Azienda Ospedaliera S. Maria Terni
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- Cornelio Nicoletti
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1 Azienda Ospedaliera S. Maria Terni Deliberazione del Direttore Generale n. 578 del 31/07/2015 Oggetto: Procedura aziendale per limplementazione della Raccomandazione Ministeriale n.3 : Le procedure chirurgiche in paziente sbagliato o su parte del corpo sbagliata e le procedure errate possono causare gravi danni ai pazienti. Ufficio proponente: U.O.C. Gestione Rischio Clinico Esercizio Centro di Risorsa Posizione Finanziaria Importo Prenotazione Fondi assente assente assente assente assente IL DIRETTORE GENERALE Vista la proposta di delibera di pari oggetto dell Ufficio Proponente di cui al num. Provv. 950 del 22/07/2015 contenente: il Visto della P.O. Budget, acquisti, flussi economici e bilancio per la verifica di assegnazione del Budget; il Parere del Direttore Amministrativo - Dott. Riccardo BRUGNETTA; il Parere del Direttore Sanitario - Dr. Leonardo BARTOLUCCI. DELIBERA Di fare integralmente propria la menzionata proposta di delibera che allegata al presente atto ne costituisce parte integrante e sostanziale e di disporre quindi così come in essa indicato. IL DIRETTORE GENERALE (Dott. Andrea CASCIARI)* Il Responsabile del Procedimento Deliberativo (Dott. Andrea LORENZONI)* * La presente copia è conforme al documento originale ai sensi del D.Lgs. n. 82/2005. Il corrispondente documento digitalmente firmato è conservato negli Archivi del Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni.
2 Azienda Ospedaliera S. Maria Terni Deliberazione del Direttore Generale N. 578 del 31/07/ Vista la D.G.R. n.1345 del 27/7/2007 Linee di indirizzo per la gestione del rischio clinico nelle aziende sanitarie ; - Vista la D.G.R. n. 28 del 28/4/2009 che prevede tra l altro che le Aziende del SSR dell Umbria dovranno sviluppare una specifica funzione aziendale dedicata alla gestione degli errori e degli eventi avversi in ambito clinico e sanitario, identificando come uno degli strumenti la Unità di Gestione del Rischio Clinico coordinata dal responsabile aziendale della gestione del rischio clinico; - Visto il provvedimento n.65 del 23/1/2014 in cui si dispone il conferimento immediato e temporaneo al dr. Sandro Vendetti, responsabile della SSD Staff della Direzione, nelle more della predisponenda riorganizzazione delle funzioni sanitarie e amministrative dell Area Centrale, sulla base della proposta del Direttore Sanitario contenuta nella relazione prot. N. 419 del 9/10/2013; - Vista la Raccomandazione n. 3 del Ministero della salute : Le procedure chirurgiche in paziente sbagliato o su parte del corpo sbagliata e le procedure errate possono causare gravi danni ai pazienti - Vista la Procedura operativa per la implementazione della Raccomandazione Ministeriale n.3 del marzo 2008 : Le procedure chirurgiche in paziente sbagliato o su parte del corpo sbagliata e le procedure errate possono causare gravi danni ai pazienti che devono essere sottoposti ad intervento chirurgico o ad altra procedura invasiva, procedura predisposta dal gruppo di lavoro costituito da: dr. Sandro Vendetti, dr. Vernelli Carlo, dr.ssa Paola Weber, dr. Rosario Pasquale, dr.ssa Lorenzina Bolli, dr. Daniele Giuliani, dott.ssa Brunella Cresta, dott. Corrado Pio Luciani, dott.ssa Ambra Proietti, dr.ssa Anna Maria Sulis, inf. Prof. Ercole Venturi, e approvata dal gruppo di validazione composto da : dr. Sandro Vendetti, dr.ssa Paola Weber, prof. Nicola Avenia, dr. Amilcare Parisi, dr.ssa Lorenzina Bolli, dott.ssa Agnese Barzacchi; - Preso atto quindi della conclusione dei passaggi di elaborazione e validazione, così come risulta dall allegata procedura e allo scopo debitamente controfirmata da tutti i componenti; SI PROPONE DI DELIBERARE - la Procedura catalogata al n.20 Rev.0 delle Procedure di Gestione del Rischio Clinico e denominata Procedura aziendale per l implementazione della Raccomandazione Ministeriale n.3 : Le procedure chirurgiche in paziente sbagliato o su parte del corpo sbagliata e le procedure errate possono causare gravi danni ai pazienti costituita da n. 17 pagine di cui : l applicabilità, le responsabilità, le normative di Pag. nr. 2 di 3 * La presente copia è conforme al documento originale ai sensi del D.Lgs. n. 82/2005. Il corrispondente documento digitalmente firmato è conservato negli Archivi del Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni.
3 Azienda Ospedaliera S. Maria Terni Deliberazione del Direttore Generale N. 578 del 31/07/2015 riferimento, la procedura operativa, l allegato e la flow chart fanno parte integrante del presente Atto; - La distribuzione del presente Atto completo di allegati, a cura della SSD Staff della Direzione-Gestione del rischio clinico, a tutte le strutture destinatarie individuate nella suddetta procedura; - L immissione della Procedura, completa dell allegato, in spazio apposito di pertinenza della Gestione del Rischio Clinico nell intranet aziendale con la collaborazione operativa dell ufficio informatico, quale materiale operativo a disposizione di tutto il personale dell Azienda; - La decorrenza immediata di quanto previsto nella Procedura, da ritenersi valida sino ad avvenuta eventuale revisione formale della stessa. Il Responsabile GRC Dr. Sandro Vendetti Pag. nr. 3 di 3 * La presente copia è conforme al documento originale ai sensi del D.Lgs. n. 82/2005. Il corrispondente documento digitalmente firmato è conservato negli Archivi del Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni.
4 Pagina 1 di 18. INDICE GRUPPO DI LAVORO. pag 2 GRUPPO DI VALIDAZIONE... pag 3 LISTA DI DISTRIBUZIONE..pag 4 PREMESSA.pag 5 1. SCOPO pag 7 2. GLOSSARIO..pag 7 3. CAMPO DI APPLICAZIONE.. pag 8 4. PROCEDURA pag 9 5. RACCOMANDAZIONI..pag ECCEZIONI...pag IDENTIFICAZIONE DEL SITO NELL AMBITO DEGLI INTERVENTI DEL TUBO DIGERENTE.pag FLOW CHART..pag ALLEGATI.pag BIBLIOGRAFIA pag 17 1
5 Pagina 2 di 18. Redatto da Firma data Approvato da DR. SANDROVENDETTI Verificato/ Approvato DIREZIONE SANITARIA Firma Firma data data GRUPPO DI LAVORO struttura ruolo nome firma RESPONSABILE SANDRO VENDETTI DIRIGENTE MEDICO CARLO VERNELLI PROF. SANITARIA ERCOLE VENTURI SITRO PO BRUNELLA CRESTA SITRO PO GOVERNO CLINICO CORRADO P. LUCIANI SITRO PO GESTIONE SO AMBRA PROIETTI SC CH. GASTROENT. DIRIGENTE MEDICO ROSARIO PASQUALE SC CHIRURGIA E SPEC. CHIR DIRIGENTE MEDICO DANIELE GIULIANI SC ANESTESIA E R. DIRETTORE LORENZINA BOLLI SC ANESTESIA E R. DIRIGENTE MEDICO ANNA MARIA SULIS DMPO DIRIGENTE MEDICO PAOLA WEBWR 2
6 Pagina 3 di 18. GRUPPO DI VALIDAZIONE STRUTTURA RUOLO NOME FIRMA RESPONSABILE SANDRO VENDETTI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITA CHIRURGICHE DIRETTORE NICOLA AVENIA CHIRURGIA APPARATODIGERENTE E GASTROENTEROLOGIA DIRETTORE AMILCARE PARISI ANESTESIA RIANIMAZIONE DIRETTORE LORENZINA BOLLI SITRO DIRETTORE AGNESE BARZACCHI DMPO DIRIGENTE PAOLA WEBER 3
7 Pagina 4 di 18. LISTA DI DISTRIBUZIONE N. COGNOME NOME STRUTTURA FIRMA N. COGNOME NOME FUNZIONE E STRUTTURA FIRMA DIPARTIMENTO CARDIOTORACOVASCOLARE DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA DELL APPARATO DIGERENTE E GASTROENTEROLOGIA 1 ALESSANDRO PARDINI direttore AMILCARE PARISI direttore 2 PAOLO FIASCHINI medico GIORGIO GIOVANNELLI medico 3 GIOVANNI CARRERAS medico SILVANA ODDI macroarea Anselmo Della Spoletina Direttore 4 CATERINA MILICI medico DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA E SPECIALITÀ CHIRURGICHE 5 SANDRO CASADEI medico ETTORE MEARINI direttore 6 FIORE FERILLI direttore DANIELE GIULIANI medico 7 PAOLA SABATINI macroarea MARSILIO FRANCUCCI direttore 8 SAPORA LAILA coordinatrice GIANCARLO BERTUZZI medico DIPARTIMENTO MATERNOINFANTILE KATIA IANNIDOU medico 9 GIANPAOLO PASSALACQUA direttore DANTE TOMASSINI medico 10 CHIARA NENZ medico ANTONIO AZZARÀ medico 11 M. A. BIANCO macroarea STEFANO CHIUMMARIELLO medico 12 DENISE DE VINCENZI coordinatrore SILVANA ODDI macroarea DIPARTIMENTO EMERGENZA-URGENZA DIPARTIMENTO TESTACOLLO E TESSUTI MOLLI 13 LORENZINA BOLLI direttore GIORGIO GIULIANI direttore 14 ANNA MARIA SULIS medico CARLO BENEDETTI medico 15 LAURA SCARCELLA medico ANTONIO GIUNTA medico 4
8 Pagina 5 di DONATELLA PERUGINI macroarea MAURO MASSARELLI medico 17 AMBRA PROIETTI macroarea ROBERTA LUCCHINI medico 18 LORELLA PERUGINI coordinatore (ac) ALESSANDRO SANGUINETTI medico 19 RICCARDO MONTI Coordinatore (ac) DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE 20 EMANUELA SANTURO coordinatore (ac) SANDRO CARLETTI direttore 21 LAURA CESANI Coordinatore MARTIN SIBILLE medico a c = aree comuni PREMESSA Gli interventi in paziente sbagliato o in parte del corpo sbagliata e/o la procedura errata rappresentano eventi sentinella particolarmente gravi causati da errori che devono necessariamente essere prevenuti ovvero immediatamente riconosciuti ed eventualmente immediatamente corretti al fine di evitare un danno. Nonostante non si disponga di dati ufficiali di incidenza, si stima che la procedura chirurgica su parte del corpo errata si verifichi in un anno 1 volta ogni procedure chirurgiche. L applicazione di questa procedura può sicuramente ridurre l incidenza di tali errori migliorando le prestazioni sanitarie e la soddisfazione del Paziente. Infatti al fine di garantire la massima sicurezza al paziente, il Ministero della Salute ha emanato delle raccomandazioni per favorire e sostenere le strategie come l identificazione e la prevenzione degli eventi evitabili. Tali eventi derivano, infatti, da una carente pianificazione preoperatoria, da una insufficienza o mancanza di meccanismi di controllo, da una inadeguata o scarsa comunicazione tra operatori sanitari e pazienti e/o tra gli stessi operatori all interno dell équipe. Le pratiche cliniche basate sull evidenza sono state descritte nel Protocollo Universale di The Joint Commission (U.S.A.) per la Prevenzione dell Intervento Chirurgico in Paziente Sbagliato, con Procedura Sbagliata, in Parte del Corpo Sbagliata. I processi essenziali descritti nel Protocollo Universale sono: marcatura del sito chirurgico; processo di verifica preoperatoria; time-out da eseguire immediatamente prima dell inizio di una procedura invasiva. 5
9 Pagina 6 di 18. La marcatura del sito chirurgico coinvolge attivamente il paziente ed è eseguita con un segno univoco, immediatamente riconoscibile. Il segno standardizzato, dovrebbe essere fatto dalla persona che eseguirà la procedura e dovrebbe avvenire in presenza del paziente vigile e cosciente, laddove possibile, e deve essere visibile anche dopo la preparazione e la vestizione preoperatorie. Il sito chirurgico deve essere contrassegnato in tutti i casi dove è possibile confondere il lato (destro o sinistro), l articolazione (dita delle mani o dei piedi), la lesione (in caso di lesioni multiple) o il livello (colonna vertebrale). Il processo di verifica preoperatoria ha lo scopo di: verificare che si tratti del paziente giusto, della procedura corretta e del sito operatorio corretto; assicurarsi che sia disponibile, appropriatamente etichettata e pronta per l uso, tutta la documentazione clinica pertinente, comprese le radiografie, CD con i rispettivi referti delle indagini; verificare la presenza in sala o la disponibilità di apparecchiature, dispositivi e/o impianti speciali necessari all esecuzione dell intervento stesso. Il time-out permette poi di risolvere eventuali situazioni di confusione e di dare risposte a eventuali domande non attese. Il time-out va condotto nel luogo dove è eseguita la procedura, un attimo prima del suo inizio e quindi vede il coinvolgimento dell intera equipe operatoria. La documentazione del processo time-out viene riportata nella CHECK-LIST di sala operatoria ( sistema ormaweb) : nel SIGN-IN con il ruolo dell infermiere e nel TIME-OUT con il ruolo dell anestesista e poi con il ruolo del chirurgo, tutti biffando l apposita casella identità, sede dell intervento, procedura, consenso. Il sito chirurgico deve essere contrassegnato con un pennarello indelebile. E consigliabile l utilizzo di simboli che non diano adito a confusione e che siano standardizzati in tutte le strutture in cui è distribuita questa procedura, per cui si consiglia di contrassegnare il sito chirurgico con una X. In casi particolari (es. occhio) o per motivi estetici o di privacy o per eventuali interferenze con laser o altri dispositivi medici, è opportuno però contrassegnare il sito con un piccolo segno, ma sempre contrassegnare il sito. Non devono mai essere tracciati altri segni in altre parti del corpo e va sempre considerata la possibilità della presenza di altri segni confondenti (es. tatuaggi). La presenza di questi segni confondenti deve essere sempre segnalata nell esame obbiettivo della cartella clinica e allertata l equipe chirurgica. Il contrassegno, con pennarello indelebile, va sempre effettuato a Paziente vigile e/o in presenza di familiari. 6
10 Pagina 7 di SCOPO Verificare la corretta identificazione del paziente, della procedura e del sito chirurgico. Garantire la corretta procedura al corretto paziente sul corretto sito; Identificare le competenze e le responsabilità nell implementazione della procedura; Garantire la massima performance in termini di efficacia e sicurezza nell espletamento delle attività chirurgiche in sala operatoria; 2. GLOSSARIO 7
11 Pagina 8 di 18. C.C. : cartella clinica ID : Identificazione del paziente IDP : Identificazione digitale del Paziente ( deliberazione del DG n. 276 del 17/4/2015) PO: Presidio Ospedaliero UO: Unità operativa JCI : Joint Commission International SO: Sala Operatoria 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 8 La presente procedura si applica: in tutte le procedure chirurgiche e/o procedimenti invasivi, che vengono eseguiti in ogni sala operatoria ; in tutte le unità operative di chirurgia generale e specialistica, complessi operatori, ambulatori protetti ( endoscopia digestiva) e radiologia interventistica; nel periodo di preparazione sia per un intervento chirurgico che per altra procedura invasiva (giorni ore prima dell intervento); nel periodo immediatamente precedente l ingresso in sala operatoria/ambulatorio nel periodo immediatamente precedente l inizio dell intervento/procedura.
12 Pagina 9 di 18. Questa procedura è inoltre rivolta a tutti gli OPERATORI SANITARI coinvolti in attività di tipo chirurgico o che effettuano procedure di tipo invasivo. 4. PROCEDURA Questa procedura si articola in 3 periodi distinti (A-B-C) e si sviluppa in 5 fasi: A. Periodo di preparazione all intervento in reparto, dopo aver identificato il Paziente (vedi procedura d identificazione del Paziente, deliberazione del DG n. 276 del 17/4/2015) 1 fase Controllo del consenso informato 2 fase Identificazione e contrassegno del sito B. Periodo immediatamente precedente l ingresso in sala operatoria (tempo preoperatorio in sala operatoria) 3 fase Sign-in : Identificazione del paziente ( ID) C. Periodo immediatamente precedente l intervento (tempo intraoperatorio) 9
13 Pagina 10 di fase Time out (verifica finale) 5 fase Controllo in doppio A. Periodo di preparazione all intervento (in reparto) Il periodo di preparazione all intervento può avvenire, in reparto, nei giorni o nelle ore che precedono l intervento. In tutte le fasi è buona regola che ogni Operatore Sanitario, dopo aver identificato il Paziente, si presenti dichiarando il proprio nome ed ruolo; 1 fase Controllo del consenso informato Poiché il consenso informato rappresenta un momento particolarmente importante del processo assistenziale, il Medico del Reparto che ha in cura il Paziente, ha l obbligo di fornire una corretta e completa informazione del trattamento chirurgico proposto, con i benefici e i rischi ad esso connessi, illustrando poi le procedure e i metodi di trattamento alternativi. Il consenso va convalidato con la duplice firme ( Medico e Paziente) nell apposito modulo della cartella clinica ( nella c.c. in uso corrisponde alla pagina 18) dopo che il Medico abbia accertato che il Paziente ha ben compreso. Il consenso informato deve contenere anche le seguenti informazioni: Nome del paziente Nome e descrizione della procedura Motivazioni per cui viene effettuata la procedura (diagnosi o condizione clinica) Sede dell intervento/procedura (organo, parte, livello del corpo) Lateralità della procedura. Il consenso informato, sempre debitamente compilato, deve essere sempre inserito nella documentazione che segue il paziente in sala operatoria. 2 fase Contrassegnare il sito operatorio 10
14 Pagina 11 di 18. Il sito chirurgico deve essere contrassegnato con un pennarello indelebile affinché il segno rimanga invisibile anche dopo l applicazione di soluzioni per la preparazione della cute. Il contrassegno deve essere effettuato se possibile coinvolgendo il paziente vigile e cosciente e se possibile anche i familiari. Prima di tracciare il segno, verificare sempre il sito chirurgico sulla base della documentazione e delle immagini radiologiche. Chi deve contrassegnare il sito chirurgico? Il segno deve essere tracciato da: il Medico al reparto prima dell intervento e, se non è stato possibile Il Chirurgo operatore in premedicazione al momento dell identificazione TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA Prima di affidare il paziente agli operatori addetti al trasferimento del Paziente in sala operatoria, è necessario che l infermiere del reparto, responsabile della preparazione preoperatoria del paziente, verifichi sempre: L identità del paziente Identificazione digitale del Paziente il tipo di intervento la corretta preparazione* trasporto più idoneo per il Paziente** l operatore addetto al trasferimento del Paziente in sala operatoria si accerta: 11 del nominativo del paziente ( lista operatoria) la corrispondenza del reparto e del numero del letto della conformità tra documentazione e nominativo del paziente
15 Pagina 12 di 18. *simbolo contrassegnato, tricotomia effettuata, gioielli ed eventuali protesi rimossi, vestizione adeguata, documentazione completa ed inerente. ** Vedi procedura aziendale P.O. rischio clinico n. 15 per l implementazione della Raccomandazione Ministeriale n. 11 La morte o il grave danno subiti dal Paziente a seguito di malfunzionamento del sistema di trasporto sia in ambito ospedaliero che extraospedaliero rappresenta un evento sentinella spesso indicativo di carenze organizzative B. Periodo precedente l ingresso in sala (accettazione/premedicazione) 3 fase Sign-in Identificazione del paziente Viene effettuato dal personale addetto all accoglienza in SO L accettazione ha luogo nella zona della sala operatoria dedicata ; l identificazione del Paziente da parte del Personale di S.O. avviene attraverso la richiesta verbale di comunicare il proprio nome e cognome, data di nascita che poi confronta con la documentazione clinica. Per i piccoli Pazienti pediatrici o per i Pazienti non collaboranti si chiede conferma dell identità ai familiari. Il Paziente viene poi trasferito dal letto di degenza al letto operatorio/barella e quindi portato nella sala di premedicazione. Il Paziente, dopo il primo controllo da parte dell infermiere di premedicazione, viene preso in carico dall Anestesista che assisterà il Paziente nell intervento chirurgico. L Anestesista chiederà al Paziente, prima di somministrare qualsiasi farmaco, di dichiarare il suo nome, cognome, data di nascita, tipo di intervento chirurgico a cui deve esser sottoposto e l eventuale lateralità. Verifica quindi che le risposte fornite siano congruenti alla documentazione clinica. Prima di introdurre il Paziente in SO, l infermiere chiede nuovamente conferma dell identità, dell intervento ed del sito. 4 fase Time out Verifica finale 12
16 Pagina 13 di 18. Prima di iniziare l intervento, all interno della SO, va effettuata la verifica finale con lo scopo di confermare nuovamente la corretta identità, la corretta procedura e il corretto sito chirurgico. Tale verifica coinvolge l intera equipe operatoria Il chirurgo operatore pronuncia a voce alta il nome del paziente, la procedura da effettuare, il sito, la lateralità dove richiesta, la posizione del paziente ed ogni altra informazione rilevante per la sicurezza dell intervento nell ambito chirurgico del time-out della Check list. Tutti i componenti dell équipe devono essere d accordo con quanto esposto e tutte le incongruenze devono essere chiarite. 5 fase Controllo in doppio Due componenti dell equipe devono confermare tutti i dati (IDP, corretto sito chirurgico, documentazione clinica, radiografie.) Il primo controllo deve essere effettuato dal chirurgo operatore. Il secondo controllo deve essere effettuato da un altro componente dell équipe ( 2 chirurgo o anestesista). NB: Tutte le fasi devono essere certificate con la firma di un componente dell Equipe chirurgica apposta nell apposita casella dell allegato 1 di questa procedura; questo allegato diventerà parte integrante della cartella clinica del Paziente 5. RACCOMANDAZIONI 1. Il contrassegno X del sito chirurgico non deve essere effettuato né dai Pazienti né famigliari 2. Il contrassegno del sito chirurgico deve essere effettuato, se possibile, coinvolgendo il Paziente ancora vigile e cosciente (quindi prima di qualsiasi somministrazione farmacologica) e/o i famigliari. In caso di pazienti incoscienti o non collaboranti, oppure di cittadini stranieri che non comunicano in italiano, l identificazione anagrafica e la definizione della procedura e del sito deve essere fatta o con i famigliari, o con i medici che hanno in cura il paziente oppure utilizzando la documentazione clinica presente e segnalando comunque questa modalità in cartella clinica. 13
17 Pagina 14 di Non devono essere tracciati altri segni in altre parte del corpo; va inoltre considerata la possibilità della presenza di altri segni confondenti (es. tatuaggi) che, se presenti, devono essere segnalati in cartella clinica. 4. Singoli casi di non applicabilità di questa procedura saranno valutati caso per caso dall operatore e segnalati dallo stesso, con data e firma nel diario cartella clinica. 5. L omissione del contrassegno e la ragione per la quale non è stato effettuato deve essere segnalato e giustificato in cartella clinica con la stessa modalità di cui sopra. 6. Biffatura in ambito di Sign-in e Time-out delle caselle apposite nella Check list di SO nel sistema informatico ormaweb da parte degli operatori individuati da questa procedura e riportati nella matrice di responsabilità Non si segna il sito per: 6. ECCEZIONI Interventi su organi singoli Chirurgia d urgenza dove non è prevista la fase pre-operatoria di pianificazione dell intervento Procedure interventistiche in cui il sito di inserzione del catetere non è predeterminato Interventi bilaterali simultanei, sullo stesso organo/sito ( es. ernia inguinale bilaterale..) Neonati prematuri in cui l utilizzo di un pennarello indelebile può causare un tatuaggio permanente. 7. IDENTIFICAZIONE DEL SITO NELL AMBITO DEGLI INTERVENTI DEL TUBO DIGERENTE L identificazione del sito durante gli interventi del tubo digerente viene effettuata con la tecnica del tatuaggio mediante iniezione sottomucosa di inchiostro di China o polveri di carbone, diluito e sterile in fase di repertazione endoscopica. Sedi e tipologia di lesione stomaco: 14
18 Pagina 15 di 18. neoformazioni piatte neoformazioni esofitiche < 1cm, localizzate nel corpo. marcatura della lesione più prossimale quando si evidenzi una multifocalità e le dimensioni delle lesioni siano inferiori a 1 cm. intestino: Le sedi dell intestino che è opportuno marcare sono quelle prive di un sicuro criterio endoscopico di reperimento e sono: i polipi > 1 cm; tutte le lesioni per cui si prevede l invio a trattamento chirurgico; tutte le lesioni per cui si prevede uno stretto follow-up endoscopico. Per evitare inutili ripetizioni dell indagine e per non incorrere nel rischio di non reperire una lesione precedentemente trattata per via endoscopica, la marcatura mediante tatuaggio deve Le 5 essere fasi per praticata nel corso della prima endoscopia. garantire La marcatura, la quando effettuata, deve essere descritta nel referto. corretta identificazione del paziente e del sito chirurgico e della procedura 8. FLOW CHART A. Periodo di preparazione all intervento (giorni o ore precedenti l intervento) 1 Fase: Consenso informato Deve includere: Nome del paziente Nome della procedura Sito e lato dell intervento 15 2 Fase: Marcare il sito operatorio Il sito deve essere marcato dal chirurgo o un suo delegato, incluso nell equipe che effettuerà l intervento
19 Pagina 16 di 18. B. Periodo immediatamente precedente l ingresso in sala operatoria 3 Fase: Identificazione del paziente Un componente dell équipe deve chiedere al paziente: Nome e cognome Data di nascita Motivazione dell intervento Sito e lato C. Periodo immediatamente precedente l intervento (in sala operatoria) 4 Fase: Time Out Prima dell intervento deve essere effettuata la verifica finale con lo scopo di controllare: corretta identificazione del paziente corretta procedura chirurgica corretto posizionamento del paziente corretta sede e lato 5 Fase: Double Check Due componenti dell equipe operatoria devono verificare la corrispondenza delle immagini radiologiche con identità del paziente sito chirurgico 9. ALLEGATI ALLEGATO 1 PROCEDURA AZIENDALE SBAGLIATA E LE PROCEDURE ERRATE POSSONO CAUSARE GRAVI DANNI AI PAZIENTI DIPARTIMENTO.. SC SCHEDA PREOPERATORIA PER LA VERIFICA DELLA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE E DEL SITO CHIRURGICO 16 PAZIENTE DATA DI NASCITA TIPO DI INTERVENTO DESCRIZIONE DATA INTERVENTO
20 Pagina 17 di 18. PERIODO A. Preparazione all intervento (gg o ore precedenti) FASE 1 fase Consenso informato 2 fase Marcare il sito operatorio Il consenso informato è completo di: Anagrafica del Paziente procedura sito lato Il sito è marcato? Si Da chi?. FIRMA di un componente équipe chirurgica B. Immediatamente precedente l ingresso in sala operatoria. C. Immediatamente precedente l intervento (in sala operatoria) 3 fase Identificazione del Paziente 4 fase Time Out 5 fase Double Check Hai chiesto al Paziente? Nome Cognome Data di nascita Motivazione dell intervento Sito Lato Ho controllato: Identificazione procedura chirurgica posizionamento sede lato Ho controllato la corrispondenza: immagini radiologiche identità sito chirurgico 9. BIBLIOGRAFIA 1. Wrong site surgery. Advisory Statement. American Academy of Orthopaedic Surgeons. American Association of Orthopaedic Surgeons January 2004 AAOS On-line Service Wrong Site Surgery. 17
21 Pagina 18 di Corret Site Surgery, Patient Safety Alert, immediate action, 2 march Ensuring correct surgery and invasive procedures, Department of Veteran Affairs VHA directive , June 25, Universal protocol for preventing Wrong site, Wrong procedure, Wrong person surgery. 4. Correct patient, correct procedure and correct site surgery policy and guidelines. Operantional circular Department of Health Government of Western Australia. 31 march New York State Health Department of Health: Pre-Operative Protocols Panel - Final Report;Albany, February 8, Kwaan MR, StuddertDM, Zinner MJ, GawandeAA. Incidence, Patterns, and Prevention of Wrong-Site Surgery. Arch Surg. 2006;141:
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