DL 74/2012 CORREGGIO HOTEL PRESIDENT - 22 giugno 2012 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 1/46 DL 74/2012

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1 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 1/46 DL 74/2012 Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE certificazione di agibilità sismica provvisoria verifica di sicurezza tecnici abilitati adeguamento/miglioramento sismico della struttura dott. ing. Stefano Curli

2 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 2/46 PROVVEDIMENTI D URGENZA Decreto Presidenza del Consiglio dei Ministri del 21 maggio 2012 Ordinanza Protezione Civile n. 2 del 2 giugno 2012 Ordinanza Protezione Civile n. 3 del 2 giugno 2012 Decreto Legge n. 74 del 6 giugno allegato Circolare Emilia Romagna n. 2 del 12 giugno 2012 Vademecum Emilia Romagna del 13 giugno 2012 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Decreto Ministero LL.PP. Del 16 gennaio 1996 Ordinanza della Presidenza del Consiglio n del 20 marzo 2003 Norme Tecniche sulle Costruzioni del 14 gennaio 2008 DOCUMENTAZIONE TECNICA Linee guida CNI/RELUIS 19 giugno 2012

3 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 3/46 Decreto Presidenza del Consiglio dei Ministri del 21 maggio 2012 Istituzione dello stato di emergenza nelle province colpite: Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo Poteri straordinari a Regione e Protezione Civile

4 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 4/46 Ordinanza Protezione Civile n. 2 del 2 giugno 2012 Impone l acquisizione della certificazione di agibilità sismica ai titolari delle attività produttive Elenca i comuni che sono sottoposti a questo regime: per la provincia di Reggio Emilia sono 7: Campagnola Correggio Fabbrico Novellara Reggiolo Rio Saliceto Rolo

5 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 5/46 DL n. 74 del 6 giugno 2012 Proroga lo stato di emergenza fino al 31 maggio 2013 Individua fondi per i risarcimenti (2,5 miliardi di in 3 anni) Imposta (da definire in maniera attuativa da parte delle Regioni) una procedura di riparto dei fondi Individua procedure per gli interventi sugli edifici distinguendo fra le varie tipologie residenziale/produttivo e pubblico/privato Introduce deroghe: al patto di stabilità interno per PA, alle procedure amministrative, ai termini dei procedimenti giudiziari e alle scadenze amministrative e fiscali

6 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 6/46 segue DL n. 74 del 6 giugno 2012 (art. 3 - Ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo; contributi a favore delle imprese; disposizioni di semplificazione procedimentale) Comma 1: omissis contributi per la riparazione, il ripristino o la ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa, ad uso produttivo e per servizi pubblici e privati, distrutti o danneggiati, in relazione al danno effettivamente subito; Comma 2: L'accertamento dei danni omissis deve essere verificato, mediante presentazione di perizia giurata, a cura del professionista abilitato incaricato della progettazione degli interventi di ricostruzione e ripristino degli edifici, omissis

7 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 7/46 segue DL n. 74 del 6 giugno 2012 (art. 3) Comma 5: Al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari ed il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro omissis previa perizia e asseverazione da parte di un professionista abilitato, effettuare il ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture. I contenuti della perizia asseverata includono i dati delle schede AeDES omissis Comma 6: In deroga omissis i soggetti interessati comunicano ai comuni della predetta regione l'avvio dei lavori edilizi di ripristino omissis entro il termine di sessanta giorni dall'inizio dei lavori provvedono a presentare la documentazione omissis

8 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 8/46 segue DL n. 74 del 6 giugno 2012 (art. 3) Comma 7: Al fine di favorire la rapida ripresa delle attività produttive omissis il titolare dell'attività produttiva, in quanto responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 omissis deve acquisire la certificazione di agibilità sismica rilasciata, a seguito di verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti (cap. 8 - costruzioni esistenti, del decreto ministeriale 14 gennaio 2008), da un professionista abilitato, e depositare la predetta certificazione al Comune territorialmente competente. omissis N.B.: la certificazione di agibilità sismica NON ESISTE in nessuna normativa tecnica italiana

9 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 9/46 segue DL n. 74 del 6 giugno 2012 (art. 3) Comma 8: Nelle more dell'esecuzione della suddetta verifica omissis in via provvisoria, il certificato di agibilità sismica potrà essere rilasciato in assenza delle carenze strutturali di seguito precisate, o eventuali altre carenze prodotte dai danneggiamenti e individuate dal tecnico incaricato, o dopo che tali carenze siano state adeguatamente risolte: 1. mancanza di collegamenti tra elementi strutturali verticali e elementi strutturali orizzontali e tra questi ultimi; 2. presenza di elementi di tamponatura prefabbricati non adeguatamente ancorati alle strutture principali; 3. presenza di scaffalature non controventate om

10 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 10/46 segue DL n. 74 del 6 giugno 2012 (art. 3) Comma 9: La verifica di sicurezza ai sensi delle norme vigenti dovrà essere effettuata entro sei mesi (6 dicembre 2012) Comma 10: omissis il livello di sicurezza dovrà essere definito in misura pari almeno al 60% della sicurezza richiesta ad un edificio nuovo. omissis... Gli interventi eventualmente richiesti per il conseguimento del miglioramento sismico dovranno essere eseguiti entro ulteriori diciotto mesi. N.B.: in taluni casi gli interventi messi in opera per la risoluzione delle 3 criticità provvisorie saranno da rivedere alla luce degli esiti della VALUTAZIONE DI SICUREZZA ex. NTC 2008 cap. 8

11 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 11/46 Circolare Emilia Romagna n. 2 del 12 giugno 2012 Viene emessa per favorire la rapida ripresa delle attività produttive e per favorire la rapida e uniforme applicazione della disciplina dell art. 3 del DL 74/2012 Limita l ambito di applicazione dei disposti dell art. 3 commi 7 e 8 alle attività produttive che si svolgano in edifici che possano presentare le 3 carenze descritte nel DL o eventuali altre carenze conseguenza dei danneggiamenti In particolare individua questa tipologia di edifici: i capannoni prefabbricati in cemento armato

12 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 12/46 segue Circolare Emilia Romagna n. 2 del 12 giugno 2012 Impone per la prosecuzione o la ripresa dell attività l acquisizione del certificato di agibilità sismica provvisorio per l ottenimento di tale certificato va verificato da parte di un professionista abilitato che NON sono presenti le 3 carenze strutturali descritte al comma 8 del DL 74/2012 o altre carenze derivate da danni ovvero che tali carenze sono state risolte NON SI FA DISTINZIONE FRA EDIFICI DANNEGGIATI ED EDIFICI SANI

13 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 13/46 segue Circolare Emilia Romagna n. 2 del 12 giugno 2012 Ripropone l elenco delle carenze strutturali che devono essere risolte per ottenere il certificato in via provvisoria: 1. mancanza di collegamenti tra elementi strutturali verticali e elementi strutturali orizzontali e tra questi ultimi; 2. presenza di elementi di tamponatura prefabbricati non adeguatamente ancorati alle strutture principali; 3. presenza di scaffalature non controventate portanti materiali pesanti che possano, nel loro collasso, coinvolgere la struttura principale causandone il danneggiamento e il collasso

14 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 14/46 segue Circolare Emilia Romagna n. 2 del 12 giugno 2012 Consente per l esecuzione delle opere di cui ante per la soluzione delle 3 carenze strutturali elencate l applicazione delle procedure semplificate di cui al comma 6 dell art. 3 del DL 74/2012

15 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 15/46 segue Circolare Emilia Romagna n. 2 del 12 giugno 2012 Impone per entro 6 mesi dal 7 giugno 2012 la redazione di una verifica di sicurezza, secondo quanto disposto dalle NTC 2008 capitolo 8 (Le NTC 2008 definiscono la valutazione della sicurezza ) Qualora la verifica dia come esito un livello di sicurezza inferiore al 60% di quello richiesto per un edificio nuovo, nei successivi 18 mesi occorre attuare gli interventi per raggiungerlo ed ottenere il certificato di agibilità sismica

16 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 16/46 NTC Capitolo 8 (costruzioni esistenti) La Valutazione di sicurezza deve stabilire se: o l uso della costruzione possa continuare senza interventi; o l uso debba essere modificato (declassamento, cambio di destinazione e/o imposizione di limitazioni e/o cautele nell uso); o sia necessario procedere ad aumentare o ripristinare la capacità portante. Distinzione delle categorie di intervento: o o ADEGUAMENTO MIGLIORAMENTO Analisi, progettazione e definizione degli interventi effettuata secondo lo SLU (Stato Limite Ultimo)

17 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 17/46 NTC Capitolo 8 (costruzioni esistenti) Le costruzioni esistenti devono essere sottoposte a valutazione della sicurezza quando ricorra una delle seguenti circostanze: - riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa della struttura o di alcune sue parti dovuta ad azioni ambientali (sisma, vento, neve e temperatura), significativo degrado e decadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali, azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni), situazioni di funzionamento ed uso anomalo, deformazioni significative imposte da cedimenti del terreno di fondazione; - provati gravi errori di progetto o di costruzione; -cambio della destinazione d uso della costruzione o di parti di essa, con variazione significativa dei carichi variabili e/o della classe d uso della costruzione; - omissis La valutazione della sicurezza dovrà effettuarsi ogni qual volta si eseguano gli interventi strutturali di cui al punto 8.4, e dovrà determinare il livello di sicurezza prima e dopo l intervento.

18 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 18/46 NTC Capitolo 8 (costruzioni esistenti) ADEGUAMENTO (8.4.1) È fatto obbligo di procedere alla valutazione della sicurezza e, qualora necessario, all adeguamento della costruzione, a chiunque intenda: a) sopraelevare la costruzione; b) ampliare la costruzione mediante opere strutturalmente connesse alla costruzione; c) apportare variazioni di classe e/o di destinazione d uso che comportino incrementi dei carichi globali in fondazione superiori al 10%; resta comunque fermo l obbligo di procedere alla verifica locale delle singole parti e/o elementi della struttura, anche se interessano porzioni limitate della costruzione; d) effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente.

19 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 19/46 NTC Capitolo 8 (costruzioni esistenti) MIGLIORAMENTO (8.4.2) Rientrano negli interventi di miglioramento tutti gli interventi che siano comunque finalizzati ad accrescere la capacità di resistenza delle strutture esistenti alle azioni considerate. È possibile eseguire interventi di miglioramento nei casi in cui non ricorrano le condizioni specificate al paragrafo Il progetto e la valutazione della sicurezza dovranno essere estesi a tutte le parti della struttura potenzialmente interessate da modifiche di comportamento, nonché alla struttura nel suo insieme. RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE (8.4.3) In generale, gli interventi di questo tipo riguarderanno singole parti e/o elementi della struttura e interesseranno porzioni limitate della costruzione. Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere riferiti alle sole parti e/o elementi interessati e documentare che, rispetto alla configurazione precedente al danno, al degrado o alla variante, non siano prodotte sostanziali modifiche al comportamento delle altre parti e della struttura nel suo insieme e che gli interventi comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti.

20 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 20/46 NTC Capitolo 8 (costruzioni esistenti) PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E LA REDAZIONE DEI PROGETTI (8.4.2) Nelle costruzioni esistenti le situazioni concretamente riscontrabili sono le più diverse ed è quindi impossibile prevedere regole specifiche per tutti i casi. Di conseguenza, il modello per la valutazione della sicurezza dovrà essere definito e giustificato dal Progettista, caso per caso, in relazione al comportamento strutturale attendibile della costruzione, tenendo conto delle indicazioni generali di seguito esposte COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO O IN ACCIAIO Nelle costruzioni esistenti in cemento armato o in acciaio soggette ad azioni sismiche viene attivata la capacità di elementi e meccanismi resistenti, che possono essere duttili o fragili. omissis La plasticizzazione di un elemento o l attivazione di un meccanismo duttile in genere non comportano il collasso della struttura. segue

21 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 21/46 NTC Capitolo 8 (costruzioni esistenti) segue COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO O IN ACCIAIO I meccanismi fragili possono localizzarsi in qualsiasi punto della struttura e possono determinare il collasso dell intera struttura. L analisi sismica globale deve utilizzare, per quanto possibile, metodi di analisi che consentano di valutare in maniera appropriata sia la resistenza che la duttilità disponibile. L impiego di metodi di calcolo lineari richiede da parte del progettista un opportuna definizione del fattore di struttura in relazione alle caratteristiche meccaniche globali e locali della struttura in esame. omissis

22 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 22/46 NTC Capitolo 8 (costruzioni esistenti) CRITERI E TIPI D INTERVENTO Per tutte le tipologie di costruzioni esistenti gli interventi di consolidamento vanno applicati, per quanto possibile, in modo regolare ed uniforme. L esecuzione di interventi su porzioni limitate dell edificio va opportunamente valutata e giustificata, considerando la variazione nella distribuzione delle rigidezze e delle resistenze e la conseguente eventuale interazione con le parti restanti della struttura. Particolare attenzione deve essere posta alla fase esecutiva degli interventi, in quanto una cattiva esecuzione può peggiorare il comportamento globale delle costruzioni. omissis In generale dovranno essere valutati e curati gli aspetti seguenti: - riparazione di eventuali danni presenti; - riduzione delle carenze dovute ad errori grossolani; - miglioramento della capacità deformativa ("duttilità") di singoli elementi, - riduzione delle condizioni che determinano situazioni di forte irregolarità degli edifici, in termini di massa, resistenza e/o rigidezza, anche legate alla presenza di elementi non strutturali;

23 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 23/46 NTC Capitolo 8 (costruzioni esistenti) segue CRITERI E TIPI D INTERVENTO - riduzione delle masse, anche mediante demolizione parziale o variazione di destinazione d uso, - riduzione dell impegno degli elementi strutturali originari mediante l introduzione di sistemi d isolamento o di dissipazione di energia, - riduzione dell eccessiva deformabilità degli orizzontamenti, - miglioramento dei collegamenti degli elementi non strutturali, - incremento della resistenza degli elementi verticali resistenti, tenendo eventualmente conto di una possibile riduzione della duttilità globale per effetto di rinforzi locali; - realizzazione, ampliamento, eliminazione di giunti sismici o interposizione di materiali atti ad attenuare gli urti. - miglioramento del sistema di fondazione, ove necessario.

24 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 24/46 NTC Capitolo 8 (costruzioni esistenti) segue CRITERI E TIPI D INTERVENTO Per le strutture in c.a. ed in acciaio si prenderanno in considerazione, valutandone l eventuale necessità e l efficacia, anche le tipologie di intervento di seguito esposte o loro combinazioni: - rinforzo di tutti o parte degli elementi; - aggiunta di nuovi elementi resistenti, quali pareti in c.a., controventi in acciaio, etc.; - eliminazione di eventuali comportamenti a piano debole ; - introduzione di un sistema strutturale aggiuntivo in grado di resistere per intero all azione sismica di progetto; - eventuale trasformazione di elementi non strutturali in elementi strutturali, come nel caso di incamiciatura in c.a. di pareti in laterizio.

25 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 25/46 NTC Capitolo 8 (costruzioni esistenti) segue CRITERI E TIPI D INTERVENTO Infine, per le strutture in acciaio, potranno essere valutati e curati gli aspetti seguenti: - miglioramento della stabilità locale e flesso-torsionale degli elementi e globale della struttura; - incremento della resistenza dei collegamenti; - miglioramento dei dettagli costruttivi nelle zone dissipative e nei collegamenti trave-colonna; - introduzione di indebolimenti locali controllati, finalizzati ad un miglioramento del meccanismo globale di collasso.

26 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 26/46 PROCEDURE DA PREDISPORRE In base a quanto ora previsto dalle norme vigenti vanno predisposte, a cura di un TECNICO ABILITATO, le seguenti procedure ed indagini: (Prima fase: Certificazione di agibilità sismica provvisoria) 1. Sopralluogo e verifica della situazione dell immobile sia dal punto di vista formale che sostanziale. Il tecnico deve: a. reperire dal titolare della attività tutta la documentazione inerente l immobile (data di costruzione, permessi, progetto esecutivo, deposito strutture ecc.) per farsi un idea della situazione formale della costruzione; b. verificare a vista, anche con l ausilio di mezzi di sollevamento in quota avendo avuto cura di rimuovere provvisoriamente ogni impedimento materiale (controsoffitti, impianti, merci ecc.) eventuali danneggiamenti alle strutture provocati dal sisma; c. Nel caso di tipologia di fabbricato in cui non sia presente continuità tra gli elementi strutturali, verificare se sussistono le carenze strutturali di cui al comma 8 del D.L..

27 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 27/46 PROCEDURE DA PREDISPORRE In base a quanto ora previsto dalle norme vigenti vanno predisposte, a cura di un TECNICO ABILITATO, le seguenti procedure ed indagini: (Prima fase: Certificazione di agibilità sismica provvisoria) 2. Determinazioni successive alle verifiche di cui al punto 1. In base alle risultanze di cui al punto precedente il professionista può: a. rilasciare, in via provvisoria, il certificato di agibilità sismica solo nel caso in cui non siano presenti le carenze strutturali di cui ai punti b. e c. del punto 1; b. non procedere al rilascio del certificato, evidenziando in forma scritta al titolare della attività dei motivi che impediscono il rilascio di tale certificazione. 3. Individuazione degli interventi necessari per eliminare le carenze strutturali che impediscono il rilascio del certificato provvisorio di agibilità sismica. Il professionista redige un progetto di rafforzamento locale del fabbricato che ha l obiettivo di risolvere adeguatamente le carenze strutturali individuate al precedente punto 2.

28 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 28/46 PROCEDURE DA PREDISPORRE In base a quanto ora previsto dalle norme vigenti vanno predisposte, a cura di un TECNICO ABILITATO, le seguenti procedure ed indagini: (Prima fase: Certificazione di agibilità sismica provvisoria) 4. Individuazione di un piano di sicurezza adeguato per consentire l esecuzione dei lavori di risoluzione delle 3 carenze strutturali su edifici nei quali si svolgono processi produttivi a volte molto complessi. Individuazione delle eventuali fasi successive di intervento 5. Direzione dei lavori necessari per eliminare le carenze strutturali che impediscono il rilascio del certificato provvisorio di agibilità sismica. In base alle necessità ed alle richieste del titolare della attività, il professionista svolge le consuete prestazioni professionali connesse alla esecuzione di lavori (comunicazione avvio dei lavori, stima, appalto, d.l., contabilità ecc. ). 5. Rilascio del CERTIFICATO PROVVISORIO DI AGIBILITÀ SISMICA. Risolte adeguatamente le carenze strutturali individuate al punto 2, il professionista procede al rilascio del certificato provvisorio di agibilità sismica.

29 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 29/46 PROCEDURE DA PREDISPORRE In base a quanto ora previsto dalle norme vigenti vanno predisposte, a cura di un TECNICO ABILITATO, le seguenti procedure ed indagini: (Seconda fase: Valutazione della sicurezza) 7. VALUTAZIONE DI SICUREZZA. Il professionista effettua ai sensi delle norme tecniche vigenti (NTC 2008) e nel rispetto del contenuto dei commi 7, 9 e 10 dell art. 3 del DL, la valutazione di sicurezza per l immobile. 8. Individuazione degli interventi di miglioramento sismico eventualmente necessari per superare positivamente la verifica sismica. Il professionista redige il progetto di miglioramento sismico del fabbricato eventualmente necessario per raggiungere il livello minimo di sicurezza previsto dal comma 10 dell art. 3 del DL.. 9. Direzione dei lavori necessari per il miglioramento sismico del fabbricato. In base alle necessità ed alle richieste del titolare della attività, il professionista svolge le consuete prestazioni professionali connesse alla esecuzione di lavori (comunicazione avvio dei lavori, stima, appalto, d.l., contabilità ecc.).

30 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 30/46 PROCEDURE DA PREDISPORRE In base a quanto ora previsto dalle norme vigenti vanno predisposte, a cura di un TECNICO ABILITATO, le seguenti procedure ed indagini: (Seconda fase: Valutazione della sicurezza) 10. Rilascio del CERTIFICATO DI AGIBILITÀ SISMICA. Verificata la sicurezza del fabbricato (anche a seguito degli eventuali lavori necessari di miglioramento sismico) ai sensi delle norme tecniche vigenti e nel rispetto del contenuto dei commi 7, 9 e 10 dell art. 3 del DL, il professionista procede al rilascio del certificato di agibilità sismica. 11. Valutazione economica del danno. Redazione di perizia di stima dei danni ed eventualmente dei costi di adeguamento. N.B.: la certificazione di agibilità sismica NON ESISTE in nessuna normativa tecnica italiana; viene descritta una agibilità post sisma nel DM 5/5/2011 in relazione al rispistino di agibilità di edifici danneggiati da valutarsi con le schede AEDES N.B.: in taluni casi gli interventi messi in opera per la risoluzione delle 3 criticità provvisorie saranno da rivedere alla luce degli esiti della VALUTAZIONE DI SICUREZZA ex NTC 2008 cap. 8

31 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 31/46 TECNICI ABILITATI I tecnici abilitati a progettare, calcolare, effettuare la direzione lavori degli interventi di miglioramento/adeguamento parziale sopra descritti da realizzarsi su fabbricati situati in zona sismica sono unicamente TECNICI LAUREATI (INGEGNERI e ARCHITETTI) iscritti al rispettivo albo professionale Per la redazione delle schede AEDES i tecnici abilitati sono professionisti (INGEGNERI E ARCHITETTI) iscritti all albo che abbiano frequentato i corsi di prima emergenza organizzati dalla Protezione Civile L Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Emilia sta predisponendo un elenco fra i sui iscritti di PROFESSIONISTI ESPERTI nella progettazione, calcolo e Direzione Lavori di strutture

32 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 32/46 INTERVENTI TIPO

33 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 33/46 INTERVENTI TIPO

34 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 34/46 INTERVENTI TIPO

35 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 35/46 INTERVENTI TIPO

36 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 36/46 INTERVENTI TIPO

37 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 37/46 INTERVENTI TIPO

38 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 38/46 INTERVENTI TIPO

39 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 39/46 LINEE GUIDA RELUIS/CNI

40 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 40/46 LINEE GUIDA RELUIS/CNI

41 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 41/46 LINEE GUIDA RELUIS/CNI

42 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 42/46 LINEE GUIDA RELUIS/CNI

43 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 43/46 MODIFICHE PROPOSTE AL DL 74/2012 SUPERAMENTO DELLA CERTIFICAZIONE DI AGIBILITÀ SISMICA PER EDIFICI CHE NON ABBIANO SUBITO DANNI La certificazione di agibilità post sisma infatti è prevista nell ordinamento italiano dal DPCM 5 maggio 2011 che disciplina la entrata in vigore e detta le regole per la compilazione delle schede AEDES che sono documenti di verifica di edifici DANNEGGIATI REVISIONE DEI TERMINI PREVISTI Appare credibile un termine di 3/4 mesi per la realizzazione delle opere per l ottenimento della agibilità sismica provvisoria Si pensa congruo un termine di 12 mesi per la stesura della valutazione di sicurezza Per l esecuzione delle opere previste per il miglioramento/adeguamento definitivo (qualunque tipo di intervento o procedura sia imposto può configurare tempi e modi diversi) sono prevedibili 18/24 mesi

44 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 44/46 MODIFICHE PROPOSTE AL DL 74/2012 SUPERAMENTO DELL OBBLIGO DI MIGLIORAMENTO/ADEGUAMENTO RIFERITO AD AZIONI, CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE E SISMA (ANCHE PARZIALE) PREVISTI PER UN EDIFICIO NUOVO Gli edifici progettati, costruiti e collaudati prima della entrata in vigore della zonizzazione sismica che si trovino nel territorio di un comune all epoca della realizzazione non classificato sismico e che quindi non abbiano alla base del dimensionamento progettuale considerata nessuna spinta sismica difficilmente possono, a meno di interventi che ne stravolgano l impianto originario quasi fino alla demolizione e totale ricostruzione, avere disponibili risorse per sostenere le spinte sismiche oggi previste in fase di progetto dalle NTC 2008 qualsiasi sia la zona di pericolosità sismica di riferimento (4, 3, 2, 1) anche parzializzando le azioni e le accelerazioni al suolo di progetto INCENTIVAZIONI PER INTERVENTI DI ADEGUAMENTO (IMPOSTI O MENO) Incentivi di vario tipo (ad esempio fiscale sulla falsa riga di quelli vigenti per l edilizia residenziale) Si potrebbe perfino legare l incentivo alla percentuale di miglioramento raggiunto

45 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 45/46 CONCLUSIONI Il quadro normativo e decisionale è quanto mai confuso ci si può credibilmente attendere una serie di modifiche all atto della conversione in legge del DL 74/2012 I tempi per la progettazione e la realizzazione degli interventi imposti dal decreto non sono definibili in maniera univoca, si può comunque ragionevolmente parlare di 3/4 mesi per la fase provvisoria e 12/24 mesi per la fase successiva Le accelerazioni al suolo che si sono verificate durante le due scosse più intense (20 e 29 maggio 2012) pari a circa 0,35 g. sono tipiche di terremoti di 1 categoria e non di 3 come invece sono classificati i comuni terremotati Gli interventi sugli edifici esistenti molto difficilmente potranno comunque portare le caratteristiche del fabbricato in questione ad avere risorse paragonabili a quelle di un edificio nuovo per la resistenza al sisma Se si volesse impostare un processo virtuoso di miglioramento e consolidamento del panorama edilizio (produttivo, pubblico, residenziale, storico) sarebbe coerente farlo su tutto il territorio regionale e nazionale ma applicando tempistiche e modalità sostenibili

46 PRIME INDICAZIONI OPERATIVE 46/46 GRAZIE DELL ATTENZIONE dott. ing. Stefano Curli

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