1. PREMESSA 2. TITOLARITÀ DEGLI INTERVENTI

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2 INDICE INDICE PREMESSA TITOLARITÀ DEGLI INTERVENTI MODALITÀ DI ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI OGGETTO DELL INTERVENTO MANUALE D USO UNITA TECNOLOGICHE PROGRAMMA DEI CONTROLLI PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE Pag. 1

3 1. PREMESSA Con il D.P.R. n. 207 del Regolamento di esecuzione ed attuazione del D.Lgs 163/06 Codice dei contratti Pubblici che prevede all art. 33 l introduzione del piano di manutenzione dell opera e delle sue parti, viene riconosciuta l importanza della conservazione della qualità edilizia nel tempo. I documenti costituenti il Piano di Manutenzione, ai sensi dell art. 38 del D.P.R. 207/2010, sono i seguenti: - il manuale d'uso; - il manuale di manutenzione; - il programma di manutenzione. Il presente documento rappresenta il piano di manutenzione relativo alle opere strutturali, ovvero il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, l'attività di manutenzione, al fine di mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l'efficienza ed il valore economico dei vari manufatti. Il presente documento, essendo ad ora basato sugli elementi del progetto esecutivo, sarà sottoposto (al termine della realizzazione dell'intervento e a cura del direttore dei lavori), al controllo ed alla verifica di validità, sulla base degli eventuali aggiornamenti che si saranno resi necessari per le particolarità emerse durante l esecuzione dei lavori. Il documento dovrà comunque essere aggiornato continuamente dal committente, soprattutto in occasione di interventi di rilevante importanza. 2. TITOLARITÀ DEGLI INTERVENTI La Provincia di Biella, quale Ente proprietario e gestore delle infrastrutture viabilistiche in oggetto, è tenuta al mantenimento dell efficienza e della funzionalità sia del corpo stradale, che dei manufatti, che degli impianti elettrici ed elettromeccanici eventualmente presenti. Nello specifico, il personale cantoniere, durante lo svolgimento dei propri compiti di sorveglianza è tenuto alla vigilanza riguardo allo stato conservativo e all efficienza dei sistemi di segnalazione passiva e dei manufatti presenti lungo l intera estesa stradale, segnalando tempestivamente all ufficio tecnico eventuali anomalie. Contestualmente svolgerà un compito di controllo dello stato conservativo delle strutture, sia della pavimentazione stradale. La possibilità di intervento con il personale cantoniere appare limitata al mero controllo visivo e ai ripristini più minuti; interventi più consistenti, quali rinforzi strutturali, controlli strumentali Pag. 2

4 invasivi e non, prove di carico, ecc., richiedendo attrezzature e macchinari specifici, potrà essere eseguita esclusivamente mediante l ausilio di ditte specializzate. Per l esperimento di queste ultime, sia per manutenzione ordinaria che straordinaria, sarà necessario ricorrere a ditte specializzate e qualificate che la Provincia di Biella, secondo le modalità che riterrà più consone, dovrà individuare medianti appositi appalti. 3. MODALITÀ DI ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI E facoltà della Provincia di Biella prevedere le modalità e le tempistiche di effettuazione degli interventi di manutenzione. E da tener presente che in caso di effettuazione degli stessi in presenza di traffico veicolare, i cantieri stradali dovranno essere opportunamente segnalati come prescritto dal N. C. d S. e suo Regolamento di Attuazione, nonché ogni operatore dovrà essere munito di idonei DPI ed attrezzature come previsto nel Piano di Sicurezza e Coordinamento. 4. OGGETTO DELL INTERVENTO A seguito degli eventi alluvionali che hanno interessato il nostro territorio nei giorni 9-12 e novembre 2014, lungo la SP 203 si sono generate forti criticità alle scarpate sia a valle che a monte della strada, in corrispondenza del km Il movimento franoso che ha interessato il pendio, con uno scoscendimento a monte ed una colata verso valle, ha da subito completamente ostruito la sede viaria con l accumulo del materiale franato da monte, oltrechè gravemente lesionato la stessa in corrispondenza del ciglio di valle con asportazione della banchina ed interessamento della massicciata. Lo sversamento delle acque raccolte dalla strada dopo il dissesto, ha inoltre aggravato la situazione con processi di formazione di nicchia di frana sottostrada e scassi stradali. Gli interventi necessari per il ripristino del corpo stradale sono: Interventi a monte: - realizzazione di muro di sostegno in cemento armato, rivestito in pietrame, per un estensione di ml e altezza 2.70 m, in continuità rispetto a un muro di controripa esistente rivestito in pietrame, e del quale si riprendono le stesse caratteristiche; Interventi a valle: - esecuzione di opere speciali di fondazione con n. 19 micropali lunghezza pari a ml., posti ad interasse di 120 cm, pali D mm, spess. 10 mm, disposti su due file parallele a quinconce; Pag. 3

5 - realizzazione di muro di sostegno in cemento armato a vista, lunghezza ml e altezza 3.50 m, in continuità rispetto ad esistente muro in c.a. a vista di sottoscarpa; - esecuzione di n. 5 tiranti lunghezza ml di cui 7.00 ml per fondazione, capacità di 30 t, doppia guaina ed iniezioni cementizia, opportunamente fissati al muro di sostegno con contropiastre. Il presente documento viene redatto con lo specifico scopo di programmare gli interventi manutentivi, sia di carattere ordinario che straordinario, da attuare successivamente alla realizzazione delle opere strutturali previste lungo la S.P. 203 Vigliano B.se Ronco B.se, denominate di seguito unità tecnologiche. Pertanto successivamente all esecuzione delle opere in progetto, si dovrà eseguire una periodica verifica dello stato dei manufatti, che potrà essere dilazionata nel tempo e frazionata in diverse periodicità a secondo della vetustà del manufatto, delle condizioni ambientali, crescita di vegetazione, e in via straordinaria, nel caso si dovessero verificare eccezionali accadimenti (frane, terremoti, nubifragi ecc.). 5. MANUALE D USO La natura dell opera (infrastruttura stradale) non prevede prescrizioni d uso particolari che interessino gli utilizzatori finali e ad essi comunicabili, trattandosi di utenti stradali per i quali la disciplina di esercizio è regolamentata dal codice della strada. 6. UNITA TECNOLOGICHE Opere di fondazioni profonde manutentibile: Micropali Opere di ripristino e contenimento manutentibile: Tiranti permanenti Opere di sostegno e contenimento manutentibile: Muro di monte, muro di valle Pag. 4

6 7. PROGRAMMA DEI CONTROLLI Unità Tecnologica: OPERE DI FONDAZIONE PROFONDE Si definiscono fondazioni profonde o fondazioni indirette quella classe di fondazioni realizzate con il raggiungimento di profondità considerevoli rispetto al piano campagna. L'utilizzo di opere di fondazioni profonde prevede un preventivo ed accurato studio geologico rivolto ad una zona significativamente estesa dei luoghi d'intervento, in relazione al tipo di opera e al contesto geologico in cui questa si andrà a collocare manutenibile: MICROPALI I micropali sono pali di fondazione avente generalmente dimensioni comprese tra 90 ed 300 mm di diametro e lunghezze variabili da 2 fino a 50 metri. In particolare poiché il diametro dei micropali rispetto alle fondazioni profonde di medio e grande diametro è inferiore, vengono utilizzati in maniera diffusa poiché svolge le analoghe funzioni ed hanno un comportamento meccanico similare. Micropali Controlli previsti Controllare eventuali smottamenti del terreno circostante alla struttura che possano essere indicatori di cedimenti strutturali. Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni di calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica. 1) Cedimenti; 2) Deformazioni e spostamenti; 3) Fessurazioni. Modalità di controllo Controllo a vista Pag. 5

7 Unità Tecnologica: OPERE DI RIPRISTINO E CONTENIMENTO Per ripristino e consolidamento s intendono quegli interventi, tecniche tradizionali o moderne di restauro statico eseguite su opere o manufatti che presentano problematiche di tipo statico, da definirsi dopo necessarie indagini storiche, morfologiche e statiche, relative all oggetto d intervento e che vanno ad impedire ulteriori alterazioni dell equilibrio statico tale da compromettere l integrità del manufatto. La disponibilità di soluzioni tecniche diverse e appropriate sono sottoposte in fase di diagnosi e progetto da tecnici competenti e specializzati del settore. L'ambito di intervento specifico è di consolidamento dei versanti e delle frane; Le finalità degli interventi sono: tecnico-funzionali, naturalistiche, estetiche e paesaggistiche e economiche. manutenibile: TIRANTI PERMANENTI Sono elementi strutturali che agiscono in trazione e che trasferiscono forze al terreno attraverso un armatura e i bulbi di ancoraggio. Un tirante è formato da una testa con piastra di ripartizione e sistema di bloccaggio connessi ad una parte libera (porzione tensionabile e guaina di rivestimento) ed una fondazione fornita di armatura. La fondazione si ancora alla roccia intatta o per cementazione o con ancoraggio meccanico. I tiranti di ancoraggio possono essere: - pretesi o attivi: se gli stessi elementi sono sollecitati in esercizio da sforzi di trazione impressi all atto di esecuzione; - non pretesi o passivi: se gli elementi di rinforzo sono sollecitati a trazione a seguito di movimenti e deformazioni dell ammasso; - parzialmente pretesi: se all atto dell installazione si imprime loro una tensione minore di quella d esercizio; - provvisori: se la loro funzione è limitata ad un periodo prestabilito; - permanenti: se la loro funzione deve essere espletata per tutto il periodo di vita dell opera ancorata. I tiranti svolgono una funzione statica di sostegno di contrasto a spostamenti orizzontali. In questo caso vengono utilizzati a causa dei dissesti dovuti a traslazioni di parti di terreno. La loro azione impedisce un eventuale incremento della traslazione. Essi vengono inserite in corrispondenza della parete muraria o di orizzontamento da presidiare. Essi possono avere sezione diversa (circolare, rettangolare, ecc.). L'intervento può essere localizzato o diffuso. Essi vanno predisposti attraverso elementi di ripartizione (piastre, giunti di tensione,organi di ritegno, ecc.) Tiranti Controlli previsti Verificare che i tiranti siano efficienti. 1) Corrosione; 2) Difetti di tenuta; 3) Rotture. Modalità di controllo Controllo a vista Pag. 6

8 Unità Tecnologica: OPERE DI SOSTEGNO E CONTENIMENTO Sono così definite le unità tecnologiche e/o l'insieme degli elementi tecnici aventi la funzione di sostenere i carichi derivanti dal terreno e/o da eventuali movimenti franosi. Tali strutture vengono generalmente classificate in base al materiale con il quale vengono realizzate, al principio statico di funzionamento o alla loro geometria. In particolare il coefficiente di spinta attiva assume valori che dipendono dalla geometria del paramento del muro e dei terreni retrostanti, nonché dalle caratteristiche meccaniche dei terreni e del contatto terramuro. Nel caso di muri i cui spostamenti orizzontali siano impediti, la spinta può raggiungere valori maggiori di quelli relativi alla condizione di spinta attiva. Per la distribuzione delle pressioni interstiziali occorre fare riferimento alle differenti condizioni che possono verificarsi nel tempo in dipendenza, ad esempio, dell intensità e durata delle precipitazioni, della capacità drenante del terreno, delle caratteristiche e della efficienza del sistema di drenaggio. Le azioni sull opera devono essere valutate con riferimento all intero paramento di monte, compreso il basamento di fondazione. Gli stati limite ultimi delle opere di sostegno si riferiscono allo sviluppo di meccanismi di collasso determinati dalla mobilitazione della resistenza del terreno interagente con le opere (GEO) e al raggiungimento della resistenza degli elementi che compongono le opere stesse (STR). manutenibile: MURO DI MONTE Si tratta di opere di contenimento che contrastano l'azione spingente del terrapieno con la loro massa notevole. I muri di controripa sono quelli addossati a pareti di trincee con forti inclinazioni. Il tipo di realizzazione è nella maggior parte dei casi a sezione trapezia con inclinazione ed altezza dei paramenti diversa. Essi possono essere realizzati in: - muratura di pietrame a secco; - muratura di pietrame con malta; - muratura di pietrame con ricorsi in mattoni; - cls. Nel caso specifico trattasi di muro in cls, con finitura esterna in pietre. Il muro in oggetto sarà dotato di barbacani. Muro di monte Controlli previsti Controllo generale delle parti a vista: controllare il buono stato del rivestimento, verificando che esso ricopra interamente la struttura portante in C.A. in particolare i ferri d armatura. Requisiti da verificare: 1) Regolarità delle finiture. 1) Patina biologica; 2) Presenza di vegetazione. Controllo eseguibile da operaio comune Controllare la stabilità delle strutture e l'assenza di eventuali anomalie. Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni di calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). In particolare la comparsa di segni di dissesti evidenti (fratturazioni, lesioni, principio di ribaltamento, ecc.) Verifica dello stato del Modalità di controllo Controllo a vista Controllo a vista Pag. 7

9 Muro di Monte calcestruzzo e controllo del degrado e/o di eventuali processi di carbonatazione e/o corrosione. Controllare l'efficacia dei sistemi di drenaggio. Requisiti da verificare: 1) Stabilità. 1) Deformazioni e spostamenti; 2) Fenomeni di schiacciamento; 3) Fessurazioni; 4) Lesioni; 5) Principi di ribaltamento; 6) Principi di scorrimento. Controllare la funzionalità del rivestimento lapideo e l'integrità delle superfici e dei giunti. Verificare, anche mediante l'utilizzo di strumenti, il cui impiego è da definire in relazione all'oggetto specifico del controllo, eventuali degradi dovuti a corrosioni superficiali, distacchi di porzioni superficiali, fessurazioni, penetrazione di umidità. Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica; 2) Tenuta all'acqua. 1) Disgregazione; 2) Distacco; 3) Fessurazioni; 4) Penetrazione di umidità; 5) Scheggiature. Aggiornamento Ogni tre anni Pag. 8

10 Unità Tecnologica: OPERE DI SOSTEGNO E CONTENIMENTO Sono così definite le unità tecnologiche e/o l'insieme degli elementi tecnici aventi la funzione di sostenere i carichi derivanti dal terreno e/o da eventuali movimenti franosi. Tali strutture vengono generalmente classificate in base al materiale con il quale vengono realizzate, al principio statico di funzionamento o alla loro geometria. In particolare il coefficiente di spinta attiva assume valori che dipendono dalla geometria del paramento del muro e dei terreni retrostanti, nonché dalle caratteristiche meccaniche dei terreni e del contatto terramuro. Nel caso di muri i cui spostamenti orizzontali siano impediti, la spinta può raggiungere valori maggiori di quelli relativi alla condizione di spinta attiva. Per la distribuzione delle pressioni interstiziali occorre fare riferimento alle differenti condizioni che possono verificarsi nel tempo in dipendenza, ad esempio, dell intensità e durata delle precipitazioni, della capacità drenante del terreno, delle caratteristiche e della efficienza del sistema di drenaggio. Le azioni sull opera devono essere valutate con riferimento all intero paramento di monte, compreso il basamento di fondazione. Gli stati limite ultimi delle opere di sostegno si riferiscono allo sviluppo di meccanismi di collasso determinati dalla mobilitazione della resistenza del terreno interagente con le opere (GEO) e al raggiungimento della resistenza degli elementi che compongono le opere stesse (STR). manutenibile: MURO DI VALLE Si tratta di opere di contenimento che contrastano l'azione spingente del terrapieno con la loro massa notevole. I muri di controripa sono quelli addossati a pareti di trincee con forti inclinazioni. Il tipo di realizzazione è nella maggior parte dei casi a sezione trapezia con inclinazione ed altezza dei paramenti diversa. Essi possono essere realizzati in: - muratura di pietrame a secco; - muratura di pietrame con malta; - muratura di pietrame con ricorsi in mattoni; - cls. Nel caso specifico trattasi di muro in cls, fondato su micropali e tiranti, dotato di barbacani. Muro di valle Controlli previsti Controllo generale delle parti a vista: controllare il buono stato del C.A., verificando che esso ricopra interamente i ferri d armatura. Requisiti da verificare: 1) Regolarità delle finiture. 1) Patina biologica; 2) Presenza di vegetazione. Controllo eseguibile da operaio comune Controllare la stabilità delle strutture e l'assenza di eventuali anomalie. Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni di calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). Verificare la comparsa di segni di dissesti evidenti (fratturazioni, lesioni, principio di ribaltamento, ecc.) Verifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o di eventuali processi di carbonatazione e/o corrosione. Controllare l'efficacia dei sistemi di drenaggio. Modalità di controllo Controllo a vista Controllo a vista Pag. 9

11 Muro di valle Requisiti da verificare: 1) Stabilità. 1) Deformazioni e spostamenti; 2) Fenomeni di schiacciamento; 3) Fessurazioni; 4) Lesioni; 5) Principi di ribaltamento; 6) Principi di scorrimento. Verificare, anche mediante l'utilizzo di strumenti, il cui impiego è da definire in relazione all'oggetto specifico del controllo, eventuali degradi dovuti a corrosioni superficiali, distacchi di porzioni superficiali, fessurazioni, penetrazione di umidità. Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica; 2) Tenuta all'acqua. 1) Disgregazione; 2) Distacco; 3) Fessurazioni; 4) Penetrazione di umidità; 5) Scheggiature. Aggiornamento Ogni tre anni Pag. 10

12 8. PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE Unità Tecnologica: OPERE DI FONDAZIONE PROFONDE Si definiscono fondazioni profonde o fondazioni indirette quella classe di fondazioni realizzate con il raggiungimento di profondità considerevoli rispetto al piano campagna. L'utilizzo di opere di fondazioni profonde prevede un preventivo ed accurato studio geologico rivolto ad una zona significativamente estesa dei luoghi d'intervento, in relazione al tipo di opera e al contesto geologico in cui questa si andrà a collocare manutenibile: MICROPALI I micropali sono pali di fondazione avente generalmente dimensioni comprese tra 90 ed 300 mm di diametro e lunghezze variabili da 2 fino a 50 metri. In particolare poiché il diametro dei micropali rispetto alle fondazioni profonde di medio e grande diametro è inferiore, vengono utilizzati in maniera diffusa poiché svolge le analoghe funzioni ed hanno un comportamento meccanico similare. Micropali Interventi previsti In seguito alla comparsa di segni di cedimenti strutturali (lesioni, fessurazioni, rotture), effettuare accurati accertamenti per la diagnosi e la verifica delle strutture, da parte di tecnici qualificati, che possano individuare la causa/effetto del dissesto ed evidenziare eventuali modificazioni strutturali tali da compromettere la stabilità del terreno circostante. Procedere quindi al consolidamento delle stesse a secondo del tipo di dissesti riscontrati. Personale addetto Quando necessario Pag. 11

13 Unità Tecnologica: OPERE DI RIPRISTINO E CONTENIMENTO Per ripristino e consolidamento s intendono quegli interventi, tecniche tradizionali o moderne di restauro statico eseguite su opere o manufatti che presentano problematiche di tipo statico, da definirsi dopo necessarie indagini storiche, morfologiche e statiche, relative all oggetto d intervento e che vanno ad impedire ulteriori alterazioni dell equilibrio statico tale da compromettere l integrità del manufatto. La disponibilità di soluzioni tecniche diverse e appropriate sono sottoposte in fase di diagnosi e progetto da tecnici competenti e specializzati del settore. L'ambito di intervento specifico è di consolidamento dei versanti e delle frane; Le finalità degli interventi sono: tecnico-funzionali, naturalistiche, estetiche e paesaggistiche e economiche. manutenibile: TIRANTI PERMANENTI Sono elementi strutturali che agiscono in trazione e che trasferiscono forze al terreno attraverso un armatura e i bulbi di ancoraggio. Un tirante è formato da una testa con piastra di ripartizione e sistema di bloccaggio connessi ad una parte libera (porzione tensionabile e guaina di rivestimento) ed una fondazione fornita di armatura. La fondazione si ancora alla roccia intatta o per cementazione o con ancoraggio meccanico. I tiranti di ancoraggio possono essere: - pretesi o attivi: se gli stessi elementi sono sollecitati in esercizio da sforzi di trazione impressi all atto di esecuzione; - non pretesi o passivi: se gli elementi di rinforzo sono sollecitati a trazione a seguito di movimenti e deformazioni dell ammasso; - parzialmente pretesi: se all atto dell installazione si imprime loro una tensione minore di quella d esercizio; - provvisori: se la loro funzione è limitata ad un periodo prestabilito; - permanenti: se la loro funzione deve essere espletata per tutto il periodo di vita dell opera ancorata. I tiranti svolgono una funzione statica di sostegno di contrasto a spostamenti orizzontali. In questo caso vengono utilizzati a causa dei dissesti dovuti a traslazioni di parti di terreno. La loro azione impedisce un eventuale incremento della traslazione. Essi vengono inserite in corrispondenza della parete muraria o di orizzontamento da presidiare. Essi possono avere sezione diversa (circolare, rettangolare, ecc.). L'intervento può essere localizzato o diffuso. Essi vanno predisposti attraverso elementi di ripartizione (piastre, giunti di tensione,organi di ritegno, ecc.) Tiranti Interventi previsti Verificare gli elementi dei tiranti in seguito ad eventi meteorici eccezionali/ sismici e in ogni caso quando occorre. Personale addetto Quando necessario Pag. 12

14 Unità Tecnologica: OPERE DI SOSTEGNO E CONTENIMENTO Sono così definite le unità tecnologiche e/o l'insieme degli elementi tecnici aventi la funzione di sostenere i carichi derivanti dal terreno e/o da eventuali movimenti franosi. Tali strutture vengono generalmente classificate in base al materiale con il quale vengono realizzate, al principio statico di funzionamento o alla loro geometria. In particolare il coefficiente di spinta attiva assume valori che dipendono dalla geometria del paramento del muro e dei terreni retrostanti, nonché dalle caratteristiche meccaniche dei terreni e del contatto terramuro. Nel caso di muri i cui spostamenti orizzontali siano impediti, la spinta può raggiungere valori maggiori di quelli relativi alla condizione di spinta attiva. Per la distribuzione delle pressioni interstiziali occorre fare riferimento alle differenti condizioni che possono verificarsi nel tempo in dipendenza, ad esempio, dell intensità e durata delle precipitazioni, della capacità drenante del terreno, delle caratteristiche e della efficienza del sistema di drenaggio. Le azioni sull opera devono essere valutate con riferimento all intero paramento di monte, compreso il basamento di fondazione. Gli stati limite ultimi delle opere di sostegno si riferiscono allo sviluppo di meccanismi di collasso determinati dalla mobilitazione della resistenza del terreno interagente con le opere (GEO) e al raggiungimento della resistenza degli elementi che compongono le opere stesse (STR). manutenibile: MURO DI MONTE Si tratta di opere di contenimento che contrastano l'azione spingente del terrapieno con la loro massa notevole. I muri di controripa sono quelli addossati a pareti di trincee con forti inclinazioni. Il tipo di realizzazione è nella maggior parte dei casi a sezione trapezia con inclinazione ed altezza dei paramenti diversa. Essi possono essere realizzati in: - muratura di pietrame a secco; - muratura di pietrame con malta; - muratura di pietrame con ricorsi in mattoni; - cls. Nel caso specifico trattasi di muro in cls, con finitura esterna in pietre. Il muro in oggetto sarà dotato di barbacani. Muro di monte Interventi previsti Pulizia dei barbacani mediante asportazione dell'eventaule materiale depositato e lavaggio con acqua a pressione. Ripristino del copriferro della struttura in C.A nelle zone dove questi risultino danneggiati o mancanti. Sostituzione degli elementi di rivestimento usurati o rotti con altri analoghi. In caso di dissesti, cedimenti o inclinazioni anomale potenzialmente pericolose per la stabilità della struttura, prevedere interventi di manutenzione straordinaria da valutarsi caso per caso con tecnici specializzati Personale addetto Quando necessario Quando necessario Quando necessario Pag. 13

15 Unità Tecnologica: OPERE DI SOSTEGNO E CONTENIMENTO Sono così definite le unità tecnologiche e/o l'insieme degli elementi tecnici aventi la funzione di sostenere i carichi derivanti dal terreno e/o da eventuali movimenti franosi. Tali strutture vengono generalmente classificate in base al materiale con il quale vengono realizzate, al principio statico di funzionamento o alla loro geometria. In particolare il coefficiente di spinta attiva assume valori che dipendono dalla geometria del paramento del muro e dei terreni retrostanti, nonché dalle caratteristiche meccaniche dei terreni e del contatto terramuro. Nel caso di muri i cui spostamenti orizzontali siano impediti, la spinta può raggiungere valori maggiori di quelli relativi alla condizione di spinta attiva. Per la distribuzione delle pressioni interstiziali occorre fare riferimento alle differenti condizioni che possono verificarsi nel tempo in dipendenza, ad esempio, dell intensità e durata delle precipitazioni, della capacità drenante del terreno, delle caratteristiche e della efficienza del sistema di drenaggio. Le azioni sull opera devono essere valutate con riferimento all intero paramento di monte, compreso il basamento di fondazione. Gli stati limite ultimi delle opere di sostegno si riferiscono allo sviluppo di meccanismi di collasso determinati dalla mobilitazione della resistenza del terreno interagente con le opere (GEO) e al raggiungimento della resistenza degli elementi che compongono le opere stesse (STR). manutenibile: MURO DI VALLE Si tratta di opere di contenimento che contrastano l'azione spingente del terrapieno con la loro massa notevole. I muri di controripa sono quelli addossati a pareti di trincee con forti inclinazioni. Il tipo di realizzazione è nella maggior parte dei casi a sezione trapezia con inclinazione ed altezza dei paramenti diversa. Essi possono essere realizzati in: - muratura di pietrame a secco; - muratura di pietrame con malta; - muratura di pietrame con ricorsi in mattoni; - cls. Nel caso specifico trattasi di muro in cls, fondato su micropali e tiranti, dotato di barbacani. Muro di valle Interventi previsti Pulizia dei barbacani mediante asportazione dell'eventaule materiale depositato e lavaggio con acqua a pressione. Ripristino del copriferro della struttura in C.A nelle zone dove questi risultino danneggiati o mancanti. In caso di dissesti, cedimenti o inclinazioni anomale potenzialmente pericolose per la stabilità della struttura, prevedere interventi di manutenzione straordinaria da valutarsi caso per caso con tecnici specializzati Personale addetto Quando necessario Quando necessario Pag. 14

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