AVICOLTURA ITALIANA E COSTI DI PRODUZIONE

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1 AVICOLTURA ITALIANA E COSTI DI PRODUZIONE Questo opuscolo, realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna e con la collaborazione di AERAC, riporta il risultato della ricerca sui costi di produzione del pollo da carne, del tacchino e delle uova in Emilia-Romagna nel Dopo una breve nota introduttiva sulle produzioni dell avicoltura europea, si esaminano i flussi di carni avicole in Italia per arrivare alla definizione del bilancio di approvvigionamento nazionale. Successivamente si illustra la metodologia adottata per il calcolo del costo di produzione e si espongono i risultati dell analisi dei dati tecnici ed economici dei campioni di allevamenti di polli e tacchini. L opuscolo prosegue con l analisi dei prezzi degli ultimi anni sui mercati italiani. Gli ultimi due capitoli sono dedicati alla dinamica della produzione, del consumo e dei prezzi delle uova a cui segue l analisi del costo di produzione. Edizione 2007 Produzione di carne avicola nell Unione Europea Produzione, consumo, import ed export in Italia Costo di produzione del pollo da carne e prezzo del pollo bianco pesante Costo di produzione del tacchino e prezzo del tacchino maschio Produzione, consumo, import ed export delle uova Costo di produzione delle uova PRODUZIONE DI CARNE AVICOLA NELL UNIONE EUROPEA Nel 2006 l accertamento in Europa di alcuni casi di contagio da influenza aviare del tipo H5N1 ha condizionato il mercato comunitario delle carni avicole. Nonostante si sia trattato di episodi isolati e per lo più limitati alla fauna selvatica, l allarmismo che ne è seguito è stato responsabile di un calo produttivo nell area Ue. La riduzione si è concentrata in particolare sui partner dell Europa occidentale, tra i quali i Paesi maggiormente colpiti sono stati l Italia, a causa del crollo dei consumi di carni avicole del primo semestre dell anno, e la Francia, per le restrizioni imposte alle esportazioni comunitarie sui principali mercati di destinazione. Le carni di pollo, che con 7,9 milioni di tonnellate costituiscono tre quarti della produzione di carni avicole della Ue, hanno accusato una flessione del 2,6%, proprio a causa del forte calo delle produzioni francesi e italiane. In Francia l influenza aviaria ha impresso un accelerazione al processo di contrazione produttiva che nel corso degli ultimi cinque anni ha fatto perdere quote significative al Paese. Nel caso di Gran Bretagna (+1%), Spagna (+0,5%) e Germania (+1,5%) la tendenza alla crescita non si è al contrario interrotta, seppure abbia conosciuto un rallentamento. In ragione del calo produttivo francese, la Polonia ha guadagnato la posizione di terzo produttore comunitario. Produzione di carne di pollo nell Unione Europea dal 2002 al 2006 Anni Var. Paesi / t %.000 t %.000 t %.000 t %.000 t % (%) Regno Unito , , , , ,7 1,0 Spagna , , , , ,3 0,5 Francia , , , , ,2-9,9 Germania 586 9, , , , ,3 1,5 Italia , , , , ,7-8,4 Olanda 620 9, , , , ,9-1,8 Belgio-Lussemburgo 290 4, , , , ,3-1,5 Portogallo 239 3, , , , ,9 0,0 Danimarca 190 3, , , , ,0-10 Grecia 160 2, , , , ,7-19,5 Altri 345 5, , , , ,8-5,6 UE , , , , ,9-3,2 Polonia , , , ,9 0,0 Ungheria 228 2, , , ,0 0,0 Repubblica Ceca 185 2, , , ,6-1,5 Altri 247 3, , , ,6-1,0 UE , , , ,0-2,6 Fonte: OFIVAL - Office National Interprofessionnel des Viandes, de l Elevage et de l Aviculture. Per quanto riguarda la produzione comunitaria di carni di tacchino, il 2006 ha confermato il trend negativo ormai in atto da diversi anni all interno della Ue. Il calo complessivo del 2% ha spinto la produzione al di sotto di 2 milioni di tonnellate. Nella sola Ue a 15

2 si rileva una flessione del 4,2% dovuta alla dinamica osservata non solo in Italia (-4,6%) e Francia (3,8%), ma in tutti i principali Paesi produttori. Per la Germania si rileva una diminuzione del 3,6%, mentre nel Regno Unito la contrazione è stata ancora più consistente. La Polonia ha consolidato il ruolo di terzo produttore comunitario conquistato nel 2005 dopo aver raggiunto i volumi produttivi dell Italia. Produzione di carne di tacchino nell Unione Europea dal 2002 al 2006 Anni Paesi t %.000 t %.000 t %.000 t %.000 t % Var. 2006/05 (%) Francia , , , , ,4-3,8 Germania , , , , ,4-3,6 Italia , , , , ,0-4,6 Regno Unito , , , , ,2-10,0 Portogallo 44 2,4 40 1,9 38 1,8 39 1,9 41 2,1 5,1 Olanda 48 2,6 20 0,9 32 1,5 31 1,5 26 1,3-16,1 Spagna 20 1,1 23 1,1 21 1,0 20 1,0 22 1,1 10,0 Belgio-Lussemburgo 6 0,3 5 0,2 6 0,3 7 0,3 7 0,4 0,0 Grecia 2 0,1 2 0,1 2 0,1 2 0,1 1 0,1-50,0 Altri 77 4,2 75 3,5 70 3,3 76 3,4 77 3,6 1,4 UE , , , , ,5-4,2 Polonia , , , ,7 0,0 Ungheria 120 5, , , ,3 22,9 Repubblica Ceca 18 0,9 19 0,9 13 0,6 9 0,5-30,8 Altri 81 3,8 81 3,8 81 4,0 81 4,1 0,0 UE , , , ,0-2,0 Fonte: OFIVAL - Office National Interprofessionnel des Viandes, de l Elevage et de l Aviculture. PRODUZIONE, CONSUMO, IMPORT ED EXPORT IN ITALIA La caduta dei consumi di carni avicole, iniziata alla fine del 2005 e protrattasi nei mesi successivi, è responsabile della pesante contrazione della produzione italiana del L offerta di carni avicole di origine nazionale (-6,2%) ha infatti toccato un minimo storico, scendendo al di sotto di 1,05 milioni di tonnellate. In particolare sono state le carni di pollo (-8,4%) a subire gli effetti più evidenti del sottoutilizzo della capacità produttiva. Smorzato l eco mediatico attorno al caso dell influenza aviaria, si è assistito ad un progressivo recupero dei consumi. Il risultato è stata una crescita su base annua del 2,4%, che si è concentrata quasi esclusivamente sugli acquisti di carni di pollo (+5%). Al contrario la domanda di carni di tacchino ha accusato una diminuzione del 3,5%, che si è aggiunta a quella ancora più consistente rilevata nel Nel complesso il consumo pro capite di prodotti avicoli si è lievemente ripreso dalla forte contrazione subita nell anno precedente, salendo da 16,7 a 17,0 kg (fonte UNA). La ripresa della domanda ha infine riportato il tasso di approvvigionamento al 106%, dopo che lo shock di mercato del 2005 l aveva temporaneamente spinto al 116%. Bilancio di approvvigionamento delle carni avicole in Italia dal 2004 al 2006 (.000 t) Indicatori di bilancio Var. 2006/05 (%) Polli di produzione nazionale 675,6 66,2 610,3-8,4 Tacchini di produzione nazionale 298,0 292,0 278,5-4,6 Altre specie avicole 160,9 160,2 160,0-0,1 Produzione interna di carni avicole 1.134, , ,8-6,2 Saldo imp.-exp. carni di pollo -36,5-48,2-54,6 13,3 Saldo imp.-exp. carni di tacchino -31,6-57,4-55,3-3,7 Saldo imp.-exp. altre specie 1,5 1,8 2,4 33,3 Saldo imp. - exp. di carni avicole -66,6-103,8-107,5 3,6 Consumi carni di pollo 639,1 573,0 602,4 5,1 Consumi carni di tacchino 266,4 231,7 223,6-3,5 Consumi altre specie avicole 162,4 162,0 163,8 1,1 Consumo carni avicole 1.067,9 966,7 989,8 2,4 Autoapprovvigionameto (%) 106,2 115,6 105,9-8,4 Fonte: UNA - Unione Nazionale dell Avicoltura. Escludendo le preparazioni, l import di carni di pollo ha mostrato una flessione in volume del 25%, sommando un totale di circa 12 mila tonnellate. In particolare il prodotto intero è calato del 16%, mentre le parti e le frattaglie sono diminuite di oltre il 26%, portandosi a tonnellate. Dopo aver conosciuto un vero e proprio ridimensionamento nel 2005, l import di carni di tacchino è continuato a scendere in modo consistente anche nel Complessivamente la contrazione è stata pari al 43,5%. 2

3 Import ed export di carni di pollo e di tacchino nel 2006 Prodotto Import Var. volumi Export t /05 (%) t.000 Var. volumi 06/05 (%) Polli e galline interi , ,0 Parti e frattaglie di pollo , ,1 Totale carni di pollo , ,2 Tacchini interi , ,1 Parti e frattaglie di tacchino , ,6 Totale carni di tacchino , ,1 Totale (*) , ,7 (*) Carni fresche, refrigerate e congelate, esclusi capi vivi e preparazioni. Fonte: ISTAT. Le esportazioni si sono mantenute stabili (-0,7%) in quanto la crescita del 2% delle carni di tacchino, salite ad un totale di oltre 61 mila tonnellate, ha compensato la contrazione del 3% accusata dall export di carni di pollo, che si è attestato a quasi 64 mila tonnellate. Escludendo il pollame vivo e i prodotti trasformati, il valore complessivo dell export di carni di pollo e tacchino è sceso da 225 a 207 milioni di euro, mentre il saldo positivo del commercio con l estero commercio è passato da 188 a 181 milioni di euro. COSTO DI PRODUZIONE DEL POLLO DA CARNE IN EMILIA-ROMAGNA NOTA METODOLOGICA I costi di produzione del pollo e del tacchino sono stati calcolati utilizzando i dati tecnici ed economici riscontrati presso 50 allevamenti operanti in Romagna, con gli animali allevati a terra su lettiera di paglia trinciata. La rilevazione dei dati è stata fatta avvalendosi di un questionario, il quale ha permesso di mettere in evidenza tutti i costi sostenuti dagli allevatori e di descrivere i loro investimenti. I costi di produzione possono essere distinti, in base alla loro determinazione, in costi espliciti e in costi calcolati: i primi sono rappresentati da veri e propri esborsi monetari, i secondi comprendono interessi ed ammortamenti di natura contabile e sono stati calcolati in base ai seguenti criteri: il calcolo degli interessi sugli investimenti è stato fatto utilizzando il saggio del 2% sul 50% del loro valore a nuovo, gli interessi sull anticipazione dei costi sono stati quantificati utilizzando un saggio del 2,8% per due mesi di tempo. Il calcolo degli ammortamenti è stato fatto sul 50% del valore a nuovo degli investimenti, applicando l aliquota del 3% per i fabbricati e del 12% per le attrezzature. COSTO DEL POLLO DA CARNE Il costo di produzione del pollo da carne negli allevamenti operanti in Emilia-Romagna nel 2006 è stato di 2,33 euro per capo (IVA compresa), pari a 0,95 /kg di carne prodotta. Rispetto al 2005 il costo del pollo è incrementato del 4,4%. L aumento deve essere attribuito al costo dei mangimi, che evidenziano un incremento del 7,7% rispetto al 2005, e alle spese energetiche, lievitate del 7,1%. Le altre voci di costo non registrano variazioni significative, ad eccezione delle spese legate alla gestione dell allevamento e, in particolare, all applicazione delle norme relative al benessere degli animali, che comportano un incremento dei capitali investiti per capo allevato. La voce che maggiormente incide sul costo di produzione è l alimentazione, con 0,51 /kg, che rappresenta quasi il 54% del totale. La seconda voce di costo è rappresentata dall acquisto dei pulcini, che risulta di 0,17 /kg di carne prodotta, pari al 18% del costo totale. Il lavoro, comprensivo della cattura dei polli, presenta un costo di 0,07 /kg e costituisce il 7,3% del costo totale. Costo di produzione del pollo da carne dal 2004 al 2006 Voci di costo /capo /kg % /capo /kg % /capo /kg % Pulcino 0,44 0,18 19,1 0,43 0,18 20,0 0,42 0,17 17,9 Alimentazione 1,28 0,52 55,3 1,17 0,47 52,2 1,26 0,51 53,7 Lavoro 0,12 0,05 5,3 0,12 0,05 5,6 0,12 0,05 5,3 Spese energetiche 0,11 0,05 5,3 0,14 0,06 6,7 0,15 0,06 6,3 Veterinario + medicinali 0,05 0,02 2,1 0,05 0,02 2,2 0,05 0,02 2,1 Altri costi di gestione 0,12 0,05 5,3 0,12 0,05 5,6 0,12 0,05 5,3 Cattura polli 0,04 0,01 1,1 0,04 0,01 1,1 0,05 0,02 2,0 Costi espliciti 2,16 0,88 93,6 2,07 0,84 93,4 2,17 0,88 92,6 Ammortamenti 0,10 0,04 4,3 0,10 0,04 4,4 0,10 0,04 4,2 Interessi 0,05 0,02 2,1 0,06 0,02 2,2 0,06 0,03 3,2 Costo totale 2,31 0,94 100,0 2,23 0,90 100,0 2,33 0,95 100,0 Caratteristiche tecniche degli allevamenti del campione Caratteristiche tecniche Peso finale dei polli (kg) 2,46 2,46 2,46 Cicli per anno (n.) 4,7 4,7 4,7 Polli per ciclo (n.) Mortalità nel ciclo (%) 6,0 6,0 6,1 Indice di conversione degli alimenti 2,1 2,1 2,0 3

4 PREZZO DEL POLLO BIANCO PESANTE Il timore di una possibile diffusione dell influenza aviaria di tipo asiatico anche in Europa ha prodotto effetti depressivi sul mercato dei broilers per tutto il primo quadrimestre del Solo a partire da maggio si è innescata un inversione di tendenza che è culminata nei mesi estivi su valori al di sopra delle medie stagionali dei due anni precedenti. La ripresa dei prezzi dei broilers è stata sostenuta dal ritorno degli acquisti domestici su livelli normali e dal calo della produzione ben al di sotto delle potenzialità produttive del comparto. Su base annua la media delle quotazioni del pollo bianco pesante, pari a 0,95 euro/kg, è risultata superiore del 12% rispetto alla media del 2005, che già aveva risentito degli sviluppi dell emergenza sanitaria scoppiata nel sud-est asiatico. Nei mesi di maggiore tensione di mercato il crollo dei consumi ha spinto l intero settore in uno stato di profonda crisi. Per tutto questo periodo i ricavi sono stati del tutto insufficienti a recuperare gran parte dei costi diretti di gestione. Superata l emergenza, l inversione del corso dei prezzi, saliti più dei costi di produzione, ha contribuito a ridare fiducia agli operatori. Il ritorno ad una condizione di equilibrio di mercato ha favorito il corso positivo delle quotazioni anche nella prima metà del I prezzi nei primi nove mesi dell anno hanno segnato una media di 1,15 euro/kg, il 25% in più in confronto allo stesso Fonte: elaborazioni CRPA su dati del Mercato avicunicolo di Forlì. periodo del E/kg COSTO DI PRODUZIONE DEL TACCHINO IN EMILIA-ROMAGNA Il costo di produzione del tacchino maschio nel 2006 è stato di 22,27 al capo, pari a 1,20 /kg di carne prodotta (IVA compresa). Il costo di produzione del tacchino femmina nel 2006 è stato di 7,97 al capo, pari a 0,97 /kg di carne prodotta (IVA compresa). Caratteristiche tecniche degli allevamenti del campione Caratteristiche tecniche Maschi Femmine Peso finale dei tacchini (kg) 18,5 8,2 Tacchini per ciclo (n.) Mortalità nel ciclo (%) 3,7 4,7 Indice di conversione degli alimenti 2,55 2,20 La voce di spesa che maggiormente incide sul costo di produzione della carne è l alimentazione, con 0,75 /kg nel caso dei maschi e 0,61 /kg per le femmine. La seconda voce di costo è rappresentata dall acquisto dei pulcini, che risulta pari a 0,14 /kg per i maschi e a 0,11 /kg per le femmine. Il minor costo dei tacchini femmina è da imputare al minor peso, il quale comporta un migliore indice di conversione alimentare. Rispetto al 2005 si nota per il costo di produzione un incremento del 5,3% per i maschi e al 5,9% per le femmine, dovuto all incremento del prezzo del costo di alimentazione (+ 7,5%) e dei prodotti energetici. Costo di produzione del tacchino dal 2004 al 2006 Voci di costo Maschi Femmine /capo /kg /capo /kg /capo /kg /capo /kg /capo /kg /capo /kg Pulcino 2,80 0,15 2,77 0,15 2,69 0,14 0,91 0,11 0,90 0,11 0,89 0,11 Alimentazione 14,13 0,76 12,93 0,70 13,90 0,75 5,14 0,63 4,68 0,57 5,05 0,61 Lavoro 0,88 0,05 0,89 0,05 0,90 0,05 0,31 0,04 0,31 0,04 0,32 0,04 Spese energetiche 0,81 0,05 0,98 0,06 1,09 0,06 0,28 0,04 0,34 0,04 0,38 0,05 Veterinario + medicinali 1,16 0,06 1,17 0,06 1,19 0,07 0,41 0,05 0,42 0,05 0,43 0,05 Altri costi di gestione 0,50 0,03 0,51 0,03 0,52 0,03 0,16 0,02 0,16 0,02 0,17 0,02 Cattura tacchini 0,59 0,03 0,59 0,03 0,60 0,03 0,21 0,02 0,21 0,03 0,21 0,03 Costi espliciti 20,87 1,13 19,84 1,07 20,89 1,13 7,43 0,91 7,02 0,86 7,45 0,91 Ammortamenti 0,69 0,04 0,69 0,04 0,70 0,04 0,25 0,03 0,26 0,03 0,26 0,03 Interessi 0,60 0,03 0,61 0,03 0,68 0,03 0,24 0,03 0,24 0,03 0,26 0,03 Costo totale 22,16 1,20 21,15 1,14 22,27 1,20 7,92 0,97 7,52 0,92 7,97 0,97 4

5 PREZZO DEL TACCHINO MASCHIO Il 2006 per il comparto dei tacchini ha rappresentato il terzo anno consecutivo di ribasso i cui effetti si sono aggiunti alle perdite causate dal mancato reddito per il prolungamento dei vuoti sanitari nei periodi di maggiore crisi dei consumi. L ondata di allarmismo legato all influenza aviaria ha infatti amplificato e prolungato gli effetti del ciclo negativo iniziato nel La media su base annua del prezzo del tacchino maschio pesante si è fermata al di sotto di 1 euro/kg, in calo del 3% rispetto al La ripresa nella seconda metà del 2006 è stata insufficiente a recuperare le conseguenze del crollo accusato nei primi mesi dell anno. Solo nel 2007 la tenuta della ripresa ha riportato i prezzi su valori ampiamente superiori alla media degli ultimi anni. L ultima crisi di mercato, legata al crollo congiunturale dei consumi di carni avicole, ha inferto un colpo durissimo alla redditività degli allevatori di tacchini già in forte sofferenza. I bilanci delle ultime due annate sono infatti i peggiori tra quelli che il comparto ha scontato in anni recenti. Nel 2006 all ulteriore calo dei prezzi si è aggiunto l effetto della crescita dei costi di produzione, che ha aggravato le perdite del comparto. (E/kg) Fonte: elaborazioni CRPA su dati del Mercato avicunicolo di Forlì. PRODUZIONE, CONSUMO E PREZZI DELLE UOVA IN ITALIA Nel 2006 sono state prodotte in Italia 12 miliardi e 835 milioni di uova, appena lo 0,4% in meno rispetto all anno precedente (fonte UNA). Calcolate da bilancio, il numero di uova e di equivalenti in prodotti a base di uova immesse al consumo è salito a 12 miliardi e 725 milioni, segnando un aumento dello 0,8% (+107 mila pezzi). Il consumo pro capite è cresciuto da 218 a 219 uova. La contrazione delle esportazioni ha determinato una riduzione del saldo positivo del commercio con l estero. I volumi delle importazioni sono invece rimasti sui livelli dell anno precedente, per cui la capacità di approvvigionamento del comparto non ha subito variazioni di rilievo, mantenendosi sopra il limite dell autosufficienza. Bilancio di approvvigionamento delle uova in Italia dal 2004 al 2006 Indicatori di bilancio t milioni pezzi t milioni pezzi t milioni pezzi Produzione interna Saldo import-export Consumo Autoapprovvigionamento (%) 101,3 101,3 100,9 Fonte: UNA - Unione Nazionale dell Avicoltura. In particolare sono diminuite sensibilmente le esportazioni di uova in guscio, scese da 253 a 129 milioni di pezzi. Nel 2006 è calato anche l export di uova sgusciate, tuorli ed albumine che ha sommato un totale di poco più di 15 mila tonnellate rispetto alle 20 mila tonnellate esportate nel Per quanto riguarda le importazioni, gli acquisti dall estero di uova in guscio si è stabilizzato intorno ai 179 milioni di pezzi. Si è registrato invece un aumento dell import di albumi, passato da a tonnellate, in buona parte compensato dalla riduzione degli acquisti di tuorli e uova sgusciate, per un totale di circa tonnellate (-22%). COSTO DI PRODUZIONE DELLE UOVA IN EMILIA-ROMAGNA NOTA METODOLOGICA Il costo di produzione delle uova è stato calcolato utilizzando i dati tecnici ed economici riscontrati presso 15 allevamenti operanti in Romagna con galline allevate in gabbia. La rilevazione dei dati è stata fatta avvalendosi di un questionario, il quale ha permesso di mettere in evidenza tutti i costi sostenuti dagli allevatori e di descrivere i loro investimenti. I costi di produzione possono essere distinti, in base alla loro determinazione, in costi espliciti e in costi calcolati: i primi sono rappresentati da veri e propri esborsi monetari, i secondi comprendono interessi ed ammortamenti di natura contabile e sono stati calcolati in base ai seguenti criteri: il calcolo degli interessi sugli investimenti è stato fatto utilizzando il saggio del 2% sul 50% del loro valore a nuovo, gli interessi sull anticipazione dei costi sono stati quantificati utilizzando un saggio del 2,8% per sei mesi di tempo. Il calcolo degli ammortamenti è stato fatto sul 50% del valore a nuovo degli investimenti, applicando l aliquota del 3% per i fabbricati e del 12% per le attrezzature. 5

6 COSTO DI PRODUZIONE DELLE UOVA Il costo di produzione per cento uova negli allevamenti operanti in Emilia-Romagna nel 2006 è stato di 7,31 euro (IVA compresa). Caratteristiche tecniche degli allevamenti del campione Caratteristiche Dati tecnici Peso medio uova (g) 64 Uova prodotte in un anno (migliaia) Presenza media galline (n.) Produttività media giornaliera per gallina (%) 82 Tecnica di allevamento In gabbie sovrapposte La voce che maggiormente incide sul costo di produzione delle uova è l alimentazione, con 3,63 /per 100 pezzi prodotti, che rappresenta il 49,7% del totale. La seconda voce di costo è rappresentata dall acquisto delle pollastre, che risulta di 1,88 /per 100 uova prodotte, pari al 25,7% del totale. Rispetto al 2005 il costo di produzione è incrementato del 4,5% a seguito dell incremento del prezzo dei mangimi (+ 7,7%), dei prodotti energetici (+ 12%) e dell aumento del costo del denaro. Costo di produzione di 100 uova dal 2004 al 2006 Voci di costo /100 pezzi % /100 pezzi % /100 pezzi % Pollastre 1,93 27,1 1,93 27,6 1,88 25,7 Alimentazione 3,60 50,5 3,37 48,1 3,63 49,7 Lavoro 0,40 5,5 0,40 5,8 0,41 5,6 Spese energetiche 0,42 6,0 0,50 7,2 0,56 7,7 Veterinario + medicinali 0,03 0,5 0,04 0,5 0,03 0,5 Altri costi di gestione 0,26 3,6 0,26 3,7 0,27 3,6 Costi espliciti 6,64 93,2 6,50 93,0 6,78 92,8 Ammortamenti 0,30 4,2 0,30 4,3 0,31 4,2 Interessi 0,19 2,6 0,19 2,7 0,22 3,0 Costo totale 7,13 100,0 6,99 100,0 7,31 100,0 PREZZO DELLE UOVA I prezzi all ingrosso delle uova (L da 63 a 73 grammi), pari a 0,85 euro/kg, hanno segnato nel 2006 un aumento del 15% (Mercato Avicunicolo di Forlì). L andamento dei listini sul mercato italiano ha seguito la tendenza al rialzo di gran parte delle altre piazze europee. Gli effetti sui consumi di uova provocati dall accertamento in Europa di casi di influenza aviaria sono stati infatti limitati e circoscritti ai primi mesi dell anno. Il corso successivo delle quotazioni è stato sostenuto dalla condizione di sostanziale equilibrio tra la produzione, in calo in quasi tutti i principali Paesi produttori comunitari, ed i consumi. E/kg Fonte: elaborazioni CRPA su dati del Mercato avicunicolo di Forlì. C.R.P.A. notizie Direttore Responsabile Adelfo Magnavacchi. Testi e realizzazione grafica di Kees De Roest, Eugenio Corradini, Claudio Montanari. Revisione testi di Magda Schiff. Stampa Tecnograf - Reggio Emilia. Ogni riproduzione, integrale o parziale, deve essere autorizzata dal CRPA 6

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