REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO
|
|
- Susanna Lombardo
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PREMESSA L istituzione del Dipartimento Amministrativo Aziendale Gestionale è stata disposta in coerenza con le Linee Guida Regionali di cui alla D.G.R. n. IX/3822 del Il Dipartimento Amministrativo aggrega le seguenti 5 Strutture Complesse Amministrative Aziendali: Segreteria Affari generali e legali, Risorse Umane e relazioni sindacali, Risorse Economico finanziarie, Provveditorato Economato e Tecnico. Art. 1 Obiettivo generale L esigenza di aggregare le 5 Strutture Complesse aziendali di supporto amministrativo in una aggregazione dipartimentale è supportata dalle seguenti considerazioni: l intera architettura del P.O.A. prevede l interrelazione tra il supporto amministrativo e tutte le altre componenti organizzative aziendali, finalizzata al consolidamento delle procedure tecnico amministrative, per renderle sempre più omogenee ed aderenti allo scopo di supportare il percorso sanitario, anch esso organizzato in forma dipartimentale; le Strutture Complesse di supporto amministrativo richiedono un coordinamento unitario e centralizzato per fornire alla Direzione Strategica i necessari strumenti di governo e di gestione, nella logica della trasversalità, anche relativamente ai Presidi ospedalieri; le attività facenti capo alle Strutture Complesse di supporto amministrativo sono state interessate da un costante processo di revisione finalizzato al c.d. efficientamento della pubblica amministrazione che prevede Pagina 1
2 l ammodernamento delle funzioni amministrative, la semplificazione amministrativa e la trasparenza, l utilizzo diffuso delle tecnologie informatiche, la dematerializzazione amministrativa, il contenimento dei costi, l ottimizzazione dell utilizzo delle risorse e la ricerca dell efficienza nel suo impiego, la valutazione permanente delle performance organizzative ed individuali, il pieno rispetto della Legge con assunzione diretta della Responsabilità nelle sue diverse componenti contabile, patrimoniale, civile, disciplinare e penale. L affronto di tali temi a livello dipartimentale può diventare elemento qualificante dell intera revisione. Art. 2 Finalità Il Dipartimento Amministrativo, nel rispetto delle linee strategiche definite dall Azienda, sulla base delle regole di sistema regionali: partecipa al livello strategico aziendale; partecipa al processo direzionale e operativo, quale declinazione degli obiettivi legati alle strategie aziendali in coerenza alle strategie e alla programmazione regionale; partecipa alla valutazione e revisione della qualità delle procedure amministrative. Art. 3 Compiti e funzioni Il Dipartimento Amministrativo, nel rispetto delle linee strategiche definite dall Azienda: 1. coordina e pianifica le attività delle strutture complesse afferenti al Dipartimento; 2. garantisce l ottimale utilizzazione delle risorse umane, strumentali e strutturali assegnate alle singole strutture complesse afferenti al Dipartimento, adottando gli interventi ritenuti più opportuni al fine di assicurare la migliore efficienza dei servizi anche in termini di razionalizzazione dei costi e della rassegnazione delle risorse; 3. coordina e pianifica le azioni volte alla semplificazione delle procedure Pagina 2
3 amministrative; 4. si interfaccia con gli altri dipartimenti nonché con gli uffici in staff alla direzione strategica nel conseguimento degli obiettivi aziendali. Art. 4 Organi del Dipartimento Sono organi del Dipartimento: Il Direttore di Dipartimento Il Comitato di Dipartimento Art. 5 Direttore di Dipartimento È nominato, su base fiduciaria, dal Direttore Generale che lo sceglie tra tutti i Direttori delle Strutture Complesse afferenti al Dipartimento tenendo conto dei requisiti di esperienza professionale, curriculum scientifico, capacità gestionale organizzativa, programmi di attività e di sviluppo. Il Direttore del Dipartimento é sovraordinato, sul piano organizzativo, ai Direttori di struttura complessa. Le funzioni di Direttore di Dipartimento sono aggiuntive a quelle di Direttore di struttura complessa e non comportano sospensione delle funzioni amministrative. L incarico di Direttore di Dipartimento è incompatibile con cariche istituzionali in Enti o Aziende aventi rapporti diretti, indiretti e/o convenzionali con l Azienda Ospedaliera. L attività del Direttore di Dipartimento è sottoposta a verifica annuale e l incarico può essere revocato dal Direttore Generale nei termini definiti dalla disciplina degli incarichi dirigenziali prevista dalla normativa e dai contratti di settore; in caso di non raggiungimento o per modifiche organizzative che prevedano una differente organizzazione dipartimentale. L incarico di Direttore di Dipartimento ha durata triennale ed è rinnovabile, non può comunque superare il periodo dell incarico del Direttore Generale, decade in caso di decadenza del Direttore Generale ma resta comunque in carica fino alla nomina del nuovo Direttore di Dipartimento. Pagina 3
4 La funzione di Direttore di Dipartimento non è delegabile. Il Direttore di Dipartimento indica tra i Direttori di Struttura complessa del Comitato di Dipartimento un vice direttore di dipartimento che lo sostituisce funzionalmente nei prolungati periodi di assenza. In seno al Comitato di Dipartimento, il Direttore di Dipartimento esprime un voto, che comunque è prevalente in caso di parità. Il Direttore di Dipartimento è responsabile del budget del Dipartimento in relazione agli obiettivi in esso definiti. Convoca il Comitato di Dipartimento almeno 4 volte all anno, trasmettendo, per opportuna conoscenza, l O.d.G. alla Direzione Generale. Il Direttore di Dipartimento é membro di diritto del Collegio di Direzione, partecipa alla definizione delle politiche generali dell Azienda Ospedaliera anche mediante apposite iniziative di coordinamento predisposte dalla Direzione Generale. La partecipazione a questi organismi non è in alcun modo delegabile. Il capo del Dipartimento rappresenta il Dipartimento nei rapporti con il Direttore Generale, il Direttore Sanitario ed il Direttore Amministrativo. Art. 6 Comitato di Dipartimento Il Comitato di Dipartimento, organo deliberante, è costituito da: 1. membri di diritto 2. membri elettivi Membri di diritto I dirigenti amministrativi direttori di struttura complessa delle Unità Operative afferenti al Dipartimento, a loro sono equiparati i dirigenti facenti funzione per il periodo relativo ivi compresi i titolari di incarico ai sensi dell art. 15 septies del D.Lgs 502/92 e smi I Direttori Amministrativi dei tre Presidi Ospedalieri dell Azienda. Membri elettivi I rappresentanti del personale assegnato al Dipartimento in numero uguale a n. 2 unità del Ruolo Amministrativo e n. 1 unità del Ruolo Tecnico. Pagina 4
5 Alle riunioni del Comitato di Dipartimento può partecipare il Direttore Amministrativo o suo delegato. Il Comitato di Dipartimento approva a maggioranza dei presenti il programma di attuazione del budget annuale, i regolamenti operativi ed ogni altro argomento che il Direttore di Dipartimento intenda sottoporgli. Le sedute del Comitato di Dipartimento sono valide se presenti il 50% più uno dei componenti aventi diritto di voto in prima convocazione e in seconda convocazione un minimo di 1/3 dei componenti aventi diritto di voto, le decisioni vengono adottate con la maggioranza dei votanti, in caso di parità prevale il voto del Direttore del Dipartimento. Il Comitato di Dipartimento dura in carica tre anni ed è convocato dal Direttore di Dipartimento almeno 4 volte all anno tramite avviso scritto contenente il luogo, la data e l ora della riunione nonché l ordine del giorno degli argomenti. Il Comitato di Dipartimento decade per modifiche organizzative che prevedano una differente organizzazione dipartimentale, resta tuttavia in carica fino alla nomina di un nuovo Comitato di Dipartimento. Un terzo dei membri può convocare in via straordinaria il Comitato di Dipartimento, stabilendone l ordine del giorno, che comunica alla Direzione Generale. Le riunioni del Comitato di Dipartimento devono essere trascritte da un segretario verbalizzante nominato dal Direttore di Dipartimento identificandolo tra tutti i componenti del Comitato di Dipartimento stesso. I verbali delle riunioni nonché le decisioni adottate devono essere trasmessi alla Direzione Generale. Gli atti e le determinazioni del Comitato di Dipartimento vengono raccolti presso la Direzione Generale e sono consultabili presso il Dipartimento. Il Comitato di Dipartimento può esprimere al Direttore Generale, con il voto dei due terzi dei suoi membri, mozione di sfiducia nei confronti del Direttore del Dipartimento. Il Comitato di Dipartimento, per problemi che coinvolgono direttamente altri Dipartimenti, UU.OO. e/o strutture, può invitare a partecipare ai lavori del Comitato stesso, in veste consultiva, i relativi Direttori/Responsabili, per acquisirne il parere. Il Comitato di Dipartimento invia alla Direzione Generale tramite il Direttore del Dipartimento, alla fine di ogni anno, una relazione annuale tecnica ed economica sulle attività svolte. Copia integrale di detta relazione dovrà essere a disposizione di tutto il personale, presso ogni unità operativa afferente al Dipartimento. Pagina 5
6 Art. 7 Autonomia regolamentare Il Dipartimento Amministrativo, nel rispetto del presente Regolamento nonché degli indirizzi stabiliti dalla Direzione Generale e dalla normativa vigente, può dotarsi di propri specifici regolamenti operativi costituiti da uno o più atti diretti a disciplinare il funzionamento del Dipartimento. I regolamenti operativi sono trasmessi al Direttore Generale che può chiedere, con nota motivata, il riesame o la modifica. Al fine di rendere più agevole l attività del Dipartimento, lo stesso ha facoltà di istituire un Comitato Direttivo composto da non più di 5/7 membri di cui: il Direttore di Dipartimento; n. 4/6 membri nominati dal Comitato di Dipartimento tra i propri componenti. Art. 8 Elezioni Le modalità di elezione dei componenti elettivi del Comitato di Dipartimento sono quelle qui di seguito riportate. Partecipano all'elezione, quali elettori, tutti i dipendenti a tempo indeterminato del Ruolo Amministrativo e Tecnico in servizio presso le strutture complesse afferenti al Dipartimento Amministrativo. Ogni elettore può esprimere sino a due voti di preferenza. Modalità per lo svolgimento delle elezioni 1. Il Direttore Generale indice le elezioni con avviso, da pubblicare almeno 20 giorni prima della data fissata, garantendone la massima diffusione; nell avviso sono indicati la data delle elezioni, la sede e l ora. 2. Le operazioni di voto si svolgono nell arco di due giorni non festivi ed avvengono a scrutinio segreto. Il calendario verrà stabilito di volta in volta, tenuto conto dell'impegno e della complessità delle operazioni stesse. Pagina 6
7 3. Il seggio elettorale è costituito da tre componenti scelti nel ruolo amministrativo di cui uno designato a presiedere, individuato nell ambito della carriera direttiva o dirigenziale ed uno con funzioni di verbalizzante; compete al seggio elettorale il corretto adempimento degli oneri connessi alle procedure di voto. 4. Il Direttore Generale nomina la commissione elettorale, composta dal Direttore Amministrativo dell Azienda o suo delegato e da due dipendenti di ruolo amministrativo di carriera direttiva o dirigenziale, cui compete la predisposizione dell elenco dei dipendenti titolari del diritto di voto nonché la verifica dei requisiti di eleggibilità dei singoli candidati. Gli elenchi degli eleggibili sono affissi all albo dell Azienda una settimana prima della data delle elezioni. Alla commissione elettorale compete inoltre la nomina dei componenti il seggio elettorale, la verifica dell attività svolta dagli stessi e l espletamento delle operazioni di scrutinio. 5. L elettore esprime la sua preferenza indicando il nome e cognome di due candidati. Nel caso in cui siano state espresse le preferenze in numero superiore a quelle consentite, la relativa nullità non si estende all intera espressione di voto ritenendosi validamente espresse le preferenze prioritariamente indicate. In caso di parità di voti risulta eletto il candidato con maggiore anzianità di servizio. 6. Lo spoglio viene effettuato e verbalizzato dai componenti del seggio elettorale alla presenza del pubblico. Il Direttore Generale, sulla base dei verbali pervenuti, proclama gli eletti e ne dà pubblicità. Art. 9 Variazione del Regolamento Il presente Regolamento può essere sottoposto a variazioni con cadenza annuale e con provvedimento motivato del Direttore Generale, sentito il parere del Collegio di Direzione. Pagina 7
8 Composizione del Comitato di Dipartimento Dipartimento Amministrativo Membri di diritto Direttore della S.A. Risorse Umane e Relazioni Sindacali Direttore della S.A. Provveditorato Economato Direttore della S.A. Segreteria, Affari Generali e Legali Direttore della S.A. Risorse Economico Finanziarie Direttore della S.A. Tecnico Direttore Amministrativo del P.O. di Busto Arsizio sino al Direttore Amministrativo del P.O. di Saronno Direttore Amministrativo del P.O. di Tradate sino al Direttore Amministrativo dei Presidi di Busto Arsizio e Tradate a far tempo dal Titolare di posizione organizzativa amministrativa Membri elettivi Personale del Ruolo amministrativo assegnato alle strutture del Dipartimento Personale del Ruolo tecnico assegnato alle strutture del Dipartimento TOTALE n. 2 n. 1 N. 3 Pagina 8
9 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO Indice Premessa pag. 1 Art. 1 - Obiettivo generale pag. 1 Art. 2 Finalità pag. 2 Art. 3 - Compiti e funzioni pag. 2-3 Art. 4 - Organi del Dipartimento pag. 3 Art. 5 - Direttore di Dipartimento pag. 3 Art. 6 - Comitato di Dipartimento pag. 4-5 Art. 7 Autonomia regolamentare pag. 6 Art. 8 Elezioni pag. 6-7 Art. 9 Variazione del Regolamento pag. 7 Scheda: composizione Comitato di Dipartimento pag. 8 Pagina 9
Istituzione, composizione e funzionamento del consiglio dei sanitari(1)
LEGGE REGIONALE 30 gennaio 1998, N. 2 Istituzione, composizione e funzionamento del consiglio dei sanitari(1) (BURL n. 5, 1º suppl. ord. del 03 Febbraio 1998 ) urn:nir:regione.lombardia:legge:1998-01-30;2
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità
Allegato alla deliberazione consiliare n. 45 del 18/04/2012 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI Art. 1 Costituzione e finalità Il Comune di Senigallia riconosce nei giovani
DettagliCOMUNE DI MULAZZANO Provincia di Lodi
COMUNE DI MULAZZANO Provincia di Lodi Regolamento interno di istituzione e funzionamento del Comitato Unico di garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le
DettagliREGOLAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE
REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE Approvato con Deliberazione n. 6 del 10 marzo 2017 PAG. 1 REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE I N D I C E Pag. Art. 1 Oggetto 3 Art. 2 Funzioni 3 Art. 3 Attività
DettagliREGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB)
REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB) (emanato con Decreto Rettorale n.17/2016 del 20 gennaio 2016) in vigore dal 21 gennaio 2016 INDICE Articolo 1 - Principi
DettagliLegge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali *
Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali * Art. 1 Oggetto 1. È istituito il Consiglio delle autonomie locali (CAL), quale organo di rappresentanza delle autonomie
DettagliCentro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n del 29/07/2011)
Centro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n. 2498 del 29/07/2011) Art. 1 - Costituzione Il Centro InfoSapienza, di seguito richiamato Centro, è un Centro di spesa ad ordinamento speciale,
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta)
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di funzionamento, organizzazione, criteri di selezione ed il numero
DettagliCentro di LOGICA, LINGUAGGIO E COGNIZIONE. Università di Torino REGOLAMENTO. Art. 1: Istituzione
Centro di LOGICA, LINGUAGGIO E COGNIZIONE Università di Torino REGOLAMENTO Art. 1: Istituzione È istituito, ai sensi dell art. 20 del vigente Statuto di Ateneo, e su iniziativa del Dipartimento di Filosofia
DettagliREGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO. Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento:
REGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento: Il Dipartimento realizza: 1. le attività di coordinamento e di indirizzo rivolte alle strutture ed ai servizi ad esso afferenti;
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE TRA CONAF E FEDERAZIONI REGIONALI (Approvato dal Conaf il 30 novembre 2006)
REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE TRA CONAF E FEDERAZIONI REGIONALI (Approvato dal Conaf il 30 novembre 2006) Premessa Articolo 1 (Conferenza Permanente tra il CONAF e le Federazioni Regionali) Articolo
DettagliCOMUNE DI NERVIANO (Città Metropolitana di Milano) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA GIOVANI
COMUNE DI NERVIANO (Città Metropolitana di Milano) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA GIOVANI Approvato con deliberazione n. 85/C.C. del 30.11.2016 e modificato con deliberazione n. 73/C.C. del 25.7.2017
DettagliAIRO CALABRIA REGOLAMENTO DEL GRUPPO REGIONALE CALABRESE DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA (AIRO)
Gruppo Regionale AIRO CALABRIA REGOLAMENTO DEL GRUPPO REGIONALE CALABRESE DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA (AIRO) Art. 1. ISTITUZIONE DEL GRUPPO Art. 2 ATTO DI ISTITUZIONE DEL GRUPPO
DettagliCOMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI
COMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI Approvato con deliberazione n 3 del 25/01/2000 Modificato con deliberazione n 32 del 24/7/2007. Modificato con Deliberazione n 25 del 07/11/2013 1 INDICE
DettagliC O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma)
C O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina l istituzione,
DettagliCOMUNE DI MEDE (Provincia di Pavia) REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DI MEDE
COMUNE DI MEDE (Provincia di Pavia) REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DI MEDE Il Comune di Mede intende difendere i diritti delle bambine, dei bambini, delle ragazze e dei
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE SDS PISANA (ALLEGATO A - VERBALE DEL ) TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI
Allegato 2 delib. 3_2011 REGOLAMENTO DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE SDS PISANA (ALLEGATO A - VERBALE DEL 30.12.2010) TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 FINALITA DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento
DettagliCOMUNE DI MARCON Provincia di Venezia REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE
COMUNE DI MARCON Provincia di Venezia REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 55 del 30.07.2012 1 Indice art. 1 Istituzione
DettagliCOMUNE DI PIOVENE ROCCHETTE Provincia di Vicenza
COMUNE DI PIOVENE ROCCHETTE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI (Art. 7 Statuto Comunale) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 34 in data 27.04.2010 Regolamento
DettagliCittà di Campi Salentina Provincia di Lecce REGOLAMENTO ISTITUTIVO DELLE CONSULTE
Città di Campi Salentina Provincia di Lecce REGOLAMENTO ISTITUTIVO DELLE CONSULTE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 63 del 28/12/2009 ART. 1 LE CONSULTE 1. L Amministrazione comunale
DettagliREGOLAMENTO GENERALE PER LA GESTIONE DELL ASILO NIDO
REGOLAMENTO GENERALE PER LA GESTIONE DELL ASILO NIDO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 16 DEL 29 MAGGIO 1997 DIVENUTA ESECUTIVA A TUTTI GLI EFFETTI DI LEGGE DAL 1.8.1997 Articolo 1
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3 INDICE Articolo 1 (Oggetto)...3 Articolo 2 (Composizione del Collegio di Direzione)...3 Articolo 3 (Funzioni
DettagliRegolamento del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze
Regolamento del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze Art. 1 Finalità 1.Allo scopo di favorire la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze alla vita collettiva ed istituzionale, ai sensi dell
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI
All. sub A alla delibera di C.C. n. 06 del 17.02.2004 COMUNE DI MARENO DI PIAVE PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI Art. 1 - Oggetto del regolamento 1. Il presente
DettagliCittà di Seregno. Regolamento delle Consulte
Città di Seregno Regolamento delle Consulte Art. 1 - Istituzione delle Consulte Comunali 1. Il Comune di Seregno valorizza le libere forme associative per la partecipazione dei cittadini all attività amministrativa,
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA (di seguito anche Regione ) e UNIONE PROVINCE LOMBARDE (di seguito anche UPL), per l istituzione del Tavolo permanente di consultazione istituzionale in materia
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE DI POSTE ITALIANE S.p.A.
REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE DI POSTEE ITALIANE S.p.A. Documento approvato dal Consiglio di Amministrazionee di Poste Italiane S.p.A. nella riunione del 22 settembre 2015 2 ART. 1 Composizione 1.1 Il
DettagliIL RETTORE. VISTO il vigente Statuto ed, in particolare, l art. 35;
DR/2017/3015 del 06/09/2017 Firmatari: MANFREDI Gaetano U.S.R. IL RETTORE VISTO il vigente Statuto ed, in particolare, l art. 35; VISTO VISTO il D.R. n. 4238 del 31/12/2001 con il quale è stato istituito
DettagliRegolamento Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile
Regolamento Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile Art. 1 Premessa Per rispondere in modo sempre più concreto alle suddette esigenze di protezione civile, la Provincia di Cremona e
DettagliCOMUNE DI LIMONE PIEMONTE Provincia di Cuneo
COMUNE DI LIMONE PIEMONTE Provincia di Cuneo REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITÀ, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA
DettagliREGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI
REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI Organizzazione Regolamento per il funzionamento delle Commissioni Consiliari COMUNE DI CASTELFORTE Prov. di Latina REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL- LE COMMISSIONI
DettagliREGOLAMENTO FORUM GIOVANILE
REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE COMUNE DI MINERVINO MURGE (Aggiornato nel mese di marzo 2012) CAPO I - FINALITA E SCOPI Art. 1 Istituzione E istituito dal Comune di MINERVINO MURGE (BA), con Deliberazione
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO Art. 1 - Competenze La Consulta Comunale del Lavoro è un organo con funzioni propositive e consultive nei confronti della Amministrazione Comunale in materia di politiche
DettagliCOMUNE DI AMENO REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 15 del 30/03/2006 Pagina 1 di 5 13 novembre 2013 REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA
DettagliFORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DE LAZIO REGOLAMENTO
FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DE LAZIO REGOLAMENTO Art. 1 Sede legale e sede operativa 1.1 La sede legale e operativa è in Roma, via in Miranda n. 1. 1.2 Per motivate esigenze l Assemblea dei Soci,
DettagliSegreteria di Stato per il Lavoro, la Cooperazione e le Politiche Giovanili
In ottemperanza a quanto previsto dall art. 10 della Legge n. 91 del 30 luglio 2007, su proposta della con delega per, viene emanato il seguente Regolamento che disciplina l organizzazione ed il funzionamento
DettagliUniversità degli Studi di Ferrara
SENATO ACCADEMICO 13 dicembre 2017 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 29 novembre 2017 DECRETO RETTORALE DI EMANAZIONE Repertorio n. 6/2018 Prot n. 270 del 02/01/2018 STRUTTURA COMPETENTE Ripartizione biblioteche
Dettaglistatutaria, regolamentare e organizzativa delle istituzioni artistiche e musicali, a norma della
00053112016310320161 _N.Prot _Anno _Data _1 Ent,2 Usc - Vista la legge 21 dicembre 1999 n.508; - Visto il D.P.R. 28 febbraio 2001 n.132, Regolamento recante i criteri per l autonomia statutaria, regolamentare
DettagliRegolamento Nucleo di Valutazione delle prestazioni
Regolamento Nucleo di Valutazione delle prestazioni (Reg. n. 47/2017) Approvato con deliberazione n. 4/C.d.A./0017 del 14 febbraio 2017 RA C.d.A 30 Regolamento Nucleo di valutazione delle prestazioni Rev.
DettagliDENOMINAZIONE SEDE SCOPI E COMPITI ART. 1. Denominazione sede
DENOMINAZIONE SEDE SCOPI E COMPITI ART. 1 Denominazione sede E istituita nel Comune di Catenanuova, con deliberazione del Consiglio Comunale su proposta della Giunta Municipale, l Associazione definita
DettagliTITOLO II ORGANI DEL DIPARTIMENTO. Art. 5 (Organi del Dipartimento) Art. 6 (Direttore di Dipartimento Attribuzioni)
TITOLO II ORGANI DEL DIPARTIMENTO 1. Sono Organi del Dipartimento: a) il Direttore; b) il Consiglio; c) la Giunta; d) la Commissione paritetica docenti-studenti. Art. 5 (Organi del Dipartimento) Art. 6
DettagliREGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE
REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Approvato in consiglio comunale il 24 febbraio 2015; modificato in consiglio comunale il 30 marzo 2016 delibera n 15 Pagina 1 di 6 ART. 1
DettagliCOMUNE DI PALU PROVINCIA DI VERONA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
COMUNE DI PALU PROVINCIA DI VERONA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Allegato alla deliberazione di Consiglio comunale n. 20 del 07/05/2012 Art.1 Generalità e Finalità
DettagliREGOLAMENTO PER IL CONTROLLO SULLE SOCIETA PARTECIPATE E GLI ALTRI ORGANISMI GESTIONALI ESTERNI
Comune di Selargius (Provincia di Cagliari) REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO SULLE SOCIETA PARTECIPATE E GLI ALTRI ORGANISMI GESTIONALI ESTERNI Allegato A alla deliberazione del Consiglio Comunale n.. del
DettagliCOMUNE DI ACQUAPPESA (PROVINCIA DI COSENZA)
COMUNE DI ACQUAPPESA (PROVINCIA DI COSENZA) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E L ORGANIZZAZIONE DEI COMITATI DI ZONA PREMESSA In conformità a quanto previsto dall art.23 dello statuto del Comune di Acquappesa,
DettagliREGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. Art. 1.
REGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Art. 1. Istituzione E' istituito, ai sensi dell'art. 20 del vigente Statuto
DettagliConferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Sondrio REGOLAMENTO
Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Sondrio REGOLAMENTO 1 INDICE Art.1 Oggetto, funzioni e sede...3 Art.2 Attribuzioni...3 Art.3 Funzionamento della Conferenza...3
DettagliREGOLAMENTO DELLA SEZIONE IMPRESE TECNICHE AUDIOVISIVE
ANICA REGOLAMENTO DELLA SEZIONE IMPRESE TECNICHE AUDIOVISIVE Art. 1 - Scopo Il presente regolamento (il Regolamento), adottato ai sensi dell art. 10 dello Statuto ANICA (nel prosieguo lo Statuto ), disciplina
DettagliCOMUNE DI CESENA. Disciplinare di istituzione e funzionamento. del Comitato degli utenti della Città di Cesena
COMUNE DI CESENA Disciplinare di istituzione e funzionamento del Comitato degli utenti della Città di Cesena 2 Titolo I Disposizioni generali Art.1 Finalità Con delibera di Consiglio Comunale n. 100 del
DettagliRegolamento Consigli di Facoltà
Regolamento Consigli di Facoltà (Approvato dal Senato Accademico nelle seduta dell 1.06.1998 B/2 e 14.09.1998 B/1) Norme Generali Lo Statuto dell Università degli Studi di Palermo (Art. 17 comma 3 punto
DettagliRegolamento del COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO
Regolamento del COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO ARTICOLO 1 FUNZIONI DEL COMITATO 1.1 Il Comitato per il Controllo Interno (nel prosieguo anche il Comitato ), costituito nell ambito del Consiglio di Amministrazione
DettagliREGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI. DI ENEL S.p.A.
REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI ENEL S.p.A. Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. nella riunione del 19 dicembre 2006 e successivamente modificato
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEI MEMBRI DELLA GIUNTA DEL DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CENTRO COMUNALE ANZIANI
REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CENTRO COMUNALE ANZIANI Approvato con delibera di consiglio comunale n 14. del 04/03/2010 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CENTRO ANZIANI Vista la Legge Regionale n.19/06
DettagliPIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE
PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 14/2010 Articolo 1 DEFINIZIONE
DettagliCOMUNE DI CASTELFIDARDO
COMUNE DI CASTELFIDARDO REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI TESTO COORDINATO (Atti consiliari n.110 del 29.06.1995 n. 38 del 12.06.1997 100 del 25.06.1998 66 del 29.06.2001) ART.1 Costituzione
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri REGOLAMENTO COMMISSIONE RAGGRUPPAMENTO DONNE INGEGNERI TITOLO PRIMO COSTITUZIONE E SCOPI Art. 1 Costituzione
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO Articolo 1 Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina l attività della Consulta delle
DettagliTechnogym S.p.A. Regolamento del comitato per le nomine e la remunerazione
Technogym S.p.A. Regolamento del comitato per le nomine e la remunerazione 1 CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 Ambito di applicazione Il presente regolamento (di seguito il Regolamento ) disciplina
DettagliREGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AREA DIDATTICA DELLA MATEMATICA
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA" FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AREA DIDATTICA DELLA MATEMATICA Regolamento del Consiglio di Area Didattica
DettagliCOMUNE DI GAETA (Provincia di Latina) REGOLAMENTO CONSULTE COMUNALI
COMUNE DI GAETA (Provincia di Latina) REGOLAMENTO CONSULTE COMUNALI EX ART.38 DELLO STATUTO DEL COMUNE DI GAETA 1) CONSULTA COMUNALE DELL ECONOMIA, DEL LAVORO E DELLE ATTIVITÁ SOCIALI 2) CONSULTA DELLA
DettagliRegolamento di funzionamento del Comitato Controllo Interno e Rischi di Gala S.p.A.
Regolamento di funzionamento del Comitato Controllo Interno e Rischi di Gala S.p.A. Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Gala S.p.A. in data 27/02/2014 Premessa Il presente Regolamento, approvato
DettagliRegolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento.
Allegato 5 Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento. * * * Art. 1 - Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni che seguono: a) Legge è
DettagliCOMUNE DI MONTECHIARUGOLO PROVINCIA DI PARMA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI CITTADINI STRANIERI RESIDENTI NEL
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI CITTADINI STRANIERI RESIDENTI NEL COMUNE DI MONTECHIARUGOLO Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 8 del 24 gennaio 2007 1 INDICE Parte 1 - ISTITUZIONE e FINALITÀ...3
DettagliRinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie
Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie (comma 27, articolo 52, Legge 27 dicembre 2002, n. 289) 1 CONFERENZA
DettagliREGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE
REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE Emanato con D.R. n. 112 del 13 febbraio 2013 INDICE TITOLO I - PREMESSA... 2 ART. 1 FINALITÀ... 2 ART. 2 AMBITO DI APPLICAZIONE... 2 ART. 3
DettagliRev. 0 dell 08/03/2012 REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI SINDACI ELETTIVI
Rev. 0 dell 08/03/2012 REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI SINDACI ELETTIVI 1 Sommario Art. 1... 3 Presentazione delle candidature... 3 Art. 2... 3 Insediamento
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n 3, del 31.01.2015 Art. 1 Promozione dei Comitato di Partecipazione Il Comune di Menconico,
DettagliRegolamento Elettorale dei circoli, delle Unioni cittadine e provinciali.
Regolamento Elettorale dei circoli, delle Unioni cittadine e provinciali. (Approvato dall Assemblea Costituente Regionale riunita lunedì 02 marzo 2009, ai sensi dell art. 39 comma 4. dello Statuto Regionale)
DettagliEntrata in vigore: 22 novembre 2017
REGOLAMENTO DEI CENTRI DI ATENEO Senato Accademico 8 novembre 2017 Consiglio di Amministrazione 8 novembre 2017 Decreto Rettorale di emanazione Entrata in vigore: 22 novembre 2017 Rep. n. 1615/2017, prot.
DettagliCOMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso)
COMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso) Regolamento sul funzionamento del Comitato Unico di garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (C.U.G.)
DettagliCOMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO
ALLEGATO A ALLA DELIBERA CONSILIARE N. 15 DEL 08/05/2012 COMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO ( PROVINCIA DI BRINDISI ) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA PER LE POLITICHE GIOVANILI 1 INDICE
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO DEI SINDACI Del Distretto 2 dell ASL 5
COMITATO DEI SINDACI CITTÀ DI RIVOLI, ROSTA, VILLARBASSE, ALPIGNANO E VAL DELLA TORRE DISTRETTO 2 dell A.S.L. 5 - REGIONE PIEMONTE REGOLAMENTO DEL COMITATO DEI SINDACI Del Distretto 2 dell ASL 5 Approvato
DettagliRegolamento della Consulta cittadina dell ambiente
Regolamento della Consulta cittadina dell ambiente Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 18.02.2013 In vigore dal 19.03.2013 Revoca del Regolamento approvato con deliberazione di Consiglio
DettagliREGOLAMENTO per L'ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER GLI STRANIERI. Art. 1. Oggetto
REGOLAMENTO per L'ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER GLI STRANIERI Art. 1 Oggetto 1. Il presente regolamento disciplina l'istituzione ed il funzionamento della "Consulta Comunale
DettagliREGOLAMENTO DEL CONSIGLIO GENERALE DEGLI STUDENTI
REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO GENERALE DEGLI STUDENTI Emanato con Decreto 15 giugno 2016, n. 439 Entrato in vigore il 1 luglio 2016 UFFICIO AFFARI GENERALI, ORGANI E RAPPORTI SSN Via Ravasi, 2 21100 Varese
DettagliREGOLAMENTO ELETTORALE
REGOLAMENTO ELETTORALE I N D I C E TITOLO I ASSEMBLEA DEI DELEGATI Art. 1 - Convocazione delle elezioni dei Delegati all Assemblea Art. 2 - Ufficio Elettorale Istituzione Art. 3 - Ufficio Elettorale Competenze
DettagliCOMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel Fax
COMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel.0963.65035 Fax 0963.605802 www.comune.spilinga.vv.it REGOLAMENTO PER LA CONSULTA ANZIANI E PENSIONATI ART. 1 OBIETTIVI FONDAMENTALI La Consulta Comunale
DettagliREGOLAMENTO PER LE CONSULTE DI FRAZIONE
REGOLAMENTO PER LE CONSULTE DI FRAZIONE (artt. 34 e 35 dello Statuto Comunale) Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 56 del 30.09.1996 Modificato con deliberazione di Consiglio Comunale
DettagliCOMUNE DI MONTECCHIO EMILIA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Comune Capodistretto della Val d Enza
COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Comune Capodistretto della Val d Enza Piazza della Repubblica, 1 Tel. 0522.861811 Fax 0522.864709 www.comune.montecchio-emilia.re.it SETTORE I Affari
DettagliCONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI del COMUNE di SCIOLZE REGOLAMENTO Sezione 1 ISTITUZIONE, ORGANI E COMPETENZE Articolo 1. ISTITUZIONE Viene istituito
DettagliCONSIGLIO COMUNALE DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI
COMUNE DI DESIO Provincia di Monza e Brianza CONSIGLIO COMUNALE DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI Approvato dal Consiglio Comunale con atto n. in data IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE Regolamento del Consiglio
DettagliPROCEDURE ELETTORALI 2.(Giunta Regionale e Presidente) CANDIDATURE
PROCEDURE ELETTORALI 2.(Giunta Regionale e Presidente) CANDIDATURE Tutti coloro che intendono concorrere alla carica di Presidente o di componente di Giunta Regionale devono presentare la propria formale
DettagliConsiglio Nazionale delle Ricerche
Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Neuroscienze (IN) di Pisa: conferma e sostituzione dell atto costitutivo. Provvedimento n. IL PRESIDENTE VISTO il provvedimento ordinamentale del Presidente
DettagliDecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 1998, n. 429 Regolamento concernente norme per l'organizzazione e il funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e le prevenzione
DettagliIndice. Articolo 1 Finalità del regolamento
REGOLAMENTO Consiglio di Facoltà di Scienze Umane - Corso di Laurea Triennale in Scienze Criminologiche Investigative e della Sicurezza LUDES Foundation HEI Malta Indice Articolo 1 Finalità del regolamento
DettagliCOMUNE DI TERRANOVA DI POLLINO
COMUNE DI TERRANOVA DI POLLINO PROV. DI POTENZA SETTORE AFFARI GENERALI-AMMINISTRATIVO ECONOMICO-FINANZIARIO Telef. 097393009-Fax 097393247 e-mail : genovese.giuseppe55@gmail.com C.F. 82000430767 P.I.
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1. (Finalità ed Ambito di applicazione) 1. II presente regolamento disciplina
DettagliLEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA
LEGGE REGIONALE N. 1 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 39 del 9 agosto 1974 - Istituzione dell' Ente regionale per lo sviluppo e la valorizzazione dell' artigianato
DettagliRegolamento Consulta delle Associazioni e delle organizzazioni di volontariato. V Municipalità Arenella/Arenella. Norme di carattere generale ART 1
Regolamento Consulta delle Associazioni e delle organizzazioni di volontariato. V Municipalità Arenella/Arenella Norme di carattere generale ART 1 Istituzione e sede 1. La Consulta dell associazionismo
DettagliREGOLAMENTO per L'ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER GLI STRANIERI (Approvato con delibera consiliare n. 30 del
REGOLAMENTO per L'ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER GLI STRANIERI (Approvato con delibera consiliare n. 30 del 16.02.05) Art.1 Oggetto 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE Ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia ISTITUTO COMPRENSIVO DI BUJA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO ARTICOLO 1 (Consiglio
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI 1 Indice TITOLO I Disposizioni Generali 3 Premessa 3 Art. 1 - Istituzioni, Sede e durata della Consulta degli Utenti 3 Art. 2 - Finalità 3 TITOLO
DettagliTechnogym S.p.A. Regolamento del comitato controllo e rischi
Technogym S.p.A. Regolamento del comitato controllo e rischi 1 CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 Ambito di applicazione Il presente regolamento (di seguito il Regolamento ) disciplina i compiti e
DettagliRegolamento per l elezione dei rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio dell Università, al Senato accademico, al Comitato regionale di
Regolamento per l elezione dei rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio dell Università, al Senato accademico, al Comitato regionale di coordinamento e ai Consigli di Dipartimento CAPO 1 AMBITO
DettagliREGOLAMENTO N. 4/2017
REGOLAMENTO N. 4/2017 REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DI UN RAPPRESENTANTE DEGLI ISCRITTI ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE, DI COMPETENZA DEL DIPARTIMENTO, NEL CONSIGLIO DEL DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA, STUDÎ
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA
COMUNE DI CALASCIBETTA PROVINCIA REGIONALE DI ENNA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 del 28/11/2003 REGOLAMENTO CONSULTA
DettagliConferenza dei Sindaci dei Comuni costituenti l Ambito Territoriale dell Azienda Sanitaria Locale VC
Conferenza dei Sindaci dei Comuni costituenti l Ambito Territoriale dell Azienda Sanitaria Locale VC REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA E DELLA SUA RAPPRESENTANZA ART. 1 - Oggetto del Regolamento
DettagliCOMUNE DI BELLANTE PROVINCIA DI TERAMO
COMUNE DI BELLANTE PROVINCIA DI TERAMO REGOLAMENTO DEL CENTRO DIURNO ANZIANI COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 38 del 24 Settembre 2008 COMUNE di BELLANTE Provincia di Teramo REGOLAMENTO CENTRO
DettagliCittà Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA
Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 72 del 21 dicembre 2015 INDICE Art. 1 Oggetto
Dettagli