Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato prencipe Galeotto, nel quale si contengono cento novelle in diece dì dette da sette donne e da tre

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2 Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato prencipe Galeotto, nel quale si contengono cento novelle in diece dì dette da sette donne e da tre giovani uomini

3 Il titolo Il capolavoro di Boccaccio si apre con questa didascalia, in cui è sintetizzato il significato del titolo e la struttura dell opera. Il titolo Decameron, ovvero deca ēmerõn ( dal greco dieci giorni), richiama fin da subito il fatto che si tratti di una raccolta di novelle (cento) raccontate nell arco temporale di dieci giornate.

4 prencipe Galeotto Questo nome è un allusione al verso dantesco Galeotto fu il libro e chi lo scrisse che attribuisce il ruolo di intermediario, o d aiutante, d amore tra Paolo e Francesca al romanzo Lancelot.

5 Così Boccaccio, come il Lancelot, per amore delle donne, vuole aiutarle contribuendo con le sue novelle ad alleviarne le pene d amore.

6 Il fine e il pubblico dell opera L autore aveva dunque presente innanzitutto il pubblico femminile, a cui dedica l opera, ma non solo: egli si rivolgeva anche ai mercanti e agli intellettuali. Le donne e i mercanti saranno appunto fin da subito i suoi lettori più entusiasti a fronte di una tiepida accoglienza, invece, tra gli intellettuali, che riscopriranno l opera solo un secolo e mezzo più tardi.

7 La struttura dell opera Dopo il proemio, in cui vi è la dedica alle donne, comincia la Prima giornata. Le novelle, dieci per ogni giornata, sono racchiuse in una cornice, in cui compiano dieci giovani che, a turno, espongono il loro racconto. A sua volta, la cornice è racchiusa da una supercornice il cui protagonista e narratore è Boccaccio stesso che espone le proprie opinioni.

8 La cornice L autore immagina che un martedì di primavera del 1348, mentre infuria la peste a Firenze,

9 sette giovani donne si incontrino nella chiesa di Santa Maria Novella. Poco dopo capitano nella chiesa tre giovani, loro amici ( e innamorati ciascuno di una ragazza).

10 Insieme decidono di sottrarsi all atmosfera opprimente della città e all immoralità dilagante, ritirandosi in un bel palazzo di campagna.

11 Qui decidono di passare un breve periodo di allegria e serenità, intrattenendosi tra conversazioni, canti, danze e novelle.

12 In contrasto con la degradazione morale e civile, con il caos prodotto dalla peste a Firenze, il loro modo di vivere, ispirato a modelli di comportamento raffinati e aristocratici, rispecchia nobili costumi e si svolge all insegna dell ordine.

13 Ogni giornata viene eletto un re o una regina, il cui compito è quello di organizzare la giornata e di stabilire il tema delle novelle, che deve sempre essere diverso. Alla fine di ogni giornata uno dei novellatori intona una canzone. Solo uno dei giovani, Dione, ottiene il privilegio di parlare su un tema libero e sempre per ultimo.

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15 La permanenza in campagna dura due settimane ma le giornate dedicate alle novelle sono dieci, perché il venerdì e il sabato sono riservati alla penitenza e a pratiche devote.

16 Le dieci giornate

17 Giornate Re o regina Tema I Pampinea Libero II Filomena La fortuna III Neifile L ingegno IV Filostrato amori infelici V Fiammetta Amori felici VI Elissa Motti di spirito e arguzie VII Dioneo Beffe ai mariti VIII Lauretta Altre beffe IX Emilia Libero X Panfilo Liberalità e magnificenza

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19 I nomi dei dieci novellatori nascondono sempre un significato profondo legato al carattere di ciascun personaggio, secondo la credenza diffusa del nomen omen. -Alcuni di questi nomi richiamano i protagonisti delle opere giovanili di Boccaccio (es. Fiammetta è il nome della donna amata da Boccaccio, già presente nel Filocolo) -Altri, invece, sono allusioni letterarie ad opere altrui (ad esempio Lauretta, riferimento a Laura, donna amata da Petrarca

20 All inizio di ogni giornata c è una premessa che introduce il tema e recupera il racconto della cornice, con la vicenda dei dieci giovani. Ogni novella, a sua volta, è preceduta da una breve didascalia,in cui è riassunto il suo contenuto.

21 La supercornice L autore è a sua volta l undicesimo novellatore, e l unico novelliere: oltre ad essere il vero artefice del racconto, inventando i personaggi e le novelle, egli interviene direttamente nell opera in diversi modi: -esponendo le proprie opinioni -raccontando egli stesso una novella, la centunesima ( cento più una)

22 Con questa novella si infrange così la regola del numero cento, da sempre ritenuto emblema di perfezione e richiamato nella Commedia ( i cento canti). Non è l unica eccezione del Decameron perché ci sono anche quelle delle giornate senza tema, di Dioneo (l unico che può parlare su un tema libero).

23 La composizione Boccacio iniziò a scrivere l opera dopo la fine della peste a Firenze del 1348, quindi dai primi mesi del Non c è certezza, invece, sulla data in cui l opera fu finita, collocabile nel 1351 o nel 1353.

24 Eccezionalmente abbiamo il manoscritto autografo dell autore (codice Hamilton 90) Conservato nella Biblioteca di Stato di Berlino.