Terzo Rapporto Quadrimestrale 2004

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1 Terzo Rapporto Quadrimestrale 2004 febbraio 2005 Città di Venezia Istituzione Abitare Venezia Osservatorio Casa casa

2 Sommario Presentazione 1 Le dinamiche demografiche 3 Le domande di assegnazione di alloggi pubblici 5 Gli sfratti assistibili 6 I contributi all affitto 8 Gli interventi comunali di edilizia residenziale pubblica 10 Le assegnazioni di alloggi pubblici 11 I nuclei assegnatari di alloggi comunali 12 Il patrimonio residenziale del Comune di Venezia 13 Manutenzioni e rimesse a reddito di alloggi comunali 14 I contributi per l acquisto della prima casa in terraferma 15 Il presente lavoro è stato coordinato e curato da Anna Renzini e Michele Zanella dell Osservatorio Casa Si ringraziano per la collaborazione: Olga Berengo del Servizio Emergenze Sociali e Contributi, Aldo Rioda della Direzione Centrale Decentramento e Municipalità, Lucio Antonio Pagan e Andrea De Martin della direzione Lavori Pubblici, Maurizio Camoli, Riccardo Cianchetti, Caudio Michieletto, Matteo Negro e Luigi Zeno dell Edilvenezia, Gabriele Manente della Venis, Marta Bertolissi, Marco Bocca, Ezio Ceolin, Guido Iannaccone, Maria Maso, Edvige Porcellato, Silvia Rizzoli, Riccardo Cattelan ed Emanuele Zane dell Istituzione Abitare Venezia

3 PRESENTAZIONE Il terzo Rapporto del 2004 presenta l aggiornamento (a dicembre dell anno scorso) degli indicatori della situazione abitativa monitorati dall Osservatorio con cadenza quadrimestrale, con particolare riferimento alle dinamiche demografiche e ai dati relativi al comparto pubblico. Nonostante le difficoltà che permangono circa la possibilità di programmare l attività dell Osservatorio su archi di tempo pluriennali, nel periodo più recente siamo stati in grado, grazie soprattutto al sostegno della Legge Speciale, di recuperare la regolarità del nostro lavoro di informazione, con la pubblicazione dei tre Rapporti quadrimestrali del 2004, e dell ottavo Rapporto Annuale (questa volta riferito ai due anni 2002 e 2003). Per quest anno contiamo di riportare a regime le scadenze previste, con la pubblicazione del nono Rapporto Annuale (relativo al 2004) entro il mese di giugno, e dei tre Rapporti Quadrimestrali entro i due mesi dalla data di riferimento di ciascuno (febbraio, luglio, e ottobre 2005). Nel merito dei dati relativi all anno da poco concluso, gli elementi che meritano maggiore attenzione sono i seguenti. La popolazione del comune, nel corso del 2004, è diminuita dell 1,5 per mille, passando dai abitanti di fine 2003 ai di fine In particolare, a fronte di un certo miglioramento del saldo naturale, si è verificata una netta riduzione del saldo migratorio esterno, che è passato dal 7,1 al 2,8 per mille: in terraferma rimane in area positiva, ma passa dal 7,4 per mille del 2003 al 2,6; nell estuario cambia addirittura di segno, passando dal +0,8 al 3,8 per mille, in centro storico rimane in area positiva (+6,6 per mille), ma non è sufficiente a compensare il saldo migratorio interno (-8,0 per mille). Questa, ancora una volta, è la componente demografica che subisce il peggioramento più netto, ed è all origine di una perdita di popolazione almeno pari a quella dovuta al saldo naturale. Il centro storico perde complessivamente quasi 600 abitanti, con un calo più rilevante nel Quartiere 1, dove quasi 8 abitanti ogni 1000 si sono spostati in terraferma. Il Quartiere 2 mostra un calo demografico più contenuto, dovuto ad un saldo naturale più favorevole (-4,8 per mille) cui fa comunque riscontro un saldo migratorio interno particolarmente negativo (-8,4 per mille). Questi dati non solo evidenziano come i risultati del 2003 fossero dovuti in larga parte alle regolarizzazioni di cittadini stranieri già presenti, ma anche come sia tuttora in corso una fase di impoverimento demografico della città in generale e del centro storico in particolare, in evidente rapporto con le dinamiche migratorie e con le tensioni del mercato abitativo locale. A conferma che nemmeno i processi di sostituzione della popolazione (talvolta teorizzati in funzione di salvaguardia dei livelli demografici) sono stati in grado di contenere la tendenza, particolarmente acuta nella città storica (ma presente anche nelle aree centrali della terraferma) all indebolimento della funzione residenziale e della struttura della popolazione residente. Ciò corrisponde, in quest area, da un lato ad un aspettativa particolarmente elevata nei confronti delle politiche di intervento pubblico (evidenziata dal rapporto fra domanda sociale e popolazione) dall altro, soprattutto in prospettiva, ad una crescente sproporzione fra dimensioni della domanda sociale e livelli dell offerta pubblica: considerando il numero di domande presenti nell ultima graduatoria definitiva (Bando 2001) e il numero di domande soddisfatte durante l arco di validità della graduatoria stessa (fino al 31 dicembre 2004) risulta che a livello dell intero comune - a fronte delle domande ammesse, le domande soddisfatte erano complessivamente 197, con famiglie in attesa di assegnazione, e dunque con un tasso di soddisfacimento medio attorno all 11,5%. Si tratta dunque di riconsiderare - accanto al tema delle politiche a favore dei ceti medi (che ha origine negli anni in cui i flussi finanziari per l edilizia sovvenzionata non erano in discussione), anche quello degli interventi diretti a favore delle fasce di popolazione più debole, che negli anni più recenti hanno subito un progressivo e costante declino. 1

4 Durante il 2004, infatti, le assegnazioni di alloggi pubblici sono state, complessivamente, 157 (87 in centro storico, e 70 in terraferma): si tratta di un livello che, assieme a quello del 2002, è il più basso degli ultimi 5 anni, ed è ovviamente il risultato del progressivo impoverimento dei programmi di edilizia residenziale pubblica. Anche la situazione-sfratti conferma la particolare acutezza della situazione del centro storico, dove si concentra ben l 80% delle domande di assistenza attive, e dove il rapporto fra richieste di assistenza e nuclei familiari è pari al 5,9 per mille (contro lo 0,8 per mille della terraferma). L assegnazione di un alloggio pubblico, in quest area, è la tipologia di soluzione dell iter di sfratto nel 65,4% dei casi, mentre in terraferma a conferma di un mercato più normale - la tipologia di soluzione prevalente è quella che fa riferimento alle soluzioni in proprio, con oltre il 32,4% dei casi. Si noti inoltre che la diminuzione del numero di domande attive non è attribuibile ad un rallentamento delle nuove domande (che semmai, seppur di poco, sono aumentate in entrambe le zone) bensì all andamento dei casi risolti (che negli ultimi anni sono stati in misura sempre superiore alle nuove domande presentate): si tratta di un dato che sottolinea da un lato come il problema sia stato in questi anni efficacemente governato (grazie ad un buon livello di risposta pubblica), dall altro come un indebolimento dei livelli di offerta possa rapidamente riacutizzare i termini del problema. Il problema, in questo caso, è l incertezza circa l entità ed i tempi di erogazione dei contributi che contraddistingue ancora questo settore di intervento (si tratta di finanziamenti e competenze miste fra Stato, Regioni e Comuni): nel 2004, a fronte delle domande ammesse (l.431/ 98), sono stati erogati complessivamente, in fasi successive, contributi; a fine anno erano dunque ancora in attesa di finanziamento circa 500 domande. E ovvio che, con questi limiti, il sostegno all affitto non sarà mai come in altri paesi europei - lo strumento grazie al quale una famiglia viene messa nelle condizioni di sottoscrivere un contratto di locazione, certa di poter contare, per un congruo periodo di tempo (salvo significative modifiche della sua situazione economica), sull integrazione di reddito necessaria. Appare dunque essenziale a questo proposito - agire sul versante della certezza e della continuità dei finanziamenti, in modo da trasformare le politiche di sostegno alla domanda da semplice sussidio a vero strumento di welfare urbano, in modo di fare dei contributi all affitto una delle modalità che effettivamente consente l accesso al bene casa a fasce di popolazione che ne sono escluse, anche in parziale alternativa a più tradizionali politiche di intervento diretto. Anna Renzini In terraferma la questione abitativa presenta, come è noto, caratteristiche diverse (simili a quelle che si riscontrano nelle maggiori aree urbane del paese), e sostanzialmente assimilabili più ad una questione di accessibilità economica del bene casa che ad un problema di rarefazione dell offerta nel comparto della locazione (come accade invece in centro storico). In terraferma, infatti, si rivelano nettamente più efficaci le politiche finalizzate al sostegno della capacità economica delle famiglie (contributi all affitto) la cui domanda, non a caso come è stato più volte evidenziato proviene nella stragrande maggioranza dei casi da quest area. 2

5 Le dinamiche demografiche La popolazione del comune di Venezia, nel corso del 2004, è diminuita dell 1,5, passando dai abitanti del 31 dicembre 2003 ai del 31 dicembre 2004, con un calo in valori assoluti di 412 residenti: il saldo migratorio positivo (+2,8, pari a 755 nuovi abitanti) non è stato infatti sufficiente a compensare il saldo naturale negativo (-4,4, pari a meno abitanti). L analisi disaggregata per zone e quartieri evidenzia comunque dinamiche diversificate: il centro storico ha perso 9,3 abitanti ogni residenti, con un calo più evidente nel quartiere di S.Marco Castello S.Elena Cannaregio (-11,1 complessivo, risultato di un saldo naturale pari a 9,9 di un saldo migratorio interno di 7,8 e di un saldo migratorio esterno di +6,6 ), mentre la popolazione del quartiere di Dorsoduro - S.Polo - S.Croce Giudecca è diminuita del 6,6 (-4,8 per il saldo naturale, -8,4 per il saldo migratorio interno, +6,6 per il saldo migratorio esterno). l estuario ha perso 8,6 abitanti ogni residenti, ed ha registrato valori negativi sia per il saldo naturale (-5,4 ) che per il saldo migratorio esterno (-3,8 ) mentre è risultato leggermente positivo (+0,6 ) il saldo migratorio con le altre zone del territorio comunale (il saldo peggiore tra tutti i quartieri del comune è stato registrato a Burano, che ha perso il 18,3 dei suoi abitanti). la popolazione della terraferma è invece cresciuta del 2,6 (459 residenti in più, 38 dei quali dovuti alle iscrizioni e alle cancellazioni d ufficio) grazie ai saldi migratori positivi (+2,8 quello interno e +2,6 quello esterno) che hanno più che compensato la perdita di residenti dovuta al saldo naturale (pari a 3,0 ). Tab. 1. Popolazione residente e movimento dal 31/12/2003 al 31/12/2004 Popolazione Località Nati Morti Immigr. Emigr. iniziale Immigr. interni Emigr. interni Iscritti uff. Canc. uff. Popolazione finale S.Marco-Castello-S.Elena- Cannaregio Dorsoduro-S.Polo-S.Croce- Giudecca Centro Storico Lido S.Pietro in Volta-Pellestrina Murano-S.Erasmo Burano-Mazzorbo-Torcello Estuario Favaro Carpenedo-Bissuola Mestre Centro Zelarino-Cipressina-Trivignano Chirignago-Gazzera Marghera Terraferma Comune Fonte: Servizio Statistica e Ricerca Comune di Venezia L analisi delle componenti demografiche in un orizzonte temporale più ampio confrontando i valori con quelli dell anno precedente ma con un occhio anche agli ultimi dieci anni ci consentono di fare alcune considerazioni più significative: il saldo naturale ha avuto negli ultimi anni un trend abbastanza costante in tutte le zone del comune 1 ; il saldo migratorio esterno, prescindendo dal picco statisticamente anomalo dell anno scorso 2, conferma il trend crescente degli ultimi dieci anni sia in terraferma (che ha registrato un valore positivo per il secondo 1 Per quanto riguarda questa componente preoccupa piuttosto il trend futuro, previsto in netto peggioramento. 2 Come è stato ampiamente descritto nei Rapporti Quadrimestrali precedenti questo picco è dovuto in gran parte alle regolarizzazioni di stranieri con la legge Bossi-Fini. 3

6 anno consecutivo) che nel centro storico (dove il segno positivo permane dal 1993), mentre nell estuario il saldo è ritornato ad avere segno negativo, attestandosi sui valori medi dell ultimo decennio. Un contributo consistente viene anche quest anno dalla componente straniera: i residenti provenienti da fuori Italia hanno superato quota , raddoppiando il loro numero nel giro di soli due anni. L aumento più consistente è stato nella terraferma (+32% rispetto all anno scorso e +116% rispetto al 2002) ma anche il centro storico ha registrato incrementi significativi (rispettivamente +13% e +55% sugli anni 2003 e 2002) 3 ; il saldo migratorio interno (dell estuario, ma soprattutto della terraferma) ha registrato andamenti positivi con livelli superiori alla media dell ultimo decennio: in particolare, il dato registrato dalla terraferma nel 2004 (+2,8 per mille) è stato il valore più elevato del periodo considerato, cui ha corrisposto ovviamente il dato particolarmente negativo della città storica (che nel 2004 ha visto ben 8 cittadini su spostare la propria residenza nelle altre zone del comune). I fenomeni migratori del centro storico confermano ancora una volta da un lato la capacità di attrazione di quest area (per chi viene da fuori comune), dall altro la crescente difficoltà a mantenere la popolazione già residente. Tab. 2. Saldi demografici per residenti dal 31/12/2003 al 31/12/ Saldo naturale Saldo migratorio interno Saldo migratorio esterno Totale saldo migratorio Totale saldo demografico S.Marco-Castello-S.Elena-Cannaregio -9,9-7,8 6,6-1,2-11,1 Dorsoduro-S.Polo-S.Croce-Giudecca -4,8-8,4 6,6-1,8-6,6 Centro Storico -7,9-8,0 6,6-1,4-9,3 Lido -5,6 0,0-1,1-1,1-6,6 S.Pietro in Volta-Pellestrina -8,7 3,9-9,4-5,5-14,2 Murano-S.Erasmo -2,8 1,4-3,1-1,7-4,5 Burano-Mazzorbo-Torcello -4,3-1,7-12,3-14,0-18,3 Estuario -5,4 0,6-3,8-3,2-8,6 Favaro -1,7 1,1-3,8-2,6-4,3 Carpenedo-Bissuola -1,4 1,0-1,5-0,4-1,8 Mestre Centro -6,7 0,4 8,0 8,3 1,6 Zelarino-Cipressina-Trivignano -1,7 12,3 0,7 13,0 11,2 Chirignago-Gazzera -0,1 9,1 4,2 13,3 13,1 Marghera -2,6 0,9 3,7 4,6 1,9 Terraferma -3,0 2,8 2,6 5,4 2,4 Comune -4,4 0,0 2,8 2,8-1,6 Fonte: Servizio Statistica e Ricerca Comune di Venezia Tab. 3. Confronto dei saldi demografici per residenti. Anni 2003 e 2004 Saldo naturale Saldo migratorio interno Saldo migratorio esterno Totale saldo demografico Centro Storico -7,9-7,9-5,2-8,0 9,5 6,6-3,6-9,3 Estuario -5,3-5,4 0,7 0,6 0,8-3,8-3,8-8,6 Terraferma -3,7-3,0 1,8 2,8 7,4 2,6 5,5 2,4 Comune -4,9-4,4 0,0 0,0 7,1 2,8 2,3-1,6 Fonte: elaborazione su dati Servizio Statistica e Ricerca Comune di Venezia 3 È difficile stimare quale quota dell aumento della componente straniera sia da imputare ai ricongiungimenti familiari (favoriti dalle regolarizzazioni dello scorso anno) e quale ai flussi legati al mercato del lavoro. 4 Le differenze con il saldo complessivo sono dovute al saldo tra iscritti e cancellati d ufficio, che non viene conteggiato nel saldo demografico. 4

7 Graf. 1. Saldi demografici per residenti dal 31/12/2003 al 31/12/ Centro Storico -9,3-7,9-8,0 6,6 saldo naturale Estuario -8,6-5,4-3,8 0,6 saldo migratorio interno Terraferma -3,0 2,8 2,6 2,4 saldo migratorio esterno Comune -4,4-1,6 2,8 totale saldo demografico Fonte: elaborazione su dati Servizio Statistica e Ricerca Comune di Venezia Graf. 2. Stranieri residenti. Anni * Centro storico Estuario Terraferma Totale comune Fonte: elaborazione su dati Servizio Statistica e Ricerca Comune di Venezia * Per il 2004 il dato è provvisorio Le domande di assegnazione di alloggi pubblici La graduatoria attualmente vigente è quella del 2001, la cui graduatoria definitiva è stata pubblicata nel mese di giugno del Ci si è soffermati ampiamente, nei precedenti Rapporti, sulle caratteristiche dei nuclei familiari dei richiedenti ammessi nella graduatoria definitiva (tipologie familiari, fasce di reddito, dimensioni dei nuclei, ecc.), per cui a questo proposito non c è molto da aggiungere rispetto alle considerazioni già avanzate in precedenza. Si è dunque preferito fare il punto sul rapporto, a fine anno (e in vista della pubblicazione del nuovo Bando, prevista per l inizio del 2005) fra domande in graduatoria, assegnazioni, e domande in attesa di assegnazione. 5

8 Le assegnazioni complessive 5 (a fine anno) risultavano essere, a livello comunale, 197 (il 48,2% delle quali fra centro storico e isole, il rimanente 51,8% in terraferma). Le domande in attesa di assegnazione, dunque, sono circa 1.511, la maggioranza delle quali (il 57%) localizzata in terraferma. Il rapporto fra numero di domande cui ha corrisposto un assegnazione e domande presenti in graduatoria al momento della sua pubblicazione, ci consente di definire una sorta di indice di soddisfacimento della domanda pubblica che mediamente, a livello comunale, si attesta attorno all 11,5%. Si tratta di un indice che conferma come l offerta pubblica risulti del tutto inadeguata anche rispetto alla sola domanda esplicita e come, di conseguenza, sia urgente riconsiderare il tema del rilancio dell edilizia sociale. Tab.4. Bando ERP 2001: domande in graduatoria e assegnazioni al 31 dicembre 2004 Domande ammesse in Domande in attesa di Assegnazioni* graduatoria assegnazione Indice di soddisfacimento v.a. % v.a. v.a. % Centro storico ed estuario , ,7 Terraferma** , ,6 Totale domande , ,5 Fonte: elaborazione su dati Istituzione Abitare Venezia * Si considerano tutte le domande presenti in graduatoria cui ha corrisposto un assegnazione, sia per graduatoria che per altri motivi (emergenze, sfratti, ecc.) nel periodo compreso fra la pubblicazione della graduatoria definitiva e il mese di dicembre 2004 ** Comprese le domande espresse da non residenti e fuori comune Gli sfratti assistibili Al 31 dicembre 2004 le domande di assistenza allo sfratto attive in tutto il territorio comunale erano 334 (di cui 272 fra centro storico e isole, e le rimanenti 62 in terraferma) con una diminuzione, rispetto all anno precedente, di 56 domande (-14,4%). La diminuzione ha interessato sia l area lagunare che la terraferma con una riduzione, rispettivamente, di 29 e di 27 unità (in termini percentuali 9,6% in centro storico, -30,3% in terraferma). Viene confermata anche nel 2004, dunque, la tendenza ad una progressiva riduzione del numero di sfratti a carico delle categorie più deboli (e dunque assistibili) 6, anche se va comunque segnalato che in centro storico si concentrano ancora 272 casi (oltre l 81% del totale comunale). Considerando le modalità di soluzione dei casi risolti, si segnala come l assegnazione di alloggio pubblico continui a rappresentare la tipologia di soluzione prevalente, con il 47,8% dei casi (nel 2003 tale percentuale superava il 58%). In questo caso, però, la situazione si presenta notevolmente diversificata nelle due zone del territorio comunale: in centro storico l assegnazione di alloggio pubblico rappresenta la modalità di soluzione nel 65,4% dei casi, mentre in terraferma si ferma al 23%. Qui, infatti, la modalità di soluzione prevalente, con oltre il 32% dei casi, risulta essere quella classificata come soluzione in proprio/altro che, va ricordato, oltre ai casi in cui l inquilino autonomamente si trasferisce in altro alloggio, comprende anche le soluzioni intervenute per decesso, per ingresso in casa di riposo, per collocazione in albergo, ecc Anche in questo caso si considerano tutte le domande presenti in graduatoria cui ha corrisposto un assegnazione, sia per graduatoria che per altri motivi (emergenze, sfratti, ecc.) nel periodo compreso fra la pubblicazione della graduatoria definitiva e il mese di dicembre Ricordiamo che gli sfratti assistibili dal 2001 al 2004 anno seguito la progressione 351; 345; 301; 272 per quanto riguarda il centro storico e l estuario e la progressione 123; 90; 89; 62 per quanto riguarda la terraferma. 7 Il sistema di archiviazione dei dati attualmente in uso non consente di riconoscere le diverse modalità di soluzione presenti all interno di questa categoria. 6

9 Tab.5. Domande di assistenza allo sfratto attive al 31 dicembre 2004 Centro storico ed estuario Terraferma Totale comune Domande attive al 31 dicembre Domande pervenute nel primo quadrimestre Casi risolti nel primo quadrimestre Domande attive al 30 aprile Domande pervenute nel secondo quadrimestre Casi risolti nel secondo quadrimestre Domande attive al 31 agosto Domande pervenute nel terzo quadrimestre Casi risolti nel terzo quadrimestre Domande attive al 31 dicembre Fonte: elaborazione su dati Istituzione Abitare Venezia Tab.6. Sfratti assistibili risolti per tipologia di soluzione. Anno 2004 Tipologia di soluzione Centro storico e isole Terraferma Totale v.a. % v.a. % v.a. % Assegnazione di alloggio pubblico 68 65, , ,8 Alloggio Uppi ,6 16 9,0 Bonus ,0 17 9,6 Soluzione in proprio/altro 36 34, , ,7 Totale Fonte: elaborazione su dati Istituzione Abitare Venezia Con riferimento alle nuove domande di assistenza accolte il grafico seguente evidenzia che, negli ultimi tre anni, esse sono aumentate seppur di poco in tutte e due le aree comunali. La diminuzione dello stock delle domande è dovuta dunque ai casi risolti (che sono sempre stati superiori, nei tre anni in questione, alle nuove domande presentate). Graf.3. Domande di assistenza allo sfratto pervenute e casi risolti. Anni domande pervenute centro storico ed estuario domande pervenute terraferma anno 2002 anno 2003 anno 2004 Fonte: elaborazione su dati Istituzione Abitare Venezia Il rapporto fra il numero di sfratti assistibili e popolazione (in termini di nuclei familiari residenti) risulta lievemente diminuito rispetto alla fine del 2003: al 31 dicembre 2004 le domande attive erano a livello comunale 2,7 ogni mille famiglie, con una concentrazione molto più elevata nel centro storico, dove questo rapporto sale a 5,9 (contro lo 0,8 per mille della terraferma). 7

10 Graf.4. Domande di assistenza allo sfratto attive al per nuclei familiari residenti 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 5,9 centro storico ed estuario 0,8 terraferma Fonte: elaborazione su dati Istituzione Abitare Venezia 2,7 totale comune I contributi all affitto I contributi all affitto attivi nel comune di Venezia sono di due tipi: quelli derivanti dalla disciplina prevista dalle deliberazioni comunali (D.G.C. 364/ 98 e 391/2001), e quelli previsti dalla normativa nazionale e regionale in materia (L.431/ 98), attivi a partire dall anno I primi sono finanziati interamente dal comune, mentre per i secondi la legge prevede un finanziamento nazionale operato in sede di Legge Finanziaria (che viene ripartito fra le Regioni), ed una successiva ripartizione fra i comuni ad opera delle Regioni; a questa disponibilità si sommano poi le eventuali integrazioni da parte delle singole Regioni e dei Comuni. Per quanto riguarda i contributi comunali, nel corso del 2004 si è registrata una crescita sia del numero di utenze (+29,6%, essendo passate dalle 203 attive al 31 dicembre 2003 alle 263 attive al 31 dicembre 2004) sia degli importi erogati (+33,9% in termini di spesa complessiva); da notare, tuttavia, che tale aumento è dovuto principalmente all andamento registrato in terraferma (dove i nuclei familiari che hanno beneficiato dei contributi sono aumentati del 31,2% ovvero, in valori assoluti, dai 189 di fine 2003 ai 248 di fine 2004), mentre la zona lagunare ha registrato solo una utenza in più rispetto all anno precedente. La distribuzione dei contributi per zone del territorio comunale, dunque, accentua ulteriormente il netto squilibrio (già rilevato in precedenza) a favore della terraferma, che assorbe da sola il 95% della spesa complessiva. Come rilevato nel precedente Rapporto Quadrimestrale, perdura la tendenza all aumento del numero di utenze attive (e degli importi erogati complessivamente), dopo la diminuzione che si era registrata nel 2002 e parte del 2003 (dal massimo di 663 unità raggiunto nel corso del 2001, alla fine del terzo trimestre 2003 si era toccato un minimo di 161 contributi) 8. Evidentemente il passaggio dai contributi comunali a quelli regionali non è applicabile a tutti i casi, anche a causa del ritardo con cui questi ultimi vengono erogati, e dunque alla loro scarsa efficacia rispetto alle situazioni di emergenza che richiedono maggior tempestività di intervento. 8 Ricordiamo che nel corso del 2002, nella prospettiva di una progressiva unificazione dei due tipi di contributo quelli disciplinati dalla L.431/98 e quelli comunali, si è tentato di operare un graduale spostamento di utenze dal primo al secondo regime. 8

11 Tab.7. Contributi comunali: utenze e importi erogati* nel periodo gennaio-dicembre trimestre 2 trimestre 3 trimestre 4 trimestre Utenze Importo* Utenze Importo* Utenze Importo* Utenze Importo* S.Marco - S.Elena - Castello Cannaregio Dorsoduro - S.Croce - S.Polo Giudecca Totale centro storico Municipalità Lido/ Pellestrina/ S.P. in Volta Murano 2 573, , , ,75 Burano Totale estuario Favaro Veneto Carpendo Bissuola Terraglio S.Lorenzo - XXV Aprile Piave Cipressina Zelarino Trivignano Chirignago Gazzera Municipalità Marghera Totale terraferma Totale comune Fonte: elaborazione su dati Ufficio Emergenze e Contributi * Importi in Euro, arrotondati all unità. Valori a periodicità trimestrale Graf.5. Contributi comunali: utenze attive* nel periodo gennaio 2003-dicembre trim trim trim trim trim trim trim trim centro storico ed estuario terraferma totale comune Fonte: elaborazione su dati Ufficio Emergenze e Contributi * Il riferimento è al numero di utenze attive alla fine di ciascun trimestre. Graf. 6. Contributi comunali: importi erogati* nel periodo gennaio 2003-dicembre trim trim trim trim trim trim trim trim centro storico ed estuario terraferma totale comune Fonte: elaborazione su dati Ufficio Emergenze e Contributi * Importi in Euro, arrotondati all unità, a periodicità trimestrale 9

12 Per quanto riguarda i contributi L.431/ 98, le domande presentate nell ultimo bando (anno 2004) sono state 2.133, con un aumento rispetto alle del bando precedente di 4,8 punti percentuali. Il fabbisogno complessivo, sulla base delle domande presentate, è di quasi 5,4 milioni di euro. Le domande finanziabili (dopo che sono state esclusi i richiedenti che hanno usufruito per lo stesso periodo di un contributo all affitto comunale) sono 1.862, ed esprimono un fabbisogno di 3,9 milioni di euro. Il contributo regionale è stato inferiore a 1,9 milioni di euro e pertanto l integrazione comunale necessaria per finanziare tutte le domande accolte è pari a 2 milioni di euro. Al 31 dicembre 2004 l amministrazione aveva stanziato una prima integrazione di 840 mila euro, sufficiente per pagare i contributi di nuclei familiari e una seconda integrazione con la manovra di assestamento di 343 mila euro, che è servita a liquidare altri 182 contributi. Restano pertanto escluse per il momento 501 domande, che esprimono un fabbisogno di ulteriori 817mila euro. Graf.7. L.431/ 98: spesa per contributi all affitto per fonti di finanziamento Anno 2004 fondo regionale integrazione comunale integrazione con la manov ra di assestamento integrazione necessaria per liquidare le rimanenti domande Fonte: elaborazione su dati Ufficio Emergenze e Contributi Gli interventi comunali di edilizia residenziale pubblica Le tabelle che seguono riportano la situazione (verificata con il Settore Lavori Pubblici e con Edilvenezia per gli interventi di loro competenza) dei programmi comunali di edilizia residenziale pubblica alla data di pubblicazione del presente Rapporto, con lo stato di avanzamento degli interventi attualmente in corso e la relativa previsione di consegna all amministrazione comunale. Da notare che nessuno degli interventi la cui conclusione era preventivata per il 2004, allo stato attuale, è stato effettivamente trasferito, per cui la loro consegna è slittata al Per due di essi (secondo stralcio di S.Anna e Mazzorbo ex materna Bellini) i lavori sono conclusi, mentre sono ancora in corso una serie di adempimenti amministrativi (accatastamenti, autorizzazione agli scarichi, consegna ufficiale, ecc.): la loro consegna è prevista per l inizio del Con riferimento agli altri interventi è preventivabile la consegna, nel corso del 2005, di 26 alloggi nel centro storico veneziano (quarto e sesto stralcio dell intervento di S.Anna, e Cannaregio 792), di 14 alloggi nell estuario (3 a Mazzorbo e 11 a Murano), e di 26 alloggi in terraferma (Bissuola). L ultimo stralcio di S.Anna (18 alloggi), l intervento del Lido/ via Doge Beato (14 alloggi) e quello delle Conterie di Murano (36 alloggi) presumibilmente potranno essere conclusi a partire dal In effetti, al momento di andare stampa risultano essere stati consegnati, fra gennaio e febbraio 2005, i tre alloggi dell intervento di Mazzorbo (ex scuola Bellini) e i quindici alloggi di Castello (S.Anna/secondo stralcio). 10

13 Tab.8. Centro storico e isole: interventi comunali di edilizia residenziale pubblica in corso Interventi Stato avanzamento Consegna/Previsione Numero alloggi 1. S.Anna 1 lotto/2 str. Concluso/in attesa di consegna Primo semestre S.Anna 1 lotto/4 str. In corso Primo semestre S.Anna 1 lotto/6 str. In corso Primo semestre S.Anna 1 lotto/5 str. Da appaltare Mazzorbo ex materna Concluso/in attesa di consegna Primo semestre Cannaregio 792/Pr.Unesco In corso Primo semestre Murano Peep Angeli In corso Secondo semestre Lido/via Doge Beato In fase di gara Murano Conterie In corso 36 Totale alloggi 123 Fonte: Lavori Pubblici ed Edilvenezia. Tab.9. Terraferma: interventi comunali di edilizia residenziale pubblica in corso Stato avanzamento Consegna/Previsione Numero alloggi 1. PRU Bissuola In corso Secondo semestre Totale alloggi 26 Fonte: Lavori Pubblici Le assegnazioni di alloggi pubblici Le assegnazioni intervenute nel corso del 2004 sono state complessivamente 157, la maggior parte delle quali (oltre il 55%) in centro storico. Il numero di assegnazioni registrate fino a fine dicembre rappresenta all incirca il 65% del risultato registrato nel corso dell anno precedente, quando le assegnazioni erano state, complessivamente, 240. Le tipologie di assegnazione prevalenti, a livello comunale, sono quelle riferibili agli sfratti (con il 33,8% dei casi), seguite da emergenze e casi sociali (con il 33%), e graduatoria (24,2%). In centro storico prevalgono nettamente le assegnazioni riferibili agli sfratti (oltre il 56% dei casi), che in terraferma non raggiungono la quota del 6%. In terraferma la tipologia di assegnazione prevalente è quella relativa ad emergenze e casi sociali, con quasi il 53% dei casi. Sono notevoli le differenze che si registrano nelle due zone del territorio comunale anche con riferimento alle assegnazioni per graduatoria, che in terraferma arrivano al 37% dei casi, mentre in centro storico non raggiungono il 14%. Distinguendo le assegnazioni per ente proprietario dell alloggio assegnato, risulta che nel corso del 2004, mediamente, oltre il 66% delle assegnazioni ha riguardato alloggi di proprietà comunale: in centro storico questa quota supera l 88% delle assegnazioni totali, mentre in terraferma oltre il 61% delle assegnazioni ha interessato alloggi di proprietà dell Ater. Tab.10. Nuove assegnazioni di alloggi pubblici (comunali e Ater)* v.a. % v.a. % v.a. % Centro storico 55 37, , ,4 Terraferma 93 62, , ,6 Totale comune , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istituzione Abitare Venezia * Dati provvisori 11

14 Tab.11. Nuove assegnazioni di alloggi pubblici (comunali e Ater) per tipologia di assegnazione* Centro storico Terraferma Totale comune v.a. % v.a. % v.a. % Graduatoria 12 13, , ,2 Bandi Speciali Ost 4 4,6 3 4,3 7 4,5 Bandi Speciali Sfratti 49 56,3 4 5, ,8 Emergenze e casi sociali 15 17, , ,1 Canone libero 7 8, ,5 Riserva forze dell ordine Totale nuove assegnazioni , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istituzione Abitare Venezia * Dati provvisori Tab.12. Nuove assegnazioni di alloggi pubblici per proprietà dell alloggio (comunale e Ater) * Alloggi Ater Alloggi comunali Alloggi totali v.a. % v.a. % v.a. % Centro storico 10 11, , ,0 Terraferma 43 61, , ,0 Totale comune 53 33, , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istituzione Abitare Venezia * Dati provvisori I nuclei assegnatari di alloggi comunali La tabella seguente riporta la distribuzione dei nuclei assegnatari di alloggi comunali per fasce di appartenenza, quale risulta dagli archivi Venis sulle utenze 10. Il rapporto fra le diverse tipologie contrattuali (ed in particolare le prime tre, che sono le più consistenti) ed i redditi dei nuclei, consente di analizzare, almeno a grandi linee, oltre all articolazione e le tipologie dell utenza, anche la sua evoluzione nel corso del tempo. Escludendo dall analisi gli alloggi che si trovano al di fuori del territorio comunale, la situazione a fine dicembre 2004 risulta la seguente. La tipologia più rappresentata, con il 59,6% a livello comunale, rimane quella relativa alla fascia di reddito intermedia, cioè alla cosiddetta area sociale, con scostamenti percentuali poco significativi fra centro storico e terraferma, ed una lieve riduzione rispetto alla situazione registrata alla fine del Segue, a notevole distanza, l area di protezione, con il 26,7% delle utenze; in questo caso, però, il suo peso in terraferma risulta notevolmente più elevato, con uno scostamento di quasi 8 punti percentuali rispetto al centro storico (era di 6,3 punti percentuali alla fine 2003). Anche l area di decadenza, riferibile ai redditi più alti, rimane sostanzialmente stabile a livello comunale, ma in centro storico è passata dal 7,3% all 8,4% del totale delle utenze (che corrisponde ad un aumento, in valori assoluti, di 24 casi). Il peso dei cosiddetti patti in deroga (o contratti a canone libero) aumenta leggermente, e conferma la sua rilevanza nell area storica della città, dove rappresenta il 5,4% del totale dei contratti. 10 Le fasce di appartenenza indicate rispecchiano i parametri utilizzati ai fini del calcolo dei canoni di locazione: la fascia di protezione si riferisce ai redditi più bassi, quella sociale ai redditi intermedi, e quella di decadenza ai redditi più alti. 12

15 Tab.13. Distribuzione delle utenze per tipologia di contratto al 31 dicembre 2004 Fasce di appartenenza Centro storico ed estuario Terraferma Totale comune Fuori comune Totale alloggi v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % 1. Fascia di protezione di cui A , , , , ,5 di cui A , , , , ,2 Totale Area di Protezione , , , , ,7 2. Area sociale di cui B , , , , ,7 di cui B , , , , ,4 di cui B , , ,6 7 4, ,6 Totale Area Sociale , , , , ,6 3. Area di Decadenza di cui C1 93 4,4 70 3, ,7 6 3, ,7 di cui C2 63 3,0 69 3, ,0 5 3, ,0 di cui C3 20 1,0 17 0,7 37 0,9 2 1,3 39 0,9 Totale Area di Decadenza 176 8, , ,6 13 8, ,6 4. C3 + maggiorazione 50% 11 0,5 15 0,7 26 0, ,6 5. Patti in deroga 113 5,4 5 0, , ,6 6. Contratti ad equo canone 56 2,7 13 0,6 69 1,6 1 0,6 70 1,6 7. Occupazioni senza titolo 1 0,0 22 1,0 23 0, ,5 8. Militari/forze dell ordine ,5 33 0,8 1 0,6 33 0,7 9. Case alloggio* 2 0,1 1 0,0 3 0, ,1 Totale utenze , , , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Venis * I dati riportati in questa riga si riferiscono al numero di case alloggio e non al numero di utenti, che sono in numero maggiore. Il patrimonio residenziale del Comune di Venezia La tabella seguente riporta la consistenza e l utilizzo del patrimonio residenziale di proprietà comunale al 31 dicembre 2004 così come risulta dagli archivi Venis, dai dati forniti dagli uffici dell Istituzione Abitare Venezia, dal Progetto Residenza Murano condotto dall Assessorato alle Politiche della Residenza (per quanto riguarda la situazione dell isola di Murano) e dalle verifiche condotte dall Osservatorio in quest ultima fase. Come già riportato nel precedente Rapporto Quadrimestrale, i controlli svolti nel corso di questi mesi 11 sia sugli archivi informatici, sia sulla documentazione cartacea, sia con sopralluoghi sul campo, hanno fatto emergere un quadro della situazione certamente più vicino alla realtà, anche se ancora affetto da un certo grado di approssimazione. In primo luogo si è ridimensionato il dato sulla consistenza stessa del patrimonio residenziale comunale: gli alloggi di proprietà comunale risultano essere 4807, contro i 4916 alloggi censiti al 31 dicembre La differenza è dovuta al fatto che dall Archivio-alloggi risultavano di proprietà comunale un certo numero di alloggi che sono invece di proprietà di altri enti (I.R.E., Demanio, Istituto Coletti, I.A.C.P., Provincia), e sono solo gestiti dal Comune (di questi, inoltre, una decina era già stata restituita); un altro gruppo di alloggi, invece, per effetto dei successivi passaggi tipici del precedente sistema di rimessa a reddito, aveva un doppio codice, e veniva pertanto conteggiato due volte. Sono ancora presenti nel totale complessivo una trentina di alloggi vuoti di Marghera (con gli inquilini trasferiti in altri alloggi comunali) che sono in attesa di essere demoliti, mentre sono stati aggiunti una serie di nuovi alloggi che non risultavano ancora inseriti. Gli alloggi in ristrutturazione (sia quelli in carico a Edilvenezia per essere ristrutturati o usati per la rotazione, sia quelli in fase di rimessa a reddito da parte dell Istituzione Abitare Venezia) risultano essere 179, di cui 121 in centro storico ed estuario e 58 in terraferma. Per quanto riguarda il centro storico sono inoltre stati individuati una trentina di alloggi sui quali sono in corso verifiche in loco. 11 Controlli che sono ancora in corso. 13

16 Tab.14. Distribuzione del patrimonio abitativo comunale per zona, quartiere e stato dell alloggio (al 31/12/04) Occupato Unità di servizio In attesa di assegnazione Altro * Totale alloggi Q.1. S.Marco - S.Elena - Castello - Cannaregio Q.2. Dorsoduro - S.Croce - S.Polo - Giudecca Totale centro storico Q.3. Lido Malamocco - Alberoni Q.4. Pellestrina S.Piero in Volta Q.5. Murano Q.6 Burano Totale estuario Q.8. Favaro Veneto Q.9. Carpenedo - Bissuola Q.10. Terraglio S.Lorenzo XXV Aprile Piave Q.11. Cipressina Zelarino - Trivignano Q.12 Chirignago - Gazzera Q.13. Marghera Catene - Malcontenta Totale terraferma Totale comune Fuori comune Totale complessivo Fonte: nostra elaborazione dati Venis e Istituzione Abitare Venezia * In questo gruppo di alloggi sono compresi quelli attualmente in ristrutturazione, quelli di rotazione, un certo numero di alloggi per i quali è prevista la demolizione, ed altri sui quali sono in corso verifiche Manutenzioni e rimesse a reddito di alloggi comunali Dopo la scadenza (a fine marzo del 2003) del contratto relativo alla gestione tecnico-manutentiva del patrimonio abitativo comunale da parte della Ma. Gest.Imm., l Amministrazione comunale ha individuato in Edilvenezia S.p.a. il soggetto titolare di questa attività. Successivamente è stata costituita l Istituzione Abitare Venezia, che è diventata operativa a partire dal mese di settembre 2004, con compiti di programmazione dell attività di manutenzione e di gestione del patrimonio abitativo comunale. Anche il 2004, di conseguenza, è stato un anno di transizione per quanto riguarda l intero assetto delle competenze in materia di manutenzione del patrimonio comunale, che ora risultano ripartite fra Amministrazione Comunale (Politiche della Residenza e Lavori Pubblici), Istituzione Abitare Venezia ed Edilvenezia. Allo stato attuale è possibile ricostruire un resoconto dell attività realizzata in questo campo a partire dall inizio dell anno da parte di Edilvenezia e di Abitare Venezia, mentre le manutenzioni e le rimesse a reddito realizzate da parte del settore Servizi Abitativi nel periodo precedente all operatività di Abitare Venezia (dunque fra settembre 2003 e giugno 2004) non risultano per il momento documentabili. Tab.15. Edilvenezia: numero di interventi di manutenzione* e di rimessa a reddito conclusi nel periodo gennaio-dicembre 2004 Centro storico Terraferma Totale comune Manutenzioni Rimesse a reddito Manutenzioni Rimesse a reddito Manutenzioni Rimesse a reddito Fonte: Edilvenezia * Compresi gli interventi su chiamata (guasti) Tab. 16. Edilvenezia: interventi di manutenzione* e di rimessa a reddito: importi spesi al 31 dicembre 2004** Centro storico Terraferma Totale comune Manut.* RR Tot. Manut*. RR Tot. Manut.* RR Tot Fonte: Edilvenezia * Compresi gli interventi su chiamata (guasti) ** I valori sono al netto di Iva, ecc. 14

17 Tab.17. Abitare Venezia: numero di interventi di manutenzione* e di rimessa a reddito conclusi nel periodo gennaio-dicembre 2004 Centro storico Terraferma Totale comune Manutenzioni* Rimesse a reddito Manutenzioni Rimesse a reddito Manutenzioni Rimesse a reddito Fonte: elaborazione su dati Abitare Venezia * Dato stimato, compresi gli interventi su chiamata (guasti) Tab. 18. Abitare Venezia: interventi di manutenzione* e di rimessa a reddito: importi spesi al 31 dicembre 2004** Centro storico Terraferma Totale comune Manut.* RR Tot. Manut*. RR Tot. Manut.* RR Tot Fonte: elaborazione su dati Abitare Venezia * Dato stimato, compresi gli interventi su chiamata (guasti) ** I valori, in euro, sono al netto di Iva, ecc. Dai dati emerge che, nonostante il 2004 sia stato ancora un anno di transizione, l attività riferibile alle rimesse a reddito è stata piuttosto intensa, con la realizzazione di 89 interventi nel corso dell anno (49 in terraferma, 40 in centro storico), contro i 38 dell anno precedente. Complessivamente l ammontare della spesa in questo comparto è stato di circa 1 milione 296 mila euro, mentre l attività di manutenzione, compresi gli interventi su chiamata (guasti), ha comportato una spesa di circa 1 milione 643 mila euro, per un totale di oltre 2 milioni 938 mila euro. Nonostante questi dati non siano definitivi, da un primo raffronto con gli anni precedenti emerge che la spesa complessiva, rispetto al 2003, si è ridotta di circa il 12%, mentre il confronto con il 2002 evidenzia una riduzione ancora più consistente (attorno al 38%). I contributi per l acquisto della prima casa in terraferma I bandi in corso per l acquisto della prima casa in terraferma sono attualmente tre, relativi rispettivamente agli anni 2001, 2002 e , (nel 2004 il bando per l acquisto della prima casa in terraferma non è stato emanato). Per quanto riguarda il primo, i contributi erogati al 31 dicembre 2004 erano 99 (dei 100 previsti). La graduatoria sfrattati risulta esaurita, con 5 contributi erogati e 9 casi di rinuncia (o privi dei requisiti necessari per ottenere il contributo), mentre quella per le giovani coppie ha ancora 1 contributo disponibile. Dei 96 contributi previsti per il bando 2002 ne sono stati erogati 84, suddivisi in quattro graduatorie: per le giovani coppie (33 contributi erogati); per gli sfrattati (5 contributi erogati) 13, per i single (35 contributi erogati), ed infine quella relativa a tutti gli altri nuclei familiari (con 11 contributi erogati). Anche il bando 2003 prevede l erogazione di 96 contributi (di euro ciascuno) per un importo complessivo di euro, suddivisi nelle stesse quattro graduatorie 14. Complessivamente le domande risultate idonee e dunque inserite in graduatoria sono state 500, il 51% delle quali proveniente dalla categoria giovani coppie, il 35% dai single, il 13% dagli altri nuclei. Le domande della categoria soggetti sottoposti a sfratto rappresentano solo l 1% delle domande totali, a fronte di una disponibilità pari al 10% dei contributi complessivi, ad ulteriore conferma della scarsa efficacia di questa forma di sostegno nei confronti di quella specifica fascia di disagio abitativo. I contributi erogati a fine 2004 erano 47, di cui la metà a giovani coppie, 2 a sfrattati, 14 a single e 7 ad altri nuclei. 12 Nel precedente Rapporto Quadrimestrale (relativo al terzo quadrimestre 2003) non era riportata la tabella relativa al bando 2001, che era virtualmente chiuso. Alcune rinunce e la restituzione di un contributo hanno invece riaperto la graduatoria. 13 Che si è conclusa, visto che delle otto domande presentate cinque hanno avuto il finanziamento e tre o hanno rinunciato o sono risultate non idonee per mancanza di requisiti. I tre contributi che restano (ricordiamo che i contributi erogabili per questa tipologia di richiedenti erano otto) verranno suddivisi fra le rimanenti graduatorie 14 I redditi dei nuclei familiari (per tutte le graduatorie) dovevano essere compresi tra ,30 e ,00. 15

18 Tab.19. Contributi per l'acquisto della prima casa in terraferma. Bando 2001 A. Domande presentate* B. Contributi erogabili** Contributi erogati B/A % Giovani coppie ,7 Sfrattati ,0 Totale ,8 Fonte: Ufficio Emergenze Sociali e Contributi * Sono escluse le domande non idonee e quelle annullate ** Contributi effettivamente erogabili tenendo conto delle compensazioni tra graduatorie. Il bando prevedeva 50 contributi alle giovani coppie e 50 contributi a sfrattati. Tab.20. Contributi per l'acquisto della prima casa in terraferma. Bando 2002 A. Domande presentate* B. Contributi erogabili** Contributi erogati B/A % Giovani coppie ,3 Sfrattati Single ,2 Altri nuclei Totale ,3 Fonte: Ufficio Emergenze Sociali e Contributi * Sono escluse le domande non idonee e quelle annullate ** Contributi effettivamente erogabili tenendo conto delle compensazioni tra graduatorie. Il bando prevedeva 9 contributi a altri nuclei e 29 per ciascuna delle altre graduatorie. Tab. 21. Contributi per l'acquisto della prima casa in terraferma. Bando 2003 A. Domande presentate* B. Contributi erogabili** Contributi erogati B/A % Giovani coppie ,8 Sfrattati Single ,2 Altri nuclei ,4 Totale ,2 Fonte: Ufficio Emergenze Sociali e Contributi * Sono escluse le domande non idonee e quelle annullate ** Contributi effettivamente erogabili tenendo conto delle compensazioni tra graduatorie. Il bando prevedeva 43 contributi alle giovani coppie 10 contributi a sfrattati 29 contributi a single e 14 contributi a altri nuclei. 16

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