PANORAMA VITICOLO TRENTINO E QUADRO NORMATIVO. S. Michele a/a, 10 ottobre 2014

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Giorgia Marra
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1 PAORAMA VITICOLO TRETIO E QUADRO ORMATIVO S. Michele a/a, 10 ottobre 2014

2 Evoluzione superficie vitata Ettari Anno

3 Varietà di vite Schiave 34 23,6 13 3,0 Enantio 12,6 9,3 4,3 0,4 Merlot 9,4 7,9 9,6 5,9 Teroldego 7 6,6 6,2 6,2 Cabernets 3,6 3,4 5,1 2,9 Marzemino 1,6 2,1 3,4 3,3 Lagrein 1,2 1,5 2 2,2 Pinot nero 0,4 0,9 2 2,8 Rebo - - 0,1 0,4 Altre nere 10,2 4,2 2,3 0,8 Totale nere 80,00% 59,40% 48,00% 27,80% Chardonnay 8,7 21, ,2 Pinot grigio 1,6 6, ,4 Müller Thurgau 1,4 3,7 6 8,8 osiola 1,1 1,3 1,2 0,7 Moscato giallo 0,9 1,2 1,1 1,3 Pinot bianco 0,9 2 1,7 0,7 Traminer aromatico 0,5 1,2 0,5 3,7 Riesling renano 0,3 0,3 0,2 0,4 Sauvignon - 0,7 0,9 1,2 Altre bianche 4,6 2,9 1,4 0,8 Totale bianche 20,00% 40,60% 52,00% 72,20% TOTALE 100% 100% 100% 100%

4 Principali varietà di vite coltivate in provincia di Trento 2013 SCHIAVA GETILE. 3% SAUVIGO B. 1% PIOT ERO. 3% PIOT GRIGIO G. 26% TRAMIER TEROLDEGO. AROMATICO RS. 6% 4% ALTRE VARIETA' 3% CABERETS 3% CHARDOAY B. 28% LAGREI. 2% PIOT BIACO B. 1% OSIOLA B. 1% MULLER THURGAU B. 9% MERLOT. 6% MOSCATO GIALLO B. 1% MARZEMIO. 3%

5 Evoluzione delle produzioni di uve bianche ed uve nere Produzione uve bianche e uve nere quintali uve bianche uve nere anni

6 Estirpazioni 2013 in provincia di Trento Varietà Superficie (ha) Chardonnay Pinot Grigio Merlot Marzemino Muller Thurgau Cabernet Sauvignon Schiava Lagrein Teroldego Cabernet Franc 37,97 17,44 11,63 11,28 10,55 8,84 8,60 6,67 4,94 4,04

7 Impianti 2013 in provincia di Trento Varietà Pinot Grigio Chardonnay Muller Thurgau Pinot ero Traminer Moscato Giallo Teroldego Sauvignon b. Lagrein Merlot Superficie (ha) 96,24 28,22 17,03 9,22 9,17 6,03 5,21 3,79 3,33 2,64

8 Classificazione delle varietà di viti per uva da vino coltivabili in ITALIA Articolo 11 del D.P.R. n. 1164/69 istituisce il Registro nazionale delle varietà di vite

9 ACCORDO 25 LUGLIO 2002 PUTO 2.2 Sono ammesse alla classificazione soltanto le varieta che appartengono alla specie Vitis Vinifera o provengono da un incrocio tra questa specie e altre specie del genere Vitis.

10 Classificazione delle varietà di viti per uva da vino coltivabili in ITALIA Regolamento UE 1308/2013, art. 81 comma 2 lett. a): Gli Stati membri possono classificare come varietà di uve da vino soltanto quelle che soddisfano le seguenti condizioni: la varietà appartiene alla specie Vitis vinifera o proviene da un incrocio tra la specie Vitis vinifera e altre specie del genere Vitis

11 Classificazione delle varietà di viti per uva da vino coltivabili in ITALIA L articolo 8, comma 6 del decreto legislativo n. 61/2010 è stato modificato con il Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n. 116.

12 Classificazione delle varietà di viti per uva da vino coltivabili in provincia di Trento ISCRITTE SOLO LE VARIETA PRESETI EL REGISTRO AZIOALE DELLE VARIETA DI VITI. PER CIASCUA ZOA: VARIETA IDOEE ALLA COLTIVAZIOE (COSIGLIATE, AMMESSE E I OSSERVAZIOE).

13 VARIETA IDOEE ALLA COLTIVAZIOE Varietà consigliate Varietà ammesse nome Registro nazionale Varietà di vite colore nome Registro nazionale Varietà di vite colore Cabernet franc 042 Casetta 369 Cabernet Sauvignon 043 Franconia 086 Chardonnay 298 B Goldtraminer 368 B Lagrein 112 Gosen 367 Manzoni bianco 299 B Groppello di Revò 380 Marzemino 144 Kerner 305 B

14 Bronner nome VARIETA I OSSERVAZIOE Registro nazionale Varietà di vite 416 Colore B Regent nome Registro nazionale Varietà di vite 428 colore Cabernet Carbon 465 Cabernet Cortis 466 Helios 468 B Johanniter 469 B Prior 470 Solaris 471 B Turca 246

15 VARIETA RESISTETI Varietà Europee (Vitis vinifera) X Americane (es. Vitis labrusca) = HYBRID = = molto sensibili tolleranti ai funghi - resistenti Ulteriori incroci Anche con varietà asiatiche (V. amurensis)

16 Situazione in Italia e in Trentino Varietà iscritte al Registro azionale delle varietà da vino: Bronner (b) Regent (n) Cabernet Carbon (n) Cabernet Cortis (n) Helios (b) Johanniter (b) Prior (n) Solaris (b) Sono varietà selezionate presso l Istituto di Friburgo e quello di Geilweilerhof in Germania

17 Varietà resistenti Queste varietà derivano da incroci tradizionali di Vitis vinifera ed altre specie del genere Vitis (Vitis rupestris, Vitis lincencumi, di provenienza americana) e con Vitis amurensis (provenienza asiatica). La percentuale di genoma di Vitis vinifera di queste varietà è di oltre il 90%.

18 ormativa REGOLAMETO (UE). 1308/2013 DEL PARLAMETO EUROPEO E DEL COSIGLIO DEL 17 DICEMBRE 2013 articolo 93 comma 1 lett. a) IV) Denominazione di origine : il prodotto è ottenuto da varietà di viti appartenenti al genere Vitis articolo 93 comma 1 lett. b) IV) Indicazione geografica : il prodotto è ottenuto da varietà di viti appartenenti alla specie Vitis Vinifera o da un incrocio tra la specie Vitis Vinifera e altre specie del genere Vitis DECRETO LEGISLATIVO. 61/2010, ARTICOLO 8 COMMA 6

19 Utilizzo di varietà resistenti, aspetti da considerare: sanitario utilizzo in zone particolarmente sensibili dal punto di vista ambientale, quali vigneti confinanti con abitazioni civili, parchi, ciclabili, strade, ecc.(diminuzione dei fenomeni di deriva, conflittualità); altro aspetto favorevole è la riduzione dei residui di prodotti chimici nelle uve, aspetto da non sottovalutare, in quanto il concetto di qualità oggi sempre più tiene conto anche della salubrità dello stesso prodotto agricolo; economico risparmio in termini economici: i trattamenti fitosanitari sono le operazione agronomiche più onerose per i viticoltori.

Utilizzo di varietà resistenti, ambientale aspetti da considerare: utilizzo in zone difficili, con presenza di vigneti poco o per niente meccanizzabili, ciò contribuirebbe a salvaguardare la

20 Utilizzo di varietà resistenti, ambientale aspetti da considerare: utilizzo in zone difficili, con presenza di vigneti poco o per niente meccanizzabili, ciò contribuirebbe a salvaguardare la coltivazione della vite in questi ambienti oltre a preservare l ecosistema agricolo (maggiore sostenibilità ambientale). La presenza della vite nelle zone marginali ha permesso la gestione ottimale di territori e ha garantito un'altra funzione altrettanto importante, quella di procurare un reddito;

21 In queste situazioni appare interessante la scelta delle varietà viticole, tra quelle autoctone della zona o l approccio agronomico, privilegiando tecniche di difesa o metodi di coltivazione in sintonia con l ambiente. Va posta in questo contesto anche l inserimento delle varietà resistenti ai patogeni, che possono favorire la coltivazione nelle zone difficili (trattamenti) e nel contempo preservare dal punto di vista ambientale queste zone.

22 MODIFICHE DEI DISCIPLIARI PER ISERIMETO DI UOVE VARIETA I TRETIO Inserimento nei disciplinari a cura dal Consorzio Vini del Trentino e della Provincia in corso Modifica IGT VIGETI DELLE DOLOMITI E VALLAGARIA

23 Passaggio dai diritti di impianto alle autorizzazioni 31 DICEMBRE 2015 CALO SUPERFICIE VITICOLA? CESSAO I TRASFERIMETI DI DIRITTI TRA AZIEDE E SARAO POSSIBILI DEI UOVI IMPIATI, SEZA TITOLO OEROSO

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