Politiche microeconomiche
|
|
- Enrichetta Cattaneo
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Politica economica (A-D) Sapienza Università di Rome Politiche microeconomiche Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma
2 La politica microeconomica Mira a realizzare obiettivi di efficienza ed equità operando (a seconda dei casi) per: Assicurare esistenza e funzionamento dei mercati Correggere i fallimenti del mercato Correggere la distribuzione del reddito e fornire i beni meritori (fallimenti del mercato in senso lato) Nota: rivedere i lucidi dei fallimenti microeconomici!
3 Prima parte Assicurare esistenza e funzionamento dei mercati
4 Nozick: lo stato minimale Mercato esercizio dei diritti individuali Il compito fondamentale dello Stato non è quello di perseguire forme di eguaglianza sostanziale (Stato sociale), ma di limitarsi unicamente a quelle di eguaglianza formale (Stato liberale) Lo stato deve limitarsi ad alcuni compiti minimi: attribuzione diritti difesa giustizia Queste minime attività comportano comunque costi (finanziati con tassazione)
5 Diritti di proprietà I diritti di proprietà hanno rilevanza per efficienza (Coase), ma anche per equità (effetti distributivi) Specifica area di rilevanza per i diritti di proprietà: Governo societario (corporate governance): poteri di azionisti di maggioranza, di minoranza e gruppo di controllo, manager Non è importante soltanto l attribuzione astratta, ma anche la garanzia del loro rispetto
6 Stato liberale: fondamenti Stato liberale si fonda sull idea che Il sistema capitalistico sia efficiente: assenza di fallimenti del mercato (visione radicale) Che lo Stato sia inefficiente nel correggere le imperfezioni: fallimenti dello stato Comunque, accordo generale su due funzioni minime che uno Stato dovrebbe svolgere 1) garantire l'esercizio della proprietà 2) assicurare il funzionamento del mercato
7 Seconda parte Correggere fallimenti del mercato
8 Interventi microeconomici Imposte e sussidi (disincentivare/incentivare) Regolamentazione Politiche di supporto alla concorrenza Legislazione antimonopolistica In presenza di esternalità Controllo dei prezzi Produzione pubblica (impresa pubblica) Attribuzione dei diritti di proprietà
9 Incentivi e disincentivi Servono a alterare i comportamenti per favorire la realizzazione dell efficienza (o dell'equità) Sono imposte positive o negative e sussidi Esempi di sussidi delle imprese: Credito di imposta Contributo in conto interessi Contributo in conto capitale Possibile traslazione. Ad esempio nel caso delle delle imposte: differenza tra soggetto percosso e inciso
10 Regolamentazione Controllo diretto dello stato (o altro ente pubblico) sul comportamento di operatori privati. Riguarda sia attività legislativa sia amministrativa. Ha specifici ambiti di applicazione. Obiettivi: Favorire innovazione Difesa e disciplina della concorrenza Controllo esternalità (negative e positive) Forme di regolamentazione (esempi) Diritti d autore, brevetti; Ambiente; Entrata e concorrenza effettiva; legislazione antimonopolistica; Tariffe e prezzi; Informazione dei consumatori e qualità dei prodotti
11 Regolamentazione: Rischi Controllo diretto dello stato (o altro ente pubblico) sul comportamento di operatori privati. Riguarda sia attività legislativa sia amministrativa. Rischi della regolamentazione Favorire interessi sezionali Tariffe a favore dei produttori invece che dei consumatori (lobby) Diritti d autore che ostacolano la diffusione della conoscenza Licenze e protezione dalla concorrenza
12 Controllo dei prezzi Obiettivi Fissare prezzi minimi (proteggere i redditi) Fissare prezzi massimi (politica anti monopolistica) Non è alternativa alla legislazione antimonopolistica
13 Modalità di attuazione Si consideri che: Prezzo = costo medio + margine unitario di profitto Margine profitto = tasso di rendimento х capitale investito Si può fissare: a) Il margine di profitto b) Il tasso di rendimento sul capitale (profitto/capitale) c) Il prezzo massimo (price cap) Problemi Con a) le imprese possono gonfiare i costi medi Con b) sovracapitalizzazione (effetto Averch-Johnson) Con c) occorrono informazioni molto attendibili sui costi.
14 Versione dinamica del price cap Si consente l aumento del prezzo secondo la formula: tasso di inflazione meno miglioramento previsto della produttività Problema di fondo: Perché il controllo dei prezzi riduca gli extraprofitti senza scoraggiare l investimento occorre informazione accurata sui costi delle imprese Per limitare le asimmetrie informative si ricorre alla yardstick competition (confronto di performance e costi di più imprese benchmark *doccia fredda / fine-tuning])
15 Impresa pubblica Può raggiungere in linea di principio molti obiettivi di politica economica Nei mercati monopolistici può astenersi dal perseguire extra-profitti Produrre i beni pubblici Da alcuni anni si è molto ridotta l estensione delle imprese pubbliche (privatizzazioni) Una delle ragioni: la sua inefficienza (vera o presunta)
16 Inefficienze vere e presunte Perdite con monopolio naturale non inefficienza Costi medi decrescenti perdite per efficienza allocativa Le imprese pubbliche possono assicurare l efficienza in settori che non riescono a combinare efficienza e profitti Spesso operano nei settori meno redditizi, disertati dai privati. Esempio: servizio universale della posta o rami secchi delle ferrovie Cause di inefficienza vere: Incentivi perversi del management; Clientelismo; Trasferimento dei costi eccessivi sui privati; Assenza vincolo di bilancio; Numero eccessivo di obiettivi e scarsa trasparenza; Debole capacità di innovazione
17 Impresa pubblica e privata Confronto con le imprese private Esperienza italiana: diverse fasi (peggioramento dopo gli anni 70) Preferibile regolamentare le imprese private piuttosto che ricorrere all impresa pubblica? Problema il regolatore potrebbe avere incentivi distorti ( cattura del regolatore) Conta la qualità della burocrazia
18 Impresa pubblica e privata Confronto con le imprese private Esperienza italiana: diverse fasi (peggioramento dopo gli anni 70) Preferibile regolamentare le imprese private piuttosto che ricorrere all impresa pubblica? Problema il regolatore potrebbe avere incentivi distorti ( cattura del regolatore). Conta la qualità della burocrazia. Per che vuole approfondire, ma non per l esame!
19 Interventi microeconomici mirati Mercati non concorrenziali Politiche per la concorrenza (effettiva e potenziale) Legislazione antimonopolistica Monopolio naturale, beni pubblici, asimmetrie informative Produzione pubblica Sussidi/Regolamentazione Esternalità Regolamentazione Imposte (o sussidi) piguviane Attribuzione dei diritti di proprietà
20 Politiche di supporto alla concorrenza La concorrenza nei mercati può essere: Potenziale (contendibilità) Effettiva
21 Politiche di supporto alla concorrenza La concorrenza nei mercati può essere: Potenziale (contendibilità) Rimuovere ostacoli a entrata e uscita dal mercato Controllare le attività strategiche delle imprese Problema: difficile azzerare i costi irrecuperabili. Effettiva
22 Esempio: Caso Microsoft La Microsoft detiene l 80% del potere di mercato dei sistemi operativi grazie a Windows Tuttavia essa sostiene di non poter praticare un prezzo di monopolio a causa dei concorrenti, dei potenziali entranti, della possibilità che i consumatori continuino ad utilizzare le vecchie versioni del software Sostiene che la quota di mercato da monopolista non corrisponda ad un effettivo potere di monopolio Questa distinzione è basata sul fatto che il software è un bene durevole, le vendite correnti subiscono la concorrenza di quelle passate
23 Politiche di supporto alla concorrenza La concorrenza nei mercati può essere: Potenziale (contendibilità) Effettiva a) Suddividere il monopolio in (molte) imprese indipendenti Monopolista costretto a dividersi in più imprese indipendenti (AT&T, 1982 Microsoft, 2000). Problema: le imprese in cui si divide il monopolio possono avere costi medi più elevati (sub additività). b) Concorrenza per il mercato (franchising) Monopolista chi offre di più in un asta (es.: licenze UMTS). Obiettivo: far pagare anticipatamente al monopolista una somma il più possibile vicina alla rendita che otterrà. Problemi: rischio di collusione / disegnare aste efficaci
24 Esempio: servizi di pubblica utilità Nel campo dei servizi di pubblica utilità, in Europa misure per estendere le aree di mercato dove far operare la concorrenza (favorendo nuove entrate, disaggregando produttori in posizioni dominanti) autorità di regolamentazione Ad esempio, in Italia sono operative dal 1997 due importanti autorità indipendenti. Autorità per l Energia Elettrica e il Gas le Garanzie nelle Comunicazioni
25 Legislazione anti-monopolistica Obiettivi: Tutelare la libertà economica Controllare il potere economico e politico Accrescere l efficienza allocativa Rispetto all efficienza allocativa: Evitare accordi o intese tra imprese oligopolistiche Evitare abuso di posizione dominante Evitare fusioni o acquisizioni di controllo (takeover) che riducano la concorrenza
26 La legislazione antimonopolistica Nata negli Stati Uniti (Sherman Act, 1890) Europa: nel trattato istitutivo 1960 (art. 81, 82, 88) Introdotta in Italia soltanto nel 1990 La normativa comunitaria prevale su quelle nazionali. Si occupa solo di casi rilevanti per il commercio tra gli stati membri (sostanzialmente escluso il settore dei servizi), purché di dimensione superiore ad una soglia minima La normativa italiana è complementare a quella comunitaria (più di quella francese e britannica, orientate a difendere le grandi imprese nazionali) L applicazione della legge autorità garante per concorrenza e mercato (anti trust) salvo che per il credito (Banca d'italia)
27 La legislazione comunitaria Per sanzionare le imprese si tiene conto di Mercato rilevante (aspetti merceologici, geografici, soprattutto: sostituibilità della domanda) Posizione dominante (capacità effettiva di tenere comportamenti non concorrenziali elementi oggettivi) Abuso di posizione dominante (elementi soggettivi) Divieto di aiuti di stato (falsano la concorrenza) Vietati aiuti alle esportazioni o a investimenti Permessi Aiuti regionali (aree depresse) Aiuti orizzontali (specifiche attività: ricerca e sviluppo) Aiuti settoriali (settori ben individuati)
28 Esempio: interlocking directorates Esempio: il reticolo delle Assicurazioni (2004) Negli USA il Clayton Act proibisce l interlocking directorates per le imprese che operano nello stesso settore (Fonte Carbonai, Di Bartolomeo, 2006)
29 Un altro esempio Il social network dei consigli d amministrazione delle società italiane quotate Fonte Casaleggio Associati (2004 )
30
31 Random pricing vs price discrimination
32 Monopolio naturale regolato e non Che cosa possono fare le politiche pubbliche? Ci sono due risposte comuni 1. Una è la proprietà pubblica, anche se le imprese pubbliche possono essere mal gestite. 2. Un altra risposta sempre più comune è la regolamentazione dei prezzi. Un prezzo massimo imposto su un monopolista non crea scarsità se non è fissato ad un livello troppo basso. Resta sempre aperta l opzione di non fare nulla; il monopolio è negativo, ma la cura può essere peggiore della malattia.
33 Esternalità, beni pubblici: politiche Esternalità divergenza tra costo privato e costo sociale (o tra utilità privata e utilità sociale) a causa di costi (o benefici) esterni. Consideriamo solo le esternalità negative Le politiche in caso di esternalità Tassazione pigouviana / sussidi come incentivi all eliminazione delle diseconomie Permessi (o diritti) negoziabili Regolamentazione (comando e controllo)
34 Tassazione pigouviana Consiste nel rendere costosa l'attività che genera esternalità in modo da scoraggiarla, rendendo conveniente il comportamento socialmente efficiente. Similmente i sussidi possono essere usati per rendere meno costose attività che generano esternalità positive (benficio privato netto < sociale) in modo tale da incoraggiarle. Pigou
35 Permessi Negoziabili Si crea il mercato dell'attività che genera Coase esternalità negative chi le genera deve disporre di un permesso, che salvo assegnazioni gratuite dovrà comprare in un apposito mercato La quantità complessiva di permessi è decisa dall'autorità politica e dovrebbe corrispondere all ottima produzione o emissione di esternalità Usati per l applicazione dell accordo di Kyoto del 1997 sulla riduzione delle emissioni di gas serra Fondamento teorico: Teorema di Coase
36 Regolamentazione Si impongono norme rigide e si controlla che siano rispettate. Le norme sono dirette a vietare i comportamenti che generano esternalità negative e in genere consistono nella fissazione di standard quantitativi da rispettare Se sono disponibili tutte le informazioni: tasse (o sussidi o permessi negoziabili) possono essere equivalenti In assenza: la regolamentazione è meno efficiente. A parità di riduzione dell esternalità può costare di più alle imprese
37 Valutazione e confronti Con regolamentazione e permessi negoziabili si è più certi dell ottenimento del risultato (esempio: determinata riduzione dell inquinamento); con le tasse ognuno si comporta come meglio ritiene Tasse e permessi consentono di ottenere determinati risultati (esempio: data riduzione inquinamento) con minori costi complessivi per coloro che devono cambiare comportamento (cost effectiveness). Problemi seri di coordinamento internazionale in presenza di problemi ambientali globali e più in generale di beni pubblici globali (o beni comuni transnazionali)
38 Produzione di beni pubblici Problemi con il finanziamento e produzione beni pubblici Livello della produzione Finanziamento della produzione Soggetto che produce (produzione effettiva)
39 Produzione di beni pubblici Problemi con il finanziamento e produzione beni pubblici Livello della produzione Finanziamento della produzione Soggetto che produce (produzione effettiva) Rispetto ai primi due punti (connessi: free riding) Ricorso a metodi per determinare la disponibilità a pagare per il bene pubblico e quindi la quantità da produrre (dati i costi) Attribuzione del compito di finanziare la produzione a qualche soggetto pubblico
40 Produzione di beni pubblici Problemi con il finanziamento e produzione beni pubblici Livello della produzione Finanziamento della produzione Soggetto che produce (produzione effettiva) Rispetto al terzo punto Il soggetto che finanzia non deve necessariamente coincidere con quello che produce Impresa pubblica o privata? Rilevanza anche dalla capacità di controllo del pubblico sull'attività del privato
41 Politiche di second best Distorcere l economia per curare le distorsioni! Il problema di Patrizio
42 Politiche di second best Un po più seriamente Distorcere l economia per curare le distorsioni? No distorsioni first best, ma non è detto che molte distorsioni siano peggio di poche Se non si possono eliminare tutte, un provvedimento inefficiente può migliorare il benessere correggendo un altra inefficienza Esempio: Agevolare con sussidi un impresa è distorsivo, ma può allentare le inefficienze dei mercati finanziari consentire e consentire una maggiore crescita nel medio periodo
43 Esempio (più complicato) L introduzione di un dazio protettivo in un settore X: Effetti: P rel. (P X /P Y ), prod., cons., gettito, import. Come vedremo è distorsiva (riduce il benessere). Economia a due settori Manifattura (competitivo) dove si è importatori netti Energia (monopolistico) dove si è esportatori netti P E /P M troppo alto per via della distorsione monopolistica Dazio nella manifattura distorsione, ma in parte compensa la distorsione del monopolio: riducendo il prezzo relativo P E /P M (ovvero P M /P E ). Effetto netto?
44 Terza parte Beni meritori e distribuzione del reddito
45 Paternalismo Non è detto che si possa considerare l individuo il miglior giudice del suo benessere. Ad esempio: Genitori e figli? Quando questo avviene potrebbe essere giustificato il paternalismo (il decisore è un altro: lo Stato) Giustificazioni del paternalismo: l individuo non ha informazioni essenziali per scegliere l individuo non segue un processo decisionale razionale
46 Beni meritori I beni che sono oggetto di scelte paternalistiche (giustificate) sono detti meritori. Esempi: obbligo scolastico obbligo di allacciare le cinture di sicurezza obbligo di portare il casco proibizionismo conservazione dei beni culturali Le stesse misure (vincoli all azione individuale) potrebbero essere giustificate sulla base delle esternalità (ma diverso fondamento teorico)!!!
47 Beni meritori e intervento pubblico Legislativo obbligo scolastico obbligo di allacciare le cinture di sicurezza obbligo di portare il casco proibizionismo Sostituzione dello Stato al consumatore spese per la conservazione dei beni culturali Sostegno all editoria
48 Distribuzione Equità Significato di equità Secondo teorema dell economia del benessere Secchio bucato di Okun
49 First, second best e trade off Se valgono i teoremi dell economia del benessere esiste separazione tra efficienza ed equità si ragiona in condizioni di first best tuttavia 1) le condizioni per i mercati concorrenziali si verificano difficilmente si ragiona in condizioni di second best 2) non esiste un sistema redistributivo lump sum ossia imposte/trasferimenti compiti redistributivi (secondo teorema) senza creare distorsioni trade-off tra efficienza ed equità
50 Secchio bucato (Okun) Trade-off tra efficienza ed equità Impossibile effettuare delle ridistribuzioni tramite imposte eque che non compromettano l efficienza Esempio Fette diverse della torta redistribuzione Ipotesi alternativa della sinergia (Schotter): l equità può aumentare la produttività e la partecipazione 2 3 Le fette ora sono uguali ma la torta è più piccola
51 Un esempio Può verificarsi il caso in cui maggiore equità comporti anche maggiore efficienza? Lottare contro l esclusione sociale può portare a ridurre la criminalità e quindi ad aumentare il benessere e ridurre i costi per la difesa della proprietà privata
La regolamentazione: un introduzione
La regolamentazione: Definizione Regolamentazione: misura di controllo diretto con la quale lo Stato, o altro ente pubblico disciplina il comportamento degli operatori sui mercati 1 La regolamentazione:
DettagliLA POLITICA MICROECONOMICA I
capitolo 6-1 LA POLITICA MICROECONOMICA I LA POLITICA MICROECONOMICA MIRA A REALIZZARE OBIETTIVI DI EFFICIENZA ED EQUITA OPERANDO (A SECONDA DEI CASI) PER: ASSICURARE ESISTENZA E FUNZIONAMENTO DEI MERCATI
DettagliControllo dei prezzi e politiche in presenza di esternalità
Controllo dei prezzi e politiche in presenza di esternalità B) Regolamentazione B6) Prezzi controllo prezzi e politiche x esternalità 2 POLITICHE MICROECONOMICHE rimedi ai fallimenti del mercato politiche
DettagliIl processo di industrializzazione in Italia e l intervento pubblico
Il processo di industrializzazione in Italia e l intervento pubblico La legislazione antimonopolista Gli strumenti di politica economica: protezioni, sussidi, diritti esclusivi, salvataggi, svalutazioni
DettagliFallimenti microeconomici del mercato
Fallimenti microeconomici del mercato ISTITUZIONI: Mercato: sistema economico composto di individui che agiscono ognuno per perseguire i propri interessi Stato: istituzioni orientate a interessi collettivi
DettagliTeoremi fondamentali dell economia del benessere
Teoremi fondamentali dell economia del benessere La concorrenza è socialmente efficiente? E possibile affermare che la concorrenza (perfetta) è socialmente efficiente secondo una determinata nozione di
DettagliGiustificazione dell intervento pubblico
Giustificazione dell intervento pubblico Giustificazione dell intervento pubblico Oggetto: Analizzare i contributi della teoria economica per spiegare gli interventi pubblici a livello microeconomico Giustificazione
DettagliEconomia del benessere
Politica economica (A-D) Sapienza Università di Rome Economia del benessere Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma Economia del benessere Analizzando l equilibrio di mercato concorrenziale
DettagliLe cause dell intervento pubblico in economia
Le cause dell intervento pubblico in economia Attività fondamentali: definire i diritti di proprietà e garantire il rispetto dei contratti I fallimenti del mercato: concorrenza insufficiente beni pubblici
DettagliLa struttura verticale dei mercati. Master in Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale. Modulo di Economia Industriale e Settoriale
Master in Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale Modulo di Economia Industriale e Settoriale Dott.ssa Marcella Scrimitore Parte quarta 1 La struttura verticale dei mercati Ogni settore ha una struttura
DettagliMonopolio Naturale. Prof Giuseppe Migali. a.a Universita Magna Graecia. Prof Giuseppe Migali (UMG) Monopolio Naturale a.
Monopolio Naturale Prof Giuseppe Migali Universita Magna Graecia a.a 2016-17 Prof Giuseppe Migali (UMG) Monopolio Naturale a.a 2016-17 1 / 21 Monopolio Naturale: definizione tradizionale Un mercato e in
DettagliCapitolo 6 Fallimenti microeconomici del mercato: il potere di mercato
Capitolo 6 Fallimenti microeconomici del mercato: il potere di mercato L inefficienza allocativa del monopolio Situazione: mercato nel quale un bene sia servito da una sola impresa (monopolista), che persegue
DettagliLe esternalità sono l effetto indesiderato dell attività di un agente economico sul benessere di un altro agente.
ESTERNALITÀ ESTERNALITA Le esternalità sono l effetto indesiderato dell attività di un agente economico sul benessere di un altro agente. La presenza di esternalità in un mercato fa sì che quel mercato
DettagliIl protezionismo: Gli effetti di un dazio. Il caso del paese piccolo e della UE.
Il protezionismo: Gli effetti di un dazio. Il caso del paese piccolo e della UE. Stefano Papa Università di Roma Sapienza stefano.papa@uniroma1.it Facoltà di Economia Protezionismo - Libero commercio La
Dettagli7. EFFICIENZA DEL MERCATO CONCORRENZIALE: IL MODELLO DELL EQUILIBRIO CONCORRENZIALE
7. EFFICIENZA DEL MERCATO CONCORRENZIALE: IL MODELLO DELL EQUILIBRIO CONCORRENZIALE Edi Defrancesco Dip. Territorio e sistemi agroforestali Università di Padova e-mail edi.defrancesco@unipd.it Defrancesco
DettagliIntroduzione. L oggetto di studio dell Economia sanitaria. Quadro teorico di riferimento. Le peculiarità del mercato delle prestazioni sanitarie
Introduzione NB: Questi lucidi presentano solo parzialmente gli argomenti trattati ttati in classe. In particolare non contengono i modelli economici per i quali si rinvia direttamente al libro di testo
DettagliFallimenti del mercato
biettivi sociali Equità Efficienza sociale Fallimenti del mercato marginali sociali ( e BM S ) Benessere collettivo dipende dal loro rapporto Incentivare produzione/consumo se BM S > isincentivare produzione/consumo
DettagliECONOMIA DEL BENESSERE E GIUSTIFICAZIONI DELL INTERVENTO PUBBLICO. Scienza delle finanze Lezione 2
ECONOMIA DEL BENESSERE E GIUSTIFICAZIONI DELL INTERVENTO PUBBLICO Scienza delle finanze Lezione 2 Obiettivo lezione: Richiami teorici di Economia del benessere necessari per spiegare le motivazioni teoriche
DettagliConoscere le varie forme di mercato
Conoscere le varie forme di mercato Diego Medici - Lic. sc. ec. Istituto MecoP - Facoltà di Scienze Economiche Università della Svizzera italiana - Lugano Tenero venerdì 20 ottobre 2006 Contenuti Il settore
DettagliFallimenti di mercato
Fallimenti di mercato Dal cap.9 Monopolio naturale I beni pubblici Esternalità Asimmetrie informative, selezione avversa, azzardo morale Monopolio naturale Costi del monopolio Perdita netta di surplus
DettagliEconomia Pubblica. Giuseppe De Feo. Secondo Semestre Università degli Studi di Pavia
Economia Pubblica Giuseppe De Feo Università degli Studi di Pavia email: giuseppe.defeo@unipv.it Secondo Semestre 2014-15 Outline I Regolamentazione Che cosa è la Regolamentazione? Regolamentazione Economica
DettagliECONOMIA DEL LAVORO. Anno accademico 2011/2012. Docente: Claudio Di Berardino. Website:
ECONOMIA DEL LAVORO Anno accademico 2011/2012 Docente: Claudio Di Berardino Website: http://claudiodiberardino.jimdo.com Email: c.diberardino@unich.it SCHEMA GENERALE Specificità dell intervento: Trade-off
DettagliINDICE CAPITOLO 1 IL SISTEMA ECONOMICO, LE REGOLE E GLI OPERATORI
INDICE CAPITOLO 1 IL SISTEMA ECONOMICO, LE REGOLE E GLI OPERATORI 1. Introduzione... pag. 1 2. Il sistema economico e i modelli in economia...» 5 3. Il flusso circolare dei beni e del reddito...» 7 4.
DettagliBriotti/SDF Lezione 4: Teoria delle scelte collettive
Briotti/SDF Lezione 4: Teoria delle scelte collettive Valutazione dell economia del benessere: a cui si fa tradizionalmente riferimento per riflettere sul ruolo dello Stato nell economia. Punti controversi:
DettagliCorso di Scelte degli individui, strategie d impresa e strutture di mercato Facoltà di Giurisprudenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a.
Corso di Scelte degli individui, strategie d impresa e strutture di mercato Facoltà di Giurisprudenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a. 2013-2014 QUINTA LEZIONE 25 OTTOBRE 2013 I FALLIMENTI DI MERCATO
DettagliDipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) CORSO DI LAUREA IN TECNOLOGIE FORESTALI E AMBIENTALI
Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) CORSO DI LAUREA IN TECNOLOGIE FORESTALI E AMBIENTALI ISTITUZIONI DI ECONOMIA AGRARIA, FORESTALE E AMBIENTALE Elena Pisani elena.pisani@unipd.it
DettagliAlla ricerca della regolazione ottimale
Alla ricerca della regolazione ottimale Anna Bottasso Claudio Ferrari Maurizio Conti Alessio Tei Università degli Studi di Genova XV Riunione Scientifica SIET Venezia, 18-20 Settembre 2013 Agenda Introduzione
DettagliBosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2012 Capitolo I, lezione 1 Il problema e alcune premesse
Il problema e alcune premesse La costruzione della grande frontiera delle utilità e l ottimo l paretiano La scienza delle finanze studia le entrate e le uscite pubbliche con un approccio normativo e positivo
DettagliESERCITAZIONI DI ECONOMIA POLITICA (programma di MICROECONOMIA) seconda parte
ESERCITAZIONI DI ECONOMIA POLITICA (programma di MICROECONOMIA) anno accademico 01 013 seconda parte Per domande, dubbi o chiarimenti scrivere a: gaetano.lisi@unicas.it 1 1. IMPORTANZA DEI COSTI (MEDI)
DettagliSTRUTTURE DI MERCATO: CONCORRENZA PERFETTA
STRUTTURE DI MERCATO: CONCORRENZA PERFETTA Il mercato in concorrenza perfetta è ottimale dal punto di vista sociale: I consumatori massimizzano il loro benessere acquistando il prodotto al prezzo minimo
DettagliCapitolo 4 Gli strumenti dell analisi normativa
Capitolo 4 Gli strumenti dell analisi normativa 1 Obiettivi di apprendimento Cosa si intende per economia del benessere Confronto di allocazioni alternative tramite lo strumento analitico della scatola
DettagliEffetti distorsivi delle imposte
Capitolo III. Effetti distorsivi delle imposte Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2006 1 Effetti sul benessere dei contribuenti Tutte le imposte sottraggono risorse ai contribuenti,
DettagliCapitolo 12 Il monopolio
Capitolo 12 Il monopolio IL MONOPOLIO Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori La differenza fondamentale
DettagliEsternalità. Capitolo 10. Contenuti. Esternalità e inefficienza del mercato Soluzioni private alle esternalità Intervento pubblico ed esternalità
Capitolo 10 Esternalità Contenuti Esternalità e inefficienza del mercato Soluzioni private alle Intervento pubblico ed Efficienza del mercato: Cap. 7 In concorrenza perfetta e con assenza di, il benessere
DettagliEfficienza, carenze dei mercati e implicazioni per l intervento pubblico. (la visione costruttivistica )
Efficienza, carenze dei mercati e implicazioni per l intervento pubblico (la visione costruttivistica ) (parte terza) Manuale 1: cap. 5 (par. 5 e 6 con esclusione par. 6.2.2) Effetti esterni: definizione
DettagliL analisi dei mercati concorrenziali
Capitolo 9 L analisi dei mercati concorrenziali A.A. 2010-2011 Microeconomia - Cap. 9-1 Argomenti Valutazione dei guadagni e delle perdite derivanti dalle politiche pubbliche: le rendita del consumatore
DettagliElementi di Economia a.a Facoltà di Scienze Politiche - CdL in Sociologia Esercitazione del 16 Marzo 2011
Elementi di Economia a.a. 2010-2011 Facoltà di Scienze Politiche - CdL in Sociologia Esercitazione del 16 Marzo 2011 Domande a risposta multipla Fabio ha assunto Luca come assistente nella sua fabbrica
DettagliI fallimenti del mercato
I fallimenti del mercato Esternalità Si ha un esternalità... quando l azione di un individuo influenza il benessere di un altro individuo non coinvolto senza che questo paghi o riceva qualche compenso
DettagliI fallimenti del mercato. Sommario. Si ha un esternalità... Esternalità
I fallimenti del mercato Esternalità Sommario Esternalità Negativa Esternalità Positiva Strumenti intervento pubblico nel caso dell inquinamento Si ha un esternalità... quando l azione di un individuo
DettagliTeoremi fondamentali dell economia del benessere
Teoremi fondamentali dell economia del benessere La concorrenza è socialmente efficiente? E possibile affermare che la concorrenza (perfetta) è socialmente efficiente secondo una determinata nozione di
DettagliProva scritta dell 11 gennaio traccia A -
Università degli studi di Bari A. Moro Corso di laurea in Economia e commercio SCIENZA DELLE FINANZE Anno accademico 2015/2016 Prova scritta dell 11 gennaio 2016 - traccia A - Prima parte (per un totale
Dettagli2. La teoria delle esternalitá
Economia dell ambiente 2. La teoria delle 2.1 Diritti di proprietá 2.2 Analisi economica delle Economia dell ambiente - Giacomo Branca, Universitá della Tuscia 2.1 Diritti di proprietà esternalità 2.1
Dettagli1 I fallimenti del mercato
1 I fallimenti del mercato Si parte dal carattere irrealistico dell ipotesi di concorrenza perfetta. 1.1 La numerosità degli operatori e i rendimenti di scala Supponiamo che questo requisito non sia soddisfatto
DettagliLE RAGIONI DELL INTERVENTO PUBBLICO. TRA EFFICIENZA ED EQUITÀ (G. Pisauro luglio 2007)
LE RAGIONI DELL INTERVENTO PUBBLICO NELL ECONOMIA ECONOMIA TRA EFFICIENZA ED EQUITÀ (G. Pisauro luglio 2007) Riferimenti Un manuale moderno di economia pubblica. Ad esempio: R. Artoni, Lezioni di Scienza
DettagliMONOPOLIO BARRIERE ALL ENTRATA. Economie di scala: il monopolio naturale. Controllo di una risorsa o input scarso: De Beers e le miniere di diamanti
MONOPOLIO BARRIERE ALL ENTRATA Perché alcuni mercati sono monopoli? Interazione tra caratteristiche della tecnologia e azione del governo. Economie di scala: il monopolio naturale Superiorità tecnologica:
DettagliGli effetti delle imposte
Scienza delle Finanze 30264-Cles 15 Alessandra Casarico Gli effetti delle imposte Motivazione PRIMO TEOREMA DELL ECONOMIA DEL BENESSERE Ogni equilibrio competitivo è Pareto efficiente Lo specifico punto
DettagliI settori di PU sono controllati dall autorità pubblica REGOLAMENTAZIONE. Regolamentazione dell entrata limiti all accesso ai mercati
REGOLAMENTAZIONE I settori di PU sono controllati dall autorità pubblica Settori di pubblica utilità Monopolio naturale Servizi di rilievo sociale Assetto organizzativo industriale Imprese pubbliche controllate
DettagliINDICE CAPITOLO I LINEAMENTI DI STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO
V INDICE CAPITOLO I LINEAMENTI DI STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO 1. Adam Smith e la nascita della scuola classica... 4 2. La scuola classica: Malthus, Ricardo, Mill... 8 3. La rivoluzione marginalista:
DettagliPotere di mercato. Sommario. Monopolio. Monopolio
Potere di mercato Monopolio Sommario Perché esistono i monopoli. Confronto Monopolio e Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e determinazione del prezzo Costo del Monopolio in termini di benessere
DettagliStruttura e potere di mercato nel mercato elettrico italiano
Università degli Studi di Perugia Facoltà di Scienze Politiche Struttura e potere di mercato nel mercato elettrico italiano Relatore PAOLO POLINORI Candidato JEARTA TROKSI Matricola : 218093 ANNO ACCADEMICO
DettagliEconomia Industriale. Lezione 4
Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Facoltà di Economia A.A. 2005/2006 Economia Industriale Dott. Massimiliano Piacenza Lezione 4 Concorrenza perfetta Evidenza empirica Selezione competitiva
DettagliLezione prima- (parte prima) La scienza delle finanze e l economia del benessere (1)
Lezione prima- (parte prima) La scienza delle finanze e l economia del benessere (1) 1 CHE COS E LA SCIENZA DELLE FINANZE La Scienza delle finanze (o Economia pubblica) è la disciplina economica che studia
DettagliIndice. Parte 1 Concetti fondamentali 1. 1 Organizzazione industriale: cosa, come e perché 3. 2 Fondamenti di microeconomia 19
Prefazione all edizione originale Prefazione all edizione italiana Autori Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura XVII XIX XXI XXIII XXV Parte 1 Concetti fondamentali 1 1 Organizzazione industriale:
DettagliEconomia Industriale Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale. Introduzione
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Economia Industriale Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Introduzione Prof. Gianmaria Martini Oggetto di analisi Economia Industriale: Comportamento delle imprese
DettagliIndice. Presentazione. Capitolo 1
Presentazione XIII Capitolo 1 Capitolo 2 Il sistema economico: i soggetti e le interdipendenze 1 1. Il sistema economico 1 2. La teoria economica 3 3. Un modello economico disaggregato: i comportamenti
DettagliPolitica economica Mano invisibile e ottimo paretiano
Politica economica Mano invisibile e ottimo paretiano Alberto Bagnai Università G. D Annunzio Facoltà di Economia http://bagnai.org Politica economica CLEAI A.A. 2006-07Queste slide sono concepite come
DettagliIndice. Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura
Indice Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura PARTE I Concetti di base XI XII XIII 1 Le basi dell economia 1 1.1 Introduzione 1 1.1.1 Scarsità ed efficienza:
DettagliCapitolo otto. L economia politica degli investimenti. Ideologie politiche e IDE. Nazionalismo pragmatico. Anti-IDE. Liberista 8-3
EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo otto L economia politica degli investimenti Ideologie politiche e IDE 8-3 Anti-IDE Nazionalismo pragmatico Liberista La posizione anti-ide 8-4 Visione marxista: le
DettagliSussidio all importazione, contigentamento e altre forme di protezionismo
Sussidio all importazione, contigentamento e altre forme di protezionismo Stefano Papa Università di Roma Sapienza stefano.papa@uniroma1.it Facoltà di Economia Sussidio all importazione 2. Altri strumenti
DettagliProva scritta del 14 dicembre traccia A -
Università degli studi di Bari A. Moro Corso di laurea in Economia e commercio SCIENZA DELLE FINANZE Anno accademico 2015/2016 Prova scritta del 14 dicembre 2015 - traccia A - Prima parte (per un totale
DettagliImprese pubbliche e tariffe
Schema 7 Imprese pubbliche e tariffe Rinvio a schemi 5 e 5bis 1) Regola del costo marginale di Hotelling (1938): p=cmg. Efficienza paretiana, ma perdite se costo marginale Cmg < costo medio Cme. Possibili
DettagliUN ESTERNALITÀ È L EFFETTO DELL AZIONE DI UN SOGGETTO ECONOMICO SUL BENESSERE DI ALTRI SOGGETTI NON DIRETTAMENTE COINVOLTI.
BARBARA MARTINI ESTERNALITA UN ESTERNALITÀ È L EFFETTO DELL AZIONE DI UN SOGGETTO ECONOMICO SUL BENESSERE DI ALTRI SOGGETTI NON DIRETTAMENTE COINVOLTI. EFFETTO DANNOSO: ESTERNALITÀ NEGATIVA. EFFETTO BENEFICO:
DettagliPolitiche economiche e
Politiche economiche e agroalimentari Struttura Le politiche economiche: caratteri generali dell intervento pubblico e, in particolare, le motivazioni che legittimano l intervento pubblico; Le politiche
DettagliDISCRIMINAZIONE DI PREZZO
DISCRIMINAZIONE DI PREZZO Il monopolista può cercare di utilizzare il potere di mercato di cui dispone per operare la cosiddetta discriminazione di prezzo Con ciò si intende la pratica di fissare prezzi
DettagliOTTIMALITA in teoria. Interessi privati VS valori etico-sociali dall altra valutati in moneta. B (S) D (S) = 0 B (S) = D (S)
OTTIMALITA in teoria benefici dello sfruttamento dell ambiente: benefici PRIVATI dello scambio e della produzione, costi sociali dello sfruttamento: rappresentabili dal valore del danno provocato alla
DettagliProtezione sociale e Welfare State : Sanità, Previdenza, Assistenza
Protezione sociale e Welfare State : Sanità, Previdenza, Assistenza Il welfare state: La classificazione di Esping Andersen: REGIMI DI WELFARE: dipendono dalle politiche sociali dello Stato, dalla storia
DettagliEsercitazione II. Capp. 6-10, 13-14
Esercitazione II Capp. 6-10, 13-14 Domanda 1 All impresa perfettamente concorrenziale conviene sempre scegliere il livello di prodotto per il quale il prezzo uguaglia il costo marginale. Vero o Falso?
DettagliCorso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 8 L economia politica della politica commerciale Krugman-Obstfeld, cap. 9 Copyright ULRICO
DettagliCONCORRENZA PERFETTA
CONCORRENZA PERFETTA PERFETTA INFORMAZIONE: tutti sanno quello che fanno gli altri Caratteristiche POLVERIZZAZIONE DEL MERCATO: molti piccoli acquirenti e produttori, incapaci di influire sul prezzo di
DettagliBARRIERE ALL ENTRATA. Controllo di una risorsa o input scarso: De Beers e le miniere di diamanti. Economie di scala: il monopolio naturale
BARRIERE ALL ENTRATA Controllo di una risorsa o input scarso: De Beers e le miniere di diamanti Economie di scala: il monopolio naturale Superiorità tecnologica: I microprocessori INTEL negli anni 1970s-1990s.
DettagliLezione 4: Il dibattito tra protezionismo e libero scambio: Dazio
Corso di Economia e Politica economica nei mercati globali S. Papa spapa@unite.it Lezione 4: Il dibattito tra protezionismo e libero scambio: Dazio Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di
Dettagliconcorrenza perfetta vs. monopolio
Lezione di Giacomo Degli Antoni, 20-3- 13 concorrenza perfetta vs. monopolio (Cap. 3 e 4 Carlton - Perloff) Piano della lezione Caratteristiche principali della concorrenza perfetta Caratteristiche principali
DettagliIn un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.
In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non
DettagliThe Economics of European Integration
The Economics of European Integration Capitolo 4 Commercio internazionale MD-MS Corso di Politica Economica Europea stefano.papa@uniroma1.it Capitolo 4: Tariffa non discriminatoria Facoltà di Economia
DettagliFALLIMENTI DEL MERCATO
FALLIMENTI DEL MERCATO Il mercato fallisce per: difficoltà delle parti a realizzare un accordo potenzialmente vantaggioso mancanza di controllo pieno sui beni mancanza o incompletezza delle informazioni
DettagliCONCORRENZA PERFETTA E MONOPOLIO. L impresa massimizza i profitti quando
CONCORRENZA PERFETTA E MONOPOLIO Sono le due principali forme di di riferimento per valutare l efficienza e il potere di Modello di Concorrenza Perfetta ipotesi Struttura atomistica Prodotto omogeneo Liberta`
DettagliEconomia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 11/12)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 11/12) Soluzione Esame (28 gennaio 2012) Prima Parte 1. (9 p.) Si supponga che le imprese che producono personal computers siano identiche tra loro
DettagliLezione 6: Il dibattito tra protezionismo e libero scambio: Le ragioni del protezionismo
Corso di Economia e Politica economica nei mercati globali S. Papa spapa@unite.it Lezione 6: Il dibattito tra protezionismo e libero scambio: Le ragioni del protezionismo Facoltà di Scienze della Comunicazione
DettagliAlireza Naghavi. Capitolo 7 (b) Costi e benefici dei dazi. Gli strumenti della politica commerciale
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 7 (b) Gli strumenti della politica commerciale 1 Costi e benefici dei dazi Un dazio aumenta il prezzo del bene nel paese importatore; pertanto, ci aspettiamo
DettagliESTERNALITÀ. Fallimento del MKT e inefficenza: l attività di consumo o produzione trascura effetto diretto sul benessere degli altri agenti.
Negativa ESTERNALITÀ Effetto diretto (ovvero non ottenuto attraverso variazione dei prezzi di mercato) di una attività di produzione o consumo ) sull utilità o i profitti di altri agenti. Fallimento del
DettagliL analisi dei mercati concorrenziali
apitolo 9 L analisi dei mercati concorrenziali.. 2005-2006 Microeconomia - ap. 9 1 Questo file (con nome cap_09.pdf) può essere scaricato da www.klips.it siti e file Provvisoriamente anche da web.econ.unito.it/terna/micro/..
DettagliMONOPOLIO BARRIERE ALL ENTRATA. Economie di scala: il monopolio naturale. Controllo di una risorsa o input scarso: De Beers e le miniere di diamanti
MONOPOLIO BARRIERE ALL ENTRATA Perché alcuni mercati sono monopoli? Interazione tra caratteristiche della tecnologia e azione del governo. Economie di scala: il monopolio naturale Superiorità tecnologica:
DettagliConcorrenza per il mercato
Schema 8 Concorrenza per il mercato Se non è possibile ottenere un grado sufficiente di contendibilità, ma allo stesso tempo l impresa pubblica non è sufficientemente efficiente, si possono utilizzare
DettagliL Economia del settore idrico: problematiche industriali e politiche di regolazione
L Economia del settore idrico: problematiche industriali e politiche di regolazione L economia del settore idrico: assetti proprietari, profili organizzativi e livelli di efficienza: risultati di una ricerca
DettagliMicroeconomia. Prof.ssa Rosanna Nisticò. Corso di Laurea in Economia. Microeconomia
Microeconomia Prof.ssa Rosanna Nisticò Corso di Laurea in Economia Disciplina Microeconomia Settore Disciplinare Secs p/01 Obiettivi Formativi L obiettivo del corso è fornire i concetti e gli strumenti
DettagliEconomia, Corso di L.M. in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini. SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA OTTAVA e NONA SETTIMANA IL MONOPOLIO
Economia, Corso di L.M. in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA OTTAVA e NONA SETTIMANA IL MONOPOLIO Caratteristica distintiva: il monopolista gode di potere
DettagliLAUREE SPECIALISTICHE DELLE PROFESSIONI SANITARIE PROGRAMMAZIONE ED ECONOMIA SANITARIA
LAUREE SPECIALISTICHE DELLE PROFESSIONI SANITARIE PROGRAMMAZIONE ED ECONOMIA SANITARIA Titolare del modulo di POLITICA ECONOMICA: Dott.ssa Silvia Bertarelli 1. Il meccanismo di mercato LEZIONE 2 Definizione
DettagliTEORIE ECONOMICHE DEL WELFARE STATE. Motivazioni del WS
Lezione 2 TEORIE ECONOMICHE DEL WELFARE STATE SdW SISTEMI DI WELFARE (P Silvestri, 2016_17) 1 Motivazioni del WS Sinora abbiamo considerato l'evoluzione e le origini del WS e abbiamo fatto prevalentemente
DettagliIndice Sommario. pag. Indice delle figure TEORIA DEL CONSUMATORE Domande a risposta aperta
Indice Sommario pag. Indice delle figure... 5 1. TEORIA DEL CONSUMATORE... 9 Domande a risposta aperta... 11 Problemi... 38 Domande a risposta multipla... 55 2. PRODUZIONE E COSTI... 59 Domande a risposta
DettagliINDICE GENERALE. Parte I LE SCELTE COLLETTIVE CAPITOLO IL SETTORE PUBBLICO E L ECONOMIA PUBBLICA NEI SISTEMI DEMOCRATICI
INDICE GENERALE Prefazione............................................ VII Parte I LE SCELTE COLLETTIVE CAPITOLO IL SETTORE PUBBLICO E L ECONOMIA PUBBLICA NEI SISTEMI DEMOCRATICI 1. Noi e il Settore Pubblico.................................
DettagliPolitica Economica a.a. 2013/2014
Politica Economica a.a. 2013/2014 Docente: Paolo Ghinetti Email: paolo.ghinetti@eco.unipmn.it Ricevimento: dopo lezione (venerdì) Orario lezioni (pausa 15 min): Lunedì: dalle 10.15 alle 12.45 (2h e 15m)
DettagliISTITUZIONI DI ECONOMIA (a.a ) PROVE D ESAME
Giuseppe Garofalo Dipartimento di Economia pubblica Facoltà di Economia Università degli studi di Roma La Sapienza ISTITUZIONI DI ECONOMIA (a.a. 1999-2000) PROVE D ESAME Prova intermedia di Macro (4-3-2000)
DettagliMonopolio e regolazione dei mercati
Corso di Economia applicata dei servizi pubblici locali Monopolio e regolazione dei mercati Università degli Studi di Ferrara Facoltà di Economia Il monopolio La scelta della forma di mercato monopolista
DettagliCorso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
8-1 Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 14 L economia politica degli investimenti diretti esteri Hill, cap. 8 C.W.L. Hill, International
DettagliCorso di Economia Pubblica Giuseppe De Feo Esercitazione 1 Esercizi e Soluzioni
Corso di Economia Pubblica Giuseppe De Feo Esercitazione 1 Esercizi e Soluzioni Giuseppe De Feo giuseppe.defeo@unipv.it Esercizio 1 (Economie di scala e monopolio naturale) Si consideri un mercato in cui
DettagliLe caratteristiche del monopolio naturale
Monopolio naturale Le caratteristiche del monopolio naturale Si ha un monopolio naturale quando sono le caratteristiche del mercato a rendere più efficiente la produzione di un bene o servizio da parte
DettagliLEZIONE 26 ECONOMIA DELL AMBIENTE. Economia è lo studio dell allocazione di risorse scarse. Anche l ambiente è una risorsa economica (utile e scarsa).
LEZIONE 26 ECONOMIA DELL AMBIENTE Economia è lo studio dell allocazione di risorse scarse Anche l ambiente è una risorsa economica (utile e scarsa). Quindi gli strumenti microeconomici ci aiutano a analizzare
Dettaglisarà compreso tra quelli in equilibrio in autarchia nei due paesi.
2. (8 p.) Per ciascuna delle affermazioni che seguono si dica se essa è vera o falsa e, nel caso in cui si ritenga che essa sia falsa (o vera solo in parte) perché (sinteticamente); nel caso in cui un
DettagliPrima parte (per un totale di 25 punti)
PROVA SCRITTA DI SCIENZA DELLE FINANZE Corso di laurea in Marketing e comunicazione d azienda 17 dicembre 2012 TRACCIA A Prima parte (per un totale di 25 punti) Esercizio 1. (2 punti) Si considerino tredici
DettagliDalla microeconomia alla macroeconomia
Dalla microeconomia alla macroeconomia MICROECONOMIA: studio dei comportamenti individuali Economia politica MACROECONOMIA: studio dei comportamenti collettivi Lo studio dei comportamenti collettivi deve
Dettagli