LE BONIFICHE DELLE AREE DISMESSE: RAPPORTI TRA LA DIMENSIONE URBANISTICA E AMBIENTALE

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1 Nctm LE BONIFICHE DELLE AREE DISMESSE: RAPPORTI TRA LA DIMENSIONE URBANISTICA E AMBIENTALE Avv. Ada Lucia De Cesaris Avv. Ka@a Zulber@

2 Il quadro di riferimento Decreto 3 aprile 2006, n. 152 (T.U.A.); le Regioni. 2

3 I di bonifica si in: Ø Procedimento ordinario, ex 242 T.U.A.; Ø ex 242 bis e 249 T.U.A.. 3

4 Procedimento ordinario ex art

5 Fasi del procedimento ordinario di bonifica: 1. Comunicazione: agli Ø al verificarsi di un evento potenzialmente in grado di contaminare il sito; Ø all a\o di individuazione di contaminazioni storiche che possano ancora comportare rischi di aggravamento della situazione di contaminazione. 5

6 2. Indagine ambientale preliminare: misure di prevenzione; indagine preliminare sui parametri ogge\o dell inquinamento, volta a verificare il livello delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC)*; in assenza di superamento delle CSC il procedimento è concluso con autocer@ficazione, ferme restando le a`vità di verifica degli en@ nei successivi 15 giorni. *questo adempimento non si applica nel caso di even@ avvenu@ anteriormente all entrata in vigore della parte quarta del D. lgs. 152/2006, ma manifesta@si successivamente a tale data, in assenza di rischio immediato per l ambiente e la salute pubblica. 6

7 3. Piano di Cara\erizzazione: va presentato agli entro 30 giorni dalla comunicazione (o unitamente alla comunicazione nel caso di contaminazioni storiche in assenza di rischio per salute o ambiente); autorizzazione conferenza di servizi nei 30 giorni successivi; l autorizzazione cos@tuisce assenso per tu\e le opere connesse alla cara\erizzazione e sos@tuisce tu\e le autorizzazioni, concessioni, pareri, nulla osta da parte della PA. 7

8 Ø concentrazioni > CSR: il procedimento di bonifica prosegue presentando un proge\o di bonifica 8 4. A\uazione cara\erizzazione e Analisi di Rischio Sito Specifica AdR Procedura finalizzata alla determinazione delle Concentrazioni Soglia di Rischio (CSR) sito specifiche; approvata in CdS entro 60 giorni, a seguito dell istru\oria in contraddi\orio con il sogge\o responsabile. Ø concentrazioni < CSR: il procedimento di bonifica avviato si conclude con l approvazione dell AdR;

9 5. Proge\o di Bonifica: Nel caso in cui l AdR dimostri valori di concentrazione superiori alle CSR deve essere presentato, entro sei mesi successivi, un proge\o che individui: Ø gli interven@ da realizzare nel sito; Ø le tecnologie applicabili; Ø i cos@ ed i tempi previs@ per la bonifica; Ø possibili fasi. Il proge\o deve essere approvato in CdS entro 60 giorni dalla sua presentazione. L autorizzazione sos@tuisce tu\e le autorizzazioni, concessioni, pareri, nulla osta da parte della PA. 9

10 6. di avvenuta bonifica: accerta il completamento degli di bonifica e la conformità di essi al proge\o approvato, sulla base di una relazione tecnica predisposta dall ARPA territorialmente competente. 10

11 di bonifica Ø Art. 242 bis procedura semplificata per le operazioni di bonifica; Ø Art. 249 aree contaminate di rido\e dimensioni; 11

12 Procedimento semplificato ex art. 242 bis Obie`vo: riduzione della contaminazione ad un livello uguale o inferiore ai valori di CSC per la matrice suolo; applicabile a si@ di qualsiasi dimensione e complessità (compresi SIN), Ø ai procedimen@ in corso al 25 giugno 2014, data di entrata in vigore del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91 (che ha introdo\o questo procedimento). Non applicabile nel caso di contaminazione di falda (in tal caso il procedimento da seguire è quello ordinario). 12

13 segue La cara\erizzazione e il proge\o di bonifica non sono so\opos@ ad approvazione, l operatore è responsabile della veridicità dei da@ e delle informazioni forni@, ai sensi dell art. 21 della l. 241/90. Proge\o per fasi, in caso di si@ superiori a mq. 13

14 segue La bonifica ex art. 242 bis deve concludersi entro 18 mesi (salva eventuale proroga non superiore a 6 mesi). Ul@ma@ gli interven@, l interessato presenta il piano di cara\erizzazione, così da poter verificare il conseguimento dei valori di concentrazione soglia di contaminazione della matrice suolo, per la specifica des@nazione d uso. Il piano è approvato nei successivi 45 giorni. 14

15 Procedimento semplificato ex art. 242 bis 15

16 Procedimento ex art. 242 Procedimento ex art. 242 bis 16

17 Procedimento semplificato ex art. 249 (Allegato 4 alla Parte quarta del D. lgs. 152/2006. Si applica ai si@ di rido\e dimensioni* o nel caso di even@ accidentali che interessino aree circoscri\e di superficie non superiore a metri quadri, anche nell ambito di si@ industriali. *È discusso cosa si debba intendere per rido\e dimensioni, tu\avia, il procedimento è generalmente applicato a si@ di superficie di circa mq. 17

18 Procedimento ex art

19 Sogge` 1.Responsabile della contaminazione. In accordo con il principio di derivazione europea chi inquina paga, il sogge\o obbligato a realizzare gli interven@ di bonifica e a sostenerne i cos@ è il sogge\o responsabile della contaminazione. 19

20 2.Proprietario incolpevole. È il sogge\o proprietario dell area ma non responsabile della contaminazione. Qualora rilevi il superamento delle CSC deve comunicarlo alle amministrazioni e a\uare le misure di prevenzione. Non è obbligato a realizzare gli interven@ di bonifica. 20

21 segue Se provvede spontaneamente alla bonifica, ha diri\o di rivalersi nei del responsabile dell inquinamento per le spese sostenute e per l eventuale maggior danno subito. La sua area è garanzia degli interven@ realizza@ d ufficio. 21

22 3. Gestore dell area. È il sogge\o che ha in carico l area ma diverso dalla proprietà. Qualora rilevi il superamento delle CSC deve comunicarlo alle amministrazioni competen@ e a\uare le misure di prevenzione. Non è obbligato a realizzare gli interven@ di bonifica. 22

23 Può essere il proprietario incolpevole o un terzo che subentra successivamente nella proprietà ed ha interesse alla realizzazione della bonifica. 2 temi: 4. Sogge\o interessato. Ø in che rapporto si pone con l amministrazione; Ø qual è il suo impegno con il responsabile dell inquinamento dal punto di vista priva@s@co, qualora abbia acquistato l area essendo consapevole della contaminazione (si veda Cassazione Civile, sez. 1, n /2011). 23

24 3. L amministrazione. È tenuta a bonificare nel caso in cui il sogge\o responsabile della contaminazione non provveda o non sia individuabile e non provvedano né il proprietario del sito, né altri sogge` interessa@. Deve individuare il sogge\o responsabile e rivalersi nei suoi confron@. Gli interven@ d ufficio cos@tuiscono onere reale e sono assis@@ da privilegio speciale immobiliare sulle aree. 24

25 Sui sogge` non responsabili non grava alcun obbligo di intraprendere la bonifica, la loro è una mera facoltà. Intrapresa la bonifica, si discute se abbiano l obbligo di portarla a termine. Si veda sentenza del Tar Lombardia n. 1768/

26 con a`vità in esercizio Messa in sicurezza È finalizzata a minimizzare o ridurre il rischio per la salute pubblica e per l ambiente a livelli di acce\abilità, mediante tecniche che siano compa@bili con il proseguimento delle a`vità produ`ve svolte nell ambito del sito stesso. 26

27 Bonifica e riqualificazione urbanis@ca. Il legislatore come incen@va la realizzazione degli interven@ di bonifica da parte dei priva@? La legislazione nazionale non prevede la possibilità di scomputare gli oneri di bonifica dal costo delle opere di urbanizzazione. L ar@colo 16 del D.P.R. 380/2001 individua, infa`, tra le opere di urbanizzazione secondaria solo le costruzioni e gli impian@ des@na@ alla bonifica di aree inquinate. 27

28 La regione Lombardia ha previsto, invece, che i cos@ rela@vi alla bonifica di si@ contamina@ possano essere scomputa@ dal costo delle opere di urbanizzazione secondaria per l importo corrispondente al 50% del loro ammontare, salva la facoltà per i comuni, di amme\ere lo scomputo per quote ulteriori, in considerazione della rilevanza della bonifica (art. 21, comma 5, L. r. 26/2003). N.B. L incen@vo è limitato al caso in cui de\e opere interessino Si@ di Interesse Nazionale. 28

29 Bonifica connessa alla pianificazione dell area. Consiglio di Stato, Sez. V, 16 Marzo 2016, n Nel procedimento di bonifica si deve tenere conto della aggiornata al momento dell approvazione degli Solo in questo modo si recupera una reale fruizione del bene, salvaguardando la condizione dinamica del territorio. Consiglio di Stato, Sez. V, 16 Marzo 2016, n

30 Indagine ambientale preliminare obbligatoria Art.10 Regolamento Edilizio del comune di Milano. Devono essere sempre so\oposte ad Indagine Ambientale Preliminare: a) le aree e gli immobili dove storicamente siano state svolte a`vità industriali in genere o ineren@ il deposito, il commercio e l u@lizzo di sostanze pericolose da conver@re a des@nazioni d'uso diverse o da riqualificare, mantenendo la funzione produ`va; b) le aree e gli immobili con des@nazioni produ`ve, industriali o ar@gianali da conver@re a usi residenziale, verde pubblico o assimilabili (nidi, scuole, etc.); c) le aree ogge\o di piani urbanis@ci a\ua@vi e strumen@ di programmazione negoziata, le aree assogge\ate a permesso di costruire convenzionato ove siano previste cessioni di aree al Comune, nonché tu\e le aree ogge\o di cessione a per@nenza indire\a, anche se non ricorrono le condizioni di cui alle le\ere a) e b); d) le aree già so\oposte a procedimen@ di cara\erizzazione o bonifica, ove la nuova des@nazione prevista preveda requisi@ di qualità più stringen@ di quelli accerta@.

31 LE NOSTRE SEDI MILANO Via Agnello, Milano Tel Fax SHANGHAI 28th Floor, Hong Kong Plaza 283, Huaihai Zhong Road Shanghai Tel Fax ROMA Via delle Qua\ro Fontane, Roma Tel Fax LONDON St Michael's House 1 George Yard, Lombard Street EC3V 9DF London tel. +44 (0) fax +44 (0) BRUSSELS Avenue de la Joyeuse Entrée, Brussels Tel. +32 (0) Fax +32 (0)

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