INTERVENTI DI PROTEZIONE CIVILE NEL 2013 Eventi di gravità straordinaria in cui il sistema è stato ripetutamente attivato.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INTERVENTI DI PROTEZIONE CIVILE NEL 2013 Eventi di gravità straordinaria in cui il sistema è stato ripetutamente attivato."

Transcript

1 INTERVENTI DI PROTEZIONE CIVILE NEL 2013 Eventi di gravità straordinaria in cui il sistema è stato ripetutamente attivato. 11 Febbraio evento meteorologico: le precipitazioni nevose hanno interessato le zone di pianura tra Astigiano, Cuneese e Torinese. La sala operativa ha seguito l evoluzione dei fenomeni, preallertando il sistema di protezione civile, contribuendo a minimizzare i disagi patiti dal territorio. Per quanto le copiose nevicate abbiano inciso significativamente sulle vie di comunicazioni viarie e ferroviarie (nella giornata sono state segnalate limitazioni al traffico pesante con Ordinanze prefettizie - su 27 tratte della rete viaria di ANAS e la cancellazione di 24 treni, da parte di Rete Ferroviaria Italiane - RFI) non si sono avuti interventi diretti di uomini e mezzi del sistema regionale della protezione civile, in quanto tutte la criticità risolte con interventi delle strutture locali e provinciali di protezione civile Aprile evento idrogeologico: la sala operativa ha complessivamente gestito, nelle tre giornate, 24 segnalazioni di situazioni di criticità sul territorio, in particolare riguardanti le province di Biella, Verbania e Torino Maggio evento idrogeologico: nel corso dell evento ricorrente sulle aree del precedente intervento, la Sala Operativa Regionale ha raccolto complessivamente 158 segnalazioni provenienti dagli enti istituzionali e dalle componenti operative presenti sul territorio. I comuni coinvolti dall evento sono stati complessivamente 77, concentrati nel torinese e biellese. Per gli eventi di aprile e maggio 2013, i danni calcolati ammontano a circa 52milioni di euro. A seguito di richiesta da parte della Regione è stato dichiarato lo Stato di emergenza per il territorio colpito e stanziata la somma di 5 milioni, destinati agli interventi urgenti conseguenti all emergenza. 8-9 Agosto evento idrogeologico: Questo evento ha colpito le pianure del cuneese, del torinese e, nella fase finale, i territori del Verbano, determinando rialzi localizzati ma improvvisi di alcuni corsi d acqua a regime torrentizio nella Valle Anzasca, con fenomeni localizzati di trasporto in massa di detriti (in particolare nel Comune di Vanzone con San Carlo). I danni calcolati ammontano a circa 500mila euro. 10 Ottobre evento grandigeno: una grandinata particolarmente intensa ha interessato Borgomanero (NO): le precipitazioni hanno provocato l'occlusione dei tombini ed il conseguente allagamento delle strade principali con livelli idrometrici che, negli abitati, hanno raggiunto valori dell ordine dei 50 cm. Nel corso del breve ma intenso evento, la Sala Operativa ha seguito l evoluzione dei fenomeni e degli effetti sul territorio, in contatto con le Istituzioni locali (Prefettura di Novara, Provincia di Novara e per il loro tramite, rispettivamente le Forze dell Ordine e le Amministrazioni comunali coinvolte). Gli interventi organizzati sul territorio per affrontare le situazioni di crisi hanno richiesto l intervento di squadre di volontari di protezione civile e del corpo regionale A.I.B.. Sono intervenuti complessivamente un centinaio di volontari che si sono impegnati principalmente per ripristinare velocemente le attività presso l Ospedale di Borgomanero,

2 rimasto isolato causa allagamento delle rampe d accesso e della viabilità circostante, oltre ad aver subito localizzati allagamenti interni. Attualmente la conta dei danni è ancora in fase istruttoria. 11 Ottobre evento temporalesco: precipitazioni particolarmente intense associate a forte vento hanno causato il crollo di parte di un molo del porto di Verbania. Sono interventi volontari specializzati in interventi subacquei per scongiurare il pericolo di inquinamenti e facilitare il ripristino della funzionalità, minimale del molo in preparazione dell intervento di recupero dei natanti affondati. Per consentire ed organizzare una pronta risposta in caso di evento, risulta fondamentale il ruolo di Arpa Piemonte che attraverso il Centro Funzionale Regionale assicura la previsione di eventi idro-meteorologici e dei loro effetti sul territorio regionale, la sorveglianza ed il monitoraggio attraverso un servizio continuativo per tutti i giorni dell'anno. Durante le fasi di dell emergenza fornisce con continuità h24 la stima dell evoluzione dei fenomeni in atto a supporto delle decisioni del sistema di protezione civile chiamato ad intervenire nelle azioni di contrasto e soccorso. Tali attività rivestono grande importanza anche con riferimento alla previsione del pericolo di incendi boschivi, di quello prettamente estivo connesso agli effetti sulla salute delle ondate di caldo, del servizio di valutazione e previsione delle situazioni di scarsità idrica, al fine di consentire l anticipazione delle operazioni di gestione della risorsa. ATTIVITA DI PREVENZIONE E PIANIFICAZIONE DI EMERGENZE Parallelamente all attività di sala operativa, è stata seguita con grande attenzione l attività di prevenzione e di pianificazione di emergenza. In tale ambito si segnalano: Coordinamento dei gruppi di lavoro per la redazione dei Piani Speditivi di Protezione Civile del Nodo idraulico d'ivrea e dello Stura di Lanzo: l'attività ha richiesto l'elaborazione degli scenari di rischio più significativi, la valutazione dell'impatto sul territorio in termini di conseguenze e necessità, nonché l'individuazione del Modello d'intervento che consente la verifica della disponibilità di risorse umane e materiali e la programmazione delle azioni necessarie al loro impiego sul territorio; Coordinamento delle attività relative alla Pianificazione di Emergenza per la Diga del Moncenisio effettuato congiuntamente al Settore Dighe Regionale: l'attività, tutt'ora in atto, prevede il coinvolgimento di numerosi enti ed organismi istituzionali (Comuni, Province, Prefetture) e componenti operative (Vigili del Fuoco, 118, Forze dell'ordine, Forze del Volontariato, Gestori dei Servizi Essenziali). La pianificazione, che interessa una diga in territorio francese, e' considerata di livello nazionale ed e' seguita in stretta collaborazione con dal Dipartimento della Protezione civile nazionale, che ha dato mandato alla Regione Piemonte di guidarne e seguirne lo sviluppo. ANTINCENDI BOSCHIVI Nel 2013 non sono state registrate particolari criticità, essendo la situazione di grave pericolosità limitata a pochi giorni sul finire dell inverno, ma anche in questo settore l attività di organizzazione e miglioramento del sistema è stata assidua. Nel complesso, sono stati eseguiti circa 800 interventi su 132 incendi che hanno interessato 342 ettari di aree boschive, e 237 ettari di

3 aree non boschive. Sono stati oltre 300 gli interventi di prevenzione diretta, pattugliamento preventivo. L obiettivo principale che sta per essere attuato in materia di antincendi boschivi è il varo della nuova legge Regionale con il prossimo all esame definitivo del Consiglio Regionale. Il nuovo testo, redatto con la consultazione e collaborazione di tutti gli operatori istituzionali, Regione, CFS, Corpo AIB, VVF, prende atto di un Sistema operativo regionale che dal 1994, anno di approvazione della normativa regionale tuttora vigente è profondamente cambiato, cresciuto, maturato. La legge riconosce nelle procedure operative lo strumento per l organizzazione e la gestione del Sistema operativo antincendi boschivi, prevedendo azioni specifiche a tutela della salute di coloro che intervengono nella lotta agli incendi boschivi, nello specifico per quanto concerne la componente Volontaria. Con la Collaborazione dell Università di Torino si è curata la realizzazione di un Manuale ad integrazione dell attività formativa ed addestrativa già svolta nei confronti degli operatori antincendi boschivi istituzionali e volontari. Si è svolta un esercitazione dimostrazione sul fuoco prescritto presso la Caserma forestale di Ceva: evento che ha riunito rappresentanti regionali, del mondo accademico, operativo da tutta Italia, dalla Francia e dalla Svizzera. La componente Antincendi boschivi è fondata sulla partecipazione di oltre 5000 volontari organizzati in 237 squadre dotate di oltre 600 mezzi. ATTIVITA DI ASSISTENZA SOSTEGNO E COORDINAMENTO DEL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Occorre dare rilievo all attività di assistenza, sostegno e coordinamento del Volontariato di Protezione Civile ed Antincendio boschivo. I volontari in Piemonte sono oltre , raccolti in oltre 450 associazioni e 400 Gruppi comunali. E stato creato un nuovo Database del Volontariato, nato da una collaborazione con il CSI, gestito via WEB ed aggiornato in tempo reale da tutte le associazioni e gruppi comunali accreditati. Con questo nuovo strumento sarà possibile ottimizzare la gestione amministrativa delle organizzazioni di volontariato, nonché alla gestione del volontariato nelle emergenze, arrivando al dettaglio del censimento dei singoli volontari impiegati, attraverso schede contenenti dati anagrafici, professionalità, formazione,disponibilità ed anche riferimenti lavorativi per agevolare i rimborsi. La piattaforma è dotata anche di un modulo riservato alle aziende che permetterà di velocizzare i rimborsi ai datori di lavoro così come previsto dal DPR 194/01. L operatività del sistema è prevista entro la fine dell anno. E proseguita infine con grande interesse l attività formativa: sono stati organizzati 11 corsi con oltre 300 partecipanti sulle novità legislative ed organizzative del sistema di protezione civile, con moduli rivolti, quest anno, a categorie professionali (geologi, medici e infermieri), a funzionari ed amministratori pubblici, con particolare attenzione ai Sindaci (lo specifico modulo dedicato ai sindaci della provincia di Torino non ha potuto soddisfare tutte le richieste, limitando a 37 i partecipanti), ed un Modulo di aggiornamento formativo nei confronti dei Disaster Manager (DIMA) regionali. Un corso è stato dedicato a scuole e insegnanti (oltre 500 ragazzi coinvolti)

4 I numeri del Volontariato in Piemonte : n. 8 Coordinamenti Provinciali del Volontariato più il Corpo degli A.I.B.; n. 450 Associazioni presenti sul territorio; n. 400 Gruppi Comunali di Protezione Civile; Complessivamente circa n. 850 raggruppamenti per circa ,00 Volontari; 5 Presidi regionali (Druento, San Michele, Vercelli, Fossano, Verbania) Colonna Mobile regionale: 70 tende PI88 e 1300 posti letto 90 tende pneumatiche 6/10 posti 10 cucine da campo 20 servizi igienici mobili 52 gruppi elettrogeni e torri faro 3 potabilizzatori mobili metri di barriere antinondazione pneumatiche 9000 metri di barriere antinondazione riempibili con sabbia 5 autovetture 4 fuoristrada 4x4 2 furgoni 7 autocarri dotati di gru 7 rimorchi e semirimorchi 9 macchine movimento terra (minipale, miniescavatori) 2 sollevatori telescopici di grande portata ESERCITAZIONI Il 22 aprile si è svolta a Verbania un esercitazione transfrontaliera di Protezione civile, in collaborazione con le autorità di Protezione civile del Canton Ticino della Confederazione Elvetica e con la partecipazione di tutti gli operatori italiani sul territorio, il Servizio Protezione Civile e il Servizio Difesa del Suolo della Provincia di Verbania, la Prefettura e il Comune di Verbania, il Coordinamento regionale del volontariato di Protezione civile, il Corpo Volontari Anti-incendi Boschivi, il Gruppo Comunale dei Volontari di Protezione civile di Verbania, il Servizio di Emergenza sanitaria 118, la Croce Rossa Italiana, Vigili del Fuoco e Forze dell ordine, oltre alle strutture tecniche regionali competenti ed ai fornitori di servizi essenziali. L esercitazione simulava uno scenario di emergenza determinato dall innalzamento progressivo del livello del Lago Maggiore, in condizioni di precipitazioni intense analoghe a quelle verificatesi nell autunno del 2000, con l'allagamento di estese fasce rivierasche urbanizzate del territorio del Comune di Verbania, nonché nell interruzione della viabilità transfrontaliera a causa di in un fenomeno franoso sulla SS. 34, in Comune di Cannero. L esercitazione ha quindi rappresentato la capacità di risposta del sistema di Protezione civile regionale di fronte alle calamità causate dai fenomeni naturali, rafforzando il rapporto di collaborazione con le autorità di protezione civile del Canton Ticino nella gestione delle emergenze nel contesto territoriale transfrontaliero.

5 Il Piemonte, coinvolto nelle attività del Progetto Europeo PICRIT, sulla valutazione delle possibili problematiche derivanti dalla presenza di infrastrutture sensibili in ambito transfrontaliero Italia Francia, ha partecipato nei giorni 2 e 3 ottobre all esercitazione conclusiva in territorio francese, presso il villaggio di Chaussetive in Alta Provenza. L evento coordinato dalle autorità francesi simulava una forte scossa di terremoto. Il sistema della Protezione civile piemontese è intervenuto con l allestimento e la gestione del modulo di assistenza alla popolazione da evacuare, stimata in circa 50 persone. La configurazione della Colonna Mobile Regionale contava 6 mezzi pesanti per il trasporto delle attrezzature e 7 mezzi leggeri per il trasporto delle persone addette all esercitazione, 52 volontari coordinati da 5 funzionari del Settore Protezione civile e Sistema Antincendi Boschivi (A.I.B.) della Regione Piemonte, oltre a 3 automezzi dei VV.F. con 11 operatori per supportare una unità USAR.

10 anni. del Centro regionale di Protezione civile al meeting di Lonigo. Longarone Belluno

10 anni. del Centro regionale di Protezione civile al meeting di Lonigo. Longarone Belluno 10 anni del Centro regionale di Protezione civile al meeting di Lonigo Longarone Belluno Meeting della Protezione civile Città di Lonigo 98 IL CENTRO E LA FORMAZIONE Il Centro Regionale Protezione Civile

Dettagli

Cambiamento climatico e pericoli naturali: a che punto è la pianificazione territoriale?

Cambiamento climatico e pericoli naturali: a che punto è la pianificazione territoriale? Cambiamento climatico e pericoli naturali: a che punto è la pianificazione territoriale? Furio Dutto, Servizio Protezione Civile, Provincia di Torino Fabrizio Longo, Servizio Protezione Civile, Provincia

Dettagli

RISCHIO ARNO ESERCITAZIONE. 19-20 ottobre 2012

RISCHIO ARNO ESERCITAZIONE. 19-20 ottobre 2012 ESERCITAZIONE RISCHIO ARNO 19-20 ottobre 2012 Ufficio Protezione Civile Comune di Pisa Vicolo del Moro 2-56125 Pisa Tel. 050/910575-Fax 050/910496 www.comune.pisa.it/protciv protezionecivile@comune.pisa.it

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITA' 5. PROCEDURA 5.1 Individuazione dei problemi ambientali 5.2 Predisposizione Piano

Dettagli

PARCO DELLA COLLINA DI SAN COLOMBANO

PARCO DELLA COLLINA DI SAN COLOMBANO PARCO DELLA COLLINA DI SAN COLOMBANO ORGANIZZAZIONE GRUPPO COMUNALE VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE GRAFFIGNANA LO- SAN COLOMBANO AL LAMBRO MI - MIRADOLO TERME- PV - CORTEOLONA -PV ESERCITAZIONE ADDESTRAMENTO

Dettagli

I piani di emergenza:

I piani di emergenza: Piani di emergenza La risposta pianificata a situazioni di criticità I piani di emergenza: stato dell arte tra obblighi normativi e necessità di tutela Pordenone 7 marzo 2014 Paolo Qualizza Comandante

Dettagli

SISTEMA BILATERALE NAZIONALE SICUREZZA ARTIGIANATO

SISTEMA BILATERALE NAZIONALE SICUREZZA ARTIGIANATO 1 SISTEMA BILATERALE NAZIONALE SICUREZZA ARTIGIANATO L artigianato, tramite l Accordo Interconfederale nazionale del 3/9/96 (attuativo del D.Lgs 626/94) ha scelto di dar vita ad un sistema bilaterale nazionale

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELIBERA IN DATA 27/10/2009, n 64 OGGETTO: Parere in ordine D.L. n.488 del 29/9/2009 "Nuova disciplina

Dettagli

SCENARIO DI RIFERIMENTO: RISCHIO IDRAULICO FIUME CORNIA

SCENARIO DI RIFERIMENTO: RISCHIO IDRAULICO FIUME CORNIA SCENARIO DI RIFERIMENTO: RISCHIO IDRAULICO FIUME CORNIA CONDIZIONI ATTIVAZIONE (soglie / precursori) SOGGETTO ATTUATORE DESCRIZIONE AZIONE MODELLO ORGANIZZATIVO CRITICITA ORDINARIA Servizio Protezione

Dettagli

ATTIVITA DELLA CONSULTA E PRESENTAZIONE DEI CORSI DI AGGIORNAMENTO PER L ANNO 2014

ATTIVITA DELLA CONSULTA E PRESENTAZIONE DEI CORSI DI AGGIORNAMENTO PER L ANNO 2014 CONSULTA INTERISTITUZIONALE PER LA PREVENZIONE INCENDI PROTOCOLLO D INTESA DEL 17/12/2012 ATTIVITA DELLA CONSULTA E PRESENTAZIONE DEI CORSI DI AGGIORNAMENTO PER L ANNO 2014 Ing. Guido Parisi Direttore

Dettagli

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento D.P.R. 309/90 D.M. 444/90 L. n.45/99 D.M. del 14/06/02 L. n.328/00 L. n.125/01 Atto

Dettagli

PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che con le loro scelte indirizzano il mercato della produzione, trasformazione, distribuzione n

PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che con le loro scelte indirizzano il mercato della produzione, trasformazione, distribuzione n INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PRESENTAZIONE ASL TO 4 Dipartimento di prevenzione Gruppo sicurezza alimentare Ivrea 8 novembre 2013 PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che

Dettagli

CAT CONFCOMMERCIO PMI soc. consortile a r.l. Ufficio Formazione Via Miranda, 10 tel. 0881/560111 fax 0881/560560 e-mail:

CAT CONFCOMMERCIO PMI soc. consortile a r.l. Ufficio Formazione Via Miranda, 10 tel. 0881/560111 fax 0881/560560 e-mail: FORMAZIONE AREA SICUREZZA E SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Corso Formazione Datori di lavoro - Responsabili SPP Rischio basso Acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica

Dettagli

PATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali

PATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali Ufficio: COMUNE DI NOVARA Assessorato alle Politiche Sociali Corso Cavallotti, 23 28100 NOVARA Tel. 0321-3703582 e-mail: spina.patrizia@comune.no vara.it PATRIZIA SPINA Dati personali Data di nascita:

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

Fondi comunitari per il miglioramento della lotta agli incendi boschivi e di interfaccia

Fondi comunitari per il miglioramento della lotta agli incendi boschivi e di interfaccia Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Roma, Istituto Superiore Antincendi 18 febbraio 2015 Fondi comunitari per il miglioramento della lotta agli incendi boschivi

Dettagli

PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELL OPERATIVITA DEL :

PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELL OPERATIVITA DEL : Direzione Generale della Presidenza Settore Sistema Regionale di Protezione Civile Modello C3 PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELL OPERATIVITA DEL : O COMUNE DI, afferente al Centro Intercomunale di O CENTRO

Dettagli

Comitato CRI Alto Adige - Südtirol

Comitato CRI Alto Adige - Südtirol Comitato CRI Alto Adige - Südtirol Consiglio Comunale di Merano Seduta 15.06.2016 Cenni storici La Croce Rossa a Merano è presente da prima della 1^ Guerra Mondiale Ma dal 1945 Tutti i grandi alberghi,

Dettagli

Gli addetti all antincendio nelle strutture sanitarie

Gli addetti all antincendio nelle strutture sanitarie CORSO DI FORMAZIONE Gli addetti all antincendio nelle strutture sanitarie Destinatari Il corso, promosso dal Risk Management e Technology Assessment della Direzione Tecnologie, Infrastrutture e Governo

Dettagli

Si riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi

Si riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi Circolare n 237 MONTECCHIO MAGGIORE, 24 febbraio 2016 Ai Consigli di Classe coinvolti nell ASL A tutto il personale Oggetto: Salute e sicurezza degli studenti in alternanza scuola lavoro Si riporta in

Dettagli

Strategie di mitigazione: il ruolo dei Servizi Sociali. Massimo Zucchini Area Benessere di Comunità

Strategie di mitigazione: il ruolo dei Servizi Sociali. Massimo Zucchini Area Benessere di Comunità Strategie di mitigazione: il ruolo dei Servizi Sociali Massimo Zucchini Area Benessere di Comunità Sommario: Definizione di servizio sociale RETE: elemento fondante delle strategie messe in campo dai servizi

Dettagli

Prototipo di legenda per la predisposizione della Carta del Modello d Intervento. Allegato 1

Prototipo di legenda per la predisposizione della Carta del Modello d Intervento. Allegato 1 Allegato 1 Prototipo di legenda per la predisposizione della Carta del Modello di Intervento 1. Organismi e Strutture Operative Permanenti di Protezione Civile 2. Centri di Coordinamento 3. Aree di Emergenza

Dettagli

Riforme: la difficile ricerca di un equilibrio tra garanzie e sostenibilità

Riforme: la difficile ricerca di un equilibrio tra garanzie e sostenibilità La Riforma Sanitaria in Friuli Venezia Giulia Riforme: la difficile ricerca di un equilibrio tra garanzie e sostenibilità Collegio IPASVI e CNC di Udine Udine, 8 ottobre 2015 Giorgio Ros 1 Le radici del

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. - la legge 24 febbraio 1992 n 225 Istituzione del servizio nazionale della Protezione Civile ;

LA GIUNTA REGIONALE. - la legge 24 febbraio 1992 n 225 Istituzione del servizio nazionale della Protezione Civile ; O GG E TTO : Eventi emergenziali che hanno colpito il territorio ligure da Ottobre 2008 ad Aprile 2009, Quadro Generale del Danno Occorso. Stanziamento di Euro 4.500.000,00 per le Amministrazioni Provinciali.

Dettagli

CENTRO FUNZIONALE REGIONALE RAPPORTO DI EVENTO DEL 14 15 OTTOBRE 2014

CENTRO FUNZIONALE REGIONALE RAPPORTO DI EVENTO DEL 14 15 OTTOBRE 2014 CENTRO FUNZIONALE REGIONALE RAPPORTO DI EVENTO DEL 14 15 OTTOBRE 2014 Periodo evento di piena Dal 14 al 15 ottobre 2014. Bacini coinvolti Bacini Costieri Nord: Fiora. Allertamento del sistema di Protezione

Dettagli

IL NUOVO SISTEMA DI RECLUTAMENTO E DI FORMAZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI

IL NUOVO SISTEMA DI RECLUTAMENTO E DI FORMAZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI IL NUOVO SISTEMA DI RECLUTAMENTO E DI FORMAZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI A cura di Alessandro Grassi Con l entrata in vigore del DPR 16 aprile 2013 n. 70 è stato emanato il regolamento attuativo delle

Dettagli

Offerta Formativa. La Norma ISO 9001:2000. Principi, contenuti, applicazioni ed evidenze oggettive

Offerta Formativa. La Norma ISO 9001:2000. Principi, contenuti, applicazioni ed evidenze oggettive Scheda n 1 Titolo del corso Offerta Formativa La Norma ISO 9001:2000 Principi, contenuti, applicazioni ed evidenze oggettive Obiettivo del corso Il corso si propone di trasmettere ai partecipanti tutte

Dettagli

COMUNE DI MONTEFIORINO

COMUNE DI MONTEFIORINO COMUNE DI MONTEFIORINO PROVINCIA DI MODENA C O P I A DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE CONTRATTAZIONE DECENTRATA INTEGRATIVA - APPROVAZIONE PROGETTI OBIETTIVO 2015 Nr. Progr. 4 Data 21/01/2015 Settore II

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI Provincia di Salerno

CITTÀ DI AGROPOLI Provincia di Salerno CITTÀ DI AGROPOLI Provincia di Salerno INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE A LIVELLO COMUNALE AGGIORNAMENTO FUNZIONI DI SUPPORTO Allegato 1 ASSESSORATO SVILUPPO SOSTENIBILE PROTEZIONE

Dettagli

Il Volontariato e il CCV-MI ruoli e funzioni

Il Volontariato e il CCV-MI ruoli e funzioni Il Volontariato e il CCV-MI ruoli e funzioni 1 CORSO per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile di Dario Pasini 2 Volontariato DPC Legge Quadro sul Volontariato n 266/91 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

INDAGINE SUI BISOGNI FORMATIVI ANNO 2009

INDAGINE SUI BISOGNI FORMATIVI ANNO 2009 Casa di Cura S. Maria Maddalena INDAGINE SUI BISOGNI FORMATIVI ANNO 2009 Per rispondere sempre di più alle richieste formative degli operatori della Casa di Cura nel 2009 si è costituito un comitato formazione

Dettagli

Normativa di riferimento (1) R.D. 523/1904 - Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie R.D. 2669/1

Normativa di riferimento (1) R.D. 523/1904 - Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie R.D. 2669/1 Attuazione dei presidi idraulici: prospettive Andrea SALVADORI Regione Toscana Settore Difesa del suolo Seminario RISCHIO ALLUVIONI IN TOSCANA: PRECIPITAZIONI ED EFFETTI AL SUOLO Firenze, 22 aprile 2015

Dettagli

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data 2016-03-25

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data 2016-03-25 CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data 2016-03-25 DATI GENERALI Cognome e nome CALDESI PAOLO Data di nascita 06/11/1966 E-mail paolo.caldesi@regione.toscana.it Matricola 0016163 Anzianità aziendale

Dettagli

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo MAZZA EMANUELA VIALE PICENO, 60 20129 MILANO Telefono 02/77402450 Fax 02/77404205 E-mail e.mazza@provincia.milano.it Nazionalità

Dettagli

Obiettivi di accessibilità per l anno 2015

Obiettivi di accessibilità per l anno 2015 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE Obiettivi di accessibilità per l anno 2015 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179. Redatto il 31/03/2015 1 SOMMARIO Obiettivi

Dettagli

Sorveglianza Sanitaria. per la salute e sicurezza sul lavoro

Sorveglianza Sanitaria. per la salute e sicurezza sul lavoro Sorveglianza Sanitaria per la salute e sicurezza sul lavoro Introduzione Sorveglianza Sanitaria Csm Care affianca le aziende clienti nello svolgimento degli adempimenti previsti dalle leggi su sicurezza

Dettagli

CINQUE MINUTI AL CIMITERO

CINQUE MINUTI AL CIMITERO CINQUE MINUTI AL CIMITERO a cura di Luigi Lattuchella, Susanna Barboni, Servizio Pre.S.A.L. della Asl TO5 Che cosa è successo Un dipendente di un impresa funebre, durante l effettuazione di rilievi tecnici

Dettagli

INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI

INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura

Dettagli

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza MODULO A Unità didattica A7.1a CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.

Dettagli

-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula

-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula -PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B4 -INDUSTRIA D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 32 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 ed Accordo Stato-Regione del 26 gennaio 2006

Dettagli

La tutela della salute dei lavoratori nella realizzazione di EXPO 2015: il ruolo di ASL, controllo e prevenzione

La tutela della salute dei lavoratori nella realizzazione di EXPO 2015: il ruolo di ASL, controllo e prevenzione La tutela della salute dei lavoratori nella realizzazione di EXPO 2015: il ruolo di ASL, controllo e prevenzione Dott.ssa Susanna Cantoni Dipartimento Prevenzione Medico ASL Milano Congresso nazionale

Dettagli

Il ruolo dei sistemi di sorveglianza regionali nel RSI e modelli di risposta alle emergenze infettive.

Il ruolo dei sistemi di sorveglianza regionali nel RSI e modelli di risposta alle emergenze infettive. Il ruolo dei sistemi di sorveglianza regionali nel RSI e modelli di risposta alle emergenze infettive. Francesca Russo Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica Direzione Attuazione Programmazione

Dettagli

Dati sull azienda PARTE A

Dati sull azienda PARTE A Dati sull azienda PARTE A Ragione sociale Rappresentante legale Sede Numero di dipendenti facenti capo all azienda Numero di unità produttive facenti capo all azienda PARTE B Sede dell unità produttiva

Dettagli

Spett.le Agenzia Formativa Unione Valdera C.A. Direttore Dott. Giovanni Forte C.A. Dott.ssa Cinzia Minuti

Spett.le Agenzia Formativa Unione Valdera C.A. Direttore Dott. Giovanni Forte C.A. Dott.ssa Cinzia Minuti MOD. 050 rev.2 del 05.04.2011 Centro Studi Enti Locali s.r.l. Via della Costituente, 15-56024 San Miniato (PI) - tel. 0571 469222-469230 - fax. 0571 469237 Web: www.entilocaliweb.it - E-mail: segreteria@centrostudientilocali.it

Dettagli

Il settore dell industria alimentare nel cammino verso la strategia Europa 2020: promuovere l empowerment

Il settore dell industria alimentare nel cammino verso la strategia Europa 2020: promuovere l empowerment Il settore dell industria alimentare nel cammino verso la strategia Europa 2020: promuovere l empowerment dei membri dei Comitati aziendali europei (CAE) di Campofrìo e Conserve Italia Obiettivo generale

Dettagli

daniele.cafini@gmail.com PEC daniele.cafini@ca.omceo.it

daniele.cafini@gmail.com PEC daniele.cafini@ca.omceo.it F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Daniele CAFINI Indirizzo Via S. Satta n. 5 09127 CAGLIARI Telefono 070 663562 - cel 3471085837 Fax E-mail daniele.cafini@gmail.com PEC

Dettagli

5 MODELLO DI INTERVENTO

5 MODELLO DI INTERVENTO Aggiornato al: 16.09.2009 MODELLO DI INTERVENTO pag. 5.1 5 MODELLO DI INTERVENTO Una parte fondamentale della redazione del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile è la realizzazione dei Modelli

Dettagli

AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato

AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato Prot. Gen. n 1198 Data 17/11/2011 Prot. Det. n 176/11 OGGETTO:

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema

Dettagli

LINEE PER CORSI DI FORMAZIONE IN TEMA DI VIOLENZA SULLE DONNE E DI ABUSO SUI MINORI

LINEE PER CORSI DI FORMAZIONE IN TEMA DI VIOLENZA SULLE DONNE E DI ABUSO SUI MINORI LINEE PER CORSI DI FORMAZIONE IN TEMA DI VIOLENZA SULLE DONNE E DI ABUSO SUI MINORI Premessa L avvio di un iter formativo prevede, in modo prioritario, un indagine sulle risorse esistenti nella sede che

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato DI STANISLAO. Istituzione del servizio di psicologia scolastica

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato DI STANISLAO. Istituzione del servizio di psicologia scolastica Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2839 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato DI STANISLAO Istituzione del servizio di psicologia scolastica Presentata il 20 ottobre 2009

Dettagli

PROGRAMMA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE E L UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI (DAE)

PROGRAMMA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE E L UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI (DAE) Al PROGRAMMA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE E L UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI (DAE) UDINE 23 aprile 2012 dott.ssa Vandamaria Forcella Area servizi sanitari territoriali e ospedalieri RIFERIMENTI

Dettagli

L evento meteo e gli effetti al suolo

L evento meteo e gli effetti al suolo REGIONE BASILICATA Dipartimento Presidenza Ufficio Protezione Civile EVENTI IDROMETEREOLOGICI DEI GIORNI 30-31 OTTOBRE L evento meteo e gli effetti al suolo Traversa fiume Sinni - Rotondella Il Dirigente

Dettagli

VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE

VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE COPIA Determinazione n. 936 del 24/12/2013 N. registro di area 290 VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE Assunta nel giorno 24/12/2013 da Domenico Leo Responsabile del Settore GESTIONE

Dettagli

6 MODELLO D INTERVENTO GENERALE

6 MODELLO D INTERVENTO GENERALE Modello d intervento pag..1 MODELLO D INTERVENTO GENERALE Il modello di intervento è un complesso di procedure che codifica in sequenza le azioni da compiere, in ordine logico e temporale, al verificarsi

Dettagli

INDICE 1.2 - PRIORITA, TRAGUARDI, OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL RAV

INDICE 1.2 - PRIORITA, TRAGUARDI, OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL RAV INDICE LA DEFINIZIONE DELLA VISION E DELLA MISSION DELLA SCUOLA CAP. 1 LE PRIORITÁ STRATEGICHE 1.1 - DESCRIZIONE DELL AMBIENTE DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI 1.1.1 - Popolazione scolastica

Dettagli

Protezione Civile - Provincia di Rovigo Sistema di Sala Operativa Provinciale

Protezione Civile - Provincia di Rovigo Sistema di Sala Operativa Provinciale Struttura Operativa Provinciale Centri Operativi (COC COM-COREM-CCS ecc.) Tramite Funzione F4 Sala Operativa provinciale (SOP) Sale Operative Distrettuali (SOD) Gruppi e Associazioni di PC Comunali Struttura

Dettagli

Business School. Calendario. Catalogo Formazione 2011. (Aggiornato al 01 febbraio 2011)

Business School. Calendario. Catalogo Formazione 2011. (Aggiornato al 01 febbraio 2011) Calendario Catalogo Formazione 2011 (Aggiornato al 01 febbraio 2011) MASTER E CORSI DI QUALIFICAZIONE Business School AREA CULTURA TURISMO Operatore della promozione e accoglienza turistica Destinato a

Dettagli

"ALCOL, DROGHE E GUIDA. RIFLESSIONI IN CORSO" PERCORSO FORMATIVO PER INSEGNANTI ED ISTRUTTORI DI AUTOSCUOLA

ALCOL, DROGHE E GUIDA. RIFLESSIONI IN CORSO PERCORSO FORMATIVO PER INSEGNANTI ED ISTRUTTORI DI AUTOSCUOLA "ALCOL, DROGHE E GUIDA. RIFLESSIONI IN CORSO" PERCORSO FORMATIVO PER INSEGNANTI ED ISTRUTTORI DI AUTOSCUOLA L Assessorato alla Sanità delle Regione Piemonte, rispondendo anche alle indicazioni della Legge

Dettagli

AREA ORGANIZZAZIONE E SERVIZI AMMINISTRATIVI U.O. RISORSE UMANE. Determinazione nr. 459 Trieste 14/04/2016 Proposta nr. 178 Del 08/04/2016

AREA ORGANIZZAZIONE E SERVIZI AMMINISTRATIVI U.O. RISORSE UMANE. Determinazione nr. 459 Trieste 14/04/2016 Proposta nr. 178 Del 08/04/2016 AREA ORGANIZZAZIONE E SERVIZI AMMINISTRATIVI U.O. RISORSE UMANE Determinazione nr. 459 Trieste 14/04/2016 Proposta nr. 178 Del 08/04/2016 Oggetto: Corso "La previdenza pubblica del 2016 e il fondo PERSEO

Dettagli

Tra PREMESSO CHE. - con Determinazione n. 151 del 25/11/2008 è stato individuato l Ordine degli Avvocati

Tra PREMESSO CHE. - con Determinazione n. 151 del 25/11/2008 è stato individuato l Ordine degli Avvocati CONVENZIONE TRA REGIONE PIEMONTE E CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI TORINO PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN MATERIA DI PATROCINIO LEGALE DELLE VITTIME DI VIOLENZA E

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome ERNESTO BOFFA Telefono 06.6766.3328 Fax E-mail e.boffa@cittametropolitanaroma.gov.it Nazionalità ITALIANA

Dettagli

RISULTATI DELL INDAGINE CONOSCITIVA SULLA DIDATTICA MUSEALE NELLA REGIONE PIEMONTE

RISULTATI DELL INDAGINE CONOSCITIVA SULLA DIDATTICA MUSEALE NELLA REGIONE PIEMONTE RISULTATI DELL INDAGINE CONOSCITIVA SULLA DIDATTICA MUSEALE NELLA REGIONE PIEMONTE A cura di Anna Maria Quagliato Direzione Regionale Beni Culturali Settore Musei e Patrimonio culturale Presento oggi i

Dettagli

Carriere Internazionali nel Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa

Carriere Internazionali nel Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Carriere Internazionali nel Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa L Associazione della Croce Rossa Italiana Associazione di promozione sociale, ha per scopo l'assistenza sanitaria e

Dettagli

Controlli del territorio e tecnologie spaziali

Controlli del territorio e tecnologie spaziali SERVIZI INTEGRATI PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO E PER L EDILIZIA: COME OPERARE IN FILIERA IMPRENDITORIALE PER PROMUOVERE LA COMPETITIVITÀ E L INTERNAZIONALIZZAZIONE Convegno OICE Confindustria

Dettagli

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo CARLO MARTINO CONDORELLI VIA A. VESPUCCI N.21/B Telefono Cell 336 800379 Fax E-mail condorellimartino@libero.it Nazionalità

Dettagli

REGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile

REGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile COMUNE DI MARANO VICENTINO Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale N 41 del 15.06.2005. ART. 1 FINALITA Il Comune di MARANO

Dettagli

L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi

L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi Lucca 10 0ttobre 2008 relatore Roberto Iacometti Art. 2 comma 1 let. q) D.Lgs 81/08 : valutazione globale

Dettagli

LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL

LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL Sede di Treviso Dott. Antonio Salvati Gli attori della prevenzione Il modello di sicurezza in forma partecipativa del D Lgs n.

Dettagli

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Regione Piemonte Settore Sanità IRES Piemonte Nucleo Edilizia Sanitaria

Dettagli

Progetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014

Progetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014 Progetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014 1 Premessa Partendo dall analisi dell esperienza fatta con 5 edizioni del progetto di Alfabetizzazione Motoria

Dettagli

Una nuova sfida al servizio del cittadino!

Una nuova sfida al servizio del cittadino! Una nuova sfida al servizio del cittadino! NUE in EUROPA Il 112 è l'unico numero per tutte le emergenze in: Lussemburgo, Danimarca, Finlandia, Islanda, Olanda, Portogallo, Svezia, Lituania, Estonia. Svezia

Dettagli

Comune di Bologna. Progetto "NO TAG" Attività di rimozione graffiti 2014 2015. Comune di Bologna Progetto "NO TAG"

Comune di Bologna. Progetto NO TAG Attività di rimozione graffiti 2014 2015. Comune di Bologna Progetto NO TAG Comune di Bologna Progetto "NO TAG" Attività di rimozione graffiti 2014 2015 Comune di Bologna Progetto "NO TAG" Descrizione del progetto Nel 2014, per conto dell'amministrazione Comunale, Hera ha attivato

Dettagli

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome CAVALLARO DANIELA Indirizzo VIA XXIV MAGGIO, 3E/1 LENDINARA (RO) Telefono 0425.600361 Fax E-mail Nazionalità Italiana Data di nascita

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

snatuzzi@yahoo.it - c.natuzzi@amiutaranto.com

snatuzzi@yahoo.it - c.natuzzi@amiutaranto.com F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Cognome e Nome Indirizzo domicilio Indirizzo Studio Titolo di Studio Telefono Telefono mobile Fax E-mail NATUZZI COSIMO TARANTO TARANTO Ingegnere

Dettagli

Calendario corsi 2015/2016

Calendario corsi 2015/2016 CORSI DI FORMAZIONE Sicurezza sul lavoro Antincendio & Primo Soccorso Igiene degli alimenti Calendario corsi 2015/2016 Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva periodicamente [..]

Dettagli

Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta: aggiornamento e Piano di prevenzione dei rischi glaciali

Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta: aggiornamento e Piano di prevenzione dei rischi glaciali Workshop Valutazione del rischio idraulico in ambito montano ed applicazione della direttiva alluvioni Libera Università di Bolzano, 3-4 maggio 2012 Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta:

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009

Dettagli

Spett.le Provincia di Prato Area Risorse Umane e Finanziarie C.A. Dott.ssa Rossella Bonciolini

Spett.le Provincia di Prato Area Risorse Umane e Finanziarie C.A. Dott.ssa Rossella Bonciolini MOD. 050 rev.2 del 05.04.2011 Centro Studi Enti Locali s.r.l. Via della Costituente, 15-56024 San Miniato (PI) - tel. 0571 469222-469230 - fax. 0571 469237 Web: www.entilocaliweb.it - E-mail: segreteria@centrostudientilocali.it

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO NONA LEGISLATURA PROGETTO DI LEGGE N. 353 PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei Consiglieri Finco e Bassi UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI NEGLI IMPIANTI SPORTIVI

Dettagli

Buone Prassi Farnesina che innova

Buone Prassi Farnesina che innova Buone Prassi Farnesina che innova Anno di riferimento: 2015 Titolo Responsabile del Progetto: Min. Plen. Cristiano Maggipinto Cons. Leg. Francesco Maria de Stefani Spadafora Referenti per successivi contatti

Dettagli

PROCEDURE STANDARDIZZATE: esempi e criticità

PROCEDURE STANDARDIZZATE: esempi e criticità ASSOCIAZIONE TAVOLO 81 IMOLA segreteria@tavolo81imola.org Atti del convegno NOVIT NORMATIVE PER LE AZIENDE CHE OCCUPANO FINO A 10 LAVORATORI Mercoledì 21 Novembre 2012 - Sala A. Pertini, 3ELLE Imola Claudio

Dettagli

Con il patrocinio del Comune di Cosenza Assessorato alla Sostenibilità Ambientale ed Energie Rinnovabili

Con il patrocinio del Comune di Cosenza Assessorato alla Sostenibilità Ambientale ed Energie Rinnovabili Ente NO PROFIT fondato dall e dall Università della Calabria Accreditato Decreto n.1168 del 03/02/2012 6 edizione - Corso di Formazione Gestionale di 50 ore destinato a professionisti, amministratori e

Dettagli

PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE. Storie di infortunati sul LAVORO. Sensibilizzare per Prevenire

PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE. Storie di infortunati sul LAVORO. Sensibilizzare per Prevenire PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE Storie di infortunati sul LAVORO Sensibilizzare per Prevenire 1 Titolo del Progetto: A VIVA VOCE storie di infortunati sul Lavoro Soggetto Proponente: SiscuVE Gruppo didattica

Dettagli

Area Internazionalizzazione. Servizio di orientamento individuale. (1) Scheda facsimile

Area Internazionalizzazione. Servizio di orientamento individuale. (1) Scheda facsimile Area Internazionalizzazione Servizio di orientamento individuale (1) Scheda facsimile Riservato Pagina 1 Spett.le Oggetto: Valutazione preliminare Committente: Settore: progettazione e produzione arredamenti

Dettagli

PROFESSIONISTI ANTINCENDIO

PROFESSIONISTI ANTINCENDIO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA TECNICA AREA PREVENZIONE INCENDI PROFESSIONISTI ANTINCENDIO (ex D.lgs.

Dettagli

CURRICULUM VITAE. Via Condove 20. Diploma di Maturità Classica presso Liceo Classico Norberto Rosa di Susa (TO)

CURRICULUM VITAE. Via Condove 20. Diploma di Maturità Classica presso Liceo Classico Norberto Rosa di Susa (TO) CURRICULUM VITAE Dati anagrafici Cognome Alpe Nome Valter Data e luogo di nascita 01.09.1963, Torino Nazionalità Italiana Residenza Borgone Susa (TO), Via Condove 20 Titoli di studio Diploma di Maturità

Dettagli

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome GIORGIA AUTERI Indirizzo P.ZA DELLA VITTORIA 15- GENOVA-ITALIA Telefono 010-5484845 Fax 010-5485445 E-mail giorgia.auteri@regione.liguria.it

Dettagli

I ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi

I ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi Laboratorio sull organizzazione per programmi centrati sul destinatario. Emilia Romagna Canada: un confronto I ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi Barbara Curcio Rubertini Katia Prati

Dettagli

CURRICULUM VITAE TITOLO DI STUDIO

CURRICULUM VITAE TITOLO DI STUDIO S T E F A N O S C E R R A T O Dottore commercialista Revisore legale dei conti Revisore enti locali Via Calasanzio, 5 03011 Alatri (FR) Tel. e fax 0775.435143 E-mail: stefano.scerrato@alice.it P.E.C.:

Dettagli

Azione Pegaso 2015. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza

Azione Pegaso 2015. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Sorveglianza sanitaria a scuola Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza SORVEGLIANZA SANITARIA DS e sorveglianza sanitaria 1 2 3 4 5 6 7 8 Individua i rischi che comportano

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte I 6.12.2006 - pag. 701 REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 Regolamento per l attuazione della legge regionale 11 maggio 2006 n. 11 (istituzione

Dettagli

CURRICULUM VITAE. - diploma di maturità classica, presso il Liceo Ginnasio C. Balbo di Chieri nel 1982;

CURRICULUM VITAE. - diploma di maturità classica, presso il Liceo Ginnasio C. Balbo di Chieri nel 1982; avv. Roberto Atzei (Patrocinante in Cassazione Mediatore accreditato dal Ministero della Giustizia presso Aequitas ADR Torino) avv. Maria Sabrina Fichera (Mediatore accreditato dal Ministero della Giustizia

Dettagli

Percorsi di istruzione/formazione/abbandono/ inserimento lavorativo

Percorsi di istruzione/formazione/abbandono/ inserimento lavorativo Percorsi di istruzione/formazione/abbandono/ inserimento lavorativo Una prima sperimentazione di integrazione delle fonti regionali Romina Filippini, Annelisa Giordano Istat Progetto Archimede Annalisa

Dettagli

Progetto Risknet PROG. N. 180 UE ALCOTRA Terza giornata di disseminazione.

Progetto Risknet PROG. N. 180 UE ALCOTRA Terza giornata di disseminazione. Progetto Risknet PROG. N. 180 UE ALCOTRA Terza giornata di disseminazione. La comunicazione nelle fasi di allertamento Marco Cordola Mariella Monticone Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo

Dettagli

Corso di formazione per RSPP Datore di lavoro

Corso di formazione per RSPP Datore di lavoro Studio di Consulenza e Formazione Consulting Professional Napoli - Corso Arnaldo Lucci 102 Cell. 393.943.81.57 Centro di formazione Riferimenti legislativi D.Lgs. 09 Aprile 2008 n. 81 art. 34 comma 1 Salvo

Dettagli

Programma Operativo Nazionale Settore Trasporti Periodo di programmazione 2000-2006

Programma Operativo Nazionale Settore Trasporti Periodo di programmazione 2000-2006 4 PIANO FINANZIARIO 4.1 ORGANIZZAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO Il Costo Totale del Programma Trasporti per il periodo 2000 2006, sulla base della Decisione C(2001) 2162 del 14.09.01, è pari a 4.280,548

Dettagli

CURRICULUM VITAE di ANDREA MAINO

CURRICULUM VITAE di ANDREA MAINO CURRICULUM VITAE di ANDREA MAINO Data di aggiornamento: 30/4/2016 Informazioni Anagrafiche : nata a BORGOMANERO (NO), Italia, il 07/04/1984 Stato civile: coniugata Figli: 2 (< 4 anni) Formazione scolastica

Dettagli

Saluto Dove siamo. Castel San Pietro

Saluto Dove siamo. Castel San Pietro Castel San Pietro, Ticino, Svizzera Castel San Pietro, Ticino, Svizzera Saluto Dove siamo Castel San Pietro - 2 200 abitanti, 1 200 ettari prevalentemente boschivi - da 250 m s/m a 1700 del Monte Generoso

Dettagli