I riferimenti normativi assunti nello svolgimento della verifica eseguita sono i seguenti: Legge n. 118; DPR n. 384, "Regolamento concernente le norme di attuazione dell'art. 27 della Legge 30 marzo 1971 n. 118, in favore degli invalidi civili in materia di barriere architettoniche e di trasporti pubblici"; Legge n. 13, "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati"; D.M n. 236: "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata ed agevolata, ai fini del superamento e della eliminazione delle barriere architettoniche". Come prescritto dal D.M. n.236 del 14 giugno 1989 PRESCRIZIONI TECNICHE NECESSARIE A GARANTIRE L'ACCESSIBILITÀ, L'ADATTABILITÀ E LA VISITABILITÀ DEGLI EDIFICI PRIVATI E DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA SOVVENZIONATA ED AGEVOLATA, AI FINI DEL SUPERAMENTO E DELLA ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE vengono rispettati le seguenti prescrizioni (art.8 CAPO IV): Gli spazi di manovra, saranno tali da consentire determinati spostamenti alla persona su sedia a ruote. Le porte di accesso di ogni unità ambientale saranno facilmente manovrabili, di tipo e luce netta tali da consentire un agevole transito anche da parte di persona su sedia a ruote; il vano della porta e gli spazi antistanti e retrostanti saranno complanari. La luce netta della porta di accesso dell' edificio dovrà essere superiore a 80 cm. La luce netta delle altre porte è di almeno 75cm. L'altezza delle maniglie sarà compresa tra 85 e 95 cm e le singole ante delle porte non avranno larghezza superiore ai 120 cm. Le porte, le finestre e le porte-finestre saranno facilmente utilizzabili anche da persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali. I meccanismi di apertura e chiusura dovranno essere facilmente manovrabile percepibili e le parti mobili possono essere usate esercitando una lieve pressione. L'altezza delle maniglie o dispositivo di comando sarà compresa tra cm.100 e

7 Nelle finestre lo spigolo vivo della traversa inferiore dell'anta apribile sarà opportunamente sagomato o protetto per non causare infortuni. In riferimento agli apparecchi elettrici, i quadri generali, le valvole e i rubinetti di arresto delle varie utenze, i regolatori di impianti di riscaldamento e di condizionamento, i campanelli di allarme, il citofono, saranno posti ad una altezza compresa tra i 40 e i 140 cm. Per garantire la manovra e l'uso degli apparecchi anche alle persone con impedita capacità motoria, sarà previsto l'accostamento laterale alla tazza w.c. e l'accostamento frontale del lavabo. A tal fine saranno rispettati i seguenti minimi dimensionali: - lo spazio necessario all'accostamento e al trasferimento laterale dalla sedia a ruote alla tazza w.c., ove previsto, è minimo 100 cm. misurati dall'asse dell'apparecchio sanitario; - lo spazio necessario all'accostamento frontale della sedia a ruote al lavabo è minimo di 80 cm misurati dal bordo anteriore del lavabo. Relativamente alle caratteristiche degli apparecchi sanitari inoltre: - i lavabi avranno il piano superiore posto a 80 cm dal calpestio; - i wc saranno di tipo sospeso, in particolare l'asse della tazza del wc sarà posto ad una distanza minima di 40 cm dalla parete laterale, il bordo anteriore a cm dal calpestio; - nei casi in cui l'asse della tazza wc è distante più di 40 cm dalla parete, sarà prevista, a 40 cm dall'asse dell'apparecchio sanitario un maniglione o corrimano per consentire il trasferimento; Il corrimano in prossimità della tazza wc sarà posto ad altezza di 80 cm dal calpestio, e di diametro 3-4 cm; se fissato a parete sarà posto a 5 cm dalla stessa. Il vano scala verrà compartimentato e presenterà due porte tagliafuoco REI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Come prescritto dall allegato IV del D.Lgs. n.81 del 9 aprile 2008 TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO vengono rispettati le seguenti prescrizioni: I locali avranno aperture sufficienti per un rapido ricambio d aria. 6

8 I pavimenti dei locali saranno fissi, stabili ed antisdrucciolevoli nonché esenti da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi. Le finestre potranno essere aperte, chiuse, regolate e fissate dai lavoratori in tutta sicurezza. Quando saranno aperte, saranno posizionate in modo da non costituire un pericolo per i lavoratori. Le vie di circolazione, comprese scale, saranno situate in modo tale che i pedoni o i veicoli potranno utilizzarle facilmente in piena sicurezza e conformemente alla loro destinazione e che i lavoratori operanti nelle vicinanze di queste vie di circolazione non correranno alcun rischio. I pavimenti degli ambienti di lavoro e dei luoghi destinati al passaggio non presenteranno buche o sporgenze pericolose e saranno in condizioni tali da rendere sicuro il movimento ed il transito delle persone e dei mezzi di trasporto. Le vie e le uscite di emergenza risulteranno sgombre e consentiranno di raggiungere il più rapidamente possibile un luogo sicuro. In caso di pericolo tutti i posti di lavoro dovranno essere evacuati rapidamente e in piena sicurezza da parte dei lavoratori. Il numero, la distribuzione e le dimensioni delle vie e delle uscite di emergenza saranno adeguate alle dimensione dei luoghi di lavoro, alla loro ubicazione, alla loro destinazione d uso, alle attrezzature in essi installate, nonché al numero massimo di persone che possono essere presenti in detti luoghi. Le vie e le uscite di emergenza hanno una altezza superiore a m 2.00 e una larghezza minima conforme alla normativa vigente in materia antincendio. Le porte delle uscite di emergenza sono apribili nel verso dell esodo e, qualora sono chiuse, possono essere aperte facilmente ed immediatamente da parte di qualsiasi persona che abbia bisogno di utilizzarle in caso di emergenza. Le vie e le uscite di emergenza, nonché le vie di circolazione e le porte che vi danno accesso non sono ostruite da oggetti in modo tale da poter essere utilizzate in ogni momento senza impedimenti. Le vie e le uscite di emergenza saranno evidenziate da apposita segnaletica, conforme alle disposizioni vigenti, durevole e collocata in luoghi appropriati. Le porte dei locali consentiranno per numero, dimensioni, posizione e materiali di realizzazione, una rapida uscita delle persone ed essere agevolmente apribili dall interno durante il lavoro. 7

9 I locali, essendo occupati ciascuno fino a 25 lavoratori, sono dotati di una porta con larghezza non inferiore a m Le porte situate sul percorso delle vie di emergenza saranno contrassegnate in maniera appropriata con segnaletica durevole conformemente alla normativa vigente. Esse possono essere aperte, in ogni momento, dall interno senza aiuto speciale. Per quanto riguarda il microclima, nei luoghi di lavoro chiusi, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali saranno sottoposti i lavoratori, ad essi sarà garantita aria salubre in quantità sufficiente ottenuta con aperture naturali. La temperatura nei locali di lavoro sarà adeguata all organismo umano durante il tempo di lavoro, tenendo conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori. Per quanto riguarda l'illuminazione, i luoghi di lavoro dispongono di sufficiente luce naturale. 5. NORME DI PREVENZIONE INCENDI PER L'EDILIZIA SCOLASTICA Come prescritto dal D.M. del 26 agosto 1992 NORME DI PREVENZIONE INCENDI PER L'EDILIZIA SCOLASTICA vengono rispettati i seguenti articoli: Per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco gli accessi all'area ove sorge l'edificio in oggetto rispetta i seguenti requisiti minimi: larghezza: 3,50 m; altezza libera: 4 m; raggio di volta: 13 m; pendenza: non superiore al 10 ; resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8 sull'asse anteriore e 12 sull'asse posteriore; passo 4 m). Il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in aule: 26 persone/aula. La capacità di deflusso per gli edifici scolastici non è superiore a 60 per piano. La scuola sarà provvista di un sistema organizzato di vie di uscita ed è dotata di 3 uscite verso luogo sicuro. La larghezza delle vie di uscita è multipla del modulo di uscita e non inferiore a due moduli (m. 1,20). 8

10 La lunghezza delle vie di uscita è inferiore a 60 metri, misurata dal luogo sicuro alla porta più vicina allo stesso di ogni locale frequentato dagli studenti o dal personale docente e non docente. Il numero delle uscite dell'edificio non è inferiore a due. Esse sono poste in punti ragionevolmente contrapposti. La scuola sarà munita di interruttore generale, posto in posizione segnalata, che permette di togliere tensione all'impianto elettrico dell'attività. La scuola sarà dotata di un impianto di sicurezza alimentato da apposita sorgente, distinta da quella ordinaria. La scuola sarà munita di un sistema di allarme in grado di avvertire gli alunni ed il personale presenti in caso di pericolo. Il sistema di allarme avrà caratteristiche atte a segnalare il pericolo a tutti gli occupanti il complesso scolastico. Il sistema di allarme sarà costituito dallo stesso impianto a campanelli usato normalmente per la scuola, ma emettendo un suono diverso. La scuola sarà dotata di una rete idranti costituita da una rete di tubazioni realizzata ad anello. La tubazione flessibile sarà costituita da un tratto di tubo, di tipo approvato, con caratteristiche di lunghezza tali da consentire di raggiungere col getto ogni punto dell'aria protetta. E previsto un idoneo attacco di mandante per autopompa per tutto l'impianto. L'impianto è stato dimensionato per garantire una portata minima di 360 l/min. per ogni colonna montante. Sarà installata una idonea riserva idrica. I gruppi di pompaggio della rete antincendio saranno costituiti da due pompe, una di riserva all'altra, alimentate da fonti di energia indipendenti. L'avviamento de gruppi di pompaggio sarà automatico. Le tubazioni di alimentazione e quelle costituenti la rete saranno protette dal gelo, da urti e dal fuoco. Saranno installati 8 estintori portatili di capacità estinguente non inferiore 13A, 89B, C di tipo approvato dal Ministero dell'interno in ragione di almeno un estintore per ogni 200 m di pavimento o frazione di detta superficie, con un minimo di due estintori per piano. 6. ELENCO DEGLI ELABORATI DI PROGETTO A. Relazione Generale; B. Relazione tecnico-specialistica; 9

11 C. Elaborati progettuali; C.a1. Ubicazione generale; C.a2. Planimetria generale; C.a3. Stato attuale piano terra; C.a4. Stato attuale piano primo; C.a5. Stato attuale sezioni; C.a6. Stato attuale prospetti; C.a7. Progetto pianta piano terra; C.a8. Progetto pianta piano primo; C.a9. Pianta coperture; C.a10. Progetto sezioni; C.a11. Progetto prospetti; C.a12. Abaco infissi; C.a13. Sovrapposto piano terra; C.a14. Sovrapposto piano primo; C.e1. Topografico stato attuale; C.e2. Distribuzione elettrica; C.e3. Topografico luce ordinaria e di emergenza; C.e4. Topografico forza motrice; C.e5. Topografico impianto dati e servizi; C.e6. Impianto di terra e scariche atm.; C.e7. Unifilare quadri elettrici; C.e8. Coordinamento protezione linee; C.e9. Simulazione illuminotecnica; C.i1. Impianto di riscaldamento; 10

12 C.i2.1Impianto antincendio idrico e elettrico; C.i2.2 Relazione tecnica antincendio; C.i3. Relazione tecnica Prevenzione Incendi; D. Calcoli esecutivi degli Impianti; E. Piano di manutenzione dell'opera; F. Piano di sicurezza e di coordinamento; G. Elenco Prezzi Unitari; H. Computo metrico estimativo; I. Cronoprogramma; L. Schema di contratto e capitolato speciale; M. Quadro incidenza della manodopera. Gravina in P., Gennaio 2014 Ing. Vincenzo Grassi 11

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