SCHEDA DI PROGETTO (MODELLO A) 4. Tipo di progetto Bando Affidamento diretto Sportello 1 2 x

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SCHEDA DI PROGETTO (MODELLO A) 4. Tipo di progetto Bando Affidamento diretto Sportello 1 2 x 2.859.884 1.957.000"

Transcript

1 SCHEDA DI PROGETTO (MODELLO A) 1. Tematica/ Filiera Micotossine/ Cereali 2. Titolo Micotossine principali ed emergenti nei cereali 3. Acronimo MICOPRINCEM 4. Tipo di progetto Bando Affidamento diretto Sportello 1 2 x 3 5. Durata (mesi) Importo ( ) Costo totale Costo congruo 4 Finanziamento richiesto Finanziamento 5 concesso 7. Coordinatore di progetto Nome e Cognome Qualifica Istituzione di appartenenza Maria Grazia D Egidio Dirigente di ricerca CRA- Indirizzo Via Cassia Roma Tel/fax , mariagrazia.degidio@entecra.it

2 8. Istituzione proponente Denominazione: Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura Indirizzo: via Nazionale 82, Roma Tel.: , Fax:, Enti pubblici: IBAN0 ABI CAB BIC N. di conto di contabilità speciale aperto presso la Tesoreria centrale e provinciale dello Stato ai sensi della legge , N. 720 di "Istituzione del sistema di Tesoreria unica per Enti ed Organismi pubblici". Enti privati: IBAN ABI CAB BIC Parole chiave 10. Descrizione del progetto Cereali, micotossine, micotossine emergenti, prevenzione, produzione, stoccaggio Sintesi del progetto 6 (abstract max. 1/2pag) Il progetto intende affrontare la problematica delle micotossine nei cereali, rivolgendo particolare attenzione alle micotossine emergenti, di interesse a causa della loro tossicità per uomo e animali. Lo studio consentirà di arrivare alla definizione di metodi validati con cui monitorare la presenza di tali composti sulla produzione cerealicola nazionale ed acquisire così informazioni attendibili sulla loro reale diffusione nei cereali. in Italia. Lo studio permetterà di disporre di dati per considerazioni attinenti la valutazione del rischio e la gestione dello stesso da parte degli organi preposti su questo gruppo di micotossine attualmente all attenzione della Commissione Europea. La problematica delle micotossine emergenti sarà affrontato, oltre che da un punto di vista analitico, con indagini fitopatologiche volte all individuazione delle specie fungine collegate che consentiranno di avere un quadro completo della incidenza di tutte le specie presenti e della loro distribuzione geografica in annate successive. Il progetto inoltre proseguirà nel monitoraggio per le principali micotossine già considerate a livello normativo negli areali agroclimatici nazionali di maggiore interesse per i diversi cereali, con particolare attenzione alle aree indicate a rischio, al fine di mantenere sotto costante controllo la produzione nazionale e al tempo stesso di indagare, a campione, la situazione a livello di importazione per evitare contaminazione del prodotto interno. Il problema delle micotossine nelle produzioni cerealicole nazionali sarà affrontato nel suo complesso, considerando anche le strategie più utili, per ciascun cereale, alla prevenzione ed al contenimento dello sviluppo dei composti tossici sia mediante sistemi agrotecnici in grado di diminuire i fattori di rischio sia mediante sistemi utili a livello di stoccaggio, fase della filiera particolarmente delicata che influenza significativamente la qualità igienico-sanitaria delle produzioni di cereali. I risultati ottenuti dai diversi approcci consentiranno di avere indicazioni valide per la definizione linee guida per gli operatori sia a livello sia di produzione che di stoccaggio Inquadramento del progetto negli obiettivi della programmazione del settore (max 1 pagina) La contaminazione da micotossine negli alimenti e mangimi è ormai riconosciuta, sia in ambito scientifico che legislativo, come prioritaria in termini di sicurezza alimentare a livello internazionale, a causa dell elevata diffusione e tossicità delle micotossine, del numero crescente di derrate alimentari riconosciuto passibile di contaminazione, dell impatto sanitario, economico, commerciale. La possibile contaminazione da micotossine rappresenta un noto fattore di rischio per la sicurezza d uso dei cereali e loro derivati di filiera in quanto le micotossine, appartenenti a classi di molecole diverse, hanno come denominatore comune i forti effetti negativi sulla salute dell uomo e degli animali e la persistenza lungo le catene alimentari.

3 Nell ultima decade si è assistito ad un significativo incremento, a livello mondiale (Goswami e Kistler, 2004), della presenza di patogeni fungini produttori di micotossine nelle coltivazioni cerealicole, con conseguente frequente contaminazione delle partite commerciali. Obiettivo primario nel settore dei cereali destinati sia all alimentazione umana, che alla zootecnia è quindi il controllo e la riduzione di questo fattore di rischio. Ridurre al minimo la contaminazione da micotossine è assolutamente necessario perché danneggia la salute dei consumatori e degli animali allevati, perché deprime fino ad annullarlo il valore economico del prodotto, perché ne limita l impiego e la commerciabilità. La prevenzione risulta essere ancora la migliore strategia, purché sia applicata su tutta la filiera, a partire dal campo e fino alle fasi di trasformazione in prodotti finiti. Un approccio possibile per il controllo del problema legato alla contaminazione da micotossine nei cereali è un monitoraggio costante. Le micotossine sono caratterizzate da una elevata stabilità che rende insufficienti, ai fini della decontaminazione e/o detossificazione, i normali processi impiegati nelle industrie alimentari come, ad esempio, i trattamenti fisici (calore) chimici (raffinazione) e biologici (fermentazione). Inoltre le micotossine una volta prodotte, permangono sul substrato anche dopo la morte del fungo tossigeno, pertanto l analisi e l identificazione delle specie fungine presenti non permette da sola di quantificare il rischio. Tra le principali malattie dei cereali, la fusariosi della spiga (FHB - Fusarium Head Blight) riveste un importanza notevole ai fini igienico-sanitari, essa ha un eziologia complessa in cui sono coinvolte diverse specie fungine appartenenti al genere Fusarium. La diffusione dei diversi generi-razze fungine e la sintesi di micotossine sono fondamentalmente influenzate dai determinanti climatici ed agro-ambientali delle macroaree di coltivazione ed in special modo dalle temperature e dall umidità; la problematica fusariosi della spiga, e conseguentemente possibile presenza di micotossine va pertanto seguita lungo tutte le fasi della filiera cerealicola in quanto risulta strettamente dipendente dall andamento climatico dell annata e dall ambiente di coltivazione., dalle tecniche colturali, dalle condizioni adottate nelle fasi di stoccaggio..il Regolamento CE 1126/2007 ha fissato i livelli massimi ammissibili per le Fusarium-tossine e più specificatamente il deossinivalenolo (DON) in cereali e prodotti derivati, lo zearalenone nei cereali e le fumonisine nel mais e prodotti derivati. A seguito di tale normativa, è particolarmente sentita la necessità da parte degli operatori del settore cerealicolo di migliorare nelle diverse filiere la qualificazione delle partite in funzione della destinazione d uso. Il consumo di cereali è alla base dell alimentazione dell uomo e degli animali. Gran parte del territorio agricolo italiano è destinato ai cereali, che occupano una superficie di circa 4 milioni di ettari. Il frumento duro rappresenta la coltura principale del Meridione in particolare, dove spesso viene coltivato in aree agricole nelle quali non sussistono valide alternative colturali. Dalle regioni meridionali proviene infatti gran parte del frumento duro, che costituisce la materia prima fondamentale per la produzione delle paste alimentari, e per il quale in nostro Paese è il maggiore produttore europeo e mondiale. La coltura del frumento tenero (Triticum aestivum L.), utilizzata prevalentemente per la panificazione, è concentrata soprattutto nel Centro-Nord e copre solo in parte il fabbisogno nazionale. Il nostro Paese si colloca ai primi posti, su scala internazionale, anche per la produzione di mais (Zea mays L.), coltura diffusa nelle aree settentrionali, soprattutto in Veneto e Lombardia, e destinato in larga misura all alimentazione a- nimale. Negli ultimi decenni, tuttavia, la distribuzione tradizionale delle colture cerealicole nell ambito del territorio agricolo nazionale ha visto un cambiamento dovuto soprattutto ad un progressivo spostamento della coltivazione del frumento duro dalle regioni meridionali ed insulari, dove prima era esclusivamente localizzata, verso le regioni dell Italia centro-settentrionale, spesso in sostituzione del frumento tenero. Tale fenomeno ha portato gli agricoltori a dover affrontare nuove problematiche, legate soprattutto alla capacità di adattamento di questo cereale a situazioni climatiche diverse da quelle di origine, per le quali la ricerca legata al miglioramento genetico ha fornito sicuramente un grande contributo soprattutto in relazione agli aspetti agronomici, fitopatologici e qualitativi Stato dell arte generale sull argomento del progetto (max ½ pagina) 7 Le micotossine sono metaboliti secondari a basso peso molecolare prodotti da muffe o funghi filamentosi che colonizzano i cereali in determinate condizioni climatiche e di stress della pianta. Tra i cereali, sicuramente le colture maggiormente a rischio sono il mais ed il frumento che, se coltivati in areali a clima umido e con piovosità frequenti e intense, possono costituire una fonte di rischio sia per gli animali che per la salute pubblica

4 I composti chimici noti con il nome di micotossine sono sostanze ad azione tossica prodotte, in particolari condizioni ambientali, da numerose specie di funghi filamentosi microscopici (Krogh, 1987; Smith, 1998; CAST, 2003).. La rilevanza sanitaria delle micotossine maggiori oggi è ben nota, mentre non è caratterizzato il rischio da micotossine emergenti quali gli alcaloidi dell ergot, la beauvericina, le enniatine, la moniliformina e la fusaproliferina, T2 e HT2, per le quali è necessario acquisire informazioni a livello nazionale più attendibili e circostanziate. Le azioni di controllo si sono finora concentrate su alcune classi di micotossine, in particolare deossinivalenolo (DON) e zearalenone (ZEA), fumonisine, aflatossine per le quali esiste già una normativa specifica; Attualmente, si ritiene necessario approfondire l aspetto relativo ai livelli di contaminazione delle nuove fusario-tossine i.e.t2 e H-T2, per le quali a breve si definirà il limite di legge. Problematica nuova è anche quella delle cosiddette masked mycotoxins, un gruppo di Fusarium tossine coniugate nelle quali la tossina è generalmente legata ad un composto più polare come il glucosio. Tali micotossine stanno acquisendo sempre più importanza in quanto sfuggono alla rilevazione durante l analisi routinaria; pur tuttavia la loro eventuale presenza è in grado di esercitare una azione tossica per rilascio del loro precursore tossico a seguito di idrolisi. Attualmente non esistono metodi di analisi validati per le singole micotossine emergenti, né per gruppi di micotossine associate, conseguentemente non sono disponibili dati a livello nazionale sulla possibile contaminazioae delle produzione cerealicola. L acquisizione di dati sperimentali che descrivano in modo rappresentativo la condizione del comparto cerealicolo è sicuramente il primo passo fondamentale per programmare qualsiasi azione preventiva o correttiva Obiettivi generali e specifici (intermedi e finali - max ½ pagina) Fornire un quadro complessivo del livello di contaminazione da micotossine nel mais e nei frumenti, anche in riferimento alle micotossine emergenti, attraverso l acquisizione di informazioni diffuse, comparabili e rappresentative delle diverse condizioni di coltivazione e stoccaggio. Obiettivi specifici sono: Individuazione di piani di campionamento idonei per le diverse realtà operative coinvolte Individuazione e validazione di metodiche analitiche adeguate per l analisi di micotossine emergenti Controllo sulla intera filiera produttiva attraverso l analisi delle micotossine in punti diversi affiancando metodologie robuste ma complesse(hplc) e metodi rapidi di più semplice gestione Ottenere informazioni affidabili sul livello di contaminazione delle principali micotossine emergenti in campioni pro venienti dalle diverse realtà operative (campi sperimentali, aziende, centri di stoccaggio e rappresentativi dei diversi areali agroclimatici italiani) Caratterizzare le specie di Fusaria presenti nei campioni contaminati provenienti dalle diverse aree geografiche Monitorare la presenza delle principali micotossine nelle produzioni nazionali di frumenti (DON)e di mais (fumonisine). Individuare la relazione e i fattori eco fisiologici che legano lo sviluppo dei funghi tossigeni all agrotecnica e all ambiente Definire strategie utili alla prevenzione e al contenimento della contaminazione a livello agrotecnico Definire strategie utili alla prevenzione e al contenimento della contaminazione a livello di conservazione e stoccaggio Validare modelli predittivi utili per indirizzare le scelte produttive e di filiera Monitorare la presenza di micotossine nei cereali d importazione al fine di evitare contaminazione delle partite nazionali sane - Mettere a punto un sistema dinamico di controllo del processo produttivo attraverso l individuazione e l analisi dei punti critici nella filiera; Disporre di elementi utili per l analisi del rischio e la predisposizione di linee guida a livello di produzione e di conservzione della granella Enti partecipanti al progetto 8 Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura (CRA), Istituto Superiore di Sanità (ISS), Università di Torino, Università. Cattolica del S. Cuore di Piacenza(USC), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Università di Padova Unità Operative UO1. CRA- Unità di ricerca per la Valorizzazione Qualitativa dei Cereali, Roma UO2. CRA- Unità di ricerca per la Maiscoltura, Bergamo UO3. CRA SCV-Unità di ricerca per la Selezione dei cereali e la valorizzazione delle varietà vegetali, S.Angelo Lod. UO4. CRA-GPG-Centro di ricerca per la Genomica e la Post-genomica, Fiorenzuola d Arda UO5. CRA-PAV- Centro di ricerca per la patologia Vegetale, Roma UO6. CRA-ING- Unità di ricerca per l Ingegneria Agraria, Roma

5 UO7 ISS- MIC- Laboratorio Micotossine e OGM, Roma UO8 CNR-ISPA- Istituto per le Produzioni Alimentari, Bari UO9 UNITO- AGRISELVITER associato a UNIPD UO10 UCS, Istituto di Entomologia e Patologia Vegetale, Piacenza Imprese Collaborazioni esterne 10.5 Piano di attività (max 10 pagine) 9 - Il progetto è organizzato in 5 WP, dei quali WP1 ewp2 con indirizzo più di ricerca, WP3 e WP4 di natura più direttamente applicativa ed infine il WP5 che sulla base dell analisi del rischio arriverà alla definizione e implementazione di linee guida utili alla prevenzione ed al contenimento dello sviluppo di micotossine W P n Titolo WP Attività e metodi Risultati UO Indicatori di verifica 0 coordinamento 0.1 Organizzazione di un comitato di gestione del progetto costituito dai responsabili delle diverse UUOO 0.2 Creazione di un database di raccolta dei dati prodotti dalle varie UU.OO del progetto 0.3 Organizzazione di incontri scientifici 0.4 Organizzazione di incontri divulgativi 1 Definizione e validazione di metodiche analitiche utili per la determinazione di micotossine nei cereali 1.1 Definizione e validazione di piani di campionamento per le micotossine Verifiche periodiche delle attività delle UUOO Gestione dei dati prodotti I dati che il progetto genererà, saranno raccolti in un opportuno data base e saranno trattati statisticamente. Organizzazione di incontri scientifici e tecnici in itinere e a conclusione del progetto a livello scientifico sia su base nazionale che territoriale Organizzazione di incontri tecnici a livello territoriale Preparazione di opuscoli divulgativi su supporto cartaceo e informatico L UO definirà piani di campionamento ad hoc specifici per le diverse realtà produttive che saranno oggetto dello studio. A tale proposito saranno prodotte e distribuite a tutte le UU.OO. coinvolte, procedure operative standard (POS) per il prelievo dei campioni. Nei diversi siti di campionamento oggetto dello studio (raccolto, centro di stoccaggio, nave o altro), differenziate a seconda della dimensione del lotto e delle attrezzature disponibili presso i siti di Accertare la rispondenza agli obiettiv prefissati Disponibilità di dati a livello istituzionale oltre che dei partecipanti al progetto Individuazione di correlazioni significative fra la presenza di micotossine e gli altri elementi che ne influenzano la presenza. Divulgazione capillare dei risultati ottenuti al modo scientifico Divulgazione capillare dei risultati ottenuti alla filiera cerealicola Produzione di Procedure Operative Standard (POS) sulla le modalità da seguire per l esecuzione di campionamenti ad hoc nelle diverse realtà operative Tutte le UUOO CRA, ISS con tutte le UUOO Tutte le UUOO Tutte le UUOO ISS Banche dati CD, fascicoli

6 campionamento. 1.2 Definizione delle metodiche analitiche per la determinazione di micotossine emergenti nei cereali Confronto di due piani di campionamento, seguendo la procedura stabilita dal regolamento 401/2006 e quella descritta nella norma ISO Messa a punto di metodi per la determinazione delle micotossine emergenti e delle micotossine mascherate Definizione di un piano di campionamento alternativo ad hoc da proporre alla filiera del settore cerealicolo che per la comparazione effettuata si sia distinto per vantaggi in termini di fattibilità, affidabilità e costi associati Produzione di protocolli di metodi di analisi per l analisi di micotossine emergenti, incluse le micotossine mascherate prevedendo, ove possibile, metodiche multimicotossina. ISS ISS ISPA Validazione di metodiche analitiche cromatografiche per la determinazione delle micotossine emergenti e delle micotossine mascherate Produzione di protocolli di metodi di analisi validati ISS 1.3 Studio di metodi rapidi e/o innovativi di indagine per l'accertamento delle micotossine e delle fitopatie fungine Valutazione comparativa di test rapidi multitossina disponibili commercialmente o presso le UUOO per la determinazione delle micotossine emergenti e validazione della prestazione con i metodi di conferma validati in Studio della rispondenza tra metodi Su campioni di frumento duro saranno utilizzati : Metodo di riferimento.il test immunoenzimatico ELISA (limite di sensibilità di 18,5 ppb e un recupero compreso fra l 85 % e il 110 %) sarà utilizzatoper determinare la contaminazione da DON. Analisi spettroscopica. Gli spettri in trasmissione saranno registrati, operando su granella (con il sistema di Sample Trasport di cui è provvisto lo strumento), con analizzatore NIT (Infratec 1241 Grain A- nalyzers - FOSS) che opera nel range nm ad intervalli di 2 nm, dotato anche di accessori per l analisi di prodotti a granulometria fine e rivelatore a silicio. Gli spettri in riflettanza saranno registrati, operando su campioni macinato con analizzatore NIR (NIR- Systems FOSS) che opera nel range nm ad intervalli di 2 nm, dotato di un modulo di trasporto del campione e rivelatore a SiO 2 nel range da 400 a 1098 nm e uno a PbS tra nm Validazione di metodi rapidi per la determinazione delle principali micotossine emergenti in termini di affidabilità, velocità ed economicità Fornire uno strumento analitico, che, attraverso una determinazione accurata e rapida, permetterà di valutare anche le caratteristiche igienico-sanitarie sulla granella conferita per lo stoccaggio e sullo sfarinato integrale ISS ISPA

7 Per l acquisizione degli spetti sarà utilizzato il software WinISI Project manager v Su campioni di mais si procederà a: i) Infezione con funghi micotossici mediate inoculo artificiale ii) applicazione di tecniche non distruttive basate su tecnologia NIR per misurare il grado di infezione da funghi; iii) rispondenza di tecniche NIR con analisi di laboratorio( HPLC e ELISA) per misurare il contenuto in micotossine Individuazione di metodi rapidi utili per screening di materiale resistente all attacco fungino; Analisi d immagine. A) acquisizioni di immagini digitali cromatiche (RGB) ad alta densità ottica e cromatica, attraverso sistemi da banco e portatili ad alta risoluzione. B) Applicazione di tecniche di analisi d immagine per l identificazione automatica delle cariossidi contaminate sulla base di variabili colorimetriche e variabili di forma. Sarà valutata anche l applicabilità a livello di foglia Validazione di metodi rapidi immunocromatografici per l analisi di ocratossina A nel frumento e per l analisi multi-micotossina in cereali (deossinivalenolo, zearalenone, tossine T-2 e HT-2) in frumento e deossinivalenolo, zearalenone, tossine T-2 e HT- 2, fumonisina B1 e B2 in mais) Disponibilità di metodi da utilizzare anche in campo o nelle linee di processo La procedura di validazione si articolerà nelle seguenti fasi. 1) Determinazione dei valori di recupero e di precisione della procedura di estrazione ai livelli target. 2) Determinazione della percentuale di falsi positivi/falsi negativi. 3) Analisi di campioni di frumento e mais naturalmente contaminati e confronto dei risultati ottenuti con un metodo cromatografico di riferimento (LC-MS/MS). ING ISPA 2 Strategie utili alla prevenzione ed al contenimento dello sviluppo di micotossine 2.1 Individuazione di sistemi agrotecnici utili alla prevenzione ed al contenimento dello Validazione di un metodo rapido (ELISA) per la determinazione di tossine T-2 e HT-2 in frumento e mais. 2.1.Messa a confronto di differenti agrotecniche (convenzionale, biologico, semina su sodo, concimazione, densità di La procedura di validazione prevederà l analisi di campioni naturalmente contaminati e confronto dei risultati ottenuti con un metodo cromatografico di riferimento (HPLC-FD o LC- MS/MS). 2.1.Messa a punto di tecniche colturali adatte al contenimento dei patogeni micotossigeni durante il ISPA UNITO SCV Pubblicazioni, schede e reports sui risultati

8 sviluppo di micotossine in frumenti e mais 2.2 Individuazione di sistemi innovativi di conservazione, stoccaggio e prime lavorazioni utili alla prevenzione ed al contenimento dello sviluppo di micotossine o o semina), per valutarne l influenza sulle caratteristiche produttive e igienico sanitarie Saranno saggiate varietà suscettibili e resistenti alla fusariosi per il DON ed eventualmente T2 e HT L attività che prevede il coinvolgimento di due o tre centri di stoccaggio modello, identificati tra quelli che partecipano alla Rete per lo stoccaggio differenziato, in differenti aree geografiche a rischio per i frumenti includerà: a) Silos tradizionali Monitoraggio e controllo della qualità igienico-sanitaria (analisi delle micotossine con metodiche rapide) nella struttura di stoccaggio su campioni prelevati con opportune modalità di campionamento al momento dello stoccaggio e durante la conservazione per periodi inferiori a due mesi (valutazione delle variazioni di umidità e temperatura e monitoraggio delle micotossine) per periodi superiori a 2 mesi nelle diverse modalità (tradizionale, refrigerazione forzata e atmosfera controllata) b) Silos orizzontali in polietilene. Monitoraggio e controllo della qualità igienico-sanitaria (analisi delle micotossine con metodiche rapide) nella struttura di stoccaggio su campioni prelevati con opportune modalità di campionamento al momento dello stoccaggio e durante la conservazione ad intervalli di 45 giorni valutando anche in diversi punti del silosbag e a diversi livelli della massa di granella eventuali variazioni di umidità e temperatura. 2.3 Modelli predittivi 2.3.L attività prevederà: a)scelta di 2 ceppi di ciascuno dei funghi maggiormente responsabili della produzione delle micotossine (nivalenolo, T2 e HT2 aflatossine; nell ambito della collezione disponibile presso l UO. ciclo colturale - Individuazione di nuovi strumenti agronomici per la prevenzione e il contenimento dello sviluppo delle micotossine dei cereali - Individuazione di nuove strategie colturali, intese come applicazione razionale degli strumenti agronomici per la prevenzione e il contenimento dello sviluppo delle micotossine dei cereali 2.2.Innovazione del sistema di stoccaggio e conservazione dei cereali per prevenire lo sviluppo di micotossine. La ricerca persegue la finalità di valutare gli effetti delle condizioni di stoccaggio sulla qualità igienico-sanitaria dei frumenti. Le indicazioni che potranno essere disponibili saranno utilizzate dal settore interessato per migliorare la fase di conservazione della granella con vantaggi per il consumatore intermedio e finale. Sviluppo di modelli revisionali per le micotossine emergenti UCS ottenuti dalla ricerca Analisi delle contaminazioni e loro confronto con serie storiche. Monitoraggio a stadi definiti dello stato della coltura e della corretta attuazione delle pratiche colturali. Analisi rapide dei risultati. L attività prevede valutazioni periodiche dello stato igienicosanitario della granella conservata nelle strutture di stoccaggio identificate in base agli o- biettivi della ricerca

9 3 Valutazione dell'incidenza delle principali micotossine utile per la costruzione di un sistema nazionale di valutazione del rischio 3.1 Valutazione dell'incidenza delle principali micotossine nei cereali, a livello di produzione nazionale, con particolare attenzione alle aree riconosciute a rischio 3.2 Valutazione dell'incidenza delle principali micotossine in cereali di importazione 3.3 Valutazione dell'incidenza di micotossine emergenti in frumento, mais e orzo nei diversi areali agroclimatici italiani b)studio delle diverse fasi del processo di infezione dei funghi in diverse condizioni di temperatura e umidità/acqua libera. Le prove saranno svolte in vitro, su substrato artificiale, e successivamente su spighe/granella. I dati ottenuti saranno utilizzati per la produzione di algoritmi per i modelli previsionali. c) I dati sulle micotossine ottenuti dalle diverse UUOO integrati con le informazioni relative ai parametri agroclimatici, consentiranno di verificare la rispondenza dei modelli predittivi sviluppati sulla insorgenza di situazioni fitopatologiche favorevoli allo sviluppo di Fusarium-tossici L attività prevede un monitoraggio delle principali micotossine presenti in frumenti e orzo (DON) e mais (fumonisine) utilizzando le reti di confronto varietale e prove on farm. Saranno inoltre reperiti campioni aziendali (convenzionale e biologico), allo scopo di fornire una panoramica dello stato fitosanitario delle produzioni nazionali Raccolta dati ai fini della caratterizzazione delle aree a rischio di contaminazione. 3.2.L attività prevede un monitoraggio delle principali micotossine presenti in frumento e orzo (DON) e mais (fumonisine) in partite di cereali importati. Saranno considerati i principali siti portuali attraverso i quali frumenti e mais arrivano in Italia. In collaborazione con i servizi fitosanitari nazionali il prelievo dei campioni sarà effettuato seguendo i piani di campionamento appositamente predisposti da ISS. 3.3.Monitoraggio tossine T-2 e HT-2 in frumento, mais e orzo con test ELISA e verifica in HPLC 3.1.Valutazione del contenuto in DON in frumento tenero, duro e orzo e in fumonisine nel mais Determinazione dei genotipi con minore resistenza allo sviluppo di micotossine Individuazione delle aree a rischio micotossine 3.2.Acquisizione di informazioni sulla contaminazione di micotossine. Adozione di misure di sicurezza per livelli di contaminazione elevati. Salvaguardia del prodotto nazionale sano Acquisire informazione sull incidenza di contaminazione SCV GPG SCV GPG SCV GPG ISPA Lista genotipi a minore rischio di contaminazione da micotossine Mappa del rischio di micotossine in frumento e mais Pubblicazioni dei risultati ottenuti

10 3.4 Valutazione della contaminazione delle principali micotossine nelle fasi di stoccaggio e di prima trasformazione La ricerca si propone di valutare in tempi diversi la qualità e lo stato igienico sanitario del prodotto sottoposto a conservazione, correlandolo al profilo termo-igrometrico a- dottato. Allo scopo, verranno utilizzate sia metodiche analitiche rapide (NIT, NIR) che test immunoenzimatici, per accertare la presenza delle principali micotossine: DON in frumenti e orzo, fumonisine in mais. L attività sarà estesa, per quanto possbile anche alle mcicotossine emergenti, in particolare T2 e HT Determinazione della qualità della granella in relazione a tempi e modalità di conservazione SCV Produzione di schede qualitative per lotti di frumento a diverse modalità di conservazione Valutazione del processo di pulitura a livello dei siti di conservazione e stoccaggio sulla contaminazione da DON e fumonisine Approfondimenti sui sistemi utili per l abbattimanto della contaminazione da micotossine Individuazione e reperimento di campioni di granella di orzo provenienti da stoccaggio tradizionale e in silos-bag. a differente livello di contaminazione da T2, HT-2; analisi mediante test ELISA seguendo lo sviluppo di DON, T2 e HT2 anche nella fase di maltazione in un sistema controllato per micro-malting Verifica del destino delle micotossine durante il processo di maltazione. GPG 4 Analisi della diffusione nelle aree a rischio dell incidenza delle principali specie fungine potenzialmente micotossigene. Verifica della correlazione tra presenza del fungo sulla pianta e contaminazione da micotossine 4.1 Attività a livello di pianta Monitorare la presenza di attacchi di fusariosi della spiga in campo per ottenere informazioni primarie circa la presenza, diffusione e incidenza della malattia nelle località a rischio. Ciò consentirà di conoscere meglio le dinamiche di attacco e proliferazione dei funghi a- genti causali di tale malattia, alcuni dei quali produttori di micotossine. Su campioni se- 4.1.Le indagini fitopatologiche e le corrispondenti analisi di laboratorio, consentiranno di avere un quadro completo, a livello nazionale, delle aree più a rischio di infezione. Identificazione delle specie/ceppi di Fusarium più diffusi in Italia e verifica dell loro potenziale rischio micotossigeno, UNIPD ING

11 lezionati si procederà anche all acquisizione di immagini ed analisi spettrale Effettuare campionamenti di materiale infetto in fase di emergenza (nel caso vengano rilevati sintomi riconducibili ad attacchi di mal del piede) e in fase di maturazione latteocerosa (se presente una sintomatologia riconducibile a fusariosi della spiga) al fine di i- dentificare precocemente le specie di Fusarium presenti. confrontando i dati rilevati in campo con le valutazioni dell incidenza delle principali micotossine. Individuazione di genotipi con maggior grado di tolleranza agli attacchi fungini Analizzare la relazione tra severità dei sintomi rilevati e concentrazione di DON (o altre micotossine emergenti) nelle cariossidi alla raccolta. 4.2 Attività a livello di seme Analizzare, in collegamento con il WP2, sistemi di prevenzione che prevedano l associa zione tra pratiche agronomiche e scelta varietale Analisi convenzionali Saranno eseguite analisi fitopatologiche convenzionali mediante il metodo della camera umida refrigerata su campioni provenienti dalle principali aree cerealicole italiane. Le principali specie fitopatogene verranno individuate su base morfologica mediante l osservazione diretta allo stereomicroscopio e microscopio ottico o in seguito a trasferimento su substrati nutritivi agarizzati. Particolare riguardo sarà rivolto allo studio della incidenza e distribuzione geografica di Fusarium langsethiae, specie produttrice di T2/HT2. Su campioni selezionati si procederà anche all acquisizione di immagini per analisi spettrali. Le analisi fitopatologiche condotte con metodi convenzionali consentiranno di avere un quadro completo della incidenza di tutte le specie fungine presenti e della loro distribuzione geografica in annate successive. Conoscenza di specie fungine considerate come secondarie, in quanto non direttamente coinvolte nella sindrome della fusariosi della spiga e correlazione con la presenza di micotossine, quali le enniatine, prodotte da specie di Fusarium (es: F. avenaceum) micotossigene finora poco studiate PAV ING Isolati di specie micotossigene riscontrati nel corso delle analisi saranno utilizzati per implementare la collezione esistente presso l UO;. in particolare sarà allestita una collezione di isolati di F. langsethiae quanto più ampia e diversificata, rappresentativa dei diversi areali produttivi del frumento. Tali isolati saranno caratterizzati per i principali parametri morfologici (aspetto delle colonie, forma e dimensione dei conidi) e fisiologici Disporribilità di un ampia collezione di isolati fungini micotossigeni come base per lo studio della biologia, epidemiologia e variabiltià genetica di specie micotossigene, in particolare F. langsethiae, specie poco nota ma di notevole interesse per la sua elevata capacità micotossigenica. PAV

12 (velocità di crescita, optimum di temperatura, produzione di micotossine in coltura artificiale) Analisi biomolecolari Sugli stessi campioni oggetto di analisi fitosanitarie, sarà quantificata la biomassa fungina delle principali specie micotossigene presenti all interno delle cariossidi con la PCR RealTime mediante l utilizzo di primer specifici. Sui campioni di cariossidi macinate, mediante utilizzo di un kit commerciale, sarà estratto il DNA per le successive amplificazioni. Il contenuto totale e la qualità del DNA ottenuto verrà valutata mediante fluorimetria. La quantità del DNA di specie fungine DON produttrici e di F. langsethiae sarà valutata mediante RealTime con la tecnica SybrGreen.I; valori di incidenza registrati con metodi convenzionali e molecolari saranno correlati tra loro e con la presenza delle principali micotossine presenti su cariossidi di cereali, quali i tricoteceni (DON, T2/HT2), valutata con tecniche immunoenzimatiche da altre UU.OO del progetto La quantificazione con metodiche biomolecolari costituisce un importante progresso nell ambito della diagnostica fitopatologica del seme. L elevata specificità dei primer utilizzati, la ripetibilità, la rapidità del metodo consentono di poter lavorare un elevato numero di campioni alla volta. Possibilità di effettuare screening varietali PAV Analisi delle principali specie fungine produttrici di tossine T-2 e HT-2 in Italia Analisi chimiche delle tossine T-2 e HT-2 in colture di Fusarium isolate da frumento naturalmente contaminato. Caratterizzazione fungine specie PAV ISPA 5 Controllo del processo produttivo attraverso l analisi dei punti critici nella filiera e la definizione di linee guida utili alla prevenzione ed al contenimento dello sviluppo di micotossine 5.1 Analisi e confronto di processi produttivi differenti in corso presso centri di stoccaggio e valuta-zione della loro efficacia. 5.2.Redazione di linee guida per specie (frumento tenero, frumento duro, mais) e per filiera (alimentare, zootecnica, speciale) 5.1.Messa a punto un sistema dinamico di controllo del processo produttivo attraverso l individuazione e l analisi dei punti critici nella filiera; 5.2.Definizione e implementazione di linee guida utili alla prevenzione ed al contenimento dello sviluppo di micotossine UNITO UUOO varie Analisi a scala di centro di stoccaggio e lotto delle contaminazioni. Confronto con serie storiche. Redazione di linee guida inserendo le nuove evidenze tecniche Ricadute e benefici del progetto 10 Complessivamente la ricerca si pone l obiettivo di attivare e mettere a disposizione un azione di monitoraggio diretta specificamente alla ricerca di micotossine non ancora normate (T2, HT-2), senza trascurare però quelle più diffuse lungo le filiere frumento, orzo e mais, focalizzandosi sulle fasi di raccolta e stoccaggio. La

13 caratterizzazione delle specie fungine eventualmente presenti può inoltre fornire informazioni per studi epidemiologici. L individuazione di strumenti agrotecnici e di strategie di produzione potrà fornire indicazioni utili per garantire alle produzioni cerealicole nazionali il rispetto dei limiti di commercializzazione con - Aumento della competitività della cerealicoltura nazionale - Aumento della redditività agli agricoltori e ai primi soggetti delle filiere - Apertura per produzioni di alto valore aggiunto (alimentari di pregio, baby food, cibi per celiaci, filiere biologiche) - Contributo alla crescita dei contratti integrati di filiera Ostacoli prevedibili ed azioni correttive Andamento meteorologico anomalo e compromissione della coltura cui si potrà far fronte con replica delle prove agronomiche in più luoghi e anni. Le competenze già acquisite dalle UUOO partecipanti in molti dei settori di indagine proposti, possono comunque costituire una buona garanzia di successo del progetto. I risultati verificabili al termine di ogni anno di progetto saranno uno strumento utile per la continuazione dell indagine in accordo a quanto predisposto nel piano iniziale. Qualora insorgessero difficoltà nella applicazione delle conoscenze e/o metodiche proposte, si apporteranno le dovute modifiche con decisione collegiale dei partecipanti al progetto, al fine di poter fornire i risultati attesi nei tempi indicati Diagramma tipo Gantt con articolazione temporale dei WP e delle attività previste 11 Attività I anno II anno III anno WP 0 WP 0.1 WP 0.2 WP 0.3 WP 0.4 WP WP WP WP WP WP WP WP WP WP WP 2.1 WP 2.2 WP 2.3 WP 3.1 WP 3.2 WP 3.3 WP WP WP WP 4.1 WP 4.2

14 WP inserire diagramma (es. tipo PERT) per la descrizione dei ruoli e delle modalità di interazione degli enti partecipanti di cui al punto Elenco degli strumenti tecnico-scientifici (attrezzature) funzionali alla ricerca proposta già in dotazione degli enti partecipanti (max. ½ pag) Descrizione Uso Unità operativa Seminatrici Semina prove parcellari, SCV, Mietitrebbia parcellare Operazioni di raccolta delle parcelle,, UNITO, SCV sperimentali e ottenimento campioni di granella Spandiconcime parcellare Gestione agronomica dei campi UNITO sperimentali Mulino da laboratorio Macinazione campioni per analisi, SCV,, ISS, ISPA, Sistema semiautomatico per test ELISA Analisi rapida micotossine UNI TO, UCS,, Spettrofotometro NIR Acquisizione spettri, SCV, Analizzatore NIT Analizzatore veloce, SAL Essiccatoio Essiccazione campioni Refrigeratori +4 C, -20 C e - Conservazione materiali, GPG, SCV, ISPA ISS 80 C Sistema automatico micromalting Preparazione di campioni di malto GPG Celle elettroforetiche orizzontali Frazionamento DNA GPG, PAV HPLC Sistema cromatografico per,, GPG SCV? analisi micotossine HPLC-FL/UV Sistema cromatografico per ISS UPLC/ MS-MS analisi micotossine LC-MS Analisi delle principali micotossine UNITO, ISPA Bilance di precisione Misure sperimentali Tutte le UUOO Microscopio, stereomicroscopio Analisi visive UCS, PAV,, ING, UCS spettrometro di immagini ING videocamere CCD e fotocamera ING digitale Scanner alta risoluzione ING 12. Elenco di strumenti tecnico-scientifici (attrezzature) che si intende acquistare con il presente finanziamento 12 Descrizione Motivazione Unità operativa acquirente

15 Nota generale Per la compilazione utilizzare carattere Times New Roman, non inferiore a 11, considerando che a tali criteri si riferisce la lunghezza massima delle parti testuali da compilare, ove indicato. Modello A (scheda di progetto) Riquadri Specificare denominazione e data di emanazione 2 Indicare estremi della richiesta di affidamento diretto 3 Indicare data della richiesta del progetto esecutivo 4 Riservato all ufficio 5 Riservato all ufficio Riquadri La sintesi può essere utilizzata dall ufficio per scopi informativi sulle attività finanziate 7 indicare anche il contributo innovativo allo stato dell arte derivante dal progetto 8 Elenco, descrizione e ruolo delle Unità Operative (U.O.), delle eventuali imprese partecipanti e collaborazioni esterne, queste ultime coinvolte nel progetto mediante consulenze o convenzioni, i cui eventuali costi/finanziamento sono da indicare alle voci C1 e C2 del Mod. B riquadro 4 9 l articolazione in WP deve comunque prevedere: - un WP coordinamento : esplicitare le modalità di coordinamento, che include le modalità di monitoraggio interno del progetto e la verifica dei risultati, ostacoli prevedibili ed azioni correttive - i WP riportanti la descrizione delle attività del progetto (WP n): per ogni WP devono essere indicati anche il ruolo delle UO coinvolte, incluse eventuali collaborazioni esterne, i risultati attesi e la tempistica delle azioni in esso previste; -un WP piano di sfruttamento dei risultati e ricadute che includa: pubblicazioni scientifiche tecniche e divulgative, la previsione di convegni e di preparazione di materiali didattici, corsi di formazione, eventuali brevetti ed ogni altra attività ritenuta utile alla divulgazione delle informazioni acquisite 10 descrivere l incremento di conoscenze derivante dal progetto e le ricadute dei risultati conseguibili nel settore di riferimento del progetto 11 Dal momento che è prevista una valutazione intermedia e finale (scientifica e finanziaria) in tutto l arco di vita del progetto, di norma non superiore a tre anni, la descrizione delle attività e dell impiego delle risorse umane e finanziarie deve essere espressa in relazione alle due fasi di vita del progetto (I e II periodo) con indicazione dei risultati intermedi (I periodo) e finali (II periodo) previsti. 12 Indicare le attrezzature che si intende acquistare; in caso di economie sarà consentito acquistare, previa autorizzazione, quelle riportate nell elenco, giudicate congrue ma non rientrati nel finanziamento; l importo totale deve essere riportato alla voce D) attrezzature del Mod. B riquadro 4.

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Le azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014. Asse 1 - Ricerca ed innovazione OBIETTIVI E FINALITÀ

Le azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014. Asse 1 - Ricerca ed innovazione OBIETTIVI E FINALITÀ Le azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014 Asse 1 - Ricerca ed innovazione Le azioni previste in questo asse riguardano lo sviluppo di temi di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Risultati della Ricerca

Risultati della Ricerca Titolo Linee guida per la trasformazione casearia su piccola scala Risultati della Ricerca Descrizione estesa del risultato Il documento è stato redatto come frutto della ricerca sviluppata dalla UO CRA-FLC

Dettagli

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi

Dettagli

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~ REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~ Deliberazione n. 763 del 07/08/2014 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Oggetto: Indizione avviso pubblico per il conferimento

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica

Dettagli

Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai

Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai danni da eventi atmosferici Ronchi Romina Milano, 1 Giugno 2011 CONTENUTI Lo studio

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Area Ricerca e Sviluppo

Area Ricerca e Sviluppo Documento Informativo nr. 119 Data di emissione: 04/05/2005 Revisione n. 0 Area Ricerca e Sviluppo LA SHELF-LIFE DEGLI ALIMENTI Riferimento interno: dr.ssa Bastianon Martina - Area Ricerca e Sviluppo,

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

SCHEDA TECNICA. ALLEGATO n. 2

SCHEDA TECNICA. ALLEGATO n. 2 ALLEGATO n. 2 REGIONE LIGURIA REPUBBLICA ITALIANA COMMISSIONE EUROPEA Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Liguria Misura 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari

PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nel PAN, nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012,

Dettagli

INVENTION AND TECHNOLOGY DISCLOSURE FORM SCHEDA DI RICHIESTA PER L APERTURA DI UNA PRATICA DI BREVETTO

INVENTION AND TECHNOLOGY DISCLOSURE FORM SCHEDA DI RICHIESTA PER L APERTURA DI UNA PRATICA DI BREVETTO INVENTION AND TECHNOLOGY DISCLOSURE FORM UFFICIO TRASFERIMENTO TECNOLOGICO SCHEDA DI RICHIESTA PER L APERTURA DI UNA PRATICA DI BREVETTO Mittente: Prof./Dott Dipartimento di Via.. 4412. Ferrara Al Magnifico

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Il progetto AGRO.FREE: la tutela della filiera vivaistica da agrobatterio Elisa Angelini

Il progetto AGRO.FREE: la tutela della filiera vivaistica da agrobatterio Elisa Angelini Il progetto AGRO.FREE: la tutela della filiera vivaistica da agrobatterio Elisa Angelini CRA-VIT Centro di Ricerca per la Viticoltura, Conegliano (TV) Progetto di ricerca finanziato dalla Regione Veneto

Dettagli

IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA

IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA Dott.ssa Flavia Grazia Tropiano SeSIRCA Regione Campania Caserta 24 novembre 2011 La difesa

Dettagli

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati Sommario 1 Finalità...1 2 Origine dei dati...1 3 Proprietà dei dati...2 4 Proprietà dei software...2

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

Il Regolamento CE 178/2002: La Rintracciabilità negli Alimenti degli Animali. Ragusa 28/01/2005

Il Regolamento CE 178/2002: La Rintracciabilità negli Alimenti degli Animali. Ragusa 28/01/2005 REGIONE SICILIANA ASSESSORATO SANITA' AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE N. 7 RAGUSA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE -AREA DI SANITA' PUBBLICA VETERINARIA IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE

Dettagli

1) IDEA PROGETTUALE (max. 4 pagine).

1) IDEA PROGETTUALE (max. 4 pagine). Proposta preliminare di sviluppo di un Progetto Integrato di Frontiera (PIF FORMULARIO Nome del PIF: Area Tematica ( a scelta fra quelle indicate nell appendice 1 dell Avviso Pubblico Abstract (1 pagina

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

(D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali

(D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali Agraria Laurea in Scienze agrarie 9 Corso di laurea in Scienze agrarie DURATA NORMALE 3 anni CREDITI 180 SEDE Udine ACCESSO Libero (D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali

Dettagli

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti

Dettagli

Virgilio Balmas Dipartimento di Agraria. Dai campi alle tavole e dai forconi alle forchette: il percorso dei nostri alimenti

Virgilio Balmas Dipartimento di Agraria. Dai campi alle tavole e dai forconi alle forchette: il percorso dei nostri alimenti Virgilio Balmas Dipartimento di Agraria Dai campi alle tavole e dai forconi alle forchette: il percorso dei nostri alimenti FRUMENTO tenero (Triticum aestivum) duro (Triticum durum) ISIDE DEMETRA CERERE

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA. Alessandro PALESE Direzione Sanità Regione Piemonte

LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA. Alessandro PALESE Direzione Sanità Regione Piemonte LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA Alessandro PALESE Direzione Sanità Regione Piemonte Il Decreto legislativo 81/2008 Il TU sulla sicurezza prevede l inserimento in ogni attività scolastica di

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

Pagina 19. Sigla/Firma 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1

Pagina 19. Sigla/Firma 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1 Obiettivo generale del progetto proposto dall ATS Aziende Casearie Riunite è definire e validare interventi di innovazione precompetitiva dei processi di produzione della

Dettagli

Settore apistico: Attività /Azioni e relative spese ammesse a contributo anno 2008 Allegato 1

Settore apistico: Attività /Azioni e relative spese ammesse a contributo anno 2008 Allegato 1 Settore apistico: Attività /Azioni e relative spese ammesse a contributo anno 2008 Titolo Azione A Aiuti alle forme associative di livello nazionale e promozione della stipula di accordi professionali

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA SEZIONE RICERCA MEDICA 2015 INDICE Obiettivo... 3 Oggetto... 3 Durata dei progetti... 3 Enti ammissibili... 3 Partnership e rete... 3 Modalità di presentazione delle domande... 4 Contributo e cofinanziamento...

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

APERTURA DEL CONTO CORRENTE SALUTE

APERTURA DEL CONTO CORRENTE SALUTE REGIONE LIGURIA AZIENDA SANITARIA LOCALE n. 4 CHIAVARESE Via G.B. Ghio, 9-16043 Chiavari CONTO CORRENTE SALUTE Progetto sperimentale INFORMATIVA PER CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI per APERTURA

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

PROCEDURA GENERALE PG 01 Rev. 0 APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..

PROCEDURA GENERALE PG 01 Rev. 0 APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione.. APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6 DESTINATARI emissione. Redazione.. Approvazione Distribuzione. APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 2 di 6 1. SCOPO E APPLICAZIONE La presente Procedura è riferita alle

Dettagli

Risultati della Ricerca

Risultati della Ricerca Risultati della Ricerca Titolo Linee guida per il trasporto e la vendita di prodotti alimentari deperibili a basso impatto ambientale Descrizione estesa del risultato La progettazione, realizzazione e

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE?

COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE? COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE 0. RICHIESTA DI STUDIARE E/O INDIVIDUARE

Dettagli

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004

5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004 5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004 PIANI TRIENNALI PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI FITOFARMACI: RUOLO DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ R. DOMMARCO - E. FUNARI DIPARTIMENTO

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra

Dettagli

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

PROGETTO INTERREGIONALE SEMENTIERO E MANGIME OGM- FREE. De Pauli Piera Servizio Fitosanitario,, Chimico Agrario, analisi e certificazione

PROGETTO INTERREGIONALE SEMENTIERO E MANGIME OGM- FREE. De Pauli Piera Servizio Fitosanitario,, Chimico Agrario, analisi e certificazione PROGETTO INTERREGIONALE SEMENTIERO E MANGIME OGM- FREE Villa Chiozza, Scodovacca di Cervignano,, 9 giugno 2008 De Pauli Piera Servizio Fitosanitario,, Chimico Agrario, analisi e certificazione Servizio

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

ASABERG. I risultati raggiunti dalla commissione sono raccolti nella tabella 1.

ASABERG. I risultati raggiunti dalla commissione sono raccolti nella tabella 1. . Proposta per l applicazione alla realtà della scuola, dell Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano

Dettagli

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:

Dettagli

Breve Presentazione del Soggetto Proponente Operante in Sardegna

Breve Presentazione del Soggetto Proponente Operante in Sardegna Dipartimento di Protezione delle Piante Via E. de Nicola 07100 Sassari Tel. 079 229360 Fax 079 229329 e.mail: ifloris@uniss.it Direttore di Dipartimento: Prof. Gavino Delrio Legale Rappresentante: (Il

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

Centri di costo: 1. Ufficio Associato del Personale

Centri di costo: 1. Ufficio Associato del Personale : DOTT. ALBERTO DI BELLA Centri di costo: 1. Ufficio Associato del Personale ANNO 2015 SETTORE: PERSONALE ASSOCIATO : Dott. Alberto Di Bella CENTRO DI COSTO: Ufficio associato del personale OBIETTIVI PERMANENTI

Dettagli

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale

Dettagli

REGIONANDO 2001. Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante

REGIONANDO 2001. Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante REGIONANDO 2001 Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Censimento Industrie

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni

Dettagli

Biorisanamento di mais contaminato da aflatossine con utilizzo tecnologia EM

Biorisanamento di mais contaminato da aflatossine con utilizzo tecnologia EM Biorisanamento di mais contaminato da aflatossine con utilizzo tecnologia EM Alberton dr.antonio Medico Veterinario L.P. Seminario Fiera Millenaria Gonzaga (MN) 07 Settenbre 2013 Le Micotossine Sostanze

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA PREMESSA La certificazione volontaria di prodotto nasce dalla necessità da parte delle Organizzazioni che operano nel settore agroalimentare (Aziende produttrici, vitivinicole,ecc.)

Dettagli

CAMPIONAMENTO DEI MOLINI A MAIS ITALIANI PER LA RICERCA DELLE FUMONISINE NEI PRODOTTI DELLA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE

CAMPIONAMENTO DEI MOLINI A MAIS ITALIANI PER LA RICERCA DELLE FUMONISINE NEI PRODOTTI DELLA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE CAMPIONAMENTO DEI MOLINI A MAIS ITALIANI PER LA RICERCA DELLE FUMONISINE NEI PRODOTTI DELLA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE II Congresso nazionale LE MICOTOSSINE NELLA FILIERA AGRO-ALIMENTARE ROMA 16-18 OTTOBRE

Dettagli

Responsabile di progetto Cognome e Nome

Responsabile di progetto Cognome e Nome N. PROGETTO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE interni estern i ore Proposta Piani Finalizzati annualità 2011: Produzione locale di lepri da destinare al ripopolamento SCHEDA DI PROGETTO NUMERO dei soggetti (e

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO (Programma di Azione Nazionale per l Agricoltura Biologica e i Prodotti Biologici per gli anni 2008 e 2009 Azione 2.2.

PROGETTO ESECUTIVO (Programma di Azione Nazionale per l Agricoltura Biologica e i Prodotti Biologici per gli anni 2008 e 2009 Azione 2.2. PROGETTO ESECUTIVO (Programma di Azione Nazionale per l Agricoltura Biologica e i Prodotti Biologici per gli anni 2008 e 2009 Azione 2.2.) Decreto del.... n.... Relativo al Piano di fattibilità trasmesso

Dettagli

SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE

SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE MANUALE DI USO Documento: Manuale R01 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE Ultima revisione 25 Novembre 2015 ManR01 Sintetico collettivo e individuale 25 novembre 2015 Pag. 1 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso

COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso SISTEMA DI VALUTAZIONE PERMANENTE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE E DELLE PERFORMANCE ORGANIZZATIVE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI G.C. N. 15 DEL 9.2.2012 E MODIFICATO

Dettagli

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

N. identificativo progetto: IZS SA 08/09 RC. Sicurezza alimentare: garanzie e informazioni sulla presenza di sostanze allergeniche negli alimenti

N. identificativo progetto: IZS SA 08/09 RC. Sicurezza alimentare: garanzie e informazioni sulla presenza di sostanze allergeniche negli alimenti N. identificativo progetto: IZS SA 08/09 RC Sicurezza alimentare: garanzie e informazioni sulla presenza di sostanze allergeniche negli alimenti Relatori: Dr.ssa M.R. Mancuso Dr.ssa B. Soro Sviluppo di

Dettagli

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE Annalisa Oddone, Confindustria Confindustria Sardegna Meridionale 12 giugno 2012 CARTA DEI PRINCIPI

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

Finanziamento di Progetti di Ricerca in Oncologia. Bando interno per l anno 2013

Finanziamento di Progetti di Ricerca in Oncologia. Bando interno per l anno 2013 < Finanziamento di Progetti di Ricerca in Oncologia Bando interno per l anno 2013 La Direzione Scientifica emana per l anno 2013 un bando interno per finanziare mediante il budget della Ricerca Corrente

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Uso sostenibile dei fumiganti per il contenimento dei patogeni terricoli in orticoltura

Uso sostenibile dei fumiganti per il contenimento dei patogeni terricoli in orticoltura Uso sostenibile dei fumiganti per il contenimento dei patogeni terricoli in orticoltura LIFE08 ENV/IT/00432 Paola Colla, M. Lodovica Gullino Centro di Competenza per l innovazione in campo agro-ambientale

Dettagli