PROGETTARE L ASSETTO IDROGEOLOGIC

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1 PROGETTARE L ASSETTO IDROGEOLOGIC ARMANDO ZAMBRANO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE INGEGNERI COORDINATORE DELLA RETE DELLE PROFESSIONI TECNICHE TORINO, 13 GIUGNO 2017

2 IL CNI E #ITALIASICURA La Struura di missione #ItaliaSicura contro il dissesto Idrogeologico e per lo sviluppo delle infras idriche ha scelto la strada della prevenzione superando la logica delle emergenze. #ItaliaSicura, riconoscendo il ruolo essenziale delle competenze degli ingegneri in materia di preve ha nominato il Presidente CNI in qualità di loro rappresentante all interno della Cabina di Reg Struura di Missione. Cabina di regia

3 #ITALIASICURA E L INGEGNERIA Il CNI, consapevole che il piano straordinario di interven% pianifica% da #ItaliaSicura rappresent un occasione irripebile per affrontare i numerosi e gravi problemi di rischio idrogeologico del n paese e per meere a disposizione ulteriori strumen conoscivi e proposte operave a suppor A)vità della struura di missione ha chiesto la collaborazione di altri importan gruppi di lavoro e organizzazioni dell ingegner ORDINI TERRITORIALI; ASSOCIAZIONI DI INGEGNERI COMPETENTI SUL TEMA; FACOLTÀ DI INGEGNERIA; RPT; CENTRI DI RICERCA.

4 Gruppo di lavoro CNI Geotecnica Gruppo di lavoro CNI Assemblea dei Presiden% Gruppo di lavoro RPT S.I.A. CoPI SIFET IAGIG GNIG CUGRI CIMID

5 Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti Conservato Consiglio Nazionale dei Chimici Consiglio dell Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Foresta Consiglio Nazionale dei Geologi Consiglio Nazionale Geometri e Geometri laureati Consiglio Nazionale degli Ingegneri Collegio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari laureati Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati Consiglio dell Ordine Nazionale dei Tecnologi alimentari

6 L APPORTO SINERGICO DEL CNI E DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI DELL INGEGNERIA HA PRODOTTO:

7 I RISULTATI Linee guida per la valutazione dei proge) per gli interven% di mi%gazione del rischio idrogeologico Proposte per la semplificazione affidamento incarichi professionali per interven% di mi%gazione del rischio idrogeologico Linee guida per la ges%one sostenibile e di riduzione del rischio da fenomeni di dissesto territoriale (Centro studi CONAF) Potenziamento della formazione di ingegneri altamente specializza% nella progeazione e direzione di opere di ingegneria struurale geotecnica ed idraulica, da porre a disposizione della Struura di missione e degli en% appaltan%

8 LINEE GUIDA SU VALUTAZIONE PRELIMINARE PROGETTI 1/2 In un quadro di risorse limitate è necessario delineare una strategia complessiva pluriennale con il duplice obie)vo di aprire al più presto quan% più can%eri possibile (per superare i ritardi accumula%) e assicurare che le opere da realizzare siano caraerizzate da una qualità progeuale di livello adeguato. Per fare ciò occorre dis%nguere due fasi: Fase A, rela%va ad un orizzonte limitato nel quale è più rilevante il caraere di urgenza e gli aspe) qualita%vi possono ridursi al minimo essenziale Fase B, rela%va ad un periodo successivo nel quale gli standard qualita%vi devono migliorare sensibilmente.

9 LINEE GUIDA SU VALUTAZIONE PRELIMINARE PROGETTI 2/2 Le Linee guida si riferiscono agli interven di Fase A, che devono essere realizza% in tempi brevi e che in qualche caso sono già in fase di progeazione. I criteri di fase A sono semplici, compa%bili con uso spedi%vo e definiscono gli standard minimi di acceazione di un progeo. Si riferiscono ad aspe) specifici, non sempre adeguatamente norma%, che tuavia sono di par%colare rilevanza per garan%re l efficacia dell intervento ai fini della mi%gazione del rischio (criteri di non esclusione). Le linee guida di fase A si riferiscono a opere di difesa dalle alluvioni e dai disses% sulla rete idrografica e opere di difesa cos%era.

10 EMERGENZA IDROGEOLOGICA: SEMPLIFICAZIONE AFFIDAMENTI SERVIZI DI PROGETTAZIONE TECNICA 1/2 Art. 9 del DL 133/2014 introduceva semplificazione degli affidamen% di lavori rela%vi ad interven% di mi%gazione dal rischio idrogeologico in deroga alla procedure ordinarie previste dal Dlgs 163/2006 Obie)vo del legislatore era di consen%re la veloce realizzazione dei lavori per i quali era prevista l estrema urgenza. Non erano previste analoghe misure di semplificazione per l affidamento di servizi di ingegneria ed architeura Il provvedimento puntava alla progeazione affidata ai dipenden% interni alla Pa In realtà il provvedimento non escludeva il ricorso a professionis esterni alla pubblica amministrazione come i liberi professionis%

11 EMERGENZA IDROGEOLOGICA: SEMPLIFICAZIONE AFFIDAMENTI SERVIZI DI PROGETTAZIONE TECNICA 2/2 Per superare i dubbi si suggeriva l emanazione di una circolare che chiarisse le modalità di snellimento delle procedure per gli affidamen% dei servizi di ingegneria e architeura Art. 7 del Dl 133/2014 puntava alla progeazione ed esecuzione dei lavori (appalto integrato). Nel documento si delineavano i limi dell appalto integrato che produceva una limitazione della concorrenza e una forte posizione di debolezza del proge)sta nei confron% dell appaltatore Per semplificare le procedure rela%ve alla fase di progeazione nel documento si suggeriva il ricorso all accorpamento del progeo definivo all esecuvo, prevedendo la possibilità di accedere ai finanziamen% con il progeo preliminare, consentendo una più ampia partecipazione della amministrazioni pubbliche ai bandi finanzia% con fondi nazionali e comunitari.

12 LINEE GUIDA PER LA GESTIONE SOSTENIBILE E DI RIDUZION DEL RISCHIO DA FENOMENI DI DISSESTO TERRITORIALE Un ulteriore elemento di cricità nel tema del dissesto idrogeologico è dovuto alla complessiva disarcolazione dell uso del suolo dal punto di vista agricolo e forestale. La carenza di presidio e manutenzione del territorio, delle sistemazioni idrauliche agrarie e forestali e delle strade secondarie ha determinato fenomeni costan% di collasso territoriale

13 LINEE GUIDA PER LA GESTIONE SOSTENIBILE E DI RIDUZIONE DEL RISCHIO DA FENOMENI DI DISSESTO TERRITORIALE Nelle linee guida si propone di stabilire un set di parametri ecosistemici e paesaggisci per innestare comportamen% virtuosi di nuove forme di presidio del territorio. La strategia di gesone del territorio nei prossimi 50 anni dovrà, pertanto necessariamente prevedere il riuso funzionale dei terreni agricoli e forestali abbandona, insieme con la riqualificazione paesaggis%ca ed iden%taria dei luoghi.

14 LINEE GUIDA #ITALIASICURA Le Linee guida per le avità di programmazione e progeazione degli interven per il contrasto del rischio idrogeologico a cura di #ItaliaSicura integrano e sintezzano tu# i contribu pervenu nella fase preparatoria dai diversi rappresentan% del gruppo di lavoro. La versione 2.0 delle linee guida è pubblicata nel sito di #ItaliaSicura ed è un file ancora aperto ai contribu% e ai suggerimen% del mondo professionale e dei tecnici che a diverso %tolo sono impegna% nel seore degli interven% struurali per la riduzione del rischio idrogeologico.

15 POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE DEGLI INGEGNERI NELLA PREVENZIONE DEL RISCH Oltre alla stesura dei documen% sopra cita%, Il CNI, nell o)ca di potenziare la formazione degli ingegneri sui temi della prevenzione del rischio da dissesto idrogeologico, ha chiesto al CINID (Consorzio interuniversitario per l idrologia) di organizzare un corso di formazione a distanza dal %tolo La progeazione delle opere di difesa dalle alluvioni e dalle frane A %tolo esemplifica%vo, di seguito si riportano sinte%camente alcuni contenu% del corso (ancora in fase di predisposizione).

16 I CONTENUTI DEL CORSO Il corso prevede diverse unità dida)che i cui contenu% faranno riferimento : al ruolo delle diverse competenze ingegneris%che (Approccio interdisciplinare) per la prevenzione del rischio alla descrizione di alcuni even% catastrofici accadu% in Italia, analizzando il loro impao e l efficacia delle opere di difesa preesisten% (Catastrofi idrogeologiche ); alla traazione, con disegni, immagini e filma% delle possibili opere che possono essere realizzate per la difesa dalla frane e dalle inondazione, descrivendo aspe) funzionali e contes% nei quali è possibile una loro u%lizzazione (Opere di sistemazione ).

17 I CONTENUTI DEL CORSO alla descrizione di alcuni casi di interven% complessi e ar%cola%, compos% da più opere tra loro integrate che hanno richiesto un approccio organico e integrato in fase di iden%ficazione delle soluzioni progeuali (Strategie di intervento e Master plan). alla descrizione dei principi norma%vi che governano la progeazione delle opere di sistemazione idrogeologica da quelle di caraere più generale a quelle più specifiche (Contesto normavo). all Illustrazione del tema delle analisi della compa%bilità ambientale delle opere (Compabilità ambientale) ai contenu% essenziali dei piani che a livello territoriale devono accogliere la realizzazione delle opera (Strumen della pianificazione territoriale) inoltre, a studi e indagini propedeu%che, all uso degli Open Data, di Google Earth e del sogware Free Gis (Open Data e so+ware)

18 GRAZIE

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