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1 Sw Dhyan Nirman Yoga & Massage Trainer Dispensa non in vendita. III lezione - I anno Corso Insegnanti Hatha Yoga. La lezione inizia con un ripasso delle lezioni precedenti. Vengono poste le seguenti domande: Come è strutturata una lezione? Quali sono le metodiche di insegnamento? Perché si respira con il naso? Come si sincronizza il movimento con il respiro? E bene fare delle pause fra un asana e l altra? Cosa si fa nelle pause fra un asana e l altra? Cosa significa fase dinamica e fase statica? Cos è l Ujjai? Cosa è lo Yoga e quali tipi di Yoga conosci? Nel rispondere a queste domande ad alta voce bisogna fare attenzione a trovare le giuste parole per spiegare un concetto (sul respiro, movimento ecc) nel più breve tempo possibile, perché a lezione è facile annoiare con lunghe spiegazioni teoriche (che comunque sarebbero necessarie e a volte indispensabili!) coloro che desiderano praticare e agire. Questo accade in particolar modo per allievi principianti (primi anni di pratica) che, giustamente, sono ancora nella fase della scoperta del loro corpo fisico e dei suoi movimenti. Sarebbe forse meglio dedicare alcuni incontri alle spiegazioni, anche sul pratico, invece di dilungarsi durante le lezioni normali. Dunque si consiglia di ripassare cercando di creare delle risposte con un corretto filo logico e che esprimano quei semplici concetti che possano dare l essenziale: si parte dal corpo fisico, poi l energia e poi, eventualmente concetti più sottili che vanno verso lo psichico e spirituale. Alcuni concetti teorici molto importanti da tenere sempre ben presenti durante la pratica e l insegnamento. Occhi aperti o occhi chiusi. Occhi aperti o chiusi: Quando si effettuano delle asana in piedi o di equilibrio mantenere gli occhi aperti sia per l equilibrio che per guardare il proprio corpo e prenderne consapevolezza nello spazio, in modo che con il tempo si possa averne consapevolezza anche senza più guardarsi. Durante i primi anni di pratica è meglio mantenere gli occhi sempre aperti, anche per fissare il Drishti che ogni Asana richiede. Un allievo avanzato potrà chiudere poi gli occhi per portare la consapevolezza con la sola mente là dove serve. In tutte le asana di rilassamento mantenere gli occhi chiusi e sguardo interno. Sistema simpatico e parasimpatico. Il Sist. simpatico è quello che attiva il corpo mettendolo in allerta per rispondere ad uno stimolo esterno Diminuisce la peristalsi, aumenta la respirazione, aumenta il battito

2 cardiaco, si dilatano le pupille, i muscoli si tendono ecc., è correlato con l attività in generale. Il Sist. Parasimpatico serve a rilassare il corpo con effetti contrari al precedente ed è correlato al rilassamento. Fluiscono entrambe ai lati della colonna vertebrale e al centro di essa innervando tutti gli organi, muscoli ecc. Le torsioni riescono a stimolare meglio i due sistemi riportando equilibrio. Mobilizzazione del bacino. E bene mobilizzare il bacino nel migliore dei modi! Qui risiede la nostra energia di base che deve poi essere diffusa in tutto il corpo. Molteplici asana ed esercizi di riscaldamento servono a mobilizzare il bacino (Marjariasana, Trikonasana, Setu bandha Sarvangasana ecc). In ogni asana eseguita accertarsi che il bacino sia libero di basculare (Antero, retroversione e lateralmente). Concetto della contro posizioni: bisogna sempre far seguire un asana con la sua contro posizione per ristabilire il corretto flusso di energia e permettere alla fasce muscolari di trovare le corrette sinergie. Organo di golgi: L'organo muscolo-tendineo (del Golgi) è un secondo tipo di propriocettore muscolare (insieme al fuso neuromuscolare). Questo recettore è localizzato a livello della giunzione tra i tendini e le fibre muscolari. Gli organi tendinei del Golgi rispondono principalmente alla tensione sviluppata dal muscolo scheletrico durante una contrazione isometrica (in cui non c'è accorciamento muscolare), e causa un riflesso di stiramento. Questo è l'opposto di quanto succede nei fusi neuromuscolari, che provocano una contrazione riflessa. Al contrario di questi ultimi, infatti, gli organi tendinei del Golgi sono relativamente insensibili allo stiramento. Gli organi tendinei del Golgi sono costituiti da terminazioni nervose libere, intrecciate tra fibre di collagene all'interno di una capsula di tessuto connettivo. Quando il muscolo si contrae, i tendini agiscono da componente elastica e vengono stirati durante la fase isometrica della contrazione. La contrazione sottopone a una certa trazione le fibre di collagene nell'organo di Golgi, determinando una pressione sulle terminazioni sensoriali dei neuroni afferenti e causando la loro attivazione. L'attivazione dell'organo tendineo del Golgi eccita degli interneuroni inibitori nel midollo spinale, che a loro volta inibiscono i motoneuroni alfa che innervano il muscolo, quindi la contrazione muscolare diminuisce o cessa. Nella maggior parte dei casi, questo riflesso rallenta la contrazione muscolare quando la forza di contrazione aumenta. In altri casi, gli organi tendinei del Golgi prevengono l'eccessiva contrazione che potrebbe danneggiare il muscolo. Diversamente, ed esattamente al contrario lavorano i muscoli FUSIFORMI che si contraggono quando c è un allungamento eccessivo del muscolo. Si può educare questi ultimi organi esclusivamente con l immobilità durante un asana che permette ai ricettori di accettare lo stiramento gradualmente senza richiamare una contrazione del muscolo interessato. Durante Uttanasana o padastasana si osserva una contrazione eccentrica dei muscoli posteriori della coscia che obbliga gli stessi ad allungarsi durante una contrazione, cosa che mette a dura prova i ricettori di Golgi ed il sistema nervoso periferico che dovrà trovare nuove soluzioni e sinergie neuromuscolari per permettere questo movimento così difficile.

3 Rilassamento iniziale in Shavasana e Siddhasana Come sappiamo è bene iniziare la lezione avendo la possibilità di tranquillizzarsi ed entrare nella giusta dimensione vibrazionale ed energetica per la pratica dello Yoga. Un buon rilassamento iniziale si effettua seguendo i seguenti step: Iniziare con la consapevolezza del corpo nella posizione assunta (Shavasana o Siddhasana). Passare ad immobilizzare la mente concentrandosi su un unico pensiero (o uno qualsiasi oppure uno ricorrente). Rivedersi mentre ci si prepara per andare alla lezione di yoga. Rivedere la stanza, le pareti i quadri ecc. Arrivare al corpo e prenderne consapevolezza nei dettagli in relazione alla posizione assunta. Portare l attenzione al respiro ed ascoltarlo naturale nell addome. Ripetere la OM tre volte (Solo se si è in Siddhasana). Dunque bisogna iniziare dall esterno per portare la consapevolezza verso il corpo. Troverete da scaricare i File MP3 con le registrazioni dei rilassamenti sia in Shavasana che in Siddhasana oltre ai File PDF con lo scritto per poterlo meglio memorizzare. Sarebbe una cosa buona riuscire a trovare le proprie parole per guidare il rilassamento iniziale pur rispettando la sequenza indicata prima. Potrete magari scrivere un vostro riscaldamento, memorizzarlo e ripeterlo ad ogni inizio lezione per abituare i vostri futuri allievi a quel momento di pace interiore che prelude alla pratica.

4 Shakti Bandha, esercizi per lo sblocco fisico. Questa serie di asana, che seguono le due delle Pawanmuktasana, sono molto importanti perché oltre ad interagire con la muscolatura, le articolazioni, i tendini e le sinergie muscolari aiutano a sbloccare le energie del corpo ed i loro flussi regolari in ogni distretto. La serie di Shakti Bandha aiuta ad aumentare in generale l energia di base che risiede nell addome che verrà stimolato intensamente da tutti i movimenti. Già con la serie delle Pawanmuktasana avevamo ottenuto notevoli benefici alla mobilità articolare, alla rimozione dell aria e delle tossine dalle articolazioni e alla forza in generale, ma con questa serie permetteremo a tutta l energia Prana del nostro copro di fluire sbloccando alcune zone che potrebbero generare ristagni o blocchi energetici veri e propri. Sono molto importanti e, anche queste, verranno inserite saltuariamente in ogni lezione pratica per stimolare bene l energia stessa. Ciò non toglie che possono anche essere fatte in sequenza ottenendo ancora più benefici. I movimenti saranno lenti, consapevoli, guidati dal respiro e, a volte, supportati da molta energia e forza. Di seguito le immagini che ricordano la sequenza completa. Scaricare il video e impararlo in ogni suo dettaglio. Tirare la fune Rajju Karshanasana Torsione dinamica Gatyatmak meru vakrasana La Macina Chaki Chalanasana

5 Movimento del remare Nauka Sanchalasana Tagliare la legna Kastha Takshanasana Il saluto (Namaskarasana) Liberare i Gas (Vayu Nishkasana) Passo del corvo Kauva Chalasana Posizione di allungamento adominale Udarakarshanasana ATTENZIONE: Nel video relativo alle Shakti Bandha la sequenza è differente! Abbiamo aggiornato la sequenza in base all ultima versione presente sul libro Asana Pranayama Mudra e Bandha di SW Satyananda Sarsvati (da cui abbiamo liberamente tratto le descrizioni successive). Imparate quindi la sequenza come descritta nelle immagini sopra riportate!

6 Liberamente tratta da Asana Pranayama Mudra e Bandha di SW Satyananda Sarsvati. Ed. Yoga Pubblication Trust, Bihar, India

7 Liberamente tratta da Asana Pranayama Mudra e Bandha di SW Satyananda Sarsvati. Ed. Yoga Pubblication Trust, Bihar, India

8 Compito per le prossime due settimane: Scaricare i Files in MP3 relativi ai Rilassamenti inziali in Shavasana e in Siddhasana (o comunque in una posizione seduta). Scaricate il video delle Shakti Bandha e studiateli alla perfezione. Iniziate a studiarli e ripeterli nei loro vari punti. Continuate a praticare, successivamente, i riscaldamenti 1,2,3,4. Roberto Boschini Sw Dhyan Nirman Massage & Yoga Trainer Strada Cuoco Zona I, 16 C/O A.s.d. Il Piccolo Amrit Via G. Donizetti, 41 Martina Franca (TA) Tel Cell P.I Attività professionale di cui la Legge 14 gennaio 2013, N 4 Iscritto al Registro Nazionale SIAF - PU1110T-OP

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