CP - Community Planning OST Open Space Technology EASW European Awareness Scenario Workshop AI Appreciative Inquiry

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1 Roma 28 febbraio 2009 Scuola di Architettura Naturale ANAB ELEMENTI DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA tecniche 2 Massimo Bastiani Ecoazioni TECNICHE DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA Esempi di tecniche di partecipazione CP - Community Planning OST Open Space Technology EASW European Awareness Scenario Workshop AI Appreciative Inquiry 1

2 COMMUNITY PLANNING Tra i maggiori esperti europei di questa metodologia, lo studio di John Thompson & Partner di Londra COMMUNITY PLANNING La metodologia dei CP prevede almeno una cinquantina di varianti. I community planning weekend si organizzano nel fine settimana come laboratori intensivi di progettazione partecipata per creare visioni comuni 2

3 COMMUNITY PLANNING Di fondamentale importanza in un CP è la fase di comunicazione: gli abitanti devono saper bene di cosa si stanno occupando e su cosa sono chiamati a coprogettare. COMMUNITY PLANNING In Italia le prime esperienze di CP sono state organizzate a Torino per la progettazione dell area di Spina Tre, per il Progetto The Gate di Porta Palazzo e nel contratto di Quartiere di Pietrasana a Vigevano. Il processo di Pietrasana ha coinvolto 183 presenze nell arco delle due giornate. 3

4 COMMUNITY PLANNING Lo scopo del CP di Pietrasana ha avuto come scopo principale il coinvolgimento della comunità locale sul tema del miglioramento del proprio ambiente da vari punti di vista. Durante le sessioni si sono formati gruppi di lavoro su specifici problemi al fine di attivare la progettualità e la consapevolezza locali - superando le barriere psicologiche che spesso lo impediscono. COMMUNITY PLANNING Il team di progettazione interpreta gli indirizzi della comunità e li reende visibili 4

5 Open space Technology La tecnica Open Space Technology (OST) è stata creata nella metà degli anni 80 da Harrison Owen, un esperto americano di scienza delle organizzazioni. Si tratta di una tecnica di gestione di workshop che consente a qualsiasi gruppo di persone, in qualsiasi tipo di organizzazione, di rendere incontri e riunioni di lavoro particolarmente interessanti e produttive. La metodologia, che si basa sull autorganizzazione, permette di far lavorare insieme, su un tema complesso, gruppi con un numero di partecipanti variabile da 5 a 1000 persone, in workshop di una giornata, convegni di tre giorni o nella riunione settimanale di staff. Open space Technology I partecipanti all Ost, seduti in un ampio cerchio, apprendono nell arco della prima mezz ora quali sono le regole per creare una propria conferenza. Chiunque intende proporre una idea o tema per il quale prova sincero interesse, si alza in piedi e lo annunzia al gruppo e così facendo da un lato gli viene assegnato uno spazio nel quale incontrarsi con tutti coloro che siano interessati allo stesso tema, dall altro si assume la responsabilità di organizzare la discussione e al termine scriverne un breve resoconto. 5

6 Open space Technology L intero evento è governato da una unica regola, chiamata la legge dei due piedi : Se ti accorgi che non stai imparando né contribuendo alle attività, alzati e spostati in un luogo che ritieni essere più produttivo. Questo altro luogo può essere un altro gruppo impegnato a discutere un altro tema, oppure il tavolo del coffee break che è imbandito e a disposizione in permanenza, oppure uno può anche andarsene. Quello che importa e che viene sottolineato con enfasi è che in questo contesto l abbandonare un gruppo di lavoro per andare a curiosare altrove non va considerato un segno di scortesia, ma di vitalità. Open space Technology un esempio di OST 6

7 Open space Technology un esempio di OST Il laboratorio partecipato OST ha aperto la sessione del workshop di progettazione della la durata di tre giorni del Corso Progetto di qualità ed efficienza ambientale ed energetica, promosso dalla Consulta per l Efficienza Energetica dell Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma, ha previsto lo sviluppo di proposte progettuali per il recupero ambientale ed energetico di un unità insediativa di edilizia residenziale inserita nel PRU Acilia Dragona del Comune di Roma. Open space Technology un esempio di OST L OST ha previsto lo sviluppo di proposte progettuali per il recupero ambientale ed energetico di un unità insediativa di edilizia residenziale inserita nel PRU Acilia Dragona del Comune di Roma. L intera sessione è stato organizzata in modo che i partecipanti si sentissero liberi di proporre i temi e di discuterli. Nella redazione dei progetti i partecipanti al workshop sono stati invitati ad evidenziare gli aspetti legati alla sostenibilità ambientale ed all innovazione tecnologica delle proposte secondo concetti di architettura bioclimatica, risparmio delle risorse naturali e riduzione dei carichi ambientali, privilegiando l uso di nuove tecnologie e materiali. 7

8 Open space Technology un esempio di OST I partecipanti Hanno lavorato in quattro tavoli: Open space Technology un esempio di OST 8

9 Open space Technology un esempio di OST European Awareness Scenario Workshop EASW una metodologia Europea di partecipazione L Unione Europea con la Direzione Generale XIII- D ha creato fin dal 1994 una rete di National Monitors, per fornire il suo appoggio ad azioni locali a livello europeo sul tema della sostenibilità. Gli EASW sono l unica metodologia europea ad essere patrocinata dalla Commissione Europea Gli EASW nati da quest'esperienza, sperimentata inizialmente dai danesi del TNO sono già stati applicati con successo in centinaia di città europee. 9

10 European Awareness Scenario Workshop Cosa si fa in un EASW SI ELABORANO VISIONI per definire scenari di sviluppo per il tema affrontato al realizzarsi di determinate condizioni SI PROPONGONO IDEE E contenuti che possano contribuire da oggi alla realizzazione di tali scenari European Awareness Scenario Workshop EASW 10

11 European Awareness Scenario Workshop I partecipanti al Workshop Cittadini ed Associazioni Tecnici ed esperti Amministratori Imprese ed ass. categoria European Awareness Scenario Workshop un esempio EASW Ecocity è stato un Progetto coofinanziato dalla Commissione Europea, DG Research nell ambito del 5 Programma Quadro, Azione Chiave 4, Città del Futuro e patrimonio culturale. Programma Tematico Energia Ambiente e Sviluppo Sostenibile. L approccio strategico del programma riguarda la ricerca di modelli di pianificazione urbana a basso impatto ed una mobilità sostenibile in Europa utilizzando strumenti di partecipazione. 11

12 European Awareness Scenario Workshop un esempio EASW 7 Città Europee Tampere Tubingen Bad-Ischl Trnava Gyoer Umbertide Barcellona 30 Partner European Awareness Scenario Workshop un esempio EASW Nel progetto italiano, particolare importanza è stata data alla costituzione di un Comitato Locale e alla partecipazione degli Stakeholders alle fasi più determinanti delle scelte progettuali e strategiche. ESONDATION LINE Gli EASW di Ecocity hanno costituito una importante occasione di confronto e di lavoro sul possibile sviluppo sostenibile di un quartiere della città che gravita tra il Tevere e la linea ferroviaria. 12

13 European Awareness Scenario Workshop un esempio EASW Attraverso la partecipazione sono evidenziati i punti critici del sitema insediativo locale, le eventuali strategie per superarli e selezionati gli indicatori per il monitoraggio degli obiettivi da raggiungere Le indicazioni emerse dagli EASW hanno fornito indicazioni progettuali riguardanti: Principali concetti per una città ecologica VALUTAZIONE STRATEGICA Funzioni urbane ed edilizie Misure di mobilità sostenibile Edilizia ecologica, bioclimatica ed energie rinnovabili Management e Marketing APPROFONDIMENTI indicazioni progettuali di dettaglio European Awareness Scenario Workshop un esempio EASW 13

14 European Awareness Scenario Workshop un esempio EASW Il nuovo quartiere residenziale che è derivato dalla progettazione partecipata, rispetta il carattere della città esistente anche a livello di densità insediativa. Le altezze degli edifici, il numero dei piani la tipologia degli alloggi e degli organismi edilizi che costituiscono le caratteristiche fondamentali della morfologia e della densità della città antica, sono state assunte come elementi di riferimento della continuità del processo evolutivo urbano. European Awareness Scenario Workshop un esempio EASW All interno del quartiere sono state adottate soluzioni integrate che possano incidere contemporaneamente sulla qualità urbanistica e architettonica ma anche sui consumi energetici il comfort e la mobilità sostenibile. 14

15 European Awareness Scenario Workshop un esempio EASW APPRECIATIVE INQUIRY Sviluppato in America nel 1986 ad opera di David Cooperrider, professore di Psicologia Sociale e delle Organizzazioni della Case Western Reserve University (Ohio), è stato molto impiegato nel settore della pianificazione strategica. L Appreciative Inquiry (che possiamo tradurre, come Migliore delle ipotesi o "Esplorazione Costruttiva"...) È una strategia per ottenere un cambiamento partendo dal meglio di ciò che è e cominciare a desiderare e sognare ciò che potrebbe essere. È un approccio alla costruzione di percorsi partecipati che segue un impostazione radicalmente diversa da quelle tradizionali. L approccio classico vuole che chi deve sviluppare un progetto si chieda innanzitutto quali siano le cause di aspetti deboli per poi definire gli obiettivi degli interventi, le strategie e le azioni necessarie per realizzarle. 15

16 APPRECIATIVE INQUIRY L assunto alla base dell Appreciative Inquiry prevede che le persone e le organizzazioni evolvano nella direzione delle cose che studiano ed approfondiscono. Se studiano i problemi tendono a problematicizzarsi, se studiano le cose che funzionano tendono ad evolvere in senso positivo verso tali modalità organizzative. APPRECIATIVE INQUIRY Solitamente si prevedono 4 fasi che possono però essere gestite ed organizzate applicando diverse varianti. 1. DISCOVERY DISCOVERY 2. DREAM DESTINY APPRECIATIVE INQUIRY DREAM 3. DESIGN DESIGN 4. DESTINY / DELIVERY 16

17 APPRECIATIVE INQUIRY Nella prima fase del laboratorio vengono individuati gli elementi di qualità presenti nel territorio e riconosciuti dalla collettività come buone pratiche di riferimento. CARTA DELLE QUALITA Mette in evidenza gli elementi riconosciuti come espressione positiva dei valori di sostenibilità APPRECIATIVE INQUIRY Nella seconda parte si sviluppano le prospettive future, che tengono in considerazione le esperienze esistenti relative a successi già raggiunti e quindi puntano a un pieno utilizzo del potenziale esistente. CARTA DEGLI OBIETTIVI Raccoglie gli elementi che rappresentano l evoluzione di uno scenario futuro a partire da esperienze positive realizzate e da quello che potrebbe dovrebbe essere fatto. 17

18 APPRECIATIVE INQUIRY Un esempio di Appreciative Inquiry Un Piano Strategico per la città storica di Faenza, realizzato nell ambito del Progetto Europeo denominato HIST.URBAN, inserito nel programma INTERREG III B CADSES (2008) IL lavoro dei partecipanti nelle diverse fasi del processo è servito a redigere delle mappe di comunità così articolate: la Carta delle qualità, la Carta dei sogni e la Carta degli obiettivi. APPRECIATIVE INQUIRY Un esempio di Appreciative Inquiry Durante il laboratorio (AI) sono state affrontate 7 aree obiettivo, che rappresentano alcuni degli indicatori principali per una città sostenibile: energia, acqua, verde, materiali da costruzione, rifiuti, mobilità sostenibile, destinazioni d uso. Nella prima fase (Discovery), i partecipanti hanno illustrato le loro esperienze, riconosciute come espressione positiva dei valori di sostenibilità del centro storico. I contributi raccolti nella Carta delle qualità, che ne è conseguita, hanno evidenziato le buone pratiche di riferimento. 18

19 APPRECIATIVE INQUIRY Un esempio di Appreciative Inquiry Nel secondo step del processo, denominato Dream, i partecipanti sono stati divisi in piccoli gruppi che hanno affrontato ognuno un area tematica: gruppo A) energia/acqua; gruppo B) mobilità/verde/rifiuti; gruppo C) destinazioni d uso/materiali/qualità urbana (quest ultima area obiettivo è stata aggiunta in questa fase visto che durante la prima parte del seminario è stata più volte menzionata). I componenti dei tre gruppi, hanno elaborato una propria visione per uno scenario futuro al fine redigere una Carta dei sogni. APPRECIATIVE INQUIRY Un esempio di Appreciative Inquiry La terza fase del processo, denominata Design, è stata associata alla fase di Destiny, al fine di redigere una Carta degli obiettivi. Si sono esaminati ed approfonditi i principali Dreams emersi chiedendo di concentarsi sulle modalità della loro realizzazione, e più in particolare: 1) con quali partner; 2) con quali interazioni; 3) con quali condizioni esterne, e con quali regole, ruoli, responsabilità. 19

20 TECNICHE DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA Imagination is more important than knowledge. Albert Einstein 20

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