2011 Italian Upstream Forecast. Pietro Cavanna Presidente Settore Idrocarburi e Geotermia Assomineraria

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1 2011 Italian Upstream Forecast Pietro Cavanna Presidente Settore Idrocarburi e Geotermia Assomineraria 1

2 SETTORE IDROCARBURI E GEOTERMIA Assomineraria è l organizzazione confindustriale dell industria mineraria e petrolifera, il cui Settore Idrocarburi e Geotermia rappresenta in Italia il 100% della produzione ed oltre il 98% della ricerca di idrocarburi, lo stoccaggio del gas e la produzione elettrica da fonte geotermica. Le Associate sono attualmente 24 (+ 60% negli ultimi cinque anni) con ca addetti ad altissimo know how specialistico. ANSCHUTZ ITALIANA PETROLI (Milano-USA) APPENNINE ENERGY (Roma-UK) ASCENT RESOURCES ITALIA (Roma-USA) BG ITALIA (Milano-UK) COMPAGNIA GENERALE IDROCARBURI (Roma) EDISON (Milano) ENEL PRODUZIONE (Roma) ENI (S. Donato Milanese, MI) ENIMED (Gela, CL) ESSO ITALIANA (Roma-USA) FOREST CMI (Roma-USA) GAS PLUS ITALIANA (Parma) GEOGASTOCK (Paderno Franciacorta, BS) ITALMIN EXPLORATION (Roma) MEDOILGAS ITALIA (Roma-UK) NORTHERN PETROLEUM (Roma-UK) PETROCELTIC ITALIA (Roma-Irlanda) PETROREP ITALIANA (Milano-Francia) SHELL ITALIA E&P (Roma-Olanda) SOCIETA IONICA GAS (Ortona, CH) STOGIT (S. Donato Milanese, MI) SVILUPPO RISORSE NATURALI (Roma-Usa) TOTAL E&P ITALIA (Roma-Francia) VEGA OIL (Roma) Sono inoltre associate 100 Imprese che forniscono beni e servizi con tecnologia d avanguardia alle compagnie petrolifere. Queste imprese occupano oltre addetti ed hanno un fatturato superiore ai 15 miliardi di, prevalentemente sui mercati esteri. 2

3 A seguire alcuni dati essenziali per inquadrare la situazione dell upstream in Italia: produzione nazionale e riduzione della bolletta energetica risultati dell Esplorazione trend degli investimenti riserve accertate e potenziale residuo Le slides che seguono segnalano sostanzialmente una condizione di progressivo appesantimento che necessita di nuovi impulsi e di adeguati interventi normativi che consentano di valorizzare le importanti disponibilità residue di idrocarburi del sottosuolo italiano. 3

4 Produzione di Petrolio (prevalentemente a terra!) 37,3 Mbbl 2010* * Stima 4

5 Produzione di Gas Naturale (prevalentemente a mare!) 8,0 GSm * * Stima 5

6 Produzione nazionale e riduzione della bolletta energetica ( ) Italia - La produzione nazionale di gas e petrolio ed il conseguente risparmio sulla fattura energetica 25,0 Produzione nazionale PETROLIO Produzione nazionale GAS Stima riduzione Bolletta Energetica Milioni di Tep Milioni di tep 20,0 15, Milioni di Milioni di Euro 10, , (Stima) - 6

7 I RISULTATI DELL ESPLORAZIONE MARE OLIO MARE GAS TERRA OLIO TERRA GAS Numero ritrovamenti * 2010 * Dati MSE-UNMIG * Nel 2009 e 2010 non risulta alcun ritrovamento 7

8 ITALIA: INVESTIMENTI E&P IDROCARBURI (M )

9 ATTIVITA PREVISTE NEL 2011 [solo E&P (escluso Stoccaggio), solo Associati Assomineraria] Onshore Offshore Totale Investimenti M Survey Geofisici 2 D km ,0 Survey Geofisici 3 D kmq ,2 Pozzi esplorativi n ,2 Pozzi di coltivazione e sviluppo n ,4 Nuove Strutture di produzione n ,0 Work Over Side Track Chiusure n ,3 Tot. 570,1 9

10 Riserve accertate & Riserve Potenziali Residue GAS (GSm 3 ) DA SCOPRIRE 150 DA PRODURRE DA SCOPRIRE DA PRODURRE OLIO (Mbbl) PRODOTTE PRODOTTE 1060 Totale accertate: 865 GSm 3 Totale accertate: Mbbl Fonti: ENI, IHS & ASSOMINERARIA Un potenziale minerario tra i primi a livello europeo 10

11 Alle difficoltà che negli ultimi 15 anni hanno ostacolato le prospettive dell upstream, si è aggiunta nell agosto del 2011 una modifica del Codice dell Ambiente (D.Lgs 128) stabilita dal Parlamento sull onda emotiva dell incidente del Golfo del Messico. Con una specifica norma, si è introdotto il divieto di svolgere attività di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi non solo all'interno delle aree marine e costiere protette, ma anche in un raggio di ben 12 miglia marine dal perimetro esterno di tali aree e, limitatamente agli idrocarburi liquidi, nella fascia marina compresa entro 5 miglia marine dalle linee di base delle acque territoriali lungo l'intero perimetro costiero nazionale. Tale provvedimento incide in modo drammatico sullo svolgimento delle attività in mare e produce i seguenti effetti negativi: Drastica riduzione dell attività di esplorazione e produzione in Italia, con conseguente diminuzione delle riserve già accertate in campi in produzione e di prossima produzione, quantificata in almeno 200 milioni di boe (22 miliardi di mc di gas e oltre 60 milioni di barili di petrolio). Mancata valorizzazione di riserve esplorative possibili e di potenziale residuo, per un ammontare stimabile in almeno 500 milioni di boe (ovvero almeno un quarto del potenziale italiano, stimato fino a 200 miliardi di mc di gas e fino a 1 miliardo di barili di petrolio. 11

12 Sensibile calo del contenimento della bolletta energetica italiana per effetto della produzione interna (valutato nel 2010 in 4,2 miliardi di euro), e conseguente necessità di maggiori importazioni di gas (valutate in oltre 2 miliardi di mc/anno). Sul fronte del gettito fiscale, il solo settore Esplorazione & Produzione per le attività svolte in Italia contribuisce alla fiscalità per oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro l anno, compreso le royalties e i canoni. Con l'entrata in vigore del provvedimento si prevede una riduzione del gettito fiscale di circa il 50% nell'arco di tre-quattro anni. Riduzione conseguente degli investimenti in tecnologie e servizi forniti dalle imprese italiane, con un crollo degli ordinativi stimabile in circa 3-4 miliardi di euro nell'arco dei prossimi anni, se non ancora più rilevante a causa di un possibile rapido abbandono degli investimenti in territorio italiano da parte degli investitori internazionali. Oltre alla cancellazione degli investimenti nel nostro Paese l impatto del provvedimento può assumere conseguenze dirette gravissime -- licenziamenti, chiusura, fallimenti -- per alcune aziende particolarmente esposte su progetti che rischiano la cancellazione e sui quali, in alcuni casi, sono già stati investiti decine di milioni di euro. 12

13 Impatto del DLgs 128 su Permessi e Concessioni vigenti (indagine Assomineraria) TITOLI ABILITATIVI RILASCIATI AL 26 AGOSTO 2010 E POTENZIALMENTE IMPATTATI DAL D.LGS. 128/2010 CONCESSIONI DI COLTIVAZIONE ISTANZE DI CONCESSIONE PERMESSI DI RICERCA TOTALE TITOLI IMPATTATI OLIO GAS OLIO GAS OLIO GAS PARCHI NAZIONALI E REGIONALI, AREE MARINE PROTETTE, RISERVE NATURALI SIC e ZPS TOTALE In aggiunta a questi Titoli, vanno considerate le Istanze di Permesso interessate dal Decreto (circa 30) 13

14 Cosa fanno gli Operatori? Gli operatori del settore sono certi che l'effettivo impatto di questa nuova norma vada ben oltre l'intenzione del Governo di rispondere all'esigenza di tutelare l'ambiente (obiettivo peraltro pienamente condiviso dall'industria) ed anzi metta a repentaglio questa stessa tutela. Al fine di evitare un danno ed un pericolo certamente non voluti, Operatori e Imprese dell'indotto si sono mobilitate per un intervento correttivo a brevissimo termine che garantisca efficacemente l ambiente marino e permetta nel contempo la continuazione in piena sostenibilità dell attività estrattiva di gas naturale e petrolio. La ridefinizione del quadro normativo ambientale consentirà al Governo di indirizzare invece di respingere gli investimenti internazionali e di salvaguardare il proprio peso negoziale nei confronti degli altri Paesi mediterranei la cui attività offshore si svolge spesso a poche miglia dalle nostre coste. 14

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