Rassegna Stam pa Olim pias Settim ana 21:

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2 SOMMARI O Olim pias Christ ian Benetton: Lo sport è una grande industria Christ ian Benet t on: I l rugby resta, basket solo con i ragazzi Benet t ons hit the road as they look beyond I taly for growth Com petitor Gentile utente, non ci sono aggiornam enti in questa sezione della rassegna stam pa Settore Beraldo Ovs a caccia di m archi europei Coin, parte il processo per la vendita New colour system s offers greater precision I m prese turche: cresce l interesse ad investire in Serbia

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9 Com petitor Gentile utente, non ci sono aggiornam enti in questa sezione della rassegna stam pa

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12 Co in, parte il pro ce sso pe r la ve n dita di Carlo Festa 25 maggio 2017 Parte la vendita dei grandi magazzini Coin. Dopo mesi di indiscrezioni, il processo sembra pronto a partire con l assegnazione di un incarico esplorativo alla banca d affari Rothschild. A vendere la catena di grandi magazzini potrebbe essere l azionista, cioè il fondo Bc Partners. Quest ultimo detiene il 100% del capitale di Coin dal 2011, ed è sempre stato aperto a tutte le opzioni: una futura quotazione, la cessione a un altro fondo di private equity o la vendita a fondi sovrani. Ora l ipotesi che si starebbe seguendo è invece la vendita a gruppi del Far East, attivi nello stesso settore della grande distribuzione retail, anche se non è da escludere che interessati possano essere grandi fondi di private equity. In quest ultimo caso si tratterebbe comunque del terzo giro con investitori finanziari. Oggi il gruppo Coin fa capo a Bc Partner e ha sotto di sé i magazzini Coin e la quotata Ovs. La cessione riguarderebbe dunque solo i grandi magazzini Coin e non la società quotata Ovs.

13 La storia del gruppo Coin è lunga e complessa dal punto di vista finanziario. A portare al successo il gruppo della grande distribuzione è stato Vittorio Coin, imprenditore veneto pronipote del fondatore insieme al fratello Piergiorgio. Proprio Vittorio, che è scomparso lo scorso gennaio, nel 2005 aveva dovuto arrendersi alle offerte dei fondi di private equity e aveva ceduto la catena al fondo Pai che aveva operato tramite il veicolo Financiere Tintoretto. Poi nel 2011 proprio Bc Parners ha rilevato da Pai la quotata Coin (il 78,7 per cento del gruppo) al prezzo di 6,5 euro per azione e lanciato un'offerta obbligatoria allo stesso prezzo sulle azioni rimanenti a fronte di una valorizzazione complessiva dell equity della società di 930 milioni circa. Ma è nell aprile del 2014 che nasce la nuova struttura societaria: il gruppo Coin avvia infatti un progetto di riorganizzazione societaria volto a scorporare il ramo d azienda costituito dalla divisione Ovs-Upim che che viene conferito nella quotanda Ovs Spa. Quindi Bc Partner porta sotto di sé i magazzini Coin e la quotata Ovs. La partecipazione di Bc partners in quest ultima è progressivamente scesa con una serie di collocamenti al mercato. Ad inizio maggio proprio il gruppo Coin ha effettuato un accelerated bookbuilding dell 11% del capitale di Ovs assieme a Goldman Sachs e Unicredit scendendo dal 42,117 per cento a circa il 31 per cento del capitale. Da notare che poco più di un anno fa, nell aprile 2016, Coin stessa aveva condotto un analoga operazione sul 10% del capitale per un controvalore complessivo di 129 milioni di euro. Ora dovrebbe dunque partire la cessione delle insegne Coin: gli asset oggetto di cessione sono costituiti dal network - circa 40 punti di vendita con 400 milioni di fatturato - presenti principalmente in Italia

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15 Imprese turche: cresce l interesse ad investire in Serbia 23/05/2017 by Monica Ranieri Le imprese turche sono molto interessate ad investire in Serbia perché, tra tutti i paesi della regione, offre al momento le migliori condizioni di investimento: attualmente, sono circa 12 o 13 gli investitori turchi che hanno già aperto le proprie fabbriche in Serbia e il numero potrebbe raddoppiare entro la fine di quest anno, sostiene Aleksandar Medjedovic, membro del Business Council turco-serbo. Medjedovic ha partecipato recentemente al Forum Vienna Economic Discussions Belgrade Meeting, organizzato dal Forum Economico di Vienna in collaborazione con l Associazione degli Economisti Serbi: in quella occasione aveva dichiarato che, dopo cinque anni di radicali cambiamenti nell economia serba, le imprese turche hanno cominciato a percepire la Serbia come una importante destinazione d investimento. Le aziende turche hanno iniziato con piccoli investimenti nell industria tessile della Serbia meridionale, e poi da lì sono andate avanti, ha aggiunto Medjedovic, sottolineando che la Turchia dovrebbe essere riconosciuta come una delle maggiori potenze economiche, attualmente detenendo il 16 posto nel mondo. È molto importante che un economia così prospera manifesti interesse in questa regione. Si tratta di uno sviluppo positivo e qui esiste un grande potenziale di cooperazione e crescita economica. Posso dirvi dalla mia esperienza che negli ultimi anni l interesse dimostrato per le imprese turche in Serbia è cresciuto notevolmente. Solo dieci anni fa non avevamo mai avuto investimenti turchi in Serbia, conclude. Il valore degli investimenti turchi totali in Serbia finora (entro il 2015) ammonta a circa 110 milioni di euro, mentre il commercio estero tra Turchia e Serbia è di circa 1 miliardo di euro all anno. Attualmente, in Serbia, operano circa 30 società turche, con diverse grandi aziende il cui arrivo è previsto entro la fine di quest anno, tra cui una fabbrica di trasformazione di frutta, il produttore di elettrodomestici Beko, il cui piano prevede la creazione di 100 nuovi posti di lavoro e la latteria Itimat, che aprirà in Sabac una latteria del valore pari a circa 4 milioni di euro.